Speciale Manuali Universitari

Tendenzialmente in vetrina non vengono inseriti i manuali molto specializzati/universitari che arrivano alla nostra redazione. Per dar loro risalto, avendo Leggere anche numerose biblioteche universitarie tra i propri clienti, abbiamo deciso di pubblicare delle bibliografie mensili contenti alcuni dei manuali passati per la redazione negli ultimi mesi. 

Ecco i primi 50

1

La resilienza del contratto. Modificazioni e destino delle garanzie, tra relazionalità, incompletezza e crisi d'impresa

Gallarati Alberto
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
2

Forma di protezione e nullità selettiva nei contratti del mercato finanziario

Robustella Carmela
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il lavoro analizza i problemi interpretativi e applicativi sorti in materia di forma dei contratti bancari e di investimento. Dopo aver ricostruito l'evoluzione del quadro normativo di riferimento, l'A. si sofferma criticamente sulle due pronunce della Cassazione a Sezioni Unite che hanno affrontato e risolto sia la vexata quaestio della validità del contratto di investimento c.d. "mono firma", sottoscritto dal solo contraente destinatario della normativa di protezione, sia quella dell'ammissibilità dell'esercizio selettivo delle nullità di protezione da parte dell'investitore. Entrambe le decisioni affrontano questioni di grande rilievo sistematico, partendo dall'analisi funzionale delle disposizioni sulla forma nella legislazione del settore finanziario: in questa prospettiva, il lavoro ripercorre il dibattito dottrinale e giurisprudenziale in materia di forma dei contratti bancari e di investimento, mettendo in rilievo il decisivo ruolo che la dottrina è chiamata a svolgere per un equilibrato sistema delle fonti. Ad essa è, infatti, affidato il delicato compito di valutare la coerenza della regola juris con il sistema normativo.
3

Gli accordi di sostegno infragruppo bancario. Premesse per una disciplina di diritto comune

Appio Caterina Luisa
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Gli accordi di sostegno finanziario infragruppo bancario rappresentano una delle soluzioni adottate dal legislatore bancario - sulla scorta della normativa di matrice europea - per gestire la crisi del gruppo bancario, costituendo uno dei contenuti del piano di risanamento di gruppo. La prospettiva dalla quale si muove è quella della prevenzione della crisi, tant'è che il piano di risanamento e l'accordo di sostegno vengono predisposti prima ancora che la crisi o l'insolvenza si manifestino. Parallelamente, la medesima esigenza di intervenire tempestivamente sulla crisi (e sull'insolvenza) si rinviene anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, di nuovo conio, ove per la prima volta viene introdotta una regolazione della crisi e dell'insolvenza dei gruppi. Se l'obiettivo è comune (l'anticipazione della crisi), altrettanto comuni potrebbero essere le soluzioni praticabili per perseguirlo. L'idea è allora di gettare le premesse per la definizione di una (nuova) fattispecie l'accordo di sostegno infragruppo - la quale, mutuando alcuni frammenti di disciplina dal settore dal quale origina (quello bancario), consenta di addivenire ad una soluzione negoziale per fronteggiare la crisi o l'insolvenza del gruppo (di diritto comune).
4

La conversione dell'impugnazione. Un istituto da ripensare

Mangiaracina Annalisa
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
5

Potere e atto. Tutela civile dell'incertezza oppositoria

Buoncristiani Dino
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«Ecco un libro utile e fruttuoso. Utile (absit iniuria verbis) non nel senso di prontuario di risposte a contingenti problemi pratici: si tratta di un libro che vuole un lettore partecipe, non un cacciatore di soluzioni (soggetto, quest'ultimo, che, d'altronde, resterà verosimilmente diffidente per il richiamo all'incertezza che campeggia nel titolo). Utile perché invita a sostituire, a conclusioni attinte a fil di logica, il mondo reale e i suoi protagonisti con tutte le loro sfumature. Utile perché amplia criticamente le premesse della trattazione, fornendo così base attendibile alle variegate conclusioni che sostituiscono i più sommari risultati finora attinti. In esergo, il sottotitolo rende precisamente l'humus in cui si sviluppa il cammino dell'autore. "Tutela civile dell'incertezza oppositoria": tipo, effetti e contenuto dell'opposizione, cioè della reazione di chi è inciso da un atto altrui a valenza potestativa, subiscono variazioni notevoli da caso a caso. Parlare di incertezza oppositoria significa appunto richiamare l'attenzione sull'insufficienza delle soluzioni nette e univoche, e mostrare invece come tipo e condizioni della tutela siano fortemente condizionati dai modelli dei poteri e dalle differenti caratteristiche del loro esercizio. Si oscilla da forme che si sarebbe tentati di riportare al silenzio-rigetto a modi dell'agire pienamente gravati di oneri di allegazione e prova. Rispetto al non sempre proficuo esito degli studi intervenuti sul tema, il progresso è rilevante. Un trentennio fa il primo passo era stato rappresentato dalla emersione delle costanti della contrapposizione potere stragiudiziale/tutela op-positiva ma si trattava, appunto, del primo passo, cioè dell'osservazione ravvicinata, nel campo del processo civile, della dinamica potere-atto-reazione-effetti, con focalizzazione sulla ingannevole vestizione da azione della reazione difensiva, e sullo switch degli effetti dalla stretta rimozione dell'atto alla (possibile) conformazione del rapporto. Dino Buoncristiani si cala ora in quel diagramma e vi dimora per mostrarne le sfaccettature, cioè le possibilità finora ignorate che si inseriscono sottilmente in esso. La dinamica resta concettualmente unitaria ma si rivela molto variabile per tecnica ed effetti...» (Dalla Prefazione di Bruno Sassani)
6

La contabilizzazione delle operazione del partenariato pubblico-privato. Lineamenti teorici e metodologici

Esposito Paolo
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
In Italia, le partnership pubblico-private (PPP), hanno spesso trovato nel project financing uno spazio utile per la realizzazione di progetti di pubblica utilità, attraverso la "proposta" da parte del soggetto promotore (privato), di realizzare, gestire e/o migliorare le infrastrutture pubbliche o il servizio di pubblica utilità, in cambio degli utili derivanti dalla gestione dell'opera e/o delle opere. Il crescente ricorso all'utilizzo delle diverse forme e modelli di concessione e agli accordi per i servizi in concessione, tuttavia non ha parimenti trovato un crescente attenzione e presidio della letteratura economica aziendale sul tema, oggetto invece di continua osservazione e monitoraggio degli studiosi di finanza e di diritto. Il presente contributo, si propone di analizzare alcuni dei numerosi modelli di concessione e di accordi per servizi in concessione, offrendo un focus sui lineamenti teorici, sui modelli di business, sul relativo trattamento contabile ed interpretativo tanto per le società quotate (e non), che per il settore pubblico. Tale disamina non è presente a tutto tondo con pienezza investigativa nell'attuale panorama di studi dell'economia aziendale, dove sono invece presenti singoli studi o contributi con focus specifici soltanto sui modelli di business, o soltanto alle società quotate (attraverso l'analisi dell'IFRIC 12), o ancora con parziale osservazione del settore pubblico, nel ruolo di autorità e soggetto economico concedente i beni e/o i servizi al privato.
7

