Top 40 narrativa febbraio

La classifica dei titoli di narrativa presenti nelle vetrine di febbraio. In testa, "L'orizzonte della notte" di Gianrico Carofiglio. Seguono "Germanico" di Valerio Massimo Manfredi e "La scommessa più bella" di Danielle Steel.

Per altri titoli impostare sul sito: Data vetrina 01/02/2024-29/02/2024, Genere: Narrativa, ordinare per Indice di Diffusione.

1

L'orizzonte della notte

Carofiglio, Gianrico
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
«Non so dire se avessi deciso già quella mattina, al momento di andare in tribunale, che sarei rimasto in aula ad aspettare la sentenza. Forse sì o forse no. Mi sedetti sulla sedia del pubblico ministero, su quella di un giudice popolare, su quella del presidente, poi entrai nella gabbia degli imputati. Per vedere il mondo attraverso le sbarre». Una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell’ultimo anno. E si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia. Il ritorno di Guido Guerrieri in un romanzo poderoso e commovente. Un’avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un’affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicità.
2

Germanico

Manfredi, Valerio Massimo
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STORICA
Mai era accaduto prima nella storia di Roma che due giovani dell'aristocrazia si amassero in modo così incondizionato. Dal momento in cui, giovanissimi, si riconosceranno come spiriti affini, Germanico e Agrippina non si separeranno più. Il vincolo che li unisce, del resto, è il coronamento di una grande passione, non certo un impegno formale determinato da convenienze politiche. Quando il giovane comandante è chiamato a guidare le otto legioni stanziate lungo il fiume Reno per riscattare il nome dell'Impero dopo la disfatta di Teutoburgo, Agrippina decide di seguirlo in Germania. Nonostante sia incinta, partecipa da protagonista alla vita dell'accampamento, rivelando presto un ascendente sui soldati superiore persino a quello del marito. Fieri, impavidi, volitivi, entrambi sembrano dei predestinati: se Germanico, figlio del valoroso comandante Druso, è l'uomo più indicato a succedere al vecchio imperatore Augusto, di cui è il pupillo, Agrippina, figlia di Marco Vipsanio Agrippa, l'eroe di Azio, ma soprattutto nipote di Augusto, rappresenta l'esempio più fulgido della matrona romana. Eppure, alla morte di Augusto per loro le cose si mettono male. Nel testamento l'imperatore ha designato il figliastro Tiberio come suo successore. Livia, sua madre – avversaria di Agrippina –, che ha sempre agito perché il marito favorisse il figlio Tiberio, detiene adesso un potere illimitato. Amati dalla gente e dai soldati così come temuti dal potere, Germanico e Agrippina accetteranno con spavalda consapevolezza il loro destino. Anni dopo la loro morte, sarà il centurione Quinto Sergio Sabino – un leale servitore dello Stato che ha avuto la ventura di essere testimone delle loro gesta – a raccontare nelle sue memorie chi furono l'imperatore mancato e la sua sposa guerriera, e in che modo Tiberio e Livia si accanirono su di loro. Con il rigore dello storico e la capacità affabulatoria del grande narratore, Valerio Massimo Manfredi fa ritorno ai luoghi di Teutoburgo , regalandoci il ritratto indimenticabile di due figure epiche, Germanico e Agrippina, e mettendo in scena la battaglia campale di Idistaviso, l'evento che segnerà il riscatto dell'esercito romano sui Germani, e che conferirà a Germanico la gloria immortale di cui gode presso la posterità.
3

La scommessa più bella

Steel, Danielle
Editore: Sperling & Kupfer
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Jane Addison è giovane, intelligente e ambiziosa. Quando le si aprono le porte della Fletcher and Benson, una prestigiosa agenzia letteraria e di spettacolo di New York, le sembra di sognare a occhi aperti. Inizia così a lavorare come assistente di Hailey West, che si dedica con passione ai suoi autori, nonostante la vita famigliare decisamente complicata: dopo la tragica morte del marito, è costretta a crescere da sola i suoi tre figli. Anche Francine Rivers, l'austera responsabile del dipartimento letterario dell'agenzia, è una madre single, sopravvissuta a un divorzio burrascoso e a molte difficoltà finanziarie grazie alla sua straordinaria forza d'animo. Allie Moore, invece, sembra avere tutto ciò che ha sempre desiderato: si gode il successo, e ama lavorare con gli attori che rappresenta… finché una relazione segreta con un cliente, astro nascente del cinema, rischia di far deragliare la sua brillante carriera. E poi c'è Merriwether Jones, la direttrice finanziaria, che dietro l'apparenza di un matrimonio perfetto, nasconde un marito geloso della sua posizione che rischia di rovinare tutto ciò che lei ha costruito. Per Jane è chiaro sin da subito che dietro le porte dell'agenzia si nascondono segreti pericolosi.
4

Tutti su questo treno sono sospetti

Stevenson, Benjamin
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Ernest Cunningham è nei guai. Dopo essere diventato famoso per aver scritto un true crime sulla sua famiglia – una famiglia micidiale: hanno tutti ucciso qualcuno –, il suo agente letterario e il suo editore gli chiedono con insistenza un nuovo libro. Ma dove trovare l’ispirazione, senza che qualcuno ci rimetta la pelle? L’occasione si presenta sotto forma di un invito al Festival Australiano del Giallo. In omaggio ad Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, gli organizzatori hanno deciso di riunire un gruppo di celebri giallisti a bordo del Ghan, il treno che attraversa l’Australia, da Darwin a Adelaide. Durante il viaggio, Ernie avrà modo di confrontarsi con i colleghi e forse, chissà, di mettersi finalmente al lavoro. Neanche il tempo di partire che ci scappa il morto. Per deformazione professionale, ciascuno dei giallisti inizia subito a elaborare teorie in base alla propria specializzazione: c’è chi procede per deduzione, chi veste i panni del medico legale e chi traccia il profilo psicologico del possibile assassino. A bordo sono tutti sospetti. Sulla carta sanno tutti come ragiona un detective e, prima ancora, come si commette un crimine, ma chi è passato dalla teoria alla pratica? Dopo “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno”, Benjamin Stevenson torna con un giallo brillante e ricco di humour, che corre davvero come un treno verso il più sorprendente dei finali.
5

Gli occhi di Monna Lisa

Schlesser, Thomas
Editore: Longanesi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Lisa ha dieci anni e vive a Parigi con i genitori quando un giorno, all'improvviso, i suoi occhi smettono di vedere. I primi accertamenti al pronto soccorso non rilevano nulla di anomalo e dopo qualche ora di angoscia la vista sembra tornata. L'oculista è convinto che la bambina necessiti di un consulto psichiatrico, ma il nonno di Lisa, Henry, un vecchio burbero e determinato, è di tutt'altro avviso: se la bambina rischia di perdere la vista, l'unica vera urgenza è mostrarle tutto ciò che di più bello l'uomo ha creato. E così, ogni mercoledì, subito dopo la scuola, fingendo con i genitori di portarla dallo psichiatra, il nonno accompagna la nipote a visitare alcuni tra i più importanti musei del mondo: il Louvre, il Museo d'Orsay, il Beaubourg sono scrigni di meraviglie che si schiudono davanti allo sguardo di Lisa e della sua specialissima guida. Osservando incantati le cinquantadue opere che scandiscono il romanzo, scoprendo la cifra stilistica di un artista, commovendosi davanti all'ineffabile spettacolo di un Leonardo o di un Degas, di un Botticelli o di un'installazione di Marina Abramovic, nonno e nipote compiono un viaggio nel mistero della bellezza, nell'enigmatica capacità dell'arte di mettere a nudo l'animo umano, che cambierà la vita di entrambi. E insieme anche la nostra.
6

