Saggistica Top 20 Luglio

La classifica riporta in elenco i 20 libri di Saggistica pubblicati a luglio più comprati dalle biblioteche clienti

1

L'oceano di mezzo. Un viaggio lungo 24.539 miglia

Rampini, Federico
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«Nella mia vita di nomade non ho mai smesso la ricerca di radici. Immaginarie, costruite, conquistate. Ma indispensabili.» Le austere memorie di Genova, le atmosfere nordiche di Bruxelles e le sorprese di Parigi, l'iniziazione all'Oriente in Indonesia, poi verso Ovest a respirare l'aria decadente di New York, lo spaesamento di San Francisco, a riscoprire un'armonia celeste di Pechino, i bambini del Sichuan, le case a fior d'acqua del Kerala, il destino marittimo di Tokyo, le sorgenti del Nilo... Tre oceani e quattro continenti. Federico Rampini ci racconta grande storia e vita quotidiana di tanti luoghi e personaggi indimenticabili. E forse qualche lezione appresa.
2

Proibito proibire. L'anticonformismo nei libri per ragazzi

Fabri, Stefania
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
I bambini, per dirla con Alison Lurie, sono "una strana tribù semiselvaggia" e per questo mal sopportano la narrativa "moralistica" con cui gli adulti spesso cercano di impartire loro delle velate lezioni. "Proibito proibire" accompagna insegnanti e bibliotecari in un percorso di lettura attraverso il filone più sovversivo della narrativa destinata ai ragazzi, attenta ai loro desideri e contraria agli indottrinamenti di ogni genere, a partire agli anni Settanta fino ai nostri giorni.
3

Il Mediterraneo in barca

Simenon, Georges
Editore: Adelphi
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Che Simenon sia un prodigioso narratore è a tutti noto. Ma forse non tutti sanno che, in particolare fra il 1931 e il 1946, è stato un reporter non meno prodigioso – e singolare. Singolare perché, lungi dal considerarsi un inviato speciale, i suoi reportage li ha scritti per sé, per viaggiare, per finanziare la sua curiosità. Quella curiosità nei confronti dell’uomo che ha scoperto in sé sin da quando, giovanissimo, lavorava alla «Gazette de Liège»: «Ho sempre colto la differenza fra l’uomo vestito e l’uomo nudo» ha dichiarato. «Intendo dire l’uomo com’è davvero, e l’uomo come si mostra in pubblico, e anche come si vede allo specchio». Così, alla vigilia di ogni viaggio, Simenon andava da un amico caporedattore e gli diceva: «La settimana prossima parto. Le interessano dodici articoli?». Ma proprio perché concepiti in funzione dell’unica attività che gli stesse a cuore, la scrittura – non a caso ha voluto intitolare il volume che li raccoglie Mes apprentissages («Il mio apprendistato») –, i suoi pezzi giornalistici non fanno dunque che rivelarci un’altra faccia del Simenon romanziere. Lo dimostra questo resoconto di una crociera compiuta nel Mediterraneo – da Porquerolles alla Tunisia passando dall’Elba, Messina, Siracusa, Malta – a bordo di una goletta: una lunga crociera durante la quale Simenon, che si era ripromesso di capire e descrivere il Mare nostrum, non potrà che confermarsi nella sua vera vocazione, la stessa di Stevenson: raccontare storie.
4

L'Italia è un sentiero. Storie di cammini e camminatori

Russo, Natalino
Editore: Laterza
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Per centinaia di migliaia di anni noi umani abbiamo conosciuto solo un modo per muoverci: mettere un passo davanti all'altro. In qualche caso muli e cavalli hanno aiutato, ma per spostarci abbiamo sempre dovuto affrontare lunghe scarpinate. Agli inizi del secolo scorso automobili, treni e aerei hanno sconvolto quest'abitudine, condizionando il nostro corpo e anche il nostro modo di pensare. Camminando ci accorgiamo di riuscire a osservare i luoghi sotto una prospettiva diversa, ci sembra di entrarci meglio, di viverli più in profondità. In queste pagine ritroveremo il piacere di uno sguardo nuovo a partire da luoghi vicini e accessibili: ripercorreremo i passi di Giustino Fortunato sui monti Lattari, quelli dell'inglese Edward Lear in Aspromonte e il cammino degli anarchici nei monti del Matese. Andremo sulla via Vandelli in Toscana e nelle trincee della Grande Guerra. Senza trascurare gli itinerari religiosi, dalle vie francigene ai cammini di Francesco d'Assisi. E ancora, i percorsi classici di escursionismo e trekking, fino al grande sogno del Sentiero Italia: seimila chilometri e più di 380 tappe attraverso tutta la penisola.
5

