Top 40 saggistica marzo

La classifica dei titoli di saggistica presenti nelle vetrine di marzo. In prima posizione, "Ogni prigione è un'isola" di Daria Bignardi. Seguono "Life. La mia storia nella Storia" di Papa Francesco e "Leggere pericolosamente" di Azar Nafisi.

Per altri titoli impostare sul sito data vetrina 01/03/2024-31/03/2024, Genere: Saggistica, ordinare per Indice di Diffusione.

1

Ogni prigione è un'isola

Bignardi, Daria
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
«So come vanno le cose col carcere» scrive, «il carcere lo odiano tutti. Alcuni amano il carcere degli altri, per così dire»: parlarne è un gesto inevitabilmente politico, perché rivolgendo lo sguardo al carcere lo si rivolge al cuore della società, ma questo è anche e prima di tutto un libro personale, in cui ogni cosa – ritratti, riflessioni, cronaca, ricordi – è cucita assieme dalla scrittura limpida e coinvolgente di Daria Bignardi. "Il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un'isola remota, un luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi": forse è per questo che, da narratrice attratta dai luoghi dove "l'uomo è illuminato a giorno", Daria Bignardi trent'anni fa è entrata per la prima volta in un carcere. Da allora le prigioni non ha mai smesso di frequentarle: ha collaborato con il giornale di San Vittore, portato in tv le sue conversazioni coi carcerati, accompagnato sua figlia di tre mesi in parlatorio a conoscere il nonno recluso, è rimasta in contatto con molti detenuti ed è tuttora un "articolo 78", autorizzata cioè a collaborare alle attività culturali che si svolgono in carcere. Ha incontrato ladri, rapinatori, spacciatori, mafiosi, terroristi e assassini, parlato con agenti di polizia penitenziaria, giudici, direttori di istituto. Per scrivere di quel mondo si è ritirata per mesi su un'isola piccolissima: Linosa. Ma il carcere l'ha inseguita anche lì. E gli incontri e la vita sull'isola sono entrati in dialogo profondo con le storie viste e ascoltate in carcere. Bignardi ci racconta il suo viaggio nell'isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse.
2

Life. La mia storia nella Storia

Franciscus <papa>
Editore: HarperCollins Italia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONE
Nel raccontare qui per la prima volta la storia della sua vita, ripercorsa attraverso gli eventi che hanno segnato l’umanità negli ultimi ottant’anni, Papa Francesco condivide le origini di quelle idee che in molti considerano audaci e che contraddistinguono il suo pontificato: dalle coraggiose dichiarazioni contro la povertà e la distruzione ambientale, alle dirette esortazioni ai leader mondiali affinché traccino una rotta diversa su temi come il dialogo tra i popoli, la corsa agli armamenti, la lotta alle diseguaglianze. Dallo scoppio della Seconda guerra mondiale nel 1939 – quando il futuro Pontefice aveva quasi tre anni – fino ai giorni nostri, Jorge Mario Bergoglio prende per mano le lettrici e i lettori accompagnandoli con i suoi ricordi lungo un viaggio straordinario attraverso i decenni. La voce del Papa, con le sue personalissime memorie, si alterna a quella di un narratore che in ogni capitolo ricostruisce lo scenario storico in cui si inseriscono. Nelle parole del Pontefice: «Life vede la luce perché, soprattutto i più giovani, possano ascoltare la voce di un anziano e riflettere su ciò che ha vissuto il nostro pianeta, per non ripetere più gli errori del passato. Pensiamo, ad esempio, alle guerre che hanno flagellato e che flagellano il mondo. Pensiamo ai genocidi, alle persecuzioni, all’odio tra fratelli e sorelle di diverse religioni! Quanto dolore! Giunti a una certa età è importante, anche per noi stessi, riaprire il libro dei ricordi e fare memoria: per imparare guardando indietro nel tempo, per ritrovare le cose non buone, quelle tossiche che abbiamo vissuto insieme ai peccati commessi, ma anche per rivivere tutto ciò che di buono Dio ci ha mandato. È un esercizio di discernimento che dovremmo fare tutti quanti, prima che sia troppo tardi!»
3

Leggere pericolosamente. Il potere sovversivo della letteratura in tempi difficili

Nafisi, Azar
Editore: Adelphi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
«Finché possiamo immaginare, siamo liberi» ha detto David Grossman. Ma – si potrebbe obiettare – non sarà un lusso riservato agli scrittori? In altre parole: la letteratura esercita un effettivo potere sulla nostra vita quotidiana? «Rushdie, Platone, Bradbury, Hurston, Morrison, Grossman, Ackerman, Khoury, Atwood, Baldwin e Coates: Azar Nafisi si serve di questi autori per dar voce ai suoi pensieri e alle sue preoccupazioni. Come sempre, l’autrice ci risveglia dal nostro torpore mettendoci davanti agli occhi una cruda realtà, senza mai lasciarci soli e accompagnandoci mano nella mano in un viaggio letterario dalle note agrodolci. » - Gaia Ferrari, Maremosso Le cinque lettere che fra il 2019 e il 2020 Azar Nafisi ha indirizzato al padre, proseguendo un dialogo che la morte di lui non ha interrotto, sono la più persuasiva risposta a questo cruciale interrogativo. Mentre intorno a lei, anche negli Stati Uniti, la realtà si fa sempre più allarmante – dall’affermarsi di tendenze totalitarie alla pandemia di Covid-19 – e indignazione e angoscia paiono sopraffarla, Azar Nafisi torna a immergersi nei libri che più ha amato, e ci mostra, intrecciando racconto autobiografico e riflessione sulla letteratura, come Salman Rushdie e Zora Neale Hurston, David Grossman e Margaret Atwood, e altri ancora, l’abbiano accompagnata nei momenti più difficili, come veri e propri talismani. E le abbiano dischiuso, con la loro multivocalità, inattese prospettive: insegnandole per esempio a dubitare della soffocante dicotomia tra aggressore e vittima; a vedere nell’odio e nella rabbia, in apparenza capaci di conferire identità, una fuga dal dolore – a comprendere che le grandi opere letterarie sono davvero pericolose, giacché smascherano ogni impulso tirannico, fuori e dentro di noi. Sicché leggerle pericolosamente significa accogliere l’irrequietezza e il desiderio di conoscenza di cui ci fanno dono.
4

La bambina che non c'era

Shakib, Siba
Editore: Libreria Pienogiorno
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Aveva pregato con tutte le forze che fosse un bambino. Suo marito, il giovane e valoroso comandante, non avrebbe potuto sopportare l'affronto di una femmina. Daria lo sapeva bene, e sapeva anche quale terribile punizione poteva essere inflitta alle donne che non erano in grado di partorire un primogenito maschio. Eppure aveva fallito. Era nata Samira, una bambina. Lo aveva capito subito, aveva letto la sua colpa sul volto amareggiato dell'uomo che amava e che la amava. L'uomo era sconcertato. Perché proprio a lui? Cosa avrebbero pensato i suoi soldati, cosa avrebbero detto al villaggio quando la notizia fosse giunta? Non era possibile. E così aveva deciso: la bambina sarebbe stata cresciuta come un maschio. Sarà Samir. Sulle montagne dell'Hindu Kush, in Afghanistan, Samir impara a cacciare, ad andare a cavallo, a sparare. A credere ciecamente a suo padre, che venera come un dio. E quando il comandante viene ucciso in un combattimento, gli uomini del villaggio non hanno dubbi: anche se non è che un ragazzino, Samir dovrà diventare la loro guida. Ma quando la natura giungerà a reclamare ciò che le spetta, l'artificio così a lungo alimentato inizierà a vacillare. Sarà allora che Samira inizierà la sua lotta per rimpossessarsi della propria vita e del proprio destino.
5

