Top 40 saggistica luglio

La classifica dei titoli di saggistica presenti nelle vetrine di luglio. In prima posizione "Il santo", l'analisi della figura politica di Berlusconi fatta da Marco Travaglio. Segue "L'era dell'intelligenza artificiale. Il futuro dell'identità umana" di Henry Kissinger, Daniel Huttenlocher ed Eric Schmidt e "La ragazza del mare. Dalla Nigeria a Lampedusa, storia vera di un viaggio per la vita" di Loveth Kingsley.

Per altri titoli impostare sul sito data vetrina 01/07/2023-31/07/2023, Genere: Saggistica, ordinare per Indice di Diffusione.

1

Il santo

Travaglio, Marco
Editore: PaperFIRST
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La truffa all’orfana per la villa di Arcore. Il “fattore Mangano”, il patto con Cosa Nostra e i soldi ai boss. Milano 2 e la loggia P2. I decreti salva-Fininvest di Craxi. L’impero offshore. I giudici comprati. Lo scippo Mondadori. La discesa in campo. Il conflitto d’interessi. Le tangenti, i fondi neri, i falsi in bilancio, le frodi fiscali. Le 60 leggi ad personam e ad aziendam. Le epurazioni di Montanelli, Biagi, Santoro, Luttazzi & C. Gli inciuci col centrosinistra. La compravendita dei senatori. Le figuracce internazionali. Le menzogne seriali. Le minorenni. Le escort. I bunga bunga a Villa San Martino, a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. I testimoni prezzolati e i complici in galera al posto suo. Le sentenze: dalle assoluzioni per aver commesso il fatto alla condanna. L’inventario dei danni all’Italia. Le migliori intercettazioni su mafia, giornali, Rai e orge a domicilio. E la santificazione finale. Il libro definitivo con tutto ciò che dobbiamo sapere e ricordare per evitare il pericolo peggiore: il berlusconismo senza Berlusconi.
2

L'era dell'intelligenza artificiale. Il futuro dell'identità umana

Kissinger, Henry ; Huttenlocher, Daniel;Schmidt, Eric <1955- >
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Alla fine del 2017 un algoritmo di intelligenza artificiale ha collezionato una serie di vittorie schiaccianti a scacchi scegliendo mosse che la mente umana non è nemmeno in grado di assimilare o utilizzare. Qualche anno più tardi, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno annunciato la scoperta di un nuovo antibiotico ottenuto grazie all'aiuto dell'intelligenza artificiale, che era riuscita a individuare proprietà molecolari sfuggite alla concettualizzazione e alla classificazione degli scienziati. L'intelligenza artificiale sta conquistando sempre più terreno nella ricerca, nella medicina, nell'istruzione e in molti altri campi. Ma con quali conseguenze? Secondo l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, l'ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt e l'informatico e decano del MIT Daniel Huttenlocher, presto l'umanità si ritroverà a imboccare un sentiero molto pericoloso, poiché l'IA sta cambiando il pensiero, la conoscenza, la percezione, la realtà e, di conseguenza, il corso della storia. Nonostante la velocità con cui avanza e progredisce, l'IA non è infatti governata da principi e concetti morali che la contengano e le diano dei limiti, sicché la sua rivoluzione può assumere pieghe inaspettate e condurre a esiti imprevedibili. Interrogandosi sui prossimi scenari possibili, tre fra i pensatori più autorevoli e lucidi di oggi riflettono così sull'intelligenza artificiale e su come stia trasformando il nostro modo di sperimentare la realtà, la politica e le società in cui viviamo. In queste pagine, Kissinger, Schmidt e Huttenlocher non spiegano soltanto cos'è l'intelligenza artificiale, ma cosa rappresenta: un terreno di gioco fondamentale che determinerà gli assetti geopolitici futuri.
3

La ragazza del mare. Dalla Nigeria a Lampedusa, storia vera di un viaggio per la vita

Kingsley, Loveth
Editore: Piemme
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
«Dio, aiutami. Farò tutto quello che mi mostrerai nella tua infinita generosità, te lo prometto, ma ora salvami, ti prego. Ho solo sedici anni e non posso morire così.» Una preghiera. C'è spazio solo per questo nella testa di Loveth mentre tenta disperatamente di salire sul gommone che dovrebbe portarla dall'altra parte del mare, verso una destinazione sconosciuta, verso la falsa promessa di un futuro migliore. In Nigeria, Loveth aveva una famiglia, amici, una vita ordinaria e già scritta: presto avrebbe dovuto smettere di andare a scuola, sposarsi, diventare madre. Ma lei, come tante ragazze della sua età, ha sogni più grandi: vuole studiare, essere libera. Sarà questo ardente desiderio a portarla dritta nella trappola di chi, senza scrupoli, si approfitta dell'ingenuità e della disperazione altrui per arricchirsi. Una signora gentile le propone un lavoro da babysitter, potrà guadagnare, magari andare all'università. Ciò che non le dice è che quel lavoro è in Europa, e che lì dovrà vendere il proprio corpo per saldare un debito che non sa nemmeno di aver contratto. Solo una volta iniziato il viaggio, Loveth capisce ciò che l'aspetta davvero: nella sua odissea attraverso il deserto e il Mediterraneo imparerà sulla propria pelle cosa significhi avere paura, fame e sete, cosa sia la violenza, che aspetto abbia la morte. Loveth Kinglsey ha dovuto scavare a fondo dentro di sé per trovare il coraggio di raccontare l'inferno che ha vissuto, lo stesso di tanti uomini e donne che finiscono nelle reti del traffico di migranti; persone con un nome, un cognome e una storia che merita di essere ascoltata.
4

Un mondo senza confini. Viaggi in luoghi deserti

Atkins, William
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Un terzo delle terre emerse è costituito da deserti, in gran parte desolati e inospitali. Perché un ambiente così ostile ci affascina da sempre? Quali corde profonde fa risuonare in noi il luogo metafisico per eccellenza, dove terra e cielo si confondono, dove la vita umana è appesa a un filo? Animato dallo spirito di avventura dei grandi esploratori del passato, e spesso armato dei loro libri per ripercorrerne le tracce, William Atkins ci conduce alla scoperta di un mondo che è tanto interiore quanto fisico. E mentre ci offre il resoconto di sette viaggi compiuti nelle regioni desertiche più remote, meravigliose e spietate al tempo stesso - dal Quarto Vuoto dell’Oman al Victoria australiano, dal deserto del Gobi a quelli degli Stati Uniti -, ne descrive l’ecosistema, la geologia, la flora e la fauna, i popoli che li abitano e la storia che li ha modellati, dalle trivellazioni petrolifere ai test nucleari, fino agli odierni raduni hippie. Ma Atkins non è soltanto un trascinante narratore di viaggi: il deserto è qui esplorato anche come strumento di connessione profonda con noi stessi e con la natura, manifestazione ultima dell’immobilità e del silenzio. Una visione che del deserto trasmette tutta l’immensità – e ci ricorda che, anche in un mondo dove ogni paesaggio è disponibile con un click, avventura e scoperta, solitudine e isolamento sono ancora possibili.
5