Alla scoperta della biblioteca dei ragazzi

Bartorilla, Giuseppe
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Agli occhi di bambini e ragazzi le biblioteche appaiono spesso come luoghi seriosi, polverosi e per pochi eletti. Stereotipi che gli adulti qualche volta alimentano anziché scoraggiare. Invece se ben narrata la biblioteca può diventare un luogo affascinante e quasi magico, dove crescere, giocare, trovare amicizie e persino innamorarsi, incontrando i personaggi più amati delle storie lette, ascoltate e viste. Può aspirare a trasformarsi in un un emozionante contenitore di storie da attraversare, e dove - se si ha voglia - lasciare un pezzo della propria.
6

I più spettacolari sentieri panoramici della Lombardia. Tra boschi e laghi, vette e pianori

Necchi, Davide ; Re, Cesare
Editore: Edizioni del capricorno
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
La Lombardia è considerata una regione «europea» per modernità e sviluppo, e Milano è ormai una meta forte del turismo internazionale. Eppure, per quello che riguarda il turismo outdoor e in particolare quello delle sue montagne, il territorio della regione è ancora molto sottovalutato. Ci sono zone, come Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio, che rappresentano un’eccezione, ma non bastano a raccontare le peculiarità dei rilievi di Lombardia, delle cime che sovrastano i grandi laghi di Como e Garda, delle particolarità delle montagne dei milanesi, Crigne e Resegone, che strizzano l’occhio alle Dolomiti, dei giganti di roccia e ghiaccio del gruppo del Bernina, della storia austera deU'Adamello e dell’imponenza del granito della Presanella, in territorio trentino, ma a pieno titolo meta escursionistica lombarda. E poi ci sono altre valli e altre cime, spesso frequentate per periodi più brevi o nei week end, ma con caratteristiche naturali ed estetiche che nulla hanno da invidiare ad altre zone più note: basti pensare al granito della Valmasino, ai «3000» della valle Spluga e alle Prealpi Orobie, valli ricchissime di rifugi, come in pochissime altre zone delle Alpi. 25 spettacolari escursioni sui più bei sentieri panoramici della Lombardia. Con uno straordinario apparato iconografico, schede tecniche, cartine e approfondimenti.
7

Economia dell'odio

Deneault, Alain
Editore: Neri Pozza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
I saggi che seguono ruotano tutti attorno alla questione della censura nella nostra epoca, e muovono tutti dalla constatazione che sono lontani i tempi in cui la censura era fatta di inganni semplici, come la contraffazione dei dati, le false competenze o l’alterazione delle narrazioni. Viviamo pienamente, per Alain Deneault, nel mondo del famoso aforisma di Guy Debord, il mondo realmente rovesciato in cui «il vero è un momento del falso». I nuovi censori hanno perciò sviluppato delle tecniche complesse e sofisticate di propaganda, di marketing e di comunicazione. La censura è diventata una sottile arte della finzione. Un’arte del discorso capace di far prevalere i target di crescita sulla catastrofe ecologica che pure è sotto gli occhi di tutti, o di fare in modo che i nostri spazi onirici siano talmente pieni di auto di lusso e di slogan pubblicitari che ce li ritroviamo in bocca di continuo attraverso lapsus verbali sempre più frequenti. La censura è diventata qualcosa di intimo, qualcosa che è penetrata nella sfera del preconscio di ognuno di noi. Al punto tale che quest’arte della finzione ha generato la rimozione più grande: la rimozione dell’odio da parte dell’economia. Nei consuntivi contabili destinati ai pochi privilegiati dell’economia mondiale figurano, è noto, anche l’espropriazione delle terre, dei pesci, dei diritti e dell’onore di popolazioni intere, il sostegno alle dittature, la fornitura di armi ai signori della guerra. Queste attività, tuttavia, non sono mai iscritte nella categoria dell’odio. L’odio è rimosso. Le colonne di cifre sostituiscono quelle dei carri armati. La guerra brutta e cattiva è relegata ai libri di storia: esiste solo quella tecnologica e asettica fatta coi droni. Il linguaggio pubblico è fatto di concorrenza, di crescita, di governance, di trasparenza, mai di decadenza o di declino. Le passioni tristi soggiacenti alla lingua dei numeri della nostra epoca non appaiono sotto nessuna luce. L’economia dell’odio coltiva il silenzio e il buio e, là dove riesce, per Deneault, a imporre la sua legge, allora censura psichica, autodafè legalizzato e ottundimento attraverso l’abbondanza sono d’obbligo. Riportare alla luce ciò che essa rimuove è il compito del pensiero critico, di cui questo libro costituisce uno degli esempi migliori.
8

