Top 40 saggistica aprile

La classifica dei titoli di saggistica presenti nelle vetrine di aprile. In prima posizione, "Ricordatemi come vi pare" di Michela Murgia. Seguono "Noi due ci apparteniamo" di Roberto Saviano e "Non farti fottere" di Lilli Gruber.

Per altri titoli impostare sul sito data vetrina 01/04/2024-30/04/2024, Genere: Saggistica, ordinare per Indice di Diffusione.

1

Ricordatemi come vi pare. In memoria di me

Murgia, Michela
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com’è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un’irriducibile aspirazione alla felicità. La viva voce dell’intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell’unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. Alla vigilia di una morte che l’ha vista gioiosa come una martire capace di cantare mentre avanza verso i leoni, Michela Murgia ha trascorso una settimana a raccontarsi a Beppe Cottafavi, suo editor e amico. Le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro splendidi racconti ritrovati e da altri testi perduti che l’autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l’altro. Da un simile stagno brulicante di vita, come quello sulle cui rive è cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele queer, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale. Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com’è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un’irriducibile aspirazione alla felicità.
2

Noi due ci apparteniamo. Sesso, amore, violenza, tradimento nella vita dei boss

Saviano, Roberto
Editore: Fuoriscena
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Con lo stile che lo ha reso famoso in tutto il mondo, Roberto Saviano ci trascina in una narrazione torrenziale che sgorga impetuosa già dalla prima pagina: in una serata come tante, uno dei bravi ragazzi seduti al tavolo da poker, rimasto a corto di denaro, mette sul piatto una puntata sconvolgente che lascia gli altri esterrefatti. Di capitolo in capitolo, animano le pagine personaggi epici, tragici, ma sempre profondamente umani, fotografati per la prima volta in quella dimensione privata, sessuale, amorosa, spesso lontana dagli occhi ma sempre determinante, perché costruisce o distrugge alleanze, afferma linee di potere, stabilisce la rispettabilità del boss o ne condanna l’intera stirpe. «In un placido agrumeto siciliano o in una Vela di Scampia, sulla fiorente costa laziale o in un prefabbricato alle porte di Milano, nel trambusto newyorkese, da nord a sud e da est a ovest, in ogni possibile angolo dell’universo criminale: non si scherza con l’amore, e non si scherza con il sesso. Molte delle persone di cui sto per raccontarvi l’hanno imparato a proprie spese.» Due regine del narcotraffico s’incontrano in un’asfittica prigione cilena, fra loro scoppia un amore. Paolo Di Lauro, spietato boss della camorra, vaga per il mondo in cerca della giovane ragazza che gli ha spezzato il cuore. Matteo Messina Denaro spende gli ultimi scampoli della sua latitanza barcamenandosi fra i ricordi e fra i letti delle sue tante amanti. Un feroce killer della ’ndrangheta fa coming out e va a convivere con il suo compagno, scatenando le ire del clan. Cos’è il sesso per le organizzazioni mafiose? Opportunità di controllo, sopraffazione, stigma o vanto, esaltazione o vergogna. Con questo nuovo, accecante caleidoscopio di storie, facce, racconti inconfessati, Roberto Saviano disegna un quadro sorprendente, talvolta romantico, talvolta atroce, della criminalità organizzata alle prese con la questione più spinosa e delicata che le si possa presentare. Sesso, amore, tradimenti. Hanno creato e distrutto imperi, compreso quello criminale. A quasi vent’anni dalla pubblicazione di Gomorra, il libro che ha sovvertito le regole del racconto di realtà, Roberto Saviano torna con un reportage narrativo lacerante, innervato di storia e resoconto giudiziario. Uomini dal cuore di tenebra, donne che non appaiono più come semplici gregarie del boss di turno ma si trasformano, di racconto in racconto, da vittime a carnefici, da portatrici di salvezza a diaboliche assassine.
3

Non farti fottere. Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia, desiderio e dati personali

Gruber, Lilli
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Per generazioni di ragazzi, il porno è ormai la principale forma di educazione sessuale. Fin da bambini può capitare inatteso sui loro device con un pop-up e ben presto cominciano a cercarlo e a nutrirsene, scambiando per realtà quella che è solo fiction, a volte estrema. Per gli adulti è una forma di intrattenimento come un’altra, magari usata per dare un po’ di pepe alla vita di coppia. Risultato: la macchina del porno macina miliardi, grazie a siti che sono tra i più visitati al mondo. Ma si tratta davvero di un mercato qualunque? Questo libro ricco di dati, notizie e interviste ai protagonisti spiega perché no, non lo è. Racconta chi sono davvero i discreti padroni degli aggregatori pornografici. Indaga i percorsi professionali, i meccanismi economici, le implicazioni sociali di un fenomeno cresciuto fino a raggiungere dimensioni colossali. Denuncia le storie di sfruttamento e violenza. Fa chiarezza sui temi più problematici, come l’uso e l’abuso dell’intelligenza artificiale e la compravendita dei nostri dati personali. Senza falsi pudori né pregiudizi, Lilli Gruber mostra in queste pagine come sia il porno a usare noi, e non viceversa. Per invertire la rotta occorre aprire un dibattito, spezzare il silenzio delle istituzioni e chiedere innanzitutto un’educazione sentimentale e sessuale per i nostri figli e misure per la trasparenza delle pratiche economiche del settore. E impegnarci per recuperare i beni preziosi che la peggiore pornografia online ci ha rubato: l’erotismo, il desiderio e la creatività.
4

Grammamanti. Immaginare futuri con le parole

Gheno, Vera
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
5

Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio

Rushdie, Salman
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nell'ormai lontanissimo febbraio del 1989 l'ayatollah Khomeini emise una fatwa, una sentenza di morte, contro Rushdie per aver scritto I versi satanici, romanzo nel quale, a detta del leader iraniano, venivano offesi la religione islamica e il suo profeta. A quasi trent'anni da quell'evento, la mattina del 12 agosto 2022, mentre si trovava sul palco del Chautauqua Institution – nello stato di New York – per tenere una conferenza, un uomo in abiti e maschera neri si precipitò lungo il corridoio verso di lui brandendo un coltello. Il primo pensiero di Rushdie fu: "Sei tu, dunque. Eccoti qui". Quello che seguì fu un atto di violenza che scosse il mondo letterario e non solo. In queste pagine potentissime, Rushdie ci fa rivivere per la prima volta, e con dettagli indimenticabili, gli eventi traumatici di quel giorno, nonché quello che venne dopo: il suo complicato percorso verso il recupero fisico e la guarigione resi possibili dall'amore e dal sostegno di sua moglie, Eliza, della sua famiglia, del suo esercito di medici e fisioterapisti e della sua comunità di lettori in tutto il mondo. Coltello è l'opera di un Maestro delle Lettere all'apice delle sue capacità, che scrive con passione, con dignità, con onestà incondizionata. È anche un ricordo profondamente commovente del potere della letteratura di dare un senso all'impensabile, una meditazione intima e rassicurante sulla vita, sulla perdita, sull'amore, sull'arte e sul trovare la forza di rialzarsi.
6

Dentro il Palazzo. Cosa accade davvero nelle stanze del potere

Cottarelli, Carlo
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
In Dentro il Palazzo, Cottarelli restituisce una sincera fotografia delle nostre istituzioni e immagina come potranno evolversi la politica e l'economia italiana ed europea se proseguono le tendenze attuali, compresa la riforma costituzionale sul premierato. L'immagine delle Aule parlamentari, in cui avvengono i confronti – o spesso gli scontri – fra maggioranza e opposizione per decidere il futuro del nostro paese, è certo familiare a ogni cittadino. Non molti, invece, possono affermare di sapere con chiarezza come funzioni il sistema politico italiano e cosa accada realmente nei palazzi del potere. A raccontarlo in queste pagine, con ironia e attraverso numerosi aneddoti personali, è Carlo Cottarelli che, oltre ad aver ricoperto per otto mesi la carica di senatore nell'ultima legislatura, dopo le elezioni del 2018 venne incaricato di formare un governo nel corso di una crisi istituzionale senza precedenti. Attingendo alla sua esperienza diretta, Cottarelli esamina lo stato della nostra politica. Ne registra le storture, le inefficienze, le potenzialità perdute, descrivendo dal di dentro il funzionamento del nostro Parlamento e trattando, fra l'altro, temi di scottante attualità come il progressivo ridimensionamento del suo ruolo rispetto a quello del governo, il dibattito ormai ridotto a scontro tra fazioni opposte, gli stipendi di deputati e senatori, il bizantinismo delle pratiche, l'allontanamento dei cittadini dal voto, e cosa si può fare per riavvicinare i cittadini alla politica. E racconta per la prima volta in dettaglio quei quattro giorni che lo videro salire al Quirinale più volte nel tentativo di formare un nuovo governo.
7

