Top 40 saggistica settembre

La classifica dei titoli di saggistica presenti nelle vetrine di settembre. In prima posizione, "Resisti cuore", la rilettura e l'analisi dell'odissea da parte di Alessandro D'Avenia. Seguono "Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa" di Michela Marzano e "La speranza africana" di Federico Rampini.

Per altri titoli impostare sul sito data vetrina 01/09/2023-30/09/2023, Genere: Saggistica, ordinare per Indice di Diffusione.

1

Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali

D'Avenia, Alessandro
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
Odissea: è il titolo del poema epico forse più noto e amato della nostra civiltà ed è anche il termine a cui si ricorre per definire un'esperienza travagliata e, in taluni casi, la vita tout court. Perché soltanto al titolo di quest'opera concediamo di essere sinonimo di vita? Ulisse è un eroe nuovo: avrebbe la possibilità di diventare immortale rimanendo con la bellissima Calipso, ma vuole tornare a Itaca da Penelope e Telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia. Proprio perdendo tutto, persino la propria identità, da re a mendicante, rinasce grazie a chi lo sa riconoscere e amare. Se Achille è l'eroe che sovrasta il mondo, Ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi della storia. La sua è una vicenda di resistenza, che culmina nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, quante volte abbiamo fatto naufragio, prima di capire che l'unica cura per l'invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra Itaca, non quella del passato ma quella ancora da fare rimanendo fedeli al nostro destino? Alessandro D'Avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un'arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l'opera come studioso di Lettere classiche che l'ha eletta a suo principale ambito d'interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell'interpretare lo spirito del tempo. E nel raccontarci le peripezie di Ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il proprio originale compimento esistenziale.
2

Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa

Marzano, Michela
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha creduto, alla parità. Quella che va oltre le apparenze, “che premia indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come c’hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine”. Poi, però, come molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani, alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere – spazio, voce, pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire: come quella volta sul palco, lei che sognava di fare l’attrice e non riusciva a muovere un muscolo, divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l’istinto di ritrarsi per compiacere non l’abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi studenti, si trova a discutere l’eredità del #MeToo a cinque anni dalla sua esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall’altra lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla parola “consenso”? Quando possiamo essere sicuri che un “sì” non nasconda un’esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare se stessa, guardandosi dentro con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti. Michela Marzano invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.
3

La speranza africana. La terra del futuro concupita, incompresa, sorprendente

Rampini, Federico
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il nostro futuro si giocherà in Africa. Il mondo la osserva con un'attenzione nuova. È il baricentro demografico del pianeta: lì si concentrerà la crescita della popolazione in questo secolo, mentre la denatalità avanza altrove. Un'altra sfida riguarda le materie prime, in particolare materiali strategici nella transizione verso un'economia sostenibile: molti dei minerali e metalli rari indispensabili per i pannelli solari o le auto elettriche vengono estratti in Africa. Del continente gli italiani conoscono solo una narrazione pauperistica e catastrofista. L'Africa è descritta come l'origine della «bomba migratoria» che si abbatterà su di noi. Viene compianta come la vittima di tutti gli appetiti imperialisti e neocoloniali: quelli occidentali o la nuova invasione da parte della Cina. Fa notizia solo come luogo di sciagure e sofferenze: conflitti, siccità e carestie, sfruttamento e saccheggio di risorse, profughi che muoiono attraversando il Mediterraneo. Dagli anni Settanta, quando si spensero le prime speranze di rinascita nell'epoca dell'indipendenza post-coloniale, l'Occidente ha mescolato la sindrome della pietà, i complessi di colpa e una «cultura degli aiuti umanitari» destinata a creare dipendenza e corruzione. Contro gli stereotipi s'impone una nuova narrazione. Ce la chiedono autorevoli personalità africane, che si riprendono il diritto di raccontare l'Africa così com'è davvero, senza piangersi addosso, ribellandosi ai luoghi comuni occidentali. L'Africa non è una nazione, è un continente immenso con diversità enormi, dal Cairo a Johannesburg, da Addis Abeba a Lagos. Non è solo sofferenza e fuga, come dimostra la sua straordinaria vitalità culturale. A New York, Londra e Parigi siamo invasi da romanzi, musica, film, pittura e mode creati da nuove generazioni di artisti africani. La diaspora brilla per le eccellenze: negli Stati Uniti i recenti immigrati dall'Africa hanno dato vita a una delle comunità etniche di maggior successo. Esiste un protagonismo africano. Sbagliamo quando descriviamo il continente soltanto come «oggetto» di manovre altrui (America, Cina, Russia, Europa). Senza ricadere nelle illusioni dell'Afro-ottimismo che già si sono accese e spente nei decenni passati, questo saggio è una provocazione contro la pigrizia intellettuale e un antidoto contro le lobby che usano l'Africa per i propri scopi. Il nostro sguardo deve cambiare perché lo sguardo degli africani su se stessi sta cambiando. Fallito il modello degli aiuti, fallite le dittature e gli statalismi, mentre c'è chi tenta di importarvi il «modello asiatico», noi europei dobbiamo uscire dalla nostra passività. Quasi un ventennio fa, Federico Rampini fece scoprire agli italiani un'Asia nuova, in vorticoso cambiamento, con Il secolo cinese e L'impero di Cindia. Oggi affronta con lo stesso approccio spregiudicato il Grande Sud globale, guidandoci nella sua riscoperta senza paraocchi, da testimone in presa diretta, attraverso reportage di viaggio e dando la voce a personaggi che fanno la storia.
4

Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l'impero infinito

Cazzullo, Aldo
Editore: HarperCollins Italia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura. Roma vive. In tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. Hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità, il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza: si poteva diventare romani senza badare al colore della pelle, al dio che si pregava, al posto da cui si veniva. A noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano. Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.
5

Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia

Maraini, Dacia
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.
6

All'arme! All'arme! I priori fanno carne!

Barbero, Alessandro
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Arrivano completamente inaspettate. Durano pochissimo, talvolta solo qualche settimana, poi vengono represse. Ma in quel poco tempo succedono cose tali da rimanere per sempre incise nella memoria collettiva. Sono le rivolte popolari. La storia, almeno nell’ultimo millennio, è tutta punteggiata da momenti critici in cui una massa di persone decide che il futuro così come lo vede non gli piace, e prova a cambiarlo. Il Medioevo non fa eccezione: anche allora non sono mancati movimenti insurrezionali che nel loro sviluppo iniziale non sembrano affatto distinguibili dalle più travolgenti rivoluzioni moderne. In particolare nella seconda metà del Trecento se ne sono concentrati così tanti da costituire un’anomalia. Alessandro Barbero racconta proprio le più spettacolari fra queste insurrezioni. Per molto tempo gli storici hanno visto nel loro fallimento non solo la prova che i rivoltosi non avevano nessuna possibilità di riuscire, ma che non perseguivano neppure un obiettivo consapevole. Nulla di più falso: i rivoltosi sapevano quello che stavano facendo, avevano rivendicazioni precise e si battevano consapevolmente per realizzarle.
7