I migranti sui sentieri del diritto. Profili socio-criminologici, giuslavoristici, penali e processualpenalistici

Curi Francesca; Martelloni Federico; Sbraccia Alvise
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Per afferrare le molte sfaccettature del fenomeno migratorio, il volume adotta una prospettiva multidisciplinare, combinando lo sguardo socio-criminologico con l'analisi giuridica, dedicata alle diverse interazioni vissute dai migranti in rapporto al territorio, al lavoro, alla sfera penale e al processo. La prima parte analizza criticamente i fattori causali delle pratiche di criminaliz-zazione, riflettendo sulla selettività del controllo istituzionale e le sue ricadute in ambito penitenziario. La seconda parte si concentra sul nesso tra soggiorno e lavoro, esaminando la disciplina dell'accesso al mercato del lavoro e i suoi effetti spesso patologici, ivi compresi le forme d'intermediazione illecita e grave sfruttamento. La terza parte, dato conto della stratificazione normativa che ha preceduto e poi interpolato il testo unico, si focalizza su alcune specifiche fattispecie penali. Infine, la quarta parte è dedicata al proteiforme apparato coercitivo allestito per lo straniero, descritto attraverso l'esame della disciplina delle espulsioni, dei respingimenti, dell'accompagnamento coattivo alla frontiera e del trattenimento.
8

Modelli di individualizzazione della pena. L'esperienza italiana e francese nella cornice europea

Venturoli Marco
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume intraprende un viaggio nell'universo dell'individualizzazione della pena, al fine di evidenziarne la complessità dogmatica e politico-criminale. Si tratta di un itinerario che lo studio monografico esplora attraverso varie rotte, tutte funzionali alla dimostrazione dell'esistenza di una pluralità di modelli di individualizzazione della pena, talora compresenti nel medesimo ordinamento. In particolare, dalla dimensione storico-ideologica da cui la ricerca prende avvio, si passa all'esame della realtà sovranazionale-europea della pena, per poi approdare ad un'indagine comparata tra i sistemi italiano e francese, segnati tradizionalmente da sensibilità culturali e discipline normative oltremodo diverse sul versante in oggetto. Nella parte conclusiva dello studio poi, in una prospettiva de lege ferenda, si tratteggia la fisionomia di un paradigma di personalizzazione della pena costituzionalmente orientato.
9

Gli assegni di mantenimento tra disciplina legale e intelligenza artificiale

Al Mureden E. (cur.); Rovatti R. (cur.)
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
A cinquant'anni dall'introduzione del divorzio il problema della quantificazione degli obblighi di mantenimento nei confronti dell'ex coniuge e dei figli continua a rivestire una fondamentale rilevanza ed a presentare significative criticità soprattutto con riferimento alla prevedibilità ed alla calcolabilità degli esiti delle decisioni. Il volume, muovendo dalla ricostruzione del "diritto vivente" consolidatosi negli orientamenti giurisprudenziali, compendia tutti i sistemi di calcolo del panorama nazionale, per la prima volta illustrati e posti a confronto nell'ottica di promuovere un dialogo interdisciplinare che veda nella crescente flessibilità e inclinazione verso metodi di induzione di regole dai dati - nello stile delle moderne tecniche di intelligenza artificiale - l'occasione per dar vita ad uno strumento che, in sinergia con la disciplina positiva e la giurisprudenza, conduca ad individuare criteri di distribuzione della ricchezza capaci di garantire un più elevato livello di obiettività e prevedibilità.
10

Eine empirische Wende? La Corte costituzionale e le sfide della complessità tecnico-scientifica

Ragone Giada
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
11

La colpa del lavoratore

Zappalà Loredana
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
12

Profili giuridici delle Insulae a Roma antica. Vol. 1: Contesto urbano, esigenze abitative ed investimenti immobiliari tra tarda repubblica ed alto impero

Procchi Federico
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
13

L'ente premiato

Mazzacuva Federico
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«L'esame dei più recenti sviluppi del sistema statunitense di responsabilità dell'ente, condotto anche al fine di valutare l'opportunità di possibili soluzioni de jure condendo, rappresenta oggi un approccio del tutto ricorrente nella letteratura di settore la quale, tuttavia, non manca di mettere in guardia rispetto al rischio di incorrere in acritiche emulazioni del c.d. eccezionalismo nordamericano. In particolare, le linee guida elaborate dal Department of Justice hanno condotto negli ultimi decenni alla progressiva estensione agli enti collettivi di programmi di diversion (gli ormai "blasonati" defer-red prosecution agreements e non-prosecution agreements) i quali sono diventati, oggi, lo strumento privilegiato per fronteggiare la criminalità d'impresa. Sennonché, la "lezione" statunitense restituisce l'impressione di un non sempre soddisfacente bilanciamento tra efficacia dello strumento preventivo-repressivo e garanzie. Da questo punto di vista, se la versione anglosassone della diver-sion in vigore in Inghilterra ed in Galles risulta sotto molti profili più appagante sul piano della conformità ai principi fondamentali dell'ordinamento, la stessa - nel continuo oscillare del pendolo tra funzionalità e garantismo - si rivela al contempo poco "appetibile" per il mercato. La disciplina d'oltremanica, peraltro, è stata presa a modello per il trapianto dei deferred prosecution agreements non solo nei Paesi dell'Europa continentale, a cominciare dalla Francia, dove le recenti riforme in materia anticorruzione hanno introdotto la con-vention judiciaire d'intérét public; ma anche altrove, come ad esempio in Australia, Canada, Giappone, Singapore e Brasile, a dimostrazione di una sempre più marcata "americanization/adversarialization" dei sistemi di giustizia penale. Le novità che hanno interessato il settore della corporate criminal liability, inquadrabili all'interno di più generali linee evolutive del diritto nell'era c.d. postmoderna e della "globalizzazione", rappresentano una straordinaria occasione di dibattito su tendenze tanto eccentriche quanto attuali dei sistemi di giustizia penale...» (Dall'Introduzione)
14

Il principio di proporzionalità nel diritto penale. Scelte di criminalizzazione e ingerenza nei diritti fondamentali