C'è del marcio in Occidente

Odifreddi, Piergiorgio
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
In questo libro l'autore riflette sull’arroganza dell’Occidente, anche attraverso i grandi pensatori del passato, e ci invita a non farci alleviare la coscienza dall’illusione che, forse, gli altri possono persino essere peggio di noi. Piergiorgio Odifreddi, come molti italiani nati nel dopoguerra, è cresciuto nel mito degli Stati Uniti e dei soldati americani “liberatori”: sono stati loro, d’altra parte, ad aver salvato suo padre e suo nonno, entrambi deportati dai nazifascisti. Eppure, a partire dalla guerra del Vietnam, il suo rapporto con gli Stati Uniti inizia a cambiare. Ci studia per due anni, e ci insegna per venti. Viaggia in tutto il mondo, ed esplora in lungo e in largo il continente americano. Con sempre minor sorpresa, e sempre maggior fastidio, si rende conto dei modi violenti in cui gli Stati Uniti l’hanno sempre fatta da padroni: sfruttamento economico, embargo commerciale, occupazione militare...
8

La biblioteca dei consigli. Introduzione ai servizi di orientamento alla lettura

Ferrieri, Luca
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE BIBLIOTECONOMICHE E DELL’INFORMAZIONE
I servizi di consigli di lettura sono un esempio dei modi in cui le biblioteche affrontano l’attuale fase di transizione attraverso la metamorfosi dei vecchi servizi e/o la nascita di nuovi. Questo libro esaminerà il territorio dei consigli di lettura partendo dalla loro storia ed esistenza anche al di fuori dalla biblioteca per poi concentrarsi sulla dimensione di un possibile servizio da introdurre nelle biblioteche, nelle librerie, tra e con i gruppi di lettura. Su questo punto si azzarda una diagnosi di maturità oggettiva e di debolezza soggettiva riferita all’attuale situazione italiana. Perché questo servizio, se vuole evitare di ripetere i suoi peccati originali, potrà crescere solo in modo condiviso e cooperativo.
9

La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica

Maggiani, Maurizio
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La Storia esiste e si tramanda finché è raccontata, e nessuno come Maurizio Maggiani sa raccontarla. “Io porto memoria, io ricordo. Sarà perché vengo dalla piccola gente apua, così sperduta e barbara da non aver avuto una lingua scritta, sarà perché tutto ciò che della mia gente è rimasto nella Storia è stato scritto da chi ci ha conquistato e asservito, sarà perché non saremmo che polvere di marmo calpestata e spazzata via se non avessimo una qualche coscienza di noi, sarà perché sono stato cresciuto nell’orgoglio di ciò che possiamo essere, poco o niente che ci viene detto che siamo, se solo ci facciamo liberi da chi si impadronisce dei nostri destini, sarà perché tutto questo va ricordato giorno per giorno, passo per passo, respiro per respiro, che io del portare memoria me ne sono fatto una passione.” La memoria non può essere un’occorrenza simbolica, una verità manipolabile da chi ha il potere di stravolgerla, la memoria deve essere elezione, la memoria è promessa, è passione; la memoria è assunzione di responsabilità, e allora si fa lotta contro lo stato presente delle cose. Chi porta memoria da sé non è niente, esiste solo quando c’è chi lo accoglie, lo ascolta, lo vede, lo legge, e nel farlo si fa partecipe, a sua volta testimone.
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La terza ora d'arte

Montanari, Tommaso
Editore: Einaudi
Reparto ARTE
Sottoreparto BELLE ARTI
Centodiciassette opere, dall’età antica alle installazioni contemporanee, che ci restituiscono l’urgenza con cui l’arte non smette mai di parlarci. Ora d’arte come ora d’aria in una prigione, perché il tempo che viviamo ci imprigiona dietro le sbarre dell’attuale, dell’effimero, e così rischiamo di scordarci di quanto nel profondo ci rende umani. E non c’è spazio, e tempo, migliore dell’arte per riprendere fiato, per respirare a pieni polmoni e riscoprire ciò che negli abissi del cuore fa di noi quello che siamo. Dai vasi greci, che ci avvicinano a un mondo antico così lontano dalla retorica reazionaria della patria e degli illustri antenati, fino alle opere dei writer che rendono vivi i tristi muri spogli delle nostre città, passando attraverso la libertà inventiva di Donatello, la luce di Rembrandt che svela le oscenità del potere e la danza della vita tra le braccia della morte orchestrata da Canova, Tomaso Montanari ci guida in un altro meraviglioso percorso tra le opere di ogni tempo. E ci mostra che proprio qui si rivelano le luci e le ombre che da sempre fanno parte dell’animo umano. «L’Italia è, per fortuna, ancora quel Paese in cui la prima cosa che un’amica vuol farti vedere quando arrivi nella sua città, prima ancor di casa sua, è un monumento pubblico: che ama con tutto il cuore, e la cui proprietà comune non diminuisce, ma anzi esalta, il legame dei singoli cittadini che lo frequentano fin da bambini, e si addolorano quando si ammala e chiude. E se arrivi tardi, ormai quasi all’ora di cena, riesci comunque a vederlo, perché c’è una persona – un custode, un sacrestano, o forse meglio un casto amante – che ti aspetta, e che te ne parla come della cosa più cara che ha, di una persona di famiglia. E l’Italia è anche il Paese dove assai spesso questi oggetti amatissimi sono anche straordinarie opere d’arte: fieramente annidate nelle contrade più disperse, eppure degne di figurare con onore in qualsiasi capitale europea».
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Vietato calpestare i sogni. La straordinaria storia di PizzAut e dei suoi ragazzi

Acampora, Nico
Editore: Solferino
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nel 2011 la vita di Nico Acampora è come quella di tanti altri padri di una famiglia con entrambi i genitori che lavorano: sempre di corsa, col tempo dettato dal ritmo degli impegni professionali, lui educatore iperattivo nell’ambito del sociale in Brianza, lei, Stefania, infermiera instancabile in un grande ospedale lombardo. Ma un giorno, improvvisamente, il tempo si ferma. La diagnosi: Leo, due anni, il secondogenito, è autistico. Nico sa bene cosa li aspetta, lo ha visto con i suoi occhi troppe volte… Seguono giorni, anni terribili, e notti insonni. Ed è proprio una notte di queste che Nico fa un sogno a occhi aperti, nel quale rivede una scena della sera prima, quando lui, Stefania, Leo e sua sorella Giulia ridevano insieme facendo la pizza a casa, sul tavolo della cucina. Rivede Leo felice e impiastricciato mettere le mani nella farina e poi stendere il pomodoro su un impasto da preparare per amici di famiglia. E il tempo riprende a scorrere. Nasce così il progetto PizzAut, l’idea della prima pizzeria gestita interamente da persone autistiche, dalla preparazione al servizio ai tavoli. Da allora, molte cose sono successe: Maria De Filippi e l’invito a Tú sí que vales; il lockdown che sembra bloccare l’imminente apertura della pizzeria, con Nico che non si scoraggia e, grazie a un camion, inventa il food truck più inclusivo che esista, e consegna la pizza Aut ai medici in prima linea negli ospedali Covid. Poi il momento in cui finalmente si apre la pizzeria a Cassina de’ Pecchi, appena fuori Milano, e poi l’incontro con Papa Francesco con indosso il grembiule di PizzAut in Vaticano, la visita di Mattarella per l’inaugurazione del secondo locale di Monza, la citazione inaspettata nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, ma soprattutto le storie e le gioie di tanti ragazzi e ragazze e delle loro famiglie, finalmente tornate a sognare. Questo libro straordinario le racconta tutte, con lo stesso febbrile entusiasmo del suo autore, che con il suo esempio sembra urlare al mondo che è ancora vietato calpestare i sogni, e lo sarà sempre, finché ci saranno persone come lui e i suoi ragazzi.
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Sicilia. The passenger. Per esploratori del mondo