L'Africa e la nascita del mondo moderno. Una storia globale

French, Howard W.
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Cos’ha portato alla nascita del mondo moderno? La storiografia tradizionale tende a rispondere elencando una serie di fattori: l’impatto delle grandi scoperte geografiche del XV secolo, che aprirono le rotte verso il Nuovo Mondo e resero più intensi i collegamenti tra Oriente e Occidente; lo sviluppo del metodo scientifico e delle innovazioni industriali; il diffondersi di nuove abitudini alimentari e di consumo; il ruolo giocato dalle società del Vecchio Continente, con la loro ingegnosità e inventiva, e il fermento dei grandi ideali civili... Una ricostruzione che ci appare ormai quasi scontata, ma è in realtà parziale e lacunosa, e a lungo ha minimizzato, banalizzato o colpevolmente ignorato un aspetto fondamentale della questione: il ruolo cruciale giocato dall’Africa, dalle sue società e dai suoi abitanti nello sviluppo di quella che oggi chiamiamo – con un certo orgoglio – “modernità”. È a questa mancanza che intende rimediare Howard French con il suo saggio. In un’ampia narrazione che abbraccia oltre sei secoli, dalle prime relazioni commerciali tra Portogallo e Africa all’abolizione delle leggi Jim Crow negli Stati Uniti, French ci ricorda che il destino dell’Occidente è stato forgiato sfruttando risorse e manodopera africane. Le prime mete ad attirare i navigatori europei furono le coste dell’Africa, dove prosperavano società ricche di oro. E la rivoluzione industriale non sarebbe stata nemmeno pensabile senza i prodotti delle grandi piantagioni, come la canna da zucchero e il cotone, capaci di cambiare per sempre la vita di europei e americani. Ma la «merce» più importante e dall’impatto maggiore furono i dodici milioni di schiavi deportati dall’Africa come manodopera a bassissimo costo. È al loro sacrificio che dobbiamo non solo l’ascesa economica dell’Europa, ma anche lo sviluppo e la diffusione degli ideali illuministici prima e democratici poi. Unendo il fiuto e l’attenzione tipici del reporter alla freschezza narrativa del grande divulgatore, French ci propone un’analisi tanto documentata quanto illuminante, per restituire a un intero continente il ruolo che gli spetta nelle pagine della storia.
6

Sorridendo sempre. Ero una farfalla e mi hanno strappato le ali

Corradini, Nina
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
«Mento in su e sorriso smagliante» mi ripetevano all'inizio le allenatrici, un attimo prima di entrare. Niente deve trasparire di quello che stai provando dentro, che sia ansia, paura o dolore fisico. «Devi sorridere, Nina. Sorridere sempre.» Nina si è sentita dare questa regola ferrea quando era poco più che una bambina. Fin da piccola agilissima e costantemente impegnata in acrobazie, già a otto anni si era affacciata alla ginnastica ritmica che in poco tempo era diventata, più che una passione, la sua stessa vita. E tale sarebbe rimasta per i successivi dieci anni. A Nina era parso subito chiaro che il percorso sarebbe stato duro, tra esercizi faticosi e allenatrici severe, ma il gioco valeva di certo la candela. Quello che ancora non sapeva era che, andando avanti, accedendo a squadre sempre più importanti e poi alla Nazionale, ci sarebbe stata un'escalation di dolore fisico, umiliazioni e disturbi alimentari. In questo memoir, Nina racconta quel che ha vissuto da ginnasta, un'esperienza spaventosa da cui è stato drammatico anche liberarsi. Perché contestare le prassi dell'ambiente, sottrarsi alle vessazioni voleva dire rinunciare alla formidabile passione sportiva che, appunto, era la sua stessa vita. Nina, però, nel 2021 ha preso la decisione di abbandonare la ritmica e di denunciare le violenze subìte. Dopo di lei, altre circa 200 ragazze hanno fatto lo stesso. Forse qualcosa sta per cambiare.
7

Atene nel metro

Markaris, Petros
Editore: La nave di Teseo
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
“L’unicità dell’Ilektrikò non si trova nella lunghezza della linea e neppure nelle sue stazioni, ma nel fatto che taglia a metà Atene, e ne rivela la stratificazione sociale. Comincia dai vecchi quartieri operai e marittimi del Pireo, arriva in centro, che è piazza Omònia, e da lì attraversa i quartieri della piccola borghesia per arrivare infine alle zone dei ricchi – Maroùsi e Kifisià. E forse è per questo che gli ateniesi lo amano tanto: nessun libro, nessuna cartina, nessun film potrebbe restituir loro un quadro così completo della città. L’itinerario di Atene che vi propongo è di sola andata, copre le ventiquattro stazioni dell’Ilektrikò e dura un’ora scarsa. Chi però ha deciso di scendere a tutte le stazioni, farsi un giro della zona per poi continuare, avrà conosciuto Atene con le sue bellezze e le sue brutture, con le sorprese nascoste e gli sconvolgenti contrasti, con le antichità e le passeggiate tra i templi, con i quartieri popolari e quelli che le danno l’aspetto di una città moderna e non di rado ricca. ‘Se decidi di tornare a Itaca, / augurati che sia lunga la tua strada, / piena di avventure, piena di cose da scoprire’ scrive Kavàfis, da quel grande poeta che è, nella sua Itaca. Kavàfis visse ad Alessandria d’Egitto. Atene l’ha conosciuta poco, quando era già malato. Se fosse vissuto qui, forse avrebbe scoperto nell’itinerario dell’Ilektrikò una nuova Itaca urbana.”
8

New York. Metro per metro. Scoprire la città attraverso le fermate della metropolitana

Armenti, Piero
Editore: Mondadori
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
La "Subway", come i newyorkesi chiamano la loro metropolitana, è come un enorme sistema sanguigno che attraversa ogni zona della città e raggiunge tutti i suoi luoghi più maestosi, incredibili, divertenti e insoliti. La metropolitana, infatti, è lo strumento che permette a New York di essere quello che è: misteriosa, veloce, libera. E in questo libro diventa anche il modo più facile per esplorarla davvero: stazione dopo stazione, storia dopo storia, monumento dopo monumento, scoperta dopo scoperta. Per esempio, questa guida vi racconta chi è il primo italiano che ha messo piede a New York e dove si trova la targa che lo celebra; accanto a quale fermata potete trovare il locale jazz più piccolo o il rooftop più grande; vicino a quale metro mangiare il miglior hamburger, dove scovare il castello nascosto dentro a Central Park o il giardino segreto più esclusivo di Manhattan; in quale chiesa di Harlem partecipare a una messa gospel o grazie a quali linee trovare i luoghi più iconici dei vostri film preferiti, e molto altro ancora. New York in tutto il suo splendore. Come quando le rotaie della linea 7, che attraversa il Queens, diventano sopraelevate e si aprono su un panorama mozzafiato, o come sulla linea arancione che, passando sul ponte di Manhattan, permette di ammirare lo spettacolo stupefacente dello skyline della città. Insomma, un vero e proprio viaggio a New York narrato da Piero Armenti, profondo conoscitore della città, che da anni, accompagna, anche in prima persona, migliaia di italiani alla scoperta della Grande Mela, raccontando con il suo stile inconfondibile storie e luoghi sempre nuovi e sorprendenti. Leggendo, capirete che "New York. Metro per metro" non è solo un libro che svela, linea dopo linea, fermata dopo fermata, ogni segreto della città, ma è, soprattutto, lo strumento migliore per smettere di essere turisti, vivere a pieno la Grande Mela e vederla, finalmente, con gli occhi di un vero newyorkese.
9

Come allearsi con le parti «cattive» di sé. Guarire il trauma con il modello dei sistemi familiari interni