Recchia Nicola
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il presente studio si propone di indagare il tema dei limiti alle opzioni incriminatrici, ponendo in primo piano solo quelli il cui rispetto da parte del legislatore è sorvegliato in maniera vincolante in sede di scrutinio di costituzionalità. A tal fine vengono ricostruite le corrispondenze tra le differenti impostazioni teoriche accreditate nelle acquisizioni più ricevute della dottrina penalistica e le diverse letture della costituzione che queste evocano. Proprio sulla base delle riflessioni più recenti in seno alla dottrina costituzionalistica si analizzano i due "pilastri teorici" del sindacato sulla legittimità delle ingerenze pubbliche nei diritti fondamentali dei consociati: il principio di proporzionalità e la dottrina del chilling effect. Viene quindi esaminato se e come tali cardini concettuali della scienza costituzionalistica possano trovare applicazione anche nell'ambito delle scelte di criminalizzazione, in considerazione delle peculiarità intrinseche dello ius puniendi, già a partire dalla stessa struttura composita della norma penale. Si delinea così la dimensione attuale del problema, a partire dalla cornice teorica di inquadramento, le sue più aggiornate direttrici di senso, le esemplificazioni più critiche - e "sfidanti" - emerse nella giurisprudenza delle corti costituzionali e sovranazionali, le linee di sviluppo e le proposte di soluzione che pare possibile prospettare.
15

Autonomia privata, responsabilità e attuazione coattiva del credito

Purpura Alessandro
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Sul versante delle conseguenze dell'inadempimento l'autonomia privata si declina in funzione di autoregolazione della crisi del rapporto obbligatorio, sollecitando in misura crescente la modifica pattizia delle norme sulla responsabilità del debitore ex artt. 1218 e 2740 c.c. e la ricerca di strumenti alternativi alla tutela giurisdizionale, come rivela l'esame delle clausole di liquidazione preventiva del danno e di esonero pattizio della responsabilità, nonché quello dei patti limitativi della responsabilità patrimoniale e dei negozi di autotutela esecutiva del credito. La tradizionale indisponibilità ad opera dei privati delle norme sulla responsabilità e sull'attuazione coattiva del credito, salvo laddove consentito dal legislatore, cede il passo alla possibilità ad opera dei privati di predisporre modelli alternativi, purché non sia espressamente escluso. Tra i fattori in grado di indurre il mutamento di rotta, si annoverano oltretutto quegli interventi normativi volti a precludere la realizzazione del credito residuo rimasto inadempiuto, con l'obiettivo di rivitalizzare il mercato del credito (i "marciani" tipizzati) o di riposizionare il debitore sul mercato (l'esdebitazione).
16

Del lavoro subordinato. Studi in onore di Maria Josè Vaccaro

Ioele L. (cur.)
Editore: Giappichelli-Linea Professionale
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«Questo Commentario è nato da un'idea e dallo stimolo di Giuseppe Fauceglia che ne ha suggerito l'impostazione in linea con il Commentario da Lui diretto (Impresa e Società, Pisa, 2017). Ho raccolto i commenti di una serie di amici i quali, salvo due, sono espressione dell'avvocatura della provincia di Salerno e sono espressione dell'Ateneo salernitano ove si sono laureati ed hanno collaborato, a vario titolo ed in diversi periodi, con la prof.ssa Vaccaro. Il desiderio comune a tutti gli Autori di dedicare questo libro a Maria Josè Vaccaro in occasione del suo pensionamento è stata la spinta finale a concludere il lavoro iniziato diversi anni fa. A Maria Josè Vaccaro dunque con affetto da parte di tutti noi.» (Dalla Presentazione di Lorenzo Ioele)
17

Il contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale. Tra prevenzione sanzionatoria e punizione preventiva

Manno Marco Andrea
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume propone una ricognizione critica delle recenti politiche criminali di contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale. In particolare la normativa multilivello di counter-terrorism financing viene utilizzata come cartina di tornasole per verificare se (e in quale misura) i nuovi modelli repressivo-preventivi di impronta emergenziale, tipici delle legislazioni antiterrorismo, siano funzionali ad un effettivo contrasto del fenomeno. E se la parziale rinuncia ad alcuni presidi di garanzia, in nome di indifferibili esigenze securitarie, travalichi il limite oltre il quale il diritto penale perde i propri connotati tipici, per diventare strumento di lotta contro un nemico. L'indagine muove dalla ricostruzione dell'attuale morfologia del finanziamento del terrorismo internazionale, tenendo conto delle profonde trasformazioni del fenomeno terroristico nel passaggio dal modello group-based alle nuove forme individuali di cheap terrorism. Su questa base si procede all'analisi delle misure preventive e repressive in materia di terrorism financing nei diversi livelli ordinamentali: negli strumenti internazionali dell'ONU, nelle politiche normative dell'Unione Europea, nella legislazione italiana. Con particolare attenzione ai modelli di incriminazione interni al campo penale tradizionale, sempre più protesi verso forme preventive di anticipazione dell'intervento sanzionatorio; e con uno sguardo ad altri strumenti di prevenzione, formalmente non penali, ma caratterizzanti da un forte contenuto afflittivo.
18

Lo statuto dei dati personali. Uno studio a partire dalla nozione di bene

Angiolini Chiara
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
19

La teoria generale del contratto. Una prospettiva storica

De Cores Carlos; Sciumè A. (cur.)
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'opera contiene uno studio sull'origine storica della teoria generale del contratto. La storiografia tradizionale ha ricondotto la formazione di un discorso generale sul contratto ad una linea genetica proveniente dal giusnaturalismo razionalista, che comprende gli ispiratori del Codice civile francese, Robert Pothier e Jean Domat, per risalire fino ad Ugo Grozio e ad altri giuristi europei. Senza nulla togliere a questa o ad altre interpretazioni, questo lavoro raccoglie le prove che la teoria generale del contratto costituisce un prodotto dell'Età moderna che, prese le mosse dalla metodologia aristotelica, origina dalla scolastica di San Tommaso, si arricchisce con il florido processo di apertura umanistica dei secoli XVI e XVII ed ha compimento con la seconda scolastica o tarda scolastica spagnola. Essa si avvale della formulazione fattane dagli autori della scuola di Salamanca e soprattutto dai gesuiti, secondo la loro particolare spiritualità e visione dell'uomo e del mondo incentrata sulla libertà. Prestare attenzione al messaggio trasmesso da questa Scuola di pensiero, che ha saputo cogliere con precisione ed evidenziare il mistero centrale della libertà dell'uomo, può contribuire, secondo l'autore, all'articolazione di un dialogo tra diverse concezioni dell'uomo e del mondo, con la sola condizione del rispetto per la libertà. In conclusione, egli sostiene che nell'attuale contesto di crisi, che colpisce in generale l'intera società e in particolare la teoria generale del contratto, quel messaggio appare nitido e pieno di speranza. Con un saggio su Europa ed America Latina di Antonio Saccoccio.
20

