Speciale generi: Narrativa biografica

Il romanzo biografico è un'opera ispirata alla vita di un personaggio realmente esistito. La narrazione raccoglie il vissuto, le esperienze e le storie di vita delle persona, a cui però sono aggiunti elementi di finzione. La narrativa biografica privilegia nella propria trama l'intenzione di dar voce alla memoria personale, alle emozioni e all'evoluzione interiore del protagonosta.

Proponiamo 100 titoli di questo genere molto apprezzato, pubblicati tra giugno 2024 e maggio 2025.

Potete trovare altri titoli in RICERCA AVANZATA inserendo: SOGGETTO THEMA: Narrativa biografica.

1

Balleremo la musica che suonano

Volo Fabio
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Questa è la storia di un ragazzo che sentiva di non trovarsi nel posto giusto. E così è andato a cercarsene un altro. In famiglia c'erano pochi soldi: quando si andava in pizzeria si sceglieva il piatto che costava meno, non quello che piaceva davvero. Il suo destino sembrava già segnato. Non aveva un talento particolare a cui affidarsi né un grande sogno da inseguire, e ogni volta che cercava di esprimere un desiderio trovava qualcuno che gli diceva che non era per lui. Così si era convinto che certi pensieri non se li poteva permettere. Un giorno questo ragazzo scopre i libri in una maniera tutta diversa da come li aveva conosciuti a scuola. E ne rimane folgorato. Le pagine di Hermann Hesse, Gabriel García Márquez, Jack London, Joseph Conrad lo spingono ad alzare lo sguardo sopra tutte le seccature e dirsi: ci deve essere uno spazio anche per me da qualche parte. D'un tratto la sua vita non gli calza più, come una scarpa di un numero più piccolo. La lettura gli ha mostrato una via di fuga e trasmesso il coraggio per imboccarla. Ma cercare la propria strada talvolta vuol dire ferire chi resta, come quel padre che fino ad allora era stato il suo grande eroe triste. Perché un figlio che ha un genitore infelice si sente in colpa a toccare la felicità con mano. In questo libro per la prima volta Fabio Volo abbandona la finzione del romanzo e racconta la propria storia personale senza filtri. Episodi commoventi si alternano ad altri di grande ispirazione, a scene più scanzonate e divertenti. Pagine scritte con una semplicità e un'autenticità che si fanno cifra stilistica, la stessa che negli anni lo ha portato a essere amato da così tanti lettori. "Balleremo la musica che suonano" è uno dei suoi libri più intimi e sinceri, un libro che dà forza e trasmette tenerezza.
2

L'amore mio non muore

Saviano, Roberto
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Questo è un romanzo. Racconta una storia impossibile. Una storia vera. «Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare la storia d’amore più drammatica e potente in cui mi sia imbattuto. Quella di Rossella Casini, giovane piena di vita, vittima di ’ndrangheta. È una storia che raccoglie tutti i colori dell’umano sentire: l’ingenuità e lo slancio, la devozione e l’ossessione, l’amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il tradimento, lo schifo, la tragedia. Eppure, per Rossella, la certezza che proprio nell’amare risieda l’unica possibilità di verità e di senso non viene mai meno. L’amore non muore» (Roberto Saviano). Rossella Casini ha poco più di vent’anni, è di Firenze, ha un padre e una madre affettuosi che non le fanno mancare nulla. La sua è un’esistenza tranquilla, anche se siamo nell’Italia del ’77, le piazze sono animate dalle contestazioni politiche, nelle strade si riversano rabbia, violenza, molta eroina. Ad agitare la vita di Rossella, da un giorno all’altro, ci pensa Francesco: lui è uno studente calabrese fuori sede. Il sentimento che nasce fra loro è qualcosa che nessuno dei due aveva mai provato. Trascorsi i primi mesi spensierati, Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una potente ’ndrina della Piana di Gioia Tauro. Durante una vacanza a Palmi, dove ha portato anche i genitori, assiste allo scoppio di una faida: un vortice di violenza che travolge tutto e tutti, dal quale Rossella sceglie di non scappare, almeno non senza Francesco. È convinta che il loro amore sia così potente da fermare la mattanza. Che sia il lievito necessario per cambiare il corso delle cose. Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce misteriosamente dopo aver annunciato il proprio rientro a casa. Nessuno la rivedrà più. Sebbene il corpo non sia stato ritrovato, è riconosciuta dallo Stato come vittima di ’ndrangheta. Roberto Saviano ha scritto il romanzo della sua storia, un’avventura umana che strazia, ricolma d’amore, di violenza e di coraggio.
3

Mie magnifiche maestre

Genovesi, Fabio
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Isolina ha salvato il suo matrimonio la notte in cui ha piantato una falce nel fianco di suo marito. Benedetta era la più bella della spiaggia, ma piuttosto che diventare Miss Cuore di Panna ha preferito darsi alle droghe pesanti. Con Gilda i funerali diventavano feste di compleanno. Azzurra a scuola aveva il Sostegno, ma era lei a non sostenere la banalità degli altri. Poi Irene, la migliore amica dei bambini piccoli e dei mostri giganti. E Violetta, troppo impetuosa per il suo fisico massiccio, che trasformava ogni abbraccio in una frattura. Anime intense e fiammeggianti, riunite in una sola, clamorosa famiglia. Non di quelle rigide, basate sul sangue, ma più libera e ariosa, tenuta insieme dalla colla calda dell’amore. Sono le zie e le nonne di Fabio, che questa settimana compie cinquant’anni, anche se nessuno ci crede e lui meno di tutti. Allora queste donne magnifiche vengono a trovarlo. Vengono nei suoi sogni, perché sono morte. Ma se c’è una cosa che gli hanno insegnato è che i sogni non sono la fine della realtà, come la morte non è la fine della vita. In realtà gli hanno insegnato molto altro, solo che Fabio era troppo piccolo per apprezzarlo. Tutto preso a seguire i suoi zii marinai e avventurieri, grandi maestri di vita “maschia” quando lui un maschio cercava di diventare. Adesso però è un tempo diverso, e tornano da lui le diverse lezioni delle zie. Silenziose e insieme così forti, sagge e folli, divampano nelle sue notti. Ognuna un sogno, un ricordo e una scoperta, una stella trascurata che torna a luccicare. Ma perché tornano tutte adesso, a una settimana da un compleanno che lo stranisce? Vogliono solo salutarlo, o c’è qualcosa di più importante che deve sapere, qualcosa che deve fare per conto dell’Aldilà? Con la sua voce unica e inconfondibile, Fabio Genovesi torna in Versilia per raccontarci delle sue maestre. Sua madre, sua nonna, le sue zie e le loro amiche, donne che non hanno scalato l’Everest o scoperto la penicillina, ma hanno saputo disegnare portenti che la Storia non ha registrato perché le manca la sensibilità. Donne che nelle loro vite ingarbugliate non hanno fatto grandi cose, ma hanno fatto cose grandi. E non smettono adesso che sono morte: eccole tornare nei sogni quando c’è bisogno di loro. Perché niente finisce morendo, niente sognando: tutto è sempre vero, e sempre vivo. Brucia e scintilla in queste magnifiche maestre, nelle lezioni che ci donano, e dentro di noi.
4

Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne

Mazzucco, Melania G.
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Dopo “L'architettrice”, Melania Mazzucco torna a raccontare un intero mondo nel destino di una donna. «Nessuno sa chi sia. Ma è unica, strana, diversa da tutte. Non la dimenticheranno». Straniera e misteriosa, la protagonista di questa storia arriva in Italia nel 1914. Nulla di ciò che racconta è vero, perché è allo stesso tempo in fuga e alla ricerca di sé. Non sa ancora esattamente cosa vuole, ma può essere tutto: scrittrice, pittrice, musicista. Diventerà invece attrice cinematografica, e col nome di Diana Karenne sarà una delle dive degli anni d'oro del cinema muto italiano: la regina del silenzio. Melania Mazzucco ha inseguito l'ombra di Diana Karenne e le sue mille identità negli archivi, nelle biblioteche e nelle cineteche di tutta Europa, e in questo romanzo l'ha raccontata con passione, divertimento, dolore e rispetto. Perché la letteratura è il contrario del silenzio. Nelle sue molte vite, Diana Karenne è stata qualsiasi cosa: straniera misteriosa, femme fatale, zingara, cantante, imprenditrice cinematografica, spia, suora strappata al convento, santa, contessa, regina, zarina. Prima che il tempo ne cancellasse ogni ricordo, fra il 1916 e il 1919 è stata soprattutto la più affascinante diva del cinema muto italiano. Ma non solo. Scrive lei stessa i soggetti dei suoi film, inizia a dirigerli, diventando una delle prime registe cinematografiche della storia, e da un certo punto in poi li produce come imprenditrice. Irrequieta e sfuggente, Diana si destreggia fra aristocratici, diplomatici, produttori dalla fama di banditi, attori a caccia di conquiste, sempre inseguita dal sospetto di essere una spia. Si sposta da Roma a Torino, da Milano a Napoli e Genova. È ammirata dalle spettatrici, che vedono in lei un modello di libertà e indipendenza, e temuta dagli uomini per l’imprevedibilità e gli amori tempestosi. Nulla rivela del suo passato, in nessun luogo mette radici. Crede per prima alle bugie che racconta, fino a creare una realtà alternativa, e una donna nuova: Diana Karenne, appunto. Nel dopoguerra però l’industria del cinema italiano entra in crisi, e nel 1921 Diana si trasferisce a Parigi e poi a Berlino. Lì ci sono gli esuli dalla Russia bolscevica, e la sua origine la costringe a fare i conti con la sua identità. A differenza delle altre stelle del cinema muto, non è tanto il passaggio al sonoro a chiudere la sua carriera di attrice, quanto l’irresistibile desiderio di scomparire, di diventare ancora un’altra donna: la musa mistica e la compagna di un poeta russo a cui sacrificare la sua arte. Sembrava destinata all’oblio, Diana Karenne, ma in questo romanzo, nato come i suoi successi più memorabili da un’indagine avvincente e lunga anni, Melania Mazzucco ce la restituisce in tutta la sua vitale contemporaneità.
5

La principessa d'argento. La saga dei Guggenheim

Godfrey, Rebecca
Editore: Garzanti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
1908. Una fotografia. Tre sorelle vestite di bianco sorridono innocenti all'obiettivo. Sono il simbolo di un sogno infranto. Il sogno di un erede maschio. Perché le bambine sono le figlie di Benjamin Guggenheim, uno degli uomini più ricchi del mondo. Tra loro c'è Peggy, che nella foto si distingue per lo sguardo deciso. Peggy cresce con una convinzione: ogni donna ha il dovere di fare qualcosa di straordinario nella propria vita. Quando il padre muore nel naufragio del Titanic, le sorelle si ritrovano in mano una fortuna enorme, ma anche una pesante eredità. Peggy sente il vincolo delle aspettative della famiglia, di una strada già tracciata per lei, ma che non le appartiene. Ha voglia di azzardare. Ha bisogno di una vita che sia veramente sua. Lascia Manhattan e parte per Parigi. In Francia la accoglie un mondo nuovo, fatto di arte e bellezza. La sua vita si intreccia con quella di artisti destinati a rivoluzionare la storia: Jackson Pollock, che Peggy sarà la prima a capire e sostenere; Man Ray, di cui diventa la musa ispiratrice. Parigi la trasforma, la fa sentire libera. La sua passione per l'arte diventa un fuoco che la spinge sempre più lontano. Ma ci sono famiglie da cui è difficile scappare. Anche mentre viaggia per il mondo, cercando la bellezza e l'indipendenza, il peso del suo cognome la segue ovunque. Un peso che si fa insostenibile quando un evento sconvolgente travolge la sorella Hazel, protagonista di uno scandalo indicibile e doloroso. Eppure, a volte, è proprio dalla sofferenza che nascono le più grandi rivoluzioni. Rebecca Godfrey ha trovato una voce capace di restituire non solo la complessità di un personaggio immenso come Peggy Guggenheim, ma anche l'intensità del Novecento. La sua scrittura, lirica e coinvolgente, rende questa saga familiare epica, indimenticabile e unica nel suo genere.
6

Chiudo la porta e urlo

Nori, Paolo
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
"Stupefatto del mondo mi giunse un'età che tiravo dei pugni nell'aria e piangevo da solo", versi di Cesare Pavese che Paolo Nori porta con sé come un mantra, un'eco di un'età perduta che desidera rivivere. "Ma chi ti credi di essere?", si domanda lo scrittore quando la penna gli sfiora la carta. I suoi romanzi sono un vortice di domande e voci, affermazioni e contraddizioni, nati dall’incontro con compagni d'eccezione come Achmatova e Dostoevskij. E ora, in questo nuovo viaggio letterario, Nori incontra Raffaello Baldini, uno dei più grandi poeti italiani, cantore delle ossessioni del vivere nel dialetto di Sant'Arcangelo di Romagna. Le ossessioni di Baldini si fondono con quelle di Nori, dando vita a un'opera che ci conduce nel cuore della provincia italiana, un "paradiso popoloso” dove personaggi e vicende quotidiane si aprono all'abisso dell’esistenza. Attraverso un continuo gioco di spinte e controspinte, e i ritornelli del "cominciamo pure" e "continuiamo pure", Nori ci conduce in un viaggio alla scoperta del suo carattere. La sua scrittura ci mostra il suo essere "coglione", il suo spirito "bastiancontrario", il suo piangere come un russo, e il suo osservare la vita nelle sue imprevedibili svolte. "Chiudo la porta e urlo” è un'opera che intreccia magistralmente dialetto e poesia
7

La disobbediente

Fremantle, Elizabeh
Editore: Libreria Pienogiorno
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Brucia di passione, Artemisia. Passione per la vita, per l'arte che le scorre nelle vene: il mondo le appare così ammaliante che non può solo guardarlo dalla finestra. Artemisia ha imparato sin da bambina i segreti delle polveri da cui nascono i colori e ha il dono di saperne trarre la vita. Come vorrebbe dipingere e scoprire ogni cosa! Invece, tutti quei misteri di cui palpita Roma, come una peccaminosa statua di Ermafrodito che si vocifera sia nascosta nel palazzo di un cardinale, a lei sono negati. In quanto donna, ogni parte di sé - il suo corpo, la sua abilità, il suo vero io - deve rimanere celata. La sua anima ardente si ribella alle regole che la vorrebbero silenziosa e sottomessa, ma è suo padre, il pittore Orazio Gentileschi, a disporre del suo destino. Nonostante le abbia insegnato a dipingere, maledice il cielo di aver dato tutto quel talento a una figlia femmina e non vede l'ora di affibbiarla a un marito, mentre si appropria senza vergogna delle sue opere. Ma, nel vigore dei suoi diciassette anni, Artemisia sente di non aver bisogno di un uomo, le basta la sua arte per essere felice. Quando Agostino Tassi, anch'egli pittore, entra nella vita dei Gentileschi, le fa balenare per un istante un mondo di possibilità artistiche. Invece, come un rapace, le strappa con la violenza quella fugace illusione. Mentre tutti la spingono a piegarsi al suo destino, Artemisia capisce di non poter fare a meno della sua libertà, qualunque sarà il prezzo da pagare, e decide di dimostrare al mondo di quale ardimentoso slancio è capace il cuore di una donna
8

La geografia del danno

De Carlo, Andrea
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
La geografia del danno è una storia vera raccontata come un romanzo, che pagina dopo pagina rivela quanto chi ci ha preceduti determini in parte chi siamo oggi. Questa è la storia di un segreto di famiglia che ne contiene altri. Di una traversata oceanica dall’Italia al Cile in cerca di fortuna. Di un’emigrazione dalla Sicilia alla Tunisia per le stesse ragioni. Di una ragazza cilena che arriva a Genova all’alba della prima guerra mondiale. Di un giovane ingegnere navale che perde la testa per un’attrice di teatro. Di una compagnia di commedianti sudamericani che cela talenti straordinari. Di una coltellata che sfigura un uomo e distrugge una famiglia. Andrea De Carlo parte da una rivelazione sconvolgente per inoltrarsi in un’indagine che lo porta ai primi decenni del secolo scorso e poi ancora più indietro, alla fine dell’Ottocento. Poco alla volta, grazie a vecchie fotografie ritrovate, scritti, incontri e un ostinato lavoro di osservazione e deduzione, l’autore ricostruisce le vicende avventurose e drammatiche della sua famiglia.
9

La ragazza di Savannah

Petri, Romana
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Una ragazza americana di solidi principi, innamorata del padre, occhi blu scuro e lampi di tanto pensiero che li attraversano. Una ragazza che, quando esce di casa, si incanta davanti alle galline. Una ragazza che ha e non smette mai di avere Cristo come sublime interlocutore, e non è semplice il suo Dio. Quando arriva alla scrittura la riconosce dono divino. Quella ragazza è Flannery O'Connor, una delle più grandi autrici del Novecento. Entra nell'immaginazione di Romana Petri con i suoi umili e i suoi balordi, i suoi peccatori, la sua solitudine, lo splendore dei suoi pavoni e l'amore mai avuto. Pietosa sino all'empietà, intrisa d'una ironia che lascia stupefatti gli interlocutori, Mary Flan ritrova il padre nella stessa malattia, il Lupus, ma la combatte a colpi di incandescenti parole e senza mai lamentarsi. Si allontana dalla sua Georgia quando la chiamata della letteratura diventa forte come una investitura, una missione, ma questo sogno di libertà sarà infranto dalla malattia e dovrà tornare al ranch materno, da quella Regina che non capiva il suo genio ma l'ha assistita fino alla fine. Aveva un destino da signorina ben educata del Sud, e invece la ragazza di Savannah è diventata una scrittrice impavida (che a malapena si reggeva in piedi con le stampelle), ossessionata dalla frase perfetta e dal cibo come compensazione a una vita sentimentale negata, perché nessun uomo era disposto ad amare una storpia pur così vicina al Cielo. Romana Petri la tallona, la spia, ce la rovescia intera davanti e noi la assumiamo come un farmaco che ci salva, che ci impedisce nonostante tutto di avere paura.
10