Schwartz, Richard C.
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
"C'è qualche parte di te di cui vorresti disfarti?" Quasi tutti risponderemmo affermativamente, a prescindere dal fatto che quella parte corrisponda a una dipendenza, a un critico interiore, a una "mente scimmia", a una nevrosi, a comportamenti immorali, a cattive abitudini o ad altri atteggiamenti screditanti. E se invece scoprissimo che, anziché continuare a lottare interiormente, possiamo affrontare queste parti in modo differente? In questo volume, Richard Schwartz propone un paradigma rivoluzionario finalizzato a una migliore relazione con se stessi: un metodo che consentirà di raggiungere l'armonia interiore, rafforzando la comprensione e la compassione di sé, e aprendo la strada al risveglio spirituale.
10

Il diavolo in noi. Viaggio nelle menti criminali ai confini tra bene e male

Adshead Gwen ; Horne, Elleen
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
«Ogni crimine violento è una tragedia, tanto per le vittime e i loro familiari quanto per i colpevoli.» A sostenerlo è la psichiatra e psicoterapeuta forense Gwen Adshead. La sua trentennale esperienza, maturata in particolare nell'ospedale psichiatrico di massima sicurezza di Broadmoor, in Inghilterra, l'ha infatti convinta che i pazienti da lei trattati – essenzialmente detenuti colpevoli di omicidio – sono, piuttosto, dei sopravvissuti a un disastro, dove «loro sono il disastro» e gli psicoterapeuti «i primi soccorritori». Qualunque sia il crimine commesso dai suoi pazienti, dall'omicidio seriale allo stalking, dall'incendio doloso all'abuso su minori, il suo obiettivo è aiutarli a conoscere meglio – e a cambiare – la loro mente. Negli undici ritratti qui raccolti, ottenuti attingendo a plurimi casi di studio e con la collaborazione della coautrice Eileen Horne, Adshead ci avvicina a persone che normalmente considereremmo «mostri» e, caso dopo caso, mette in discussione il nostro concetto di «male» dimostrando una straordinaria capacità umana di empatia, cambiamento e redenzione. L'invito dell'autrice è quello dunque di «avventurarsi oltre quel livello superficiale, e immergersi nel profondo, là dove le storie buie sprigionano molta luce» per incontrare insieme «singoli individui, non creature mitiche, e per capire cosa possono insegnarci le loro vite». Sfidando i pregiudizi che albergano in ogni lettore, "Il diavolo in noi" ci aiuta a pensare all'impensabile e a dare parole all'indicibile. Ma soprattutto è un libro vitale e compassionevole che risveglia le corde della nostra umanità. Un'immersione profonda e toccante nelle menti criminali che racconta la natura del male, la natura umana e la nostra società.
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Breve storia dell'Unione sovietica. L'ascesa e la caduta di una delle massime potenze del XX secolo

Fitzpatrick Sheila
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Dalla Rivoluzione d'ottobre al terrore staliniano, dalla grande guerra patriottica – come i russi chiamano la seconda guerra mondiale – all'era Gorbacëv, questo denso ma agilissimo saggio è il racconto vivo e coinvolgente della nascita, della vita e della morte di un impero unico. L'autrice, una delle massime esperte mondiali sul tema, ci regala un capolavoro di prosa storiografica, fondamentale per chiunque voglia capire il secolo scorso e quello che stiamo vivendo. Un volume che ci aiuta a comprendere le contraddizioni del gigante silenzioso a est dell'Europa.
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Beyond the story. Il racconto di 10 anni di BTS. Con QR Code

Kang, Myeongseok ; BTS <gruppo musicale>
Editore: Mondadori - Scuola
Reparto ARTE
Sottoreparto MUSICA
Il primo libro ufficiale pubblicato per celebrare il 10° anniversario dei BTS, contiene storie che ancora non si conoscono sul gruppo, tra cui foto inedite, codici QR dei video e tutte le informazioni sugli album. Dopo aver fatto il loro ingresso nel mondo musicale il 13 giugno 2013, i BTS celebrano il decimo anniversario del loro debutto nel giugno 2023. Hanno raggiunto la vetta come icone globali e in questo momento particolarmente significativo ripercorrono la loro storia passo dopo passo nel loro primo libro ufficiale. Così, scegliendo di muoversi su un terreno mai battuto prima, alimentano la loro speciale capacità di illuminare le giornate. I BTS condividono storie personali e i dietro le quinte del loro viaggio fino a ora, raccolte in tre anni di approfondimenti e due di interviste da Myeongseok Kang, che ha scritto di K-pop e di cultura pop coreana su vari media. In sette capitoli che si sviluppano in ordine cronologico, da prima del debutto a oggi, le voci vivide e le opinioni dei BTS si armonizzano per raccontare una storia sincera, vivace e profonda. Nelle interviste individuali, condotte lontano dalle telecamere e senza filtri, chiariscono il loro percorso musicale da più angolazioni e ne discutono il significato. Inoltre, in apertura del volume, foto-ritratto mostrano i BTS, come individui e artisti, mentre all'interno sono presenti foto concept, tracklist di tutti gli album e oltre 330 codici QR. Dato che, come artisti digitali, i BTS comunicano con il mondo attraverso Internet, in questo libro i lettori possono accedere immediatamente a trailer, video musicali e altri materiali online per avere una comprensione dettagliata di tutti i momenti chiave della loro storia. Arricchito infine da una timeline di tutte le principali tappe della loro carriera, "Beyond the story" è un racconto straordinario: tutto quello che riguarda i BTS in un unico volume. All’interno del libro le esclusive photocard dei BTS.
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Piombo e sangue. Da Piazza Fontana a Marco Biagi: violenza e terrorismo nelle cronache di un grande giornalista

Pansa, Giampaolo
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Pansa c’era. C’era alla fine degli anni Sessanta, nella Milano della contestazione studentesca e del ribellismo violento. C’era il 12 dicembre 1969, pochi istanti dopo l’esplosione della bomba di piazza Fontana, nella Banca dell’Agricoltura, ad accompagnare con i suoi occhi e la sua scrittura il lettore nell’inferno, tra i corpi dilaniati dalla strage. Tra i cittadini in lutto, ai funerali delle vittime. C’era con le sue cronache sulle indagini, le interviste ai testimoni, il dolore della moglie di Pinelli e il ritratto dell’anarchico Valpreda, la pista nera che porta a Treviso e a Padova, la campagna contro il commissario Calabresi e la sua uccisione. Per più di trent’anni con il suo lavoro di cronista, rigoroso ma non neutrale testimone dei fatti, Giampaolo Pansa ha raccontato in presa diretta una stagione di sangue, in cui per la violenza politica si conteranno decine di morti e di feriti, magistrati, poliziotti, carabinieri, dirigenti d’azienda, giornalisti, professori e l’assalto alle istituzioni democratiche. Pansa c’è sempre, a Brescia in piazza della Loggia e a Genova dove le Brigate rosse sequestrano e uccidono; a Bologna nel 1977 per il convegno sulla repressione organizzato dalla sinistra extraparlamentare, un reportage attento, spietato, ironico; a Torino, per registrare senza censure la reazione degli operai della fabbrica Mirafiori quando le Br uccidono il vice-direttore della «Stampa» Carlo Casalegno. Nel 1978 i 55 giorni del rapimento di Aldo Moro, l’epilogo tragico. La polemica con Giorgio Bocca da cui lo divide il giudizio sulla natura di sinistra del terrorismo brigatista, mentre i giornalisti sono al centro del dibattito pubblico (e nel mirino dei terroristi, come Walter Tobagi, e lo stesso Pansa). Un odio che arriverà fino agli anni Duemila, con gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, firmati dalle nuove Brigate rosse. Anno dopo anno Giampaolo Pansa osserva, cerca di capire, interpreta, si indigna con i carnefici, si emoziona di fronte alle vittime innocenti. Fino a comporre con i suoi articoli il racconto più intenso di quegli anni. Questo libro è un esempio di come il giornalismo, il grande giornalismo, può scrivere pagine che diventano storia con gli strumenti del mestiere. Pagine che, come scrive Marco Damilano nella sua Postfazione, «si possono oggi tramandare ad altre generazioni, perché quello che è stato non si ripeta».
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La biblioteca immaginata. Un'insolita galleria di tipi e vicende