[AA.VV.]
Editore: Iperborea
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Guardando una cartina, un’isola ci dà l’illusione di essere un piccolo mondo a sé. Con i suoi confini ben delineati sembra contenere una società impermeabile al passare del tempo e delle stagioni, più immediata da decifrare perché al riparo dalla mutevole complessità del mondo. Ma si tratta di una mistificazione, a maggior ragione se – come la Sicilia – vive al riparo di uno degli immaginari più prepotenti e inscalfibili che un luogo tanto piccolo sia mai riuscito a creare. Dietro l’isola «costruita e ricostruita dai libri, dai film, dai quadri, dalla fotografia in bianco e nero» oggi ce n’è una nuova, nascosta, ma non per questo meno reale. Quella urbana e metropolitana, quella degli sbarchi, quella del vino e della frutta tropicale. Una Sicilia a volte invisibile come i veleni che il secondo polo petrolchimico d’Europa scarica nel mare e nell’aria. Come i migranti in arrivo a Lampedusa, tenuti a distanza dalle traiettorie dei turisti e dei locali. Come i flussi di popolazione in uscita che le danno il triste primato tra le regioni italiane per emigrazione. Un luogo dove gli estremi convivono, come i quartieri del centro a Palermo, dove vibra la capitale della cultura e vegeta la città invisibile del crack. La Sicilia dove i cambiamenti climatici trasformano il paesaggio agricolo sempre più a rischio di allagamenti e desertificazione, e qualcuno ne approfitta per sostituire la vite con il caffè e l’avocado. Lungi dal provare a spiegarla, le pagine che seguono raccolgono cartoline da questa nuova Sicilia. Sono immagini sfuocate, perché il soggetto è in grande movimento. Perché anche la Sicilia si muove e, sì, cambia.
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Nonostante tutto. La mia vita nella scienza

Kariko´, Katalin
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Katalin Karikó ha letteralmente salvato milioni di vite e lo ha fatto nonostante tutto: nonostante fosse donna, nonostante fosse un'immigrata, nonostante per decenni nessuno abbia realmente creduto in lei e nei suoi studi. Credeva in quello che stava facendo, aveva fiducia nei suoi risultati e si è ostinata a fare le sue ricerche per decenni. Figlia di un macellaio nell'Ungheria comunista del dopoguerra, Katalin Karikó è cresciuta in una casa con le pareti di fango e senza acqua corrente. Portati a compimento i suoi studi di biologia in patria, tra mille difficoltà ha deciso di proseguire le sue ricerche pionieristiche sull'RNA negli Stati Uniti, dove è arrivata come borsista post-dottorato nel 1985 con 1200 dollari cuciti nell'orsacchiotto della sua bambina, e con il sogno di rinnovare la medicina. Karikó ha lavorato assiduamente, spesso in solitudine, senza clamore, lottando contro gli scarafaggi in un laboratorio senza finestre e affrontando la derisione e persino le minacce di espulsione da parte dei suoi colleghi. Concentrata sul valore della ricerca, si è opposta al fatto che prestigiosi istituti di ricerca confondessero sempre di più scienza e denaro. Tra alti e bassi, non ha mai vacillato nella sua convinzione che una molecola instabile e poco apprezzata come l'RNA messaggero potesse essere la chiave per cambiare il mondo. La sua idea ostinata era di trasformare le cellule in piccole fabbriche in grado di produrre i propri farmaci su richiesta, dando loro le istruzioni giuste attraverso quella piccola, elusiva molecola. Ha sacrificato molto per questo sogno, e alla fine ha ottenuto i risultati eclatanti che hanno permesso di produrre in tempi brevissimi i vaccini contro il Covid che hanno salvato milioni di persone in tutto il mondo. Grazie ai suoi studi, ha vinto il premio Nobel nel 2023. I vaccini a mRNA che le dobbiamo sono solo l'inizio del potenziale di questa scoperta epocale. Oggi la comunità medica attende con ansia altri vaccini a base di mRNA per molte altre malattie infettive, mentre sono allo studio procedure per applicare questa tecnologia alla cura del cancro. Nonostante tutto non è solo la storia di una persona straordinaria. È una testimonianza dell'impegno di una donna che ha lavorato intensamente e ostinatamente perché credeva fermamente che il suo lavoro avrebbe potuto salvare delle vite.        
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Più ci rinchiudono, più diventiamo forti. Voci di donne iraniane in lotta per la libertà

Mohammadi, Narges
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Più ci rinchiudono, più diventiamo forti è un coraggioso atto di denuncia verso la dittatura iraniana e le sue barbare violazioni dei diritti umani, e al tempo stesso un appello agli attivisti di tutto il mondo a non rinunciare alla lotta. «Scrivo nelle mie ultime ore di licenza. Tra poco sarò costretta a tornare in prigione. Il 16 novembre 2021 sono stata arrestata per la dodicesima volta in vita mia e per la quarta condannata alla detenzione in isolamento. Sono stata giudicata colpevole per il libro che avete tra le mani. Finirò di nuovo dietro le sbarre. Ma non smetterò mai di lottare.» Con queste parole, Narges Mohammadi, instancabile attivista e premio Nobel per la Pace 2023, tuttora reclusa, ci consegna la sua toccante e potente testimonianza di resistenza. A emergere è una fotografia terrificante della vita nelle carceri iraniane – a partire dalla famigerata sezione 209 del carcere di Evin, a Teheran –, dove i prigionieri politici e gli attivisti vengono sottoposti a condizioni estreme, isolamento totale e «tortura bianca», una disumana forma di detenzione usata in maniera pervasiva in Iran che sottrae alla persona ogni stimolo sensoriale per lunghi periodi. La «tortura bianca», in particolare, è uno dei più palesi e diffusi esempi di tortura contro cui Narges Mohammadi si è sempre battuta, prima ancora di essere imprigionata. E ha continuato a farlo dalla sua cella. In queste pagine, oltre alla sua storia, Mohammadi raccoglie le interviste a dodici donne detenute come lei, tra cui la giornalista di fama internazionale Nazanin Zaghari-Ratcliffe e l'attivista Atena Daemi. Donne che hanno sollevato la testa di fronte al regime islamico, che si sono battute per la libertà e la democrazia, o che sono state incarcerate con accuse infondate.
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Come se tutto fosse un miracolo. Un cammino per riconquistare leggerezza, felicità e meraviglia

Lumera, Daniel
Editore: Mondadori
Reparto VARIA
Sottoreparto MENTE CORPO e SPIRITO
Un libro per riscoprire, nella semplicità e nella forza degli intramontabili insegnamenti, le chiavi per superare le crisi, far fiorire le nostre esistenze e vivere ogni giorno come fosse un miracolo. Capita a tutti prima o poi. A un certo punto della nostra esistenza accade qualcosa e iniziamo a star male. Tutte le certezze crollano, ciò che prima aveva un senso improvvisamente non lo ha più.Secondo la millenaria tradizione orientale ogni essere umano nasce come una ciotola integra, perfettamente in grado di contenere in sé bellezza e felicità. Con il tempo, però, gli accadimenti fanno sì che nella ciotola si formino fessure più o meno profonde. Così la bellezza, la meraviglia che l’esistenza ci riserva, viene dispersa e ci sentiamo incompleti, imperfetti, scontenti, come se la felicità ci scivolasse di mano e non riuscissimo più ad afferrarla. La buona notizia è che esiste un cammino che ci permette di riportare la ciotola all’integrità, rendendoci di nuovo capaci di trattenere bellezza e gioia: il sentiero dei Patra. Una via semplice e delicata, fatta di presenza, cura, gentilezza. Un viaggio di scoperta per risvegliare il potere straordinario che è insito in ognuno di noi. Il potere di creare infiniti mondi, di trasformare il dolore, la crisi e le prove più dure in un’esperienza di realizzazione e di amore. Un potere accessibile a tutti per riconnetterci con il nostro stato naturale di salute, benessere e creatività. Ed è questo il cammino a cui Daniel Lumera ci invita, indicandoci, attraverso racconti, storie anche personali ed esperienze pratiche, sei passi per vivere con leggerezza, felicità e meraviglia. Per riscoprire, nella semplicità e nella forza di insegnamenti intramontabili, le chiavi per superare le crisi, far fiorire le nostre esistenze e vivere ogni giorno come fosse un miracolo.
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La biblioteca di Raskolnikov. Libri e idee per un'identità democratica