Sepolcro in agguato. Un'indagine di Cormoran Strike

Rowling, J. K.
Editore: Salani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
L'ormai famosa agenzia Strike ed Ellacott ha risolto molti casi inestricabili. Quello che rimane non risolto è il rapporto trai due soci, segnato da un'amicizia profonda e inquieta, tra slanci imprevedibili e sotterranee gelosie. Quando l'anziano Sir Colin Edensor chiede il loro aiuto per tirar fuori il figlio Will da una setta che lo ha plagiato, i due accettano senza esitare. In nome della lotta per un mondo migliore, la Universal Humanitarian Church allontana i suoi membri dai loro affetti e li induce a elargire enormi donazioni, diventando sempre più potente. Peccato che dietro a un leader dal carisma innegabile ci sia un passato sordido e ben più di una morte sospetta. Entrare sotto copertura nella sede principale, una fattoria sperduta nel cuore del Norfolk, sembra l'unica soluzione, e Robin è pronta a farlo. Ma intelligenza e preparazione potrebbero non bastarle: addentrarsi nel lato oscuro dell'UHC si rivelerà molto rischioso, tra vendette soprannaturali, ricatti ed ex adepti terrorizzati. Uniti come non mai, Robin e Strike dovranno mettere in campo non solo le loro capacità professionali, ma anche le risorse più personali e i ricordi più intimi, in una delle sfide più difficili e coinvolgenti in assoluto.
7

Lucy davanti al mare

Strout, Elizabeth
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
È l’inizio del 2020 e in città giunge notizia di un nuovo virus potenzialmente letale. A New York i casi sono ancora sporadici e la gente, la scrittrice Lucy Barton fra loro, si aggrappa alla vita di sempre. Ma non William. William, il primo marito di Lucy, è un uomo di scienza, e la intuisce da subito, la catastrofe che sembra spazzar via la vita conosciuta; la grande paura che annienta le certezze e scuote le relazioni. Anche quella antica di due vecchi coniugi che credevano di aver esaurito le sorprese. Ancora una volta tocca far appello all’amore, alle sue forme strane e imperfette, per far sì che il comune dolore anziché allontanare unisca. Per salvarsi la vita. La scrittrice Lucy Barton non ha mai cancellato un tour promozionale in vita sua. Eppure, quasi senza saperne la ragione, quel tour in Europa, previsto per i primi mesi del 2020, l’ha disdetto. «Meno male che non sei andata in Italia, – le diranno poi, – là c’è il virus». È William, lo scienziato William, il primo marito di Lucy, da poco reduce dal fallimento del suo terzo matrimonio e dal rifiuto di una sorellastra che non lo vuole incontrare, a passare all’azione per primo: Lucy ha poche ore per preparare un bagaglio essenziale, chiudere casa e partire con lui alla volta di una casetta in affitto sulle coste del Maine. Anche le loro figlie, Chrissy e Becka, e i rispettivi mariti dovranno raggiungere luoghi più protetti. L’imperativo per tutti, nei piani di William, è lasciare la città, con il suo brulicare di vita e pericoli, e mettersi al riparo. Pur incredula e sgomenta, Lucy accetta di seguire l’ex marito a Crosby, Maine. Per loro inizia così la routine interminabile di una quotidianità dilatata nella ripetizione di piccoli gesti sempre uguali a se stessi che la pandemia ha caricato di senso; una routine ammanettata all’assenza di vita – «Certe volte dovevo uscire di casa al buio e andare giù fino al mare, imprecando ad alta voce» – eppure preziosa perché garanzia della prosecuzione. E poi un inedito senso di solitudine e isolamento. La nostalgia. La preoccupazione per i cari distanti. L’amarezza di certi allontanamenti. La rabbia e la noia. La grande paura, individuale e collettiva: quella che fa avvicinare una furente abitante del luogo all’automobile con la targa della metropoli, urlando a una Lucy Barton sconvolta: «Maledetti newyorkesi! Via da casa nostra!» E poi l’ottusità, che la paura sempre porta con sé, in seno all’inconsapevole privilegio di chi la prigione può permettersi di scegliersela. Ma ci sono anche gli istanti di consolazione: una natura anch’essa ripetitiva, come le onde del mare che Lucy contempla, ma proprio per questo rassicurante; una chiacchierata dietro la mascherina, un abbraccio proibito e insperato con una figlia lontana, un incontro dal passato, e un percorso rovesciato di separazione in casa per due vecchi coniugi e amici e amanti chiamati a saggiare la trama della loro comune tela nel modo più brutale. Lo stesso di cui tutti noi ancora portiamo le cicatrici.
8

Compleanno di sangue

Patterson, James ; Paetro, Maxine
Editore: Longanesi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Sono le 17.30 di un anonimo lunedì quando una donna in preda al panico fa irruzione nell'ufficio di Cindy Thomas, giornalista investigativa del San Francisco Chronicle, supplicandola di indagare sulla scomparsa di sua figlia Tara e della nipotina Lorrie. La donna non ha alcun dubbio: accusa il marito della figlia, un uomo violento, non solo di averle fatte sparire ma addirittura di averle uccise. Ma non ha prove che possano dimostrarne la colpevolezza. La disperazione della donna convince Cindy a passare il caso all'amica Lindsay Boxer, sergente della polizia di San Francisco. Agli occhi di Lindsay, la vicenda appare in un primo momento come un tragico episodio di violenza domestica, e anche i suoi sospetti ricadono sul marito. Eppure, qualcosa non torna… L'uomo nega con ostinazione qualsiasi coinvolgimento, e racconta agli investigatori un'altra storia: sua moglie era una donna ribelle e inquieta, che in passato era scappata altre volte. Che si tratti anche adesso di una sparizione volontaria? Nella mente di Lindsay si insinua il dubbio che la vicenda sia ben più complessa, e il ritrovamento del corpo della piccola Lorrie non fa che accelerare gli eventi. Il caso assume dimensioni sempre più ampie e le donne del Club Omicidi dovranno unire le forze per districare un'inquietante ragnatela di bugie.
9

Tra il silenzio e il tuono

Vecchioni, Roberto
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
C’è un’età della vita in cui si può trovare una voce pura: una voce tra il silenzio e il tuono. Non c’è un altro modo per parlare di sé, forse, quando guardarsi indietro, e dentro, è lo stesso movimento. E tutto, proprio tutto – le gioie, i dolori, la scoperta dell’amore come quella della morte – è in noi con la stessa forza. Attraverso le lettere di un ragazzo che cresce e di un misterioso nonno, Roberto Vecchioni ha scritto il suo romanzo più intimo e struggente. Questo è un romanzo fatto di lettere, ma non è un romanzo epistolare come gli altri. Si alternano due voci: da una parte c’è lui, Roberto Vecchioni, che racconta a un fantomatico nonno alcuni degli episodi più significativi della sua vita. Li riporta in presa diretta, proprio mentre gli accadono, a dieci, quindici, trenta, ottant’anni. Infanzia, amicizie, studi, canzoni, dolori, amori. Sconfitte e vittorie. Il nonno, dal canto suo, non gli risponde mai: forse non ce n’è bisogno, forse conosce Roberto fin troppo bene. Le sue lettere sono indirizzate ad altri personaggi, veri o immaginari, e affrontano gli argomenti più disparati. Che si tratti di Schubert, di bizzarre teorie sugli ingorghi stradali o di scrittori russi che conosce soltanto lui, ne scrive sempre con la medesima, grandissima passione. E anche se le lettere di Roberto raccontano la storia di una vita – e insieme la storia di un corpo, che sente, ama, si ferisce, si ammala – e quelle del nonno sono puro pensiero, capita di rimanere spiazzati, perché ogni tanto parlano di qualcosa che sembra essere accaduto a entrambi. Di un palco illuminato, ad esempio, e di un uomo che chiede di essere chiamato amore. Ma, soprattutto, della morte di un figlio, e del dolore lacerante che non ti abbandona mai. Cinquantatre lettere, cinquantatre momenti sfolgoranti per catturare «l’ombra sfuggente della verità». In un tempo in cui il prima e il dopo possono confondersi, e persino, forse, illuminarsi a vicenda.
10

Il ritorno

Vichi, Marco
Editore: Guanda
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
In questo romanzo incontrerete una donna nata bambino che per non rinunciare alla propria identità più autentica dovrà attraversare l'inferno, quello costruito dagli uomini sulla terra. Sarà costretta a fuggire da molte gabbie, liberandosi da pregiudizi, malignità, umiliazioni, violenza. Sopporterà i tradimenti più dolorosi e la solitudine più estrema. Lontana da casa, sprofonderà nell'orrore e nello strazio della guerra dei Balcani, simile a una delle tante guerre che ammorbano questi decenni di pace apparente. Nella sua storia senza respiro, ogni affermazione e ogni negazione vengono rivoltate, amplificate, distrutte e poi sognate, nel tentativo folle di arrivare a un punto che sia almeno un po' veritiero. Un luogo dove chi è generoso e sa amare abbia ancora diritto all'esistenza. Questa donna che non cede, che non si corrompe, che sa vedere, persino sorridere, e giocare, ha un nome semplice, si chiama Maria. Non è frequente, ma a volte succede che ci siano persone come lei e storie come la sua, nelle quali gli archetipi si manifestano e parlano delle vite di tutti. 
11

