Top 40 saggi maggio

La classifica dei titoli di saggistica presenti nelle vetrine di maggio. In prima posizione, "Uno diviso due. Fratelli e sorelle" di Massimo Recalcati. Seguono "Non posso e non voglio tacere. Riflessioni di una donna di pace" di Liliana Segre e "Gatti neri e specchi rotti. Perché siamo superstiziosi" di Elisabetta Moro e Marino Niola.

Per altri titoli impostare sul sito data vetrina 01/05/2025-31/05/2025, Genere: Saggistica, ordinare per Indice di Diffusione.

1

Uno diviso due. Fratelli e sorelle

Recalcati, Massimo
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Questo libro indaga innanzitutto i conflitti e i tormenti che caratterizzano il rapporto tra fratelli e sorelle. Il primo moto che orienta questo rapporto non è, infatti, quello della fratellanza o della sorellanza ma quello dell’odio e dell’inimicizia. Con la nascita di un fratello o di una sorella la nostra vita si trova esposta al regime plurale del Due, all’impossibilità di essere un Uno indiviso. E la prima tendenza pulsionale dell’umano non è quella di accogliere il Due, ma quella di respingerlo, di negarne l’esistenza. Non può allora essere la Natura – la sostanza del sangue – a fondare un legame di fratellanza o di sorellanza. I fratelli e le sorelle rischiano sempre il conflitto aperto, la lotta senza esclusione di colpi, l’aggressività inesausta di una rivalità invidiosa e gelosa che sembra non conoscere alcuna pacificazione possibile. Come si può allora divenire fratelli e sorelle al di là del mito della consanguineità? Come si realizza una fratellanza e una sorellanza che non siano preda dell’odio, dell’invidia o della rivendicazione aggressiva? È possibile realizzare un legame solidale discreto senza la pretesa che tutto sia condiviso, senza annullare l’esistenza separata dell’Altro, senza voler a tutti i costi costringere il reale del Due dentro il recinto chiuso dell’Uno? Il sangue non è la sostanza della fratellanza.
2

Non posso e non voglio tacere. Riflessioni di una donna di pace

Segre, Liliana
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«Il ritorno del frastuono osceno delle bombe così vicino a noi, nell’Ucraina aggredita, la guerra riesplosa in Medio Oriente, insieme con i tanti conflitti dimenticati nel mondo, sono motivo di grande preoccupazione, di un’angoscia che, per chi porta ancora nel corpo e nell’anima gli incubi del secolo scorso, è forse ancora più acuta». La senatrice a vita Liliana Segre, dopo un trentennio speso a testimoniare ciò che è stato, consegnando ai giovani un messaggio di pace, non può che soffrire per quanto accade oggi nel mondo. Eppure, così come ha scelto finora di impegnarsi e di non tacere, nonostante dal 2019 viva sotto scorta, continua anche oggi, in questo momento così delicato, a riflettere sul presente e a raccontare il passato. Perché dagli errori di ieri si possa imparare, scongiurando nuovi rischi. Nell’intervista inedita che apre questo libro, parla della sorte di israeliani e palestinesi, esprime sconforto per le vittime innocenti dell’una e dell’altra parte, confessa di sperare ancora nella soluzione «due popoli, due Stati». E non mancano i timori per il destino dell’Ucraina, così come per le tensioni autoritarie e gli altri conflitti che attraversano il mondo. Completa il volume una scelta delle rubriche, degli interventi e dei discorsi pubblici più significativi. Ciò che ne nasce, a ottant’anni dalla fine del Secondo conflitto mondiale e dalla liberazione di Liliana Segre dai lager nazisti, è una riflessione di altissimo profilo su guerra, pace e democrazia. Ma anche un accorato appello a lasciare ai bambini di oggi un mondo migliore, pacificato, contro ogni spirito di vendetta.
3

Gatti neri e specchi rotti. Perché siamo superstiziosi

Moro, Elisabetta ; Niola, Marino
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Gatti neri, specchi rotti, giorni sfortunati, numeri fortunati, amuleti infallibili, talismani indispensabili, riti scaramantici. Sono pochi esempi di quello sterminato catalogo di superstizioni cui sin dalla notte dei tempi ricorriamo contro i rischi del vivere e le incognite dell’esistenza. Perché, nonostante i progressi della conoscenza, dell’alfabetizzazione, della tecnologia, l’immaginario scaramantico non conosce declino, anzi continua a moltiplicare i propri segni. Perché evidentemente non sono un residuo prelogico del pensiero ma un bisogno di spiegazione supplementare, l’illusione di controllare l’incontrollabile.
4

Libri insieme. Viaggio nelle nuove comunità della conoscenza

Faggiolani, Chiara
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA, FINANZA, IMPRENDITORIA
Sono numerose e si moltiplicano giorno dopo giorno in un autentico processo di gemmazione. Le comunità della conoscenza stanno cambiando il modo in cui le persone vivono i libri. Cosa sono concretamente? Sono realtà che prendono forma in contesti e luoghi molto diversi: biblioteche ‘normali’ e di condominio, gruppi di lettura analogici e digitali, librerie tradizionali e associative, silent reading party, ritiri letterari, human libraries. Sfiorano le gerarchie tradizionali della filiera del libro, ma più frequentemente nascono completamente al di fuori di essa, in spazi inusuali che ritrovano nuova vita grazie alla lettura condivisa. Le comunità della conoscenza fanno del libro il loro motore e delle storie il loro carburante. Storie che diventano strumenti di cura e agenti di sviluppo per le comunità. Chiara Faggiolani, attraverso conversazioni con decine e decine di pionieri della lettura nel nostro paese (e oltre), racconta micro-storie che vedono nella lettura l’agente di sviluppo per la comunità, lo strumento di rigenerazione urbana, di innovazione sociale, di contrasto alla solitudine e di promozione della salute. “Libri insieme” si rivolge a chi lavora nel mondo del libro e vuole cogliere nuove opportunità, ai professionisti che vogliono comprendere i cambiamenti culturali in atto. Ma è anche un libro che parla al cuore dei lettori, a chi crede nella forza trasformativa delle storie.
5

Paura di essere disconnessi. Adolescenti e dipendenza dalla rete (La)

Pontillo, Maria ; Vicari, Stefano
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Adolescenti, a volte poco più che bambini, sempre connessi, anche di notte. Non chiedono aiuto né accettano - se non con grande nervosismo - di vivere al di fuori di quella cerchia invisibile di relazioni. Perché hanno così paura di disconnettersi? Cosa temono di perdere? Gli autori, avvalendosi di storie vere, raccontano questa dipendenza sempre più diffusa, le forme che assume, le ragioni profonde, i fattori individuali e ambientali che la facilitano e spiegano quali sono i campanelli di allarme e gli interventi possibili.
6

Senza giri di parole. La verità sulle sfide economiche e sociali del nostro futuro