Gli accordi per la crisi di coppia tra autonomia e giustizia

Donadio Giulia
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
21

La capacità negata. Il soggetto giuridico femminile nella giurisprudenza postunitaria

D'Alto Filomena
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
22

La corruzione pubblica. Ragioni per un cambiamento della prospettiva penale

Borsari Riccardo
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
23

Profili processuali della domanda di accertamento incidentale

Pilloni, Monica
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
24

Il rinvio pregiudiziale

Iannone C. (cur.); Ferraro F. (cur.)
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«A guardare questo volume e i numerosi contributi in esso raccolti vengono subito spontanee alcune domande: ma come mai, ancor oggi, si pubblica un intero volume dedicato al rinvio pregiudiziale e più in generale alla competenza pregiudiziale? E come mai si continua a discutere di una competenza nata ormai oltre sessant'anni fa con i Trattati di Roma e già oggetto di una sterminata messe di studi e di analisi, che ne hanno esplorato in profondità e in dettaglio tutti gli aspetti? Come mai insomma l'interesse e il fascino di questa procedura non solo non si sono mai attenuati, ma al contrario restano intatti e pongono la competenza pregiudiziale ancora al centro dell'attenzione della dottrina? Il fatto è che la procedura pregiudiziale ha attraversato tutti questi ormai numerosi anni registrando, pur nell'apparente continuità del suo modo di funzionare, una continua evoluzione per via dei nuovi problemi - o del loro diverso modo di presentarsi -che il suo stesso successo e, più in generale lo sviluppo dell'Unione europea, hanno fatto via via emergere, e ciò col risultato che le ragioni dell'attualità e dell'interesse per tale procedura sono state tenute sempre vive perché in realtà non sono mai state uguali nel corso del tempo. All'inizio, il problema era di far conoscere e utilizzare quella procedura, unica nel suo genere, in tutte le sue molteplici e importanti implicazioni. Questo è avvenuto con una certa fatica, ma nessuno può negare lo straordinario rilievo che essa, da ormai vari anni, ha assunto nella prassi della Corte. In misura crescente, infatti, le giurisdizioni nazionali hanno preso familiarità con tale procedura e vi hanno quindi fatto ricorso in modo sempre più frequente e convinto, fino ad utilizzarla come una "normale" procedura nazionale e non più - come avvenuto per molti anni - come uno strano, per non dire misterioso e quasi esotico meccanismo. La "timida" competenza pregiudiziale degli anni '60 è così diventata di gran lunga la più importante e la più esercitata tra tutte le pur numerose competenze attribuite alla Corte, al punto che ormai quasi i due terzi dell'attività di quest'ultima è assorbita dal suo esercizio. Ma una volta consolidatasi come strumento "ordinario" di esercizio dell'attività giurisdizionale della Corte, la competenza pregiudiziale ha subito un'ulteriore evoluzione, e cioè la crescita, non imprevedibile e tuttavia superiore ad ogni aspettativa, dell'utilizzazione della stessa da parte delle giurisdizioni supreme e i conseguenti rapporti tra queste ultime e la Corte di giustizia...» (Dalla presentazione di Antonio Tizzano)
25

Le operazioni straordinarie nell'economia delle imprese

Potito Lucio
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Le operazioni straordinarie sono in questo libro trattate inquadrandole all'interno delle scelte strategiche che ogni impresa ben governata compie nel perseguire la finalità di fondo cui è ispirata la sua azione: la crescita del proprio valore. Esse sono difatti strumenti che si utilizzano nel disegnare e attuare strategie. Segnano momenti di grande importanza (spesso complessi) nella vita delle imprese, perché conducono alla nascita, alla modificazione, alla concentrazione, alla riduzione, al trasferimento, al dissolvimento di sistemi aziendali; ne ridisegnano i confini, ne ridefiniscono linee strategiche obiettivi indirizzi processi e logiche organizzative, ne modificano i modi di competere e le caratteristiche del rischio. Appaiono dunque eventi di speciale rilevanza, anzitutto sul piano economico aziendale. Ma non solo, giacché il loro attuarsi s'inserisce sempre in un contesto di formalità giuridicamente disciplinate, la cui finalità è quella di fornire tutela ai numerosi interessi coinvolti; pertanto, non si può prescindere, nel trattarne, dalle norme di legge, civilistiche e fiscali, che nei vari casi ne apprestano le regole. È per tale ragione che in questo libro le operazioni straordinarie sono criticamente esaminate, anzitutto, sotto gli aspetti economico aziendali (motivazioni strategiche, problematiche valutative contabili e di bilancio) che restano pur sempre centrali e particolarmente approfonditi, ma poi se ne ricordano i profili giuridici (civilistici e fiscali), dei quali, come si è detto, non si può non tenere conto. Dopo aver ricordato i principi generali alla base dei metodi di valutazione delle aziende, sono oggetto di trattazione: le acquisizioni di complessi aziendali, le fusioni (compreso quelle inverse), il leveraged buyout, i conferimenti, le scissioni, le trasformazioni, le liquidazioni e il project financing. Il lavoro è aggiornato alla data di pubblicazione con i principi contabili nazionali e internazionali e con le norme giuridiche che disciplinano le società di capitali e la tassazione del reddito d'impresa.
26

Confiscare senza punire? Uno studio sullo statuto di garanzia della confisca della ricchezza illecita

Trinchera Tommaso
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'autore si propone l'obiettivo di ricostruire lo statuto di garanzia delle diverse forme di confisca della ricchezza illecita (confisca diretta e per equivalente dei proventi del reato, confisca estesa e confisca di prevenzione). Benché apparentemente diverse sul piano della disciplina positiva, le ipotesi di confisca in oggetto sono accomunate dal medesimo obiettivo: privare il destinatario della misura dei vantaggi economici ottenuti mediante la commissione di un reato. Posto che la confisca non comporta l'inflizione di una sofferenza ulteriore rispetto alla privazione di beni che il reo non ha diritto di possedere, il suo statuto garantistico non deve essere ricercato tra i principi che presiedono l'applicazione della pena, bensì tra le disposizioni costituzionali e convenzionali che tutelano il diritto di proprietà e - per quanto concerne gli aspetti processuali - che regolano le controversie che coinvolgono diritti patrimoniali. Tale prospettiva non comporta affatto un arretramento delle tutele perché dovrebbe indurre la giurisprudenza a risolvere le questioni che si pongono nella prassi evitando di attribuire alla misura - come oggi di fatto accade - finalità punitive.
27