Ci vediamo in agosto

García Márquez, Gabriel
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Il sorprendente romanzo inedito dell’autore di Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera. Si sentì maliziosa, allegra, capace di tutto, e imbellita dalla mescolanza sacra della musica con il gin. Pensava che l’uomo del tavolo di fronte non l’avesse vista, però lo sorprese a osservarla quando lo guardò per la seconda volta. Lui arrossì. Lei sostenne il suo sguardo mentre lui controllava l’orologio da tasca con la catenina. Ogni anno, il 16 agosto, Ana Magdalena Bach – quasi cinquant’anni di età e una trentina scarsa di soddisfacente vita matrimoniale – raggiunge l’isola dei Caraibi dove è sepolta sua madre. Il traghetto, il taxi, un mazzo di gladioli e l’hotel: questo rituale esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi – una volta all’anno - in un’altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore. Lo stile inconfondibile di Márquez risplende in "Ci vediamo in agosto", romanzo musicalissimo di variazioni sul tema che è nello stesso tempo un inno alla libertà, un omaggio alla femminilità, una riflessione sul mistero dell’amore e dei rimpianti. Un’esplorazione del desiderio che non si affievolisce con l’età.
12

Chi dice e chi tace

Valerio, Chiara
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Un golfo dalla linea morbida, una lunga spiaggia di sabbia che corre parallela alla via Appia tra due colline, il Monte d'Oro e il Monte d'Argento. Un lungomare pieno di oleandri scandito da stabilimenti colorati e a volte sbiaditi, ognuno diverso dall'altro: la Tintarella, il Lido Delfini, il Lido del Pino, il Lido Maria, e molti altri. E poi la pizzeria Lu Rusticone, il bar Luccioletta, due chiese, una sola vera piazza. Poco più a sud scorre il fiume Garigliano e inizia la Campania. Subito a nord ci sono Formia, Gaeta, Sperlonga; in meno di due ore si arriva a Napoli e a Roma. Scauri, nel Lazio, sul Tirreno, seimila residenti nei mesi invernali e centomila nei mesi estivi. Un paese né bello né brutto, ma con una sua grazia scomposta. Qui ha scelto di vivere Vittoria, che è morta nella sua vasca da bagno. È stato uno stupido incidente. L'avvocato Lea Russo, un marito e due figlie, è sempre stata affascinata da Vittoria. Una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva; nel parlare ha un fatalismo che lascia sgomenti. Era arrivata a Scauri con la sua risata che cominciava bassa e finiva acuta, aveva comprato una casa nella quale tutti potevano entrare e uscire, non aveva mai litigato con nessuno, non aveva mai cambiato taglio di capelli. Viveva con Mara, forse l'aveva adottata, forse l'aveva rapita, si dicevano tante cose. Ora Vittoria è morta per uno stupido incidente in una vasca da bagno, e Lea Russo non ne è convinta. Lea non vuole più accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero. Il primo romanzo per Sellerio di Chiara Valerio segna una traiettoria narrativa inedita. Storia nera di personaggi, indagine su una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione. Niente è fermo, in "Chi dice e chi tace", le emozioni, gli amori, le verità e gli enigmi, i silenzi del presente e il frastuono della memoria: tutto si muove, tutto si trasforma, tutto può sempre cambiare.
13

L'oscura morte di Andrea Palladio

Strukul, Matteo
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Vicenza, 14 febbraio 1569. Leonida di Andrea della Gondola, un giovane intemperante e tormentato, partecipa alla festa di San Valentino presso il palazzo di Alessandro Camera e, tra melodiose danze e ricchi banchetti, seduce la moglie del padrone di casa. Tra i due uomini scoppia un litigio feroce durante il quale Alessandro Camera muore accoltellato. Ma quella che sembra l’ennesima sanguinosa lite della Vicenza rinascimentale si rivela un affare molto più grosso. Leonida infatti è il figlio di Andrea Palladio, il più celebre architetto della Serenissima. E proprio nel momento del suo massimo splendore artistico, per Andrea, padre e marito fedele, la sfida quotidiana diventa proteggere Leonida e il resto della famiglia, perché nella città delle faide, dell’Inquisizione e della peste che non lascia scampo, nessuno è al sicuro. Il leggendario architetto dovrà fare i conti con avvenimenti che lo segneranno nel profondo fino alla fine dei suoi giorni. In una girandola di colpi di scena, personaggi memorabili, amori, intrighi e vendette, Matteo Strukul si insinua con sapienza tra i chiaroscuri della Storia, gettando una nuova luce sull’enigmatica morte di Palladio e componendone un ritratto colmo di passione e umanità.
14

Five survive

Jackson, Holly
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Sei ragazzi in camper viaggiano nella notte verso le agognate vacanze di primavera. A un tratto, una gomma a terra li costringe a fermarsi, ma quello che sembra un banale incidente di percorso, ben presto si trasforma in un incubo. Un puntino rosso si muove lungo la fiancata del camper. Un rumore sordo. Odore di benzina. Qualcuno ha sparato al serbatoio. Là fuori, nell’oscurità, è appostato un cecchino e loro non possono fuggire, né comunicare con l’esterno perché i cellulari non funzionano: il loro aggressore ha messo fuori uso le celle telefoniche e comunica attraverso un walkie talkie appeso allo specchietto del camper. Ma la scoperta più agghiacciante è capire che non sono vittime casuali: il killer li conosce ed è venuto a cercare proprio uno di loro… In quelle otto ore che li separano dall’alba, le più lunghe della loro vita, molti segreti verranno svelati e la tensione tra i sei amici raggiungerà livelli fatali. Alla fine di quella lunga notte saranno ancora tutti insieme?
15

L'elisir dei sogni. La saga dei Campari

Cinelli, Silvia
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Milano, 1862. Gaspare Campari mesce fiori, spezie e bucce d’agrumi nel suo laboratorio da liquorista sotto il Coperto dei Figini. È arrivato da poco dalla provincia, pieno di speranze dopo il successo del suo Caffè dell’Amicizia a Novara, e nella grande città in trasformazione, animata da una borghesia ricca e desiderosa di godere dei piaceri della vita, è determinato a realizzare il suo sogno. Gaspare cerca qualcosa che non esiste, un elisir: il Bitter perfetto, che piaccia a signore raffinate, intellettuali e uomini di mondo. Poco dopo la magia avviene: nasce il Bitter Campari, inconfondibilmente rosso e dal sapore dolceamaro, destinato a diventare un’icona. Da allora, l’ascesa è inarrestabile: è il 1867, e nella nuova Galleria Vittorio Emanuele II apre le porte il Caffè Campari, luogo di ritrovo per politici e scrittori, frequentato dai musicisti del vicino Teatro alla Scala e dai giornalisti del neonato “Corriere della Sera”. Ma quando Gaspare muore all’improvviso, lasciando cinque figli e una formidabile vedova dalla chioma rossa, è subito chiaro che la successione non seguirà i piani del capostipite. Sarà l’intraprendente e coraggiosa Letizia a traghettare l’azienda verso il futuro, consegnandola nelle mani dei suoi figli, Davide e Guido, che non possono essere più diversi: visionario e orientato al potere il primo, ribelle e passionale il secondo. Due fratelli caparbi, destinati inevitabilmente a scontrarsi sull’eredità paterna. Tra amori contrastati e solitudini, scelte audaci e venti di rivoluzione, un romanzo che emoziona e affascina, raccontando la parabola di una famiglia che ha scritto con l’inchiostro rosso del suo Bitter la storia di Milano.
16