La sentinella delle Dolomiti. La mia vita sulla Marmolada a 3343 metri d'altitudine

Budel, Carlo
Editore: Ediciclo
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Raggiungere il punto più alto della Marmolada, la Regina delle Dolomiti, ti dà una scarica di adrenalina. Viverci, in solitudine, per cento giorni di seguito, è un'esperienza che ti cambia la vita. A 42 anni, Carlo Budel decide di lasciare un lavoro sicuro, a tempo indeterminato. Non sopporta più la routine quotidiana, né il pensiero che i giorni della settimana saranno uno uguale all'altro, senza sorprese, senza emozioni. Sulle montagne, Carlo trova la sua strada. Scopre per caso che stanno cercando un gestore per la Capanna Punta Penìa, il rifugio più alto delle Dolomiti. Sente che è quello il suo destino: diventare il custode della Marmolada. Tutto, a 3.343 metri d'altezza, acquista un sapore estremo, dall'esplosione di colore dell'alba, alla terribile forza dei temporali e del vento. Stando sospesi tra terra e cielo, in certi momenti sembra di toccare con mano il confine tra la vita e la morte.
9

Non stop. Le mie emozioni da Modena Park a qui

Vasco
Editore: Mondadori
Reparto ARTE
Sottoreparto MUSICA
"Negli ultimi tempi mi guardo intorno e vedo la disperazione della gente. Ecco, io voglio fare qualcosa contro questa disperazione, e la sola cosa che posso fare, che possiamo fare insieme, è cantare, suonare, stare bene." Vasco è un libro aperto. Nel senso letterale del termine: questo libro. Che è il suo racconto - parola per parola, foto per foto - della grande impresa appena compiuta: il Vasco NonStop Live 019. Un libro che è un concentrato di Vasco pensiero registrato dallo scrittore e critico musicale Michele Monina in tempo reale, mentre si sta allestendo il tour, mentre il tour si sta svolgendo, fino all'ultima data, fino all'ultimo fuoco d'artificio. Un diario in presa diretta del tour più emozionante di sempre. Una lunghissima chiacchierata iniziata subito dopo il concerto record del Modena Park e che affronta non solo la musica, ma tutte le tematiche sociali che per oltre quarant'anni hanno accompagnato la sua produzione e la sua carriera. Dall'emarginazione al pregiudizio, dalla voglia di libertà alla volontà di contrastare con tutte le forze e l'ironia l'idea ottusa che vuole l'altro da sé sempre e comunque peggiore. Un Vasco a tutto tondo, sempre più diretto, incisivo, come nei testi delle sue canzoni. Un Vasco anche più risolto, quello di questo secondo tempo della sua carriera, certo non meno arrabbiato, ma più deciso a farsi portavoce di un disperato bisogno di felicità proprio oggi, nell'epoca degli hater e del razzismo prêt-à-porter. Dai preparativi del suo ennesimo record, sei sold out di fila a San Siro, alla chiusura in bellezza con la magica trasferta in Sardegna, rivivrete le tappe del Tour grazie ai commenti di Vasco e alle emozionanti immagini dell'album fotografico che completa il libro.
10