L'incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan

Sala, Cecilia
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Kateryna ha 28 anni, ha fatto la modella, ha amici sparsi per l'Europa e all'inizio del 2022 spera che in Ucraina scoppi la guerra: «Non sono così vile da augurarmi di vivere sotto il ricatto di Vladimir Putin per anni, contando sul fatto che il compito di affrontarlo spetti poi a un'altra generazione invece che alla mia». Oggi Kateryna è un soldato. Assim ha 23 anni, studia Ingegneria aerospaziale all'università di Teheran e dal giorno in cui Mahsa Amini è morta, il 16 settembre 2022, con il suo gruppo ha cominciato a scrivere il nome di Mahsa nei bagni delle università e nei vagoni dei treni: «Non sapevamo a cosa stessimo dando inizio». Nabila è una campionessa di kick boxing, è lesbica ed è una conservatrice fedele alla Repubblica islamica, ma come molte donne religiose considera il caso di una ragazza fermata in una stazione della metro per un velo malmesso e riconsegnata cadavere pochi giorni dopo alla famiglia «un'onta collettiva e un'enormità contro Dio». Zarifa è cresciuta con l'idea che da grande avrebbe fatto politica ed è diventata adulta in un Afghanistan dove era possibile, dopo il 2001 e prima del 2021. Appartiene alla generazione che ha immaginato e poi iniziato a costruire la propria vita su presupposti incompatibili con i codici degli integralisti, quella che oggi si rifiuta di considerare il movimento dei talebani, «che esiste da meno tempo dei telefoni cellulari, che in tutto ha controllato il paese per sette anni non consecutivi», il proprio destino. Kateryna, Assim, Nabila e Zarifa sono solo alcuni dei protagonisti di questo viaggio. Cecilia Sala li ha seguiti alle feste e tra le bombe. Il risultato è un racconto corale, straziante, verissimo, che ci mostra in presa diretta «tre incendi che bruciano il mondo» e lo sconvolgono oltre i confini dei paesi in cui sono divampati.
8

Insieme si vince. La forza della cooperazione nella nostra vita

Andreoli, Vittorino
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Il desiderio profondo del singolo uomo, così come il bisogno della specie a cui appartiene, non è centrato sulla figura del nemico e della guerra, ma al contrario su condizioni che permettano l’amicizia e l’amore. Sono queste le risposte adeguate alla fragilità della nostra condizione che ha sempre bisogno di «un altro» da cui ricevere aiuto e disposto a sua volta a donarsi. Per aiutarci a comprendere questo principio, Vittorino Andreoli mette in discussione quella parte della teoria dell’evoluzione che considera «naturale e necessaria» la «lotta per l’esistenza», indicata da Charles Darwin come imperativo per tutte le specie che abitano il nostro pianeta. Una visione che lega la vita alla forza di eliminare e non di costruire, di uccidere e non di stare insieme. All’interno di una concezione che riduce l’uomo a una macchina che segue l’istinto stampato nella genetica in maniera «fatale». Darwin non poteva conoscere le grandi scoperte della biologia recente, che ha permesso di definire la plasticità di parte del nostro cervello, da dove emergono funzioni che hanno un vasto margine di guida e che permettono di attribuire all’uomo desideri e capacità per attivare la condivisione e adattarsi in maniera pacifica alla natura e alla vita «insieme». Diventa dunque ipotizzabile un’evoluzione della specie all’insegna non della lotta ma della cooperazione. E la vita dell’uomo può inserirsi in uno scenario in cui le difficoltà sono affrontate in maniera pacifica attraverso l’aiuto reciproco che porta a condannare la guerra. Una riflessione affascinante che diventa l’occasione per compiere un viaggio dentro la mente dell’uomo nel tentativo di comprendere il senso dell’esistenza di chi è stato posto all’apice dell’albero dei viventi.
9

Elon Musk

Isaacson, Walter
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Dall'autore di "Steve Jobs" e altre biografie di successo, il ritratto sorprendentemente intimo dell'innovatore più affascinante e controverso della nostra epoca: un visionario che ha infranto le regole e portato il mondo in un'era di veicoli elettrici, missioni spaziali private e intelligenza artificiale. E ha anche acquistato Twitter. Quando Elon Musk era ragazzino, in Sud Africa, veniva picchiato regolarmente dai bulli. Un giorno un gruppo lo spinse giù per una scalinata di cemento e lo prese a calci fino a ridurgli la faccia gonfia come un pallone. Elon rimase in ospedale per una settimana. Ma le cicatrici fisiche non furono paragonabili a quelle emotive inflitte poi dal padre - ingegnere, disonesto e carismatico. L'influenza del padre sarebbe durata a lungo. Musk è diventato un uomo-bambino duro e vulnerabile al tempo stesso, incline a bruschi sbalzi d'umore alla dottor Jekyll e mister Hyde, con un'elevata propensione al rischio e un senso epico per le missioni che intraprende e porta avanti con intensità maniacale e talvolta distruttiva. Agli inizi del 2022 - dopo un anno segnato da trentun razzi lanciati in orbita dalla sua azienda, SpaceX, dalla vendita di quasi un milione di auto da parte di Tesla, e dalla sua ascesa come uomo più ricco della Terra - Musk ha parlato con amarezza della sua inclinazione a suscitare drammi. «Devo allontanare la mia mentalità dalla modalità di crisi, in cui si trova da circa quattordici anni, o forse da quasi tutta la vita» ha detto. Era un commento malinconico, non un proposito per l'anno nuovo. Ma già mentre faceva questa promessa, comprava in gran segreto quote di Twitter, il parco giochi per definizione. Nel corso degli anni, ogni volta che si è trovato in un momento buio, è tornato agli orrori di quando veniva bullizzato al parco giochi. Lo stesso che ora ha la possibilità di possedere. Per due anni, Isaacson ha seguito Musk, partecipando alle sue riunioni, l'ha accompagnato nelle sue aziende, e ha passato ore a intervistare lui, la sua famiglia, gli amici, i colleghi e gli avversari. Il risultato è una storia intima, colma di racconti straordinari di trionfi e turbolenze, che risponde alla domanda: i demoni che spingono Musk sono anche ciò che serve per guidare l'innovazione e il progresso?
10

La verità e la biro

Scarpa, Tiziano
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
«Tutto quello che non si può dire perché ferirebbe chi ci vuole bene, perché ci metterebbe in cattiva luce, perché non è il caso, perché chi me lo fa fare, perché la vita è già pesante così, perché non occorre complicarla, perché sì, perché no, perché…» Difficile trovare qualcuno che ci dica la verità, visto che siamo noi stessi i primi a evitarla. Eppure non fa che inseguirci: ce l’abbiamo scritta sulla pelle, indelebile e spontanea come la penna biro su un taccuino. Quello che avete per le mani è un libro che non assomiglia a nessun altro. Un romanzo, una confessione, un saggio, un memoir, una meditazione brillante e appassionata sui nostri desideri, e su quest’epoca che ci vuole trasformare in esibizionisti e gladiatori. Provate a pensare a chi, nella vita, vi ha detto davvero come stavano le cose. Tiziano Scarpa, per esempio, non potrà mai dimenticare la Studentessa di Filosofia: quella compagna di università così sincera da raccontargli ogni suo tormento d’amore a letto – nel senso che glieli raccontava proprio mentre era a letto con lui. A questa campionessa mondiale di sincerità si affiancano vari personaggi e diversi modi di vivere la schiettezza: fra i tanti, la Ragazza dagli Occhi Spiritati, il Vecchio Amico di Famiglia, la Storica dell’Arte, il Depresso Misterioso. Sono momenti rivelatori dei rapporti con gli altri, che, guardando indietro, fanno ridere, soffrire e a volte disperare. L’occasione per ricordare questi episodi è una vacanza in Grecia: giorni luminosi costellati di piccoli incidenti, imbarazzi, intimità impreviste. Seduto sotto l’ombrellone, lo scrittore mette a confronto la naturalezza dei corpi nudi con l’abito stretto delle parole. Così, tra resoconti imperdibili e aneddoti bene invecchiati in cantina, si apre un’altra pista, quella più riflessiva, per difendersi da quest’epoca che ci vorrebbe tutti esibizionisti e gladiatori sociali. Setacciando le interviste di attrici ottantenni impudiche, la fantascienza distopica e le fotografie iconiche del Novecento, l’autore cerca le sue risposte dappertutto. Per poi trovarle nel teatro greco: che ha inventato un modo tutto suo di fabbricare la verità, producendo la massima intensità attraverso il massimo dell’artificio. Questo libro resterà scolpito nell’animo di chi ha sete di verità, ma subisce il contagio delle sue malattie croniche: l’ipocrisia e la reticenza.
11