Virdimura

Lo Iacono, Simona
Editore: Guanda
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, «?il più alto dei giudei, il più forte, il più santo?». Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: «?La medicina non esige bravura. Solo coraggio?». Queste parole Virdimura ripete, ormai anziana, alla Commissione di giudici riunita per decidere se concederle, prima donna della storia, la «?licenza per curare?». E davanti a loro Virdimura ripercorre, in un racconto vividissimo, tutta la sua vita: la lotta di suo padre contro l'epidemia di tifo che infesta la città, la solitudine dopo la sua scomparsa, gli studi instancabili sui libri che le ha lasciato, le donne visitate in segreto e operate di notte, le accuse di stregoneria da cui deve difendersi, e soprattutto il legame con Pasquale, l'amico d'infanzia che torna al suo fianco dopo un lungo apprendistato in Oriente, anche lui medico, per restarle accanto sempre, alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte. Sullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all'ombra dell'Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.
17

Un giorno tutto questo sarà tuo

Ravera, Lidia
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Seymour ha quindici anni e ama definirsi un adolescente disturbato. Niente social, non bullizza e non è bullizzato, non ha una squadra da tifare e neppure una ragazza da fotografare. In breve, non esegue nessuna delle figure di danza previste per la sua età. La sua attività principale è spiare l'agitarsi del mondo adulto attorno a lui. La sua passione unica è scrivere, per la precisione scrivere un capolavoro, possibilmente senza diventare uno scrittore come l'ingombrante padre settantenne, Giovanni Sartoris, “vanitoso, egocentrico e fasullo”, autore di successo, marito seriale per un totale di quattro figli spalmati su tre mogli. Tra i due non c'è intesa ma neppure scontro. Quanto alle donne della sua vita, Anna, la prima delle ex mogli di Giovanni, è la preferita di Seymour, anche se potrebbe essere sua nonna. La seconda, l'americana Alison, è la madre biologica, e Seymour non la sopporta. La terza, un'ex tossica di trentanove anni costretta su una sedia a rotelle, è per lui un curioso modello di eterna adolescente. Mentre osserva i suoi adulti di riferimento, Seymour percepisce gli scricchiolii sinistri di un mondo che si va sgretolando, sia nel concreto alternarsi di siccità e tempesta sia nell'astratto degradarsi delle relazioni fra uomini e donne e di uomini e donne con il successo, il mito che ha soppiantato ogni altra credenza o certezza. Quando Giovanni, il vincente per eccellenza, sarà travolto da una tempesta di accuse infamanti, Seymour si troverà a dover giocare una parte da protagonista. Dovrà capire e spiegare, accusare e perdonare. In una parola: crescere. Ma che sapore ha l'umana avventura del diventare grandi in questo mondo minacciato e stanco? Che cosa si può lasciare a chi verrà dopo di noi? Dopo una fortunata serie di romanzi dedicati al terzo tempo, Lidia Ravera ci spiazza assumendo la voce di un ragazzo: onesto fino alla crudeltà, feroce come gli innocenti, capace di intuire lo spirito del tempo e di trovare le parole giuste per evocarlo. E come di consueto Ravera ci fa innanzitutto sorridere, poi riflettere, e infine rabbrividire.
18

La vita inizia quando smetti di lavorare

Giordano, Raphaëlle
Editore: Garzanti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
«È tutto a posto!» Una bugia che Joy ripete ogni giorno in ufficio. Perché sa benissimo che, in un'agenzia creativa, è l'unica risposta ammessa. E perché, anche quando non è vero, riesce sempre a cavarsela. Un giorno, però, uno sconosciuto le fa una domanda diversa dal solito, semplice ma capace di far crollare il castello di carte che ha costruito con tanta cura: «Come stai?». Ed è la domanda più terrificante che potesse sentirsi rivolgere. È tutto a posto. Mentre Joy cerca di propinare al suo interlocutore la sua magica menzogna, capisce che, questa volta, non sa nemmeno da dove cominciare. Lo sconosciuto che l'ha messa in crisi è Benjamin, un organizzatore di eventi con cui dovrà occuparsi della festa aziendale. Benjamin è una persona speciale, che ha deciso di imperniare sulla gioia ogni aspetto della sua vita. Lavorare insieme a lui si rivela un corso accelerato di felicità. Joy capisce che, nell'ansia di piacere a tutti, stava smettendo di piacere a sé stessa. Benjamin le insegna tecniche infallibili per non farsi mettere i piedi in testa, la convince che spegnere il telefono, ogni tanto, è l'unico modo per connettersi davvero con il mondo. Joy impara a dire di no a ciò che non la fa sentire bene, e a dire di sì alle cose nuove e belle, anche se fanno paura. E capisce che è arrivato il momento di smettere di subire la vita: è ora di cominciare a viverla. Un passo dopo l'altro. Perché non può esserci alcun «è tutto a posto» se prima non impara a voler bene a sé stessa.
19

Tutto brucia

Gómez-Jurado, Juan
Editore: Fazi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Questa è la storia di tre donne che hanno perso tutto. Anche la paura. Ecco perché sono così pericolose. Aura Reyes, la mente: fino a poco tempo fa era una dirigente di successo, proprietaria di una lussuosa villa e madre di due figlie me-ra-vi-glio-se (così, scandendo bene le sillabe). Ora la attende una pena detentiva per frode su larga scala e riciclaggio di denaro. Mari Paz Celeiro, il braccio: una gallega tenace, in grado di piantare cime di rapa e arruolarsi nel corpo d’élite della Legine. Temprata da tante battaglie, da cinque anni attraversa un periodo difficile (in pratica, vive nella sua auto). Sere Quijano, l’hacker: ingegnera informatica e strega del caos. Le sue capacità tecnologiche sono inversamente proporzionali all’efficacia della sua magia. Ha un’enorme virtù: crede ciecamente in tutto ciò che fa. Questa è la storia di una vendetta impossibile, senza alcun margine di successo. Questa è la storia di tre donne che osano fare ciò che tutti noi osiamo solo immaginare. Qualcosa di incredibile sta per accadere. E nulla sarà mai più come prima. Sono sempre gli stessi a vincere. È ora di cambiare le regole.
20

Piccoli miracoli e altri tradimenti

Parrella, Valeria
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
“La misura del racconto è un piccolo miracolo, un luogo della letteratura dove ‘piccolo’ non diminuisce la quantità del miracolo ma la rende esatta. In questo libro di racconti, scritto da una lettrice di racconti, poi, ci sono altri piccoli miracoli, storie inventate e raccolte all’incrocio tra l’umano e il divino, in quel punto della strada, cioè, in cui le storie quotidiane appaiono eroiche, quelle eroiche sono naturali e il destino non è altro che una delle possibili variazioni del caso. Lì, a guardare bene, c’è un pantheon in attesa di essere colto: nelle città, nei bar, sulla spiaggia, tra le lenzuola e durante una partita di tennis. A svelare l’intersezione basta un tradimento, subìto o inferto, da sé e dall’altro; tradisce chi non riesce o non vuole aderire alle circostanze. Qui nessuno sta dove dovrebbe stare.” Valeria Parrella Tradimenti che sono essi stessi miracoli, occasioni per fermarci un momento e cogliere l’opportunità di sfuggire a noi stessi oppure di esserlo più che mai, perché nessun modello narrativo come il racconto è in grado di regalarci illuminazioni, e nessuno ci riesce come Valeria Parrella.
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La mano del diavolo

Bryndza, Robert
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Mentre è in ospedale dopo essere quasi annegata, l'investigatrice privata Kate Marshall stringe amicizia con Jean, un'anziana signora ricoverata nel suo stesso reparto. Durante la degenza, Jean le racconta che undici anni prima il suo nipotino Charlie è scomparso durante una vacanza in campeggio. Una volta uscita dall'ospedale, Kate decide di indagare sul caso e aiutare la sua nuova amica a scoprire finalmente la verità. Insieme al fidato Tristan, la detective comincia a ripercorrere gli eventi che hanno preceduto la notte della scomparsa di Charlie, ma più guarda da vicino, più si rende conto che Jean non le ha raccontato tutto: nel suo passato c'è un segreto, qualcosa che potrebbe aver messo in pericolo il nipote. Che cosa è successo davvero a Charlie? È stato rapito? O forse è scivolato nel Devil's Way, il sinistro impetuoso fiume che scorre vicino al luogo della sparizione? Solo una cosa sembra certa: la risposta giace sepolta nel passato della famiglia del piccolo...
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Codice 93. La trilogia della banlieue