Senza salutare nessuno. Un ritorno in Istria

Dai Pra', Silvia
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L'Istria è un luogo meraviglioso per passarci le vacanze. Piccoli paesi tranquilli, case da affittare, spesso con una piscina appena costruita. E il mare vicino, sempre visibile anche dai colli. Ma Silvia a Santa Domenica di Albona non è andata per la spiaggia a due passi o per la rakija che tutti ti offrono. Ci è andata per scoprire la verità su un segreto che ha sempre gravato sulla sua famiglia: perché il bisnonno Romeo Martini, nato Martincich, è finito nella foiba di Vines? Perché la nonna, i suoi fratelli e sua madre se ne sono andati una mattina di novembre del 1943? Comincia così un'indagine durata due anni, tra archivi perlopiù andati distrutti, lettere strappate, vecchie fotografie, mail spedite a tutti gli angoli del mondo che raramente hanno avuto risposta. Il risultato è questo libro, coraggioso e al tempo stesso ironico e lieve, che, mentre prova a riportare alla luce le vicende e il destino di una famiglia, affronta il tema delle conseguenze, per generazioni, della violenza subita e delle sofferenze, delle amnesie e dei silenzi necessari per continuare a vivere
11

Perdere la Terra. Una storia recente

Rich, Nathaniel
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
C'è stato un momento, fra il 1979 e il 1989, in cui i rappresentanti politici e la grande industria si sono dimostrati disposti a mettere in primo piano la tutela del pianeta e a collaborare con scienziati e attivisti per affrontare le conseguenze del riscaldamento globale. In più occasioni, durante quel decennio, le maggiori potenze mondiali sono arrivate a un soffio dal condividere un serio impegno sul cambiamento climatico. Ma non ce l'hanno fatta. "Perdere la Terra" racconta i retroscena di questo fallimento, concentrandosi sul ruolo di uno dei principali responsabili di emissioni di anidride carbonica, gli Stati Uniti d'America, e ricostruendo l'infaticabile contributo di alcuni eroi che hanno lottato per risvegliare la coscienza pubblica, come Rafe Pomerance, «lobbista per l'ambiente», e James Hansen, astrofisico e climatologo. Il primo si muove attorno al mondo della politica, il secondo parte dalla ricerca scientifica, ma il loro obiettivo è comune: spingere il governo del loro paese ad agire prima che sia troppo tardi, e a farsi promotore di un accordo internazionale vincolante. Le loro vicende personali e professionali si intrecciano con quelle di numerosi altri personaggi: scienziati appassionati e incerti; filosofi ed economisti «fatalisti»; negazionisti senza scrupoli; compagnie petrolifere e del gas interessate ai benefici economici di un clima stabile e di risorse energetiche alternative; giornalisti alternativamente allarmisti e sprezzanti; giovani politici, come Al Gore, che provano a cambiare le cose dall'interno delle istituzioni; e presidenti degli Stati Uniti capaci, con il loro entourage, di alterare da un giorno all'altro il destino del mondo intero. Quella raccontata da Rich sembra una classica storia americana, in cui buoni e cattivi si danno battaglia a suon di rapporti scientifici e disegni di legge, udienze pubbliche e commissioni, tentativi di censura e campagne infamanti. Ma di questa storia tutti noi, oggi, siamo vittime e insieme protagonisti, perché il finale è ancora da scrivere. Il passato ci insegna che politica, scienza, tecnologia ed economia da sole non bastano a raggiungere una soluzione di fronte al cambiamento climatico. È necessario riportare al centro la dimensione etica del problema. Ora che l'esistenza della nostra civiltà è incontrovertibilmente minacciata, cosa siamo disposti a fare? Siamo disposti a modificare il nostro stile di vita? Riusciremo a scrivere una storia diversa per i nostri figli e nipoti?
12