Barone, Francesco <1981- >
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Che cosa può succedere a un bibliotecario catapultato in una comunità al quale viene chiesto di raccontare la vita dei suoi abitanti? È ciò che accade a Sebastiano, giovane napoletano, dopo appena un anno dall’entrata in servizio alla biblioteca di Qui, piccolo paese immaginario. La comunità sembra proprio non avere nulla da narrare ai posteri, nessuna vicenda degna di nota. Forse solo l’occhio attento di un bibliotecario può compiere questa missione impossibile: la sua professione gli consente di osservare una galleria infinita di tipi umani, decine di anime ciascuna con le proprie stravaganze e aspirazioni. E così si convince che la strada giusta sia quella di prendere in mano la penna e raccontare il suo personale punto di vista. Incontreremo un fruttivendolo catalogatore, la matematica che mette in discussione gli acquisti della biblioteca, un burocrate igienista fissato con la carta dei servizi…
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Ribelli. Storie vere di assassini, truffatori e sovversivi

Keefe, Patrick Radden
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Per il suo lavoro meticoloso e la sua scrittura ipnotica, il giornalista del «New Yorker» Patrick Radden Keefe ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Questo libro raccoglie dodici storie – «pazzesche ma tutte vere» – su cui Keefe ha indagato nel corso della sua carriera. Storie che ci portano a riflettere su «crimine e corruzione, segreti e menzogne, la membrana porosa che separa legalità e illegalità, i legami familiari, il potere della negazione». Dalla colossale truffa di vini d'annata contraffatti e venduti all'asta a prezzi da capogiro alla pluriennale caccia all'uomo per arrestare il sanguinario signore della droga messicano El Chapo, dalla battaglia per catturare un trafficante d'armi internazionale al caso del produttore televisivo che ha fornito a Donald Trump il palcoscenico e il trampolino decisivo per conquistare la presidenza degli Stati Uniti. Si tratta di vicende diverse e distanti tra loro, in realtà accomunate non soltanto dal proposito di scoprire la verità e smascherare i colpevoli, ma soprattutto dal desiderio di sondare l'animo umano. "Ribelli" mostra infatti, oltre alla straordinaria abilità narrativa, il talento più grande di Keefe: la capacità di «leggere» le persone, osservando ciò che ci rende umani quando siamo al massimo della nostra imperfezione. Uno straordinario esempio di giornalismo d'inchiesta, una lettura che conferma ancora una volta come la realtà, affrontata senza pregiudizi, possa raccontare storie spesso più suggestive di quelle frutto della fantasia.
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In solitaria. Le mie salite

Wielicki, Krzysztof
Editore: Corbaccio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
L'himalaismo invernale, la forma più dura e ancora tutta da esplorare dell'alpinismo, ha una data di nascita: il 17 febbraio 1980, quando Krzysztof Wielicki raggiunge la cima dell'Everest in una spedizione ritenuta impossibile, insieme a Leszek Cichy. A partire da quella salita leggendaria, Wielicki, allora trentenne, diventa un protagonista indiscusso dell'alpinismo mondiale. Quinto uomo ad aver salito senza ossigeno tutti i quattordici Ottomila (di cui cinque in solitaria: Broad Peak, Lhotse, Dhaulagiri, Makalu, Nanga Parbat), è l'unico ad aver salito in prima invernale tre Ottomila, di cui il Lhotse in solitaria, un'impresa mai riuscita ad altri. Ed è da queste esperienze estreme, da un alpinismo quasi visionario, che nasce questo suo libro: perché l'alpinismo generalmente si basa su valori che poco hanno a che fare con la solitudine: la fiducia, la consapevolezza, il prendersi vicendevolmente cura fra compagni di cordata. Le esperienze condivise amplificano la felicità del successo e rendono meno amari i fallimenti. Allora perché questa necessità di arrampicare da solo? È una scelta consapevole o un'ambizione assillante? Il risultato di una combinazione di circostanze? La solitudine in montagna è più profonda, più avvolgente, più toccante? Aiuta oppure ostacola? Insegna qualcosa o aggiunge solo paura al silenzio e al vuoto? Wielicki si pone tutte queste domande, alle quali non c'è una risposta definitiva, e trasmette al lettore con straordinaria immediatezza tutte le sensazioni provate durante una salita ai limiti delle possibilità umane e le emozioni una volta rientrato al campo base.
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Estate. Promessa e nostalgia

Vanoli, Alessandro
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
E da qui torniamo indietro nel tempo, per riscoprire l’estate – tra arte, musica, letteratura – lungo il cammino della storia: nelle violente apparizioni delle divinità greche, nell’arido e potente regno egizio, nelle feste dei santi medievali, nelle messi mature e nella mietitura del grano, nel caldo torrido del mondo coloniale, nell’afa soffocante delle nostre città. Ma questa stagione è un attimo fuggente; è già trascorsa quando sentiamo arrivare in lontananza i primi temporali. Ciò che resta sono le immagini dei giorni migliori dell’anno o forse persino della nostra vita.
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Otto lezioni sull'Africa

Mabanckou, Alain
Editore: E/O
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Il libro contiene le lezioni tenute da Alain Mabanckou al Collège de France nel 2016, la lettera aperta scritta nel gennaio 2018 a Emmanuel Macron per rifiutare la proposta di partecipare a un progetto sulla Francofonia, e l'intervento per il Monumento agli eroi dell'Armata nera, pronunciato a Reims il 6 novembre 2018. Lettura che permette di scoprire tanti aspetti della letteratura africana di lingua francese, soprattutto in relazione a temi come i bambini soldato o la scrittura dopo il genocidio del Ruanda. L'autore denuncia il perpetuarsi dell'idea colonialista secondo la quale le letterature africane scritte nelle lingue europee sarebbero solo dei satelliti delle letterature prodotte in Europa. Invece Alain Mabanckou, in queste lezioni, ci dimostra il contrario, presentandocele come ricche, diversificate e portatrici di una voce "altra" in grado di offrire molto alle letterature europee.
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Le origini del pensiero scientifico. Da Anassimandro a Proclo 600 a.C.-500 d.C.