Norek, Olivier
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Fare il poliziotto nella Seine-Saint-Denis, dipartimento alle porte di Parigi con un tasso di criminalità alle stelle, è un mestiere diverso da ogni altra area metropolitana europea. Nell’agglomerato di casermoni incolore popolato da individui spesso ai margini, vittime e aggressori rispondono unicamente alla legge della strada. Perciò, quando alle quattro di un mattino di gennaio una telefonata sveglia Victor Coste, lui già sa che da qualche parte qualcuno si è fatto ammazzare. A capo della squadra Anticrimine di questa banlieue della banlieue, quarant’anni e sigaretta sempre accesa, Coste conosce violenze e brutalità di ogni genere, ma i fatti, per come si presentano in quest’alba gelida, superano gli scenari più foschi e fantasiosi. Un uomo con tre fori di proiettile nel petto che si risveglia sul tavolo autoptico e, a distanza di nemmeno ventiquattr’ore, un morto per il quale la stampa arriva a scomodare il termine “autocombustione”. Una messinscena, forse, una sciarada dell’orrore che rischia di minare la credibilità delle forze dell’ordine. E che si complica ulteriormente quando Coste riceve una prima lettera anonima che lo indirizza verso un fascicolo sparito dagli archivi della polizia e, da lì, verso una lista di omicidi che riguardano gli “invisibili” della società, insabbiati proprio da chi dovrebbe condurre le indagini. Benvenuti nel dipartimento 93, dove insieme alla squadra di Coste scenderete nei sottoscala più inquietanti per incontrare un’umanità variegatissima; dove crimine, perdizione e senso di giustizia si miscelano in pagine che corrono veloci, e dove Olivier Norek ci presenta l’irresistibile capitano Coste, che guida un gruppo di fedelissimi senza mai perdere il suo profondo senso di umanità.
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La tormenta di San Giovanni

Giuriatti, Loris
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Quando arriva la tormenta, in montagna tutto si ferma e la sola cosa da fare è aspettare. Lo sa bene Roberto, il gestore dell’unico albergo del monte Grappa, che si ritrova bloccato in compagnia di un gruppo variegato: suo cugino Giulio, il giovane tuttofare Gabriele, il Vecio – che a ottant’anni conosce i sentieri del bosco e la voce delle vallate meglio di chiunque altro – e Paolo, un giovane imprenditore padovano. Con Giulio, suo coetaneo, da ragazzo condivideva ogni cosa; ma ora tutto è cambiato, non si vedono da sedici anni, da quando un tragico incidente ha sconvolto le loro vite portandoli a intraprendere strade molto diverse: uno sui placidi monti, l’altro alle prese con le frenesie della vita cittadina. Mentre là fuori il vento e la neve infuriano, il Vecio ricorda di un’altra tormenta, quella del 1934: quando due giovani cugini, apparentemente incompatibili – proprio come Roberto e Giulio – si misero a indagare su un mistero che aveva sconvolto la comunità del Grappa. Ma la montagna non fa accadere nulla per caso e rievocare la storia non è solo un modo per passare il tempo. Così, quella che era nata come una semplice disavventura dettata da cause di forza maggiore diventa l’occasione per la conoscenza di altri orizzonti e per la scoperta di verità rimaste sepolte nel tempo… Nessuno dei presenti, quando il cielo tornerà sereno, sarà più lo stesso. Loris Giuriatti racconta la montagna e la grande Storia del Novecento con la delicatezza della sua voce, insegnandoci l’importanza di spingere lo sguardo, anche in mezzo a una tormenta, al di là delle apparenze.
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Il minimarket della signora Yeom

Kim, Ho-yeo?n
Editore: Salani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Dokko vive nella stazione centrale di Seoul. Non ricorda se un tempo avesse un lavoro, una casa, una famiglia. Non sa più niente di sé, sa solo che berrebbe volentieri un bicchierino di soju. Quando trova per terra una pochette rosa contenente dei documenti e un portafogli, non può immaginare che la sua vita sta per cambiare direzione. Probabilmente la signora Yeom, un'insegnante di storia in pensione, ha perso la sua borsetta quando si è addormentata in attesa del treno. Ma grazie al buon Dio che sempre la protegge, poco dopo essersi accorta dell'inconveniente riceve una chiamata da un telefono pubblico. Un uomo con la voce di ‘un orso appena uscito dal letargo' la informa di aver ritrovato le sue cose. Gli è così grata che decide di portare Dokko fino al suo minimarket per offrirgli qualcosa da mangiare, e lo invita a tornare ogni volta che avrà fame. Giorno dopo giorno la signora si rende conto che sotto la barba sporca e i vestiti logori del senzatetto è nascosta una persona affidabile e piena di risorse, perciò gli propone di lavorare nel suo negozio durante il turno di notte. È l'inizio di un nuovo percorso non soltanto per lui, ma per molti abitanti del quartiere che avrà occasione di incontrare. La decisione più coraggiosa che possiamo prendere è quella di essere aperti agli altri, di dar loro fiducia. C'è questa consapevolezza al centro della scrittura di Kim Ho-Yeon, che con ironia e sensibilità ci ricorda che certe volte la soluzione a problemi apparentemente insolubili può essere più vicina di quanto crediamo.
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Lady tan e il circolo dei fiori di loto

See, Lisa
Editore: Longanesi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Cina, XV secolo. Secondo Confucio «una donna istruita è una donna senza valore», ma Tan Yunxian non è d'accordo. Rimasta senza la madre, fin da bambina le vengono insegnati dai nonni i pilastri della medicina cinese, i Quattro Esami – guardare, chiedere e ascoltare, annusare e toccare, sentire il polso –, un approccio che un medico uomo non può mai mettere in atto con una paziente donna perché la tradizione lo vieta, giudicandolo sconveniente. E così ci sono donne che devono curare altre donne, come Meiling, promettente levatrice che conosce la consistenza dei corpi e la viscosità del sangue: per lei toccare è prassi quotidiana, mentre per un medico è riprovevole. Yunxian e Meiling si scambiano nozioni e rimedi, diventano amiche e giurano che condivideranno gioie e battaglie. «Niente fango, niente loto», si dicono: dalle avversità può sbocciare la bellezza. Ma poi Yunxian è costretta a sposarsi e tutto quello che ha costruito sembra franare. Tutto quello che ha imparato sembra dover essere dimenticato, ora che è una moglie. Ma il suo desiderio di curare, di aiutare donne e ragazze di ogni ceto sociale è più forte persino della tradizione, alla quale si ribella. Con l'aiuto di Meiling, Yunxian si spingerà così dove nessuna donna cinese era mai arrivata, contribuendo in modo indelebile al progresso della medicina. Ispirato dalla vita straordinaria della prima donna medico cinese, Lady Tan e il circolo dei fiori di loto è una storia avvincente di donne che aiutano altre donne.
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Psicopompo

Nothomb, Amélie
Editore: Voland
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
In questo trentaduesimo romanzo Amélie Nothomb ci parla del suo amore per gli uccelli e per il loro volo, della sua infanzia errabonda al seguito del padre diplomatico, della violenza subita appena dodicenne sulla spiaggia di Cox’s Bazar in Bangladesh. A cui fanno seguito il trauma, l’anoressia come crudele possibilità di resurrezione e infine il potere salvifico della scrittura con la severa disciplina necessaria… Pagine intrise di intimità per il romanzo più personale e autobiografico della pluripremiata e amatissima autrice belga. Un libro diverso dai precedenti ma che allo stesso tempo li illumina tutti.
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Tutto su di noi