La sinfonia del vivente. Come l'epigenetica cambierà la vostra vita

Rosnay, Joël : de
Editore: Neri Pozza
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE NATURALI
A quanto sembra, il concetto che il nostro DNA rappresenti un codice fisso e immutabile viene ora considerato scientificamente antiquato. Quello che siamo arrivati a comprendere è che il nostro codice genetico è in realtà molto dinamico. È questa la scienza dell'epigenetica, che rivela non solo un nuovo modo di concettualizzare il comportamento dei nostri geni ma, cosa più importante, fornisce anche una nuova prospettiva sulla comprensione delle dilaganti problematiche di salute che caratterizzano il moderno mondo occidentale. La ricerca epigenetica svela che le nostre scelte relative al modo di vivere (il cibo che mangiamo, gli integratori che prendiamo, l'esercizio fisico che facciamo e perfino il contenuto emotivo delle nostre esperienze quotidiane) sono elementi coinvolti nell'orchestrazione delle reazioni chimiche che attivano o disattivano parti del nostro genoma, che codificheranno esiti pericolosi per la salute spianando la strada a una patologia, o creeranno un ambiente interno favorevole alla longevità e alla resistenza alle malattie. Siamo dunque conduttori di una sinfonia, co-autori della nostra vita, della nostra salute, del nostro equilibrio. La presente opera si propone perciò di spiegare come mettere in pratica le regole della «bionomia», che altro non è che l'economia del corpo, in tutti gli ambiti della vita per prevenire meglio le malattie, per «invecchiare giovani» e in buona salute piuttosto che limitarsi a vivere invecchiando. L'innovazione di questo libro, tuttavia, sta nel fatto che l'autore amplia il concetto di epigenetica, basato sull'interdipendenza tra l'individuo e l'ambiente, sulla società nel suo complesso.
13

L'impronta genetica. Come il DNA ci rende quelli che siamo

Plomin, Robert
Editore: Cortina Raffaello
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
Il modello su cui è costruita la nostra individualità risiede in quell’uno per cento del DNA che differisce da una persona all’altra. Le nostre capacità intellettive, il nostro essere introversi o estroversi, la nostra vulnerabilità alla malattia mentale, persino se siamo mattinieri o nottambuli – tutti questi aspetti della personalità sono profondamente plasmati dalle nostre differenze genetiche ereditarie. Robert Plomin, pioniere nel campo della genetica del comportamento, attinge alle ricerche di una vita per sostenere che il DNA è il fattore più importante nel determinare chi siamo. Famiglia, scuola e ambiente sono importanti, ma non influenti quanto i geni. Tali conclusioni obbligano a ripensare alla radice la genitorialità, l’educazione e gli eventi che modellano la nostra vita. Per esempio, sarebbe il modo in cui i genitori reagiscono alle caratteristiche genetiche dei propri figli, e non il sistema educativo, a incidere sulla loro crescita psicologica. E questo è il motivo – sostiene Plomin – per cui gli insegnanti e i genitori dovrebbero accettare i bambini per quelli che sono, anziché cercare di spingerli in una direzione o nell’altra.
14

Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazienti

Charon, Rita
Editore: Cortina Raffaello
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
Come integrare le storie dei pazienti nella pratica clinica? Come arricchire le evidenze e l’oggettività della scienza medica con il vissuto e le emozioni individuali? In un saggio che è ormai un classico, Rita Charon risponde a queste domande mettendo la narrazione al servizio della medicina, per farci scoprire il potere del racconto nelle relazioni terapeutiche. Attraverso la lettura e la scrittura, infatti, si possono sviluppare quelle capacità di ascolto e di attenzione necessarie non solo per arrivare a diagnosi più adeguate e a terapie più condivise, ma anche per prendersi cura davvero di chi soffre, in contrasto con un sistema sanitario che sembra anteporre le preoccupazioni aziendali e burocratiche ai bisogni delle persone. Con esempi tratti dalla pratica clinica e dalla letteratura, con un impianto teorico solido e multidisciplinare, Rita Charon ci mostra in che modo si possa sviluppare un contatto empatico con il paziente, per una medicina più umana, etica ed efficace. Più narrativa.
15

Il tuo cibo è il mio cibo. Come la cucina ci unisce superando i confini

[Ying C. (cur.); Redzepi R. (cur.)]
Editore: Slow food
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
MAD Dispatches #1 Per promuovere idee intorno al cibo Il buon cibo è terreno condiviso da tutti noi, e l’immigrazione ne costituisce un elemento fondamentale. Attraverso 19 saggi meditati e avvincenti, Il tuo cibo è il mìo cibo indaga i modi in cui la tavola e l’alimentazione ci uniscono superando confini culturali e politici, perorando la causa della cucina intesa come sforzo collettivo per il futuro dell’umanità.
16