Italo

Ferrero, Ernesto
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
Chi era veramente Italo Calvino? «Non troverete nulla», rispondeva a chi cercava di scavare nella sua storia intima e biografica, fedele all’immagine dello scrittore appartato, del Barone rampante che vive sugli alberi: l’inafferrabile che voleva essere soltanto una mano che scrive. Eppure Ernesto Ferrero dimostra, con l’empatia del suo sguardo, come si possano illuminare dall’interno gli intrecci segreti tra la vita e l’opera di uno dei grandi del Novecento. In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, Ernesto Ferrero ci offre un ritratto dello scrittore dietro le quinte, nei tratti caratteriali meno noti, nei risvolti privati, lungo i vent’anni di vicinanza e lavoro comune in Einaudi. E lo fa con quel tono di voce che ha già saputo incantarci nei “Migliori anni della nostra vita” o nel recente “Album di famiglia”. Prendono vita i rapporti di Calvino con i genitori, l’importanza dell’imprinting famigliare, la passione per i fumetti e il gusto del disegno, l’amicizia con Eugenio Scalfari, i soprassalti della guerra partigiana, le passioni del dopoguerra, il legame con la Liguria, gli amori, tra cui il capitolo della relazione con Elsa De’ Giorgi, fin qui poco studiato. E poi il lavoro quotidiano, con i suoi piccoli segreti, in Einaudi e nelle redazioni dei giornali, l’incontro con Hemingway a Stresa, la visita a Silvana Mangano e Vittorio Gassman sul set di “Riso amaro”. E ancora il trauma dell’invasione sovietica in Ungheria e il progressivo distacco dal Pci e dalla politica militante, il viaggio in America, il matrimonio con Chichita Singer e le gioie della paternità con la nascita della figlia Giovanna, le decisive letture scientifiche, incontri-chiave (Perec, Barthes, Queneau), la fascinazione delle immagini, la scoperta dello strutturalismo e i soggiorni nelle metropoli come in altrettanti romitaggi, da Parigi a Roma, sino all’approdo ideale nella pineta toscana di Roccamare, dove scrive le “Lezioni americane”. L’insulare Calvino sembra sempre altrove, ma rimane a stretto contatto con il proprio tempo. Il filo che si snoda lungo la biografia è fittamente intrecciato all’opera e ne illumina dall’interno la genesi e gli sviluppi, il metodo di lavoro, sempre sostenuto da una forte tensione etica, sperimentale e progettuale. Perfino il radicale disincanto degli ultimi anni non impedisce a Calvino di dare spazio a tutto quello che non è inferno, di reinventare se stesso e nuovi modi di fare letteratura. Con il suo approccio confidenziale e una scrittura che mira a raggiungere una fusione tra il «romanzo» biografico e il saggio critico privo di connotazioni specialistiche, Ernesto Ferrero ci aiuta così a capire meglio una delle figure più amate della nostra letteratura.
12

E la quarta volta siamo annegati. Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo

Hayden, Sally
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d'aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide così di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. L'estenuante percorso migratorio dall'Africa al Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l'ONU e dell'impotenza delle ONG. Ma, soprattutto, l'autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell'Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani. Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e individuali, restituendo voce a chi se l'è vista negare.
13

Guinness World Records 2024

[GUINNESS WORLD RECORDS LTD.]
Editore: Magazzini Salani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Fate un respiro profondo e tuffatevi nella nuova edizione rivista e aggiornata di Guinness World Records 2024! Il tema di quest’anno è il nostro splendido Pianeta Azzurro, che ha ispirato un mare di primati acquatici. Ma se non vi piace l’idea di bagnarvi i capelli, non temete: ci sono moltissimi nuovi record sulla terraferma (e non solo!). Spingetevi al largo e scoprite quali altre sorprese vi abbiamo riservato... Esplorate le meraviglie sottomarine in due ampi capitoli dedicati fiumi, laghi, oceani e mari della Terra, e conoscete da vicino la vita acquatica. Incontrate gli esseri umani più iconici: i più alti, i più bassi, i più “pesanti” e i più vecchi del pianeta. Lasciatevi stupire dalle abilità superlative e dalle passioni originali che popolano il capitolo Recordlogia. Provate lo stesso brivido degli eroi di sfide estreme intorno al mondo, dalle cime più alte agli abissi più profondi, raccontate nel capitolo Avventure. Fate un salto indietro nel tempo grazie a un capitolo che ripercorre la storia attraverso la lente dei record. Egizi, pirati, cavalieri, e perfino streghe e vampiri in carne e ossa si contendono la vostra attenzione in questo resoconto dei superlativi del passato. Non perdete le novità e i primati delle sezioni di Scienza e Tecnologia e Arte e media, dalle opere ingegneristiche alla robotica, dagli stunt cinematografici più incredibili ai videogiochi più amati in tutto il mondo. E per chiudere in bellezza, con un capitolo di 30 pagine dedicato allo Sport ripercorrete i più recenti e significativi record registrati nelle varie discipline. Sezioni speciali: Hall of Fame Quali sono i primatisti che incarnano al meglio il significato del nostro motto “Officially Amazing!” e che hanno ottenuto tanti risultati da essere inseriti nella Hall of Fame del Guinness World Records nell’edizione 2024? Giovani di successo: In linea con l’impegno di GWR a coinvolgere aspiranti primatisti di tutte le età, vi presentiamo sei ragazzi sotto i 16 anni che hanno dimostrato determinazione e passione: tra questi, una contorsionista ucraina, un batterista australiano e un insegnante di yoga indiano. Schede: Per avere una diversa prospettiva sui temi di quest’anno, nelle pagine introduttive di ogni capitolo è stato adottato un approccio tridimensionale per approfondire alcuni record particolarmente curiosi. Lista dei desideri: Stabilire un record è in cima alla lista dei desideri di molti… Scoprite le 100 “cose da fare prima di morire” più popolari: dal paracadutismo al whale watching, a ognuna è associato un primato. Trovate i vostri sogni tra le pagine!
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La tragedia del Vajont. Ecologia politica di un disastro

Armiero, Marco
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Il 9 ottobre 1963 duemila persone rimasero uccise sulle montagne del Bellunese, travolte dall’onda di acqua e fango sollevata da una gigantesca frana precipitata nel bacino ai piedi del monte Toc. Il Vajont è stato uno dei disastri più tragici della storia italiana recente. Nel 2008 l’Unesco lo ha incluso tra i cinque più gravi disastri ambientali di natura antropica, definendolo «un classico esempio di quello che succede quando gli ingegneri e i geologi si rivelano incapaci di cogliere la natura del problema che stanno cercando di affrontare». In effetti, la diga del Vajont è ancora lì, solo scalfita dalla frana, a dimostrazione che non basta un’opera di alta ingegneria per evitare il disastro; a crollare, infatti, non fu la diga ma la montagna, come d’altronde in tanti temevano. Il Vajont è una storia cruciale per comprendere la storia ambientale – e non solo ambientale – dell’Italia contemporanea.
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L'ultimo sogno. Tutte le mie storie

Almodóvar, Pedro
Editore: Guanda
Reparto ARTE
Sottoreparto CINEMA, TELEVISIONE RADIO e TEATRO
Grazie al punto di vista dei personaggi indimenticabili che ha portato sul grande schermo, Pedro Almodóvar ha raccontato mondi sommersi, sogni lontani e realtà estranee, celebrando l'essere umano in tutto il suo spettro di emozioni complesse e contraddittorie. Il suo stile eclettico, colorato e caratterizzato da una totale onestà è riuscito nell'impresa di conquistare tanto Hollywood quanto i cinefili più esigenti. In questo libro, il regista che ha segnato una svolta culturale in Spagna e nel mondo svela l'uomo nascosto dietro la macchina da presa, accompagnando il lettore in un viaggio personale dagli ampi orizzonti. Dalla fine degli anni Sessanta a oggi, gli episodi narrati riflettono alcune delle sue ossessioni più intime, e parallelamente la sua evoluzione come artista. Gli anni bui della scuola, l'influenza della scrittura sulla vita, il ruolo imponderabile del caso, gli svantaggi della fama, la passione per i libri o la sperimentazione di generi narrativi sono alcuni dei temi che popolano questo universo di carta, ricco di emozioni e provocazioni come quelli celebrati dai suoi film.
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La storia di Cesare. Scegliere a occhi chiusi la felicità