Sopravvivere al XXI secolo

Alvídrez, Saúl ; Mujica, José;Chomsky, Noam
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Questo libro racconta l'incontro fra «l'intellettuale vivente più influente del mondo» e «il politico più amato del pianeta», orchestrato e diretto dal giovane attivista e documentarista messicano Saúl Alvídrez. Ne scaturisce un dialogo appassionato, e appassionante, sui grandi temi del mondo di oggi: dai cambiamenti climatici alle guerre, alla crisi del capitalismo e alle sue mutazioni, alla corruzione sistemica, alla diffusione dei populismi e al degrado generalizzato della politica istituzionale. Ma oltre ad affrontare singole rilevantissime questioni contemporanee, Chomsky e Mujica, il saggio del Nord e il saggio del Sud, come li definisce affettuosamente Alvídrez, nella seconda parte del volume tracciano una mappa dei valori che devono guidare l'umanità nel ventunesimo secolo. Valori che è necessario seguire perché un futuro possa ancora esistere; valori che rappresentano tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Colloquio fra due punti di riferimento mondiali del pensiero contemporaneo, "Sopravvivere al ventunesimo secolo" è un'occasione unica: fermarsi ad ascoltare Chomsky e Mujica è istruttivo, e bellissimo.
6

Song of myself. Un viaggio nella varianza di genere

Geda, Fabio
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Questo libro nasce dall’esperienza che l’autore ha vissuto con il gruppo di adolescenti che si sono rivolti all’ospedale Regina Margherita di Torino per affrontare la questione della propria identità di genere. Un lungo percorso di psicoterapia di gruppo che dovrebbe portarli a una maggiore comprensione della propria identità, all’eventuale avvio della transizione, da maschio a femmina o da femmina a maschio, o alla ricerca di un equilibrio personale tra questi estremi. Lo scrittore ha partecipato ad alcuni incontri collettivi raccogliendo storie e riflessioni. Da lì, allargando l’orizzonte, si rivolge all’esterno, con un podcast in cui incontra personaggi pubblici, attivisti ed esperti per approfondire i diversi aspetti emersi dal dialogo con le ragazze e i ragazzi coinvolti nel progetto.
7

Kafka. Un mondo di verità

Fontana, Giorgio
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Questo libro scrupoloso e ricco di fonti non è un asettico testo di analisi: è l'urgenza di uno scrittore di dissezionare la propria esperienza di lettura e di senso; e di fare di tale esperienza, essendo l'autore un narratore egli stesso, qualcosa di concreto e coinvolgente per chiunque abbia letto Kafka, lo conosca o lo voglia conoscere. Un tentativo riuscito di saldare il debito culturale che la nostra epoca ha contratto con il grande praghese e il debito personale che lega Fontana a Kafka da sempre: camminando sulla linea che unisce il rigore filologico e lo slancio passionale, la critica letteraria e l'amore. «Ci sono istanti in cui le sue pagine sembrano realmente guardarci, leggerci nel profondo e non viceversa: le immagini ci dominano, ne percepiamo l'urgenza, la radicale necessità; intuiamo che la posta in gioco è altissima»; «di colpo abbiamo l'impressione che quanto si legge non corrisponda davvero a ciò che accade fra le righe»: così, per Giorgio Fontana, l'enigma Kafka è implacabile. Al tempo stesso, però, è importante uscire dalla banalità del mito, dalla spettacolarizzazione racchiusa nell'abuso di un aggettivo, «kafkiano»: «Kafka non era un kafkiano; occorre prenderlo in primo luogo da scrittore, e in quanto tale non degradarlo a un "ufficio informazioni sulla situazione dell'uomo"». Insomma, senza cadere nell'errore che il sacerdote del Processo imputa a Josef K.: non rispettare lo scritto e cambiare la storia. Per entrare dentro tale enigma, l'estesa e ammaliante riflessione di Fontana inizia affrontando gli elementi tecnici: l'amalgama di naturalismo e fantastico, «i modi in cui Kafka si rapporta alla pagina: la scelta di un nome, l'entrata in scena di un personaggio, il posizionamento di una svolta narrativa». E ancora l'alterazione del tempo e dello spazio, il nitore della lingua, l'uso di un punto di vista limitato a fronte del classico narratore onnisciente - per contagiare il lettore con l'incertezza morale del protagonista - o gli straordinari episodi comici di cui sono punteggiati romanzi e racconti. L'autore rivela così la ricchezza dell'opera kafkiana senza dimenticare l'uomo che vi sta dietro: attingendo dai suoi scritti privati e da testi letterari inediti in vita, ma trattando il materiale con la consapevolezza di esplorare la sfera privata di un defunto. Tutto converge verso una domanda posta fin da subito, una questione semplice solo in apparenza: «Ancora Kafka. Perché?». Perché le sue parole ci inquietano ancora, e perché recano al contempo un senso di dignità e fermezza? Perché suonano così vicine al timbro che deve avere la verità?
8

Allergic. Conoscere, prevenire, curare allergie e intolleranze in un mondo che cambia e che fa cambiare il nostro corpo

MacPhail, Theresa
Editore: Corbaccio
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
Allergie stagionali. Intolleranza al lattosio. Eczema... Non si scappa: o siete dei soggetti allergici o conoscete qualcuno che lo è. Miliardi di persone in tutto il mondo – si parla di una percentuale che va dal 30 al 40% della popolazione mondiale – hanno qualche forma di allergia. E, fatto ancora più significativo, negli ultimi decenni le diagnosi di allergie sono aumentate esponenzialmente, con un significativo peggioramento nella qualità di vita e pesanti conseguenze economiche a livello famigliare e dei sistemi sanitari nazionali. L'antropologa medica Theresa MacPhail, allergica lei stessa e orfana di padre a causa della puntura di un'ape, indaga a trecentosessanta gradi le ragioni di questa crescita smisurata, studiando i pericolosi esperimenti dei pionieri dell'immunologia così come i più recenti successi acquisiti da biologi e ricercatori e che danno speranza ai pazienti che soffrono di forme severe di allergia. Ha seguito per giorni una ricercatrice incaricata di contare per ore il polline in cima ai tetti; ha intervistato medici delle migliori cliniche per la cura delle allergie e delle intolleranze alimentari, si è confrontata con biologi che studiano i pollini responsabili delle allergie stagionali e con specialisti che affrontano i problemi del riscaldamento globale e dell'inquinamento... Il risultato è Allergic, un libro completo e aggiornato sull'interazione fra i drammatici cambiamenti climatici e il nostro sistema immunitario che sta causando l'esplosione di allergie alla quale assistiamo oggi.
9

Adolescenza in bilico. Come stanno gli adulti di domani. Le psicopatologie emergenti e la loro terapia in tempi brevi

Nardone, Giorgio ; Boggiani, Elena;Balbi, Elisa
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Gli adolescenti, le psicopatologie emergenti, le possibilità di cura Età già di per sé problematica, l'adolescenza attraversa oggi un periodo particolarmente ricco di sfide. I giovani, a cui spesso vengono a mancare i modelli rassicuranti che un tempo ne accompagnavano la crescita, devono fare i conti con un mondo dove il virtuale si sostituisce al reale, minandone le sicurezze e togliendo loro la possibilità di un confronto diretto con le sfide della vita; la recente pandemia non ha fatto che accrescere questo senso di incertezza. La risposta degli adolescenti può diventare allora disfunzionale, incarnandosi in una serie di disturbi che impattano fortemente non solo sulla loro vita, ma anche su quella delle loro famiglie. Che si tratti di disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi dell'alimentazione, di comportamenti legati al bullismo o di fobia sociale, di dipendenze sotto varie forme, fino al caso estremo dei tentativi di suicidio, la terapia strategica ha sviluppato una serie di protocolli «a misura di adolescente» che si sono rivelati vincenti per accompagnare i ragazzi e le loro famiglie in questi frangenti. Dopo aver spiegato la natura dei disturbi e le loro manifestazioni, gli autori presentano i casi attraverso la viva voce dei protagonisti impegnati nel dialogo terapeutico, in un percorso in cui l'adolescente viene guidato a trovare in sé stesso gli strumenti della propria guarigione.
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Lo statuto delle lavoratrici, Come ti senti, a cosa hai diritto, dove possiamo cambiare