Un'educazione sentimentale

Aciman, André
Editore: Guanda
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Spinta dall'ostilità crescente del presidente Nasser verso gli ebrei, sul finire degli anni Sessanta la famiglia di André Aciman è costretta a lasciare Alessandria d'Egitto, abbandonando privilegi e ricchezza. Al molo di Napoli ad attendere André, sbarcato con un fratello più piccolo da tenere in riga e la madre sorda per cui deve tradurre ogni parola, è l'iracondo e avarissimo zio Claude, che vive a Roma già da anni e che affitta loro un improbabile appartamento in un quartiere popolare. Inizia così il racconto intimo e a tratti ironico con cui l'autore apre una finestra sulla sua eccentrica famiglia e sul periodo romano della sua vita. I mesi in via Clelia, caratterizzati dalla vergogna di doversi adattare a una vita umile, dalle fughe in biblioteca e dai pomeriggi nell'angusta cameretta dove affoga nei romanzi la nostalgia di casa, il senso di inadeguatezza e i dubbi sul futuro. Ma piano piano Roma gli rivelerà la sua bellezza e gli diventerà sempre più familiare: le corse in bicicletta a perdifiato per il centro storico, le tappe nelle librerie di fiducia, i pomeriggi a piazza di Spagna, le amicizie inaspettate. Soprattutto i baci, le serate al cinema, gli incontri fugaci e quelli rimasti sospesi, che proprio per questo hanno lasciato una scia di desiderio più intenso e struggente. E quando tutto sembra filare per il meglio (perfino l'amore!), sarà una lettera dell'Hunter College di New York a mescolare di nuovo le carte in tavola, e a portare André dove forse aveva sempre sognato.
11

Macellaio

Oates, Joyce Carol
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Nel 1836, dopo essere stato accusato di un terribile esperimento dalle tragiche conseguenze, il dottor Silas Aloysius Weir è costretto a cercare lavoro presso l’Istituto del New Jersey per donne malate di mente. Nel giro di poco tempo il dottor Weir trasforma l’Istituto nel suo regno e vi agisce indisturbato. Qui, infatti, gli è permesso proseguire a sperimentare le sue macabre pratiche, senza alcun controllo. Per decenni ha la possibilità di usare donne povere e in difficoltà, trascurate dallo Stato e dalla sanità, come cavie umane, sottoponendole a esperimenti e privazioni grotteschi. Nonostante questo viene celebrato come un pioniere della medicina chirurgica, addirittura come il “padre della Gino-Psichiatria”. L’ambizione e la follia di Weir sono alimentate anche dalla sua ossessione per una giovane serva irlandese, Brigit Kinealy, che diventa non solo il suo principale soggetto sperimentale, ma anche l’unica in grado di contrastare il suo dominio di follia e terrore. Narrato dal figlio maggiore del dottor Weir, che ha ripudiato la brutale eredità del padre, "Macellaio" è una miscela unica di finzione e realtà che racconta la vicenda del suo protagonista mentre passa dall’anonimato professionale alla fama nazionale, fino alla sua caduta. Joyce Carol Oates trascina il lettore in un viaggio da incubo attraverso le regioni più oscure della psiche umana riuscendo però ad affascinarlo con un romanticismo inaspettato, confermandosi, ancora una volta, una delle voci più importanti della letteratura contemporanea internazionale.
12

L'impossibile ritorno

Nothomb, Amélie
Editore: Voland
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Amélie Nothomb torna nel paese amato, il Giappone, il luogo della sua infanzia e della disastrosa vergogna come impiegata (vedi Stupore e tremori). Questa volta è in compagnia dell’amica fotografa Pep Beni e durante i dieci giorni di viaggio sperimenta il kensho (una sorta di estasi contemplativa), abbandona lo champagne per i whisky giapponesi, si immerge con una nuova prospettiva nei luoghi della gioventù. E se alcune parole giapponesi sono ormai sbiadite nella memoria, le sensazioni che i suoni, gli odori e la luce le provocano si riaffacciano come se non avesse mai lasciato il Giappone. Questa avventura “á la Thelma & Louise” diventa così un’occasione non solo per elaborare il lutto del padre ma anche per capire la sé stessa di oggi.
13

Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia

Martinoni, Renato
Editore: Manni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo è Dino Campana, uno dei più grandi poeti del Novecento italiano. Nato nel 1885 e morto in manicomio nel 1932, dopo quattordici anni di reclusione, il protagonista di questa vicenda, in cui storia e invenzione corrono parallele, a volte dialogando, altre mescolandosi, altre ancora incrociandosi per poi seguire strade diverse, è celebre per i suoi vagabondaggi, spesso conclusi con il carcere o il ricovero in una clinica psichiatrica, per una infuocata avventura d’amore con la scrittrice Sibilla Aleramo e soprattutto per la sua passione incondizionata per la poesia. È una lettura fulminante a cambiargli la vita. È la fine di un sogno, quello di poter essere ancora poeta, a trasformarla per sempre nella follia.
14

Luisa

Jacobbi, Paola
Editore: Sonzogno
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Il banco in legno e ottone, le alzatine colme di dolciumi e l’inconfondibile aroma di zucchero e mandorle. Quando Luisa scopre che la confetteria nel centro di Perugia è in vendita, la sente subito sua. Poco importa che il marito Annibale sia lontano, che lei sia prossima al parto e non sappia nulla di pasticceria. Imparerà. Per una ragazza che è cresciuta tra le difficoltà, non esistono ostacoli insormontabili: il nuovo secolo le ha promesso un sogno, ed è pronta ad afferrarlo. Ma neppure lei può immaginare fin dove la porterà: dal vecchio negozio nascerà la Perugina, e dalle sue mani le caramelle e i cioccolatini che hanno accompagnato generazioni. Come il Bacio, che nel cuore di Luisa occupa un posto speciale perché suggella lo scandaloso amore con Giovanni Buitoni, più giovane di quattordici anni. Instancabile, trasformerà un semplice hobby – l’allevamento dei conigli – nell’Angora Spagnoli, che diventerà poi un’importante azienda di abbigliamento che ancora oggi porta il suo nome. Esempio di indipendenza allora come oggi, sarà Luisa – che ha assunto le donne in fabbrica, ha inventato gli asili aziendali, ha volato sopra pettegolezzi e convenzioni – a ispirare anche Marina Vasconcellos, nipote di un’ex dipendente Perugina che, leggendo i quaderni scritti dalla nonna Ida, riuscirà a trovare la propria strada. Attingendo agli archivi della famiglia Spagnoli, Paola Jacobbi intreccia l’ascesa visionaria di Luisa con le sue coraggiose vicende private, sullo sfondo della grande Storia – dalle rutilanti speranze di inizio Novecento ai cupi venti fascisti –, restituendoci la complessità di una donna che non ha mai avuto paura di andare controcorrente.
15

L'indomabile e misteriosissima Miles Franklin

Lapierre, Alexandra
Editore: E/O
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Australia, primi anni del Novecento. Stella Miles Franklin è la maggiore di sette tra fratelli e sorelle, vive in una fattoria dell’entroterra. Adora i panorami mozzafiato australiani e i grandi spazi, è un’eccellente cavallerizza, ma le va stretta la morale vittoriana di cui è ancora impregnata l’immensa colonia britannica. Miles non vede se stessa come moglie e madre, sottomessa al marito. Si vede libera, padrona del suo destino. Nel 1901, a vent’anni, scrive un romanzo, "La mia brillante carriera", che inaspettatamente diventa un bestseller proiettandola agli onori della cronaca. Il successo del libro non le frutterà un centesimo, Miles vivrà in maniera semplice, ma con la certezza che la sua passione sia scrivere. È l’inizio di una vita avventurosa in cui Miles abbraccerà la nascente causa femminista, partirà per l’America, lavorerà come cavallerizza in un circo del Colorado, sosterrà il grande sciopero delle operaie a Chicago, partirà per l’Europa allo scoppio della Prima guerra mondiale e si arruolerà volontaria per prestare servizio in un ospedale da campo sulle montagne dei Balcani. Il tutto senza mai smettere di scrivere, ma celandosi sotto pseudonimi che le faranno vivere vite parallele, fino al meritato successo.
16

Donald. Storia molto più che leggendaria di un Golden Man

Massini, Stefano
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Sembra che l’esistenza di ogni essere umano si giochi su un totale di dieci minuti, la somma di quei fatidici istanti in cui nelle nostre vite succede qualcosa di decisivo. Questo libro è la storia dei dieci minuti di un uomo che da quando ha avuto coscienza di sé ha sempre desiderato una cosa soltanto: il dominio. Una biografia dunque? Semmai una ballata, vorticosa e trascinante, picaresca, onirica, graffiante eppure terribile. Narrata dalla voce inconfondibile di Stefano Massini, che con “Lehman Trilogy” ha portato per la prima volta un italiano al trionfo negli Stati Uniti, ecco l’odissea inesorabile di un bambino che diventa ragazzo d’oro e poi imprenditore senza scrupoli, fino all’attimo esatto in cui decide di indossare la maschera che tutti, oggi, conosciamo come Donald J. Trump. Si può narrare l’uomo più potente della terra come lo farebbe un cantastorie dei secoli passati, intrecciando la storia e la leggenda, la cronaca e il mito, l’orrore e la parodia? Nel raccontare la vita del suo ingombrantissimo, esagerato, predestinato protagonista, Stefano Massini parte dal principio: una famiglia di origini tedesche, un vialetto curato che attraversa un prato tagliato perfettamente, una casa immersa nella quiete idilliaca del Queens. Per stemperare la leggenda nell’umorismo e sabotare la mitologia con il sarcasmo, la parola incantatrice di Massini scende nei dettagli infinitesimali e li annoda alla traiettoria di un’esistenza affollata di personaggi: i genitori, il preside, l’autista, la Golden Wife. E poi l’avvocato, colui che di Donald annusa il potenziale e per primo ne percepisce il fluido, che gli insegna il disincanto e l’utilitarismo. Che lo spinge verso il successo, fino alla conquista di New York, fino alla torre più alta di tutte che porta il suo nome. Nel mondo, intanto, la storia continua a scorrere: i discorsi incendiari di Malcolm X, Lee Oswald che esce di casa armato di fucile, Elvis Presley e Frank Sinatra, Muhammad Ali che vola come una farfalla... Ma mentre accade tutto questo, i nostri occhi sono rivolti esclusivamente alle avventure di quel ragazzo con la pelle arrossata e i capelli biondi che velocemente diventa uomo, si fa chiamare «Golden Boy», seduce le ragazze e non rispetta l’autorità degli altri. Accarezziamo l’erba dei campi da baseball dove gioca, lo vediamo indossare il primo vestito elegante e salire su una Cadillac, lo scortiamo lungo la sua scalata trionfale del mercato immobiliare… Finché vediamo prendere forma l’ultima grandiosa idea: la politica come “exit strategy”. Al disastro finanziario, all’inattualità, alla vecchiaia, forse alla morte. Stefano Massini ha scritto la “chanson de geste” di un personaggio opaco, inafferrabile, che fa della menzogna un’arte e del successo un’ossessione. Ecco a voi la storia dei dieci minuti cruciali e delle fatalità che hanno reso Donald J. Trump l’antieroe del secolo scorso e il grande terrore del millennio appena iniziato.
17

La rosa di Provenza

McGrath, Carol
Editore: Tre60
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Inghilterra 1236. A soli tredici anni, Ailenor di Provenza lascia la Francia per convolare a nozze con re Enrico III, un uomo molto più grande di lei. Contro ogni previsione, la loro unione è felice e sincera. Ma in quanto straniera, Ailenor non è apprezzata a corte ed è vista come una “lupa” affamata di potere, soprattutto quando i suoi parenti, dalla Savoia, la raggiungono in Inghilterra e ottengono posizioni di rilievo sia a Palazzo sia nel clero. Mentre la Francia e il Galles rappresentano una minaccia costante per il Regno e i baroni inglesi sono sempre più ostili alla Corona, Ailenor, di natura delicata e gentile, è costretta a imparare i meccanismi spesso subdoli e spietati che regolano la vita di corte. Fortunatamente la giovane sovrana, oltre all'amore del suo sposo, può contare anche sull'amicizia di due donne straordinarie: Rosalinda, un'amabile ricamatrice e Nell, la sorella del re. Su uno sfondo complesso dove scontri e rivalità si alternano a momenti di pura bellezza tra ricami, sete preziose e giardini in fiore, riuscirà la giovane regina a trovare la forza per superare ostacoli e avversità, e proteggere se stessa e i suoi affetti più cari?
18

Konrad

Jerger, Ilona
Editore: Neri Pozza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Ci sono giorni in cui il celeberrimo ortopedico austriaco Adolf Lorenz è preoccupato per la salute mentale di suo figlio. Konrad, anziché seguirlo nella professione medica per cui ha studiato e benché già marito e padre, trascorre il suo tempo a osservare pennuti delle varie specie, ospiti insieme a macachi, ratti e cani nel grande giardino di Altenberg, la tenuta di famiglia sulle rive del Danubio. Da poco è pure diventato “mamma” di un’adorabile ochetta selvatica, Martina, che lo tallona ovunque. Il comportamento animale, le differenze o le analogie con quello umano sono l’unica sua passione, anche se quella scienza non ha ancora un nome, non si insegna in nessun ateneo. Mentre lui mette a punto le teorie di imprinting e domesticazione saltellando nell’erba per ore con Martina, i nazisti cercano le basi scientifiche per la purificazione ariana del Reich e si preparano a incendiare il mondo. Il tellurico Konrad non resisterà al canto delle sirene hitleriane, lusingato dall’attenzione per le sue teorie e implicazioni, definitivamente sedotto dalla prestigiosa cattedra che fu di Kant a Königsberg. Ma proprio quando lui trova la più che consona sistemazione, gli ebrei Karl Popper e Edmund Husserl perdono per sempre la propria. E quando scoppia la guerra, per Konrad ci sarà la Russia, la prigionia in Armenia, il ritorno a casa solo nel 1948. Nella sua lunga vita, l’uomo che parlava alle oche sarà pioniere dell’etologia e dell’ecologia, vincerà un Nobel che qualcuno contesterà, scriverà libri immortali. È una giovane ornitologa cresciuta sui testi lorenziani, voce narrante di questo romanzo, a raccontare con profonda empatia, ma nessuna esitazione davanti alle ombre, un’esistenza straordinaria che, più di altre, racchiude in sé le meraviglie e gli orrori di un secolo.
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Tre cani enormi (e qualche umano)

Zusak, Markus
Editore: Piemme
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Markus Zusak ci apre le porte di casa per raccontare di come la sua famiglia abbia avuto la brillante - o forse folle - idea di adottare tre cani abbandonati. Reuben, che sembra più lupo che cane; Archer, che mordicchia fino a distruggere il tappeto buono e poi ti guarda con aria innocente, come a dire: «Be', è colpa tua». E Frosty? Demolisce casa e poi si accuccia accanto a te, tenero e tranquillo, mentre chiami il falegname per chiedere un preventivo. Il risultato? Caos totale. Tra risate, imprevisti e danni permanenti al giardino, la catastrofe sembra inevitabile. Eppure, proprio in mezzo a quella confusione, accade qualcosa. I fallimenti diventano lezioni, il disordine si trasforma in un terreno fertile per crescere e, sopra ogni cosa, esplode un amore così intenso da rendere impensabile tornare indietro. Tre cani enormi (e qualche umano) è un memoir ironico e spietato, che racconta lo scompiglio, i legami che ti cambiano e quella bellezza disordinata che solo un animale può portare nella tua vita. Una lettera d'amore agli errori più belli e a chi ci aiuta a commetterli.
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Vite nell'oro e nel blu

Pomella, Andrea
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Ci sono vite talmente grandi che sembrano inventate, come certe epoche del mondo. Come la luce che alla fine degli anni Cinquanta si spandeva su piazza del Popolo a Roma nell’ora del tramonto. Sfiorati da quella luce, un gruppo di giovani seduti ai tavoli del bar Rosati – capelli alla moda, sigarette agli angoli della bocca, Clarks ai piedi – guardano in cagnesco la città che rifiorisce dalle macerie della guerra. I loro nomi sono Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Francesco Lo Savio. Vengono dal popolo e stanno per prendersi la scena culturale e mondana del Paese. Da lì a poco infatti diventeranno i pittori comunisti che folleggiano con le principesse, bocconi succulenti per i paparazzi e inventori di nuove mitologie pagane. Ma intanto vivono la loro gioventù, lanciando la sfida ai geni artistici d’oltreoceano – Warhol, Rauschenberg, Johns – e frequentando Ungaretti, Moravia, Guttuso, gli Agnelli e i Rolling Stones. Mario Schifano è un profugo della Libia italiana che porta inciso sulla pelle il marchio del miraggio imperialista di Mussolini. Franco Angeli nasce a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, in una famiglia perseguitata dal fascismo. Tano Festa e Francesco Lo Savio, nonostante i cognomi diversi, sono fratelli. Il primo passa i pomeriggi sulla scalinata di Trinità dei Monti a distribuire poesie ai passanti. Il secondo, fragile e inquieto, sviluppa un pensiero radicale che lo porta ben presto a isolarsi da tutto e da tutti. Sono «i maestri del dolore», come li chiama un gallerista romano storpiando il titolo di una famosa collana di monografie d’artista. Ciascuno vive la sua «ora d’oro» attraversando la “café society” degli anni Sessanta in una Roma che è tornata a essere il centro del mondo. Conquistano le donne più ambite, vanno a vivere in lussuosi palazzi aristocratici, viaggiano in ogni continente, guadagnano e scialano in modo compulsivo, si tradiscono fino a tentare di ammazzarsi l’un l’altro, mettono su famiglie e le distruggono, soprattutto dipingono come ossessi, senza tregua, firmando opere che segnano l’immaginario iconografico italiano della seconda metà del Novecento. Ma «l’ora d’oro» – quel particolare tipo di luce che c’è solo a Roma, al tramonto, e che fa sembrare i palazzi di velluto – dura pochissimo, poi arriva «l’ora blu», quella dell’ombra che anticipa la notte. Il clima del Paese cambia e i loro nomi sprofondano nell’oblio. Affrontano gli anni della caduta, dello scivolamento verso la follia, gli arresti, la tossicodipendenza, i ricatti della malavita, i ricoveri in ospedali e manicomi. Dando forma a un’epopea che si dipana lungo mezzo secolo di storia d’Italia, Andrea Pomella scrive il romanzo avventuroso di quattro esistenze indimenticabili, capaci di toccare con mano – e restituirci – l’indifesa bellezza della vita.
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La sirena di Posillipo