De Santillana, Giorgio
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Se nel Mulino di Amleto ci ha introdotto al «pensiero arcaico», mostrandoci come il mýthos, che si vorrebbe contrapposto al lógos, sia invece a sua volta una «scienza esatta», qui Giorgio de Santillana si sofferma sull’impronta lasciata da quelle remote scaturigini sulla forma mentis tecnoscientifica. In questa cornice il «pensiero scientifico» delle origini, tra cesure e continuità rispetto a quello «mitico», assume connotazioni inedite, in un percorso millenario che va da Parmenide a Eraclito a Pitagora, dalla medicina della scuola ippocratica alla svolta fisicocosmologica di Leucippo e Democrito, dai sofisti e Gorgia alla grande cattedrale platonica e alla sintesi di Aristotele, per arrivare a Tolomeo e Plutarco. E alla fine del percorso risalterà nitidamente non solo come le conquiste della «scienza greca» siano state il punto di partenza della nostra scienza, ma anche come l’usurata contrapposizione tra sapere umanistico e scientifico costituisca, fin dalle origini, una prospettiva deviante e infondata.
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Lettere a un giovane narratore. L'arte di raccontare storie

La Salle, Bruno : de
Editore: Equilibri Editrice
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUISTICA
"Le frecce di un narratore non sono fatte per uccidere, ma solo per toccare il cuore". Scritte "per te che vuoi diventare narratore oppure che già lo sei", queste frecce in forma di lettera di Bruno de La Salle toccano il cuore di chiunque ami le storie e si domandi ciò che accade quando le ascolti. Frutto di una lunga e appassionata esperienza nell’arte della narrazione orale, le lettere di La Salle danno vita a un saggio dalla forte vena poetica e, al contempo, a un'opera epistolare colma di raccomandazioni e suggestioni sulla pratica e la lirica della narrazione. Uno strumento e una fonte per chi, a scuola o sopra un palco, in biblioteca o nella strada, si affaccia all’arte tranquilla del narrare e raccontare storie.
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Hayao Miyazaki. L'artigiano dell'animazione giapponese

Chaptal, Stéphanie
Editore: Kappalab
Reparto ARTE
Sottoreparto CINEMA, TELEVISIONE RADIO e TEATRO
Grazie a film come “Principessa Mononoke”, “Il castello errante di Howl” e “La città incantata”, Hayao Miyazaki è uno dei grandi maestri dell’animazione giapponese. Co-fondatore e anima dello Studio Ghibli, mescola influenze occidentali e mitologia asiatica come nessuno ha mai fatto prima. Questo saggio celebra Hayao Miyazaki come sceneggiatore, disegnatore, animatore, regista e produttore. Un libro che indaga su ecologia e tecnologia, Asia e Occidente, tradizione e modernità. Riccamente illustrato e ricco di informazioni, questo saggio svela la poetica di Hayao Miyazaki, dal suo primo lavoro come animatore all’ultimo film “E voi come vivrete?”, in uscita a luglio 2023 in Giappone.
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Animazione in RSA e altre strutture

Lizzadro, Paolo
Editore: Maggioli Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
La giovinezza è una condizione mentale. La felicità è una condizione mentale. Le condizioni mentali passeggiano sulle percezioni sensoriali, culla e giaciglio di un bimbo chiamato anima. Quando giochiamo possiamo fare il solletico al bambino che è in ciascuno di noi. “Mettersi in gioco”, “giocare a...”, “prendersi gioco di...” rappresentano momenti privilegiati per far sì che ciò avvenga; occasioni da ripetere, da coltivare, sicuramente da non trascurare e quindi perché non organizzarsi per allenarle? In questo libro spiego cosa combino con i miei “vecchi” amici e come poterlo fare da animatori che lavorano con i protagonisti della terza e della quarta età. Questo testo forse non è un vero e proprio manuale, o forse lo è. Di sicuro offre agli animatori che già operano con persone anziane (e a quanti fossero desiderosi di farlo in futuro) un percorso originale per la sua visione e pratico per l’uso che se ne potrebbe fare, su larga scala. Presenta attività da condurre all’interno di strutture ricettive residenziali o diurne, in attesa che parte di tutto questo si possa fare in piazza o in un palasport. È un libro rivolto agli animatori di comunità, agli educatori, a quanti fanno parte del mondo del volontariato ma anche ai non addetti ai lavori che volessero curiosare in un universo che ha più colori di quanto non si pensi.
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Storia del Lago di Garda. Dalle origini ai giorni nostri

Fusari, Giuseppe
Editore: Storie
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto HOBBY SPORT e TEMPO LIBERO
Questo libro vorrebbe far apprezzare a chi visita il lago di Garda e lo ama, non soltanto la bellezza del paesaggio e le tantissime attrazioni artistiche sparse sulle sue rive, ma anche la storia degli uomini e delle donne che lo hanno abitato e, nel correre dei secoli, trasformato nel luogo magnifico che è al presente. Il tutto narrato visivamente dalle splendide tavole a colori del 1824 dello svizzero Johann Jacob Wetzel.
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La dama e il Moro. Dietro il ritratto leonardesco, la storia di Cecilia Gallerani

Lomartire, Carlo Maria
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Cecilia Gallerani divenne amante di Ludovico il Moro a sedici anni. Bellissima, intelligente e colta, il reggente di Milano ne fu così innamorato che chiese a Leonardo di ritrarla: è lei La dama con l'ermellino , l'opera del genio vinciano ora conservata nel Museo Czartoryski di Cracovia. Carlo Maria Lomartire ce la presenta proprio in quel mattino d'autunno del 1489, quando Cecilia si recò nello studio di Leonardo, di fianco al Duomo di Milano, per permettergli di immortalare il suo volto. Ludovico Maria Sforza l'aveva già accolta al Castello e, a corte, Cecilia era stata subito apprezzata per la sua brillante capacità di fare conversazione, legata alla passione per la lettura, l'amore per la poesia e la conoscenza del latino. La ragazza aveva infatti ricevuto un'ottima educazione, poiché il padre era il referendario di Bianca Maria Visconti, una sorta di supercontrollore fiscale, incarico che lo rese molto ricco, mentre la madre era figlia di un importante dottore in legge. Cecilia diede al Moro un figlio, Cesare Sforza, che Ludovico avrebbe voluto diventasse, ancora fanciullo, arcivescovo di Milano. L'amore tra i due fu solido e duraturo, non si interruppe dopo il matrimonio «politico» di Ludovico con Beatrice d'Este, né dopo che Cecilia fu data in sposa a un fedelissimo del Moro, il conte Ludovico Carminati de' Brembilla. Nella florida Milano sforzesca, Cecilia raccolse intorno a sé letterati, poeti, storici, filosofi e artisti, anticipando di secoli la figura della nobildonna animatrice di salotti e scopritrice di talenti. Un'intensa attività culturale, che proseguì fino alla sua morte, a sessantatré anni, nel castello di San Giovanni in Croce a Cremona. In questa biografia romanzata, Carlo Maria Lomartire ricostruisce la vita, le idee e gli amori della Dama con l'ermellino, restituendoci un ritratto memorabile di una delle più misteriose figure femminili del Rinascimento italiano.
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La preferenza per il primitivo. Episodi dalla storia del gusto e dell'arte occidentale