Soave, Irene
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Lo Statuto dei lavoratori è in vigore in Italia dal 1970. Irene Soave ne rivisita alcuni articoli leggendoli alla luce di quanto succede oggi alle donne e tra le donne nel mondo del lavoro. Nella sua inchiesta sentimentale – condotta col piglio concreto e rapido della giornalista, ricca di dati ma accesa dalla passione di ciò che vede, sente, è – Irene Soave fotografa la collettiva disaffezione al lavoro individuandone le radici, i sintomi e le conseguenze: abbiamo davvero tutti il burnout? Il lavoro flessibile davvero ci rende liberi? Davvero una puerpera su due deve considerare inevitabile abbandonare la vita attiva? Davvero un compito va svolto bene pure se è brutto? Davvero cambiare vita è una soluzione? Irene Soave guarda a sé e al mondo, colleziona storie, torna indietro nel tempo e immagina un futuro possibile per compilare con il suo stile serrato e caldo un compendio di chi siamo e come siamo quando siamo al lavoro oggi, con quali disperazioni e quali prospettive. Ne risulta un'analisi puntuale della nostra società, ancora impigliata negli stereotipi, ancora poco inventiva nel pensare un mondo del lavoro in cui tutti e tutte si stia meglio, si stia bene, si possa stare senza rinunce. Tutti e tutte. Perché “la manutenzione dell'habitat, la cura a che non sia respingente, il conflitto necessario per difenderlo dall'ingordigia e dalla prepotenza di chi lo comanda, e ritiene di possederlo sono mansioni collettive”. E un mondo del lavoro che includa le donne è più abitabile anche per gli uomini.
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Il carnefice. Storia di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine

Iovane, Antonio
Editore: Mondadori
C'è un uomo a Bariloche, ai piedi delle Ande, che ogni mattina raggiunge la scuola tedesca dove insegna, fa lezione ai ragazzi e per pranzo torna a casa dalla moglie. Vive lì da quasi cinquant'anni, è perfettamente integrato, rispettato, ha una solida rete di amicizie. Un giorno, fuori dalla porta trova ad attenderlo una troupe televisiva americana. «Signor Priebke?» gli chiede un giornalista. «Lei era nella Gestapo nel '44, giusto? A Roma?» L'uomo rimane impassibile, sembra non capire. Poi annuisce. Come ha fatto Erich Priebke, il capitano della polizia tedesca che il 24 marzo 1944 chiamava i nomi dei 335 uomini da condurre all'interno delle Fosse Ardeatine per essere fucilati, a fuggire in Argentina e vivere indisturbato per mezzo secolo senza che nessuno gli chiedesse ragione dei suoi crimini? Attraverso un monumentale lavoro di ricerca, un'appassionata serie di interviste ai protagonisti della vicenda e materiale del tutto inedito, "Il carnefice" racconta tre storie: quella della cattura del vecchio nazista grazie al lavoro di agenti internazionali, l'estradizione e i processi in un Paese profondamente diviso tra chi chiedeva giustizia e chi invocava clemenza per un uomo ormai anziano; quella della carriera di Priebke a Roma, del suo ruolo di predatore di partigiani e della fuga rocambolesca in Argentina dopo la caduta del Reich; e infine una storia di radici, quelle dell'Italia di oggi, con le sue contraddizioni e i suoi antagonismi mai superati, e di Antonio Iovane, che mentre scriveva, indagava ed entrava nel cuore nero della Storia, si è trovato davanti a una verità perturbante.
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Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell'eccidio simbolo della Resistenza

Avagliano, Mario ; Palmieri, Marco
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Roma, 24 marzo 1944: in una cava sulla via Ardeatina, i tedeschi uccidono 335 uomini sparando a ognuno un colpo alla testa. Sono prigionieri politici e partigiani di tutte le forze antifasciste, civili e militari, molti ebrei, alcuni detenuti comuni e ignari cittadini estranei alla Resistenza, sacrificati in proporzione – che poi si rivelerà sbagliata per eccesso – di dieci a uno in seguito a un attacco partigiano in via Rasella, costato la vita a 33 militari del Reich. È il più grande massacro compiuto dai nazisti in un’area metropolitana e segnerà profondamente la storia e la memoria italiana del dopoguerra. Dell’eccidio delle Fosse Ardeatine molto si sa. Poco invece si conosce delle vicende individuali delle vittime, alle quali – tranne poche eccezioni – fino ad ora nelle cerimonie e nelle pubblicazioni era dedicata solo una riga con le generalità in un lungo elenco. Questo libro per la prima volta racconta la loro storia, una per una.
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Machina sapiens. L'algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza

Cristianini, Nello
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA
Volevamo costruire qualcosa, stiamo creando qualcuno? Storia di un incontro che cambierà il mondo. Le macchine possono pensare? Questa domanda inquietante, posta da Alan Turing nel 1950, ha forse trovato una risposta: oggi si può conversare con un computer senza poterlo distinguere da un essere umano. I nuovi agenti intelligenti come ChatGPT si sono rivelati capaci di svolgere compiti che vanno molto oltre le intenzioni iniziali dei loro creatori, e ancora non sappiamo perché: se sono stati addestrati per alcune abilità, altre sono emerse spontaneamente mentre «leggevano» migliaia di libri e milioni di pagine web. È questo il segreto della conoscenza, ed è adesso nelle mani delle nostre creature? Cos'altro può emergere, mentre continuiamo su questa strada? Dopo «La Scorciatoia», Cristianini ci regala un altro libro, in cui racconta le idee alla base di questa nuova tecnologia e della nuova epoca che ci attende.
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Sulle strade di mio padre

Bortoluci, José Henrique
Editore: Iperborea
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Un debutto letterario diventato da subito un successo internazionale, gia` in corso di pubblicazione in dieci paesi: un memoir di viaggio e avventura nella foresta amazzonica che mette al centro il rapporto speciale tra un figlio accademico e un padre camionista in pensione. «Il racconto di Bortoluci è un emozionate memoir familiare e insieme uno straordinario saggio sulla storia del Brasile recente. Un libro che trascina il lettore sulle strade di un paese infinito il cui destino riguarda tutti noi». - Alberto Riva Ci sono 8.033 chilometri fra Jau´, alle porte della foresta amazzonica, dove Jose´ Henrique Bortoluci e` nato, e Ann Arbor, in Michigan, dove arriva, un giorno freddo del 2009, per studiare. Il padre Didi, accompagnandolo a pren­dere il volo, l’orgoglio del sogno americano negli occhi, gli ha detto: «Ricordati che tuo padre ha aiutato a costruire questo aeroporto, cosi` che tu potessi par­tire.» E` una frase che gli ripetera` molte volte in seguito, a ogni nuova partenza, finche´ un giorno Jose´ torna per restare: Didi e` malato di tumore e Jose´ ha necessita` di conoscere piu` a fondo quest’uomo silenzioso, quinto figlio di una famiglia che di figli ne contava nove, che per cinquant’anni ha fatto il camioni­sta perche´ Jose´ potesse avere un futuro migliore. Il racconto che emerge dalle loro conversazioni nella casa d’infanzia abbraccia una vita intera, un intero paese: la dittatura e il lavoro duro, pericoloso, per costruire la Trans­-Amazzo­nica; la famiglia e le avventure memorabili sulla strada, un po’ eroiche un po’ pragmatiche, come quella volta in cui Didi e un amico camionista hanno preso una corda e legato un poliziotto a un albero pur di arrivare a casa in tempo per la cena. E poi la malattia, che per Didi e` un male inconoscibile, ma per Jose´ diventa una metafora senza scampo del capitalismo che colonizza, invade, distrugge. Sulle strade di mio padre e` un memoriale in fieri, una testimonianza elegiaca e profonda di amore filiale, rispetto, riconoscenza, capace di oltrepas­sare ogni confine – anche quelli, tracciati dall’uomo, che a volte sembrano cosi` insuperabili.
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Giacomo Matteotti. L'Italia migliore