L'argomentazione costituzionale di common law. Un percorso di diritto comparato

Romeo Graziella
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'intuizione alla base di questo lavoro è che la tradizione giuridica determini un certo modo di essere dell'argomentazione costituzionale. Si tratta di un percorso di ricerca che mira a collocare lo studio dell'argomentazione costituzionale nel diritto comparato, superando l'idea che alcuni modelli generali, di spiegazione del reale o di pretesa normativa del reale, siano in grado di operare a prescindere dalla tradizione giuridica con la quale essi interagiscono. La common law è un interessante caso di studio, in questo quadro, poiché tra il complesso vastissimo del diritto consuetudinario fondato sul precedente e sulle elaborazioni dei commentari giuridici e diritto costituzionale esiste una tensione sul piano della logica interna a questi due sistemi di norme che convivono nel medesimo ordinamento giuridico. La common law è, infatti, oggetto di continua creazione e rielaborazione secondo la regola del precedente e il metodo dello sviluppo progressivo, lento e incrementale. Tale sviluppo è guidato dalla logica della salvaguardia delle soluzioni storicamente sedimentate e sperimentate con successo e, dunque, della preferenza per la conservazione piuttosto che per il cambiamento radicale. Al contrario, il ragionamento del diritto costituzionale, soprattutto nella misura in cui si presenta come argomentazione per principi finalizzata alla tutela dei diritti, è guidato dalla gerarchizzazione della finalità di tutela dei diritti fondamentali su ogni altro obiettivo di politica del diritto. In questo preciso senso, il diritto costituzionale segue logiche potenzialmente irriducibili a quelle che presidiano alla creazione e allo sviluppo della common law. Il lavoro monografico esplora, dunque, questa tensione, al fine di tracciare un legame tra la tradizione giuridica e il discorso costituzionale che impieghi sia la storia degli ordinamenti giuridici, che la lettura sistematica delle decisioni delle corti supreme.
28

Il lavoro agricolo. Modelli e strumenti di regolazione

Faleri Claudia
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il settore agricolo, connotato dall'andamento stagionale e discontinuo del ciclo produttivo, si caratterizza per la forte presenza di manodopera debole, significativamente vulnerabile, costituita in prevalenza da migranti, troppo spesso irregolari, per questo disposta a percepire bassi salari e a beneficiare di scarse tutele, favorendo la diffusione di pratiche di sfruttamento del lavoro. La ricostruzione e l'analisi critica del quadro giuridico di regolamentazione del lavoro in agricoltura mette in evidenza la necessità di un nuovo modello regolativo che possa invertire, o comunque a correggere un sistemacondizionato dalla grande distribuzione, evidentemente inadeguato e insostenibile. Si indicano così le linee di fondo di una nuova disciplina del lavoro agricolo, che, da un lato, tuteli tutti i soggetti coinvolti nel sistema agroalimentare e agroindustriale, riconoscendo il giusto valore apportato da ciascuno di essi e, dall'altro lato, sappia cogliere, specie a favore delle nuove generazioni, le potenzialità dell'Agricoltura 4.0 relative all'innovazione tecnologica e alla digitalizzazione che stanno interessando il settore, al fine di favorire lo sviluppo di un'agricoltura socialmente sostenibile.
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I vizi del consenso nella tradizione romanistica

Pontoriero Ivano
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«La pubblicazione di questo volume si inserisce in un percorso di ricerca sui Fondamenti del diritto europeo da tempo intrapreso, sotto la guida dei Professori Giovanni Luchetti e Aldo Petrucci i. Per quanto più specificamente attiene al tema considerato, avevo già avuto modo di occuparmi delle previsioni concernenti il dolo negoziale contenute nei Principles of European Contract Law e nel Draft Common Frame of Reference, e, in ragione dell'interesse in me suscitato da queste prime indagini, mi ero più volte ripromesso di estendere il campo di osservazione anche alla disciplina dell'errore e a quella della violenza 2. Oltre a costituire un ulteriore sviluppo di questo più ampio e più complesso itinerario, il lavoro si colloca in una linea di ideale continuità con il primo volume della nuova Collana Radici storiche del diritto europeo, con il quale intende, in particolare, condividere alcune scelte di base, come il metodo impiegato nella ricostruzione storico-giuridica, la prospettiva adottata nell'analisi delle fonti e la destinazione dell'opera...» (Dalla Prefazione di Ivano Pontoriero)
30

La disciplina degli spazi internazionali e le sfide poste dal progresso tecnico-scientifico

Cinelli Claudia
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
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Open-Government. I processi di reingegnerizzazione dell'azienda pubblica tra etica ed innovazione

Pollifroni Massimo
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
L'obiettivo del presente contributo è quello di offrire al lettore una rivisitazione del paradigma dell'azienda pubblica, che evidenzi congiuntamente un profilo aderente al concetto di "esistenza responsabile", quindi, eticamente orientato e correlato agli attuali processi di innovazione riguardanti il settore pubblico nazionale. Dalla premessa conseguono delle potenziali aree di indagine - assunte quali re-search questions di riferimento del presente studio - così sintetizzabili: 1) dai fondamentali dell'economia aziendale è formalizzabile un modello evoluto di azienda pubblica, che ne evidenzi le attuali determinanti distintive? 2) ed in caso affermativo, è possibile fornire una sistematizzazione dei correlati processi orientati all'innovazione e alla reingegnerizzazione organizzativa dell'azienda pubblica (o Public Organization Reengineering)? 3) infine, in che modo potrebbe essere esplicitata l'eventuale convergenza tra gli aspetti concernenti l'innovazione e quelli afferenti all'etica pubblica (o Public Ethics)?
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Il principio di «materiality» nell'informativa non finanziaria

D'Andrea Alessia
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Nell'attuale contesto di studi, sta primeggiando l'importanza della divulgazione delle informazioni non finanziarie contenute nei report "integrati" o "di sostenibilità" o, più generalmente, identificate con il termine "non-financial disclosure". Ai preparers dei documenti di comunicazione relativi sono richiesti un processo selettivo delle informazioni - nell'insieme di dati e narrazioni ricavabili dai sistemi informativi aziendali e dal dialogo continuo con gli stakeholder - e la definizione di un ordine di priorità degli argomenti rilevanti nella divulgazione. Agire in questa direzione implica l'applicazione del principio di materiality per identificare i temi prioritari oggetto di rendicontazione nella prospettiva dei destinatari della comunicazione. Tale principio trova applicazione anche nelle attività di auditing che conducono all'attestazione esterna sul report non finanziario, svolte da soggetti esterni (revisori e assurance providers). L'adozione del principio di materiality comporta il necessario espletamento di un giudizio, di natura discrezionale, da parte di chi produce, chi trasmette, chi valuta e chi legge l'informativa a carattere non meramente contabile. Le indicazioni, fornite dagli standard setter di rendicontazione non finanziaria e dalle autorità governative dei diversi Paesi, influenzano la definizione dell'oggetto (natura e dimensioni qualitative e quantitative) e dei contenuti informativi da inserire nei documenti di comunicazione esterna. Il volume ha l'obiettivo di fornire un quadro, auspicabilmente, completo e poliedrico degli aspetti economico-aziendali connessi al principio di materiality nell'informativa non finanziaria. Dopo aver analizzato gli elementi definitori del termine "informazione non finanziaria", discussi dalla letteratura nazionale e internazionale, si pongono in risalto i fattori che determinano diversi giudizi di materialità, da parte dei preparatori e dei valutatori, e gli effetti delle informazioni rilevanti sull'azienda e sulle diverse categorie di stakeholder. Specifico approfondimento è dedicato alla spiegazione del processo di applicazione del principio di materialità nei report sociali, ambientali, di sostenibilità e nei report integrati, proposti dagli standard di rendicontazione, maggiormente invalsi nella prassi delle aziende. La trattazione termina con le questioni ancora aperte sul tema, da cui possono scaturire alcune aree di ricerca futura.
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Immunità della politica e diritti fondamentali. I limiti all'irresponsabilità penale dei ministri