Petri, Romana
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Marzia, "dall'andatura marziale", si racconta con furia, violenza, spudoratezza. La sua è una prima persona che morde e che si muove dentro lo spazio asfissiante di una famiglia malata, tremenda, cattiva. Cresce nella periferia di Roma, con un padre crudele e codardo e una madre devota, sino allo strazio, al coniuge infedele. Mentre il fratello, cuffie sulle orecchie, si estrania sino all'indifferenza, Marzia combatte, e nulla le viene risparmiato. Educa il suo fisico asciutto alla lotta greco-romana e impara a mettere fra sé e il mondo la barriera del suo corpo. Ma non basta. Non può sfuggire al conflitto, alla strategia del ragno che padre e madre, in maniera diversa, le tessono intorno. Ha creduto e continua a credere che esiste la perfezione: l'ha vista in un cane che non è riuscita a difendere e l'ha vista in un ragazzo incontrato su un sentiero di montagna. L'ha vista ma la sa perduta, minacciata dalla volgarità di una pernacchia. Per arrivare a una via d'uscita sono necessari un sacrificio, una svolta, una chiusura di conti. Sul sentiero sgretolato degli affetti, Marzia avanza impavida al di là della scuola di rabbia, rimpianto e morbosa dedizione in cui si è formata. Avanza come un cowboy o ancora meglio come la donna libera che ha sempre voluto essere. Romana Petri accompagna l'io martellante della sua Marzia sull'orlo di un abisso. Eppure l'inferno che ci mostra appartiene a un "tutto" che, quanto più sente l'ustione del mosaico guasto dei sentimenti, tanto più apre a una esistenza possibile.
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Confessioni di un'amica

Day, Elisabeth
Editore: Neri Pozza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Cosa significa essere una buona amica? Non dire mai no agli inviti, accogliere le richieste d’aiuto, anche quando non hai il tempo per pensare a te stessa, ascoltare chi ha bisogno di sfogarsi, anche quando l’argomento ti ferisce. O almeno così crede Elizabeth Day che, a quasi quarant’anni, ha diversi libri di successo alle spalle, una carriera da giornalista ben avviata, un matrimonio, un divorzio. E, naturalmente, tonnellate di amici: una vera friendaholic. Poi arriva la pandemia e, con quella, giornate all’improvviso vuote di impegni e cariche di silenzi e assenze. Momenti in cui Elizabeth scopre di non aver più voglia di parlare con tutti quegli amici, ma solo con quelle poche persone che, a rifletterci ora, l’hanno sempre fatta sentire compresa, amata, vista. Elizabeth è di nuovo costretta a chiedersi: cosa significa, realmente, amicizia? Come può essere una buona amica? Comincia così un viaggio alla ricerca di storie e significati, realtà e falsi miti, testimonianze e parole capaci di spiegare quel legame che chiamiamo «amicizia». Il lessico che la definisce, infatti, tutto teso a raccontare la relazione «regina» del nostro tempo, quella amorosa, è totalmente inadatto a esprimere il nucleo pulsante di energia, affetto, attenzioni, pensieri e cura che unisce fra loro due amiche o amici. Ed è soltanto alla fine di una ricognizione tra aule universitarie e idromassaggi di Las Vegas, hall di grandi alberghi e freddi corridoi d’ospedale, persone di ogni età e cultura, che Elizabeth confesserà a sé stessa una verità ora lampante: amicizia non è stare al centro di una rete affollata di relazioni, ma scegliere coloro che ascoltano, guariscono, aiutano. Amicizia non è avere tutte le risposte, ma qualcuno a cui porre le domande.
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Il dolore non esiste

Bernardini, Ilaria
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
"Mio padre si chiama Achille e non mi parla": questa storia comincia così, con un dialogo interrotto tra un padre e una figlia. Achille è stato un padre carismatico, con cui Ilaria da ragazza ha condiviso passioni, idee sulla vita e sul mondo, ma anche liti feroci e grandi silenzi. Fino a quando, senza un motivo scatenante o una colpa evidente, il silenzio ha inghiottito tutto. Achille ha smesso di cercarla, di rispondere alle sue telefonate e alle sue lettere. Forse, ha deciso di smettere di esserle padre. Ma Ilaria non vuole smettere di essere figlia, ha bisogno di una spiegazione, di capire dove si è aperta la prima crepa. Perciò, con l'aiuto, reticente, del resto della famiglia, prova a ripercorrere la loro storia e la vita del padre, a ricostruirne per frammenti l'identità. È il suo modo per continuare a parlargli, a frequentarlo, ma anche un rituale per allenarsi alla perdita: di un padre, della giovinezza, del passato e di un figlio adolescente che sta crescendo in fretta e che giorno dopo giorno le tiene sempre meno la mano e crede sempre meno alle sue invenzioni e alle sue parole. Contemporaneamente, quasi per caso, durante la pandemia Ilaria comincia a praticare la boxe. E un giorno, non certo per caso, si ricorda che anche il padre tirava di boxe, anzi era piuttosto bravo. Tanti anni prima le ha persino regalato un paio di guantoni. Non può che essere un segno: forse il padre la sta allenando in assenza per renderla più forte? Così, un po' credendoci davvero, un po' perché è una scrittrice e l'occasione narrativa è irresistibile, lo invita a una sfida sul ring. Gli fa sapere giorno e luogo del match e, anche se lui non risponde, una parte di lei spera e crede che si presenterà lo stesso. E mentre si esercita a dare e ricevere pugni fantasma e consulta allenatori di ogni tipo – ma anche scrittori, scienziati, registi, antenate, sciamane e qualche animale –, raccoglie le forze per salire sul ring e le parole per scrivere pagine emozionanti, comiche e piene di vita. Romanzo autobiografico, indagine filosofica e intima sulla famiglia, l'amore e la nostalgia, "Il dolore non esiste" è un mantra luminoso per provare a celebrare tutto, anche quello che fa male.
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Tutta la vita che resta

Recchia, Roberta
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire, una famiglia che nel corso degli anni ritrova la strada nella forza dei legami. Ci sono libri che ti entrano dentro, che ti accompagnano per mano nella vita di tutti i giorni. È ciò che succede con l’esordio magnetico di Roberta Recchia, una storia da cui non ci si stacca, con protagonisti vivi, autentici. Come Marisa e Stelvio Ansaldo, che nella Roma degli anni Cinquanta si innamorano nella bottega del sor Ettore, il padre di lei. La loro è una di quelle famiglie dei film d’amore in bianco e nero, fino a quando, anni dopo, l’adorata figlia sedicenne Betta – bellissima e intraprendente – viene uccisa sul litorale laziale, e tutti perdono il proprio centro. Quell’affetto e quella complicità reciproca non ci sono più, solo la pena per la figlia persa per sempre. Nessuno sa, però, che insieme a Betta sulla spiaggia c’era sua cugina Miriam, al contrario timida e introversa, anche lei vittima di un’indicibile violenza. Sullo sfondo di un’indagine rallentata da omissioni e pregiudizi verso un’adolescente che affrontava la vita con tutta l’esuberanza della sua età, Marisa e Miriam devono confrontarsi con il peso quotidiano della propria tragedia. Il segreto di quella notte diventa un macigno per Miriam fin quando – ormai al limite – l’incontro con Leo, un giovane di borgata, porta una luce inaspettata: l’inizio di un amore che fa breccia dove nessuno ha osato guardare. "Tutta la vita che resta" è un romanzo dolcissimo, doloroso, accogliente, intimo e corale, che esplora i meccanismi della vergogna e del lutto, ma soprattutto dell’affetto e della cura, e li fa emergere con delicatezza sapiente.
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Come un libro ritrovato

Bradley, Nick
Editore: Nord
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Flo è sempre stata brava con le parole. Eppure ultimamente non ne trova nemmeno una per descrivere come si sente. Di sicuro non è più felice a Tokyo: è come se la città dei suoi sogni fosse diventata all'improvviso ostile e caotica; e anche il suo lavoro di traduttrice è ormai scivolato in una routine poco stimolante. Almeno fino al giorno in cui, su un sedile della metropolitana, non trova un libro dimenticato… A Onomichi, sonnacchiosa località sul mare interno del Giappone, è come se il tempo si fosse fermato. Qui, all'ombra dei venticinque templi accoccolati tra le colline, c'è il caffè di nonna Ayako. È da tanto che Kyo non va a farle visita, ma adesso, dopo essere stato bocciato all'esame di ammissione all'università, ha un disperato bisogno di allontanarsi da Tokyo per capire che cosa vuole davvero. Tuttavia, se sperava di avere dalla nonna affetto e comprensione, si sbaglia di grosso: Ayako è una donna brusca e ruvida come la corteccia di un albero secolare, soprattutto con lui. A poco a poco, però, Kyo si rende conto che quella freddezza è solo una corazza che la nonna si è cucita addosso per nascondere le ferite del passato e il rimpianto per un errore che non riesce a perdonarsi. In realtà, Kyo e la nonna sono più simili di quanto non sembri, e sarà proprio lui, con le sue imperfezioni e le sue insicurezze, a darle il coraggio di liberarsi del peso di troppi segreti… Ci sono storie che ci trovano quando ne abbiamo più bisogno. E la storia di Kyo e Ayako riaccende l'entusiasmo di Flo e la spinge a mettersi alla ricerca del suo misterioso autore. Quel libro è stato come una luce capace d'illuminare gli angoli più bui della sua anima, e ora lei vorrebbe tradurlo e portare quella luce a più persone possibili. Perché non esiste piacere più grande di condividere un romanzo che ci ha toccato il cuore.
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Chi ha paura dell'uomo nero. Il romanzo dell'esodo istriano