Fornaro Federico
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a Giacomo Matteotti, deputato del Psi dal 1919 al 1922, e poi – poco prima della Marcia su Roma – segretario del Partito socialista unitario di Filippo Turati e Claudio Treves. Fin dagli esordi del fascismo, Matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, «perché non transigeva e perché aveva un coraggio che mancava a troppi altri», come scrisse il foglio clandestino «Non mollare» nel 1925, poco dopo il suo omicidio. Ma a dispetto dell'importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. A parte la toponomastica, poco è stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell'uomo di pensiero e d'azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra. Giacomo Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L'Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di «amnesia» che pare aver colto l'Italia per un secolo intero.
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Biblioteche e nuove forme della lettura. Dal ruolo strategico della literacy alle trasformazioni in atto nell'ecosistema digitale. Relazioni Convegno (Milano, 20-21 marzo 2024)

Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Il prossimo appuntamento del Convegno delle Stelline pone al centro dei lavori le profonde mutazioni che sta conoscendo la lettura. Come possono le biblioteche ridefinire il loro ruolo alla luce di questi cambiamenti? La tematica, di grande attualità sotto il profilo culturale, biblioteconomico e tecnologico, sarà trattata nella sua trasversalità, avendo cura di cogliere i trend che sono al centro della ricerca scientifica in questo campo e al tempo stesso individuando le specificità tipologiche con cui si presenta rispettivamente nell’ambito delle biblioteche pubbliche, accademiche, scolastiche.
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Contro le donne. Lo stupro come arma di guerra

Oksanen, Sofi
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«In Ucraina, la violenza sessuale è parte integrante del genocidio. In politica interna, la misoginia è uno strumento utilizzato dal Cremlino per impedire l’ascesa al potere delle donne. In politica internazionale, è uno strumento dell’imperialismo russo». Dal suo ingresso a Berlino nel 1945 all’invasione dell’Ucraina, l’esercito russo ha fatto delle violenze sulle donne e dello stupro una vera e propria arma di guerra. Un pamphlet, come lo ha definito «Le Monde», «scintillante di rabbia», da una delle maggiori scrittrici d’Europa. Nell’Estonia invasa dai sovietici, la zia di Sofi Oksanen fu prelevata e interrogata per tutta una notte. Dopo quell’esperienza non avrebbe più parlato. Oksanen parte dalla storia di questa donna per affrontare i crimini sistematici compiuti dai soldati russi nel corso della guerra in Ucraina. Una denuncia che lascia emergere un quadro inquietante, nel quale un vero e proprio tentativo di genocidio si fonde con la volontà di Putin di fare della misoginia uno strumento chiave del suo sistema di potere. Un mezzo per tessere alleanze internazionali, al punto da costituire una minaccia ai diritti delle donne e delle minoranze nel mondo.
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Le parole di tutti. Dodici orazioni civili

Mattarella, Sergio
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Patria, libertà, giustizia, memoria: nelle parole del Presidente, un alfabeto di valori corali e condivisi  La massima carica dello Stato è l'emblema del Paese, l'incarnazione dell'unità nazionale. Lo sa bene Sergio Mattarella, che interpreta il suo ruolo con gentile rigore, sollecitando in ogni momento il rispetto delle istituzioni e delle regole, alimentando la trasparenza del dibattito pubblico, trasmettendo fiducia e speranza nel futuro. Il Presidente porta nelle piazze un alfabeto di valori corali e condivisi, che oppone alla discriminazione la responsabilità. In tal senso, i discorsi qui raccolti sono vere e proprie orazioni civili, un autorevole complemento della nostra Costituzione. Rivolgendosi ai suoi concittadini, Mattarella scopre le radici della patria nei versi di Dante ma anche nella Liberazione dal nazifascismo. Mette al centro la dignità che solo il lavoro può garantire, e onora il lungo cammino delle donne verso l'emancipazione e la libertà. Incoraggia una scuola della integrazione e della convivenza, si appella alla giustizia, rintracciandola nel messaggio etico e politico di Alessandro Manzoni, invoca l'amicizia come base di un rinnovato umanesimo, celebra la memoria come baluardo della verità storica, antidoto a ogni negazionismo. In tempi in cui la lingua dell'odio e dell'intolleranza prende spazio, la voce del nostro Presidente ci invita all'equilibrio, alla misura. E ci ricorda l'importanza di prendere posizione, ogni giorno, utilizzando parole che siano valide per ognuno di noi: le parole di tutti. Prefazione di Gherardo Colombo.
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Dove finisce l'orizzonte. Avventurarsi nel mondo e dentro se stessi

Barone, Lorenzo
Editore: Sperling & Kupfer
Reparto VARIA
Sottoreparto HOBBY e ARTIGIANATO
Sin da bambino, Lorenzo è sempre stato curioso e pieno di energia. Da adolescente, per dare sfogo all’irrefrenabile voglia di essere costantemente in movimento, pratica il parkour. Poi, anche grazie ai viaggi fatti insieme ai suoi genitori, Lorenzo sente per la prima volta un altro desiderio: quello di vivere nuove esperienze nel mondo. Appena compiuti i diciotto anni, in sella alla vecchia bici della madre capisce di poter coprire lunghe distanze, per ritrovare quella connessione con la natura incontaminata che sola riesce a farlo sentire a casa. Decide di percorrere quasi 8.000 chilometri attraversando il Nord Italia, una parte della Francia, la Spagna e il Portogallo, dove ammira una delle scogliere più incredibili al mondo. Quando torna (sempre in bici), Lorenzo sa di non poter più rinunciare a sensazioni del genere: quel viaggio diventa solo il primo di una lunga serie. Da allora, non smette più. Fa il giocoliere di strada per comprare una nuova bici, poi attraversa il Nord Europa e resta senza parole al cospetto dell’aurora boreale. Si avventura tra i ghiacciai dell’Islanda. Attraversa, sempre in bicicletta, d’inverno, la Strada del Pamir, in Kirghizistan e Tagikistan. Visita il Marocco, la Turchia, il Giappone e l’India. In meno di nove anni, pedala per oltre centomila chilometri, senza mai realmente fermarsi, nemmeno davanti a una vertebra rotta o a una pandemia globale. "Dove finisce l’orizzonte" è il suo incredibile diario, nelle cui pagine il lettore potrà rivivere gli imprevisti, le sfide e le paure di un instancabile viaggiatore e avventuriero. 
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Biblioteche, lettura, intelligenza artificiale. Struttura e contesto del progetto Reading(&)Machine

[Lamberti Fabrizio (cur.); Mellia Marco (cur.); Vivarelli Maurizio (cur.)]
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA
Il volume analizza alcuni degli elementi di trasformazione delle biblioteche pubbliche, in relazione alla progressiva diffusione delle culture e delle tecnologie digitali. Vengono prima presi in esame lo spazio bibliografico della biblioteca, concretizzato nella materialità dello spazio fisico, ormai profondamente compenetrato con l'infosfera di cui è parte, poi sono introdotte e discusse, anche attraverso significative esperienze di caso, le caratteristiche di fondo della realtà virtuale. Infine, vengono proposte alcune considerazioni sulle modalità attraverso cui è possibile progettare la realizzazione di spazi altri e ibridi, entro I quali il fisico e il virtuale interagiscono nel modulare il comportamento informativo delle persone.
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Omicidio a Lombard street