Cottarelli, Carlo
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA, FINANZA, IMPRENDITORIA
In un tempo di profonde incertezze e instabilità, Carlo Cottarelli fa il punto con schiettezza e rigore su sette grandi sfide globali che stanno plasmando il nostro presente e determineranno il nostro futuro sociale ed economico. Dal riassetto del potere internazionale tra Cina e Stati Uniti - in particolare dopo l'insediamento della nuova amministrazione di Trump - e l'ascesa di nuove potenze globali al crescente ruolo economico-politico delle multinazionali tecnologiche, dalle minacce del riscaldamento globale alle sfide poste dai flussi migratori, dalle sempre più forti tensioni interne dell'Unione europea al progressivo calo delle nascite, nonché alla situazione italiana e al futuro della sua economia. Fronti aperti, ma soprattutto irrisolti, per i quali è arrivato il tempo di «rimboccarsi le maniche» e provare a trovare soluzioni concrete e realistiche, anche se oggi ci sembrano irraggiungibili. Rispetto alle generazioni passate, che hanno affrontato e superato problemi ben più complessi dei nostri, partiamo certo da basi più solide. Ma le incognite sono molte, e se vogliamo non farci trovare impreparati e cercare di superare gli ostacoli davanti a noi, il primo, urgente passo è prendere piena coscienza della situazione, dirsi le cose come stanno, senza giri di parole, senza abbandonarsi al pessimismo né cullarsi in un cieco ottimismo, e senza ricorrere a scorciatoie. Cottarelli offre una riflessione lucida e necessaria, che non tace gli aspetti più complicati e controversi delle singole questioni e rappresenta un punto di partenza imprescindibile. Perché solo con onestà e consapevolezza possiamo affrontare un futuro incerto con nervi saldi e sguardo critico.
7

Inganno dei confini. Come la geografia governa il mondo (L')

Guida, Simone
Editore: Gribaudo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
I confini sono reali o solo un’illusione? Da sempre l’umanità li traccia per separare popoli, culture e campi d’influenza del potere; anche se il primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, ha smentito secoli di storia con un semplice sguardo: «Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini». La realtà dei fatti è che queste linee immaginarie hanno modellato il corso degli eventi e condizionato le vite di milioni di persone. L’inganno dei confini esplora il paradosso di un mondo diviso da barriere spesso arbitrarie: dall’Africa, sezionata con il righello alla Conferenza di Berlino, ai Balcani, dove il crollo della Jugoslavia ha stravolto le mappe, riscritte a colpi di guerre sanguinose. E perché il Gambia è una sottile striscia incastrata nel Senegal? Per quale motivo Cipro è divisa in quattro tra Grecia, Turchia, ONU e Regno Unito? E come può un confine attraversare una casa, come accade a Baarle-Hertog, tra Belgio e Paesi Bassi? Con uno stile ironico e coinvolgente, attraverso storia, geopolitica e attualità, Simone Guida svela le contraddizioni delle frontiere moderne, interrogandosi su un futuro senza muri. Perché i confini non sono altro che convenzioni, eppure decidono chi siamo, come viviamo i nostri giorni, dove possiamo andare e quali guerre si combatteranno domani. I confini non sono linee tracciate sulla Terra, ma cicatrici della storia.
8

Cervello che guarda il cielo. Alla ricerca del padre eterno (Il)

Andreoli, Vittorino
Editore: Piemme
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
In che modo la nostra mente è predisposta a pensare e ad accogliere l'idea di Dio? In questo libro l'attenzione è proprio rivolta all'uomo, alla sua struttura cerebrale come luogo del pensiero e dell'affettività (emozioni e sentimenti), con lo scopo di mostrare che la trascendenza è «disegnata» dentro la sua biologia. «Mi ha sempre colpito l'immagine che, dell'uomo, ha dato il grande poeta Giuseppe Ungaretti: l'uomo attaccato nel vuoto al suo filo di ragno. Un'immagine tragica che guarda nell'abisso. Ma è tempo di alzare gli occhi e di rivolgere la mente (il cervello) verso l'alto, verso il cielo nella certezza che da qualche parte si incontra la trascendenza. La certezza è in quell'incontro che si fa esperienza di Dio a cui segue un'ascesa che unisce sempre più l'umano con il divino. Il fulcro di questa visione è l'esperienza, l'incontro con Dio. E non richiede necessariamente il monastero, ma la capacità di isolarsi, per non sentire sempre il rumore del mondo. E per dare spazio al silenzio dell'eterno. Per molti è ancora un'attesa. Per tanti un dono già ricevuto. Per tutti è un bisogno, piantato nel cervello umano». Vittorino Andreoli, psichiatra e autore molto conosciuto dai lettori italiani, con uno stile chiaro e accessibile, indaga i processi della mente che pensano, riflettono e sperano in un'entità superiore che può chiamarsi invisibile, metafisica, Dio, padre eterno. Perché il bisogno di guardare a Dio è qualcosa che è presente nei recessi della nostra mente. Bisogna solo cominciare a esserne consapevoli.
9

Incontri ravvicinati tra le due culture. Dialoghi sull'umanesimo

Odifreddi Piergiorgio
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
“Secondo Gabriel García Márquez, la vita si vive per raccontarla. E secondo Elias Canetti, la vita che si vive per raccontarla sta negli incontri interessanti che la punteggiano. Questo libro è appunto un racconto, o un resoconto, di incontri con persone che valeva la pena incontrare e ascoltare, e che hanno reso la mia vita più piena e degna di essere vissuta.” L’intenzione dell’autore, provocatorio e ironico come sempre, è quella di trovare punti di contatto tra le due culture, scientifica e umanistica, per mostrarne la sostanziale unità dietro l’apparente separazione. Il politico Giulio Andreotti, il religioso Dalai Lama, il filosofo Jacques Derrida, l’attore Dario Fo, il matematico John Nash e lo scrittore José Saramago sono solo alcuni dei numerosi personaggi, ventuno dei quali premi Nobel, che con le loro passioni e le loro curiosità insospettate ci mostrano in questo libro, una volta di più, che le divisioni culturali sono spesso, se non sempre, fittizie.
10

Nel segno di Thot. La meravigliosa avventura dei numeri dall'antichità all'età moderna

Magrini, Alessandro
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Li usiamo tutti i giorni, fin dalla prima elementare impariamo a fare calcoli e a misurare il mondo, grazie a loro. Ma da dove vengono i numeri? Quanta strada è stata percorsa da quando, secondo il mito, il dio Thot ne ha fatto dono agli antichi egizi? Come si è contato,  come si sono fatte le operazioni nel corso dei secoli, dei millenni? Quando e per che vie il sistema posizionale si è diffuso e ha scalzato quello additivo? E perché i numeri arabi (o indiani) che usiamo noi sono diversi dai numeri che usano gli arabi? Muovendosi con disinvoltura tra l'Egitto del IV millennio a.C. e le scuole d'abbaco medievali, maneggiando pazientemente i chiodini che scorrevano sulle «calcolatrici» romane e i gettoni usati da papa Silvestro II a ridosso dell'anno Mille, percorrendo coi mercanti (e i matematici) arabi le strade fra la valle dell'Indo e il Marocco, Alessandro Magrini affronta queste e moltissime altre questioni in "Nel segno di Thot", seguito ideale de "Il dono di Cadmo", in cui ci ha accompagnato alla scoperta dell'alfabeto.  E anche qui aneddoti, curiosità e soprattutto la chiarezza espositiva e la passione che traspare da ogni pagina rendono godibilissimo uno studio pur così documentato. Anche qui si viaggia affascinati nel tempo e nello spazio, stupendosi delle meraviglie che l'uomo è riuscito a creare grazie a qualche segnetto inciso o scritto col gesso, col calamo, con la penna.
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Anoressie. Conoscere e curare i disordini alimentari. Teoria e casi clinici

