Il thriller è un genere molto in voga negli ultimi anni a causa della forte presenza dell’elemento di suspense. L’adrenalina e l’elevato tasso di coinvolgimento del lettore nell’intreccio narrativo fanno sì che esso sia uno dei generi a più largo consumo, anche fra lettori meno esperti. Questo non significa che esso debba essere posizionato al di fuori della grande letteratura, basti pensare a quanto hanno da insegnare i thriller tecnologici, che portano il fruitore a diretto contatto con le possibili storpiature del vivere moderno. Tuttavia, data la recente nascita del genere, esso è privo di una vera e propria radice classica, se non per alcuni grandi scrittori di horror come Edgar Allan Poe, che per aver usato un ritmo narrativo incalzante particolarmente caro al thriller risultano potenzialmente appartenenti ad esso. Essendo la sua peculiarità “solamente” quella di manipolare il tempo narrativo per mantenere il lettore incollato alla pagina, esso si adatta a molti generi: azione (Congo di Michael Crichton), psicologico, (ad esempio L’isola della paura, romanzo da cui è tratto Shutter island), tecnologico, fantascientifico (si pensi a Jurassic Park), spionistico (La cruna dell’ago di Ken Follet) e legale (ad esempio i romanzi di John Grisham). Anche il semplice giallo può prendere in prestito le medesime caratteristiche, è il caso di Agatha Christie e il suo Dieci piccoli indiani. L’intrattenimento maggiore è dovuto al fatto che il fruitore dell’opera thriller è attraversato da emozioni forti durante tutto lo svolgimento, effetto ottenuto anche grazie a specifiche tecniche come il climax, il cliffhanger o l’inizio in medias res.
Molto vicino al thriller è il noir. Nasce negli Stati Uniti alla fine degli anni Venti del Novecento e arriva in Europa, precisamente in Francia, con il nome di roman noir, ovvero romanzo nero, che tuttavia non si riferisce più al romanzo gotico inglese ottocentesco, ma alla nuova variante americana. I principali esponenti sono Dashiell Hammett, Raymond Chandler e Mickey Spillane. Si dà più spazio alla personalità del detective, all’auto sabotaggio del protagonista, che, al contrario del giallo, è sempre vittima, sospettato o assassino, e alla sensazione che egli sia senza alcuna via d’uscita. L’ambientazione diventa parte centrale del romanzo, come un sottofondo rumoroso che influenza profondamente le azioni dei personaggi (vedi il noir metropolitano e i suoi marciapiedi, che ospitano il degrado morale e ambientale in cui ha luogo il delitto, oppure il noir mediterraneo, che si rifà ai temi della tragedia greca e ai topos delle culture che si affacciano sul mar mediterraneo). Un’ultima variante è quella del rosenoir, in cui il binomio amore-morte caro ai romantici rivive sotto nuove spoglie. Presentiamo di seguito i venti romanzi thriller e noir più acquistati dalle biblioteche lo scorso anno.