[Fiori Simonetta (cur.)]
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La democrazia è sempre a rischio. E in tempi di populismi cresce il pericolo di una involuzione autoritaria. Per arrestarlo occorre una robusta coscienza democratica. Ma che cosa vuol dire? E attraverso quali libri si forma una identità civile capace di fronteggiare le tempeste del presente? Intellettuali di diverso orientamento – progressisti e non – indicano la loro biblioteca ideale, libri e proposte per orientarsi nella grande confusione di oggi. «Come si costruisce una mentalità democratica? Ci sono saggi e romanzi che più di altri abbiano la forza di trasmettere l’idea di democrazia nel suo significato di resistenza? Abbiamo chiesto a otto intellettuali di indicarci le bussole della loro navigazione, scegliendo le opere sopravvissute alle catastrofi della storia. E di affiancare allo scaffale dei classici quei titoli che possano orientare un giovane lettore di oggi tra guerre, rivoluzioni tecnologiche e apocalissi climatiche. Ne è scaturita una biblioteca democratica di straordinaria varietà, dove la letteratura non è ancillare rispetto alla storia e all’economia. Perché nessuno più di Dostoevskij è capace di inoltrarsi nei recessi bui della coscienza, nessuno più di Calvino ha saputo dare forma narrativa alla distanza storica tra partigiani e ragazzi di Salò. E solo con Primo Levi usciamo dalla notte oscura del Novecento con l’attrezzatura morale attraverso la quale leggere il mondo» (Dalla prefazione di Simonetta Fiori).
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Dieci lezioni sul male. I crimini degli adolescenti

Grimoldi, Mauro
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Il crimine minorile è un territorio complesso, e in parte inesplorato: questo libro indaga l’universo simbolico che lo sottende, con l’intento di proporre soluzioni percorribili. Un ragazzo di sedici anni si trova a fare per la prima volta il palo in una rapina; in mano ha un coltello e deve prendere una decisione che segnerà la sua vita. Un altro si presenta alla festa di fine anno della scuola con un fucile da caccia nella custodia della chitarra e i nomi di cinquantaquattro persone nella tasca del giubbotto. Un altro ancora spaccia droga vestito come un uomo d’affari… Uno psicologo che da anni lavora in prima linea nell’affrontare il disagio giovanile racconta in questo libro le storie dei ragazzi che ha conosciuto, e ne indaga il significato più profondo. I casi, più o meno noti alla cronaca, diventano così una guida verso la comprensione di un universo sfaccettato, in cui la violenza diventa la messa in scena di un teatro interiore lacerato. Omicidi, reati sessuali, aggressioni, furti, spaccio di sostanze stupefacenti sono spesso vissuti dai ragazzi senza alcun senso di responsabilità, come un evento esterno capitato per caso.
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Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi

Vecchio, Concetto
Editore: UTET
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nel suo paese natale, Fratta Polesine, Giacomo Matteotti, ucciso dal fascismo, è stato per oltre sessant'anni ricordato con una iscrizione censurata. Nel 1950, con Mario Scelba ministro dell'Interno, non fu permesso di scrivere che «senza pace attende il giorno della giustizia riparatrice». Solo da un decennio la frase è riapparsa in piazza, ma quel desiderio di giustizia resta in attesa, perché nell'Italia repubblicana Matteotti è ancora solo il nome di una via. E invece la sua vita, per noi oggi, è più importante della sua morte. Per questo Concetto Vecchio si è messo sulle sue tracce, leggendo le carte degli interventi parlamentari e le lettere d'amore alla moglie Velia, ma anche viaggiando attraverso l'Italia, dalla casa natale nel Polesine alla tomba, dal palazzo del quartiere Flaminio da cui uscì per l'ultima volta alle aule del parlamento in cui viene discussa la proposta di Liliana Segre per le celebrazioni del centenario della morte. In questa vera e propria inchiesta giornalistica emerge il ritratto psicologico di un uomo intransigente, risoluto, ma anche inquieto, modernissimo, dalla parte degli ultimi, che affronta Benito Mussolini a viso aperto. Con l'occhio al presente e il cuore rivolto alle giovani generazioni, Vecchio ripercorre non solo la biografia di Matteotti, ma anche la lotta di coloro che, a volte difficoltosamente, hanno cercato di salvaguardare la sua memoria: dalla coppia romana che senza chiedere niente a nessuno ha deciso di ricordarlo con una targa commemorativa, agli studiosi che hanno curato i suoi scritti, da Franco Nero che lo interpretò al cinema fino al toccante incontro con la nipote Laura Matteotti nella Roma di oggi. Io vi accuso è uno scavo nella ferita pubblica e privata del più grave delitto politico del Ventennio: una storia che ci interpella anche adesso.
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L'onda che verrà. Intelligenza artificiale e potere nel XXI secolo

Suleyman, Mustafa
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Ci troviamo sempre più vicini a una soglia critica nella storia della nostra specie: molto presto l'intelligenza artificiale sarà tutto intorno a noi, organizzerà le nostre vite, gestirà attività complesse e le principali strutture di governo. Vivremo in un mondo dove sarà possibile stampare il dna, dove il dibattito su agenti patogeni ingegnerizzati e armi autonome sarà all'ordine del giorno, dove dotarsi di assistenti robot sarà lo standard e dove l'energia non mancherà. La realtà di domani è questa, eppure nessuno di noi è pronto ad affrontarla. Cofondatore della pionieristica società di intelligenza artificiale DeepMind, parte di Google, Mustafa Suleyman è stato al centro di questa rivoluzione. Il prossimo decennio, sostiene, sarà caratterizzato da una vera e propria ondata di nuove e potenti tecnologie in rapidissima evoluzione. L'onda che verrà mostra come il cambiamento che ci attende genererà un'immensa ricchezza, ma al tempo stesso rappresenterà una minaccia per l'ordine globale. Oggi, mentre i nostri fragili governi vanno incontro al disastro come sonnambuli, l'umanità si trova di fronte a una prospettiva inquietante. Riusciremo a tracciare una via di fuga?
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Breve storia della Corea. Del Sud e del Nord

Cha, Victor D. ; Pacheco Pardo, Ramon
Editore: Salani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Corea: la storia di due nazioni nate da un unico paese il passato, il presente e il futuro di due stati al centro dell'attenzione mondiale. Dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri. È una delle civiltà più antiche, cuore di una cultura dalla forte appartenenza, eppure dal 1953 la Corea è un Paese diviso. La Corea del Sud è una democrazia vivace: patria della tecnologia, ospita una società che, dal K-pop al cinema all’industria della moda, è diventata di interesse globale. La Corea del Nord, invece, è governata da uno dei regimi più autoritari del pianeta: è uno Stato povero in una regione ricca, noto soprattutto per il culto della personalità che circonda la famiglia Kim. Eppure, entrambe le Coree condividono la stessa storia, un filo che si snoda dalla fine del XIX secolo passando dall’occupazione giapponese alla divisione della guerra fredda, e tiene legati i due Paesi fino ai giorni nostri. Gli autori si muovono fra passato e presente e ricostruiscono le circostanze che hanno portato un’unica nazione ad avere due destini completamente diversi. Come è riuscita una piccola penisola, stretta fra le più grandi potenze internazionali, a diventare simbolo di avanguardia, resilienza e dinamismo? Un saggio per scoprire i legami e le ostilità di due Paesi in lotta da decenni, ma anche il racconto di un popolo orgoglioso e resistente, prima in lotta e poi diviso, che non ha mai smesso di interrogarsi sui delicati equilibri da cui dipende l’unificazione. E soprattutto, un viaggio attraverso il mosaico di tradizioni e complessità che rendono la Corea del Nord e la Corea del Sud diverse da qualunque altro posto al mondo.
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25 aprile. La storia politica e civile di un giorno lungo ottant'anni. È ancora una data fondamentale per l'Italia di oggi?