Masera Luca
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
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Contributo allo studio del principio costituzionale del merito

Salerno Marcello
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
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Segnalazione di illeciti e organizzazioni di lavoro. Pubblico e privato nella disciplina del Whistleblowing

Corso Stefano Maria
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'istituto del whistleblowing è sostanzialmente nuovo, è stato introdotto attraverso più passaggi nell'arco di un quinquennio (2012-2017) ed è destinato a conoscere un ulteriore processo di assestamento a seguito dell'esecuzione della Direttiva UE 23 ottobre 2019, n. 1937. Lo studio analizza il processo evolutivo che ha portato ad estrapolare dal diritto di critica (riconosciuto, non senza resistenze, al lavoratore) il diverso diritto di segnalare illeciti - non solo di rilievo penale - in ambito lavorativo (pubblico e privato), da un canto, con l'escludere la sua qualificazione in termini di violazione dell'obbligo di fedeltà (comunque inteso) e, dall'altro, con il ricollegare a detto esercizio una cogente e puntuale protezione legale da ricadute negative sul rapporto di lavoro. Per tale ragione, partendo dalla constatazione di un preciso interesse pubblico alla collaborazione con la giustizia e di una carenza di tutela per il denunciante/segnalante (anche se lavoratore), è stato ricostruito il contributo della giurisprudenza, della dottrina e della contrattazione collettiva all'individuazione di forme di tutela per il whistleblower antecedenti e successive alla legge 30 novembre 2017, n. 179. Quanto rimasto per decenni affidato prevalentemente ad una giurisprudenza illuminata (che ha implicato il richiamo in questa sede della principale casistica) ha trovato finalmente un testo normativo di riferimento, sia per il settore pubblico che per quello privato, dove l'istituto della segnalazione di illeciti trova una sua definizione, un suo contenuto e una sua autonomia pur continuando a sollevare - ma avrebbe sorpreso il contrario - problemi di interpretazione e di raccordo. Peculiare attenzione è stata data infine alla segnalazione anonima presentata dal lavoratore e al conflitto di tutela tra il lavoratore segnalante e quello segnalato nonché all'evoluzione della disciplina - anche su input comunitario - alla ricerca di un appagante punto di equilibrio tra interessi ed obblighi datoriali, modalità di esercizio e garanzie riconosciute ai lavoratori.
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Contributo allo studio della specializzazione del giudice. Profili evolutivi, nodi critici e prospettive future

Farina Pasqualina
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il principio di specializzazione si sviluppa lungo due diversi binari che segnano il perimetro delle attribuzioni del giudice civile. Il primo, di natura pratico-organizzativa (o a rilevanza interna), attiene alla fondamentale esigenza di ripartire in maniera razionale le controversie tra i vari membri che compongono lo stesso ufficio giudiziario (sezioni). Il secondo, elevato a norma di rango costituzionale dall'art. 102, comma 2°, Cost., consente al legislatore ordinario - senza derogare al principio di unità della giurisdizione - di istituire «presso gli organi giudiziari ordinari sezioni specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura». Pur se la partecipazione (eventuale) di membri laici nel collegio può aprire a diversi e rilevanti problemi (in primis quelli di competenza esterna), la specializzazione tende comunque a migliorare la qualità delle risposte fornite alla parte dal servizio-giustizia. Si presume, infatti, che le decisioni di un giudice 'specializzato' si caratterizzino per una maggiore celerità e per una migliore qualità rispetto a quelle rese da un giudice che si occupi indifferentemente di controversie di vario oggetto. I vantaggi della 'specializzazione' dovrebbero dunque riconoscersi in una «migliore» efficienza dell'amministrazione giudiziaria e ciò, tanto in relazione all'astratto principio della ragionevole durata del processo, quanto in termini di certezza ed uniformità della giurisprudenza. Le diverse normative con cui sono stati istituiti (e poi via via modificati) i numerosi giudici specializzati si presentano tuttavia frammentarie, disorganiche (e in alcuni casi incostituzionali). In difetto di una specifica disciplina in seno al codice di procedura civile, il presente studio si propone di ricondurre in una chiave unitaria le linee teorico-sistematiche del principio di specializzazione.
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Le scatole dei giochi di governance. Algoritmi e sistemi operativi delle organizzazioni

Bonelli Matteo
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Ci sono centinaia di libri e articoli (economici, giuridici e aziendali) che sviscerano e sezionano ogni organo e corpo della governance, oltre a decine di istituzioni (borse, autorità di vigilanza, organizzazioni governative e non governative e think tanks) che ne curano i princìpi e le linee guida. Nonostante questo imponente schieramento di forze è difficile immaginare un campo in cui teoria e realtà siano rimaste così distanti. L'ipotesi di questo libro è che ciò avvenga perché il governo delle imprese - e di tutte le organizzazioni in genere - non dipende solo dai loro organi di governo e controllo, ma anche dai "giochi" delle loro relazioni interne ed esterne. Alcuni di essi sono stati studiati dalle discipline economiche e sociali, ma spesso senza l'indicazione di soluzioni pratiche. D'altronde risolvere le interazioni dei giochi di governance sarebbe un esercizio impossibile. Tuttavia, ciascuno di essi potrebbe essere osservato meglio "fuori dalla (sua) scatola" (out of the box). Questo approccio potrebbe infatti rivelare nuove strade, da provare a percorrere per tentativi e senza l'ossessione del controllo tipica della governance ortodossa.
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Abuso del diritto altrui. Una figura formale di qualificazione giuridica