Fiorentin, Graziella
Editore: Corbaccio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Dopo l'annuncio alla radio del Maresciallo Badoglio, l'8 settembre del 1943, che dichiara la resa del Paese agli inglesi e agli americani, l'esercito italiano è allo sbando. La popolazione istriana resta priva di ogni difesa mentre il generale Tito e i suoi partigiani avanzano per annettere il territorio istriano alla Jugoslavia e i tedeschi si riorganizzano insieme alle milizie della Repubblica sociale. Tra il 1943 e la fine della guerra, e soprattutto dopo il 1945, una crudele pulizia etnica costringe trecentomila italiani, di cui settantamila bambini, a lasciare l'Istria e a trovare ospitalità altrove, spesso accolti con ostilità dalle popolazioni locali. Maddalena, figlia del medico condotto e alter ego dell'autrice, ha otto anni quando è costretta abbandonare per sempre la sua terra, il suo mare e il suo mondo di sogni, colori e profumi. Per molto tempo ha racchiuso in sé il loro ricordo e, dopo vent'anni, decide di ritornare con il marito e due figli in quei luoghi e a quegli anni per raccontare la sua storia e quella di tanti bambini che, come lei, sono stati strappati dalla loro infanzia e dalle loro radici. Ora un film con Andrea Pennacchi in onda su Rai 1.
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Avevo un fuoco dentro. Storia di un dolore che non si può dire

Ranno, Tea
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Questo memoir, scritto nella lingua ispirata e inconfondibile di Tea Ranno, si apre con un risveglio in ospedale: Tea ha quarantacinque anni ed è appena stata operata d'urgenza per un'infezione che, partita dall'utero, è arrivata a infuocarle l'intestino, il fegato, i polmoni. Soffre di endometriosi da quando è giovanissima. Ma questa volta ne è quasi morta. L'endometriosi è una malattia cronica che colpisce molte donne. Le cause non sono ancora del tutto chiare, la diagnosi spesso è complessa e non esiste una cura definitiva. Provoca, tra le altre cose, cicli mestruali molto abbondanti e dolorosi, un dolore che – racconta Tea – "certe volte è come un cane che mozzica, certe altre è come un fuoco che brucia". Ma "Se hai male in quei giorni che c'è di strano?", "Sei femmina, ti devi abituare", "Hai la soglia del dolore troppo bassa", "È un problema psicologico!" sono le frasi che si sentono rivolgere da generazioni le donne che ne soffrono. Questo modo sistematico di screditare il dolore femminile contribuisce a far sì che l'endometriosi ancora oggi venga spesso diagnosticata con grande ritardo. La vita di Tea Ranno e il suo percorso letterario sono un tutt'uno con la storia della sua malattia, e quella storia comincia in Sicilia, negli anni Settanta, quando lei è un'adolescente: in casa si parla poco di corpo, il pudore impedisce di affrontare i disturbi che riguardano la sfera intima, si tende a nascondere, a tacere. Ma ciò che la bocca non può dire, finisce sui diari, e le parole diventano per Tea uno spazio di gioia e libertà. Da lei, però, ci si aspetta altro – che studi legge, che si faccia una posizione –, perciò anche la scrittura si trasforma in un segreto, un fuoco da tenere a bada, e Tea proverà a spegnerlo con tutta se stessa. Fortunatamente, non ci riuscirà mai. Dopo aver generato infiniti sorrisi e lacrime con le sue storie di donne forti e coraggiose, Tea Ranno si mette in gioco in prima persona e affronta la propria, la più dolorosa e difficile da raccontare. Lo fa perché questa storia – fatta di rabbia e impotenza, di diagnosi e cure sbagliate, della faticosa ricerca di un figlio, ma anche di amicizie e incontri salvifici – non è solo sua. Riguarda tantissime donne, ed è per dar voce a tutte loro, per aggiungere anzi la sua voce a quella di chi già sta lottando perché questa malattia non rimanga invisibile, e per ricordarci che le nostre passioni più profonde possono sempre aiutarci a uscire dall'abisso, che questo libro esiste.
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La leggenda di Anita

Brizzi, Enrico
Editore: Ponte alle grazie
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Impero del Brasile, prima metà dell'Ottocento. Nella cittadina di Laguna, popolata da un pugno di ricchi proprietari, una schiera di pionieri e una massa di diseredati, una bambina sogna. Si chiama Ana Maria Ribeiro, è vivace e coraggiosa, vuole seguire suo padre attraverso le montagne coperte di foresta, verso l'altipiano dove per l'intera stagione si accompagnano le mandrie al pascolo. Però questo non è un sogno adatto a una brava ragazza, soprattutto se, come Anita, è una figlia del popolo a cui è impossibile perfino andare a scuola. Costretta a sposarsi giovanissima, Anita mette da parte i desideri, ma non li dimentica, né spegne il suo senso di giustizia: perché qualcuno nasce ricco, qualcun altro stenta tutta la vita, e altri ancora si ritrovano venduti come schiavi? Idee nuove si fanno largo con forza e il fuoco della rivoluzione arriva anche a Laguna. Poi, una notte diversa da tutte le altre, il destino spinge contro la costa la nave di un giovane combattente arrivato da lontano, Giuseppe Garibaldi. La vicenda umana di Anita ha molto di leggendario: incarna la forza irresistibile che ha spinto al cambiamento i popoli di mezzo mondo. Ma a lungo la sua figura è stata messa in ombra da quella ben più celebrata del suo compagno d'amore e di lotta, e adattata a una narrazione che attribuisce l'eroismo a una sola parte. Questo libro racconta con stile caldo e coinvolgente ciò che i libri di storia hanno sempre taciuto: l'infanzia e la giovinezza di Anita, il suo spirito ribelle, l'intelligenza unita alla voglia di riscatto. L'autore evoca la giovane sognatrice e l'adolescente rivoluzionaria, la segue nel suo tumultuoso destino di madre e combattente, e la racconta come parte di una grande storia personale e universale. Anita si trasforma a un tempo in un modello per le ragazze di oggi e in un'amica della quale contemplare un'antica fotografia, una donna straordinaria capace di unire popoli e mondi in nome della libertà.
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A una fermata dal destino

Krause, Robert
Editore: Nord
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
13 agosto 1961. Devi prendere la decisione più importante della tua vita. E hai solo tre ore di tempo... Il primo sole del mattino illumina la stazione di Monaco di Baviera. Il treno per Berlino è in partenza e i ritardatari si affrettano lungo la banchina. Sembra un giorno come tanti, eppure c'è qualcosa di diverso nell'aria, una voce che circola con insistenza e che passa di bocca in bocca, finché, dopo la partenza, un annuncio alla radio non la rende dolorosamente vera: oggi, 13 agosto 1961, il confine tra le due Germanie verrà chiuso. Quello sarà l'ultimo treno autorizzato a varcarlo. Il Muro è realtà. Non si potrà più fare visita ad amici e parenti, sfumeranno occasioni di lavoro preziose, verrà interrotto ogni contatto. Piano piano, tra i passeggeri si fa largo la consapevolezza di avere solo tre ore di tempo per decidere se restare sul treno oppure scendere a una delle prossime fermate e rimanere nell'Ovest. Senza più una casa o un impiego, senza poter nemmeno dire addio ai propri cari. Da un'anziana signora, incerta se riabbracciare il figlio rifugiato a Garmisch, a una coppia in bilico tra convinzioni politiche e calcoli economici; da un gruppo di musicisti, divisi sul sogno d'inseguire il successo in America, a una famiglia che si separerebbe per sempre, perché le ambizioni del marito sono più forti dell'amore che prova per la moglie, funzionaria del partito: per tutti loro, questo è il momento di scegliere se dare una svolta alla propria esistenza, rimediare agli errori del passato o inseguire desideri repressi troppo a lungo... Ci sono eventi capaci di segnare il corso della Storia, istanti che cambiano il mondo. Ma il romanzo di Robert Krause ci ricorda che sono le scelte che facciamo a definire il nostro cammino: anche quando tutto sembra perduto, basta avere il coraggio di cogliere le occasioni che il futuro ci offre.
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Nuotare, fluttuare, volare