Valteroni, Elisa
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
I disturbi alimentari si nutrono dell'inganno del controllo, rendendo la cura una sfida ardua e delicata. Cosa significa ammalarsi di questo tipo di disturbi oggi e quali sono le implicazioni per le famiglie? Quali i fattori di rischio, di formazione e mantenimento? E quanto influiscono i social media sulla loro diffusione? Elisa Valteroni, psicologa e psicoterapeuta al Centro di Terapia Strategica di Arezzo, esplora le risposte a queste domande, presentando un modello di trattamento efficace, supportato da numerosi casi clinici. Con un'analisi approfondita e aggiornata, l'autrice illustra le varie forme – dall'anoressia nervosa alla bulimia, dal binge-eating al vomiting e alla sindrome da alimentazione notturna incontrollata – evidenziando come i protocolli terapeutici siano sistematici e al tempo stesso adattabili alle specificità di ogni paziente in cura. Un testo utile sia ai professionisti del settore che a chiunque desideri comprendere e affrontare questa complessa problematica della società contemporanea.
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Perché l'Italiano? Storia di una metamorfosi

Lahiri, Jhumpa
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Da quando Jhumpa Lahiri si è trasferita a Roma per imparare meglio l’italiano, nel 2012, la domanda «perché l’italiano?» le è stata rivolta con insistenza, e ancor di più dopo che in questa lingua ha cominciato anche a scrivere. «Per amore» è la prima risposta, la più istintiva ma non meno vera. E come ogni amore, questo ha finito per trasformarla. Da autrice è diventata anche traduttrice, dei propri testi e di quelli altrui. Una metamorfosi personale che infonde grande lucidità e sentimento alle sue riflessioni sulle lingue e su quella preziosa attività del pensiero che consente di passare dall’una all’altra, creando nuovi innesti e prospettive. Fin da bambina, da quando le è venuto il dubbio su quale lingua usare in un biglietto per la Festa della mamma – l’inglese imparato a scuola o il materno bengali? –, Jhumpa Lahiri si è posta problemi di traduzione. Così, quando ha affrontato il rischio di tradurre le proprie parole e quelle degli altri, ha sperimentato quella particolare forma di riconoscimento di sé che spesso chiamiamo destino. Ma il destino ha i suoi snodi, è un percorso fatto di incontri fortuiti, scelte e occasioni. In questo caso, è un avvincente percorso intellettuale, una ricerca senza fine il cui racconto conferisce un andamento narrativo a questa intensa raccolta di saggi sulla traduzione e l’autotraduzione. Nei tredici testi che compongono il libro, di cui quattro nati in italiano e nove in inglese, gli incontri sono fecondi e numerosi: in primis, quello con la lingua italiana, per amore della quale Jhumpa Lahiri ha scelto di vivere metà della sua vita a Roma, e da cui tutto ha avuto inizio; poi quello con i romanzi di Domenico Starnone che l’autrice ha tradotto in inglese (“Lacci”, “Scherzetto”, “Confidenza”), un’esperienza nuova ed emozionante; quello con le Lettere dal carcere di Antonio Gramsci, un potente antidoto al confinamento della pandemia; e infine l’incontro di una vita, in un’altra lingua ancora, quello con il grande poema ovidiano, il cui argomento diventa la metafora principale per interpretare il processo traduttivo. Su tutti questi temi Jhumpa Lahiri posa il suo sguardo acuto e appassionato, uno sguardo bifronte che a ogni pagina trasmette l’urgenza di coltivare il dialogo tra lingue per creare una letteratura e una società più aperte.
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Pelle. Che cosa significa pensare nell'epoca dell'intelligenza artificiale (La)

Ferraris, Maurizio
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
«La pelle, quella che dà il titolo a questo libro, non è solo la sede della sensibilità. È anche, in quanto involucro vivente di un organismo volente, quella che si vuol vendere cara, al prezzo più alto possibile, in ogni momento della nostra vita; che ci attira verso un altro vivente per imperscrutabili questioni di pelle; o che può renderci amici per la pelle; o ancora quella che vorremmo fare o che vorremmo farci. Ossia è un impasto di sangue, sudore e lacrime che nessuna macchina potrà né vorrà mai imitare. Ciò premesso, metto in attesa la pelle e passo al silicio». Che cosa manca al burattino per diventare un bambino? Che cos'abbiamo noi che l'intelligenza artificiale non possieda? A credere a quel che si legge, niente: i computer pensano, e meglio di noi, tanto è vero che ci portano via il lavoro. Ma a rifletterci un poco, le differenze ci sono eccome. I computer non vivono, non muoiono, non hanno paura, non si annoiano, e soprattutto non vogliono. Impassibili, registrano le nostre azioni e passioni, e hanno bisogno del nostro prompt proprio come un vampiro ha bisogno di sangue. Basta saperlo, e passa la paura. Quel sangue che alimenta il web, l'intelligenza artificiale, il grande archivio della vita umana, è nostro, e deve tornare a noi. Ma questo non potrà mai aver luogo se non capiamo che quello che abbiamo scaraventato in cielo e trasformato in una entità malvagia e minacciosa siamo noi e soltanto noi, nel nostro sapere e nella nostra insipienza, nelle nostre speranze e nelle nostre disperazioni. Purtroppo. O per fortuna, se saremo capaci di cavare dei fiori da tutto quel letame.
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2 giugno

Gentiloni Silveri, Umberto
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
È il giorno in cui la vita politica ha ricominciato a pulsare, il primo passo verso la conquista di nuovi diritti. È ancora una data che guarda al futuro? Le radici di domani Il 2 giugno 1946 è la data di fondazione della nostra Repubblica. Un giorno che segna al tempo stesso la fine della tempesta del conflitto mondiale e l'inizio di una nuova storia. Una svolta non priva di contraddizioni, tanto che il suo valore simbolico tende ad affievolirsi nel corso del tempo. La stessa festività viene ridimensionata, spesso relegata in secondo piano, quasi cancellata nel corso delle stagioni dell'Italia repubblicana. Quando è riscoperto e nuovamente inserito nel calendario civile, il 2 giugno assume un significato diverso, è una risposta alle ipotesi secessioniste, è una sfida a chi mette in questione le ragioni che tengono insieme una comunità nazionale. Sono trascorsi ottant'anni: le nuove generazioni vorranno ridare sostanza e vigore a quel giorno?
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Partecipazione e accessibilità. Costruire contesti «for all» in ambito culturale

Serra Fabrizio (cur.); Tartaglia Franco (cur.); Venuti Silvio (cur.)
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La partecipazione alla vita e alle attività culturali è un bisogno e un diritto di tutti. Ma che cosa significa oggi parlare di accessibilità ai luoghi dell'arte e della cultura? Come promuoverla, costruirla e comunicarla? E perché è importante, partendo dall'esperienza delle persone con disabilità, evolvere verso un approccio for all? Il testo, pensato per i professionisti del settore e per tutti coloro che hanno a cuore l'argomento, delinea strategie e metodologie per rendere accessibili i patrimoni culturali e artistici e per realizzare spazi accoglienti, capaci di coinvolgere tutti i pubblici: un obiettivo irrinunciabile nella creazione di una società aperta e inclusiva, attenta al benessere di ognuno.
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Colazione al parco con Virginia Woolf. L'arte di innamorarsi dei libri