Fiordalisi Domenico
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'A. prospetta una concezione normativa dell'abuso del diritto, rigorosamente radicata nelle norme di tutela dei diritti individuali dalle azioni pericolose o lesive poste in essere da chi esercita un diritto, pertanto, respinge l'idea diffusa in dottrina, per la quale l'abuso del diritto sarebbe un limite interno del diritto incentrato sull'interesse o sul valore che il diritto esercitato reca in se medesimo, e per la quale l'abuso si risolverebbe in uno "sviamento dall'interesse del titolare del diritto esercitato". In base alla qualificazione logico-formale dell'abuso, è possibile riconoscerlo in modo più preciso con una fattispecie parziale e una completa, perché il dovere di tutelare il diritto altrui, essendo generico, si pone inizialmente come limite esterno all'esercizio del diritto proprio e, una volta esaurito il necessario processo di specificazione concreta del valore del diritto dell'altro e di determinazione dell'azione realizzatrice del dovere stesso, conforma le modalità dell'esercizio di un diritto. È un processo che permette il posizionamento dell'interesse specifico altrui all'interno della fattispecie complessiva, governata dalla norma-reale. Il giudice deve confrontare tale limite (incentrato sull'iniuria), esterno al diritto esercitato, con la "causa oggettiva dell'attività giuridica" compiuta, cioè con la funzione svolta in concreto dall'atto o dagli atti di esercizio del diritto posti in essere.
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In nomine criminis. Glossario commentato di Scienze Criminologiche

Monzani Marco; Ribotti Carlotta
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il lavoro si presenta come un vero e proprio glossario commentato. Esso raccoglie oltre 200 termini tra i più utilizzati nell'ambito delle scienze criminologiche e penalistiche. Per ogni termine è specificata l'etimologia, seguita da un commento relativo alla sua collocazione all'interno delle scienze criiminologiche, con importanti riferimenti di carattere storico, oltre che riflessioni de iure condendo. La suddivisione in sezioni, così come i riferimenti bibliografici al termine di ogni sezione, rendono più agevole la consultazione. L'opera risulta un valido ausilio per coloro che si accingono allo studio delle scienze criminologiche e penalistiche in ambito universitario e post-universitario, oltre che un agile strumento di consultazione per i professionisti che operano in ambito forense e processuale.
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La responsabilità da reato degli enti. A seguito del recepimento della Direttiva P.I.F. (d.lg. 14 luglio 2020 n. 75)

Arena Maurizio
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume vuole fornire una prima lettura del recepimento della Direttiva P.I.F., operato dal d.lg. n. 75/2020, che effettua una maxi-integrazione del d.lg. 231/2001 (responsabilità da reato degli enti) con l'inserimento di alcuni reati contro la Pubblica Amministrazione: la frode nelle pubbliche forniture, le frodi nei finanziamenti all'agricoltura, il peculato, l'abuso d'ufficio. Viene, inoltre, integrato il catalogo dei reati tributari, da poco in vigore per il tramite dell'art 25-quinquiesdecies, con le gravi frodi IVA in danno degli interessi finanziari dell'U.E. Da ultimo, ma non per importanza, le fattispecie di contrabbando, tra l'altro con una radicale marcia indietro rispetto alla generale depenalizzazione per queste operata nel 2016.
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La ricerca della prova penale nell'era delle nuove tecnologie informative. Individuare ed acquisire la prova «statica» archiviata all'interno di un dispositivo elettronico

Paoletti Alessandro
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'opera analizza l'attività di ricerca ed acquisizione, a fini penalistici, della prova digitale archiviata all'interno dei dispositivi elettronici. Viene proposta una riflessione sui principali istituti giuridici e sulle pronunce giurisprudenziali più rilevanti di questo settore. Particolare attenzione è poi dedicata al tema della difficile coesistenza tra le esigenze legate all'accertamento e repressione del fenomeno criminoso e le attuali istanze di protezione della privacy individuale, bene giuridico che, nell'era di Internet e delle nuove tecnologie informative, ha progressivamente assunto una sempre maggiore centralità.
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Brevi note sull'istruzione della causa

Pagliaricci Michele
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'opera offre una panoramica sintetica e completa degli istituti trattati, analizzandone i profili principali, dando maggior rilevanza allo sviluppo giurisprudenziale avuto dagli stessi. Si propone di essere uno strumento di rapida consultazione, anche in udienza, gli istituti giuridici sono analizzati secondo la loro evoluzione normativa dando rilievo alla prassi e alle pronunce giurisprudenziali di merito.
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Le opposizioni all'esecuzione e agli atti esecutivi

Amodeo Grazia
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'opera si presenta come il risultato di una disamina attenta e approfondita, che, partendo dal testo codicistico, si è arricchito dello sforzo interpretativo di ciascuna disposizione, alla luce degli ultimi interventi legislativi in materia. Nella stesura del commento ci si è avvalsi dell'ausilio di contributi dottrinari e giurisprudenziali, la cui analisi ha contributo, quantomeno nelle intenzioni di chi scrive, a conferire un taglio di concretezza e praticità di fruizione dell'opera stessa, nella consapevolezza che si tratti di qualità indispensabili per chi al diritto si approcci come ad una materia che vive.
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Le relazioni familiari nel diritto dell'Unione europea

Vaglio F. (cur.)
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume raccoglie gli Atti del Corso, organizzato dall'ADU (Avvocati per i diritti Umani) "Le relazioni familiari nel diritto dell'Unione Europea". Il corso, tenutosi a Lecce, dal giorno 8 marzo al 24 maggio 2019, presso Palazzo De Pietro, di proprietà dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, è stato accreditato per la formazione continua degli avvocati. Gli autori (docenti universitari, consiglieri di Cassazione, giudici, avvocati), chiamati ad intervenire, ricostruiscono nell'ambito del diritto italiano e del diritto europeo le varie tipologie di relazioni familiari e gli istituti giuridici ad esse sottesi evidenziandone luci ed ombre. Ulteriori approfondimenti della materia della tutela della famiglia intesa in senso lato in Italia ed in Europa sono offerti dall'analisi dei provvedimenti giurisprudenziali, alla luce dei recenti orientamenti dottrinari e sviluppi normativi. Gli atti sono preceduti dalle prefazioni di: Susanna Cafaro, associato di diritto dell'Unione Europea -Jean Monnet Chair- Università del Salento; Mario Zana, ordinario di diritto privato f.r. -Università di Pisa ed un'introduzione della curatrice Fernanda Vaglio.
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Il diritto privato europeo in trasformazione

Pagliantini Stefano
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume raccoglie dei saggi con i quali si intende offrire un'analitica lettura di due direttive, la 771 e la 633 entrambe del 2019, che vanno ad impattare profondamente sul nuovo diritto dei contratti. Se la prima infatti, abrogando la direttiva 99/44, riscrive in larga misura lo statuto della vendita dei beni di consumo, la seconda veste i panni di un laboratorio europeo sul controllo contenutistico dei contratti d'impresa. Alla disamina delle fonti europee si aggiungono due saggi che esaminano criticamente una "dottrina" delle Corti ormai concorrente nella ridefinizione di istituti classici della vendita.
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Le fonti, i soggetti