Mastroianni, Valentina
Editore: De Agostini
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
La vita di Valentina non è sempre stata facile. Ma con Federico al suo fianco si sente invincibile, e quando decidono di diventare una famiglia nulla sembra più poter andare storto. Prima arriva il dolce Alessandro, poi Teresa, un uragano di energia, e infine Cesare, il “biondo di casa”. È tutto perfetto, finché un giorno una macchiolina color caffellatte compare sulla pelle di Cesare. Una cosa da niente, ma meglio controllare. Visita dopo visita, i sospetti si insinuano e si rafforzano, e una parola gelidamente tecnica e insieme minacciosa ritorna spesso, troppo spesso, fino alla diagnosi che non lascia spazio a dubbi: si tratta di una forma di neurofibromatosi, NF1, una rara patologia genetica. Quando il piccolo Cece ha solo diciotto mesi scoprono il primo tumore, che gli porterà via la vista per sempre e che avanzerà nel corso degli anni in più parti della testa mettendo tutta la famiglia più volte alla prova. Ma Valentina e Cesare non si perdono d’animo, e rispondono con una straordinaria voglia di vivere a ogni difficoltà che gli si para davanti, accompagnati dall’affettuoso cane Joy, che fa sempre il tifo per Cece. Pian piano, Cesare impara a vedere il mondo a modo suo, aiutandosi con qualsiasi stratagemma pur di esplorare ciò che lo circonda – anche con il calzascarpe se necessario! – e con un senso in più: quello dell’umorismo. Appassionante, commovente e incredibilmente vera, "La storia di Cesare" è una meravigliosa storia di forza, resilienza, coraggio e, soprattutto, amore nelle sue forme più pure: quello di una madre per suo figlio, e di un bambino per la vita.
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La sfida di Gerusalemme. Un viaggio in Terra santa

Schmitt, Eric-Emmanuel
Editore: E/O
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Dopo “La notte di fuoco”, in cui ha descritto la sua esperienza mistica nel deserto dello Hoggar, Schmitt torna a quell'esperienza con questo diario di viaggio in Terra santa, un territorio dalle mille impronte. Betlemme, Nazareth, la Galilea, luoghi intensi e cosmopoliti ritratti in presa diretta mentre l'autore approfondisce la sua esperienza spirituale, le sue domande, le sue riflessioni e sensazioni, i suoi stupori fino alla sorpresa finale, a Gerusalemme, di un incredibile incontro con quello che chiama “l'incomprensibile”. Un percorso concluso a Roma, centro del cristianesimo, con un colloquio privato con papa Francesco, denso di significato e di echi che perdurano in queste pagine. Con una lettera di papa Francesco all'autore.
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Chi è nudo non teme l'acqua. Un viaggio clandestino

Aikins, Matthieu
Editore: Iperborea
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Il premio Pulitzer Matthieu Aikins racconta in presa diretta una vicenda umana di sofferenza e coraggio, amicizia e speranza, la storia di un profugo afghano e del suo viaggio impossibile attraverso l'Asia Centrale. È il 2016 e a Kabul, quando cala il sole, si accendono i falò nei cortili e si brinda in segreto. Si tiene alto il volume dello stereo per cancellare quello che sta fuori: la guerra che va sempre peggio, i talebani che avanzano, mentre i boati delle bombe echeggiano nelle strade. La speranza ha lasciato il posto alla paura e per molti la fuga dal Paese è l’unica via. Anche Omar, un giovane che si guadagna da vivere come interprete per le forze statunitensi, decide di affidarsi ai «facilitatori» che promettono di farlo arrivare in Italia. Ma non è solo: negli anni di lavoro insieme, il giornalista canadese Matthieu Aikins ha imparato a conoscerlo in profondità e a volergli bene. I suoi antenati vengono dal Giappone, e il taglio degli occhi, i capelli e la barba folti e neri gli danno l’aspetto di un afghano. Fingendosi un migrante, Matthieu segue Omar sulla famigerata rotta che porta al Mediterraneo attraverso i passi montani dell’Asia centrale. A sbarrare loro la strada trafficanti spietati che conoscono solo l’alfabeto dell’oro e delle pistole, fiumi insuperabili come interi oceani, frontiere protette da visti, leggi di parlamenti lontani, echi di dibattiti in tv. Ed è il sogno di abbattere questo muro invisibile a spingerli nel mare agitato fra Turchia e Grecia, dove il loro viaggio si trasforma in uno spaventoso inseguimento notturno. Con la costruzione serrata di un thriller e l’acume politico del miglior giornalismo d’inchiesta, Chi è nudo non teme l’acqua è una grande epica contemporanea, una storia universale di amicizia e coraggio, un grido di denuncia che è prima di tutto un atto d’amore.
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Azadi! Un diario di viaggio, prigionia e libertà

Piperno, Alessia
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Azadi! Azadi! Azadi!", "Libertà! Libertà! Libertà!": è questo il grido che ogni giorno si leva nei corridoi della prigione di Evin a spezzare per un attimo il muro di pianti e lamenti che risuona incessante. Evin 209 è il settore del carcere di Teheran in cui vengono rinchiusi gli oppositori del governo iraniano ed è lì che il 28 settembre 2022 Alessia Piperno viene incarcerata. Alessia sta viaggiando in Iran quando scoppiano le proteste per la morte della giovane Mahsa Amini. La situazione precipita e, senza conoscerne il motivo, si ritrova imprigionata in una cella insieme ad altre sette donne, con le luci al neon sempre accese e solo una coperta come letto. In quel luogo senza speranza, Alessia non può che aggrapparsi all'amore per la sua famiglia e al ricordo dei suoi viaggi per il mondo, grazie ai quali ha imparato ad abbracciare la bellezza della vita. In quella cella spoglia, in cui sarà rinchiusa per 45 lunghissimi giorni, Alessia troverà un briciolo di quella bellezza nella solidarietà delle sue compagne, donne dal cuore grande e dalle speranze tradite che non si rassegnano al loro destino: "Cantare Bella ciao è illegale in Iran, ma non ci importa. Io canto in italiano, loro in farsi. Gridiamo per la libertà che ci è stata sottratta, per la nostra dignità, per la giustizia che ci è negata. Gridiamo per l'amore che ci manca, per la famiglia che abbiamo lasciato. Gridiamo per la paura che ci pervade, per la sofferenza che ci distrugge. Gridiamo per i nostri sogni spezzati, per il presente che ci è stato rubato. Gridiamo, noi tutte, anche se le nostre voci rimarranno inascoltate, noi urliamo, per ricordare a noi stesse che sì, noi esistiamo". "Azadi!" è una storia di grande coraggio, un manifesto del potere salvifico del viaggio, un racconto appassionato che ci ricorda che la libertà che noi diamo per scontata così scontata non è.
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A questo serve il corpo. Viaggio nell'arte attraverso i corpi delle donne