Jorio, Paolo
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Dicembre 1586. Nella sublime cornice del golfo di Posillipo, dove il rosso della lava incontra il blu del mare, viene alla luce Adriana Basile. Il talento è una questione di sangue, per i Basile: Adriana, infatti, oltre a una bellezza fuori dal comune, rivela prestissimo una voce capace di ammaliare come il canto di una sirena, mentre il fratello maggiore, l’introverso Giambattista, passa le giornate a scrivere, la testa tra le nuvole. La Napoli secentesca, culla di nuove arti e metropoli labirintica, è il palcoscenico perfetto per entrambi: Giambo abita il mondo della letteratura e porta il peso di un segreto inconfessabile; Adriana, volitiva e determinata a raggiungere la gloria, cresce diventando la cantante più contesa dai potenti del tempo. Ma a turbare la partitura del suo destino arriva Angela, un’orfana affidata alle suore, che si guadagna da vivere cantando nelle taverne. Non potrebbero essere più diverse, lei e Adriana – sfacciata e carnale l’una, altera e indecifrabile l’altra –, ma il comune talento per la musica sarà la scintilla di una rivalità violenta, che nulla potrà fermare. Tra un miracolo del sangue di San Gennaro e una gara di canto in occasione della festa di Piedigrotta, "La sirena di Posillipo" ci accompagna in un viaggio tra le corti dei Gonzaga e la Roma dei papi, nei postriboli più sordidi e sulle terrazze più stupende di Napoli, per raccontarci la storia di una passione furiosa come solo l’amore per l’arte sa generare. Il ritratto autentico e inedito di Adriana Basile, una donna fuori dagli schemi, capace di riscrivere la propria sorte, e del mondo immaginifico che ha ispirato l’immortale "Cunto de li cunti".
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La trama dell'invisibile

Fröhlich, Anna Katharina
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Lui, Roberto Calasso, è l'editore che raccoglie autori di tutto il mondo sotto il tetto della casa editrice Adelphi, di cui è direttore editoriale, oltre a essere scrittore di grande erudizione e raffinatezza. Lei, Anna Katharina Fröhlich, si trasferisce da Francoforte a Mornaga, sul lago di Garda. È una donna giovane e avventurosa, circondata da libri e da un rigoglioso giardino, sulla strada per diventare una scrittrice di successo. I due si incontrano per la prima volta alla Fiera del libro di Francoforte nell'ottobre del 1995. Ha inizio così "una storia d'amore sotto la stella del viaggio" e un legame indissolubile con i libri. Quasi trent'anni dopo, Anna Katharina Fröhlich si guarda indietro e racconta il sodalizio tra due persone che insieme hanno avuto il coraggio di intraprendere un'avventura fulgida che prometteva di fondere spirito e vita. Un'avventura durata fino al 2021, anno della morte di Roberto Calasso. La narrazione di Anna Katharina Fröhlich è al tempo stesso evocativa, ironica e intima, ma soprattutto di grande profondità. L'autrice traccia con maestria il ritratto di un uomo ed esplora il nucleo della vasta opera di uno scrittore che ha saputo ignorare tutte le convenzioni del mondo letterario e accademico.
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L'invenzione di Eva. Vita scordata di Hedy Lamarr, la diva geniale

Barbaglia, Alessandro
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Scordata. Come può essere dimenticata colei che a lungo è stata considerata la donna più bella del mondo? La diva per eccellenza, quella che tutti ammirano, che tutti sognano. Eppure è quel che accade a Hedy Lamarr, ebrea austriaca figlia di un dirigente di banca e di una talentuosa pianista. Hedy, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler. Eva, come la prima donna. È il 1932 quando gira il film che la renderà famosa. Solo che lo fa a diciassette anni, mostrandosi nuda e sensuale come nessuna prima. Forse non c'è talento nella bellezza, ma Hedy sa farne un'arma micidiale che, qualche anno più tardi, le spalanca le porte di Hollywood. Ma c'è qualcosa che stona nel modo in cui se ne serve. Così carnale, disinibita, a tratti spudorata anche nella vita privata, dove amanti e mariti si susseguono senza vergogna. Ci vuole un occhio molto attento per intuire che quel corpo provocante e quel viso celestiale possono essere la sua fortuna, ma anche la sua condanna. Perché tutti guardano quelli, e nessuno si rende conto che Hedy, in realtà, è un genio. Non se ne sono accorti nel momento in cui, da bambina, ha costruito un carillon con una scatola di metallo e gli ingranaggi di un vecchio orologio, o quando da ragazzina ha aggiustato una telecamera che si era rotta sul set semplicemente mettendoci le mani, né quando ha inventato il fondo a vite per il tubicino del rossetto, così da non doversi sporcare le mani a ogni applicazione. Impossibile allora che qualcuno le dia retta il giorno in cui, basandosi sull'accordatura del pianoforte, scopre il salto di frequenza, che consente di comandare le cose a distanza, senza fili. Hedy ha inventato il Wi-Fi e nessuno se n'è accorto. Perché essere le prime, esserlo troppo presto, significa essere sole. Con L'invenzione di Eva , Alessandro Barbaglia restituisce a questa donna geniale e disperata ciò che il mondo ha tardato troppo a riconoscerle. Lo fa con trasporto e gratitudine, senza dimenticare il privilegio di raccontare una vita così straordinaria, e dimostrando ancora una volta come memoria e narrazione siano spesso gli unici strumenti per risolvere l'incompiutezza di certe esistenze.
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L'imprevisto di diventare adulti. La vita da grandi tra sogni e autismo

Tercon, Damiano ; Tercon, Margherita
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Damiano e Margherita sono due fratelli che hanno molte cose in comune: la voglia di mettersi in gioco, la caparbietà e la tenacia nel voler inseguire i propri sogni, e l’autismo. Insieme si sono esibiti in televisione e, mano nella mano sul palcoscenico, sembrano finalmente aver trovato il loro posto nel mondo. Già dalla mattina successiva, però, i due sono obbligati a tornare alla realtà. Damiano vive a Rimini e ha le idee molto chiare sul futuro: una moglie – “l’altra metà della mela” – con cui avere dai dodici ai venti figli, milioni di dischi venduti, concerti in tutto il mondo e interviste sui giornali più importanti, ma deve ancora imparare a vivere quando i riflettori si spengono. Margherita, nonostante gli studi eccellenti, è costretta a un lavoro che di certo non è quello dei suoi sogni (per quanto possano essere appassionanti caldaie e scaldabagni). Perlomeno, ora non è più da sola: ha incontrato Philipp, e tra i due è stato un colpo di fulmine. Insieme, decidono di affrontare la sfida più grande per Damiano: diventare autonomo e vivere da solo. Inizia così, per questo trio fuori dal comune, un corso accelerato, fatto di poca teoria e molta pratica, per diventare adulti. Affrontare la vita da grandi significa crescere e fronteggiare con coraggio le ansie e le paure del domani, ma anche imparare che la pasta non si cuoce per trenta minuti, che le finestre si possono persino aprire e che i sacchetti della spazzatura non sono oggetti di arredo. Tra gioia e tristezza, lacrime e risate, ventilatori e interruttori, frenetici studi sulla donna ideale – e sul suo cognome – e avventure clandestine per fotografare antichi aspiratori, il trio scoprirà che anche una vita originale e “imperfetta” può nascondere infinite possibilità, e che invece di guardare le crepe dovremmo tutti iniziare a vedere la luce che vi passa attraverso.
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L'amore segreto di Frida Kahlo

Bernard, Caroline
Editore: Tre60
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
New York, 1938. È finalmente giunto il momento per Frida di tenere la prima mostra personale negli Stati Uniti come Frida Kahlo e non come Frida Rivera, emancipandosi così artisticamente dalla figura ingombrante del marito Diego. Il vernissage si rivela un successo, e i più importanti esponenti del mondo dell'arte di Manhattan, fra cui anche la famosa imprenditrice di cosmetici e collezionista d'arte Helena Rubinstein e la pittrice Georgia O'Keeffe la celebrano. All'evento partecipa anche un acclamato fotografo di moda, Nickolas Muray: tra i due scatta subito una fortissima attrazione, e Nick diventa suo amico, amante e confidente. Ma Frida è sposata e deve partire per Parigi, dove André Breton organizza una mostra a lei dedicata e la introduce nella cerchia di Picasso e Kandinskij, aprendole la strada verso una meritata fama internazionale. Frida però non dimentica Nick, e il suo ritorno in Messico non sarà facile: dovrà guardarsi dentro e decidere cosa fare, ora che nella sua vita è entrato un uomo che la rispetta come donna e come artista e la coinvolge nel profondo. Dopo "La passione di Frida", Caroline Bernard rende nuovamente omaggio alla grande pittrice messicana, attraverso un ritratto del tutto originale che fa luce su un periodo ancora poco conosciuto della sua emozionante e travagliata storia.
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Il canto dei telai. L'avventura di Lanerossi

Galla, Livio
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Febbraio 1841. Il tribunale di Vicenza è gremito di uomini e donne giunti ad assistere al processo a Lorenzo Sella, un operaio del Lanificio Rossi che ha accoltellato a morte il suo caporeparto dopo un diverbio. Tutti aspettano la deposizione di Alessandro, il figlio del padrone. Inaspettatamente, anziché scagliarsi contro Lorenzo, il giovane ne prende le parti, e accusa il padre e la classe dirigente di questo e molti altri delitti. Ad ascoltarlo, seduta nelle prime file, c'è una giovane donna dalle mani sottili e dagli occhi profondi: è Claudia, sorella dell'imputato, pianista eccelsa animata dal medesimo idealismo di Alessandro. Quando il giovane scende dal banco dei testimoni, i loro occhi si incontrano per appena un istante, sufficiente a sovvertire il corso del destino. Inizia così il cammino rocambolesco e appassionante di uno fra i più importanti imprenditori italiani del Risorgimento. Un padrone illuminato ma mutevole, sempre in bilico fra ideale e pragmatismo, nelle questioni aziendali e in quelle del cuore. La sua visione di un'industria più giusta, che guarda al profitto senza perdere di vista il benessere dei lavoratori, ha lasciato nella Storia un'impronta indelebile. Il sogno di Alessandro Rossi e del suo lanificio prende vita fra le pagine di un romanzo dall'ordito robusto, che intesse passione politica e utopia industriale, segreti di famiglia e amori da custodire per la vita.
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La memoria fragile

Appanah, Nathacha
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Il 1° agosto 1872 un padre, una madre e un bambino sbarcano a Port Louis, capitale di Mauritius. Arrivano da un piccolo villaggio dell’India. Ingaggiato come lavoratore a contratto, il padre coltiverà i campi di canna da zucchero della colonia britannica. Insieme alla sua famiglia insegue il sogno di un futuro migliore. Ma le illusioni si scontrano presto con la realtà. Quel padre, quella madre e quel bambino sono gli antenati di Nathacha Appanah. “La memoria fragile” racconta un popolo, un paese, e una storia epica: la storia dei migranti di ogni luogo e di ogni tempo. Storni che disegnano suggestive forme nel cielo, mormorando messaggi indecifrabili: ogni anno questi uccelli migrano in cerca di un luogo piú adatto allo svernamento. È un'urgenza innata, insita nelle loro ali la direzione da prendere. Osservando quella misteriosa coreografia aerea, Nathacha Appanah ha l'impressione di comprendere finalmente il racconto di migrazione della sua famiglia. Una storia solo sfiorata: le sfugge tra i vecchi ricordi, tra i silenzi dei genitori, tra le righe dei romanzi che ha scritto. Per Appanah una data, il 1º agosto 1872, segna il punto di partenza di un viaggio nel tempo alla ricerca delle radici. Per i suoi antenati quel giorno rappresenta invece un punto d'arrivo: sono appena approdati a Port Louis, capitale di Mauritius, dopo una traversata di molte settimane. Padre, madre e figlio undicenne hanno lasciato il loro villaggio dell'Andhra Pradesh, in India. Il padre è stato reclutato per coltivare i campi di canna da zucchero dell'Impero britannico. Sarà un lavoratore a contratto, un coolie. Le condizioni sembrano molto vantaggiose, la vita nella piantagione ha i colori del futuro sognato. Le illusioni, però, si scontrano presto con la realtà. Ingaggiati per sopperire alla mancanza di manodopera in seguito all'abolizione della schiavitù nelle colonie, i coolie, perlopiù provenienti dall'Asia, sono pesantemente sfruttati, vincolati da contratti disumani, retribuiti con la stessa miseria da cui scappano. Mauritius diventa per moltissimi indiani la nuova casa, anche per le generazioni successive. Ma il cuore conserva sempre la traccia delle origini. Come per i nonni paterni di Nathacha Appanah, nati e cresciuti sull'isola agli inizi del Novecento, che parlavano telugu e rispettavano le tradizioni indù senza aver mai conosciuto il paese degli avi. A loro l'autrice dedica un ritratto luminoso e toccante, a queste due figure che sono per lei dolcezza dei pomeriggi d'infanzia, anello di congiunzione con il passato, coraggio di aprirsi all'avvenire. Riflettendo su temi quali il colonialismo, il razzismo, le migrazioni, Appanah ripercorre i passi della sua famiglia con poetica delicatezza. Le sue parole hanno la forza di sconfiggere l'oblio a cui sono condannate le storie taciute.
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L'invisibile signora Orwell

Funder, Anna
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
In cerca di una tregua dagli impegni famigliari, Anna Funder si rifugia nelle pagine del suo scrittore prediletto, George Orwell. E scopre tra quelle righe una donna che era stata nascosta, cancellata, dimenticata. Eileen O’Shaughnessy, la prima moglie di Orwell, con il suo talento letterario e la sua intelligenza ne ha accompagnato, corretto, forse ispirato e plasmato l’opera; e con il suo senso pratico, il suo lavoro e il suo coraggio, lo ha sostenuto e gli ha salvato la vita più di una volta. Ma per gli storici e i biografi è sempre stata invisibile. Basandosi sulle lettere di Eileen alla migliore amica, ritrovate solo di recente, Anna Funder ricostruisce la vita coniugale degli Orwell, attraverso la Guerra civile spagnola e la Seconda guerra mondiale a Londra, con la precisione e la forza narrativa di una scrittrice avvincente e originale, che intreccia fatti e immaginazione, critica personale e documenti con un risultato straordinario. Ne emerge una figura di donna affascinante per la sua complessità, che parla al presente tanto quanto illumina il passato. Dall’autrice del bestseller "C’era una volta la Ddr", l’appassionante ritratto della prima moglie di George Orwell, una donna di talento, vivace, complessa e molto intelligente, che rinunciò alle proprie ambizioni a favore di quelle del marito.
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I miei piatti preferiti. La cucina giapponese di tutti i giorni

Noriko, Morishita
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Il vapore avvolgente del ramen, la perfezione di certi bento, la dolcezza particolare dei mochi. Morishita Noriko torna a raccontare le tradizioni e la quotidianità del Giappone esplorando le sue prelibatezze, conosciute e amate in tutto il mondo. Delicato intreccio di memorie personali e storie collettive, splendidamente illustrato dall'autrice stessa, "I miei piatti preferiti" è un viaggio sentimentale attraverso ingredienti e sapori unici, ancor più speciali perché arricchiti dalla spezia dei ricordi. «Ricordo ancora chiaramente il giorno in cui ho provato per la prima volta quel gusto. Secondo anno di scuola elementare. Accadde a casa della nonna, dove ero andata a trascorrere le vacanze estive. Su un tavolino basso rotondo, di quelli con le gambe pieghevoli, erano disposte la bottiglina della salsa di soia, le ciotole di riso, le scodelle della zuppa di miso e le coppette con il tofu per tutta la famiglia». I ricordi legati a ingredienti, sapori e fragranze conferiscono un significato unico a ogni piatto, soprattutto se relativi all’infanzia o alla vita in famiglia. Ed è proprio da qui, dai ricordi, che parte il viaggio di Morishita Noriko attraverso le specialità gastronomiche giapponesi, da quelle più diffuse in tutto il mondo a quelle meno conosciute, per esaltarne le particolarità e svelarne i segreti. Nella cucina di sua madre e di sua nonna, ai tavoli degli izakaya, in fila per entrare nei negozietti d’antica tradizione in cui si preparano manicaretti eccezionali nella loro semplicità, di passaggio dai punti vendita delle stazioni, sbirciando tra gli scaffali dei konbini: Morishita Noriko si fa avvolgere dall’odoroso vapore del ramen, canta i contrasti estremi del pesce essiccato kusaya, contempla con nostalgia il gusto degli ohagi, dolci che suo padre amava, si bea della croccantezza dei bordi dei taiyaki, condivide la felicità che un bento perfetto può regalare, confessa gli spuntini notturni a base di cup noodles. Con la stessa grazia e la stessa autenticità con cui ha raccontato la cerimonia del tè in “Ogni giorno e un buon giorno”, Morishita Noriko scrive una dedica ai piatti che ama, arricchendo le pagine di splendide illustrazioni che ha realizzato personalmente, e accompagna i lettori in un’emozionante esplorazione al cuore della grande varietà culinaria del Giappone.
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Quando un dittatore chiama

Kadaré, Ismail
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Nel 1960, durante gli ultimi giorni di vita di Boris Pasternak, Ismail Kadare si trovava a Mosca, dove lo scandalo per il premio Nobel assegnato nel 1958 all’autore del Dottor Živago non si era ancora placato. Questa circostanza, oltre alla parentela data dall’appartenere entrambi “alla famiglia degli scrittori”, all’essere stati tutti e due nella selezione del Nobel (con quel che significava per un autore proveniente da un paese socialista) ma, soprattutto, il fatto di aver entrambi ricevuto una telefonata dal sanguinario dittatore del proprio paese, ha spinto Kadare a ricostruire la storia della terribile telefonata di Stalin a Pasternak. Si narra che, nel giugno del 1934, Joseph Stalin in persona telefonò al famoso poeta, e futuro romanziere, Boris Pasternak per chiedere la sua opinione sull’arresto del poeta Osip Mandel’štam. La risposta di Pasternak, pare, fu alquanto interlocutoria e gli costò addirittura un rimbrotto da parte di Stalin. Le parole e i toni della chiamata divennero leggendari nell’ambiente culturale sovietico e, come sempre accade in questi casi, le versioni riportate sono molteplici. Con un’affascinante combinazione di momenti onirici e indagini su fonti attendibili, Ismail Kadare ricostruisce i tre minuti della telefonata tra il dittatore e il poeta e i movimenti tellurici che questo momento teso e misterioso ha causato nella vita di Pasternak ma anche nel mondo della cultura sovietica. Intrecciando la sua grande capacità narrativa e inventiva con le testimonianze reali di personaggi legati a Pasternak e a Mandel’štam – scrittori come Isaiah Berlin e Anna Achmatova, giornalisti, intellettuali e altri testimoni – Kadare da vita a un romanzo avvincente che mette in luce i rapporti tra arte e potere, in cui uno scrittore, che dovrebbe essere libero per definizione, è costretto a fare i conti con la politica e, ancor peggio, con un tiranno sanguinario.
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Memorie di una schiava

Crafts, Hannah
Editore: Edizioni Clichy
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Carolina del Nord, metà Ottocento. Hannah è una giovane donna ed è una schiava: questa è la storia del suo coraggioso cammino alla conquista della libertà. Un racconto avvincente che si snoda tra sontuose dimore padronali, piantagioni e fitte foreste del Sudest degli Stati Uniti, in un mondo popolato da mercanti di schiavi senza scrupoli ma anche da sconosciuti mossi da un’inattesa generosità. Scritto tra il 1853 e il 1861 da Hannah Bond, una donna afroamericana fuggita dalla schiavitù, con lo pseudonimo di Hannah Crafts, il manoscritto è rimasto sconosciuto per oltre un secolo. Riscoperto nei primi anni Duemila, Memorie di una schiava si attesta come il primo romanzo scritto da una donna afroamericana, un’opera che si è subito affermata come una pietra miliare della letteratura, capace di unire il fascino del romanzo ottocentesco a un’analisi ancora attualissima delle contraddizioni che affliggono l’America. Per raccontare il sistema schiavista, Crafts sceglie la forma del romanzo piuttosto che quella autobiografica, generando una narrazione di straordinaria forza psicologica ed emotiva, che fa luce sulla disumanità su cui le classi dominanti bianche hanno costruito la fortuna di cui godono ancora oggi. Un racconto sferzante nel quale risuonano gli echi della grande tradizione letteraria ottocentesca - da Dickens a Brontë - e che ci offre un’inestimabile testimonianza di prima mano sulla condizione delle schiave afroamericane. Con il suo limpido talento letterario, l’autrice dà finalmente voce a generazioni di donne silenziate, restituendo dignità e senso a tutte le vite spezzate dalla schiavitù.
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A Londra non serve l'ombrello. Volevo solo cambiare vita!