Perego, Marta
Editore: Vallardi A.
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Cosa significa davvero essere liberi secondo Sartre? Perché leggere Ferrante ci insegna a fare i conti con le ombre interiori? Ci sono libri che restano con noi per tutta la vita. Libri che ci entrano dentro, e di cui, incredibilmente, ricordiamo tutto: quando li abbiamo letti, dove ci trovavamo, di chi eravamo innamorati. Antidoti alla banalità e alla noia, i grandi romanzi sono occasioni preziose per scoprire chi siamo nella nostra autenticità più vera, un atto di ribellione contro chi ci vorrebbe omologati. Così, Emily Brontë ci mostra quanto sia facile confondere la passione con la dipendenza e quanto sia essenziale distinguere un amore che libera da uno che incatena. Così, Italo Calvino ci ricorda che i libri non sono solo compagni di viaggio, ma strumenti che danno forma alla nostra esistenza e ci aiutano a comprendere chi siamo davvero. Un mosaico di storie, ciascuna dedicata a un'opera straordinaria, per riscoprire il potere trasformativo della lettura: un faro capace di illuminare la strada e offrirci nuovi modi di guardare il mondo – e noi stessi. Un viaggio nel cuore della grande letteratura.
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Le appassionate. Storie di donne che hanno cambiato il futuro

De Luca, Maria Novella ; Fiori, Simonetta
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
L’unica rivoluzione, in un paese senza rivoluzioni, è stata quella delle donne. Invisibile, ostinata, intrecciata alla quotidianità e alla politica, alla giustizia e alla cura, alle battaglie pubbliche e alle rivoluzioni intime. Una rivoluzione senza armi, ma non senza ferite. Questo libro raccoglie le storie di chi ha cambiato il mondo senza aspettare il permesso di farlo. Donne che hanno osato varcare soglie chiuse da secoli, che hanno sfidato istituzioni immobili, che hanno pagato un prezzo per ogni conquista. Alcune lo hanno fatto sotto le luci della ribalta, altre nel silenzio della fatica quotidiana, ma tutte hanno lasciato un segno, spesso più profondo di quanto la storia sia disposta a riconoscere. Dalla politica alla medicina, dall’informazione ai diritti civili, dall’università al sindacato, queste testimonianze tracciano un filo di resistenza e cambiamento, una memoria che non deve andare perduta. Non solo per riconoscere ciò che è stato, ma per capire cosa sta accadendo ora. Perché se il patriarcato non è crollato, se i diritti acquisiti rischiano di sgretolarsi sotto il peso delle nuove disuguaglianze, allora questa rivoluzione non è finita. E le battaglie delle madri e delle nonne risuonano nelle lotte delle nuove generazioni, nelle parole di chi ancora oggi si ribella alle ingiustizie, nei gesti di chi non accetta di fare passi indietro. Queste storie raccolte dalla voce delle protagoniste, che ci hanno consegnato anche il lato privato delle loro vite, sono un testimone affidato a chi continuerà a lottare. Perché la rivoluzione delle donne resta aperta, viva, necessaria. Raccontarla significa difenderla. La rivoluzione delle donne è silenziosa ma inarrestabile. E se oggi rischia di arretrare, raccontarla diventa un atto politico. “Se la battaglia per i diritti non finisce, nemmeno la memoria deve finire.”
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Energie del mondo. Fossile, nucleare, rinnovabile: cosa dobbiamo sapere (Le)

Ruggieri, Gianluca
Editore: Laterza
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
In Italia le bollette sono tra le più care d’Europa. È la dipendenza dall’estero a condannarci, come se dalla crisi energetica non avessimo imparato nulla. Eppure, sappiamo che il fossile è responsabile dello sconvolgimento climatico. E che liberarsi di gas, petrolio e carbone è l’unico modo per risanare il pianeta e il nostro portafogli. Ma su quali fonti conviene investire? Se c’è un tema che lascia interdetti è proprio quello dell’energia. Le questioni sono tante e chi ha interessi in gioco non fa che confondere le acque. Così i dubbi abbondano: fotovoltaico ed eolico bastano davvero a produrre l’elettricità che ci serve? E come si fa quando non c’è sole o vento? Non dovremmo piuttosto tornare al nucleare? Oppure passare tutti alle auto elettriche? E perché non puntare su biocombustibili o idrogeno? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta in questo libro, un vero e proprio compendio di tutto ciò che c’è da sapere sull’energia, dal riscaldamento domestico ai trasporti, fino ai danni e agli sprechi di un sistema dominato dal fossile. Guardando ai dati e confrontando le diverse opzioni, Gianluca Ruggieri ci aiuta a farci un’opinione informata, evitando i tranelli tesi da chi vuole mantenere lo status quo. Perché il segreto di cui nessuno parla è che l’era delle rinnovabili è già iniziata. Ed è una trasformazione che ci chiama tutti in causa, fin nelle scelte di ogni giorno.
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Un'altra storia

Landini, Maurizio
Editore: Piemme
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Maurizio Landini, segretario del più importante sindacato italiano, la Cgil, si racconta per la prima volta a cuore aperto, aprendo l’armadio della memoria. Dagli anni Settanta ai giorni nostri, dall’infanzia e l’adolescenza a San Polo d’Enza, fino alle esperienze sindacali degli inizi a Reggio Emilia e Bologna, al salto nazionale in Fiom prima e in Cgil poi. Tra ricordi, aneddoti e svolte professionali ed esistenziali si scorge la storia degli ultimi quarant’anni di questo Paese, con un focus su alcune grandi ferite sociali di ieri e di oggi che ancora sanguinano e che devono essere rimarginate. Non mancano le analisi sulle grandi questioni legate al mondo del lavoro e a quello delle grandi vertenze (come, ad esempio, Stellantis), il rapporto con i governi (Berlusconi, Prodi, Renzi, Conte, Draghi e Meloni), nella declinazione dell’idea-manifesto del “sindacato di strada”, in cui democrazia e autonomia sono il grande orizzonte. Questa narrazione personale e intima, ricca di spunti e riflessioni, si tiene insieme a quelle che sono le battaglie storiche del segretario e della sua azione “politica”: la dignità del lavoro, affermata nel dopoguerra e nella seconda metà del Novecento e negata nell’ultimo ventennio a colpi di leggi sbagliate, che le iniziative referendarie propongono, infatti, di correggere e riformare profondamente. Un’altra storia è un libro che ci parla di diritti da difendere, battaglie ancora da fare e del futuro, ma soprattutto ci fa conoscere meglio uno dei protagonisti della Repubblica italiana che negli ultimi anni hanno fatto sentire di più la propria voce.
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Russia l'impero che non sa morire. Il passato di Mosca, il futuro di Kyiv

Zafesova Anna
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«A guardarla da fuori sembra che la Russia sia cambiata troppo poco, ma i russi credono che sia cambiata eccessivamente, anche perché prima era rimasta immutata per decenni.» Con queste parole cominciava un libro di Anna Zafesova pubblicato esattamente vent'anni fa. Era un'altra fase storica, se è vero come è vero che gli ultimi decenni sono stati scenario di un'accelerazione del mutamento politico, sociale e tecnologico che ha coinvolto il mondo intero. È il future shock su cui questo libro si concentra: per capire «la testa» dei russi di oggi, per indagare le dinamiche di potere attive nel regime di Putin, per spiegare come l'aggressione all'Ucraina del 2022 ha reso ancora più evidente «la sete di passato di un Paese che non vede un futuro». Sulla linea di questa dicotomia Zafesova insiste, indicando nella biforcazione storica degli anni Novanta il momento "sliding doors": la narrazione putiniana, per certi versi rassicurante, della restaurazione della potenza sovietica (senza reali assunzioni di responsabilità rispetto a settant'anni di dittatura), opposta a quella ucraina, capace di dare le «colpe» al passato coloniale e cementare dal basso un'identità nazionale cresciuta nel tempo per contrasto a Mosca e per affinità al sogno europeo. «Nessuno possedeva il manualetto di istruzioni per la costruzione di una nazione post-sovietica» scrive Zafesova, eppure l'Ucraina è riuscita in questo processo ben prima dello scoppio della guerra. E ha già vinto una battaglia per la propria esistenza che quindi non si svolge solo sul campo, ma sul piano dell'autonarrazione, del rapporto con la verità, della reale possibilità di autodeterminazione dei due popoli.
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Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina

Albanese Francesca
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l'integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. Un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato Francesca a comprendere storia, presente e futuro della Palestina. Hind Rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto Gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un Paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. Abu Hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di Gerusalemme; e George, amico stretto, di Gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. Alon Confino, grande studioso dell'olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l'apartheid e ne vuole la fine. Ghassan Abu-Sittah, chirurgo arrivato da Londra per entrare nel vivo dell'orrore più inimmaginabile, ci racconta ciò che ha visto; e Malak Mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare Gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. E poi Ingrid Jaradat Gassner, Eyal Weizman, Gabor Maté - fino a una delle persone più vicine a Francesca nella vita, così come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione. Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell'occupazione? Dov'è la casa di una persona rifugiata? In che condizioni vive il popolo palestinese? Fino a che punto può arrivare la crudeltà di un genocidio? Domande a cui non possiamo sottrarci, legate a personaggi e luoghi che ci permettono di capire cosa è stata la Palestina fino al 7 ottobre 2023 e cosa è adesso.
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Confini di classe. Diseguaglianze, migrazione e cittadinanza nello stato capitalista

Ypi Lea
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La cittadinanza non è più una conquista universale, ma uno strumento di esclusione. Lea Ypi smaschera le narrazioni identitarie e rivendica la giustizia di classe come bussola per ripensare la democrazia. Che cos’è la cittadinanza oggi? E in che modo la sinistra ha smarrito la propria bussola, accettando il dilemma tra giustizia sociale e immigrazione come un dato di realtà, e non come il frutto di rapporti di potere? Lea Ypi decostruisce qui, in modo radicale, i luoghi comuni del dibattito pubblico su migrazione, integrazione, sovranismo e cittadinanza, e dimostra che le politiche migratorie contemporanee rafforzano la divisione tra classi sociali, e che lo Stato capitalista – lungi dall’essere un garante imparziale della giustizia – è spesso uno strumento di esclusione e dominio. Il cuore della sua argomentazione è semplice quanto dirompente: la vera frattura non passa tra nativi e stranieri, ma tra chi ha diritti e risorse, e chi ne è sistematicamente privato. Anche nelle società all’apparenza più democratiche, la cittadinanza si compra, si eredita, si concede: non è mai davvero accessibile a tutti. E mentre la sinistra insegue narrazioni identitarie e discorsi sulla cultura nazionale, perde di vista ciò che ha storicamente costituito il suo compito: organizzare la solidarietà di classe. "Confini di classe" raccoglie tre dei più importanti saggi politici di Lea Ypi e propone una nuova chiave di lettura per comprendere le crisi della democrazia contemporanea. Un invito urgente a ripensare i confini, non in termini di geografia, ma di giustizia.
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Uguaglianza. Che cosa significa e perché è importante

Piketty, Thomas ; Sandel, Michael J.
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Giustizia sociale, meritocrazia, ricchezza e potere: Piketty e Sandel si confrontano sulle radici della disuguaglianza e sulle strade per superarla. Un dialogo illuminante che offre nuove prospettive sul futuro della democrazia e del diritto a un mondo più equo. Thomas Piketty e Michael J. Sandel rispondono a questa domanda in un dialogo appassionato su economia, giustizia sociale e democrazia. La meritocrazia premia davvero il talento o rafforza le disuguaglianze? Il denaro influenza troppo la politica? È possibile creare un sistema più equo senza rinunciare alla libertà? Dalla tassazione progressiva al welfare, dal populismo alla crisi climatica, fino alle sfide poste dalle migrazioni di massa, due delle voci più influenti del nostro tempo analizzano il rapporto tra ricchezza e potere e propongono nuove idee per una società più giusta. Osservare Piketty e Sandel affrontare questi e altri problemi significa intravedere nuove possibilità di cambiamento e giustizia, ma anche accettare la verità ostinata che il progresso verso una maggiore uguaglianza non arriva mai rapidamente né senza profondi conflitti sociali e lotte politiche.
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Catalogo degli Oggetti Smarriti InNatura. Come e perché cercarli nei libri per l'infanzia

Bevilacqua, Silvia
Editore: Mimebù
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Che cosa sono gli “Oggetti Smarriti InNatura”? Che rapporto abbiamo con quest’ultima? È possibile convivere senza danneggiarla? Sono domande sempre più urgenti di fronte all’emergenza climatica. Rivolto a chi insegna, educa, sviluppa progetti di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza o attività sull’ambiente, ma anche a genitori che abbiano a cuore il presente (che è futuro) della vita sulla terra, il Catalogo si pone l’obiettivo di ricercare e ritrovare il legame smarrito InNatura attraverso le parole di autori e autrici per l’infanzia. Instaurare un dialogo aperto e sincero su questi temi con i più giovani è una possibilità anche per gli adulti di riscoprire la meraviglia della natura e realizzare che non è mai troppo tardi per fare la differenza. Leggendo queste pagine, potrete orientarvi a rintracciare gli elementi, concreti o astratti, che ci rimettono in connessione con la natura, e nutrire il desiderio di aprire strade di lettura e pensiero che vadano nella direzione di una maggiore sensibilità verso l’ambiente. Ora cercate un posto comodo: abbiate pazienza, ci sono molti Oggetti Smarriti da leggere, raccontare, pensare e ritrovare.
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Giganti silenziosi. Il Medioevo in dieci alberi (I)

Grillo Paolo
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L'immagine oggi più diffusa - e al tempo stesso più stereotipata - dell'alto Medioevo racconta di «un mondo di foreste buie e popolate da cinghiali e da qualche barbaro, tra le quali si ergevano mesti i ruderi monumentali di un mondo che fu». Ma questa rappresentazione, come molte altre, non corrisponde per niente alla realtà. Il Medioevo, infatti, è ben diverso e più complesso di come la storiografia e la letteratura, soprattutto quella cavalleresca, l'hanno spesso dipinto. Attraverso dieci alberi che hanno rivestito un ruolo di primo piano nella vita sociale ed economica dell'epoca, Paolo Grillo ripercorre quei secoli restituendo all'elemento vegetale la giusta importanza quale inedita chiave di lettura per comprendere meglio tutto il mondo dell'Europa medievale. Il risultato è un ritratto originale e affascinante, che riesce a «far udire la voce degli alberi, far sì che siano essi stessi a parlarci della loro vita, attraverso i loro tronchi e i segni che il tempo e gli esseri umani vi hanno lasciato». Dall'olmo, sotto le cui fronde si tenevano le assemblee dei comuni urbani e rurali, al castagno, detto anche «albero del pane»; dall'ulivo e dalla palma, due simboli centrali della religione cristiana e islamica, fino alla quercia che, oltre alle ghiande per il nutrimento di uomini e animali, forniva il legname per la costruzione delle imponenti cattedrali di tutta Europa: ogni albero rivela un pezzo di storia e racconta in un modo nuovo la complessa convivenza tra uomini e piante. Gli alberi medievali escono finalmente dall'astrattezza di mosaici, editti, affreschi e trattati dell'epoca, per restituire una vivida immagine dell'Età di Mezzo, sottolineando il ruolo fondamentale della presenza vegetale che, in un clima che cambia, è bene ricordare anche oggi.
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Magister. La scuola la fanno i maestri, non i ministri