Gallo Paolo
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'opera "Le fonti, i soggetti" costituisce il primo volume del Trattato di diritto civile di Paolo Gallo; si tratta di un'opera che consta complessivamente di otto volumi dedicata all'esposizione sistematica dell'intero corpus del diritto civile italiano, con riferimento non solo al codice ed alle leggi speciali, ma anche alla dottrina ed alla giurisprudenza. In particolare il primo volume è dedicato allo studio delle fonti e dei soggetti. Per quel che riguarda le fonti occorre sottolineare in particolare la progressiva transizione dalla modernità, che vedeva il primato del codice e delle fonti scritte, alla post modernità che si connota per la riscoperta delle fonti non autoritative, in particolare della giurisprudenza, che con l'ausilio delle clausole generali e dei principi costituzionali, ha avviato un profondo processo di rimodellamento del sistema; alcuni autori hanno parlato a questo proposito di eclissi del diritto civile, ma la maggior parte ritiene che questo processo rappresenti un ritorno al Diritto con la D maiuscola, vale a dire al diritto a formazione non autoritativa, in conformità alle principali tradizioni giuridiche mondiali. Il lavoro è dedicato in particolare alla consultazione professionale ed all'insegnamento universitario e post universitario.
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Scritti per il novantesimo compleanno di Matteo Marrone

D'Angelo G. (cur.); De Simone M. (cur.); Varvaro M. (cur.)
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«Il novantesimo compleanno del professore Matteo Marrone è un'occasione di festa che ci ha indotto a prenderci cura di questo volume. Abbiamo voluto esprimere anche così i sentimenti di affetto e di riconoscenza nei confronti di un Maestro che continua a costituire per noi un solido e sicuro punto di riferimento, un alto modello di amore per lo studio del diritto romano, di operosità a servizio del progresso degli studi giuridici e di passione per l'attività didattica. Alla raccolta degli Scritti segue una lista completa delle Sue pubblicazioni. Esse rappresentano una testimonianza viva di una lunga vita spesa a servizio delle nostre discipline nel segno - sempre presente - dell'appartenenza alla Scuola palermitana, di cui il Maestro ha saputo essere, con il Suo esempio, un illustre continuatore. Alla professoressa Giuseppina Aricò Anselmo, che in questa stessa scuola si trova accomunata al professore Marrone, abbiamo chiesto di porgerGli, a nome di tutti, il presente volume. Nel ringraziare gli Studiosi che hanno voluto manifestare all'unisono la propria adesione all'iniziativa, desideriamo ricordare anche coloro che purtroppo sono venuti a mancare mentre stavano scrivendo i loro contributi: Carlo Augusto Cannata, Vincenzo Giuffrè e Rolf Knütel.» (Dalla Nota dei curatori Giacomo D'Angelo, Monica De Simone e Mario Varvaro)
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L'indicazione falsa o erronea nell'esecuzione della volontà testamentaria

Venturelli Alberto
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Tra il momento di redazione della scheda e l'apertura della successione possono accadere fatti capaci d'incidere sull'esecuzione della disposizione testamentaria rendendone il significato oggettivo non più conforme alla volontà del testatore. Informazioni identificative dei connotati essenziali del lascito possono dunque rivelarsi false o erronee. Muovendo da una valutazione sistematica di tali ipotesi, alla luce della regolamentazione positiva delle sopravvenienze, l'indagine s'interroga sulle condizioni di ammissibilità di un rimedio che, attraverso la correzione della disposizione testamentaria, ne adatti il significato al senso con cui l'ha intesa il testatore. Centrale rilievo è riconosciuto, a tal fine, all'art. 625 c.c., che ammette la possibilità di impiegare, in funzione integrativo-correttiva, dati extra-testuali la cui rilevanza diacronica, ben oltre il momento della redazione della scheda, si estende a tutta la vita del de cuius se consentono di farne emergere la sua reale intenzione attraverso elementi di valutazione univoci. Anche riguardo agli esiti cui da tempo pervengono culture giuridiche diverse da quella italiana, il riconoscimento dell'applicabilità diretta della norma alle sopravvenienze testamentarie assicura la prevalenza della volontà dedotta dagli elementi extra-testuali sullo stesso significato oggettivo della disposizione, delineando un apparato rimediale coerente coll'attribuzione di valore costitutivo alla dichiarazione testamentaria e insieme col principio di autoresponsabilità, la cui sfera di operatività in quest'ambito deve tener conto di fisiologici adattamenti correlati alle specificità dell'atto mortis causa.
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Elementi di diritto civile

Caterina Raffaele
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
«Questo manuale nasce dalla pluriennale esperienza di insegnamento di un modulo del corso di Elementi di diritto e procedura civile, nell'ambito del corso di laurea magistrale in Psicologia criminologica e forense dell'Università di Torino. Di tale stimolante esperienza, in un corso che ha goduto di ottimo successo, attraendo studenti da ogni parte del Paese, devo un ringraziamento ai cari colleghi Georgia Zara e Giuliano Carlo Geminiani, che si sono succeduti alla sua presidenza. Insegnare il diritto privato in 18 ore, a studenti completamente privi di qualsiasi formazione giuridica, ha costituito una sfida nuova, anche rispetto ai più consueti insegnamenti svolti fuori dai corsi in Giurisprudenza. Una sfida intorno all'identificazione di quei minimi contenuti che anche chi incontrerà solo incidentalmente gli istituti del nostro diritto privato non può ignorare, ma anche intorno al modo in cui si può far comprendere, per esempi più che per sintesi, i problemi che sono al centro dell'attenzione del giurista. Al di là degli approfondimenti (del resto sommari) degli argomenti di più diretto interesse per i miei studenti, il testo si candida a primissima introduzione al diritto privato per tutti quei corsi che del diritto privato, appunto, non possono aspirare a fornire più che le nozioni fondamentali, nell'ambito ad esempio dei Dipartimenti di Psicologia, ma anche di Lettere, di Lingue e letterature straniere, e così via; ma anche, idealmente, per tutti i curiosi, che del diritto privato vogliono apprendere ciò che qualunque cittadino consapevole dovrebbe sapere. Un'ultima annotazione. La trattazione manualistica sarà intercalata da qualche passaggio tratto da sentenze, evocate nel testo immediatamente precedente. I puristi del case law rabbrividiranno, vedendo brani di sentenze riportati spesso senza un'analitica descrizione del caso deciso...» (Dalla Premessa)
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Immagini del diritto privato tra continuità e discontinuità. Scritti di Umberto Breccia

Breccia Umberto
Editore: Giappichelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO

Pubblicato in DATI il 02/10/2020