Baldissara, Luca
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Possiamo immaginare l'Italia senza il 25 aprile? Il 25 aprile è una festa civile fondativa dello spirito repubblicano. Eppure, non è mai stata pienamente condivisa dagli italiani, talvolta addirittura percepita come divisiva. Sino agli anni Ottanta, anche nel conflitto politico più duro, ha rappresentato uno spazio di legittimazione democratica delle culture politiche che avevano traghettato il paese dalla dittatura alla Repubblica e scritto la Costituzione. Con l'implosione del sistema dei partiti, negli anni Novanta, è sembrata trasformarsi in un'arena di reciproca delegittimazione, per poi presentarsi nell'ultimo quindicennio col generico e asettico volto di una «festa della libertà». Un libro dalla parte del 25 aprile.
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Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, l'uomo universale, l'errante

Vecce, Carlo
Editore: Giunti Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Tra oralità e scrittura, parola e immagine Leonardo cerca di catturare e rappresentare la varietà, la mobilità, l'impermanenza della natura, della quantità continua in perpetuo divenire. Una scrittura infinita, aperta, libera, senza gerarchie. Una scrittura “futura”, una sfida al tempo e alla morte. Un'opera immensa, proiezione di una mente prodigiosa che, libera da ogni schema e pregiudizio, lascia aperta ogni possibilità. Un canto di libertà. Nell'immensa bibliografia su Leonardo a livello mondiale, mancava del tutto una biografia completa e affidabile del genio di Vinci. Carlo Vecce colma questa lacuna sulla base delle ricerche più aggiornate, scrivendo il primo racconto della vita di Leonardo tracciato quasi giorno per giorno. I dettagli anche minimi, e finora trascurati, che riguardano i suoi manoscritti e la sua opera grafica e figurativa, aprono nuove prospettive. La voce dei suoi contemporanei è fatta di vita e di sangue, di ricordi che appartengono a chi l'ha conosciuto di persona o ha almeno registrato quel che ha sentito dire di lui: sono documenti, carte dei suoi familiari, contratti, lettere, cronache, dichiarazioni fiscali, denunce e processi, relazioni degli ambasciatori, taccuini di artisti e ingegneri, lodi di poeti, cortigiani e segretari dei potenti. Carlo Vecce vi aggiunge la voce stessa di Leonardo, fatta di parole e di immagini. Le parole, che scorrono nella scrittura quotidiana di migliaia di pagine in quaderni, taccuini, fogli sciolti; e le immagini, che si fissano in altre migliaia di disegni, schizzi, grafici e in pochi sublimi dipinti. Forse è la più grande delle invenzioni di Leonardo, una forma di comunicazione globale, straordinaria nella sua modernità.
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Scritto per te. La grande storia dei bambini che ispirarono i più famosi personaggi di ogni tempo

Petit, Cristina
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Guardando con attenzione i più grandi libri per bambini, dall’Ottocento ai giorni nostri, si scoprirà un dettaglio in comune: sono stati scritti per bambini. Veri, in carne e ossa, con occhi scintillanti, orecchie attente e manine appiccicose. Sono a volte storie ispirate proprio da loro, da figli e figlie degli autori e delle autrici, avventure magari nate da racconti attorno al fuoco o accanto al letto, da pomeriggi in barca e vacanze di famiglia. Altre volte sono state create per la necessità più prosaica di mantenerli, quei figli, dando fondo al proprio ingegno per racimolare qualche soldo, per poi ritrovarsi con un capitale non solo economico, ma di immaginazione. Così le vicende personali e professionali degli scrittori più amati dai bambini – da James Barrie a Judith Kerr, da Beatrix Potter a Maurice Sendak – e quelle dei loro personaggi si intrecciano, si richiamano e si completano: Babar e Long John Silver, Tarzan e Spotty, Winnie the Pooh e Barbapapà, e mille altri si susseguono sulla pagina insieme ai loro ispiratori, per svelarci le avventure più varie, famigliari e storiche, dietro alla loro creazione e al loro successo. Il viaggio nel tempo che Cristina Petit intraprende in queste pagine è ricco, documentato, appassionante. Riscopre lettere, memorie, documenti, ricostruisce con empatia e vivacità narrative le trame di molte vite e di diverse epoche. E di pagina in pagina disegna una vera e propria dimensione alternativa della storia della letteratura per l’infanzia: quella che nasce dallo sguardo stesso dei bambini.
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Le vie invisibili. Senza traccia nell'immensità del Nord

Michieli, Franco
Editore: Ponte alle grazie
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Il più grande esploratore italiano racconta la sua vita fra i paesaggi del Grande Nord. Costruire ogni giorno la propria strada. Trovarla. Inventarla. Se la si perde, cercarla, nelle orme delle renne o delle oche selvatiche, nei raggi di un sole che non tramonta, nell'odore del vento o nelle stelle. A disposizione, al posto della bussola, la nostra intelligenza, l'istinto di sopravvivenza, i cinque sensi più quello, imprescindibile, dell'orientamento. È questa, per Franco Michieli, l'essenza della passione che nutre fin da bambino per la geografia, per lawilderness, per quelle terre boreali, selvagge e immense, che lo accolgono, nell'estate dei suoi vent'anni, con la sorpresa di una luce e di un profumo che non potrà più scordare. Sgorga allora l'amore per una natura smisurata che Franco continuerà ad attraversare a piedi e sugli sci. Una natura senza confini, che lo trascina sempre oltre – e dentro – sé stesso, dove gli elementi primordiali si mostrano in tutta la loro meravigliosa potenza e si riprende a viaggiare solo con le conoscenze delle nostre umane radici. In queste pagine, il più originale esploratore italiano racconta la sua quarantennale avventura tra i fiordi, gli altopiani e le montagne del Grande Nord, dalla Norvegia all'Islanda, dalle Shetland alla Groenlandia alla Terra dei Sami. Nella solitudine dell'immenso, dove le rocce rivelano la loro anima e i torrenti divagano come in un romanzo, si ha l'impressione di essere catturati dalle onde del tempo. Perché andare fuori dai sentieri, con ogni clima e senza tecnologia, vuol dire inoltrarsi per vie invisibili che si aprono e si chiudono al passaggio, rivelando messaggi altrimenti perduti.
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Matteotti. Dieci vite

Zincone, Vittorio
Editore: Neri Pozza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Alle quattro e trenta di pomeriggio del 10 giugno 1924, sei criminali della cosiddetta Ceka fascista, la polizia politica clandestina il cui elemento di spicco è Amerigo Dumini, aspettano il deputato socialista Giacomo Matteotti sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma. Lo circondano, lo picchiano e lo trascinano in auto. Matteotti, che ha già vissuto un’esperienza simile, cerca di reagire, fino a quando una lama non gli trafigge il costato uccidendolo. Mussolini è immediatamente informato dell’assassinio, ma inizialmente finge di non saperne nulla. Sette mesi dopo, quando il regime sotto accusa sembra traballare, il Duce si prende la responsabilità politica di quell’omicidio. Nel corso dell’anno successivo instaura una dittatura destinata a durare fino al 1943. Ma chi era Giacomo Matteotti, martire della democrazia e icona della più tenace opposizione al fascismo? Figlio ricco del poverissimo Polesine, socialista riformista, giurista brillante, sindacalista energico, neutralista-pacifista, antiretorico, antipopulista e molto coerente nei comportamenti. Marito assente, ma presentissimo. I quotidiani ostili oggi scriverebbero di lui: «il socialista impellicciato». Ed è esattamente quello che scrivevano i suoi detrattori negli anni Venti del Novecento. A dimostrazione (e non è l’unica similitudine) che alcuni vizi della politica, della propaganda e dell’informazione hanno radici profonde almeno cento anni. La sua storia è quella di un uomo, di un leader politico, che ha visto avanzare il fascismo centimetro dopo centimetro. È la storia di allarmi lanciati e rimasti inascoltati. La storia di una resa, quella dell’Italia e della sua classe dirigente, nelle mani di Mussolini.
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Chi vince non sa cosa si perde. Agonismo. Gioco. Guerra