Gombrich, Ernst Hans
Editore: Einaudi
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
È ora disponibile in italiano il libro che uno dei piú importanti storici dell'arte del Novecento ha terminato pochi mesi prima della sua scomparsa. Con "La preferenza per il primitivo" Gombrich ci offre l'interpretazione unitaria, compiuta e avvincente di un ambiguo fenomeno psicologico che ha segnato l'arte e la cultura occidentali da Platone fino a Picasso: il rifiuto di forme espressive elaborate e decadenti in favore di manifestazioni considerate piú antiche, sane e appunto primitive. Da dove nasceva questo bisogno? Perché sotto la categoria di primitivo poterono essere compresi tanto i dipinti di Botticelli quanto le maschere dell'arte africana? E soprattutto, come mai queste apparenti fughe all'indietro hanno invece avuto come paradossale risultato quello di essere uno dei piú potenti motori di sviluppo artistico? Ripresentandosi con frequenza ritmica nella storia occidentale, la preferenza per il primitivo ha plasmato l'arte e il gusto, producendo conseguenze che Gombrich indaga con un singolare misto di passione e distacco e con un'ampiezza di riferimenti documentari e teorici pari solo alla sua vivacità nel maneggiarli. Inoltre, come si mostra nell'introduzione a questa edizione italiana, i risultati a cui approda in questo libro frutto di oltre quarant'anni di lavoro portano Gombrich a ripensare la sua stessa traiettoria scientifica. Se in Arte e illusione aveva studiato la tendenza a spiegare l'evoluzione degli stili in termini di progresso verso l'imitazione della natura, qui egli indaga il rovescio della medaglia: «non dovrebbe stupire che abbia trovato entusiasmante e importante esplorare un principio psicologico opposto a quello tradizionalmente adottato: la repulsione nei confronti di quella perfezione verso la quale si riteneva che l'arte dovesse tendere». Solo tenendo conto di questo dualismo e delle tensioni da esso innescate riusciamo a capire la logica con cui sono state prodotte molte delle immagini che ci circondano, perché «le conseguenze pratiche di questi sviluppi sono ancora tra noi».
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Parigi

Green, Julien
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Nato nel XVII arrondissement da genitori originari del Sud degli Stati Uniti, in bilico fra due lingue e due culture, Julien Green ha fatto di Parigi la sola vera patria, oggetto di una amorosa contemplazione e di una stupefatta tenerezza. Nessuno meglio di lui poteva dunque non già raccontarci le eclatanti meraviglie di cui vanno a caccia i turisti, ma svelarci un’anima che non si lascia cogliere facilmente, una città segreta e inaccessibile che «appartiene ai sognatori» disposti a girovagare senza problemi di tempo, e quella inesplicabile qualità che di fronte alla più umile delle immagini, come la «fila di libri malconci nel cassone di un bouquiniste», ci fa dire senza esitazione: «Questa è Parigi». Una qualità che Julien Green, grazie al suo contagioso amour fou, riesce miracolosamente a trascrivere, a raffigurare con le parole, convincendoci che non vale la pena di «affrontare le turbolenze degli aeroporti e la noia delle crociere per andare a cercare dall’altra parte del mondo, in mezzo alle folle o nei pochi luoghi deserti che restano,» ciò che soltanto Parigi sa offrirci ogni giorno «con tanta generosità».
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L'avventura del metodo. Come la vita ha nutrito l'opera

Morin, Edgar
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Edgar Morin propone il racconto di un'opera-vita, una vita che ha nutrito nel corso del tempo l'opera, che a sua volta ha alimentato la vita. È l'avventura di trent'anni di scrittura del Metodo, che questo volume integra con un capitolo fondamentale: "Per una razionalità aperta", inizialmente previsto nel piano generale dell'opera ma rimasto finora inedito. Attraverso questo cammino della vita nella mente e della mente nella vita, il libro traccia la via per una rifondazione dell'umanesimo con le idee del Metodo.
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La commedia cosmica

Westerman, Frank
Editore: Iperborea
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE NATURALI
Giordano Bruno, Galileo, Huygens: è dalle loro storie che comincia il viaggio cosmico di Frank Westerman. Ogni volta che uno scienziato ha puntato il suo telescopio verso il cielo, l'universo si è allargato e gli esseri umani si sono scoperti più piccoli. Se non siamo al centro dell'universo, chi siamo? Una domanda che porta l'autore ai quattro angoli del globo, sulle tracce di chi il cosmo lo ha studiato o visitato di persona: in India, patria di un programma spaziale avveniristico, in Kazakistan, da cui partirono gli Sputnik, per poi tornare nei Paesi Bassi, dove per la prima volta è stato fotografato un buco nero. Con il conforto della scienza, l'umanità che oggi si affaccia sullo spazio parla di cooperazione e pace: così la stazione spaziale internazionale ha ospitato astronauti da tutto il mondo, e con le sonde Voyager è stato mandato nel cosmo un disco con la musica di Mozart, nella speranza che un alieno sia in grado di ascoltare, un giorno, di cosa siamo capaci. Eppure, quando l'uomo mosse i primi passi fuori dall'orbita terrestre, in piena Guerra fredda, il nostro piccolo pianeta era sull'orlo dell'armageddon nucleare, e nei Paesi Bassi uno dei radiotelescopi più potenti del mondo sorge sulle macerie di un campo di prigionia nazista. Dobbiamo aspettarci che presto ogni nazione rivendichi per sé un pezzetto di cielo? Con un fiuto infallibile che dalle storie più piccole lo porta a interrogarsi sui grandi temi del presente, Frank Westerman esplora i sogni e le contraddizioni della cosmonautica, cercando di capire se è vero che tra le stelle vorremmo trovare un mondo migliore, ma soprattutto se saremo in grado di costruirlo.
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Nomadi. I popoli in cammino che hanno plasmato le nostre civiltà

Sattin, Anthony
Editore: Neri Pozza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Gli esseri umani hanno vissuto spostandosi da un luogo all’altro per la maggior parte della loro storia e hanno continuato a progredire in movimento anche dopo essere diventati stanziali e aver fondato grandi città come Uruk, Babilonia, Roma o Chang’an (oggi Xian). Eppure le pagine ufficiali della Storia tendono a escludere i nomadi, salvo qualche riferimento quando il loro peregrinare viene a cozzare contro le società stanziali. Nomadi è la storia, finora mai scritta, della civiltà raccontata attraverso le vicende di coloro che ne sembrano estranei. Proprio a loro si devono i grandi monumenti in pietra prima che si erigessero le piramidi; i migranti addomesticarono il cavallo, modellarono l’arco che per millenni è servito soprattutto per sfamarsi, combatterono contro i Greci e affrettarono la caduta dell’Impero romano. Diedero grande impulso alla poesia e alla narrazione e furono sempre piú sensibili degli stanziali al rispetto della natura. Multiculturali per definizione, i migranti furono piú tolleranti delle religioni altrui, favorirono lo sviluppo dei commerci e contribuirono alla fioritura culturale dell’Eurasia, orientando il cammino dell’umanità. Dalla rivoluzione neolitica al XXI secolo, passando per l’ascesa e caduta di Roma, i grandi imperi nomadi degli Arabi e dei Mongoli, i Moghul e lo sviluppo della Via della Seta, Nomadi esplora le relazioni spesso turbolente tra società sedentarie e mobili e il loro reciproco contrappeso, fornendo una visione radicalmente nuova della civiltà umana. Esplorando la biologia evolutiva e la psicologia dell’irrequietezza che ci rende umani, l’ampia storia di Anthony Sattin ridisegna cosí il ruolo del nomadismo dalla Bibbia fino al suo declino e alla sua demonizzazione attuale.
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I femminicidi che hanno sconvolto l'Italia. Da Giulia Tramontano a Yara Gambirasio, da Sarah Scazzi a Chiara Poggi e Meredith Kercher: 100 storie di donne uccise da chi diceva di amarle