Dionigi, Ivano
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
La scuola non stampa moneta, non crea lavoro, non garantisce felicità, ma è il luogo in cui si forma la nostra coscienza linguistica, critica, storica, etica, politica. È alla scuola che spetta l’educazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, che sono la bellezza, l’unità e la speranza del Paese. Smettiamola di credere che il mondo, come scriveva Eliot, sia «proprietà esclusiva dei vivi», senza trapassati, né posteri. Disegniamo, invece, il volto di una scuola inedita che recuperi i perché interrogativi, che insegni a cogliere la profondità e la relazione tra le cose, che consenta di scoprire il valore del passato e della memoria e al contempo di inventare il mai visto e l’inaudito. “Interrogare, intelligere, invenire”: queste, dunque, le tre ‘i’, i fondamenti su cui costruire la formazione. Per teste ben fatte piuttosto che teste ben piene, come auspicava Montaigne, si deve frequentare il pensiero dei classici, fondativo e al tempo stesso antagonista del presente. Si comprende allora il significato della frase di Manara Valgimigli: «La scuola la fanno i maestri, non i ministri». Per tanti ha significato cambiare le sorti della loro vita perché è solo nel rapporto tra maestro e allievi che si sprigiona il campo di energia dell’educazione. Un’utopia? Una necessità vitale. Possiamo bearci dei trionfi della tecnica, ma è necessario che l’interrogazione di Socrate riequilibri lo slancio di Prometeo.
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Oltre la tecnofobia. Il digitale dalle neuroscienze all'educazione

Gallese Vittorio (cur.); Moriggi Stefano (cur.); Rivoltella Pier Cesare (cur.)
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Nel corso della storia, la comparsa e la diffusione su larga scala di tecnologie che hanno contribuito a riplasmare la rappresentazione di sé e del mondo hanno sempre generato paure e previsioni “apocalittiche”. È andata così con la scrittura alfabetica, con la fotografia, con il cinema, con la televisione e anche con Internet. Senza eccezione, ogni rivoluzione tecno-scientifica ha partorito profeti di sventura e cantori dei disastri che le “macchine” avrebbero prodotto sugli individui e sulla società. Oggi l’atteggiamento prevalente non è cambiato. Sul banco degli imputati abbiamo il digitale – e in particolare la sua declinazione ritenuta più pericolosa, soprattutto per i giovani: lo smartphone. Disattenzione, ansia, isolamento sociale, sindrome da ritiro sono solo alcuni dei sintomi con cui si tende a diagnosticare la morbosa dipendenza dalla tecnologia più temuta e più utilizzata. C’è chi rimpiange un’umanità perduta e chi invece rincorre “patenti” o divieti. Saranno queste le soluzioni più efficaci? E, ancor prima, sono attendibili le analisi, le argomentazioni e le narrazioni che sembrerebbero legittimare questi rimedi? Gli autori di questo libro partono da qui. Smascherando false ideologie e inutili scorciatoie, fanno il punto sullo stato dell’arte della ricerca neuroscientifica per arrivare a prospettare orizzonti culturali e educativi in grado di fare i conti con le sfide e le criticità che una società digitalizzata inevitabilmente porta con sé.
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Ingiustizia climatica. Perché combattere le diseguaglianze può salvare il pianeta

Otto Friederike
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Il clima è politico. Negarlo serve solo a proteggere chi lo sta minacciando. Friederike Otto ha scovato i legami tra cambiamento climatico ed eventi estremi, mostrandoci chi tiene davvero il dito sul grilletto della catastrofe. Questo libro segna la parola «fine» per chi ha ancora il coraggio di dire «il brutto tempo c’è sempre stato». Il nostro pianeta ha la febbre. La sua temperatura aumenta di giorno in giorno. Chi ci governa di volta in volta sposta in avanti il limite oltre il quale non potremo più fare nulla: due gradi, un grado, mezzo. Ma è un’illusione. Un compromesso tra il profitto di pochi e la sofferenza di molti. Ogni aumento del surriscaldamento di un decimo di grado porta a danni e perdite sempre più ingenti, eppure sulla pelle di chi ricadono tali danni e perdite e come vengono percepiti dipende solo in minima parte dalle condizioni meteo e dal clima. Perché la febbre non è la malattia, ma un sintomo, un avvertimento che ci dovrebbe far pensare ad altro, a come si è strutturato il nostro mondo a partire dalla rivoluzione industriale. Colonialismo, sfruttamento, razzismo, una civiltà fondata sul consumo di combustibili fossili nel Nord del mondo a spese della distruzione del resto dell’umanità. Friederike Otto ha contribuito a fondare la scienza dell’attribuzione che lega eventi atmosferici estremi e il cambiamento climatico. Traccia così i fili di una trama intricata e politica che richiede una svolta che non può essere legata al mutamento degli stili di consumo o all’innovazione tecnologica, ma deve essere politica e radicale. In pericolo non sono né il clima né l’umanità, ma le singole persone, milioni, se non miliardi di vite che rischiano di venire sacrificate sulla base di calcoli economici.
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Conoscere l'economia per scegliere meglio

Fornero, Elsa ; Lo Prete, Anna
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA, FINANZA, IMPRENDITORIA
La conoscenza dei meccanismi fondamentali dell’economia – oggi più che mai – è essenziale per orientarsi in un mondo sempre più complesso e per fare le scelte giuste, individuali e collettive. In questo libro, di assoluta chiarezza, due economiste da tempo impegnate nel diffondere i principi dell’educazione finanziaria ci aiutano a impadronirci di una materia che spesso risulta ostica e oscura. Che cosa devono sapere i giovani per orientarsi nel modo migliore nel mercato del lavoro? Come investire adeguatamente i propri risparmi in un mondo finanziario così incerto? Come costruirsi una discreta sicurezza finanziaria nell’età anziana? Perché disporre di competenze economiche è prezioso più che mai per le donne? Sulla base di quali criteri condivisi si contribuisce alle risorse collettive? Sono alcune delle domande a cui questo efficace libro cerca di dare risposte, ritagliate sulle esigenze di persone diverse per età, condizione sociale, livello di istruzione.
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Fisica esistenziale. La scienza risponde alle più grandi domande della vita

Hossenfelder, Sabine
Editore: Apogeo
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Da dove veniamo? Dove andiamo? Il passato esiste ancora? L'universo è stato creato per noi? Scienza e religione hanno radici comuni e da sempre cercano di rispondere alle stesse domande sull'universo e la condizione umana. Secondo Sabine Hossenfelder, scienziata anticonformista, non è una coincidenza che la correlazione quantistica e l'energia del vuoto siano diventate spiegazioni di riferimento per i guaritori alternativi o che le persone credano che i loro cari defunti siano ancora vivi a causa della meccanica quantistica. È però responsabilità dei fisici condividere la loro conoscenza in modo meno astratto rispetto a quello che sono soliti fare, altrimenti il rischio è che le scoperte della fisica relative ai grandi quesiti dell'esistenza vengano fatte proprie da chi, appropriandosi solo della terminologia criptica, promuove la pseudoscienza. Fisica esistenziale fa proprio questo: senza formule, ma con parole semplici e immagini, illustra a che punto sono i fisici nel rispondere a interrogativi vitali e quali sono i limiti attuali. Una lettura stimolante e allo stesso tempo vivace su alcuni degli enigmi più complessi della conoscenza umana, che offre una solida comprensione di ciò che sappiamo e di ciò che non sappiamo, e forse non sapremo mai.
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Trading game. Una confessione (The)