Bartezzaghi, Stefano
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
È da quasi mezzo secolo ormai che ci hanno insegnato ad amare la competizione. Hanno però omesso di specificare se la competizione vada intesa come gioco, come sport, come concorrenza o come guerra. Nel frattempo la distinzione è ancora possibile giacché sulla scena occidentale è tornata la guerra. Lo stesso gioco si è peraltro fatto crudele e la scena di alcune delle più ammirevoli e anzi gloriose campionesse olimpiche che hanno puntato il dito sui problemi di salute mentale che lo sport ormai arriva a comportare non può non impressionare chi desideri dello sport conservare una visione sostanzialmente gradevole. Tra questi ultimi cultori dell'illusione (in-lusio) vi è l'autore del libro, Stefano Bartezzaghi, che negli ultimi anni ha così cercato di verificare se le sue idee sul gioco abbiano ancora a che fare con il mondo contemporaneo. Gli si è di conseguenza parato davanti il tema dell'agonismo, nelle sue diverse incarnazioni: nel gioco, nello sport, nella società, nell'economia e nelle relazioni internazionali.
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Il mio silenzio è una stella. Vita di Francesca Morvillo, giudice innamorata di giustizia

Pisu, Sabrina
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Una storia che, lontano da retoriche celebrazioni, continua a brillare, e a segnare la strada, come una stella. Dal 23 maggio del 1992, strage di Capaci, Francesca Morvillo è stata ingabbiata e resa invisibile nella definizione «moglie di» Giovanni Falcone, che muore per una tragica fatalità. Invece è stata una magistrata di estremo valore, per oltre sedici anni sostituto procuratore al Tribunale minorile di Palermo dove, con un approccio all’avanguardia, ha cercato di recuperare i bambini finiti in carcere. Successivamente, al Tribunale di Appello ha seguito processi cruciali contro la mafia, tra cui quello a carico di Vito Ciancimino. Servendosi di testimonianze esclusive, come quella del fratello Alfredo, e di documenti inediti, Sabrina Pisu delinea un ritratto profondo di Francesca Morvillo: una donna libera e riservata, innamorata di un’ideale di giustizia, che alle parole ha preferito l’impegno silenzioso e il dovere quotidiano.
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Io so' io. Come i politici sono tornati a essere intoccabili

Rizzo, Sergio
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Sergio Rizzo torna sul luogo del delitto de La casta (il bestseller scritto insieme a Gian Antonio Stella) con una nuova requisitoria impietosa contro il mondo degli intoccabili, sordo a ogni richiesta di trasparenza, responsabilità e cambiamento. Un ministro con 83 persone di staff. Un altro che fa visita al quasi suocero incarcerato il giorno dopo che questi è finito dietro le sbarre. E un governo dove il conflitto d’interessi è di nuovo la regola e per cui le critiche sono reato di lesa maestà. Tutto questo mentre il Parlamento accoglie senza battere ciglio i pregiudicati, e troppo spesso dimentica che la Costituzione impone a chi «sono affidate funzioni pubbliche […] di adempierle con disciplina ed onore», e mentre affiorano venature nostalgiche di un passato che mette in dubbio le stesse radici della nostra Carta. Il degrado di una classe politica con la credibilità compromessa, e il suo distacco dalla società civile, sembrano inarrestabili. I partiti sono ridotti a macchine di potere e clientela. La logica del clan domina ovunque alla faccia di preparazione e merito, senza riguardo per le istituzioni. Né il taglio dei seggi alle Camere ha migliorato le cose. Nonostante il 36,5 per cento di onorevoli in meno, spendiamo come prima. Il finanziamento ai gruppi politici è rimasto invariato e ogni deputato e senatore costa oggi alla collettività un terzo in più. Le due Camere appaiono invecchiate di cinque anni, piene di incompetenti e con ancora meno donne: dice tutto la regola non scritta per cui molti eletti anziché pagare i collaboratori devono girare quei soldi ai partiti in debito d’ossigeno. Che si arrangiano come possono, talvolta con metodi discutibili.
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Comics e manga. La storia del fumetto in dieci racconti

Cavallaro, Angelo
Editore: Feltrinelli
Reparto ARTE
Sottoreparto DESIGN, MODA e ARTE INDUSTRIALE
Vi siete mai chiesti il motivo per cui Superman, il più grande eroe dei fumetti di tutti i tempi, indossa un mutandone rosso sopra l’iconico costume azzurro? E come mai Son Goku, uno dei più famosi personaggi dei manga giapponesi, si trasforma in un guerriero dai leggendari capelli dorati? Le risposte a queste insolite domande ci aiutano a comprendere al meglio un mondo, quello dei fumetti – la “nona arte” –, che racchiude un universo di cultura, filosofia e Storia con la “S” maiuscola. Una “S” che, nel 1938, da semplice lettera dell’alfabeto è diventata il primo simbolo brandizzante di un supereroe, cambiandone per sempre la percezione nell’immaginario collettivo. Da quel momento spartiacque è passato quasi un secolo, e oggi fumetti e manga sono onnipresenti: dal cinema alla televisione, dai cartoni animati ai videogiochi. I protagonisti delle avventure, insieme ai loro creatori, sono ormai una realtà culturale ineludibile per capire dove affondano le radici dell’immaginario dei giorni nostri. Tuttavia, la storia dell’affermazione di fumetti e manga è un viaggio impervio, costellato di ostacoli, passi falsi, tradimenti e colpi di scena. Ed è una storia foriera di altre domande: perché sono diventati così influenti? Quali sono gli autori più importanti che hanno contribuito a renderli indimenticabili? Come hanno fatto a tramutarsi in un fenomeno globale? E quali sono le vicende che li hanno resi immortali agli occhi dei lettori? Scopriamolo insieme attraverso i racconti di questo libro che ripercorre le tappe di una straordinaria avventura. Un viaggio tra Stati Uniti e Giappone alla scoperta di maestri, artisti e personaggi che hanno scritto la storia della “nona arte”.
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Ucraina, Palestina e altri guai

Žižek, Slavoj
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Un'analisi impietosa e illuminante del nostro presente e del nostro futuro. Che viviamo in tempi apocalittici è ormai una constatazione quotidiana: dalla pandemia alla crisi ecologica passando per la minaccia di una guerra nucleare, il futuro sembra da tempo solo una parola. Come ci viene continuamente ripetuto, il tempo che rimane per evitare il peggio è poco, pochissimo, nullo. Il nuovo libro del più controverso e amato filosofo e commentatore politico al mondo parte da un paradosso: e se fosse già troppo tardi? Coordinate principali del volume sono le due guerre del titolo, che occupano ogni giorno con l'orrore e il terrore il palcoscenico della nostra stampa e della nostra vita emotiva: l'invasione russa dell'Ucraina e il più recente conflitto fra Israele e Hamas, due catastrofi già in atto, già oltre l'«ora zero». Un testo di bruciante attualità, dunque, ma capace di scandagliare in profondità le crisi del presente, di comporre un'analisi chiarificatrice e controintuitiva dei «guai» globali. Žižek rappresenta l'attuale incubo geopolitico sotto una luce nuova e sorprendente e ci mostra perché, per cambiare il nostro futuro, la posizione «post-catastrofica» non sia necessariamente l'«ultima», ma una tragica occasione per re-immaginare il passato, per dargli una nuova possibilità.
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Mostri. Distinguere o non distinguere le vite dalle opere: il tormento dei fan