Turismo di massa e usura del mondo

Christin, Rodolphe
Editore: Elèuthera
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Se si è passati in poco tempo dall'uso del mondo all'usura del mondo, è perché la massificazione del desiderio turistico, camuffata da libertà di movimento, è avvenuta all'interno di una logica industriale che ha distrutto la dimensione simbolica del viaggio, trasformandolo in una «fuga d'evasione» da fare in tempi e luoghi deputati, e soprattutto passando sempre alla cassa. Ponendosi al servizio del consumo mondiale, il turismo è diventato, insieme alla televisione, agli antidepressivi e al calcio, uno dei più potenti anestetici che la società contemporanea elargisce ai suoi logorati cittadini, immersi in una ipermobilità che dà la misura della loro insoddisfazione. Eppure, nonostante la standardizzazione dei desideri e il saccheggio ambientale, il turismo mantiene intatto il suo potere incantatore. Forse perché il turista, lontano dal suo territorio originario, che ormai non conosce più, nutre la confusa speranza di trovare altrove ciò che gli manca a casa: una vita conviviale in un territorio ancora carico di senso. Senza accorgersi però che con la sua stessa presenza distrugge ciò che è venuto a cercare. Prefazione di Paolo Cognetti.
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Morte di un ragazzo italiano. In memoria di Giovanni Lo Porto

Quirico, Domenico
Editore: Neri Pozza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Giovanni Lo Porto si trovava a Multan, nella provincia del Punjab, in Pakistan, dove stava lavorando come capo progetto per l'Ong tedesca Welt Hunger Hilfe. Un uomo coraggioso, e competente: dopo la laurea a Londra nella cooperazione internazionale si è specializzato in Giappone. Nella sua carriera si è sempre confrontato con situazioni critiche, prima in Repubblica Centro Africana, poi ad Haiti, fino all'ultimo viaggio in Pakistan, dove guidava la ricostruzione dopo il terremoto e l'alluvione del 2010, con missione finanziata da «Echo», l'agenzia per gli aiuti umanitari dell'Unione Europea. Nel gennaio 2012 venne rapito da miliziani insieme a un collega tedesco, Bernd Muehlenbeck. Muehlenbeck fu poi liberato in Afghanistan. Lo Porto rimase accidentalmente ucciso da un drone statunitense sul confine tra Afghanistan e Pakistan, mentre veniva tenuto in ostaggio, insieme all'imprenditore americano Warren Weinstein e al comandante americano di al Qaeda Ahmed Farouq. Per la sua morte il presidente Obama espresse pubbliche scuse. Per quanto la magistratura abbia aperto un fascicolo per indagare sulle reali cause del decesso, nel 2017 il PM ha disposto l'archiviazione delle indagini per assenza di collaborazione da parte delle autorità americane. Il governo americano ha semplicemente disposto un risarcimento alla famiglia ma non la promessa collaborazione alle indagini.
18

Chi (non) l'ha detto. Dizionario delle citazioni sbagliate

Lorenzetto, Stefano
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Gesù Cristo non disse mai «Lazzaro, alzati e cammina!» .Galileo Galilei non esclamò «Eppur si muove!». L'adagio «A pensar male si fa peccato, ma spesso s'indovina» non è di Giulio Andreotti. Sarà vero l'aforisma di Winston Churchill secondo cui a Londra «un taxi vuoto si è fermato davanti al numero 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee»? No, falso: infatti si trattava di una carrozza e ne discese, a Parigi, Sarah Bernhardt. «Vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai» sarà del filosofo Julius Evola o della pornostar Moana Pozzi? Sono passati più di vent'anni da quando Paolo Mieli, per due volte direttore del «Corriere della Sera», minacciò: «Una citazione latina sbagliata in un discorso o riportata erroneamente in un articolo dovrà diventare un'onta perenne, un guaio peggiore di un avviso di garanzia». Purtroppo, da allora, poco è cambiato, se non in peggio. Giornalisti e politici continuano ad attribuire pensieri in libertà a personaggi che non si sono mai sognati di esprimerli. Convinto che il "citazionismo" sia la deriva che più ha tolto credibilità alla casta degli scribi cui egli stesso appartiene, Stefano Lorenzetto ha sottoposto a radiografia detti, non detti e contraddetti, cercando di scoprire, per i più celebri, come e perché si siano diffusi in modo errato. I risultati dell'indagine risultano sconcertanti e al tempo stesso divertenti. L'esclamazione «Elementare, Watson!» non è mai uscita dalla bocca di Sherlock Holmes né tantomeno dalla penna di Arthur Conan Doyle. E, a dispetto dell'aneddotica circolante su Mike Bongiorno, la signora Longari ha spiegato all'autore di questo libro che non è mai caduta sull'uccello. Materia sterminata, infingarda, magmatica, cangiante. Forse perché «la vita stessa è una citazione», diceva Jorge Luis Borges (ma l'avrà detto davvero?).
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Storia dei boschi. Dalle origini a oggi