Scorranese, Roberta
Editore: Bompiani
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
Il 10 marzo 1914, a Londra, la suffragetta Mary Richardson impugna un coltello e lo affonda nella schiena di una donna di divina bellezza, nuda e intenta a guardarsi allo specchio: è la Venere Rokeby di Diego Velázquez, conservata alla National Gallery. Quel gesto di una donna contro un'altra donna, sia pure dipinta, mira a colpire il simbolo della femminilità vista dai maschi, della bellezza tenuta lontana dalla storia. Anche a questo serve il corpo: a rispecchiarsi, a ribellarsi. Roberta Scorranese mette al centro della sua riflessione il corpo femminile e le rappresentazioni che ne hanno fatto i massimi artisti di tutti i tempi (tra le altre, la regalità popolana ritratta nella Madonna del Parto di Piero della Francesca, l'antimichelangiolesca pienezza della Woman Eating di Duane Hanson o il dolore monumentale di Diego e io di Frida Kahlo) ma anche la fisicità di donne a noi più vicine, ciascuna con il suo segreto e la sua unicità. Insieme a quella del corpo, emerge con chiarezza in queste pagine la centralità dello sguardo, che fruga le superfici in cerca di una verità più profonda. Fondamentale è saper guardare, saperci accostare all'arte con la stessa sete con cui ci avviciniamo a un corpo amato: con turbamento ed emozione, disponibili a essere trasformati da ciò che vediamo e a lasciar scaturire da ogni incontro nuove storie. Perché a che cosa serve, questo nostro corpo, se non a essere la forma di una intima felicità? Le donne dipinte, le donne reali, le donne come visioni in questo libro ci dicono che felice è il corpo capace di cambiare, di non rimanere immobile, di essere guardato senza perdere il proprio mistero, di amarsi prima di essere amato, di farsi luce dentro una tela o voce dentro un racconto. Il volume contiene un inserto a colori con riprodotte le opere raccontate.
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Cose spiegate bene. Voltiamo decisamente pagina

[Sofri Nicola (cur.)]
Editore: Iperborea
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
"Voltiamo decisamente pagina" è il settimo numero di COSE Spiegate bene, la rivista di carta del Post realizzata in collaborazione con Iperborea. Molte cose stanno cambiando nel giornalismo, nei giornali, e anche nei lettori: è un periodo intenso e critico per l'informazione italiana e mondiale, presa in mezzo tra un ruolo che non è mai stato così prezioso per il funzionamento e la crescita delle democrazie e un inizio di secolo che ne ha scompigliato la sostenibilità economica. Capire come «leggerli davvero i giornali, su quali regole e meccanismi si basino le scelte e le decisioni di chi li fa, è prezioso per comprendere quello che ci succede intorno e come viene raccontato. Come si finanziano i giornali? Chi sono le persone che li fanno? Che lingua parlano? Come si diventa «giornalisti»? Cosa sta succedendo ai più famosi quotidiani italiani e stranieri? Come si legge un'intervista? Come si misurano le copie vendute? Cosa dobbiamo pensare quando su un giornale vediamo un testo fra virgolette? E perché l'ira è l'emozione più usata nei titoli? Si può restare sulla superficie dei fatti raccontati, oppure diventare lettori più accorti e informati sull'affascinante e centrale mondo delle news e di chi le produce. Con testi di Annalena Benini, Michela Murgia, Mario Tedeschini Lalli, Carlo Verdelli e della redazione del Post.
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La deriva dell'Occidente

Cardini, Franco
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Dai tempi delle guerre persiane, Oriente e Occidente sono fratelli coltelli, amici e nemici, sogno e incubo. «L’Oriente è l’Oriente, l’Occidente è l’Occidente: e nessuno potrà mai accordarli», dichiara Rudyard Kipling al tempo della fondazione dell’impero britannico d’India. Sulla base dei troppi malintesi generati dal loro confronto sono emersi anche ‘ismi’ ideologici, tanto accaniti tra loro quanto ambigui: orientalismo e occidentalismo, avvolti nel dilatare delle loro contraddizioni. Già Oswald Spengler aveva decretato il ‘tramonto dell’Occidente’; ma immediatamente, dietro l’Occidente-Europa spengleriano, se n’era andato profilando un altro, quello americano, che dopo aver soggiogato il Pacifico si apprestava a trangugiare anche l’Atlantico: Leviathan di terra e di mare secondo Carl Schmitt, contrapposto a Behemoth, compatto Oriente tutto terragno. Ma intanto però, altrove, dal Giappone alla Cina e all’India si andavano proponendo altri Occidenti, fondati su presupposti differenti da quello euroamericano e portatori di altre ‘modernità’. Con la guerra in Ucraina, la Russia viene definitivamente spostata verso l’Asia ed esclusa dalla sua dimensione cristiana ed europea. Ma questa definizione di Occidente ha senso o è soltanto utile oggi per ragioni strumentali?
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Ognuno per sè e Dio contro tutti

Herzog, Werner
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Werner Herzog è nato nel settembre del 1942 a Monaco di Baviera, in un momento di svolta della Seconda guerra mondiale. Presto la Germania sarebbe stata sconfitta e dalle macerie e dagli orrori sarebbe nato un mondo nuovo. In fuga dai bombardamenti alleati, la madre portò Werner e suo fratello maggiore in una località remota delle Alpi Bavaresi dove avrebbero trascorso gran parte della loro infanzia affamati, senza acqua corrente, in estrema povertà. Fu lì, negli anni del dopoguerra, che si formò uno dei cineasti più visionari dei successivi sette decenni. Fino all’età di undici anni, Herzog non sapeva dell’esistenza del cinema. Il suo interesse per i film iniziò quattro anni più tardi e presto si mise a lavorare di notte come saldatore per autofinanziare il suo primo cortometraggio, Ercole, nel 1962. Seguì una vita lavorativa fervente e senza soste, un’avventura grandiosa e irripetibile, degna di quelle rappresentate in tanti dei suoi film di culto. "Ognuno per sé e Dio contro tutti" è il racconto personale di uno degli artisti più interessanti e illuminati dei nostri tempi, è un libro spiazzante e divertente, dove risuona vigorosa la voce del regista. In un ipnotico vortice della memoria, il leggendario regista e narratore Werner Herzog rivive esperienze e ispirazioni raccontandoci la sua incredibile vita.
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Doppio. Il mio viaggio nel mondo specchio

Klein, Naomi
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Cosa succederebbe se una mattina ti svegliassi e scoprissi in rete l’esistenza di un doppio, una persona con la tua stessa identità ma con idee e comportamenti molto diversi dai tuoi? E se cominciassi a vederne gli effetti anche nella vita reale, ricevendo minacce e insulti da parte di chi ti scambia per il tuo doppio? Naomi Klein ha vissuto in prima persona questa esperienza, quando un suo alter ego, l’Altra Naomi, ha cominciato a diffondere opinioni e giudizi che lei trovava inaccettabili, ma che circolavano online confondendo i suoi lettori. Ben presto, quello che sembrava un semplice equivoco si è mostrato come l’inizio di una pericolosa deriva, difficile da definire ma con la quale molti di noi si trovano a convivere. Per capire meglio questo fenomeno, Naomi Klein si è tuffata nel Mondo Specchio, un presente confuso dove l’intelligenza artificiale ha ormai annullato ogni confine tra verità e finzione. Una vertigine collettiva che condiziona ogni forma di comunicazione, nella quale prosperano negazionisti, si perdono le vecchie distinzioni politiche e le stesse democrazie liberali si ritrovano sull’orlo di nuove forme di autoritarismo, mentre dai nostri account proiettiamo doppi digitali in un mondo di cui non controlliamo le regole. Dopo aver anticipato con i suoi best seller i più importanti cambiamenti politici e culturali degli ultimi anni, Naomi Klein torna a indicare una via di speranza per attraversare la crisi. Tra reportage politico e precisa analisi dei fenomeni sociali, questo libro attraversa lo specchio deformato del mondo in cui viviamo, e mentre insegue i nostri doppi svela molto di noi e del nostro modo di essere.
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Il mondo al contrario