De Stefano, Bruno
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Quella dei femminicidi è una piaga che purtroppo non accenna a fermarsi. Quasi quotidianamente i media danno notizia di omicidi che hanno come vittime le donne, spesso uccise da mariti, compagni, ex o familiari: una scia di sangue che non manca di suscitare sgomento e rabbia a ogni nuovo caso. Bruno De Stefano racconta i cento femminicidi che più hanno segnato l'opinione pubblica italiana, analizzandoli e rilevando le zone d'ombra tralasciate dagli esiti processuali. Da Giulia Tramontano a Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, da Meredith Kercher a Chiara Poggi, da Melania Rea ad Agitu Ideo Gudeta: una raccolta di casi brutali e scioccanti a testimonianza di un complesso fenomeno sociale tanto grave quanto radicato. I più noti casi di femminicidio avvenuti nel nostro Paese: Giulia Tramontano; Simonetta Cesaroni; Roberta Siragusa; Melania Rea; Mariella Anastasi; Elisa Claps; Pamela Mastropietro; Jennifer Zacconi; Carol Maltesi; Antonella Russo; Sarah Scazzi.
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La nuova Roma. L'Impero d'Oriente. 395-700

Stephenson, Paul
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Molto prima che Roma cadesse in mano agli Ostrogoti nel 476 d.C., una nuova città era sorta per prendere il suo posto come cuore pulsante di un impero tardoantico, la meravigliosa Costantinopoli: la Nuova Roma. In questa ampia e originale ricostruzione del crollo dell'Impero romano d'Occidente, Paul Stephenson offre una nuova interpretazione delle forze – dinastiche, religiose, climatiche – che spostarono il centro del potere a est. Stephenson non si accontenta dei testi tradizionali e dei ben noti reperti archeologici, ma offre una nuova interpretazione scientifica della fine dell'Antichità. Nell'originale prospettiva dell'autore, il declino di Roma è scritto non solo nelle pergamene, ma anche nelle carote di ghiaccio e nel Dna. E da queste e altre fonti apprendiamo che l'inquinamento e le pandemie influenzarono il destino di Costantinopoli e dell'Impero romano d'Oriente. Nel corso dei secoli, l'Impero d'Oriente seppe sopravvivere a devastazioni causate da disastri naturali, dal degrado dell'ambiente umano e da agenti patogeni che le città dell'Impero, densamente popolate e insalubri, non avevano ancora conosciuto. Nonostante la «peste di Giustiniano», le costanti invasioni dei «barbari», una guerra con la Persia e l'ascesa dell'Islam, l'Impero resistette come entità politica. Mentre la civiltà greco-romana, un mondo di città interconnesse che aveva condiviso una cultura materiale comune per un millennio, non ci riuscì. Quella vasta realtà si trasformò in un mondo con delle nuove idee su politica, religione, arte e guerra e sul futuro stesso di un impero cristiano: Bisanzio.
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Lezioni sulla felicità. Uno studio dell'Università di Harvard

Waldinger, Robert J. ; Schulz, Marc
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Che cosa rende felice una vita? Che cosa ci consente di condurre un'esistenza appagante e significativa? Secondo l'Harvard Study in Adult Development, lo studio sulla vita umana più longevo mai condotto e attualmente diretto da Robert Waldinger e Marc Schulz, la soluzione è finalmente a portata di mano. Avviato nel 1938, lo studio ha coinvolto finora tre generazioni di partecipanti, quasi duemila persone che nell'arco di oltre ottant'anni hanno riempito centinaia di questionari, si sono sottoposte a continue misurazioni, hanno donato alla ricerca campioni di sangue e DNA. Lo studio ha analizzato elettroencefalogrammi e risonanze magnetiche, ha controllato cartelle cliniche e raccolto dati sul peso, l'attività fisica, il livello di colesterolo e il consumo di alcolici; ha esplorato le scelte di vita, gli ambienti di lavoro, gli hobby di soggetti diversi per genere, cultura, contesto socioeconomico, orientamento sessuale. Dall'incrocio di questi dati è emerso un fattore cruciale, che spicca fra tutti gli altri per la costanza e l'efficacia con cui si associa al benessere fisico e mentale, nonché alla longevità. Questo fattore sono le relazioni umane. Sono i rapporti con i nostri partner, i nostri familiari, gli amici e i colleghi ad assicurarci una vita buona e lunga. Sono i legami che sappiamo costruire giorno per giorno a garantirci una salute soddisfacente e duratura. Perché le relazioni ci proteggono dalle difficoltà, ci aiutano a superare i momenti più bui, danno senso e prospettiva alle nostre giornate. Gli uomini sono animali sociali, e creare legami è un loro bisogno primario insopprimibile. L'Harvard Study non solo lo conferma, ma attraverso le testimonianze dei soggetti coinvolti suggerisce metodi, strategie e soluzioni per vivere relazioni gratificanti e migliorare le nostre vite. Con grazia, empatia e rigore scientifico, Waldinger e Schulz ci insegnano che «vivere bene non è una destinazione. È il cammino stesso, e le persone con cui lo percorrete».
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Il riposo dell'imperatore. L'«otium »da Augusto alla tarda antichità

Papini, Massimiliano
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
A prima vista, l’otium, il riposo, non si confà a un imperatore: la sua è una carica che non prevede interruzioni; su di lui grava il peso del mondo; la sua veglia protegge il sonno di tutti e la sua operosità assicura l’otium degli altri. Eppure, per molti imperatori la routine quotidiana era ordinatamente scandita da riposi, letture e pratiche ludiche. Anzi, l’otium era così importante che finiva per diventare un metro di giudizio: Plinio elogiava Traiano come cacciatore e timoniere perché nel suo ritemprarsi rivelava il suo vero carattere. Al contrario, le giornate dei cattivi imperatori, come Nerone, erano invase dai bagordi, al punto da fagocitare tutto il loro operato. Seguiremo la vita quotidiana degli imperatori nelle loro proprietà nella cintura verde che circondava Roma (gli horti) o mentre si muovevano tra le ville del Lazio e della Campania, anche se neanche lì incombenze e preoccupazioni cessavano di perseguitarli. Augusto, dopo il pasto di mezzogiorno, con indosso vestiti e scarpe, si riposava un po’ con una mano sugli occhi. Se la notte si svegliava per colpa delle preoccupazioni, chiamava i novellieri a leggere e ad allietarlo. Vespasiano, invece, dopo aver letto la corrispondenza e i rapporti dei funzionari, faceva entrare gli amici, andava a passeggio in lettiga o si concedeva il riposo con una concubina.
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Un passo in più. Tor des Glaciers, un'avventura lunga 450 chilometri

Sibona, Guendalina
Editore: Solferino
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto HOBBY SPORT e TEMPO LIBERO
450 chilometri, 32.000 metri di dislivello positivo, 8 passi sopra i 3000 metri in un tempo massimo di 190 ore: questo è il Tor des Glaciers, una gara per le altissime vie della Valle d’Aosta, che si tiene dal 2019 in contemporanea al Tor des Géants, ma più su! Un percorso non segnato, da fare quasi in completa autonomia, che insegue le Alte Vie più selvagge e meno battute della regione, attraversandola dall’alto. Meno della metà dei partecipanti arriva alla fine. Dopo aver chiuso il Tor des Géants, Guendalina Sibona non desiderava altro che un’avventura ancora più grande, perché la sua irrequietezza e la sete di nuovi orizzonti sembrano placarsi solo là in alto, su quei sentieri che sono stimolo e sfida. Il Tor des Glaciers è un cammino che lambisce i ghiacciai, dove i giorni e le notti non esistono e il tempo scorre in una dimensione sospesa, modellata sulla pelle e sul respiro. Un viaggio, più che una gara, fatto di panorami sconfinati e granelli di polvere, di incontri fugaci e profonde amicizie, di piatti di polenta fumante e crackers con la maionese, di infiammazioni ai tendini e vesciche sotto i piedi, dell’inesauribile desiderio di esplorare e di quell’euforia che si prova nello scoprire che dietro al passo c’è sempre un nuovo orizzonte. Mettetevi comodi in poltrona e seguitela nella sua appassionante corsa senza sosta sulle Alte Vie valdostane.
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Nazisti in fuga. Chi sono, dove si sono nascosti, come sono sfuggiti alla giustizia