Dederer, Claire
Editore: Altrecose
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
In un libro generato da un lungo pezzo pubblicato sulla Paris Review nel 2017, mentre nasceva il movimento #MeToo, e subito diventato virale e discusso, Claire Dederer coinvolge i lettori nel chiedersi: come dobbiamo convivere, oggi, con le opere di artisti (ma anche artiste) «mostruosi»? Possiamo e dobbiamo ancora amare le opere di Hemingway, Allen, Polanski, Miles Davis, o Picasso? I geni – che chiamiamo anche «mostri» di bravura – meritano un trattamento speciale? La responsabilità maschile è identica a quella femminile, e che cosa può far deragliare il giudizio quando l’artista è una donna, come nel caso di J.K. Rowling, o di Virginia Woolf? Dederer ammira con coinvolgimento certi film di Polanski ogni volta che li vede, ma non gli concede indulgenze o attenuanti sugli abusi: si può convivere con questa contraddizione? Sono tutte domande protagoniste di questi anni e di quelli che verranno, sui giornali e nei dibattiti in tv, ma anche negli uffici che frequentiamo ogni giorno, a cena con gli amici, e nelle nostre coscienze. Le risposte non sono mai nette, per Dederer, e proprio questo le rende delle risposte preziose e soddisfacenti. Illuminante, onesto e mai così attuale, "Mostri" è un libro scritto come una conversazione con chi legge, ricco di divagazioni interessanti, che aiuta a pensare e a discutere. Prefazione di Giulia Siviero.
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L'invenzione dell'Occidente

Vanoli, Alessandro
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Questa è la storia di come, tra medioevo ed età moderna, le società europee (all’inizio spagnoli e portoghesi in testa) spinsero le proprie ambizioni sempre più verso l’oceano e così facendo trasformarono l’idea che esse avevano dell’Ovest: quella che era una direzione divenne poco alla volta uno spazio pensabile. È perciò una storia di grandi navigatori e di dibattiti violenti tra geografi, una storia di sfide e di esplorazioni che solcarono l’ignoto. Ma è anche la storia dei dibattiti culturali che ne seguirono e che inventarono e definirono quell’Occidente che prima mancava dalle mappe. E il punto di arrivo di questa storia siamo noi. In un momento in cui tutto questo appare ormai largamente messo in discussione, forse vale la pena riprendere il discorso da capo e chiedersi come si sia giunti alla nostra idea di Occidente. Come una direzione geografica ha fatto nascere e maturare un’idea di appartenenza. Quel che non possiamo fare è darlo per scontato. Pensare che noi si sia davvero da sempre così, che la nostra storia, la nostra cultura e la nostra civilizzazione corrispondano da sempre a quello spazio indistinto con i piedi in Europa e la testa nell’Atlantico: quell’Occidente che in questo secolo faticoso appare sempre più difficile da stringere nelle nostre idee e nelle nostre mappe.
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Chatgpt non pensa (il cervello neppure)

Benasayag, Miguel ; Pennisi, Ariel
Editore: Jaca book
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
In "ChatGPT non pensa (e il cervello neppure)" Miguel Benasayag, che da decenni si occupa del rapporto tra la macchina e il vivente, dialoga con Ariel Pennisi. È un dialogo stimolato dalla recente diffusione di massa di ChatGPT-4, ma che viene da lontano, si intreccia con spazi di vita, ricerca scientifica e un impegno politico comune. Non si tratta di essere tecnofobi o tecnofili: «Mentre gli uni si ripiegano sulla nostalgia di una natura perduta, gli altri si gettano nel vortice del funzionamento totale, dove il corpo, la finitezza, i limiti immanenti dell’esperienza vitale e perfino i segni della storia non sono che un ostacolo per una volontà di efficienza che gira a vuoto». Un dialogo serrato, meditato e chiarificante che rivendica la necessità di pensiero e di pratiche contro le nuove forme pervasive di colonizzazione digitale e in favore della “singolarità del vivente”, della «capacità di noi bestie di non funzionare, di vivere da inutili e di percepire tale condizione come la perfezione stessa». Ancora una volta, Benasayag ci invita a elaborare un modello di ibridazione tra la tecnica e gli organismi viventi che non si riduca a una brutale assimilazione.
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Andare per l'Italia razionalista

Isman, Fabio
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Molte nostre città vantano qualche edificio razionalista, riconoscibile per le forme «pure» e l'uso di cemento armato e vetro. Il razionalismo, durato solo dal 1925 al 1940 e ispirato dalle esperienze del Bauhaus, di Mies van der Rohe, Gropius e Le Corbusier, opera una propria originale rivoluzione estetica: fa scaturire la forma del costruito dalla sua funzione e abolisce ogni decorazione. Il nuovo stile «littorio» e il regime fascista, con le sue grandi opere pubbliche, ne oscurerà le novità e la memoria. L'itinerario muove dalle «piccole capitali» dove il movimento esordisce (Milano, Como, Roma), per raccontare piccoli gioielli anche di provincia, come Tresigallo, Sabaudia, Ivrea, Torviscosa, Cosenza e molti altri poco conosciuti che vanno riscoperti.
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La donna senza tomba

Pollack, Martin
Editore: Keller
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
È quasi l'estate del 1945, i partigiani jugoslavi stanno avanzando nella Bassa Stiria e arrestano vari abitanti di origine tedesca. Tra questi anche la settantenne Pauline Drolc, nata Bast, che dalla cittadina di Tiiffer — in sloveno Lagko — viene portata al campo di internamento provvisorio del castello di Hrastovec. Poche settimane dopo il suo arrivo muore a causa delle condizioni disumane del campo, della fame e dello sfinimento, o forse a seguito di una delle malattie che vi proliferavano. La sua tomba non viene mai trovata. Pauline, che è la prozia di Martin Pollack, segue il destino di molti prima e dopo di lei, e non ne sapremmo nulla se non fosse per questo ennesimo gioiello di ricerca e reportage che l'autore austriaco ha scritto. Il suo libro dedicato al padre, l'SS Gerhard Bast, è diventato una delle pietre miliari della "letteratura documentaria" in lingua tedesca. Ora questo nuovo lavoro di Pollack si pone al fianco di quell'opera e ci conduce, con l'andamento di un poliziesco, alla scoperta della biografia di Pauline e del complesso intreccio di Storia, confini, nazionalismo e ideologie letali che fa da sfondo a questa vicenda emblematica.
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Le guerre per la lingua. Piegare l'italiano per darsi ragione

Lombardi Vallauri, Edoardo
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
Sono in corso diverse guerre per il controllo dell’italiano. Da sempre, chi riesce a controllare la lingua decide in buona parte ciò che penserà la gente. Oggi, nell’epoca dei social network, intervenire non è più il privilegio di pochi opinion leader, ma chiunque, anche da incompetente, può partecipare e vincere delle battaglie. Questo libro affronta il modo in cui gli italiani si pongono rispetto alla «difesa dell’italiano dall’inglese», e riguardo alle battaglie sul presunto sessismo del lessico e della grammatica. La sua tesi centrale è che per decidere su tali questioni non basti avere delle forti preferenze ideologiche, ma occorra una competenza non superficiale sul funzionamento della lingua, e perciò sui veri modi in cui essa influenza il nostro modo di pensare.
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10 rivoluzioni nell'economia globale (che in Italia ci stiamo perdendo)