Feniello, Amedeo
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Nella notte di un venerdì di fine agosto del 1379 il corpo di un mercante giace senza vita in una strada dal nome curioso e destinata a una grande fama nei secoli successivi: Lombard Street, la strada dei lombardi o, per meglio dire, degli italiani che a Londra hanno aperto le sedi inglesi dei loro commerci. All’apparenza questo omicidio ha tutta l’aria di essere una storia semplice, una storia come tante altre: una rissa tra balordi, avvenuta per caso e finita nella maniera peggiore. A questa versione crede il coroner, Nicholas Dymcock. Ci credono pure gli sceriffi, gli uomini che lo appoggiano nell’indagine e soprattutto ci crede tutta la città. A rafforzare questa pista c’è poi un altro elemento: il morto è un genovese, gente per gli inglesi dalla doppia faccia e oggetto di grande odio. E allora tutto sembra tornare, un omicidio di strada magari legato anche alle antipatie che gli italiani hanno saputo suscitare nella capitale inglese. Tutto risolto? Può darsi. Ma se, invece, nel più oscuro dei retroscena si nascondesse un’altra verità? Come in un romanzo giallo, tra Conan Doyle e Agatha Christie, Amedeo Feniello ci conduce alla scoperta della vita di una delle più straordinarie città dell’Europa medievale, Londra. E ricostruisce una storia vera che illumina a giorno gli albori del capitalismo inglese.
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Il canto del mare. I miei viaggi in compagnia delle balene

Cunningham Doreen
Editore: Einaudi
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Ogni autunno le balene grigie si trasferiscono dall’oceano Artico alle lagune costiere del Messico per dare alla luce i loro cuccioli. Pochi mesi dopo, alla fine dell’inverno, mamme e figli intraprendono il viaggio di ritorno insieme. Fra i tanti pericoli e la minaccia di temibili predatori come le orche assassine, quello delle balene grigie è uno dei percorsi migratori più lunghi per un mammifero, con un totale di oltre quindicimila chilometri. «Quasi due giri a nuoto intorno alla luna», come osserva Doreen Cunningham quando una notte legge per caso un articolo online su questi cetacei. È un periodo difficile per lei, che ha dovuto lasciare Londra, il suo lavoro di giornalista, la sua vecchia vita. Dopo una sfibrante battaglia legale per l’affidamento del figlio Max, si ritrova senza un soldo, confinata sull’isola di Jersey, dove è cresciuta, ospite di una casa rifugio per madri single. Colpita dal coraggio delle mamme balene, quella notte davanti al computer Doreen avverte dentro di sé una nuova forza e ha un’idea: insieme al piccolo Max seguirà la migrazione delle balene grigie dal Messico all’Artico. Forse è un’impresa folle, soprattutto perché Max ha solo due anni, ma Doreen è determinata: chiede e ottiene un prestito, prepara tutto, dall’itinerario ai pannolini, e via, si parte! Prima tappa Los Angeles per raggiungere poi la Baja California e puntare verso nord, passando per Palos Verdes e la baia di Monterey, Depoe Bay e le isole San Juan, con il desiderio di avvistare le balene a ogni tappa, di riuscire a farle avvicinare (e magari accarezzarle!) e accompagnarle fino alle acque dell’Artico. Ed è proprio all’estremo nord che Doreen segretamente vuole tornare. Anni prima, infatti, aveva condotto una ricerca a Utqiagvik, in Alaska, dove aveva trascorso alcuni mesi indimenticabili. Qui si era unita a una grande famiglia di cacciatori iñupiat e ne aveva seguito le attività, imparando a conoscere la loro antica cultura e il loro rapporto speciale con la magnifica e misteriosa balena artica, uno dei pochi mammiferi in grado di emettere versi che assomigliano a un vero e proprio canto. Laggiù, in un luogo tanto affascinante quanto pericoloso, Doreen si era sentita straordinariamente viva, in perfetta sintonia con la natura. E aveva incontrato l’amore. Tra memoir e nature writing, esplorazioni avventurose e importanti riflessioni sullo stato del nostro pianeta e ciò che sta portando alla sua distruzione, “Il canto del mare” è un’emozionante storia vera di coraggio e resilienza.
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Le emissioni segrete. L'impatto ambientale dell'universo digitale

Sissa, Giovanna
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
È possibile una transizione digitale che sia anche ecologica? La risposta può essere affermativa solo se impariamo a comprendere i costi ambientali dei sistemi digitali, intelligenti o meno, che permeano la vita contemporanea e quelli di ciò che ne consente il funzionamento: le infrastrutture di telecomunicazione e i data center. La consuetudine con gli oggetti digitali ci rende insensibili al loro impatto in termini di emissioni di gas serra, consumi di energia elettrica, sfruttamento di risorse non rinnovabili e produzione di rifiuti elettronici, impronte che spesso restano «segrete», invisibili ai nostri occhi, perché il settore digitale non si è mai preoccupato davvero di evitarle e ridurle. Un libro contro i luoghi comuni per chi ha a cuore il futuro tecnologico e ambientale del nostro pianeta.
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La vita segreta degli elementi. 52 elementi chimici con una storia da raccontare

Harkup, Kathryn
Editore: UTET
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Che siate appassionati o che abbiate conosciuto la tavola periodica solo sui libri di scuola, La vita segreta degli elementi farà sfolgorare la chimica in una luce tutta nuova. Sono in molti a sostenere che tra le cause del crollo dell’impero romano ci sia il piombo: onnipresente tra vini e acquedotti, l’elemento traditore avvelenò lentamente i nostri antenati. È una teoria dibattuta, ma non ci sono dubbi sul fatto che gli elementi chimici influenzino il nostro mondo molto più di quanto pensiamo. Al tungsteno, e alla sua ostinatezza, si devono le prime lampadine che illuminarono le case vittoriane. Il carattere ambivalente del cloro è stato la causa di numerose morti in guerra come di altrettante guarigioni, ed è grazie all’affabilità dello stagno se nel Quattrocento si sviluppò la stampa. E per le banconote degli euro, be’, il merito non può essere che dell’europio. Dietro a un aspetto rigoroso, la tavola periodica nasconde un mondo alquanto movimentato, affollato di vicende strabilianti e intricate relazioni, tra fiammate, esplosioni e mirabolanti passaggi di stato. Più impari a conoscerli, più ti accorgi che ogni elemento possiede un suo carattere: come in una grande famiglia, ci sono lo svitato e il piantagrane, la vecchia diva e l’ultimo arrivato, il tranquillone e il pollice verde, la coppia di inseparabili e i due che è meglio tenere lontani. Kathryn Harkup raccoglie le “vite” uniche di 52 elementi, muovendosi tra aneddoti storici e particolari scientifici con umorismo e chiarezza.
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Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra

Pecere, Paolo
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Guardare negli occhi un orango, un polpo, uno squalo balena. Mettersi in cammino per capire un deserto, una foresta o una catena montuosa attraversando le tradizioni del pensiero umano. Muoversi da New York alle Galápagos, dall'Islanda al Borneo, dal Ruanda al Tibet, per immergersi nella nostra casa, il pianeta che dobbiamo amministrare. Un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro: negli ultimi anni è stato riconosciuto l'impatto distruttivo della civiltà umana sulla natura, reso evidente da catastrofi climatiche, estinzioni di intere specie animali, desertificazione e scomparsa di paesaggi. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun reale cambiamento nei nostri modi di vivere, nelle soluzioni adottate dalle società industriali per evitare la calamità. Al tempo stesso, assistiamo al diffondersi di un amore appassionato e di una profonda nostalgia per la natura incontaminata, rifugio dall'assordante disarmonia del mondo. È sicuramente un sentimento genuino, ma del tutto inadeguato a proteggere la Terra. Da questa scissione paradossale, consapevole che la sola verità scientifica non sembra sufficiente a scuoterci, inizia il percorso di Paolo Pecere. Studiare e attraversare le città, con il loro apparente isolamento dall'ambiente e la loro dipendenza dalle risorse naturali, spostarsi sulle montagne e sotto gli oceani, esplorando l'origine della nostra coscienza, l'idea di un ordine cosmico, il rapporto tra umano e ciò che ci appare profondamente altro, diverso da noi, gli animali, le piante, l'acqua e la pietra, il paesaggio. Qual è oggi, allora, il vero senso della natura, quel sentimento che siamo chiamati a ritrovare o immaginare di nuovo? Potrebbe significare «amare chi non è come noi», oppure restare in silenzio e guardare il mondo attraverso occhi che non sono i nostri. O forse smettere di scrutare sempre e ossessivamente noi stessi. La scoperta di una cura del mondo, una nuova definizione dell'ecologia, quella «scienza magnifica che è diventata triste», hanno bisogno di una visione del futuro che immagini altri modi di percepire la natura, e di un recupero della nostra memoria biologica che ci faccia avvertire l'unione indissolubile, vivente, organica e inorganica di tutto ciò che esiste sulla Terra.
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La seconda prova. Imparare la matematica, vent'anni dopo

Minto, Pietro
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Si comincia contando le mele e le pere e si finisce per calcolare derivate e integrali. È possibile da adulti ritornare sui propri passi, affrontare con calma il foglio a quadretti e cercare di venire a patti con la materia più ostica di tutte? Pietro Minto ha accettato la sfida: ha ristudiato da capo il programma di matematica del liceo scientifico fino a ripetere la famigerata seconda prova della maturità. In questo diario di bordo ci racconta la sua esperienza con un tono giocoso e brillante che riesce a esorcizzare i suoi peggiori incubi scolastici, e anche i nostri. Al liceo Pietro Minto odiava la matematica. O meglio: si sentiva odiato, perseguitato, escluso da quei simboli e quelle formule simili a rune misteriose. Come molti, ammettiamolo. E come molti, uscito dalla maturità con il proverbiale calcio nel sedere, è ben deciso a lasciarsi tutto alle spalle: numeri, problemi, conti che non tornano mai. Ma l’incontro mancato con la matematica rimane dentro di lui come una ferita non rimarginata, un tarlo che scava la sua via per uscire: ormai adulto decide allora di lanciarsi in un’impresa che ha qualcosa di folle, ma proprio per questo anche di esaltante. Rimettersi a studiare la matematica, rifare tutto il programma del liceo scientifico, dalla prima alla quinta, con lo scopo di ripetere e superare «la seconda prova» della maturità, quella di matematica appunto. Mentre affronta questa autentica «challenge», con l’aiuto del suo terribile professore del liceo, ricontattato via Facebook e trasformatosi per l’occasione in benevolo Virgilio, Minto intanto mostra al lettore che la matematica può essere piacevole, appassionante, divertente e addirittura salvifica. Lo fa attraverso una serie esuberante di aneddoti, curiosità e riflessioni, con cui restituisce alla materia quel volto umano che i libri di scuola sembrano fare di tutto per nascondere.
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Atomi e cenere. Dall'atollo di Bikini a Fukushima, storia di sei disastri nucleari

Plokhy, Serhii
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Con Atomi e cenere Serhii Plokhy ci offre uno strumento prezioso per esprimere un giudizio informato sull'uso di una tecnologia che ha segnato in modo indelebile la nostra storia recente. L'11 marzo 2011, l'onda di uno tsunami alta oltre tredici metri si abbatté sulla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Nei giorni successivi, una serie di esplosioni portò alla parziale fusione di tre reattori e a un riversamento incontrollato di acqua radioattiva nell'area circostante. Si trattò di uno dei più gravi disastri nucleari di sempre. Ma non fu il più tragico. Nell'aprile del 1986, a Cernobyl', nell'ex Unione Sovietica, l'esplosione e l'incendio del reattore liberarono nell'atmosfera una quantità tale di radiazioni da provocare un numero impressionante, ancorché imprecisato, di vittime. Prima ancora era stata la volta di Three Mile Island in Pennsylvania, di Windscale in Inghilterra, di Kyštym negli Urali e dell'atollo di Bikini nelle isole Marshall. Per coloro che si oppongono all'uso dell'energia nucleare per scopi civili, questi incidenti sono la prova tangibile del pericolo che essa rappresenta. Alla paura, si aggiungono poi i costi elevati in termini di risorse e investimenti per ottenere un rendimento economicamente vantaggioso e la preoccupazione per i rischi rappresentati dai tanti regimi autoritari, che praticano il «terrorismo nucleare» al fine di realizzare le proprie ambizioni geopolitiche. Tuttavia gli incentivi politici a passare al nucleare restano forti, per motivi economici, militari o di semplice prestigio. E la necessità di sostituire i combustibili fossili per affrontare i problemi sollevati dal cambiamento climatico impone una nuova riflessione sul futuro del nucleare. Una riflessione, però, che non può prescindere da quanto avvenuto in passato. Dagli incidenti dovuti a un malfunzionamento o al fattore umano, dalla cultura manageriale o dall'ideologia che li hanno resi possibili, dai silenzi dei governi che ne hanno occultato gli effetti sulla popolazione e sull'ambiente. Ripercorrere la storia dei più importanti disastri nucleari diventa un passaggio necessario per capire quale insegnamento possiamo trarne e come possiamo evitare che si verifichino di nuovo. Perché molti di quei fattori ci accompagnano ancora oggi, e rendono l'industria nucleare vulnerabile e incline a ripetere vecchi errori in modi inediti e inaspettati.
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La vetta della vita. Una nuova via sul Cerro Torres: il mio sogno sospeso tra roccia e cielo

Della Bordella, Matteo
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
«Il Cerro Torre è un fulmine al contrario, un lampo scagliato dalla terra in direzione delle stelle.» Quando la montagna è la tua vita, quando mettere le mani sulla roccia è il primo pensiero che ti afferra al risveglio, è impossibile resistere al fascino di certe vette. Perché le montagne non sono tutte uguali. Ci sono quelle che ti fanno sentire a casa, a cui si legano ricordi ed esperienze indimenticabili, e quelle che ti sfidano con la loro inarrivabile bellezza. Per Matteo Della Bordella il Cerro Torre è una di queste. Un polo magnetico intorno a cui ha gravitato a lungo, attratto e respinto al tempo stesso, un baluardo inespugnabile, separato dalla civiltà da un mare di neve e ghiaccio. Un sogno, ma non solitario, perché con Berna e Pasqui, i suoi sodali in quella terra ai confini del mondo che è la Patagonia, ha condiviso la fascinazione per quella cima, la progettazione, l'idea di aprire una via che nessuno aveva mai percorso. Ma la montagna non fa programmi e non rispetta quelli degli alpinisti, perché è lei che decide quando è ora di lasciarti salire. E, talvolta, è anche peggio di così. Matteo quel sogno lo ha dovuto riformulare nel momento in cui la vita gli ha tolto tanto e gli ha regalato moltissimo: due amici persi nel giro di pochi mesi e un figlio che è arrivato a sconvolgergli meravigliosamente l'esistenza, costringendolo a rivedere le priorità. Ma se per il suo, di padre, la nascita di un bambino aveva dato spazio alla prudenza, portandolo a smettere di scalare, per lui è l'occasione di riflettere sul tipo di genitore che vuole essere. La risposta se l'è data il giorno di gennaio in cui ha gridato «cumbre! » sulla neve accecante in cima al Cerro Torre. Perché quel giorno erano tutti lì con lui: quelli che lo attendevano a casa e quelli che si portava nel cuore. «Tutto per una montagna. Si può spendere così tanto per qualcosa di così futile?» Che domanda...
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Matteotti e Mussolini. Vite parallele. Dal socialismo al delitto politico

