Il leopardo che mangiava gli uomini
Corbett Jim
Editore: LUNI EDITRICE
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto AVVENTURA
Arriva inaspettato, silenzioso e invisibile e semina morte. A ogni suo passaggio, un uomo, un bambino, o una donna è afferrato, trascinato via e sbranato nel più totale silenzio. Il leopardo di Rudraprayag è il terrore dell’intero distretto, l’incubo della notte di ogni villaggio. Per questo motivo, l’arrivo di Jim Corbett, preceduto dalla sua fama di esperto e infallibile cacciatore, chiamato dalle autorità coloniali della zona, è salutato con speranza e fiducia dagli abitanti, ormai prostrati dal terrore e dalla rassegnazione fatalistica. Non è frequente che un leopardo diventi un mangiatore di uomini. Infatti, benché si stenti a crederlo, è un animale saprofago e solo eventi eccezionali possono portarlo a questa “devianza” dalla sua natura. Ciononostante, il leopardo mangiatore di uomini di Rudraprayag dimostra un’abilità e una destrezza diaboliche nel rapire, uccidere e sbranare gli esseri umani, talvolta anche più grandi e pesanti di lui. Jim Corbett racconta qui la sua avventurosa caccia a questo divoratore di uomini. Nella quasi totale solitudine, potendo contare solo su sporadici e improvvisati aiuti, con pochi mezzi e armato, oltre che del suo fucile, di un’esperienza senza pari, inizia una serie di innumerevoli appostamenti, inseguimenti, allestimenti di trappole, in una sorta di duello a distanza, per la vita o per la morte, con il leopardo che rivela improvvisamente un’astuzia e una scaltrezza quasi incredibili. Vedrà morire altri essere umani, sbranati dalla belva sfuggita ai suoi appostamenti, e quando finalmente, alla vigilia del termine del suo mandato, quando tutti (e lui per primo) davano per fallita la sua missione, raggiunge lo scopo, è premiato, oltre che dalla soddisfazione personale, anche dalla imperitura e incondizionata gratitudine della popolazione locale che trasmetterà alle generazioni successive la venerazione per il sahib che li ha liberati dall’infernale leopardo.