Dargie Richard; Flanders Julian
Editore: Giunti Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Alla fine della Seconda guerra mondiale, i nazisti occupavano ancora posizioni di potere in tutto il Terzo Reich. Il Partito stringeva la sua morsa su ogni aspetto della vita in Germania, basti pensare che il sette per cento dei medici era membro delle SS e milioni di civili appartenevano a organizzazioni come la Gioventù hitleriana, la Lega delle ragazze tedesche o il Movimento per la fede tedesca. Tutto cambiò con la notizia della morte del Führer, il 30 aprile 1945. Il popolo tedesco, come risvegliandosi da un incubo, esausto della violenza e grato che la guerra fosse finalmente finita, reagì come se Hitler e il nazismo appartenessero a un passato ormai lontano. Niente più saluto nazista; i ritratti del Führer furono tolti dalle pareti e distrutti; i soldati si liberarono delle loro uniformi e si dispersero tra la folla. Ma cosa accadde ai nazisti che sopravvissero al conflitto, in particolare alle migliaia di coloro che erano implicati in crimini di guerra? Quali fra loro furono i veri responsabili di tante atrocità? In quali e quanti casi furono portati davanti alla giustizia? Quali furono le condanne che punirono crimini così efferati? Questo libro fa luce su ciò che è realmente accaduto cercando di dare una risposta alle tante, scomode domande che sorsero dopo il 1945.
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Il processo distributivo del libro. Uno sguardo sull'editoria in Italia

Ranfa, Elena
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Il panorama editoriale italiano è un ecosistema complesso, variegato, dove coesistono realtà che lavorano, spesso con non poche difficoltà, per cercare di ritagliarsi uno spazio all'interno del mercato del libro. Quello dell'editoria è un mondo fatto di incroci e sovrapposizioni (fusioni, acquisizioni, cessioni), dove è difficile stabilire confini precisi tra le tipologie di attività che animano la filiera (chi fa cosa) e dove interessi economici e strategici si intrecciano con la volontà di perseguire un progetto editoriale significativo anche dal punto di vista culturale. Dopo aver inquadrato il libro come "bene" e come prodotto di una complessa organizzazione nella quale si confrontano i diversi attori, il volume definisce cosa si intenda per processo distributivo e delinea quali siano oggi i modelli di distribuzione nel nostro Paese, se questi siano in grado di interpretare i cambiamenti in atto e di rispondere alle nuove istanze che coinvolgono i ruoli chiave connessi ai libri e alla loro economia.
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Introduzione alle scienze cognitive

Jacomuzzi, Alessandra
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Al confine tra psicologia, neuropsicologia, filosofia e informatica, le scienze cognitive nascono da una collaborazione interdisciplinare nello studio dei processi cognitivi e della mente umana. In questo agile manuale viene presentata una panoramica attuale e al tempo stesso organizzata di questa nuova disciplina. L'autrice, grazie alla sua esperienza e formazione sia in campo filosofico sia in quello psicologico, riesce a delineare un quadro chiaro di questa materia: a partire dai primissimi studi nel secolo scorso, fino ad arrivare ai giorni nostri e non solo, fornendo anche una prospettiva dello sviluppo futuro grazie alle nuove tecnologie e all'Intelligenza Artificiale. Un'utile bussola per orientarsi in questa nuovo campo della conoscenza.
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Eretiche ed eretici medievali

[Benedetti Marina (cur.)]
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Nel medioevo nessuno si è mai definito eretica o eretico. Eresia significa “scelta”: infatti, l'eretico medievale è un disobbediente rispetto al conformismo religioso, sceglie di seguire il Vangelo e ripropone la Parola di Gesù. Il non conformismo religioso di donne e uomini è alla base di un libertario “moto di cultura”, un dinamismo evangelico condannato e perseguitato. La “scelta” ereticale nel medioevo è anche una rivoluzione culturale che coinvolge chierici, donne e uomini, laiche e laici di strati sociali diversi: accanto ai più noti Bogomil, Arnaldo da Brescia, Valdo di Lione, Dolcino da Novara, John Wyclif, Jan Hus, ai valdesi, ai catari, ai templari, ai lollardi e agli hussiti, emergono numerose figure femminili, quali Guglielma, Margherita detta Porète, Margherita detta la bella, Giovanna d'Arco, oltre ad apostole e beghine. L'attenzione posta dal volume all'identità nel medioevo, ma anche al riverbero nel XX secolo di termini metacronici – eresia/eretici – dimostra come le molteplici varianti della «disobbedienza» religiosa del passato continuino ad affascinare il presente e ad essere strumentalizzate.
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Scrittrici del Medioevo. Un'antologia

[Bartoli Elisabetta (cur.); Manzoli Donatella (cur.); Tonelli Natascia (cur.)]
Editore: Carocci
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
A dispetto di un'ingiusta ma proverbiale fama di misoginia, il Medioevo è stato un periodo fecondo per tante donne che hanno affidato alla pagina scritta riflessioni e idee, lasciando una indelebile traccia di sé in tutti i generi letterari. Si tratta di un patrimonio di inattesa ricchezza, di letteratura a volte straordinaria e però non accolta o rimossa da un canone per lo più precluso alle presenze femminili. Letterate e scrittrici non hanno così trovato il meritato posto nei manuali e nelle sillogi delle varie letterature, e sono perciò poco note se non agli specialisti. Questa antologia racconta un Medioevo diverso. Presenta quarantacinque scrittrici – alcune ben conosciute, altre meno, altre per niente studiate – che si sono espresse nelle tante lingue dell'Europa medievale: latino, greco, italiano, francese, provenzale, medio-tedesco, ibero-romanzo, arabo, ebraico. Tutte reclamano di essere ricordate con la forza delle loro opere. I testi qui selezionati sono affidati a studiose delle specifiche letterature che li hanno commentati e corredati di nuove traduzioni. Le parole di queste donne si accordano in un coro emblematico della plurivocità di quella stagione, intorno ai suoi temi decisivi: pagine di intensa bellezza che ancora ci riguardano.
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Media. Una cassetta degli attrezzi

Newman, Michael Z.
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA per TUTTI
In questo libro, Michael Newman analizza i temi fondamentali che costituiscono l'universo sociologico dei media, da testo e pubblico fino a cittadinanza e consumismo, attingendo a una miriade di esempi storici e contemporanei. A film e televisione si affiancano cosí giochi per dispositivi mobili e social media, piattaforme di condivisione di musica e video, giornalismo e motori di ricerca. Adottando un approccio critico e culturale, il libro tratta argomenti che intersecano numerosi insegnamenti, dalle scienze umane a quelle sociali, per analizzare i media come fenomeno globale. Newman prende in esame i media rapportandoli alla società e alle sue diseguali strutture di potere, e mette in relazione le loro rappresentazioni con le condizioni della produzione industriale e il consumo nella vita quotidiana del pubblico e degli utenti. Aggiornando il nostro modo di concepire un panorama in continua evoluzione, questo libro è un'ideale cassetta degli attrezzi non solo per gli studenti di comunicazione e sociologia, ma anche per chi voglia comprendere meglio un aspetto fondamentale della realtà contemporanea.

Pubblicato in DATI il 25/08/2023