Vannacci, Roberto
Editore: Il Cerchio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La contraddizione stridente fra quello che ogni giorno viviamo e quello in cui crediamo è diventata inaccettabile. Nella società occidentale contemporanea l’etica è stata pressoché neutralizzata. A dominare su tutto, il concetto di progresso - scientifico, tecnologico, economico. Eppure, ovunque si intravedono i segni delle laceranti diseguaglianze sociali e di una dilagante miseria culturale. Mauro Bozzetti, recuperando l’eredità filosofica e politica di Ivan Illich e Alexander Langer, ci ricorda l’importanza di immaginare un modello sociale alternativo, fondato su un diverso modo di intendere la crescita, sul valore d’uso dei beni comuni e sulla convivialità; uno stile di vita capace di favorire quelle che Alexander Langer definiva «le virtù verdi» del futuro: la consapevolezza del limite, l’equilibrio, la conversione ecologica e l’obiezione di coscienza al consumismo. Prefazione di Vittorio Hösle.
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Libertà, una malattia incurabile

Žižek, Slavoj
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Che cosa significa oggi essere liberi? La parola «libertà» è sulla bocca di tutte le parti politiche, dalle vecchie e nuove sinistre ai liberali ai reazionari: chi mai è contro la libertà? E – a ragione – temiamo spesso che i rivolgimenti politici e sociali ce ne privino. Ma di quale libertà parliamo? Non appena proviamo a definirla incontriamo contraddizioni, paradossi, vicoli ciechi. Eppure, è proprio sulla natura della libertà che bisogna riflettere: e a questo compito Slavoj Žižek dedica la sua nuova fatica filosofica, che Ponte alle Grazie pubblica in anteprima mondiale. Muovendo da Hegel, attraversando Kierkegaard e Heidegger, intrecciando cultura «alta» e «bassa», psicoanalisi, marxismo e riflessioni taglienti sulla contemporaneità, il geniale filosofo sloveno stende la diagnosi più dettagliata, acuta, innovativa della «malattia incurabile» che chiamiamo libertà. Se la tecnologia digitale sottopone oggi la società a un livello di controllo senza precedenti, che cosa rimane del libero arbitrio? E dell'idea di uomo capace di costruirsi il proprio destino, tanto cara all'individualismo liberale? Come fronteggeremo, esseri umani «liberi» ma sempre più spesso obbligati all'isolamento, le nuove guerre, le carestie, le epidemie, le migrazioni, il cambiamento climatico? I dilemmi della libertà sono immensi, ma le vie di fuga esistono e sono impreviste: qui Slavoj Žižek le indica con impareggiabile sagacia.
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L'età grande

Caramore, Gabriella
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Alla vecchiaia comunemente si pensa come a una stagione di triste declino, d'immobilità, di giorni vuoti. Oppure, oggi più che mai, come a un'età in cui ancora tutto è possibile, in un prolungamento indefinito della giovinezza. Ma non appena laceriamo il velo dei tabù e dei luoghi comuni, l'«età grande» spalanca davanti a noi paesaggi inesplorati. Nel suo nuovo libro Gabriella Caramore fa esattamente questo: risponde all'esigenza di spingere lo sguardo tra le fenditure del tempo, ponendosi in ascolto «della propria carne e del proprio sentire». Senza cedere a nessuna nostalgia, apre il suo cuore al passato, ricorda i turbamenti e gli affetti dell'infanzia e della giovinezza, contempla il panorama delle cose perdute. Ma soprattutto guarda nascere nel presente un desiderio inaspettato: il bisogno di sentirsi vivi, proprio quando ormai s'insinua la consapevolezza della fine. Pur senza rinunciare alle asprezze e ai dubbi del pensiero, le sue riflessioni danno forma a pagine delicate e intense, illuminate da una grazia che incanta. Nel ripercorrere gli snodi di un cammino profondamente umano, e per questo esemplare, "L'età grande" prova così a riscoprire il senso più autentico della nostra vita.
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Tu non sei i tuoi genitori. Libera il tuo cuore dalle scelte di chi ti ha rovinato la vita. Anche se non voleva!

Alonzi, Maria Beatrice
Editore: Sperling & Kupfer
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Gli altri ti sembrano sempre migliori di te, più fortunati. Non riesci a integrarti, ma vorresti. Mangi male, non hai abbastanza denaro, le tue relazioni gravitano intorno a qualcuno che spesso è o si rivela sbagliato: mentre gli altri trovano l’amore, tu ti senti sempre fuori posto, incapace di essere felice e incapace di capire perché. Stai male, ma non sai perché. Sei come sei, ma non sai perché. Sono gli altri o sei tu il problema? Te lo chiedi, e non sai più cosa pensare. Questo libro serve a spiegartelo, a rispondere a tutte le tue domande. Serve a mostrarti come stanno le cose e a farti vedere come invece potrebbero essere. Oltre il senso di colpa. Oltre il desiderio di piacere a tutti. Ci sono ostacoli che non ti appartengono, che qualcuno ha messo lì, senza volerlo, e che ti impediscono di essere felice. Continuano a farti perdere tempo, occasioni, progetti e amore. Grazie a questo libro riconoscerai tutti questi ostacoli e, dopo averli visti, potrai liberartene, e salvarti. Salvarti, per essere felice.
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10 mosse per affrontare il futuro. Una vita nuova attraverso il piacere e la bellezza

Farinetti, Oscar
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Questo libro è un ponte. Unisce il passato, quello di tutti, e il futuro, quello di ciascuno. In un mondo incerto e competitivo, spazzato da venti di guerra, crisi politiche ed emergenze, spesso l’avvenire fa paura, ma c’è un modo preciso per non lasciarsene sopraffare: progettarlo, giorno per giorno, seguendo dieci semplici mosse. Lo dimostra un testimone d’eccezione: Leonardo Da Vinci, che le aveva già previste e provate tutte e che non a caso era un genio. A lui Oscar Farinetti si rivolge come interlocutore ideale per dare autorevolezza ai suoi dieci consigli, e a lui, in cambio, racconta a sua volta alcune storie. Quella dei giovani rivoluzionari del Maggio ’68 che immaginarono il futuro e quella di Marilyn Monroe che non riuscì a costruirselo; quella di Che Guevara che tentò di cambiarlo e quella di Andy Warhol che volle trasfigurarlo, o di Miles Davis che riuscì a colorarlo. E altre ancora, per finire con una riflessione su ciò che letteralmente lo alimenta, il futuro: il cibo, che unisce tradizione e innovazione, piacere immediato del gusto e valore permanente della sapienza gastronomica. Le dieci mosse suggerite da Farinetti sono passi di una costruzione che non si improvvisa e che non si compie da soli: occorre un’intelligenza collettiva che può nascere solo da una profonda cultura condivisa. Così, con le note dell’esperienza e della passione, del talento e dell’ironia, l’autore costruisce una potente variazione sul tema delle «ricette per il successo», rinnovandolo e arricchendolo per creare una sinfonia di storia e storie, la sola capace di ispirarci e muoverci all’azione e al cambiamento.
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Dolore e furore. Una storia delle Brigate rosse