Stevenson, Gary
Editore: Hoepli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA, FINANZA, IMPRENDITORIA
Un viaggio mozzafiato nel cuore oscuro di un mondo inebriante, raccontato da chi è sopravvissuto al gioco del trading e poi ne ha svelato i segreti. "Cosa faresti se volessi rapinare una banca e trovassi aperta la porta del caveau? Esiteresti?" Fin da quand’era bambino e tirava calci ai palloni rotti per le strade di East London, all’ombra dei grattacieli di Canary Wharf, Gary voleva qualcosa di meglio. Qualcosa di molto più grande. Poi vinse un concorso indetto da una banca: "The Trading Game". Il premio in palio: un biglietto d’oro per una nuova vita, per diventare il trader più giovane della City. Un luogo in cui puoi guadagnare una quantità inimmaginabile di soldi. Dove i colleghi sono geni della matematica disadattati, capricciosi figli di papà e gente al limite della psicopatia, eppure ti sembrano una famiglia. Dove ben presto diventi il trader più redditizio della banca, arrivando a maneggiare quasi mille miliardi di dollari. Al giorno. Dove si sognano i numeri anche di notte… e poi si smette anche di dormire. Ma che succede quando vincere inizia a sembrare una sconfitta? Quando il modo più semplice per fare soldi è scommettere sul fatto che milioni di persone diventeranno sempre più povere e, mentre l’economia inizia a rotolare giù da un precipizio, la tua stessa sanità mentale inizia a scivolare giù con lei? Vorresti fermarti, ma non puoi. Perché nessuno se ne va mai. Rimani o ti arrendi? Anche a costo di perdere tutto?
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Fabbrica dei voti. Sull'utilità e il danno della valutazione a scuola (La)

Corsini, Cristiano
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
I voti ci accompagnano per tutta la nostra carriera scolastica, che siano espressi in numeri o in giudizi. È convinzione diffusa che essi costituiscano un incentivo all’apprendimento e che studiare per ottenere un ‘ottimo’ o un ‘10’ consenta di sviluppare in maniera adeguata le conoscenze e le competenze fondamentali per affrontare la vita adulta. D’altra parte, si è sempre fatto così. Ma è una buona ragione per continuare a farlo? Siamo sicuri che un sistema scolastico che mette al centro i voti sia il più efficace? O è invece preferibile valutare diversamente? Scopriremo in questo libro che è possibile usare la valutazione non per erogare classifiche, ma per arricchire la didattica e per favorire un clima più sereno in classe e non solo.
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Reazione genetica a catena. Capovolgere le regole dell'evoluzione

Crisanti, Andrea <1954- >
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
«Ci ha unito la consapevolezza di lavorare per lasciare alle generazioni future un mondo senza malaria». Non gli squali e nemmeno gli orsi. Gli animali più pericolosi, per lo meno per l'uomo, sono molto più piccoli: piccoli come una zanzara. La maggior parte delle zanzare sono innocue, tuttavia un piccolo gruppo di specie di zanzara è responsabile della trasmissione della malaria o di altre malattie che nel complesso provocano circa 700.000 morti ogni anno. E se la lotta alla malaria, in Italia, è stata lunga e combattuta a colpi di insetticidi e bonifiche ambientali, questo approccio non è replicabile ovunque. E a lungo una straordinaria comunità di scienziati ha lavorato a soluzioni rivoluzionarie, efficaci, semplici, economiche e di prometeica potenza. Come quella raccontata in questo libro, il Gene Drive. Una tecnologia che consente di trasmettere una mutazione genetica da pochi individui a intere popolazioni di zanzare, fino alla loro eliminazione.
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Raccontare libri. L'arte dell'intervista letteraria

Berengo Valentina
Editore: Ronzani Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Le presentazioni di libri non somigliano a nessun’altra attività culturale. Non sono lezioni, non sono eventi pubblicitari, non sono occasioni di garbato e piacevole esibizionismo. Ci vogliono luoghi, tempi e modi ben precisi perché si riesca a coinvolgere il pubblico, a farne eventi partecipati e sentiti. Serve una certa verve; serve il possesso sicuro e consapevole di una serie di tecniche per esprimersi e stare in scena con viva presenza e per guidare lo scrittore nel racconto di sé. Serve un manuale. Raccontare libri è una guida per il professionista dell’intervista letteraria, che mira a fornire gli strumenti necessari per leggere, rileggere e presentare romanzi e saggi insieme ai loro autori; per affilare la lama delle domande spinose, creare empatia e solleticare idee, sensazioni, curiosità ed emozioni. Fornisce elementi tecnici essenziali (come si entra in profondità in un testo? come se ne colgono i princìpi compositivi? come si esercita una corretta dizione?) ma apre anche, con una giusta dose di colore, squarci di realtà sul panorama letterario italiano e sui suoi protagonisti. Un manuale pratico e sperimentale nato dalla lunga esperienza della sua autrice, presentatrice navigata, e dalle oltre ottocento conversazioni che ha condotto in più di dieci anni con scrittrici e scrittori italiani e stranieri.
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Museo contemporaneo

Pinna, Giovanni
Editore: Treccani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE BIBLIOTECONOMICHE E DELL’INFORMAZIONE
L'evoluzione dei musei, da quelli settecenteschi che celebrano il potere e conservano i patrimoni storici, artistici e archeologici, a quelli del XIX secolo (come il British Museum e il Louvre), nati per educare il pubblico e celebrare i progressi, riflette i cambiamenti sociali e politici nel tempo. Nei secoli successivi, i musei americani, come il Metropolitan, si sono distinti per la loro missione naturalistica e storica, mentre quelli del dopoguerra, come il Centre Pompidou, hanno rispecchiato l'influenza della cultura di massa. Le creazioni contemporanee delle "archistar", come il Guggenheim di Bilbao, attirano visitatori grazie alle loro forme inusuali. Tuttavia, l'evoluzione porta alla nascita di "musei di sé stessi", che privilegiano l'autoreferenzialità e l'attrazione turistica rispetto alla trasmissione della cultura e della memoria.
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Presidents (The)

Maggioni Monica
Editore: Rai Libri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Chi è davvero Donald Trump? Quale obiettivo sta perseguendo? Com’è possibile che i primi tre mesi della sua presidenza siano sono stati così dirompenti, segnati da una serie di azioni talmente violente da far andare letteralmente in pezzi l’intera struttura dello Stato, alleanze consolidate da decenni, scelte sulle quali sembrava reggersi l’intero ordine mondiale? Per troppo tempo si è preferito fermarsi agli aspetti esteriori di Donald Trump, al carattere irrituale del suo modo di interpretare la presidenza, al suo temperamento istrionico, senza voler guardare cosa si agitava davvero dietro la maschera. Solo quando le decisioni sono diventate apparentemente incomprensibili, e forse era già troppo tardi, si è davvero cercato di capire quale disegno si celasse dietro il presidente e chi fossero i reali decisori al suo fianco. Solo ascoltando i discorsi, e leggendo gli scritti di chi gli è stato più vicino in questi ultimi anni, è stato possibile intravedere l’aggregarsi di un nuovo progetto politico, il convergere di un coacervo di persone che punta alla destabilizzazione degli Stati Uniti come li abbiamo conosciuti finora. Un raggruppamento straordinario di capitali privati, tecnologia e capacità di controllo sulla società e di governo dell’opinione pubblica come mai era accaduto nella storia. Una confraternita di uomini incredibilmente potenti, che trovano nel presidente e nel vicepresidente il volto pubblico di un progetto che affonda le sue radici in una visione del mondo estrema, a tratti inquietante. Uomini così influenti da spingere a guardare alla presidenza americana non più come a un singolo, ma a un gruppo: sono loro The Presidents, quelli da cui potrebbe dipendere anche il nostro futuro.
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Demone della nostalgia. L'invenzione della Grecia da Nietzsche a Arendt (Il)

