Il genere fantascientifico si basa su speculazioni e ipotesi di carattere scientifico e mostra i loro impatti sulla società, per questo motivo le sue storie sono spesso ambientate nel futuro. Secondo il critico Darko Suvin la rappresentazione di mondi alternativi a quelli vissuti da lettori e scrittori funziona come dispositivo per gettare nuova luce sulle società in cui questi vivono, influenzandone in tal modo il pensiero critico. Ma la fantascienza non ha il solo obiettivo di criticare la società: essa, infatti, vuole infondere anche un senso di meraviglia, provocando una sorta di “spontanea sospensione dell’incredulità”, per citare il poeta Coleridge. Il genere nasce, infatti, negli anni Quaranta, da tali presupposti, alle porte del progresso scientifico – ricordiamo l’avvento dell’elettricità. Gli anni Cinquanta segnano invece la perdita della fiducia nella scienza, immettendo nel romanzo scenari apocalittici, ispirati alla bomba atomica, alla guerra fredda e alla società dei consumi, rappresentanti di questa tendenza la coppia Frederik Pohl e Cyril M. Kornbluth. Gli anni Sessanta portano la cosiddetta New Wave, un’ondata nuova, promulgata da due fronti, il Regno Unito, con gli scrittori che ruotano attorno alla rivista New worlds, come J.G. Ballards, e gli Stati Uniti, con gli scrittori del circolo del ‘dissacrante’ Harlan Ellison. Si inseriscono temi scottanti, che hanno protagoniste donne, gay e neri e ha inizio la tendenza a innalzare la letteratura di genere, primo fra tutti a provarci è Thomas M. Disch. La più interessante contaminazione che avrà luogo negli anni successivi sarà il cibernetico, ovvero il cyberpunk e l’annessa profezia dell’avvento di internet a opera dello scrittore William Gibson. Negli anni Novanta si assiste però a un crollo dell’interesse per il fantascientifico negli Usa e a un rilancio per i britannici. In Italia l’avventura più interessante è stata a opera della rivista Urania, lanciata dalla Mondadori insieme alla collana omonima, che pubblicò quasi esclusivamente autori stranieri, con impressa sulle copertine l’immagine di un grosso cerchio rosso.
Di seguito una classifica dei libri di fantascienza più acquistati dalle biblioteche nell’ultimo anno.