Luzzatto, Sergio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La dolorosa storia degli «anni di piombo» attraverso il ritratto di una generazione furente. Per raccontare l’Italia delle Brigate rosse, Sergio Luzzatto ha adottato un fil rouge biografico e, insieme, una prospettiva suggestivamente corale. Il filo rosso viene dalla vita, sanguinosa quanto breve, dell’ex marinaio Riccardo Dura: colui che, sparando al cuore dell’operaio comunista Guido Rossa, cambiò per sempre sia la storia delle Br, sia la storia d’Italia. E che, trucidato dalle forze dell’ordine, suo malgrado appose al terrorismo di sinistra l’ambiguo sigillo del martirio. La prospettiva corale viene dai volti e dalle voci di Genova, la città dove tutto inizia e dove tutto finisce. La storia della lotta armata va compresa guardando, più che al singolo, ai molti. E guardando indietro, all’Italia degli anni Sessanta, altrettanto che all’Italia degli anni Settanta. L’immigrazione, la famiglia, la scuola, la fabbrica, i «movimenti», la piazza, l’università, il carcere: in questo libro, quello dei «compagni che sbagliano» è romanzo di formazione, prima di diventare romanzo criminale. Questa è una storia delle Brigate rosse ricostruita attraverso il prisma della città di Genova. Città-laboratorio di violenza politica, dagli incerti esordi della banda XXII Ottobre al sequestro del giudice Sossi, la prima impresa clamorosa delle Br. Città-palestra di lotta armata, dall’omicidio del giudice Coco e della sua scorta al tentativo dei terroristi di trasformare in rivoluzionari gli operai dell’Italsider, dell’Ansaldo, dell’Italcantieri, in quella che negli anni Settanta era la capitale italiana dello Stato imprenditore. Città-cimitero in una guerra infine quasi privata, le Br del «militarista » Riccardo Dura contro i carabinieri del generale Dalla Chiesa, cui i responsabili politici della Repubblica delegarono il compito di annientare il terrorismo rosso a mano altrettanto armata. Nella prospettiva di Sergio Luzzatto, Genova diventa una chiave per interpretare l’Italia degli «anni di piombo». Lo spazio del racconto si allarga, il contesto locale si intreccia con il contesto nazionale e internazionale: dall’asse Genova-Roma, che sostenne la logistica del sequestro Moro, all’asse Genova-Parigi, che garantì i rapporti esteri dei brigatisti, passando per i traffici d’armi nelle acque del Mediterraneo. E la chiave genovese vale a collocare la posizione storica dei «cattivi maestri». In particolare, attraverso il riconoscimento del ruolo assunto ai vertici delle Br da una strana coppia di intellettuali, due professori universitari imparentati tra loro: il filologo Enrico Fenzi e il sociologo Giovanni Senzani, «cognati rossi».
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Cercatori d'acqua

De Luca, Erri
Editore: Giuntina
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
L’acqua compare fin da subito nella storia della Creazione: all’inizio del Libro della Genesi Dio si libra su acque misteriose e primordiali alle quali darà presto ordine e confini. Da quel momento, la presenza dell’acqua segnerà i ritmi e le fortune della vita sulla Terra. Lo sapevano bene i grandi protagonisti della Bibbia che, nel confronto quotidiano con le asperità del deserto, si fecero rabdomanti e scavatori di pozzi. Cercatori d’acqua, appunto. In questi anni di profondi sconvolgimenti climatici, Erri De Luca ci consegna otto brevi, limpidi racconti che, partendo proprio dal racconto biblico, invitano a riflettere sul valore, reale e simbolico, delle acque: perché la ricerca di sorgenti incontaminate che mettano fine alla nostra sete resta l’unica possibilità di sopravvivere nel deserto del contemporaneo.
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Ingemaus

Meier, Marco
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Si chiama Inge, ha un padre di origini ebraiche, una madre ariana e non ha ancora tre anni quando nel 1933 Adolf Hitler presta giuramento come Cancelliere. Il carattere è quello forte di Trudel, la madre: testardo, esplosivo, a volte estremo (Inge dei vestiti buoni della domenica non ne vuole proprio sapere; meglio stivali da cavallerizza e pantaloni lunghi). Ingemaus – topolina, così la chiamano in famiglia – passa la sua infanzia a Gottinga, tra le mura amiche della caserma dove vive con il suo patrigno, dopo la fuga del padre in seguito alle persecuzioni razziali. Nonostante la guerra, sono anni felici per lei. Incontra l’amica della sua vita, impara a cavalcare, a ballare, a capire quello che vuole e, soprattutto, quello che non vuole: una esistenza ai margini. Vuole vedere il mondo, e negli anni cinquanta il mondo è Amburgo, città in fermento, piena di idee e progetti. Si tuffa in quell’ambiente come saliva le prime volte sul suo pony Fritz, e cioè senza pensare troppo alle conseguenze. Le viene offerto un posto da assistente fotografa? Inge accetta subito, anche se di provini di stampa e messa a fuoco non sa un bel niente. Ad Amburgo, Inge ci mette poco a conoscere tutti. Editori, giornalisti, fotografi. Comincia a lavorare per “Constanze”, la rivista femminile che ha come obiettivo rompere il cliché della donna casa e chiesa. È il suo momento decisivo. "Ingemaus" è la storia dei primi trent’anni di Inge Schönthal. I suoi incontri, i suoi viaggi, le sue avventure. La caccia ai fotografi famosi – Richard Avedon, Erwin Blumenfeld, John Rawlings –, le prede più prestigiose – Greta Garbo, Anna Magnani, Billy Wilder, Winston Churchill, e tanti altri –, i reportage in ogni angolo del mondo – Stati Uniti, Cuba, Brasile, Ghana –, gli incontri fondamentali: uno su tutti quello con l’editore Heinrich Maria Ledig-Rowohlt. E infine i suoi scoop più famosi: Ernest Hemingway e Pablo Picasso. Una biografia della giovane Inge che si legge come un Bildungsroman. La storia di una ragazza alla ricerca della sua strada, fino al fatidico incontro con Giangiacomo Feltrinelli.
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A piccole dosi. Contro la crisi di astinenza dalla matematica

Odifreddi, Piergiorgio
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE
I numeri, i teoremi e le teorie di cui si parla in questo libro sono quelli della matematica pura, concetti speculativi di cui i matematici si occupano indipendentemente dalla possibilità che vi siano o meno delle applicazioni. È la matematica più affascinante, l'unica davvero libera di esplorare mondi immaginari: una materia che può aspirare a definirsi la creazione più originale dello spirito umano. Lo studio dei numeri interi, per esempio, è un territorio vastissimo in parte ancora inesplorato. Immaginare la matematica pura, per un outsider, è un salto nel vuoto. Eppure questo libro riesce a raccontarla per quello che è: una grande storia della creatività umana, da Pitagora a Omero sino a Escher, Nabokov e Bertrand Russell; l'espressione massima della libertà del pensiero; un'esplorazione dei limiti della ragione.
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Insieme per salvare il pianeta

Chomsky, Noam
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Il manifesto di un nuovo movimento globale. Una doppia minaccia incombe. Dopo Hiroshima, non siamo più usciti dall'era atomica: l'uomo è in grado di distruggere sé stesso e ogni altra forma di vita; e oggi, con i nuovi fronti di guerra, il pericolo di un'apocalisse nucleare è più vivo che mai. Ci troviamo inoltre in pieno Antropocene: un'era geologica «generata» dalle attività umane, con rischi terribili per il clima e dunque per l'umanità stessa. Una terza minaccia, collegata alle due principali, è il continuo attacco a cui è sottoposta la democrazia: una democrazia, del resto, sempre meno perfetta. Insieme per salvare il pianeta affronta questi temi con grande lucidità e sintesi ma anche con ottimismo. Che cosa dobbiamo fare per salvarci? Si possono mettere assieme le grandi battaglie che ci riguardano tutti e gli sforzi quotidiani per migliorare l'esistenza degli individui e delle società? La risposta di Chomsky è pacata ma urgente: bisogna agire assieme, adesso, a livello globale e non solo nazionale, e neppure continentale. Bisogna conoscere i dettagli, approntare una strategia, imparare dalle lotte passate, dai successi e dai fallimenti. La posta in gioco è altissima: nessuno può più tirarsi indietro.
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Mai più Vajont 1963/2023. Una storia che ci parla ancora