Kuster, Hansjörg
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE NATURALI
Il bosco non è solo la quintessenza della natura, ma anche il prodotto della cultura, degli uomini che lo hanno plasmato curandolo e coltivandolo. Il mito del bosco naturale, selvaggio e immutabile è, perlopiù, solo una favola: rappresenta sì un porzione selvatica contrapposta al mondo civilizzato, ma ne è anche parte integrante. Come il paesaggio, anche il bosco è una costruzione umana, che subisce i cambiamenti naturali ma, soprattutto nel continente europeo, deve all'influenza dell'uomo, oltre alla sua esistenza, la sua evoluzione e la sua cura. Ecosistema complesso di animali e piante, il bosco non è un realtà immutabile e, come ci racconta Hansjörg Küster, necessita di continue attenzioni, cure e, paradossalmente, interventi da parte dell'uomo per sopravvivere. Küster dispiega tutta la sua esperienza in una storia culturale che in questi critici tempi di cambiamento climatico è anche un ammonimento: solo un nuovo patto tra uomo e natura permetterà a entrambi di continuare a vivere.
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La Spagna vuota

Del Molino, Sergio
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La Spagna, come altri paesi europei tra cui, l'Italia, ha visto svuotarsi nel corso dei decenni parte del suo territorio. Questo fenomeno inizia nel dopoguerra con l'abbandono delle campagne e delle province e il rapido processo di inurbamento prima verso Madrid e Barcellona e poi a favore di città di medie dimensioni come Saragozza, dove vive l'autore Sergio del Molino. È da qui che inizia un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le zone profonde e semidisabitate della penisola iberica, nella densità della Storia e nella rarefazione del presente della «Spagna vuota», termine da lui coniato e che è entrato nel lessico contemporaneo. Dosando eventi storici, fatti di cronaca, letteratura, cinema, cultura alta e popolare, lo scrittore indaga cause e circostanze, e riflette sulle conseguenze di tale desertificazione umana sulla vita sociale, politica e privata degli spagnoli. Studiando il fenomeno del Molino scopre cose inaspettate: forse una «Spagna piena» non è mai davvero esistita, e attorno a quegli agricoltori che oggi sono oggetto di un recupero nostalgico esistono dei miti, delle leggende nere di cupa ferocia che narrano di folli atti di violenza. Al tempo stesso rintraccia un orgoglio che a partire dagli anni Trenta, dalle Missioni pedagogiche che portano la cultura nei villaggi, arriva ai nostri giorni, ai giovani maestri e professori destinati alle scuole di campagna che si sobbarcano ore di viaggio per raggiungere luoghi dove non c'è quasi più nulla e nessuno. Emerge così un ritratto letterario, politico e culturale rivelatorio anche per i lettori italiani, perché come scrive del Molino nella prefazione a questa edizione, «esiste un'Italia vuota, soprattutto nel sud, dove i fenomeni dei paesi abbandonati, dell'invecchiamento della popolazione e dello spopolamento sono analoghi a quelli spagnoli». Il suo libro è un gesto d'amore per il carattere di una nazione, per la peculiarità della sua demografia, per la temperatura sentimentale del suo territorio e dei suoi abitanti.

Pubblicato in DATI il 09/08/2019