Sangalli, Francesca
Editore: Giunti Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Un racconto ricco di humour e momenti tragicomici sul coraggio di cercare il proprio posto nel mondo e sulla gioia di riscoprire se stessi. Quando arrivano i temuti quaranta, la protagonista si sente persa da tempo, intrappolata in una routine monotona e frustrante: la difficoltà a conciliare il lavoro da scrittrice freelance e il ruolo di mamma, le mille preoccupazioni di ogni giorno, l'angoscia di invecchiare, la ripetitività delle sue giornate. Ma tutto cambia nel momento in cui il destino le mette davanti una possibilità: perché non lasciarsi alle spalle ogni cosa per alcuni mesi e trasferirsi a Londra? Vero, non sarà la capanna nei boschi di Thoreau o un ritiro spirituale in India, ma quando devi organizzare una fuga con marito, figlio e gatta anche un'avventura in una giungla urbana può andare bene. Tra incomprensioni linguistico-culturali, infestazioni di tarme londinesi nella casa scalcagnata a quasi Notting Hill e la morte della regina Elisabetta, l'adattamento nella metropoli non è dei più semplici. Ma le cose cambieranno nel corso dei mesi. Che sia Londra, con la sua varietà infinita di luoghi, persone e avventure, a ridare alla protagonista la spinta per ritrovare se stessa e per scoprire che non t'importa più di aprire l'ombrello quando piove? Con uno stile dal ritmo rapido e coinvolgente, simile a una brillante commedia teatrale, e uno sguardo arguto, ricco di humour e ironia, Francesca Sangalli dipinge il ritratto di una donna alla ricerca del suo posto nel mondo.
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Costanza

Blackmore, Rachel
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA ROSA
Roma. 1636. Le strade acciottolate ronzano di pettegolezzi e peccato. Costanza Piccolomini è una rispettabile giovane moglie, finché non si imbatte in Gian Lorenzo Bernini, il famoso scultore dagli occhi neri come la pece e un'indole tenebrosa. Dal momento in cui i loro sguardi si incrociano, nasce un'attrazione fatale. Il loro amore segreto brucia di una passione che li consuma. Ma con ogni bacio rubato e incontro proibito la reputazione di Costanza è a rischio. Nel frattempo Bernini ha un desiderio molto pericoloso: vuole rendere Costanza immortale. Giura di possederla non solo nel corpo e nell'anima, ma anche nell'arte. Quando Bernini mostra al mondo il busto in marmo di Costanza, il suo ruolo di amante diventa palese, segnando la fine della loro relazione e l'inizio di uno scandalo che scuoterà la società romana. Per Bernini distruggere Costanza è preferibile a lasciarla andare. Tradita. Abbandonata. Bandita. Questa sarebbe dovuta essere la fine della storia di Costanza. Ma lei non è una donna ordinaria: dalle ceneri risorgerà... Per tutti è stata una musa, una seduttrice, una donna perduta. Questa è la sua storia.
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Un'allegria di troppo

Tumiati, Francesca
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Com’è possibile conciliare un’allegria irrefrenabile con un dolore lancinante? La protagonista di questo romanzo-memoir riesce nell’impresa, mentre tenta di sfuggire con “un’allegria di troppo” alla tragedia della sua vita. Calcando le orme di scrittrice di sua madre, ritrovando la vicinanza tra due donne fuori dai canoni, “Chicca” disegna lo spazio di libertà che lei, Luisella Fiumi, la femminista cresciuta sotto la bora triestina, aveva perduto sino a non saper più vivere. Nata per prima, la sorella gemella di Francesca, Anna, è prediletta dalla madre e bravissima in tutto, mentre Chicca sente che i genitori avrebbero desiderato per secondo figlio un bambino, a partire dal suo nome, che scelgono dalla linea maschile della famiglia – e quella “O” mancata sarà per lei a lungo uno specchio da attraversare. Francesca, la scatenata, la “cinciallegra”, manifesta subito il suo talento: le parole, quelle che fanno ridere e poi tutte quelle che sanno captare i desideri degli altri. Perché il suo desiderio è soprattutto tenersi aggrappata alla vita. La agguanta avida e impudente, ci gioca con una leggerezza che nasconde il dolore, colleziona uomini attraenti ma emotivamente distanti, seduce e abbandona. Però che significa quella smania camminando sul vuoto di un irreversibile abbandono? Significa, alla fine, mettersi a nudo, con il coraggio di farlo per sé, e per sua madre, e forse per le sue figlie: con una voce forte, matura, commovente. Opera tutta tesa a scoprire come, facendosi male, si è sempre provato un bene sconfinato, "Un’allegria di troppo" unisce vitalità e disperazione, riso e tenerezza, confessione e letteratura.
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L'ultima acqua. Il sogno perduto di Los Angeles

Barzini, Chiara
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Durante il tour di presentazione per il suo primo romanzo, Chiara Barzini riceve da un amico un pacco misterioso. Tornata a casa, scopre che si tratta di un libro raro: il manuale originale usato per la costruzione dell’acquedotto di Los Angeles del 1913, autografato dall’ingegnere William Mulholland. Quando un famoso regista di Hollywood si dichiara interessato a trarre un film dal suo romanzo, il manuale diventa per lei un talismano, un oracolo sulle sorti creative sue e di un luogo amato. Del resto, attraverso quel capolavoro di ingegneria, William Mulholland ha reso possibile l’impossibile, facendo sgorgare l’acqua nel deserto, inventando per un secolo l’immagine di Los Angeles. Di fronte al rischio che il film non si faccia per problemi di produzione, Chiara Barzini decide di volare negli Stati Uniti per parlare di persona con il Regista. Prima di andare all’appuntamento, però, intraprende un viaggio propiziatorio al Salton Sea, il più grande lago californiano diventato un emblema del disastro ecologico, e poi lungo il monumentale acquedotto di Los Angeles. Non è un’impresa solitaria. Fin dall’inizio la sostengono i consigli di scrittori audaci come Gay Talese e Mike Davis, e da un certo punto in poi la raggiungono due amiche di vecchia data, Kate e Ruby. Ripercorrere il cammino dell’acqua, ormai ridotta a un filo, è un modo per cercare di comprendere la parte più sfuggente e misteriosa della città, ma anche di se stessa, e affrontare il lutto per la fine di un’epoca che non credevamo sarebbe mai arrivata. Un po’ alla volta questo viaggio on the road ai confini dell’Impero americano diventa l’occasione per far decantare i propri sogni, liberandoli dalle illusioni ma non dalla loro forza propulsiva. E allo stesso tempo per guardare con occhio lucido ma ancora in parte incantato una terra piena di fascino e di contraddizioni, una terra ora minacciata dalle fiamme.
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Patagonia route 203. Il segno del vento

Varela, Eduardo Fernando
Editore: Solferino
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
«Continua dritto, giovedì gira a sinistra, e quando scenderà la notte gira ancora a sinistra. Prima o poi troverai il mare.» In Patagonia, anche le indicazioni sembrano indovinelli, coordinate vaghe in un paesaggio sterminato dove il vento non dà tregua. Qui, lungo strade polverose e steppe desolate, Parker guida il suo camion come in un oceano fluttuante. È un truck driver, trasporta frutta dalle vallate al porto, ma è anche un sassofonista solitario, un uomo in viaggio senza una meta precisa, in cerca di solitudine e anonimato, che si muove tra luoghi selvaggi e incontri bizzarri: un giornalista ossessionato dai resti di un sottomarino nazista, frati trinitari forse cannibali, gemelli boliviani a bordo di un treno fantasma. Nel dedalo delle strade sudamericane, ogni incontro è un enigma, ogni villaggio un coacervo di miti e leggende, situazioni ostili e sconcertanti. Ma quando si innamora della cassiera di un luna park itinerante, il viaggio assume una nuova direzione. Un amore che nasce tra la polvere e subito si disperde. Come ritrovarla? Come seguirne le tracce, in una terra senza confini che sembra fatta apposta per far perdere ogni certezza? Un romanzo che è viaggio e allucinazione, ballata malinconica e avventura, capace di restituire la potenza e il mistero del Sud del mondo, dove nulla è come sembra e nessun cammino porta davvero a destinazione.
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Feh. Che schifo la vita

Auslander, Shalom
Editore: Guanda
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Che cosa accade quando un uomo di mezza età si accorge che la propria storia può essere letta attraverso quella della Bibbia e del suo Dio onnipotente e vendicativo? Shalom Auslander è nato e cresciuto in una rigida famiglia disfunzionale di ebrei ortodossi di Monsey, New York. Figlio di un padre alcolizzato e di una madre divorata dai sensi di colpa, ha vissuto da sempre sotto il giudizio implacabile di Dio. Oggi, però, ha finalmente capito che è stata proprio quella storia, impiantatagli dai rabbini in tenera età, ad avergli fatto credere di essere disgustoso, spregevole, fallito. Una storia che viene spietatamente raccontata da migliaia di anni. Una storia che gli ha insegnato che tutto e tutti, lui compreso, sono semplicemente feh, una espressione di disapprovazione che in yiddish significa più o meno uno schifo. Adesso che ha toccato il fondo, Shalom desidera solo riscrivere quella storia, per non trascinare con sé i suoi figli e possibilmente non avvelenare l'unica relazione sana della sua vita, quella con la donna che ama. Nel suo viaggio di trasformazione incontrerà Philip Seymour Hoffman, Schopenhauer e Kafka, Giobbe e Geremia, gli angeli Gabriele ed Elia. Dovrà affrontare sconfitte e delusioni, e metterà a rischio la vita, ma quando tutto sembrerà perduto sarà proprio in se stesso, dopo anni passati a criticarsi e disprezzarsi, che troverà la forza per ripartire. Un memoir irriverente e provocatorio, il miglior Auslander alle prese con una storia di famiglia raccontata senza filtri e senza tabù per mostrarci come in fondo è sempre possibile esorcizzare i nostri demoni e riscattare anche la più disonorevole delle esistenze.
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Mostruosa mente

Mazza, Mauro
Editore: Fazi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
La tragica storia di Magda Goebbels nei dieci giorni che segnarono la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta del nazionalsocialismo. Mostruosa mente è un viaggio nella follia che si è fatta Storia. La parabola del nazismo viene ricostruita qui attraverso gli occhi e i ricordi di Magda Goebbels che, nell'aprile del 1945, decise di porre fine alla sua vita e a quella dei sei figli avuti da Joseph Goebbels, il gerarca più vicino a Hitler, ideatore della poderosa macchina propagandistica del regime. Rinchiusa nel bunker del Führer insieme alla sua famiglia, mentre i russi avanzano verso Berlino e la guerra è ormai persa, Magda vive come un incubo i suoi ultimi giorni di vita. Per chi ha scelto di restare fedele a Hitler non c'è altra scelta se non la morte. Ne è consapevole lo stesso Führer, conscio della disfatta, che a sua volta si suiciderà con Eva Braun, sposata in extremis prima dell'arrivo del nemico. Senza più scampo, Magda ripensa alle vicende che hanno segnato la sua esistenza e i suoi quindici anni di nazismo componendo nella memoria un mosaico confuso eppure estremamente lucido e stilando, tra colpe e assoluzioni, il proprio bilancio esistenziale. Per lei, che è stata la donna più in vista del regime, il nazismo è stato una sorta di destino inevitabile per tutta la Germania.
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Ne scriverai?

Koch, Herman
Editore: Neri Pozza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
È la festa per celebrare la pubblicazione del suo romanzo, e nessuno dei presenti nota che Herman Koch si alza ed esce dalla stanza di continuo. A tavola, sorride e conversa animatamente, come sempre. Il giorno prima, un fotografo è stato a casa sua per un servizio, ma appena vede pubblicato il suo ritratto, Koch butta via il giornale. Pensa che sul suo volto si veda tutto. Anche se in realtà solo la moglie e il figlio sanno. Qualche settimana dopo, il suo medico lo convoca per i risultati dell’ultima tac. È il 3 febbraio 2020. «È ovunque» sono le parole choc che aprono quella conversazione. Herman Koch ora deve fare i conti col caos che si è impossessato dei suoi giorni: un autore come lui può dire «No, stasera non vengo alla presentazione, ho il cancro»? No, Koch non vuole lasciare al cancro il ruolo da protagonista. È uno scrittore, e come tale ne scriverà. Da questa ineluttabile consapevolezza nasce una condivisione totalizzante di diagnosi, cure, conseguenze, pensieri, ricordi, speranze. Il racconto segue così una direzione ben precisa, attorno al fulcro di tutto: continuare a vivere e a scrivere, scrivere per vivere. Guardando il mondo che passa come una nave che scivola quieta sull’acqua, restando comodamente seduto al tavolino di un bar, con penna e taccuino, davanti a un bicchiere di birra. Sono impaziente per natura, ma non in questo caso. Il tempo rallenta. Quasi si ferma, ma continua a scorrere alla velocità della nave che passa. È questo, ho pensato spesso mentre ero lì. Questo è tutto quello che c’è. Mi identifico con la nave, non è poi così complicato. Ci capiamo.
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Sono stato

Franco, Ernesto
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
«Ho sedici anni, sono immortale, ho un amore, e non c’è mare che possa resistere alle mie bracciate, alle mie astuzie». Esistono molti modi per guardarsi indietro e raccontare cosa si è stati. Ernesto Franco ne ha messo a punto uno tutto suo, per lampi, travestimenti, epifanie. Il narratore di queste pagine ha mille forme e mille voci, a volte sparisce e a volte occupa l’intera scena: ora è un bambino travestito da Corsaro Nero, ora il padre che gioca a Batman con il figlio; ora è marito, ora amante, ora ragazzo e militante negli anni Settanta. E poi ladro, dottore, cecchino, editore, rivoluzionario russo, killer serale di topi… Attraverso questa girandola di personaggi, Ernesto Franco ci racconta tutte le persone che siamo se ci osserviamo da vicino, fondendo vita immaginata e vita vissuta in un bricolage mitico, letterario ed emozionante. Questo singolare autoritratto di fantasia è una scommessa narrativa che sfida l’esperienza individuale per farsi letteratura, trascendendo ciò che esiste di più intimo e personale, cioè il racconto della propria vita, per rivolgersi proprio a tutti. Alla base di “Sono stato” c’è l’intuizione di interrogare e ripercorrere, senza remore né pudore, i molti volti e le molte fisionomie della persona con cui l’autore ha intrattenuto negli anni la frequentazione più duratura: se stesso. E così i frammenti di un’esistenza riaffiorano e sfilano davanti ai nostri occhi in un elenco toccante di ricordi, di evanescenze sognate e di istanti vagheggiati. Su questo palcoscenico dell’immaginazione la memoria gioca a nascondino con la letteratura, tra seminari lacaniani e pomeriggi d’amore, pranzi di Natale a base di hashish e scuole di recitazione, componendo un ritratto mobile e intenso di uno scrittore, di un editore, di un uomo, a cui il destino ha consegnato la qualità rara di saper tenere insieme grazia e passione. Ernesto Franco ha convocato le moltitudini – anche quelle letterarie – che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, tra passeggiate a Buenos Aires, sedute di pesca subacquea, meravigliose telefonate nei panni di Batman fatte al figlio Giorgio. E mentre il mare di Genova scintilla nel blu e si confonde col cielo, ha scritto un libro in cui risuona un’eco profondamente magica. «La vita intanto passa. Questo lo sappiamo tutti. E i giuramenti, a guardarli da lontano, non sono altro che un atto di superbia di piccoli uomini di fronte all’universo immenso. Vien da ridere, ma, a pensarci bene, sono la profezia di un peccato».
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Rinascita

Damiani, Claudio
Editore: Fazi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Con una prosa lirica e ispirata, ma lucida e chiara nelle descrizioni, l'autore racconta i suoi primi anni di vita passati in un villaggio minerario nel Nord della Puglia tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta, e i ripetuti, solitari ritorni da adulto nel villaggio e nella miniera nel frattempo abbandonati e, di anno in anno, in progressivo disfacimento. Al centro c'è la natura, vista con gli occhi e la mente di un bambino molto piccolo, una natura mitica e arcaica, magica e parlante, densa di simboli evocativi e toccanti, che il bambino incontra nelle sue quotidiane uscite all'aperto, nel sole, con la sua bicicletta rossa numero 14. Animali soprattutto ma anche paesaggio, terra piatta e nuda e cielo azzurro lunghissimo, minerale rosso sangue che fuoriesce dalla terra, aria e luce come elettrizzate e sonore. A una prima parte più analitica, segue una seconda sintetica e fantastica: non più solo ricordare, ripercorrere, misurare, cercare di capire o interpretare l'infanzia, ma reinventarla, pur sempre in quel luogo, con quelle persone, quel paesaggio, e pur sempre con quella stessa felicità di uscire alla luce e incontrare il mondo, in una definitiva rinascita.
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Il sogno di Louis Vuitton