Di Stefano Paolo; Iacona Riccardo
Editore: Fuoriscena
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Sessanta anni dopo, Paolo Di Stefano del «Corriere della Sera» e Riccardo Iacona, conduttore di Presadiretta (Rai 3), raccontano il disastro del Vajont, «il più clamoroso degli eventi quasi-fotocopia» che hanno segnato il nostro Paese, scrive Di Stefano. Nella tragedia del Vajont c’è tutto. Il ruolo del giornalismo, con le grandi firme dell’epoca impegnate a commentare e a ricostruire i fatti, testimoniando il dolore dei superstiti con pezzi spesso memorabili («Non sono sepolti vivi, sono sepolti morti… Meglio non mentire. Facciamo i cronisti in un cimitero», scrisse Alberto Cavallari). In questo libro, per la prima volta sono raccolti gli articoli e i reportage più importanti sul caso. E ancora, la lunga battaglia giudiziaria, le strumentalizzazioni politiche, l’indifferenza fino al disprezzo per la gente comune, le connivenze tra funzionari pubblici e gruppi industriali. Perfino un caso clamoroso di occultamento a sfondo non solo politico ma anche sessista, quello della giornalista Tina Merlin le cui denunce ben prima dei tragici fatti non solo rimasero inascoltate ma le procurarono pure una querela (che non riuscì a fermarla). Infine, la lezione del Vajont, esemplare e urgente, con la crisi ambientale che incombe e minaccia il nostro futuro, mentre nessuno sembra davvero voler invertire la marcia. Per tutte queste ragioni il disastro del 9 ottobre 1963 è una storia potente che ci parla ancora. Già allora i pericoli erano noti. Tecnici, dirigenti, funzionari governativi, popolazione locale sapevano tutto. Non bastò. Scrisse Lodovico Terzi su «Panorama» nel 1967: «Ci chiediamo se il Vajont non sia stato soprattutto una catastrofe morale, un test che, al prezzo terribile di duemila vite umane, ha dimostrato i mali di un gretto affarismo e l’incapacità del Paese di affrontare situazioni di emergenza». Dopo oltre mezzo secolo, sono ancora parole di estrema attualità.
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Il Teorema di Pitagora

Zellini, Paolo
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE
Il Teorema di Pitagora riassume in modo esemplare le proprietà uniche ed esclusive dell’angolo retto. Nella tradizione è legato al demone divino del filosofo di Samo, ma risale in realtà a tempi remoti ed è patrimonio comune di diverse culture. Ripresentandosi regolarmente in formalismi complessi, questo celeberrimo Teorema si è rivelato una delle acquisizioni stabili e irrinunciabili della matematica, che continua a servirsene anche nelle sue tecniche avanzate. Ma se da un lato esprime aspetti essenziali del pensiero antico, dall’altro offre un osservatorio privilegiato per scoprire come il calcolo moderno ha provveduto a rimuovere con ogni cura i motivi religiosi e filosofici che hanno segnato la sua origine. La conseguenza di questa rimozione è la rinuncia a una sfera più ampia dell’esattezza, e a quel mondo ideale che per Hermann Weyl ne costituiva l’intimo cuore. Un cuore che questo nuovo, acuminato libro di Paolo Zellini ci permette di avvertire nelle sue pulsazioni più segrete.
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Ecominimalismo. L'arte perduta dell'essenziale. Perché consumare meno e meglio può salvare noi e il pianeta

Nicoli, Elisa
Editore: Gribaudo
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Elisa Nicoli, divulgatrice di lunghissima esperienza sui temi della sostenibilità e dell’ambiente, propone il suo personale punto di vista per passare dall’impulso compulsivo all’acquisto alla ricerca dell’ecominimalismo, una filosofia e pratica di vita che ci libera del superfluo. In queste pagine ci svela tutti i segreti per ridurre la nostra impronta ambientale, senza rinunciare a nulla e aumentando invece il nostro grado di felicità. Passando in rassegna le tante aree del nostro quotidiano (dalla casa all’ufficio, dal cibo ai viaggi) scopriremo insieme un altro modo di vivere, più responsabile e senza sacrificare nulla sul piano del benessere. Un libro originale ed entusiasmante, a metà strada fra saggio e manuale, che propone sia nuovi modelli di vita, sia tantissime idee per iniziare, fin da subito, a fare scelte più consapevoli. «Il nostro obiettivo è togliere l’eccesso, per preservare ciò che rende la nostra vita degna di essere vissuta. Una cosa che richiede un lungo percorso di presa di consapevolezza di sé, di cosa ci fa davvero stare bene».
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Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi

Guerri, Giordano Bruno
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il nostro mondo ha quattordici miliardi di anni di storia: Giordano Bruno Guerri li attraversa in poche centinaia di pagine ripercorrendo gli eventi più importanti dalla comparsa dell’essere umano a oggi, per raccontarli senza troppi giri di parole, andando al cuore delle questioni più significative e attuali. Guerri individua gli snodi decisivi e traccia un percorso che coglie gli avvenimenti, le azioni e i pensieri di chi ci ha preceduto e ha contribuito a formare le categorie del pensiero con cui ancora oggi interpretiamo la complessità del presente: dal Big Bang ai graffiti lasciati dai primi uomini nelle grotte di Altamira e Lascaux, dall’invenzione della scrittura alla comparsa del cristianesimo, dal Rinascimento alla Rivoluzione scientifica e a quella francese, dalla prima guerra mondiale ai conflitti ancora in corso, fino alle nuove frontiere della tecnologia e della ricerca. Una narrazione appassionante, in punta di penna, che ci fa correre nel tempo per scoprire con uno sguardo inedito la più grande storia mai raccontata: la nostra.
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Dislessia. Cosa fare (e non). Scuola primaria. Guida rapida per gli insegnanti

Barbera, Filippo <1988- >
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Avete mai pensato alle strategie più efficaci per gestire un bambino o una bambina con dislessia alla scuola primaria? Questo libro, nello stile di un quaderno di Teacher Training, propone istruzioni «pronte all’uso» per affrontare con successo 14 situazioni problematiche e difficoltà tipiche della dislessia. Perché un bambino o una bambina con dislessia ha bisogni specifici ma NON è una persona problematica.
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La versione di Giorgia

Meloni, Giorgia
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Poche settimane dopo l’incarico alla guida del Governo, durante un veloce scambio di auguri con Giorgia Meloni, Alessandro Sallusti si lascia scappare una battuta: «Peccato che un presidente del Consiglio in carica non possa pensare di scrivere un libro per raccontare i suoi progetti». E lei: «E perché non può farlo?». Sallusti, preso in contropiede, la butta lì: «Non lo so esattamente, ma ci sarà un motivo se nessuno l’ha mai fatto». Lei: «Dovresti sapere che fare quello che hanno fatto tutti gli altri non è esattamente la mia specialità». Nasce così l’idea di questa conversazione in cui Giorgia Meloni rivela la sua visione autentica della vita e del mondo. Un racconto appassionato in cui fa i conti con le sfide del presente – dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, dalla transizione ecologica all’inflazione – e che ha il coraggio di puntare sulla responsabilità individuale, sul libero spirito d’iniziativa, sulla difesa della natura, su investimenti mirati per favorire la crescita e dunque ridurre il debito, su un’Europa protagonista nel mondo e vicina alle esigenze dei suoi abitanti, su un “Piano Mattei” in grado di portare opportunità e sviluppo in Medio Oriente e in Africa. “È fondamentale”, dice Meloni a Sallusti, “che gli italiani vedano un governo che, per carità, ha i suoi limiti e difficoltà, magari fa perfino degli errori. Ma ce la mette tutta, in buona fede, con umiltà e amore. Un governo che non ha amici da piazzare, lobby da compiacere, potenti da ripagare. Che non guarda in faccia a nessuno, che non intende fregarti, che ha il coraggio di dirti anche quello che non si può fare in un dato momento o contesto.” È il progetto che Giorgia Meloni sta sottoponendo al giudizio degli italiani e alla prova dei fatti, che alla fine saranno gli unici giudici indipendenti.

Pubblicato in DATI il 23/10/2023