Franzinelli, Mimmo
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Un testo documentato e avvincente, che si leva al di sopra dei cliché sulla tragica fine del deputato socialista e dal quale emergono le variegate sfaccettature della personalità di Giacomo Matteotti, un politico che guardava all'avvenire e il cui insegnamento conserva aspetti di persistente attualità. A un secolo dal delitto Matteotti, il ricordo del deputato socialista rischia di rimanere confinato alle terribili modalità della sua morte, che hanno fatto di lui un'icona del martirio. A ciò si è aggiunta l'evocazione di una poco convincente pista affaristica sulle ragioni dell'omicidio, che in realtà fu la risposta di Mussolini all'intollerabile sfida di quel tenace e inflessibile avversario che in Parlamento lo contrastava efficacemente. È dunque rimasto trascurato e poco conosciuto il vero Matteotti: il politico animato da un intransigente progetto riformista, il coerente assertore di una lungimirante visione internazionalista, il leader che si espone anche per i tanti compagni defilatisi quando la lotta diviene senza risparmio di colpi. Questo libro, frutto di una lunga ricerca su documentazione d'epoca, ricostruisce fin nei dettagli la figura di Giacomo Matteotti nella dimensione famigliare, nell'affermazione sulla scena nazionale quale implacabile oppositore dell'illegalismo fascista e – prima ancora – del massimalismo socialista. Ma non solo. In parallelo, quasi in un gioco di specchi, il volume illustra i significativi intrecci personali e politici con l'itinerario di Benito Mussolini, dall'iniziale collocazione in area socialista e dalle comuni pulsioni antimilitariste, e poi nelle diversificazioni dinanzi alla Grande Guerra, con una contrapposizione costante e irreversibile sino al tragico epilogo. La ricostruzione di Franzinelli va ben oltre l'arco temporale della vita di Matteotti: segue infatti le tracce degli assassini, approfondisce personalità e ruolo di esecutori e complici, individua i solerti depistatori ed esamina la (momentanea) disgregazione del blocco mussoliniano provocata dallo sdegno per il delitto, spiega le modalità di superamento della più grave crisi politica del Ventennio, svela le mistificazioni del processo alla «Ceka del Viminale» e porta alla luce il persistente legame tra il duce e il gruppo criminale cui commissionò l'eliminazione di quel suo nemico giurato.
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Le biblioteche nella fantascienza. Utopie, distopie, intelligenze artificiali

[Roncaglia Gino (cur.); Morriello Rossana (cur.); Meschini Federico (cur.)]
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Attraverso la rappresentazione di mondi paralleli, mondi futuri, mondi utopici o distopici, fantascienza e letteratura speculativa affrontano spesso le tematiche della contemporaneità. Tra queste la cultura, i libri, le biblioteche sono temi ricorrenti nella letteratura e nel cinema di fantascienza e ci restituiscono la visione che gli scrittori hanno dell’istituzione bibliotecaria, dei suoi compiti, della natura e tipologia dei suoi fondi, del suo sviluppo futuro, come riflesso dei modi in cui questa è presente nell’immaginario collettivo.
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Social. L'industria delle relazioni

Taddeo, Gabriella
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA
Siamo dominati dal potere dei social, una condizione che ci appare ineluttabile e allo stesso tempo poco comprensibile. Da strumenti ideati per favorire le relazioni, i social negli anni sono diventati sempre più mezzi di informazione, di intrattenimento e di crescita personale. Allo stesso tempo, con pari o maggiore intensità, li interpretiamo come zone franche, in cui allentare la morsa sociale per lasciarci andare al divertimento infantile, al narcisismo, all'esaltazione tribale o alla semplice apatia. Essi sono, oggi, una vera e propria «industria delle relazioni». In questa industria, i mezzi di produzione appartengono a pochi, ultrapotenti monopolisti mondiali, che concepiscono e dettano le regole del gioco. Con la conseguenza, spesso, di farci sentire succubi, se non vittime, di dinamiche costruite per noi e allo stesso tempo senza di noi. Ma come funzionano veramente queste «macchine di socialità»? In che modo sono riuscite in pochi anni a catturarci e a invischiare così tanto le nostre vite con le loro interfacce e algoritmi? Intrecciando gli approcci sociologici con quelli della mediologia, della psicologia sociale e della human computer interaction, Gabriella Taddeo scava nel funzionamento sociale e culturale di queste piattaforme e ne sonda i legami con i nostri desideri, le nostre debolezze e ambiguità. E se il mondo della socialità umana continua, nonostante la loro pressione, a essere in gran parte non codificabile, queste piattaforme hanno assunto il compito di rappresentarne l'artificio e interrogarci, spesso scomodamente, sul nostro rapporto con esso.
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Non lasciare che ci uccidano. Storie di Memorial

Belenkin, Boris
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«Oggi la Russia di Putin fa di tutto per eliminare Memorial» scrive Belenkin. Resistere significa impedire la cancellazione del passato. Gli stessi slogan, le stesse prigioni, le stesse bugie: la storia dell’Unione Sovietica e della Russia è un movimento circolare che riproduce pratiche repressive, tecniche di propaganda e cliché del passato. A volte questo ciclo si interrompe per qualche anno ma poi ricomincia come in una spirale senza fine. In una di queste brevi pause, alla fine degli anni Ottanta, è nato Memorial, la più importante ONG russa fondata per ricordare le vittime delle repressioni. Fino a quel momento la ricerca della verità storica era un percorso clandestino, accidentato, fortuito. Boris Belenkin, direttore e fondatore della Biblioteca di Memorial, racconta questo cambiamento epocale che ha permesso a un gruppo di studiosi di creare un’organizzazione unica nella storia del Paese. Dalle iniziative pubbliche come la cosiddetta Restituzione dei nomi dei giustiziati, letti ogni anno in Piazza Lubjanka a Mosca, al minuzioso lavoro di raccolta delle collezioni dell’Archivio, del Museo e della Biblioteca, Belenkin descrive le attività e i protagonisti che hanno lavorato nell’organizzazione, come Arsenij Roginskij, Jan Racinskij, Aleksandr Daniel’. Fino ad arrivare agli attacchi violenti contro l’edificio e i dipendenti di Memorial da parte di agenti dei servizi. Sono gli anni dopo la terza elezione di Putin, nel 2012, quando il governo dà il via alla revisione della storia sovietica, identificando negli attivisti di Memorial nemici pagati dagli occidentali.
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Coventry. Sulla vita, l'arte e la letteratura

Cusk, Rachel
Editore: Einaudi
Reparto ARTE
Sottoreparto BELLE ARTI
Lo sguardo analitico, ma anche pieno di echi e sfumature, di una delle scrittrici più importanti dei nostri anni. Al centro delle sue riflessioni, il nesso tra la produzione artistica e lo splendido groviglio che sono le nostre esistenze. «Di tanto in tanto, per offese reali o presunte, mia madre e mio padre smettono di parlarmi. In Inghilterra c’è una curiosa espressione per indicare la cosa: si dice “essere mandati a Coventry”». Raccolta di scritti letterari, culturali e in parte memoir, “Coventry” affronta temi diversissimi come le dinamiche familiari, le questioni di genere, l’opera di autori quali Natalia Ginzburg, D. H. Lawrence e Kazuo Ishiguro. Ne emerge un libro coraggioso, colto e di esemplare bellezza formale, che offre il meglio del pensiero di Rachel Cusk.
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Infografica dell'impero napoleonico