Bast, Eva-Maria
Editore: Tre60
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Parigi, 1835. Louis Vuitton ha appena tredici anni quando lascia la sua famiglia in un piccolo borgo di montagna per cercare fortuna altrove. Quell'altrove è Parigi e, dopo alcuni anni trascorsi a fare lavori saltuari, nel 1837 inizia un apprendistato presso un noto artigiano parigino, tal monsieur Maréchal, che confeziona bauli e offre servizi di imballaggio. I parigini viaggiano sempre di più, non solo in carrozza, ma anche in treno e in nave, e c'è una grande richiesta di figure specializzate in grado d'imballare gli oggetti da trasportare. Nel laboratorio di Maréchal, Louis si distingue subito e i suoi servizi sono richiesti non soltanto tra le dame dell'alta società, ma anche a corte dall'imperatrice Eugenia, la moglie di Napoleone III.  Sono momenti d'oro per Louis, sul lavoro ma anche nella sfera privata, quando incontra Émilie, l'amore della sua vita, che sarà la madre dei suoi figli e lo sosterrà nella carriera, soprattutto quando, nel 1854, deciderà di mettersi in proprio e di aprire il suo atelier al numero 4 di Rue Neuve-des-Capucines, vicino a Place Vendome. Lì potrà finalmente concretizzare la sua idea geniale: rendere il bagaglio più pratico e leggero, per essere trasportato più agevolmente. I suoi bauli rettangolari, con la copertura piatta e i bordi arrotondati diventeranno famosi in tutta la Francia. Ma proprio quando l'attività sembra andare a gonfie vele, pronta per conquistare i mercati stranieri, il successo comincia a vacillare. Invidie e gelosie nell'atelier sembrano pericoli ben più minacciosi per la famiglia Vuitton della guerra che incombe sul Paese…
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Il nostro regno

Ferri, Linda
Editore: Gramma Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Una storia familiare irrompe in una maniera quasi prepotente nelle carte di una scrittrice, Linda Ferri, che della misura, della discrezione, dell’eleganza narrativa ha fatto cifra distintiva nei suoi libri e nei suoi romanzi. E quando accade che, come diceva James Joyce, “la vita ti chiama a voce alta”, non puoi che mettere sulle pagine il racconto dei nonni, emigrati negli Stati Uniti, dei genitori, dei fratelli, e in generale di un mondo che ha attraversato buona parte del Novecento con passione e leggerezza, dramma e ironia, impegno e consapevolezza. "Il nostro regno" è un romanzo che racconta una storia di cui, anche soltanto come testimoni, avremmo voluto far parte. E ci mette a conoscenza dei ricordi dell’autrice: dalla memorabile figura della madre ai rapporti con le amiche, con i fratelli, agli amori difficili, sempre sulla soglia di uscire dal privato per entrare nella storia pubblica, nella storia che abbiamo attraversato e ci è stata raccontata. Ne esce un libro delicato e nitido, con una lingua precisa eppure piena di una poesia che restituisce il tepore, la forza lieve di un mondo perduto che ci riguarda. Linda Ferri è una scrittrice vera, capace di far passare anni se non decenni tra un libro e l’altro, senza l’ansia di dirsi e di raccontarsi, eppure consapevole che certe storie familiari non possono perdersi, certe storie sono di tutti noi, e dobbiamo tenercele strette. Il nostro regno è un libro che non si dimentica: ci commuove, ci rende più forti, ci insegna, ci racconta una storia che trasforma l’autrice in una compagna di strada, in una voce intima, originale e importante.
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Il funzionario nudo

Crisp, Quentin
Editore: ACCENTO
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Londra, anni ’30. Quentin Crisp attraversa la città sui tacchi, truccato, con i capelli tinti dall’henné; non si sottrae agli sguardi, né, quando capita, alle aggressioni. Reclama il diritto di essere chi è, e fa della sua omosessualità disinibita ed eccentrica e del suo umorismo tagliente le armi per superare le difficoltà personali, in un’epoca in cui farlo è eroico. Nonostante sia considerato dalla critica internazionale come l’Oscar Wilde del Novecento, Quentin Crisp è stato finora inedito in Italia. Arriva per la prima volta in libreria con "Il funzionario nudo" (1968), un memoir senza filtri, commovente e arguto, in cui l’autore si espone con la stessa assoluta sfrontatezza con cui passeggiava per le strade di Londra, nei locali notturni o posando nudo per le lezioni di pittura dal vivo. Se la vita è «una cosa divertente che capita sulla via che porta alla tomba», Crisp ha saputo trasformarla in un manifesto leggendario. Icona culturale sia in Gran Bretagna sia negli Stati Uniti, nel 1993 è stato scelto da Channel 4 per tenere un discorso alla nazione in contemporanea a quello di fine anno della Regina Elisabetta, e proprio a lui è dedicata la celebre canzone di Sting "Englishman in New York", in cui il cantante lo definisce «l’uomo più coraggioso che abbia mai incontrato». Da questo romanzo, finalmente disponibile per il pubblico italiano con la prefazione di Michele Masneri e la traduzione di Sara Reggiani, nel 1975 è stato tratto l’omonimo film televisivo della BBC.
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Un amore di contrabbando. Gigi Riva, una vita in rovesciata

Muscas, Nicola
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Quando è morto Gigi Riva se n’è andato l’ultimo dei ribelli, un irregolare per sottrazione. “Quel gol in rovesciata? Ma no, niente: ho visto il pallone arrivare, ci ho provato, mi è andata bene.” Leonardo Carboni, giornalista e scrittore con l’anima in riserva, partecipa al funerale in una Cagliari avvolta da un silenzio irreale, perso in mezzo ad altre trentamila persone. Gli occhi intorno a lui brillano di commozione, ma presto a risplendere è la limpidezza dei ricordi che genera un misterioso senso di comunità. In tanti sentono l’urgenza di raccontare il loro Gigi Riva, chi lo ha visto giocare, chi lo ha conosciuto, chi lo ha solo immaginato. Dietro quei racconti Leonardo vede pulsare vite piene di emozioni. Cosa è stato, per loro, Gigi Riva? E cosa scopriamo, di noi stessi, tra le pieghe delle vite degli altri? Sono queste domande a fargli prendere una decisione improvvisa: inseguire il fantasma di Riva per rimettersi in gioco, dando vita a un romanzo che è fatto di incontri, viaggi, speranze, sorprese, amori, consigli e bugie. Tappa dopo tappa – tra Leggiuno e Milano, tra Cagliari e Torino, tra Carloforte e Roma – emerge il profilo di un uomo votato al tragico, che da eroe ci ha mostrato come si diventa mito, e cioè alla sua maniera, l’unica possibile: scomparendo. Questa è la storia dei suoi tiri mancini e dei suoi no così ostinati, del suo dolore così profondo, così pieno di pudore, così scintillante di dignità. La storia di Rombo di Tuono e dell’Hombre Vertical, un calciatore che era un’iradiddio, un uomo che non somigliava a nessuno. “Se non avessi giocato a calcio? Avrei fatto il contrabbandiere.”
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Cadi, bomba

Kouwenaar, Gerrit
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Karel Ruis è uno studente di diciassette anni nel 1940, quando i tedeschi invadono i Paesi Bassi. La sua vita, fino a quel momento comoda e protetta, viene sconvolta dalla guerra. Karel all'inizio è affascinato dalla novità: porta a termine un'ambasceria segreta consegnando una lettera all'amante ebrea dello zio, e s'innamora della nipote di lei. Dopodiché il futuro sembra scomparire, diviso tra l'illusione di una fuga e la realtà della perdita e della solitudine. Un romanzo breve fortemente autobiografico, concentrato ed esplosivo.
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Il figlio ebreo

Guebel, Daniel
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Per Daniel l’infanzia non è stata felice. Figlio di un padre autoritario, piccolo imprenditore nel settore degli elettrodomestici e militante comunista in segreto per sfuggire alle persecuzioni della dittatura argentina, e di una madre insicura, devota solo all’arte giapponese dell’ikebana e alle vaporose pettinature di moda, entrambi non sono in grado di comprendere quel figlio sensibile che soffre per l’arrivo della sorellina Claudia, detta Chuchi, né di gestire le sue continue richieste di attenzioni, spesso trasformate in capricci e ribellioni, che portano alle dolorose punizioni impartite dal padre a colpi di cinghia. Solo le storie, i libri e la letteratura sembrano a Daniel uno spazio sicuro dove rifugiarsi, anche se questa passione, che ben presto diventa assoluta, lo allontana ulteriormente dai genitori. Ma il tempo passa, e ora è il figlio a doversi occupare del padre anziano e malato. Nel farlo, scopre come il risentimento che provava per il genitore manesco, che per tutta la vita gli ha negato quel riconoscimento tanto agognato, pian piano svanisce. Quella barriera di incomunicabilità che li divideva si sgretola, rivelando un amore sofferto e doloroso. In un ideale dialogo a distanza con "Lettera al padre" di Kafka, questo libro è una confessione potente e priva di pudore. Tra ricordi, aneddoti familiari e richiami letterari, è un racconto capace di essere tragico e divertente al tempo stesso, narrando l’infanzia senza idealizzarla.
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Risto Reich. Il lavoro del cameriere

Chiarella, Luigi
Editore: Edizioni Alegre
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Il protagonista di questa storia si chiama Luigi, ma il suo nome potrebbe essere Emilia, Valeria, Marco, Francesca. Il trasferimento a Vienna lo costringe, per sopravvivere, a reinventarsi cameriere nella capitale austriaca. Lavora tra le persone, ascolta, osserva, cammina tanto. Subisce pressioni continue e aggressioni a ogni errore, cercando sempre di lavorare al meglio. Quando torna a casa, esausto e con pochi amici con cui uscire, scrive. Da questi appunti buttati giù in modo meticoloso e brillante nasce un corrosivo romanzo working class, con cui l'autore ci fa vivere i suoi dieci anni come cameriere immigrato in Austria. Anni in cui cambia luogo di lavoro più volte: in alcuni casi viene licenziato, in altri si licenzia per uscire dal ricatto dell'eccessiva responsabilità scaricata sulle sue spalle. Un racconto ironico e drammatico al tempo stesso, scritto con il ritmo incessante della vita lavorativa nei ristoranti - dai dai dai… veloce veloce veloce… - dove la fatica dei turni in sala si intreccia con la ricerca di un senso di stabilità e con i tentativi, necessariamente spuri e contraddittori, di esprimere il conflitto di classe in un contesto lavorativo individualizzato e con poche tutele. Tanto che quando il conflitto viene svelato sembra una magia. Da anni nei mezzi di comunicazione di massa l'attenzione è focalizzata sul cibo e su chi lo prepara, non su chi lo porta al tavolo. Luigi Chiarella capovolge il punto di vista, apparecchiando una tavola vivida e complessa su un tema esplorato da poche voci critiche, nonostante ogni giorno milioni di persone attraversino gli spazi dei ristoranti, ignorando lo sfruttamento sottostante a ogni singolo ordine che viene mandato nelle cucine.
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Le parole di mio padre. Una storia vera

Nwokorie, Amaka Ethel
Editore: Altreconomia
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
"… nessuna conoscenza è uno spreco, ma la conoscenza a cui non viene aggiunto alcun valore è inutile". Amaka Ethel Nwokorie ci trasporta nel suo viaggio dalla Nigeria all'Italia, un percorso segnato dall'inganno della tratta di esseri umani e dallo sfruttamento della prostituzione. Ma questa non è una storia di disperazione. È il racconto di una giovane donna che, aggrappandosi al ricordo delle ultime parole paterne, cambia il suo destino da vittima a protagonista del cambiamento. L'autrice ci mostra come la determinazione possa abbattere ogni barriera. Una testimonianza cruda e luminosa che ci ricorda come anche le esperienze più buie possano trasformarsi in fari di speranza per gli altri. Prefazione di Sabina Dal Verme
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Simone Veil. L'immortale

Bresson, Pascal
Editore: Anicia (Roma)
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Simone Veil, nata Jacob, sopravvissuta alla Shoah, ha fatto della lotta per i diritti delle donne la sua battaglia. Una lotta contro il sessismo, la misoginia e per la dignità che ha portato avanti all’interno dell’Assemblea nazionale mentre era ministro della Salute. Una battaglia che non ha mai smesso di portare avanti. Scomparsa il 30 giugno 2017, è entrata al Pantheon il 1° luglio 2018.
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Io, Casanova

Amlesù, Ida
Editore: Sonzogno
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Due figure si aggirano nei corridoi del palazzo di un pascià di Costantinopoli. Devono rubare il quadro di un pittore francese scomparso nel nulla. Entrambi si fanno chiamare Giacomo Casanova, ma solo uno è il giovane abate in cerca di fortuna, che vorrebbe conquistare il mondo con la sua erudizione e i modi forbiti. L’altro è una serva travestita, che lui aveva sedotto distrattamente ad Ancona, senza cogliere che anche Anna era animata dalla sua stessa sete di vita e di luce, tanto da arrivare a rubargli l’identità. Da quel momento, i loro destini si intrecciano in modo indissolubile: ora amici e amanti, più spesso nemici e rivali, ugualmente impostori e inventivi, dovranno unire le forze per dipanare l’enigma che lega otto tele quasi identiche disseminate per tutta Europa e una setta che vuole mettere in pratica gli insegnamenti di Paracelso. Fra esorcismi e voyeurismi, la storia di due anime affini che non smettono di perdersi e ritrovarsi, aiutarsi e torturarsi, condannandosi e salvandosi a vicenda, sullo sfondo di un Settecento libertino ed esoterico, già intriso di decadente malinconia. Fra precisione filologica e sfolgorante fantasia, Ida Amlesù investiga con acume e passione le radici di un uomo poliedrico, spezzandolo in due metà: il brillante e seducente Giacomo e il suo alter ego oscuro, l’irrequieta trasformista Anna. In un crescendo di tensione, da Rimini a Venezia, da Parigi a Lione, fra intrighi internazionali, massoni alchimisti, giochi di specchi, colpi di fulmine e colpi di scena, un romanzo colmo di ardore e tenerezza, che tenta di svelare l’unico vero mistero umano: il cuore.
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Niente dura davvero a lungo

Seel, Matthieu
Editore: Fandango libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Che cos’è l’identità e cosa succede quando viene negata all’interno di una società bianca? Il racconto doloroso e lucido della dipendenza dal crack, il viaggio di un uomo alla ricerca delle proprie radici, il percorso di una vita verso la fine del tunnel e l’affermazione di sé. Non dura a lungo l’illusione di appartenere a una famiglia normale, quando si è adottati e fin da piccini ci si interroga sulle proprie radici e, di fronte al nulla, si precipita in quell’abisso. Questa è la lenta caduta che ci narra, nel suo torrenziale esordio autobiografico, Matthieu Seel.
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Una cosa per la quale mi odierai

Mou, Erica
Editore: Fandango libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
"Una cosa per la quale mi odierai" è il racconto che Erica Mou fa della malattia di sua madre. Un racconto senza enfasi che si appoggia sulle parole che la madre ha affidato al suo diario, per esorcizzare il dolore e la paura. Erica trova il coraggio di leggerlo, di ripercorrere i nove mesi della malattia di sua madre proprio mentre vive i nove mesi che la renderanno mamma. In un dolente, tenero e perfino divertente scambio di voci, Erica ritroverà e riconoscerà Lucia. Una collezione di ricordi che, come fiori, arricchiscono l’istantanea di una famiglia in jeans e maglietta nell’Italia agli albori del nuovo millennio. La promessa di non dimenticarsi.
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Per espresso desiderio

Franzosini, Edgardo
Editore: Gramma Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Ci voleva forse un romanzo come "Per espresso desiderio" per raccontare uno scrittore, un critico e un poeta come Paul Léautaud, morto ultraottantenne nel 1956, ormai da quarant’anni lontano dal mondo letterario, isolato, ostile a tutto quello che lo circondava. E ci voleva un autore come Edgardo Franzosini, noto per i suoi libri meticolosi e nitidi, per svelare il nodo che ha tormentato il poeta francese per buona parte della sua esistenza. “Ho trovato cosa mettere come epigrafe sulla mia tomba,” scriveva Léautaud nel settembre 1921: “Rimpiango tutto”. Tra le occasioni mancate, affidate alle 6500 pagine del suo diario, c’era posto anche per “il rimpianto di essere stato così sciocco davanti ai suoi no quella sera che ero in camera sua e lei si stava spogliando per andare a letto”. La lei a cui si riferiva era la madre, Jeanne Forestier, nata a Parigi nel 1852 da una modesta coppia di borghesi. Una domenica Jeanne, che non ha ancora sedici anni, va a far visita alla sorella Fanny e al suo compagno, Firmin Léautaud, un attore della Comédie Française, e ne diventa l’amante. Da uno di questi incontri, il 18 gennaio 1872, nasce Paul, che la madre abbandona subito per seguire la sua vocazione di attrice. Il futuro scrittore avrà modo di rivederla solo in quattro occasioni. Ma l’incontro cruciale avviene nell’autunno del 1901 a Calais. Paul ha quasi trent’anni, finsero dapprima di non conoscersi, poi, qualche ora dopo, caddero “l’uno nelle braccia dell’altra”, come scrisse Léautaud, ammettendo però che stava forzando i toni. Dopo quella volta non si videro più. Si scambiarono lettere solo per qualche mese. E lui non dimenticò mai quei giorni passati con la madre. Edgardo Franzosini ha cesellato questo piccolo gioiello, che racconta un incesto immaginario. Lo ha fatto trattando una materia bruciante come fosse un entomologo, in un libro eccentrico e appassionante.
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La promessa

Lattre, Marie de
Editore: Edizioni Clichy
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Marie cresce in una casa disseminata di nascondigli. Nel cassetto del comodino, in camera dei genitori, una stella gialla si riempie di polvere. Alle pareti sono appesi quadri muti. Jacques, suo padre, è un medico. Vive in un’allegria soffocata dall’angoscia, e quando ricorda la propria infanzia si chiude in un silenzio intransigente. Perché? Alla sua morte, Marie eredita una busta. Dentro, lettere d’amore dall’incerta ortografia, e una supplica, scarabocchiata a matita, nel 1942: «Non dimenticare il bambino». Chi l’ha scritta? E a chi si rivolge? A lungo Marie ha ignorato tutto del segreto di suo padre. Poi, una sera, lui ha iniziato a raccontare la storia dei suoi quattro «genitori», e la promessa che si erano fatti a Drancy, il campo alle porte di Parigi da cui partivano i treni per Auschwitz. La promessa di vegliare su di lui, il figlio della nebbia e del silenzio, colui che doveva sopravvivere alla follia. Quattro persone, due uomini e due donne, marito e moglie e rispettivi amanti, che si sono amati tutti, e che hanno amato tutti quel bambino, il padre dell’autrice. Due sono tornati, gli altri due no. Quattro destini che si incontrano in un unico racconto. Un segreto che li lega e che, ancora oggi, riempie di stupore. La promessa racconta l’amore filiale, l’istinto di sopravvivenza, la violenza che nasce dal silenzio, e la riconciliazione tra le generazioni. Con stile altissimo e una tensione morale e sentimentale che non viene mai meno, Marie de Lattre riapre la parte nascosta della propria storia familiare e ci regala una narrazione sulla Shoah che si propone come tra le più lucide e strazianti, ma anche le più piene di amore e di speranza.
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Autoritratto. Istruzioni per sopravvivere a Palermo

Enia, Davide
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Un bambino di otto anni vede il suo primo morto ammazzato, mentre le pallonate dei ragazzini colpiscono le saracinesche abbassate e le figurine dei calciatori vibrano nell'aria. Un adolescente scopre per la prima volta la città dove è cresciuto, tra le macerie di una guerra voluta dal potere mafioso. Un ragazzo sulla soglia della maturità scorge l'abisso tra le pieghe di una generazione, e con tutta la fragilità di cui è capace consegna a un prete con le ore contate le sue istruzioni per sopravvivere. Un uomo di teatro presta la sua voce a tre agenti della dia che, come un'ossessione, una vocazione, un dovere, hanno combattuto e sconfitto l'ala armata di Cosa Nostra. Le parole di Davide Enia corrono furiose tra queste pagine, tra le strade e i vicoli di una città assuefatta al silenzio come al boato delle bombe, dove «se ti trovi di fronte a una pozza di sangue, l'immagine riflessa è il tuo autoritratto».
57

Divina!