Glattauer, Daniel
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Due famiglie borghesi si regalano una vacanza in Toscana. Sono i Binder e gli Strobl-Marinek; quattro adulti, quattro figli. Li aspettano giornate oziose, bagni in piscina e aperitivi al tramonto. I Binder hanno una grande tenuta dove producono vino, mentre gli Strobl-Marinek sono un accademico e una politica ambientalista in ascesa. Quando la loro figlia quattordicenne, perennemente trincerata dietro il cellulare, chiede di poter invitare una compagna di scuola, subito acconsentono. Aayana è una giovane profuga somala, sarà l’occasione per farla rilassare e svagare. Neanche il tempo di arrivare che la vacanza si trasforma in tragedia. Quanto vale una vita umana? Ogni vita è uguale? Tra sensi di colpa, un acceso dibattito legale e mediatico sulle responsabilità mancate e forse la nascita di una tenera storia d’amore, Daniel Glattauer costruisce un romanzo intenso e graffiante, che mette in luce tutte le sue abilità: lo sguardo lucido del giornalista; i dialoghi brillanti; l’ironia e la tenerezza di “Le ho mai raccontato del vento del Nord”. E denuncia i vizi, i limiti e l’ipocrisia di una certa società privilegiata, per dare finalmente voce a chi di solito non ne ha.
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Se solo tu mi toccassi il cuore

Fermine, Maxence
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
La storia struggente di un amore impossibile. «Arrediamo le nostre solitudini, così saranno più belle.» Luna ha quarantacinque anni. Si occupa del bed and breakfast di famiglia che si affaccia sulle acque placide del lago di Annecy e trascorre le sue giornate in una serena apatia: le sue sono ore fatte di niente, di riti e piccole gioie, di figli ormai cresciuti e routine matrimoniale, di luci sull'acqua, luci che alludono a un'altra esistenza possibile, accesa dalla passione, solo immaginata. All'arrivo di Raphaël, un restauratore che cerca una stanza per il mese di agosto, la vita di Luna prende una piega del tutto inaspettata. I momenti passati insieme sono preziosi, hanno il prodigio dei desideri esauditi e l'intensità di una promessa per il futuro. Luna prenderà così una decisione destinata a cambiare la sua vita e non solo. Una storia delicata e appassionante, che parla di un amore struggente, eterno, forse impossibile.
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Tanto poco

Lodoli, Marco
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Amare e restare nell’ombra: proteggere e custodire senza mai esporsi, senza avere l’impulso di rivelarsi, di dire eccomi, guardami, sono qui. È quello che capita alla bidella di una scuola dove insegna un ragazzo coi riccioli neri, intemperante, ribelle, pieno di sogni. Quarant’anni passati a difenderlo dai pericoli, dalle cattiverie, dal mondo. In silenzio, di nascosto: perché per avere un attimo di felicità bisogna saper perdere tutto. «Le stagioni passano, le foglie crescono, cadono e ricrescono e tutto cambia. Ma io sono stata sempre qui, ferma, radice piantata in una devozione che forse è amore e forse è solo paura». L’amore da lontano, l’amore che non si sporca con la vita, l’amore puro, assoluto, incrollabile: il nuovo romanzo di Marco Lodoli racconta la passione silenziosa e implacabile di una bidella per un professore che non si accorge di nulla, troppo preso dalle sue ambizioni artistiche, dall’illusione di essere diverso dagli altri, dalle sue piccole vanità. Matteo è un insegnante, ma anche uno scrittore: prometteva bene, poi però si è smarrito. E lei non ha mai cessato di amarlo, ma a che prezzo? Per difendere quella rosa bianca dal fango della vita ha dovuto essere inflessibile, feroce, spietata. Rinunciare a tutto. Marco Lodoli ci porta al centro di un sentimento travolgente che è rincorsa e fuga, smania e tensione verticale, sogno che niente e nessuno deve interrompere: una finzione folle, e proprio per questo più forte di ogni realtà. Una bidella e un professore, due esistenze parallele che forse non s’incroceranno mai, o forse si toccheranno per una notte soltanto, in un abbraccio che profuma d’amore e gratitudine, d’illusione e di oblio. «Tanto poco» basta per essere felici, bisogna solo respingere il mondo e consegnarsi a un’ossessione assurda e bellissima.
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Come uccidere la tua anima gemella

Chilton, L. M.
Editore: Giunti Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Un ritmo incalzante e una penna intrisa di black humour: finalmente un romanzo dissacrante e attualissimo, tra giallo e rom-com, sul crudele mondo del dating online. Reduce da una drammatica rottura con Noah, il fidanzato storico, Gwen è decisa a voltare pagina. Si iscrive così su Connector, la app di incontri del momento, crea il suo profilo – Gwen Turner, 29 anni, barista part-time, Eastbourne – e comincia a fare match in modo compulsivo. Tra quelli che passano la serata a bere per dimenticare la ex, chi online mente in modo spudorato sull'età, maschi incredibilmente egocentrici e narcisisti al quadrato, ogni appuntamento si rivela però più disastroso del precedente. Per fortuna basta scorrere il dito verso sinistra per scartare un pretendente e visualizzare un nuovo papabile fidanzato: le possibilità sembrano infinite. Ma quando gli uomini con cui è uscita vengono uccisi uno dopo l'altro in modo efferato, a Gwen diventa chiaro che il filo rosso che unisce tutti questi omicidi è proprio lei. E diventa chiaro anche alla polizia. Forse è meno innocente di quanto voglia far credere? O magari, dietro all'ultimo profilo a cui ha messo “mi piace”, si nasconde uno spietato assassino? Se è vero che trovare l'amore può rivelarsi un gioco al massacro, allora a Gwen non resta che indagare per scoprire chi sia l'artefice di questo perfido piano.
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I santi mostri

Zeno, Ade
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Tutto ha inizio in una sera estiva del 1924, quando lo scimmiesco Jörg Brandt esce di casa senza dire niente a nessuno portando con sé due grosse valigie e un cuore pieno di formiche rosse. Al suo fianco Gebke Bauer, il «ragazzo dalle dodici dita», fraterno complice nella formidabile impresa dei Santi Mostri, una compagnia di artisti deformi destinata, nel ventennio successivo, a incantare i palcoscenici dell'intera Germania. L'uomo piovra, la donna dal doppio sorriso, l'acromegalico gigante Nikolaus, il giovane Polifemo, sono solo alcuni dei protagonisti che seguiranno Jörg e Gebke in un lungo viaggio fatto di trionfi, cadute, e incontri straordinari. Dai primi spettacoli sotto il fatiscente tendone del Circo Vogt, ai vagabondaggi a bordo di un buffo veicolo chiamato Geraldine, sfileranno insieme, con infantile allegria, ai margini di eventi molto più grandi e spaventosi di loro: l'ascesa al potere di Hitler, le leggi razziali, lo scoppio della Seconda guerra mondiale, ma soprattutto il programma Aktion?T4, criminoso piano nazista finalizzato allo sterminio delle «vite indegne di essere vissute». In un mondo sprofondato nelle tenebre e sempre più incapace di riconoscere la bellezza nella diversità, armati della sola arte i Santi Mostri si troveranno così a condividere il tragico destino dei reietti in fuga. Dopo "L'incanto del pesce luna", Ade Zeno torna con un romanzo avventuroso e malinconico, in bilico fra realtà e meraviglia, che attraverso il linguaggio della fiaba grottesca rivisita la figura del freak per parlare ancora una volta del mostro che vive in ciascuno di noi.

Pubblicato in DATI il 18/03/2024