Haegele, Vincent ; Bey, Frédéric
Editore: L'ippocampo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La storia di Napoleone Bonaparte, dall’ascesa al potere alla caduta, riprende vita grazie all’affascinante linguaggio dell’infografica. In questa originale trattazione, volta a offrire nuove prospettive sulle complesse vicende dell’epoca, vengono esplorati gli aspetti politici, economici e territoriali dell’impero napoleonico, la straordinaria potenza della Grande Armée e della Marina imperiale, i conflitti e le alleanze. La finezza analitica di Frédéric Bey e Vincent Haegele e il talento grafico di Nicolas Guillerat ci trasportano in un accattivante viaggio storico e visivo. Esperto di guerre napoleoniche, Frédéric Bey è autore di tre monografie sulle battaglie di Austerlitz, Jena e Friedland. Vincent Haegele, conservatore delle biblioteche di Versailles, storico e archivista paleografo, ha curato la Correspondance intégrale, 1784-1818 tra Napoleone e Giuseppe Bonaparte ed è autore di una monografia su Murat.
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Stardust. Polvere di stelle

Arnesen, Hannah
Editore: Orecchio acerbo
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Un libro ecologico, rivoluzionario anche nella forma che si snoda fra molti generi e linguaggi: arte, poesia, scienza, filosofia. Un libro per la terra e per noi. E per chi verrà dopo di noi. Il vertiginoso passare del tempo è lo spunto di partenza per una riflessione sull'umanità e la sua fine. Lucido e commovente, il racconto di una nostra possibile estinzione prende forma in tre lettere struggenti. La prima, indirizzata alla terra, ripercorre il passato e le straordinarie trasformazioni del nostro pianeta. La seconda, per il lettore, parla di presente e cambiamento climatico, mettendoci davanti al disastroso impatto che la nostra specie esercita sul nostro fragile ecosistema. La terza, diretta a un figlio che forse verrà, si interroga sul futuro.
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Dopo il lavoro. Una storia della casa e della lotta per il tempo libero

Helen, Hester ; Srnicek, Nick
Editore: TLON
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA, FINANZA, IMPRENDITORIA
Com'è possibile che l'aspirapolvere abbia risucchiato il nostro tempo libero? Torniamo a casa dopo una giornata faticosa di lavoro e ci attende una lista infinita di compiti da svolgere invece del meritato riposo. Preparare da mangiare, pulire, occuparsi dei figli... Sembra che non ci sia mai fine al lavoro domestico che continuamente assorbe il tempo che fatichiamo a definire "libero". Ripercorrendo la storia delle nostre case nel corso dell'ultimo secolo, Hester e Srnicek mostrano come la tecnologia non abbia davvero abbattuto il numero di ore dedicate alle pratiche domestiche, allontanandoci dalla liberazione promessa. Riscoprendo le prospettive dimenticate contro il lavoro domestico, questo saggio traccia una via femminista e comunitaria per ripensare le nostre abitudini di vita, le nostre aspettative e le nostre città.
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I confini del dolore. È possibile arginare la sofferenza psichica?

Ravasi Bellocchio, Lella
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Attraverso alcune storie analitiche, il libro racconta il percorso del dolore nella vita delle donne. I “romanzi familiari” si snodano attraverso sogni e frammenti di esistenza e sono incastonati dentro i versi del Libro di Giobbe, uomo giusto “stritolato da Dio”, voce guida che impronta tutto il testo. A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti di una dignità che si riconosce nel grido di Giobbe, nel “perché” a cui dare una risposta. Le donne sfidano il dolore apprendendo la forza della non risposta: non c’è una facile via di fuga, di fronte al male bisogna imparare a “stare”, a fare del “perché” una provocazione vitale. Alla fine, ci si ritrova dentro il mondo, dentro la vita, avendo imparato a rispettare i confini del dolore e un nuovo modo di giocare la vita con amore.
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Lingua e genere

Fusco, Fabiana
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
Sempre più spesso le donne svolgono professioni e ricoprono posizioni organizzative che per lungo tempo sono state tipicamente maschili. Tali cambiamenti hanno un riflesso anche nella comunicazione. Occorre allora soffermarsi sulle parole che adoperiamo, non solo per verificarne la correttezza linguistica, ma anche per valutarne il significato in termini di descrizione della realtà circostante. Determinate espressioni a volte vengono utilizzate per consuetudine o perché si è convinti che siano esatte dal punto di vista grammaticale (ad esempio “il ministro” anziché “la ministra”), ma non è sempre così. Il volume indaga il nesso “lingua e genere” e, in particolare, il sessismo linguistico; lo sguardo è prevalentemente orientato sull'italiano, ma non mancano riferimenti alla letteratura internazionale.
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Non ci hanno visto arrivare. Il potere rivoluzionario delle donne

Levenstein, Lisa
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Non ci hanno visto arrivare racconta la determinazione e l'impegno delle donne che hanno lavorato instancabilmente per gettare le fondamenta del femminismo contemporaneo. Perché nessuno le ha viste arrivare, ma a loro va riconosciuto il merito di aver plasmato le coscienze e promosso reti di relazioni destinate a modellare il futuro del movimento progressista. Con l'avvento del #MeToo, il movimento per i diritti delle donne sembra essere riemerso con forza dal nulla, risvegliando all'improvviso i ricordi di un passato lontano. Un passato da molti creduto sepolto e rimasto fermo, nell'immaginario collettivo, alle immagini iconiche quanto stereotipate delle ragazze che negli anni Sessanta e Settanta alzavano cartelli inneggianti alla pace e alla libertà sessuale. Ma davvero, dopo aver vissuto i suoi anni di gloria, il movimento aveva perso vigore, rinunciando alle proprie battaglie e accettando passivamente che economia e politica decidessero della vita di milioni di donne? Ricostruendo la storia recente del movimento femminista, in particolare degli anni Novanta, Lisa Levenstein dimostra che non è affatto così. Sebbene scomparso dalle prime pagine dei giornali, il movimento infatti non ha mai smesso di organizzarsi ed evolvere. Attraverso storie, personaggi, battaglie e innumerevoli testimonianze dirette, Lisa Levenstein ci restituisce in queste belle pagine l'energia che ha animato le lotte degli ultimi decenni. Dal celebre discorso di Hillary Clinton alla conferenza mondiale sulle donne a Pechino nel 1995, alle audaci attiviste che hanno perseverato di fronte all'ostilità e alla mancanza di riconoscimento, questo libro dimostra che, ben prima che ce ne accorgessimo, si stava affermando una coscienza nata dal basso in cui si intersecavano voci e rivendicazioni diverse.
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Guida alla biblioteca e alla ricerca bibliografica

Bianchini, Carlo ; Guerrini, Mauro
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
La Guida si presenta come un prezioso compagno di viaggio nella comprensione e nell'uso delle risorse bibliografiche, degli strumenti e dei servizi offerti dalla biblioteca dell'Università per lo sviluppo di una ricerca scientifica. Pone attenzione alla definizione e all'impiego dei repertori bibliografici, dei cataloghi, dei discovery tool, delle banche dati, dei portali, delle collezioni digitali e valorizza le risorse open access liberamente e gratuitamente disponibili in rete. Si focalizza sulla ricerca bibliografica, sulla stesura di un testo, sullo stile citazionale, sulle strategie d'interrogazione e sugli strumenti che consentono di trovare, identificare, selezionare, ottenere e utilizzare in modo consapevole, corretto e critico risorse bibliografiche di qualità per produrre un testo. Il risultato è la presentazione del metodo bibliografico come strumento per la ricerca e della biblioteca come laboratorio di conoscenza, spazio di studio, luogo di lavoro e d'incontro con persone che condividono il medesimo percorso di formazione e crescita personale

Pubblicato in DATI il 19/04/2024