Zorzi, Tommaso
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
“Avvolta in un mantello di broccato rosso. Bordi in pelliccia di foca. Fortuny, giusto per. E per chi non sa di cosa sto parlando, mi spiace ma non sempre sono comprensibile alle classi subalterne. In testa un cappello di pelliccia nera e al collo una collana d’oro, ma d’oro così spesso che ho pensato potesse venirmi la gobba. Per il resto, niente. A parte due ghepardi al guinzaglio. Sempre eleganti, e con quegli occhi bagnati di umiltà, che non rubano mai la scena, li abbini con tutto.” Piazza San Marco, Venezia, è il 1913 e questa donna è la “Divina Marchesa” Luisa Casati Stampa. La sua missione è una sola: trasformare la propria vita in un’opera d’arte. Tra ricevimenti folli a palazzo Venier dei Leoni, sedute spiritiche nelle rovine dell’Appia Antica, frequentazioni sopra le righe a Capri, e amanti come D’Annunzio, la Marchesa, eccentrica, libera e inarrivabile, in ogni notte di eccessi sfida le convenzioni dell’epoca bruciando fortune e pregiudizi. Ma fino a che punto si può giocare con l’eternità prima di essere travolti dal proprio mito? Tommaso, invece, si muove tra le feste patinate di una Milano frenetica e superficiale con un gin tonic sempre stretto in mano e l’ironia come corazza per mascherare quel senso di vuoto che si porta con sé. La storia della Divina Marchesa lo cattura, lo perseguita; in quella vita irregolare Tommaso intravede se stesso. Divina! racconta con ironia e leggerezza, attraverso due irresistibili voci narranti, quella della Marchesa e quella di Tommaso, l’eterna danza esistenziale tra immagine e realtà, tra ciò che mostriamo agli altri e ciò che custodiamo di più prezioso dentro di noi. Un turbinio divertente di paillettes, piume di pavone e feste in costume che ci conduce in un mondo fatto di lusso e di illusioni, dove la verità si annida nei dettagli più impensabili, apparentemente frivoli, ma che in realtà sono quelli che ci rendono davvero liberi di essere ciò che vogliamo.
58

I bambini della terra selvaggia

Hulst, Auke
Editore: Carbonio Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Paesi Bassi, anni Ottanta. In una casa fatiscente nella desolata campagna attorno a Groningen - una terra selvaggia, remota e dura -, quattro fratelli vivono isolati da tutto, affrontando il vuoto lasciato dalla perdita prematura del padre e l'instabilità emotiva di una madre assente, incapace di prendersi cura di loro. Quella di Kai e dei suoi fratelli e sorelle è un'infanzia segnata dall'abbandono, dalle mancanze affettive e dalla solitudine, ma crescere significa anche provare a sfuggire a un destino che sembra già scritto. In questo libro autobiografico toccante e intimo, arrivato nei Paesi Bassi alla ventunesima ristampa, Auke Hulst, fra i più celebri autori olandesi contemporanei, descrive le ferite e le difficoltà di una famiglia in crisi. Un romanzo di formazione che con una prosa travolgente, capace di intensità emotiva ma anche di spregiudicata ironia, esplora le conseguenze di una crescita in un ambiente difficile e la ricerca incessante di se stessi, invitando a riflettere sulla dolorosa eredità del passato e sulle vie possibili di riscatto.
59

Altavia

Peter, Sergio
Editore: Il saggiatore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Altavìa esplora il misterioso legame tra l’uomo e la natura selvaggia, tra il familiare e l’ignoto. Al centro del romanzo ci sono tre amici che, spinti dall’enigmatico Guido Caviezel, si avventurano tra le Alpi alla ricerca di qualcosa che è molto di più di un rifugio fisico: un incontro con l’essenza della vita stessa. I lupi, silenziosi e sfuggenti, diventano il simbolo di questa ricerca, presenza costante e inquietante che accompagna il viaggio di Filo, visionario gigante buono, del Bosceta, giovane mistico amante del jazz, e di Sergio, superstite di un passato oscuro. Tra sentieri immersi nella nebbia e bivacchi sperduti, il romanzo segue una comunità di figure – Silva e Clara, Daniela, Alfredo e Santiago – che si confronta con la vastità e l’indifferenza della montagna. I lupi appaiono come custodi del paesaggio, portatori di un ordine primordiale e di una libertà che i protagonisti cercano di comprendere, ma che non potranno mai possedere fino in fondo. Le pagine di Sergio Peter ci conducono lungo un sentiero che scava nelle profondità del rapporto tra noi e il creato, componendo un romanzo sulla forza attrattiva del selvatico, sulla paura e il fascino che i lupi rievocano e sul bisogno universale di trovare una connessione autentica con il mondo. Attraverso il loro sguardo, siamo invitati a riflettere su che cosa vuol dire davvero vivere in armonia con ciò che ci circonda.
60

Maria Antonietta

Loputyn
Editore: Hop!
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
La biografia di Maria Antonietta in forma di picture book. Ascesa e caduta della regina di Francia, Maria Antonietta, ritenuta responsabile della Rivoluzione francese. Il racconto per testo e immagini dell'arrivo a Versailles dell'"Autrichienne", il senso di inadeguatezza, la rivalsa attraverso il self-fashioning, la pace ritrovata al Petit Trianon, gli scandali e i tragici anni prima dell'esecuzione e poi... la fine. Loputyn regala il proprio immaginario alla regina più nota e osteggiata di tutti i tempi, firmando un libro unico e immancabile per i fan dell'artista e dell'affascinante sovrana.
61

Tre donne nella vita di Vincent van Gogh

Biermann, Mika
Editore: L'orma
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Vincent ha solo dieci anni quando, nello spiare la giovane Saskia, una guardiana di oche che fa il bagno al fiume, apprende il fascino delle forme e dei colori. È invece ormai un uomo maturo quando lo rincontriamo, immerso nel fumo della propria pipa e con in mano un bicchiere d’assenzio, al bancone del leggendario Café du Tambourin, gestito da Agostina Segatori, modella dei più grandi artisti parigini di fine Ottocento. Assistiamo infine alle sue ultime ore, mentre muore con una pallottola in pancia sotto gli occhi della combattiva Gabrielle, contadina brusca nei modi, ma piena di compassione per quell’uomo ferito. Fra romanzo d’artista e fantasia biografica, Mika Biermann narra, con immagini audaci fatte di pennellate rapide e precise, infanzia, maturità e morte di Vincent van Gogh attraverso tre sorprendenti sguardi di donne che hanno incrociato il suo cammino.
62

Il pronipote di Salgari

Governi, Massimiliano
Editore: Baldini + Castoldi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
«Ecco, in quella via c’è la casa di Federico Caffè, in quell’altra il primo covo di Aldo Moro, ah, e là la villetta in cui dormì il Mahatma Gandhi, in quel monastero invece c’è custodita la mano sinistra di Santa Caterina da Siena». Giovanni preferirebbe farci da guida per le strade del suo quartiere piuttosto che scrivere una sceneggiatura, editare un romanzo, leggere un libro da valutare, insomma, occuparsi del suo lavoro. In realtà, ciò che sogna di fare è scrivere un libro su Salgari, su una famiglia che sembra colpita da una maledizione: suicida lo zio, il padre, lo stesso Emilio e due dei suoi figli. Sotto le avventure di pirati in una Malesia immaginata in una casa di Torino si cela un male oscuro e antico che, per Giovanni, diventa un’ossessione. Questo lo conduce a cercare di contattare Romero Salgari junior, il pronipote del grande scrittore, che nel 1984 uccise a coltellate Lucia Valsania, una portalettere in pensione del paesino nel Roero in cui entrambi abitavano. Tra dialoghi giornalieri con il padre, fervido appassionato di Salgari quanto lui, e ricerche estenuanti in biblioteca e altrove, viviamo insieme al protagonista un’indagine letteraria che somiglia molto a un viaggio interiore fatto di luci e ombre, rivelando le contraddizioni che spesso convivono nell’animo umano.
63

Trilogia di Copenaghen: Infanzia-Gioventù-Dipendenza

Ditlevsen, Tove Irma Margit
Editore: Fazi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
La piccola Tove vive con i genitori e il fratello in un quartiere operaio di Copenaghen; non desidera altro che scrivere poesie, ma il padre è convinto che le donne non possano essere scrittrici. È in questa fase che germoglia in lei la sensazione di trovarsi fuori posto che l’accompagnerà per tutta la vita. Abbandonata la scuola molto presto, a quattordici anni Tove compie i primi passi nel mondo del lavoro e assaggia finalmente un’agognata libertà, che porta con sé nuove amicizie e i primi maldestri incontri con gli uomini. Ma lei ha fame di poesia, di amore, di vita vera. E la vita vera comincia: a vent’anni Tove è già una poetessa conosciuta, sta scrivendo il suo primo romanzo ed è la moglie di un editore più grande di lei. Non ha idea di quante battaglie ancora l’aspettino. Tove Ditlevsen, tra le voci più importanti della letteratura danese del ventesimo secolo, in quest’opera autobiografica racconta la storia di una vita tormentata, costantemente segnata dalla tensione tra la vocazione di scrittrice e il suo ruolo di figlia, moglie e madre. Impeccabile ritrattista di una femminilità punteggiata di chiaroscuri, ci ha generosamente aperto le porte delle molte stanze da lei abitate negli anni, lasciandoci pagine indimenticabili, destinate a restare. Oggi considerata un’antesignana di scrittrici quali Annie Ernaux e Joan Didion, come loro è riuscita a rendere la sua vita un’opera d’arte, trasformando il personale in universale e rivelandoci sempre qualcosa di noi mentre, con una chiarezza e una sincerità cristalline, racconta di sé. Prefazione di Claudia Durastanti.
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La tomba di San Pietro. La storia dimenticata di Margherita Guarducci

Lupi, Tiziana
Editore: Minerva Edizioni (Bologna)
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Per secoli la tradizione ci ha detto che la basilica di San Pietro era stata edificata sopra la tomba dell’Apostolo, morto a Roma durante la grande e feroce persecuzione contro i cristiani ordinata dall’imperatore Nerone nel 67 d.C., dopo il terribile incendio che aveva distrutto la città. Fino alla prima metà del secolo scorso, però, i suoi resti non erano ancora stati trovati. E, forse, non lo sarebbero mai stati se non fosse per la competenza e la tenacia di Margherita Guarducci, la più grande esperta di epigrafia greca della storia italiana nonché la prima a identificare il significato di un graffito trovato nelle Grotte Vaticane – «?et??? e??», cioè “Pietro è qui” – guadagnandosi la possibilità di scavare lì sotto, unica donna in un mondo esclusivamente maschile. È stata lei a consegnare alla Chiesa un dono “preziosissimo” e la storia del ritrovamento delle reliquie è uno dei gialli archeologici (ma anche geopolitici e religiosi) più rilevanti del XX secolo. Eppure Margherita non è mai stata celebrata appieno né ha mai avuto il riconoscimento mediatico meritato. Se fosse stata un uomo, probabilmente, le sarebbero state dedicate piazze, strade e scuole e, invece, non esiste nulla che la ricordi. Ripercorrendo la storia del suo straordinario lavoro e del ritrovamento delle ossa del Pescatore di Galilea in forma di romanzo, questo libro vuole restituire a Margherita Guarducci l’onore che le spetta. «A Margherita Guarducci dobbiamo il ritrovamento delle ossa di san Pietro. Una donna di cui si è dimenticato il nome e che solo gli studiosi ricordano. Perché di lei esistono così poche tracce nella cultura italiana e nella storia del Vaticano? Perché ci siamo dimenticati di lei?» (Dalla prefazione di Marco Spagnoli)
65

Ovunque sarai nel mondo

Milano, Veronica ; Di Blanca, Francesco
Editore: Mondadori
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Dai creatori di Positivitrip. Francesco e Veronica sono due anime destinate ad accompagnarsi in giro per il mondo. Eppure nessuno avrebbe scommesso su un amore così. I soldi che mancano, i problemi in famiglia, un futuro in Sicilia che sembra più incerto che mai, un lavoro che non offre la possibilità di sognare, la muta consapevolezza di non poter mai diventare davvero quello che sentono di essere. Ma Francesco e Veronica riescono a trovarsi lo stesso perché, a volte, le lacrime possono servire per aiutarci a esprimere la grande matassa emotiva che portiamo dentro, la stessa che ognuno di noi trascina con sé e che ci tiene ancorati a terra. Francesco e Veronica, invece, si capiscono e per questo promettono di sostenersi a vicenda per raggiungere insieme quei sogni che non avrebbero osato confessare nemmeno a se stessi. Decidono così di partire. Perché viaggiare è un'esperienza magica che ha il potere di allargare i confini della vita, di farci esplorare limiti, virtù, sofferenze, gioie ed emozioni che non pensavamo di contenere dentro di noi. Ovunque sarai nel mondo è una storia d'amore, di viaggi e di perseveranza, che in fondo sono la stessa cosa. Una storia che parte dalla Sicilia e raggiunge la natura selvaggia del Nepal, che schiva il caos di Delhi per arrivare alla colorata spiritualità di Varanasi, che si tuffa nella frenesia di Tokyo e rimane attonita davanti alla solenne imponenza del monte Fuji, che si perde nelle isole filippine e negli eleganti rituali di Bali. Ma, soprattutto, è una storia di incontri. Del resto, ogni posto del mondo senza le persone sarebbe solo un luogo. E sono gli incontri che ci aiutano a capire che ogni giorno sembra più bello se si sceglie il giusto punto di osservazione da cui guardarlo, che la vita va vissuta facendo quello che si ama davvero accogliendo le gioie e le delusioni, le tristezze e le emozioni con tenacia e coraggio anche quando sembra che il mondo intero ci stia cadendo addosso.
66

Un pensiero ribelle. Maria Bakunin, la signora di Napoli

Armiero, Mirella
Editore: Solferino
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
È l’8 aprile 1906, il Vesuvio erutta. In mezzo al caos, un manipolo di scienziati si muove controcorrente rispetto alla folla che fugge: vogliono osservare da vicino l’evento, raccogliere minerali. Tra loro c’è una scienziata poco più che trentenne: è nata nella lontana Siberia, si chiama Maria, ed è la figlia del grande anarchico Michail Bakunin. Il suo destino è intrecciato a quello della terra che il padre ha scelto per stabilirsi e per cercare di realizzare i suoi ideali politici: a Napoli Maria è cresciuta, studia con tale impegno da diventare la prima donna in Italia a laurearsi in Chimica, sarà la prima a ottenere una cattedra da ordinario. Protagonista della vita culturale della città e di missioni all’estero per studiare progetti pionieristici, darà scandalo per la sua relazione con un uomo più giovane e al contempo diventerà proverbiale per il suo rigore accademico. Nella città occupata dai nazisti proverà a salvare dalla distruzione la biblioteca dell’università, opponendosi con coraggio ai soldati. E pur essendo figlia di un altro uomo, per tutta la vita si batterà per mantenere e difendere la memoria di quello che considera suo padre, Bakunin. Mirella Armiero racconta con passione e acume storico la vicenda attualissima di quella che Napoli imparò a chiamare la Signora: una donna orgogliosa e indipendente che tuttavia seppe contribuire appieno alle istituzioni e al progresso del suo tempo. Una vita romanzesca in un’epoca di splendore, in cui il Sud fioriva di idee, scienza e progetti e, tra mille difficoltà, si sognava e si tentava di costruire un destino migliore.
67