Feltri, Stefano
Editore: UTET
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA, FINANZA, IMPRENDITORIA
«Ci sono molte spiegazioni del declino italiano: la struttura delle imprese, troppo piccole, la bassa natalità, il peso del debito pubblico... Io ne vorrei proporre una meno tecnica e più semplice: parliamo sempre delle stesse cose e non ci accorgiamo del mondo che cambia intorno a noi finché non è già troppo tardi.» Il dibattito pubblico italiano si avvita sempre intorno agli stessi temi: i giovani disoccupati ma anche sfaticati, il Made in Italy che tutti ci invidiano, il debito pubblico che ci affossa, il ponte sullo stretto di Messina, il Festival di Sanremo. Ma intanto il mondo cambia, e sempre più velocemente. Stefano Feltri, da anni uno dei più autorevoli e informati giornalisti italiani, cerca in questo libro di indicare e descrivere le rivoluzioni che stanno scuotendo l'economia globale – e di cui in Italia arrivano eco lontane e confuse, distorte da calcoli elettorali, pigrizia intellettuale, astrusità tecnocratiche. Dall'ondata delle criptovalute, ormai in ritirata, alla transizione ecologica e ai suoi costi, dall'intelligenza artificiale che muove i primi passi concreti a una globalizzazione che scricchiola, dallo smart working alle logiche economiche dei social, Feltri ci racconta gli snodi cruciali dell'economia contemporanea, evitando tutti i luoghi comuni della mediasfera nazionale e portando una prospettiva ampia e informatissima a disposizione dei lettori, e dei cittadini, italiani.
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La dieta amica del clima. Una piccola rivoluzione collettiva nella lista della spesa

Rancilo, Giuliano ; Gibin, Davide
Editore: Altreconomia
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Cibo e cambiamento climatico sono indissolubilmente legati. Grazie a un'analisi delle abitudini alimentari globali e regionali, questo libro offre una visione chiara di ciò che consumiamo e del suo impatto sul nostro Pianeta. E propone un'alternativa. Il cibo costituisce una tra le principali fonti di emissioni di gas serra ed è responsabile di circa un terzo delle emissioni globali, come dimostrato in numerosi studi accademici. Questo libro, che amplia un recente studio scientifico pubblicato dagli autori, offre una dettagliata panoramica dell'impatto climalterante del settore del cibo. Dalla valutazione generale, gli autori esaminano lo stato attuale dell'impronta carbonica delle diete nei diversi Paesi. Ai fini di proporre un'alternativa, vengono presentati i food ranking, che consentono di confrontare l'impronta carbonica di vari alimenti per operare scelte consapevoli e costruire le "liste della spesa" amiche del clima. Queste scelte permettono di dimezzare (e oltre) l'impronta carbonica legata al cibo. Gli autori esplorano poi in dettaglio alcuni argomenti di particolare interesse o dibattito, come l'uso dell'acqua in bottiglia, il consumo di latticini e formaggi, l'importanza di una pesca e un'acquacoltura svolte in maniera sostenibile. Il libro include una serie di raccomandazioni per gli operatori del settore alimentare, inclusi i ristoratori, la distribuzione e i produttori. Ci sono proposte di azioni pratiche, di comunicazione e di policy. "Questo libro descrive dettagliatamente l'impatto del cibo sul clima e fornisce degli strumenti per agire in prima persona, mitigando l'impatto climalterante delle proprie scelte a tavola senza stravolgere i propri comportamenti. L'asse portante su cui costruire questo percorso sarà lo sviluppo di una dieta amica del clima. Siamo entrambi ricercatori e, secondo l'approccio tradizionale del metodo scientifico, la domanda di ricerca da cui si è partiti è la seguente: se è vero che per la decarbonizzazione dei settori con maggiore impatto sul clima ci vuole un'evoluzione (di tecnologie, di infrastrutture) che non avverrà dall'oggi al domani e se è altrettanto vero che le emissioni vanno ridotte da subito, allora cosa possiamo fare? In queste pagine suggeriamo una risposta" (Giuliano Rancilio, Davide Gibin).
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L'età dimenticata. Libera il bambino che sei stato

Mignanelli, Emily
Editore: Feltrinelli
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
Un viaggio intimo nella nostra infanzia e nella nostra storia familiare per ripulirci dalle ragnatele del passato. A chi sostiene che tutti avremmo bisogno di andare in terapia Emily Mignanelli risponde che dovremmo affidarci ai migliori terapeuti in circolazione: i bambini. Loro, che sono profondamente ancorati alla vita, sanno illuminare le vie da indagare. Loro, che non hanno sovrastrutture, riescono a trovare le soluzioni più efficaci. Gioco, parola, verità le loro carte vincenti. Loro siamo noi. Il piccolo precede il grande e tutti siamo nati dal bambino che eravamo. Questo libro è un viaggio per ricostruire la nostra storia familiare e personale. Prendendo in prestito vicende di bambine e bambini percorreremo i sentieri che possono permettere a tutti noi di giungere alla guarigione intima, profonda, delle nostre esistenze. Questo libro è anche un rito iniziatico al contrario: tornare bambini significa recuperare le nostre infanzie, riscrivendole con le giuste coordinate. I bambini saranno i nostri pazienti e al tempo stesso i nostri terapeuti. In questo gioco dello specchio cammineremo sul filo che separa l’illusione dalla consapevolezza. Nella tregua del giudizio, nel luogo sospeso dove non ci sono vittime né carnefici, ma solo eventi, dati e situazioni, troveremo gli equilibri dell’identità e della sua cura. Perché cercarli? Perché tutti meritiamo di vivere bene e rimanere connessi alla vita, perché tutti dobbiamo preservarla per chi verrà.
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Narrare l'Italia. Dal vertice del mondo al Novecento

Zoja, Luigi
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
«Questo libro, ampio e davvero godibile, è il risultato di un'eccezionale sapienza. Il lettore vi troverà collegamenti che non sospettava, dalla letteratura italiana alla storia (antica e moderna), dalla cultura alla sociologia, passando per temi come il nazionalismo, Dante, Giotto, le grandi città, rimpiangendo i giorni di gloria del Rinascimento, quando “gli italiani sono passati da attori a spettatori” ammirati da molti (Byron, Dickens), per giungere fino al Risorgimento e ai giorni bui del fascismo. È il frutto di anni di ricerca e di lavoro, oltre che di una conoscenza professionale della psicologia analitica. È anche insolitamente chiaro e lucido, cosa che non sempre si trova nei testi degli intellettuali italiani.» - Donald Sassoon Le caratteristiche di un territorio e degli abitanti che lo abitano sono difficili da definire. Che cosa siano gli italiani e l'Italia è una domanda alla quale in molti hanno provato a rispondere: Dante, Petrarca, Guicciardini, Leopardi. Fino a Giulio Bollati, che a lungo ragionò sul carattere distintivo degli italiani. A cimentarsi con questo tema è ora Luigi Zoja, con un progetto originale e a lungo meditato. L'autore attinge da storia, arte e letteratura, ma anche dalla psicoanalisi, tracciando la lunga storia del nostro Paese, dal Medioevo ai giorni nostri, attraverso l'autorappresentazione di chi lo ha abitato: una narrazione collettiva che influenza l'intera società e il suo ruolo nel mondo. Le nazioni sono in buona parte un prodotto dell'immaginazione, ma l'Italia lo è molto più delle altre, essendo il punto d'arrivo anche di una enorme quantità di fantasie non italiane. A partire dal Rinascimento, infatti, le classi colte d'Europa completavano la loro educazione con un viaggio in Italia, sebbene più per conoscerne le antichità che gli abitanti reali. In questo saggio straordinario Luigi Zoja traccia una parabola, che vede una crescita evidente dal Medioevo fino al suo apice, il Rinascimento: qui le arti, ma anche la ricchezza materiale, hanno superato qualunque paese dell'Occidente. L'Italia dei mille comuni, divisa e militarmente debole era giunta al «vertice» del mondo. Da lì si è avuto un inesorabile ripiegamento, e si è pian piano sedimentata l'idea potente di nazione unita e di una grandezza passata da riconquistare, mentre quasi ogni primato lasciava la Penisola. L'idea di Italia ha così conosciuto un lento declino, compensato da una narrazione inconscia sempre più bellicosa, retorica e vuota, fino al mito fascista della rinascita dell'impero. Significativamente, è solo dopo il 1945 che l'Italia torna davvero a un vertice creativo: con il cinema, che restituisce centralità agli antieroi, a quegli umili che già il Rinascimento aveva celebrato. Ma la narrazione nostalgica di un supposto grandioso passato imperiale non ci ha mai abbandonati del tutto e ancora risuona nell'inconscio collettivo degli italiani.

Pubblicato in DATI il 21/05/2024