Bonazzi, Mauro
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
La tempesta che ha attraversato l’Europa tra Otto e Novecento è stata anche una battaglia di idee, identità, visioni del mondo: una storia di uomini e donne, filosofi e filologi, scrittori, intellettuali che in quei tempi inquieti per capire chi erano – e chi siamo – hanno guardato in una direzione precisa: la Grecia antica, la sola e vera patria, da cui tutti si sentivano esuli. Qual era allora, ed è oggi, il peso del passato nella costruzione della nostra identità, sia individuale sia collettiva, di europei e occidentali? Qual è il segreto che la Grecia custodisce così gelosamente? Mauro Bonazzi ricostruisce l’appassionante genealogia di questi dibattiti, in cui ritornare agli antichi è l’unico modo per fare i conti con una modernità che si scopre in crisi. E nel ricostruirla rievoca tutti quei personaggi che in maniera geniale, provocatoria e sorprendente hanno proposto «un’altra idea di Grecia»: da Nietzsche a Heidegger, da Adorno e Popper ad Hannah Arendt. Perché non c’è niente di meno pacifico del passato, ed è il modo in cui lo immaginiamo a dare forma al nostro futuro. Tra Ottocento e Novecento si scatena in tutta Europa, e in particolare in Germania, un acceso dibattito sull'eredità greca. Quanto e come di ciò che era stato scritto in quel tempo così remoto doveva sopravvivere nei tempi moderni? Un dibattito che riemerge in tutta la sua vivacità in queste pagine, riccamente documentate, che compongono un grande racconto che non ha mai smesso di parlarci. Discutere dei Greci significa infatti discutere di noi, della nostra identità di europei e occidentali, ed è fondamentale farlo adesso, in un mondo che sta cambiando velocemente. Il punto di partenza è colui che più di tutti attaccò il mito ottocentesco della Grecia ideale, perfetta, razionale. L'anno è il 1872, il libro è “La nascita della tragedia”, il protagonista è Friedrich Nietzsche. È lui che per primo svela tutte le mistificazioni del classicismo ottocentesco, conducendo i suoi lettori verso una Grecia completamente diversa, molto più oscura e inebriante, arcaica, di cui la modernità europea è traditrice e non certo erede. Le sirene di questa Grecia attrarranno poi molti altri - siamo a cavallo delle due guerre mondiali - intenzionati a coglierne il potenziale politico. Al centro di tutto è allora Platone, un Platone umano, fin troppo umano, per cui la contemplazione teoretica deve tradursi in un'azione concreta. È appropriandosi di questa Grecia che i nazisti potranno presentarsi come i guardiani della Germania, e dell'Europa tutta, gli unici capaci di proteggere una tradizione che sembrava ormai prossima al collasso. Si tratta solo di un'aberrazione o la storia è più complicata? Nel 1933 discuteranno proprio di questo, in un dialogo a distanza, Martin Heidegger e Edmund Husserl. Per chi dal nazismo scappa invece, come Auerbach, Adorno, Weil e Bespaloff, gli stessi numi tutelari del mondo antico assumono altri connotati, meno monolitici e piú critici. La resistenza passa anche per i libri. Per arrivare ad Arendt e Strauss, convinti che sia necessario tornare alle origini per portare il mondo della modernità fuori dalle secche in cui si è arenato: tornare in Grecia, dove tutto era cominciato, per capire il perché di tutto ciò che sarebbe poi successo. Bonazzi ci guida, con la consapevolezza dello studioso e il passo leggero del narratore, tra i meandri di un intreccio di pensiero e storie che riguarda il nostro rapporto sempre multiforme con il passato, e che può aiutarci a decifrare il tempo caotico che stiamo attraversando.
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Vagabondi del mare. Le tante vite del plancton, tra bioluminescenza, equilibri ecologici e cambiamento climatico (I)

Bollati, Giorgia ; Musso, Marta
Editore: Codice
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Sono nel mare, nei fiumi, in una pozzanghera. Sono anche in un bicchier d’acqua, tra le nostre mani a coppetta quando beviamo da una fontana. Tanto piccoli da passare inosservati, fluttuano leggeri, trasportati dalle onde. Eppure le loro funzioni fisiologiche possono cambiare il mondo intero. Sono batteri, virus e alghe, ma anche meduse, pesci, crostacei e altri invertebrati. In una parola, il plancton. Dal greco planktós, che significa “vagabondo”, “errante”, il plancton è un variegato universo formato da quegli organismi che sono incapaci di contrastare le correnti. Sono animali, piante o microbi alla base della piramide alimentare, responsabili di grande parte della produzione di ossigeno e dell’assorbimento di anidride carbonica del pianeta. Un micromondo (raramente macro) dal fascino alieno e del quale sappiamo ancora poco, che influisce sugli equilibri alimentari e chimici dell’ambiente, ma che come tutti gli esseri viventi risente del cambiamento climatico e dei suoi effetti, che agiscono sulla salute dell’intero ecosistema, sulla nostra economia e sulla nostra cultura.
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FILOSOFIA SOCIALE DEL LINGUAGGIO

Bianchi, Claudia <1963- > ; Caponetto, Laura
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
La filosofia sociale del linguaggio nasce con tre obiettivi primari: indagare gli usi del linguaggio in contesti ‘non ideali’, strategici e asimmetrici; chiarire il ruolo del linguaggio nella costruzione della realtà sociale; ridefinire termini di rilevanza socio-politica per costruire strumenti efficaci per il contrasto a discriminazioni e ingiustizie sociali e per l’esercizio di una cittadinanza critica, attiva e responsabile. Le autrici, usando esempi reali tratti dalla vita politica italiana e internazionale, dalla cronaca, dal linguaggio dei social media e delle serie TV, analizzano i dispositivi linguistici e le strategie comunicative che influenzano la realtà sociale e politica e individuano gli strumenti per contrastarne il potenziale dannoso.
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Femmine. Ribelli, per natura

Cooke, Lucy
Editore: Sonda
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Le femmine nel regno animale sono davvero timide, passive e sottomesse, come ci è stato insegnato? O questa è solo un’eredità dei pregiudizi sessisti che hanno permeato la scienza per secoli? Tutto quello che pensavi di sapere sulle femmine è sbagliato! Per troppo tempo infatti la biologia ha raccontato una storia distorta della femmina, modellata sulla figura della casalinga vittoriana: docile, monogama, in attesa che il maschio prenda l’iniziativa. Ma la natura ci offre un quadro ben diverso. Con uno sguardo fresco e dissacrante, Lucy Cooke demolisce i vecchi stereotipi e ci accompagna in un viaggio sorprendente alla scoperta delle vere protagoniste dell’evoluzione: orche matriarche che guidano la caccia, uccelli promiscui, pesci che cambiano sesso e talpe dotate di gonadi maschili. Un universo complesso e affascinante che sfida le convenzioni e riscrive le regole del gioco. Femmine è un grido di ribellione, un’arma che demolisce i miti e rivendica il potere delle femmine di ogni specie, inclusa la nostra.

Pubblicato in DATI il 23/05/2025