Sulle spalle del gigante. Vita e pensiero di Giuseppe Di Vagno

Sualzo
Editore: Tunué
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Tra la prima e la seconda guerra mondiale, le condizioni dei braccianti del Meridione non sono delle migliori: impegnati a spaccarsi la schiena ogni giorno, non hanno diritto a un pezzo di terra tutto loro, sono pagati una miseria e per giunta sottoposti agli insulti e ai soprusi dei padroni e dei loro giovani figli. Questo è il triste destino di ogni bracciante. Ma il quattordicenne Vito non sa rassegnarsi, soprattutto quando viene a sapere di un uomo, alto e forte come un gigante, che esorta i contadini a non accontentarsi e sognare una vita felice , scioperare per avere rispetto e paghe dignitose, non lasciare che le cose restino come sono sempre state. Quell'uomo si chiama Giuseppe Di Vagno, è un socialista e, nato in una famiglia di braccianti di Conversano, grazie allo studio e alla determinazione è arrivato a Roma in Parlamento per portare all'attenzione di chi fa le leggi le istanze dei suoi compaesani e di tutti i lavoratori che patiscono le stesse ingiustizie. Di Vagno parla con intelligenza, energia e passione, e soprattutto non rivolge mai una parola di rancore verso suoi oppositori, convinto che lo smantellamento dei privilegi e l'estensione dei diritti sia una cosa buona per tutti. Eppure il suo operato è malvisto e il suo destino è segnato: il 26 settembre del 1921 viene ucciso a tradimento da un gruppo di ragazzi di "buona famiglia". "Sulle spalle del gigante" è un graphic novel firmato da Sualzo su progetto della Fondazione Giuseppe Di Vagno. A più di cento anni dalla scomparsa del deputato, in un momento storico in cui – nel dibattito politico fino ai semplici thread social – sembra impossibile discutere senza insultare, l'eredità di Di Vagno è quanto mai preziosa: non solo per la sua eroica lotta per i diritti dei lavoratori, ma anche perla sua capacità di discutere senza alimentare l'odio.
68

Vita e morte di un poeta

Bultrini, Nicola
Editore: Fazi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Gli anni Ottanta, a Roma, tra gioie, poesia, arte e dolori. Irrequieto, insicuro, ma anche pieno di certezze acute e granitiche, accigliato e giocoso, vitale e funereo, intenso e spiazzante, Beppe Salvia era quello sempre sul punto di andar via ma la cui presenza lasciava ogni volta un segno potente. Questo è il ritratto di uno dei poeti più autentici e geniali della sua generazione, costruito traendo ispirazione dai racconti di coloro che all'epoca lo hanno incontrato e frequentato e che hanno condiviso con lui una stagione straordinaria e irripetibile. Siamo nella prima metà degli anni Ottanta, a Roma, una città che sta cambiando pelle, come tutta la società italiana. La storia di Salvia e dei suoi amici si intreccia con la cronaca più drammatica, ma anche con la vivace temperie artistica di quegli anni. Le riviste culturali, i festival di poesia, le gallerie: l'arte tutta è vissuta come occasione di aggregazione e di condivisione per un apprendistato attorno alla bellezza e all'amore. Così, raccontando Salvia, è raccontato il momento magico di quella generazione di poeti, scrittori e artisti di talento che animarono con entusiasmo la scena culturale di quegli anni. Beppe Salvia era dedito unicamente alla poesia e ci ha lasciato un'opera di altissimo livello. Questo libro è la sua storia, nella sua fulminea parabola, ma anche la testimonianza di un'epoca irripetibile i cui protagonisti sono oggi i nostri Maestri.
69

Difettosa

Augelli, Nagla
Editore: Fandango libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
"Difettosa" è il racconto ironico e spiazzante di una vita non comune. Il viaggio di una persona disabile e straniera nel pianeta Italia. La storia di Nagla Augelli e la sua voce letteraria sono divertenti, piene di vita, una scoperta nelle molte scoperte che Nagla arrivata in Italia si trova ad affrontare, decisa a non rinunciare mai alla possibilità di costruire una propria autonomia, contro tutte le etichette che la vita e le persone cercano di affibbiarle. Un percorso di amicizie, conquiste, amori e indipendenza condite da un pizzico di ironia e di leggerezza, che sono quello che Nagla rivendica sempre nella vita.
70

Chi erano

Krauze, Gabriel
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Questa è la storia di una Londra che non troverete in nessuna guida turistica. È una storia di torri di cemento e finestre sbarrate, e notti passate nelle celle della polizia. Fratellanza e tradimenti. Violenza e vendetta. E poi noia, furia, disperazione, paura e speranza. È la storia di ciò che ci lasciamo dietro le spalle. Il narratore di questo memoir ha due nomi, due identità, è sospeso tra due mondi che più diversi non potrebbero essere: da un lato la criminalità delle gang giovanili nella periferia londinese, dall’altro le aule della Queen Mary University dove studia i classici della letteratura inglese. Tra genitori amorevoli e pericolose amicizie, droghe e filosofia, con lo spettro del carcere sempre sullo sfondo, Gabriel-Snoopz va in cerca di se stesso, tentando di capire chi sia davvero e quale vita desideri costruirsi. In queste pagine ripercorre la propria vicenda con un linguaggio unico, che sa infondere lirismo allo slang più duro. "Chi erano" è una lettura provocatoria e sconvolgente che ricrea con vividezza il sottobosco urbano fatto di mascolinità tossica e violenza, un resoconto disincantato, acceso da lampi di imprevedibile tenerezza e assieme una profonda riflessione sulla morale. È soprattutto la storia dei tanti ragazzi perduti – e a volte ritrovati – delle grandi città del mondo, anche le nostre.
71

Vann Nath. Un sopravvissuto all'inferno cambogiano. Ediz. illustrata

Mastragostino, Matteo ; Castaldi, Paolo
Editore: Albeggi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Salvatosi grazie al suo talento di pittore, Vann Nath è il più autorevole testimone della spietata ferocia del regime dei Khmer Rossi guidato dal Pol Pot che, ormai cinquant’anni fa, terrorizzò la Cambogia, sterminando senza pietà un quarto della popolazione. Arrestato con la falsa accusa di violazione del codice morale, Vann Nath venne trasferito nella terribile prigione S-21 e lì restò recluso per oltre un anno. Uno dei pochissimi sopravvissuti a quell’inferno, decise di dedicare il resto della sua vita alla testimonianza di quello che successe in quel tragico periodo. Con grande delicatezza Matteo Mastragostino e Paolo Castaldi hanno trasformato questa drammatica storia in una graphic novel intensa e coinvolgente.
72

Patanjali. Storia di uno yogi

Varani, Alessandro
Editore: Castelvecchi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Mitico "fondatore" dello yoga, Patañjali vive tra il iii e il II secolo a.C., quando l'impero indiano, raggiunto il culmine della sua espansione territoriale e culturale, comincia lentamente a decadere. Superando le difficoltà e le molte prove alle quali la vita lo sottopone, Patañjali riesce comunque a portare a compimento un esemplare cammino di perfezionamento umano e spirituale. La vita anacoretica nella grotta del maestro beato, dove sperimenta le più segrete e profonde tecniche yogiche, gli permette di scrivere lo "yoga sutra". Con uno stile chiaro, Alessandro Varani accompagna la narrazione affascinante dei fatti immaginari con i preziosi insegnamenti della disciplina, offrendo un duplice livello di lettura in grado di soddisfare sia un pubblico generalista che i suoi praticanti.
73

Come una folata di vento. I rumori divennero suoni

Tombari, Anna Rita
Editore: Marcianum press
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Arianna, nata prematura e con un deficit uditivo, racconta in forma di diario le sue esperienze, le sue paure, le sue gioie e il tentativo di vivere una vita piena senza farsi condizionare da quello che gli altri considerano limiti, superando ostacoli e pregiudizi. L’autrice, che ha vissuto in prima persona i problemi legati alla stessa disabilità invisibile della sua protagonista, consegna al lettore un racconto che vuole essere una testimonianza del percorso intrapreso per riuscire a superare la propria disabilità trasformandola in opportunità. Un inno alla vita come un dono prezioso, un invito ad affrontarla con consapevolezza e speranza. Il destino ha molta fantasia. Come una folata di vento a volte ci sorprende, portandoci in dono il bene di una nuova vita.
74

Fioritura lenta

Pace, Federico <fumettista>
Editore: Comicout
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Fioritura lenta è una storia di formazione e una storia di transizione, che parte dall'esperienza autobiografica dell'autore. Federico Pace racconta con serenità la sofferenza di riappropriarsi del proprio intimo più profondo e del proprio vero corpo, mostrando l'importanza di saper attendere lo svilupparsi delle cose nel loro tempo.
75

Un filo sospeso. La mia guerra vinta contro l'anoressia

Vaccari, Margherita
Editore: San Paolo Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Emma è una giovane ragazza, la sua storia prende il via su un aereo di ritorno dal Brasile. Torna a vivere in Italia dopo quattro anni vissuti lontano. Questi anni se li ricorda come i migliori della sua vita. La vita in Italia è molto diversa, nelle abitudini, nelle amicizie e a scuola. Prova in tutti i modi ad assomigliare alle adolescenti italiane e nascondere il suo passato in Brasile, ma con scarsi risultati. I professori sono severi: se prendi brutti voti, a loro non importa e pensano che sia tu il problema. Dopo alcuni mesi, Emma cade in una sorta di depressione. Nessuno se ne accorge. Non lo vuole dire a nessuno, tanto meno ai suoi genitori. Non vuole farli preoccupare e pensa che loro tanto non possano farci nulla, non possono tornare in Brasile. E così comincia a chiudersi in sé stessa e a non essere più l’Emma allegra, serena e felice di qualche tempo prima. Sente il bisogno di avere qualcosa sotto controllo, dal momento che nulla sembra dipendere da lei: né i trasferimenti né la perdita di amicizie a lei care. Decide quindi di controllare il proprio peso, è la cosa più facile da fare in quel momento. Va avanti così per due anni, finché i genitori si rendono conto che la situazione è diventata grave e che la figlia soffre di anoressia nervosa. Inizia così un percorso doloroso fatto di ricoveri, dottori, psicoterapia, mezze verità, rifiuti, pelle e ossa. Fino al ricovero in una comunità a Bologna. La rinascita non è facile ma Emma ora ci crede, torna ad avere interessi, a socializzare, a ridere, a voler passare tempo con la sua famiglia. Torna a vivere. A sentire i sapori, a guardare il cibo come nutrimento, come piacere, e non come un nemico. Ha lottato per quattro lunghi anni con questa malattia infernale, ora può dire di esserne uscita, e in queste pagine racconta, a mo’ di diario, con il contributo della famiglia, degli amici e dei medici che l’hanno seguita, come è tornata ad amarsi, a sconfiggere un mostro che la stava divorando. Perché lei non era, e non è, la sua malattia.
76

Passioni e altre catastrofi. Vita romanzata di Cordula Poletti

Cenni, Alessandra
Editore: Castelvecchi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
All’inizio del Novecento, Lina Poletti è una giovane di talento che scrive poemi e drammi e declama Dante a memoria. È la prima italiana a rivelare con coraggio la propria omosessualità. Vestita come un dandy, seduce le più famose donne del suo tempo: la trasgressiva scrittrice Sibilla Aleramo e la divina Eleonora Duse, con cui condivide il vagabondaggio artistico. Si “sposa” con la marchesa imprenditrice Eugenia Rasponi, con cui passa quarant’anni di vita tra filosofia, yoga, esoterismo e archeologia misterica, seppure sorvegliate dalla polizia fascista. Approda poi al silenzio. Alessandra Cenni segue le tracce della protagonista, come un empatico e tenace detective, costruendo un racconto in cui episodi immaginari e documentati si fondono per passare dal genere biografico a un avventuroso romanzo sperimentale.
77

La vita migliore

Kern, Étienne
Editore: L'orma
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
In una mattina di gennaio del 1923, il Majestic, il transatlantico più grande del mondo, approda nel porto di New York. Tra i passeggeri c’è il celebre e ormai anziano Émile Coué, atteso da una folla di giornalisti. Il suo trattato «Il dominio di se stessi, o l’autosuggestione cosciente» ha venduto centinaia di migliaia di copie in soli due anni, conoscendo un successo planetario. Ovunque sono nati istituti che portano il suo nome e promettono una vita all’insegna della gioia, se non addirittura la guarigione dalle più diverse malattie, attraverso la quotidiana ripetizione della formula: «Ogni giorno, da ogni punto di vista, vado sempre meglio». Quel mantra e il sogno di un’esistenza più dolce, plasmata dall’ottimismo, lasceranno tracce nell’immaginario e nelle teorie psicologiche di un intero secolo, dal coaching motivazionale alle canzoni di John Lennon passando per la medicina alternativa. Tra la ricostruzione biografica e l’affiorare di dolorosi ricordi personali, Étienne Kern ripercorre la vertiginosa parabola del padre del pensiero positivo, costruendo un romanzo pieno di umanità e tenerezza, capace di farci viaggiare con maestria tra passato e presente. «La vita migliore» celebra il potere dell’immaginazione come mezzo per inventare la felicità.
78

Volevo essere normale

Calvani, Giulia
Editore: Armando Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Giulia, ogni giorno, si alza dal letto sperando di essere un po' diversa da se stessa e un po' più simile agli altri. Non vuole più essere maltrattata dai bulli, emarginata dai compagni, sentirsi sempre incompresa. E l'ossessione di diventare "normale" la divora. Fino a che, quando tutto sembra ormai perduto, Giulia trova la risposta che ha cercato per anni: la diagnosi di autismo. Con la quale darà una nuova forma alla sua vita.
79

La via di Emilio

Di Donato, Valerio
Editore: Ronzani Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Un viaggio nella memoria di Emilio Sergi, personaggio liberamente ispirato a Giacomo Scotti, uno degli intellettuali più rappresentativi della minoranza italiana residente in Croazia. Emilio ha ormai superato i 95 anni e vive in un palazzone di Fiume con la moglie Dorina, rintanato nel suo piccolo appartamento. Vi si trasferì diciannovenne, attratto dagli ideali del socialismo titino. Stimolato nelle riflessioni da una impertinente voce interiore, Emilio ricostruisce i passaggi più importanti della sua vita coincidenti, per lo più, con eventi salienti della grande Storia: l’esodo degli italiani dalla Venezia Giulia, il cosiddetto ‘controesodo’ dei monfalconesi, l’orrore dell’Isola Calva, le guerre in Croazia e in Bosnia dopo la dissoluzione del 1991, l’assiduo impegno come inviato di guerra e animatore di iniziative umanitarie e pacifiste. Impegnato attivamente come giornalista presso «La Voce del popolo», quotidiano in lingua italiana dell’Istria e Quarnero, nel 1960 finisce in carcere come ‘nemico del popolo’ per un articolo contrario all’ortodossia ufficiale e il giornale lo licenzia perché considerato poco malleabile alle direttive politiche. Nelle difficoltà di sfamare la famiglia, Emilio trova la sua via di salvezza nella poesia e nelle collaborazioni con i giornali italiani.
80

Luca ed io

Pirelli, Giovanni
Editore: Quodlibet
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
"Luca ed io" è un racconto inedito sulla ritirata di Russia scritto da Giovanni Pirelli nel 1948. Dietro lo schermo della finzione letteraria, Luca, alter ego dell’autore, attraversa le vicende vissute in prima persona dal giovane tenente Pirelli, ufficiale di collegamento presso il Comando ungherese di stanza a Karpenkovo, nell’inverno 1943, tra lo sfondamento del fronte del Don da parte sovietica e il bombardamento che, a ritirata conclusa, lo sorprese nella città bielorussa di Homel. In un dialogo che intreccia amicizia, confessione e psicoanalisi, il testo ripercorre lo sfascio della catena di comando e la frettolosa ritirata degli alleati tedesco e ungherese; l’abbandono dei soldati italiani al loro destino nella steppa innevata, appiedati e mal equipaggiati; la disperata corsa contro il tempo per salvare più vite possibili e il senso di colpa per un privilegio a cui non è possibile rinunciare. Soprattutto, il racconto restituisce la scissione provocata dalla dolorosa presa di coscienza dell’illusorietà dei valori in cui il protagonista, come l’autore, era stato educato dall’Italia fascista.
81

Non sono stato io

Bono, Gianni ; Mangano, Raffaele
Editore: IF Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Angelo Zarcone sogna una carriera da pittore ma, per sopravvivere, accetta lavori saltuari presso case editrici di rotocalchi e album illustrati. Ed è a lui che viene affidata la realizzazione del primo numero di Diabolik. Ma immediatamente dopo aver dato il volto al “re del terrore” sparisce all’improvviso, senza lasciare tracce di sé. In redazione è noto solo con il soprannome, il Tedesco, e nulla si sa della sua vita privata. Per rintracciarlo le sorelle Giussani attivano addirittura il celebre investigatore Tom Ponzi, che però non riesce a fornire notizie, lasciando la sua scomparsa senza una spiegazione. Nonostante il clamoroso successo del fumetto e del protagonista, Zarcone non rivendica la paternità di quello sguardo, diventato nel frattempo una vera e propria icona. Suggestive ipotesi e improbabili avvistamenti si rivelano sempre non veritieri, ma il casuale acquisto di un quadro nella bottega di un rigattiere riapre la questione e fa luce sul mistero che da sessant’anni accompagna il primo illustratore di Diabolik.
82

Sei per un sogno

Bordoni, Davide
Editore: Santelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
David, uscito miracolosamente indenne da un incidente sulle Alte Orobie. Zambo lasciato incomprensibilmente dalla fidanzata proprio mentre stava pensando di regalarle l'anello di fidanzamento. Ares, aggrappato alla Valle con le unghie, contro il capo che lo vorrebbe in Australia. Jerry, stravolto dalla malattia del figlio. Gringo esploratore audace delle rocce più prestigiose. Infine Nadir, impavido e riservato, scalatore eccezionale. Sei amici, sei alpinisti con lo stesso grande sogno: scalare le vette più impervie delle Alte Orobie, le Sei Cime, e ripetere l'impresa leggendaria di Antonio Baroni, guida pionieristica di fine '800. Tra i sei e la loro avventura, però, c'è una distanza che gli imprevisti della vita non mancano di coprire. Riusciranno a trasformare il sogno in realtà, o saranno costretti a rinunciare all'impresa e alla loro amicizia?
83

Scende la notte, Dio guarda. La crociera dell'Emden. Ediz. numerata

Langendorf, Jean Jacques
Editore: Edizioni Settecolori (Milano)
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Estate 1914. L'Emden, un incrociatore tedesco, solca il mare di Cina e l'Oceano indiano in cerca di navi nemiche da affondare. Fra gli ufficiali spicca la figura del barone Hohber, specialista del mondo arabo, nonché a lungo agente di collegamento dal Medio Oriente per il governo austro-ungarico di cui è fedele suddito. Durante la navigazione e nel susseguirsi di abbordaggi, affondamenti, sbarchi, marce forzate via terra che punteggeranno l'intera epopea bellica dell'Emden e del suo equipaggio, Hohber si sofferma sul suo passato: la sua infanzia al Cairo, dove ha contratto il «virus arabo», i suoi vicoli, quelli di Aleppo e di Sana; il suo castello di famiglia nella Bassa Austria; le sue cavalcate in Moravia e in Boemia; i suoi amori… Ma è anche la storia a scorrere davanti ai suoi occhi: i campi di battaglia del 1866; i porti di Tsing Tao, Penang, Madras, Trieste; i combattimenti dei Giovani Turchi a Costantinopoli… Attraverso la vita stessa di Hohber, sempre più stanco della guerra come della politica, in controluce si può vedere la vecchia monarchia absburgica raggiungere, nella sua agonia, l'impero ottomano. Basandosi su un fatto storico, in "Scende la notte, Dio guarda" Jean-Jacques Langendorf rende visibile il sentimento estetico della guerra ancora illusoriamente presente nelle società europee di fine Ottocento e destinato a scomparire nel carnaio della Grande guerra. In contrapposizione con il furore bellico, delinea e rafforza l'immagine di chi, come il suo protagonista, vede nell'Oriente, la sua filosofia, la sua religione, il suo stile di vita, una possibile alternativa. Edizione numerata da 1 a 1000.
84

Quei giorni in Provenza

Bencivenni, Alessandro ; Busacca, Patrizia
Editore: Linea Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
È un road movie della memoria; un viaggio di padre, madre e figlio verso la Provenza nell'estate 2013, un percorso dei ricordi in cui i luoghi, gli episodi, i dettagli non sono semplicemente "cose vissute", ma "cose che restano", attimi condensati, piccole aguzze pietre miliari nella vita di una coppia e di una famiglia, che sussistono solo se si è uniti dall'amore. La mèta è un luminoso mezzogiorno di Francia dove fanno capolino Cézanne, Petrarca, Picasso e Van Gogh. Esploriamo piccoli musei, ci sediamo in accoglienti bistrot, ci attardiamo in leggiadre boutique. Parrebbe quasi una spensierata "vacanza estetica", ma sotto ai sandali che calpestano l'arena di Arles scricchiolano granelli di sabbia fatale. (Dalla prefazione di Monaldi & Sorti)
85

Il campo di nessuno

Picouly, Daniel
Editore: Nutrimenti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Fra disordine e gioia, per il giovane protagonista tutto è motivo di meraviglia. A cominciare dal padre calderaio, al quale attribuisce una vita segreta, e dallo sguardo curioso che rivolge a una madre onnipresente. Del resto, come si affronta il mondo quando hai dieci anni, fai parte di una famiglia così numerosa, e pasticciona, e vivi in una casa minuscola da quando tuo fratello maggiore ha appiccato il fuoco a quella precedente? Ovviamente inventando un mondo straordinario. A dieci anni inventiamo catastrofi, facciamo stupidaggini, siamo dei ‘dilettanti’ a scuola, nonostante il protagonista di questa storia coltivi la passione di collezionare parole. Ma siccome ogni notte il padre si alza per andare a compiere il suo misterioso lavoro, lo si può trasformare presto in eroe: non è più un calderaio, lui è Caldrake ed è ovviamente a lui che il generale de Gaulle si rivolge per ogni missione importante… Poi c’è il Campo di Nessuno, il luogo magico, il teatro migliore delle proprie gesta.
86

Adolf prima di Hitler. Storia di un bacio mancato

Mocciola, Antonio
Editore: Marotta e Cafiero
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Due giovani nella Vienna di inizio Novecento, rintanati in un monolocale nel fumo tossico di una stufetta a cherosene, provano a ritagliarsi un futuro. Uno è August Kubizek, "Gusti", umile figlio di un tappezziere: diventerà un apprezzato direttore d'orchestra. L'altro è Adolf Hitler. Tra di loro si sviluppa un rapporto morboso, viscerale. L'altra faccia di una storia fin troppo nota.
87

Infanzia triestina

Sabatti, Pierluigi
Editore: Bottega Errante Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
È il 26 ottobre 1954, giorno che pone fine all’occupazione angloamericana di Trieste e che restituisce definitivamente la città all’Italia. Un’enorme folla si raccoglie in piazza Unità per festeggiare l’arrivo delle navi e dei bersaglieri italiani. Ma la storia è più complessa e se ne accorge un bambino che, tra ricordi e fantasticherie, descrive quei tempi così travagliati e l’umanità che abita il quartiere popolare di San Giacomo. Sabatti fa rivivere una pagina di storia italiana spesso dimenticata attraverso il racconto di esistenze, voci ed emozioni in cui tragedia e commedia si mescolano come accede sempre nella Storia e nella vita. Con la prefazione di Mary Barbara Tolusso.
88

Tutto è grazia

Givone, Sergio
Editore: Il Nuovo Melangolo
Romanzo, autobiografia, autofiction, confessione: il racconto di Sergio Givone dura il tempo di una notte d’estate, tra il 31 luglio e il primo agosto 2018, sull’isola greca di Sikinos. Ripercorre la storia uno stralunato personaggio, Giambattista Boetti, che scende dai colli del Monferrato, viene inviato in Missione apostolica a Mosul nel 1769 per poi muovere alla conquista di un impero con il nome di Sheikh Mansur, Almansur, Mansur. Cosa c’è di vero in questa storia? Non lo sapremo mai, perché è impossibile, nelle gesta di questo misterioso figlio del secolo dei Lumi, separare il vero dal falso, la realtà dal sogno e dall’utopia. Seguiamo passo passo Boetti-Mansur in Russia, in Turchia, in America, e al contempo ripercorriamo la biografia di Giovane, giovane studente di f ilosofia a Torino, mezzofondista che si allena e passa le serata allo Swing Club, tra fumo, musica, una bottiglia di mezcal con dentro uno scorpione e la bellissima Virginia: “Mi sorride. E io scopro che l’amavo da qualche millennio”.
89

Nakano. L'impero del keirin

Ballestracci, Marco
Editore: Mulatero Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Il 20 novembre 1948, al velodromo di Kokura, si disputò la prima gara di keirin. Tre anni prima, Kokura, città dell'isola di Kyushu, nel Giappone meridionale, era fortunosamente scampata alla seconda bomba atomica, quella che il 9 agosto 1945 colpì Nagasaki. Inventato per sostenere la ricostruzione morale e materiale di una nazione colpita a morte, il keirin, metà ciclismo e metà gioco d'azzardo, contribuì in modo decisivo a distrarre i giapponesi e ad alimentare il grande giro di affari di scommesse, irrefrenabile passione popolare. I suoi campioni divennero nuovi, amatissimi eroi e si ammantarono di un'antica aura di sacralità guerriera. Tra questi, intorno alla metà degli anni Settanta, si affaccia alla ribalta Koichi Nakano che, tra il 1977 e il 1986, diventa l'incontrastato dominatore internazionale della velocità su pista, conquistando dieci titoli mondiali consecutivi - record a tutt'oggi ineguagliato e, probabilmente, non eguagliabile - nonché mitico ambasciatore del ciclismo nipponico nel mondo. Attraverso la vicenda familiare e sportiva di Nakano, l'imperatore della velocità, Marco Ballestracci racconta romanzescamente l'epopea del keirin e la sua dimensione atletico-spirituale negli anni in cui il Giappone si confronta con la modernizzazione della sua cultura e delle sue millenarie tradizioni. «Il keirin, come la vita, non è per niente semplice. Ma, proprio come la vita, è necessario viverlo con grande leggerezza».
90

Giacomo Puccini. Una vita per la musica

Martone, Giorgio ; Culicelli, Christian
Editore: Edizioni NPE
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
La bohème, Tosca, Madama Butterfly, Turandot… Grazie ai suoi capolavori, Giacomo Puccini è considerato uno dei più grandi operisti di tutti i tempi. Tra sogno e melodramma, questa storia a fumetti mostra i lati più significativi e inediti del compositore lucchese.
91

Gioco sporco. I misteri dello sport

Calathopoulos, Nicola
Editore: Glifi Gallucci
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Vicende finite male; vite trasformate in opere d’arte e poi bruciate; accanimento del destino: ecco cos’hanno in comune queste storie vere e incredibili. Senna, Pantani, Pistorius, Raciti, Bergamini e Maradona hanno volato più in alto di tutti e sono caduti. È la sorte delle persone eccezionali, interpretare un grande destino e accettarne anche le tragiche conseguenze. Come hanno fatto loro, travolti alla fine da un gioco sporco che li ha annientati. Ma, come sosteneva Ernest Hemingway, uno che di vita s’intendeva: vale la pena di lottare anche per un grande fallimento.
92

Caravaggio. Il portale per arrivare a Dio

Di Pinto, Antonello
Editore: Curcio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
È un Caravaggio inedito quello che emerge dalle righe del romanzo di Antonello Di Pinto. Man mano che si va avanti nella lettura, l'autore, esperto conoscitore della pittura antica, descrive il protagonista nel suo lato intimo e introspettivo. Condivide con lui gioie e tormenti, amori e tradimenti, come un amico, un compagno di viaggio. Ne emerge un quadro realistico, immersivo, dove si possono percepire i rumori, i sapori e i colori del tempo. Le urla dei bambini, il nitrire dei cavalli, i richiami delle donne, una realtà avvolgente che rapisce ed emoziona. Nel romanzo l'autore interpreta l'anima di Caravaggio, oltre che le sue opere, il bisogno prepotente di trascendere, di cercare nelle persone e nel creato quel portale per arrivare a Dio. Presentazione di Vittorio Sgarbi.
93

Uno in ogni paese! Dove sei Simone Pianetti?

Bertacchi, Paolo
Editore: Lubrina Bramani Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Ma che fine ha fatto Lui? Lui, Simone Pianetti detto Il Pasqualì, il mitico ultracentenario latitante, sarà ancora nascosto sui monti della Val Brembana, armato dal suo fucile a tre canne? Oppure le sue ossa si staranno sbiancando in un dirupo? Sarà rifugiato presso i suoi amici anarchici di New York o sarà a godersi la vita in Sud America? La taglia di cinquemila lire sulla sua testa è tuttora valida, ma chi rischierebbe oggi un buco in fronte per soli € 23.446,74? Dopo la giornata dell’ira, 13 luglio 1914, con ben sette morti lasciati sul selciato in quel della Val Brembana, avrà ancora in tasca la lunga lista dei morituri, che allora non riuscì a completare? Si sarà pentito di aver ucciso il curato, il medico, il segretario comunale e altri che hanno reso tormentata la sua vita? Lo hanno disprezzato come gestore della taverna del diavolo e la sua farina era del demonio. E lui è calato su di loro con la falce di Nostra Sora Morte. Sarà ricordato come un criminale o come un vendicatore di soprusi? Ai posteri l’ardua sentenza… ma sui muri delle case la scritta vergata in vernice bianca «Pianetti. Uno in ogni paese!» compare sempre più frequentemente, sempre più!
94

Paolina Leopardi. All'ombra del poeta

Monaco, Francesca
Editore: Morellini
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Uscire dall'austero palazzo Leopardi, lasciarsi alle spalle Recanati e la sua gente pettegola: questo è il desiderio più grande di Paolina, ma anche il più difficile da realizzare. Vive in obbedienza alle rigide regole del padre Monaldo, moralista e conservatore, e della madre Adelaide, ossessionata più dalla religione e dal benessere economico che da quello dei propri figli. È l'unica femmina in una famiglia di fratelli maschi ed è la sorella di un genio, la sua compagna di giochi durante l'infanzia, la sua copista nell'adolescenza e custode di scritti e sfoghi giovanili. L'ascendente che Giacomo fin da bambino esercita su di lei è molto forte, ma la vita di Paolina cambia nel 1830, quando lui lascia per sempre Recanati. Se il fratello può andarsene per seguire il suo destino di scrittore e poeta, lei è costretta a restare, docile prigioniera tra le mura domestiche. Quello con Giacomo, però, è un filo rosso che la accompagna per tutta la vita, persino nei viaggi che, ormai sessantenne, compie in tutta Italia, ripercorrendo i luoghi dove il fratello ha vissuto, fino a raggiungerne la tomba a Napoli. Emerge il ritratto di una donna coraggiosa, appassionata, straordinariamente colta e moderna, capace di trovare la sua libertà nonostante i limiti imposti dalle regole del suo tempo. Una donna che merita di uscire dall'ombra e risplendere di luce propria.
95

La musa surreale

Redaelli, Alessandra
Editore: Vanda Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Ispirato alla vita di Gala Dmitrievna - la voce narrante è finalmente quella di una donna: la musa del Surrealismo. Nel romanzo, Gala si impone come il personaggio cardine di un'epoca, motore della vicenda letteraria di Paul Eluard - massimo poeta di Francia - e di quella artistica di Salvador Dalí, il simbolo stesso della pittura surrealista. Chiusa nel suo castello a Púbol, nel cuore della provincia di Gerona, in Spagna, una Gala oramai matura racconta qui in prima persona la sua storia, da quando ancora si chiamava Elena Dmitrievna e arrivò dalla Russia in Svizzera per curare la tubercolosi in un sanatorio e per incontrare, lì, un giovanissimo e timido Paul Eluard. Dopo è la passione che divampa, e la fiducia ferrea di lei nel talento di un ragazzino che diventa uomo e che si impone come uno dei protagonisti di Dada e del Surrealismo. Poi l'incontro con Max Ernst, il ménage à trois che scandalizza Parigi e ancora, dopo, l'irrompere nella vita della coppia del giovane Dalí e la nascita di un amore che esclude tutto il resto e che diventa forza generatrice di un'arte unica e rivoluzionaria. Scandito dai ricordi, dai rimpianti per una giovinezza ormai fuggita, dai batticuori per i giovani amanti che accompagnano gli ultimi anni, la storia di Gala è la storia di una donna divisiva, che ha saputo farsi odiare dal mondo quanto ha saputo farsi adorare dagli uomini che le sono stati accanto. Ma è anche la storia di un secolo che alle donne non ha lasciato spazio; e l'occasione per riflettere sulle storie di tutte le figure femminili che sono state considerate a torto personaggi di secondo piano nell'arte e che invece hanno contribuito in maniera fondamentale a tesserne l'evoluzione.
96

Ruth Handler. La rivoluzione di una bambola

Capodanno, Simona
Editore: Morellini
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Amanda Caesar è un’affermata giornalista. Gran parte del suo successo professionale lo deve a un dono ricevuto da bambina e che è stato per lei, sin da subito, fonte di ispirazione e motivazione: una giovane, moderna Barbie molto in voga negli USA. Amanda decide di compiere un viaggio negli Stati Uniti, a Los Angeles, per incontrare Ruth Handler, la mitica inventrice della Barbie. Il racconto dettagliato di Ruth, delle sue difficoltà come donna e madre imprenditrice in un mondo dominato dagli uomini permetterà al lettore di scoprire la storia, sconosciuta ai più, di determinazione e talento che si nasconde dietro al rosa fucsia del noto marchio. “You can be anything – Puoi essere tutto”: tramite questo motto, Barbie ha comunicato con milioni di bambine e di ragazze, dando loro il coraggio di sognare e di lottare per diventare tutto quello che avrebbero voluto essere.
97

Ancora un altro giorno

Mosca, Giovanni
Editore: Rossini Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Unendo sapientemente narrazione autobiografica e introspezione psicologica, questo racconto si avvale della potente metafora del migrante, inteso come colui che è costantemente in viaggio, per avvicinare il lettore al concetto dell'impermanenza e condividere un percorso interiore intenso e sincero. Un viaggio da un terra lontana, l'incontro su un' isola, un amore perduto, un finale tutto da scoprire.
98

L'onda di Caravaggio

Falconio, Dino
Editore: Capponi Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Caravaggio vide la luce nelle verdi valli lombarde, d’inverno imbiancate dalla neve, ma morì vicino alle onde del Mar Tirreno. La sua fine è ancora un mistero irrisolto. Di sicuro il suo stato d’animo negli ultimi mesi doveva somigliare a un mare in tempesta. Troppi erano gli affanni e le ferite che affliggevano la sua psiche e il suo fisico. Dopo la fuga da Malta risalirà a Napoli transitando per Siracusa, Messina e Palermo lasciando preziose tracce di genio e sregolatezza. Nella città partenopea il suo destino incrocerà due sensuali sorelle, suor Serafina e la contessa Sofia, simili come due gocce d’acqua, tanto che il loro bambino chiamerà mamma entrambe, anche perché ciascuna a suo modo ne era madre… Quando sembrava che ancora una volta a colpi di pennello il pittore fosse riuscito a salvarsi dal triplice pericolo della condanna capitale inflitta dal papa per l’omicidio della Pallacorda, della punizione dei Cavalieri di Malta e della vendetta del clan romano dei Tomassoni, proprio allora, dall’acme dell’onda precipiterà per l’eternità nell’abisso marino. Nei diciotto mesi finali della sua breve vita costellerà di capolavori il mercato dell’arte europeo. Ma ancora una volta un suo quadro sarà causa di sciagura proprio per lui. Dal buio della sua morte corporale, come un’onda lunga nei secoli a venire, continuerà, però, a splendere la luce che divinamente aveva dipinto sulle sue tele.
99

La venere rivoluzionaria. Olympe de Gouges

Galati, Michela
Editore: C&P Adver Effigi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Una donna straordinaria vissuta durante la Rivoluzione francese: Olympe de Gouges. Attraverso la sua voce si ripercorrono le tappe della sua esistenza: l’infanzia a Montauban, l’adolescenza turbata da un matrimonio imposto dalle convenzioni sociali, fino all’arrivo tanto desiderato a Parigi dove intraprende audacemente le sue battaglie per l’emancipazione femminile, per la libertà di opinione, per la tutela degli anziani, contro la politica coloniale francese. Senza compromessi, libera da pregiudizi, fedele ai suoi ideali sempre, si schiera apertamente contro la deriva sanguinaria del Terrore. Fino alla condanna a morte. Un’eroica figura del suo tempo, ma dai pensieri innovatori e così illuminati da apparire contemporanei, una visionaria che ha creduto in una rivoluzione senza violenza, una pioniera dei diritti delle donne e delle classi più deboli, che offre ancor oggi una preziosa lezione di civiltà.
100

Un treno che si chiama desiderio

Napolitano, Francesco
Editore: Armando Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Il testo sviluppa il racconto del desiderio, quel desiderio di vita non ostacolato dal tempo trascorso, non scalfito da eventi esperiti, non impedito dalla stanchezza incombente, sempre pronto a mutare anche i luoghi e i modi del suo rinnovarsi. E all'interno di questo viaggio dentro un mondo di passioni ci conduce il treno, mezzo di per sé congeniale al racconto. E, come si legge in prefazione, il narratore «Come un premuroso capotreno, conduce il suo train de vie in stazioni sempre diverse e sorprendenti, accogliendo il lettore in una comoda cuccetta, come quelle evocate nostalgicamente nel testo.»

Pubblicato in DATI il 03/06/2025