Proponiamo l'introduzione del contributo "Offerta editoriale e collezioni bibliotecarie: uno studio comparato" di Sara Dinotola pubblicata su AIB studi (V. 61, n. 2 (2021) Maggio/Agosto). Per leggere tutto l'articolo cliccare qui
La valutazione delle collezioni costituisce una complessa fase della gestione tradizionalmente auspicata in letteratura, ma non sempre praticata con continuità, soprattutto nel contesto delle biblioteche pubbliche. Tale attività rappresenta il primo e fondamentale passo per la definizione di una particolareggiata istantanea relativa ai singoli segmenti delle raccolte, utile – insieme ad altri elementi conoscitivi riguardanti il contesto interno ed esterno – a definire in modo più ponderato le future politiche di sviluppo e di gestione, illustrate nella carta delle collezioni.
Una volta abbracciata la cultura valutativa, può essere auspicabile estenderne la portata e l’oggetto di studio per fare in modo che l’attenzione non si limiti alle raccolte della biblioteca o del sistema in cui si opera, ma si rivolga anche ad altre biblioteche, al mercato editoriale e alle preferenze di lettura. Da una ricognizione della letteratura scientifica e professionale è stato possibile individuare alcuni contributi sul tema del benchmarking tra collezioni di più biblioteche, anche se quasi esclusivamente accademiche e di ricerca; invece, non sono emersi studi specifici sul raffronto tra l’offerta editoriale e ciò che è stato selezionato dalle biblioteche (di qualunque tipologia). Con l’obiettivo di riflettere su queste due tipologie di relazione poco indagate soprattutto in riferimento alle biblioteche pubbliche, il presente contributo intende proporre, in via sperimentale, un approccio metodologico per l’analisi delle collezioni che permetta sia di interpretare in modo meno autoreferenziale e più sfaccettato i dati bibliografici e quelli relativi all’utilizzo delle raccolte, sia di instaurare un proficuo dialogo tanto tra le biblioteche quanto tra queste e gli altri soggetti della filiera del libro.
All’interno di tale approccio si individuano due livelli strettamente integrati che non possono essere tralasciati se si vuole adottare un’impostazione metodologica più complessa in fase di valutazione delle raccolte.
Il primo livello è rappresentato dal confronto tra le collezioni di più biblioteche e/o di più sistemi bibliotecari. Oltre al tradizionale benchmarking che permette di comparare dal punto di vista quantitativo le collezioni, è opportuno soffermare l’analisi anche sulle caratteristiche distintive delle raccolte (a partire dai titoli delle opere che le compongono) per capire, ad esempio, se sia garantita un’offerta plurale e diversificata in riferimento agli editori, agli argomenti, alle lingue, alle tipologie documentarie, ai livelli di approfondimento. Un altro tema di indagine è rappresentato dai livelli d’uso delle raccolte, sia complessivamente, sia in riferimento ai singoli titoli. Pertanto, lo scopo è quello di estendere l’impiego dei metodi tradizionali per la valutazione delle collezioni e di aggiungerne di nuovi per realizzare un benchmarking che prenda in considerazione varie tipologie di dati, mettendo in luce gli aspetti quantitativi e qualitativi delle collezioni.
Tali valutazioni, inoltre, si legano al secondo livello basilare dell’approccio metodologico illustrato in questa sede, ossia il mercato editoriale. Infatti, al fine di ampliare ulteriormente lo sguardo, risulta fondamentale instaurare un confronto tra le collezioni bibliotecarie e l’offerta editoriale, in termini quantitativi (numero di monografie acquisite e numero di monografie pubblicate), qualitativi (argomenti, tipologie documentarie e livelli Conspectus) e di utilizzo (prestiti e vendite).
Alla base di questo tipo di studio si pone la necessità di accedere a una grande mole di dati, la cui ricerca, organizzazione e analisi può comportare un notevole dispendio di tempo e di energie.
Nonostante tali limitazioni oggettive, risulta quanto mai interessante provare ad applicare sul campo questo orientamento metodologico, in quanto potrebbe aiutare a rispondere a svariate domande di ricerca, ad arricchire la prospettiva che nei decenni ha guidato la valutazione delle collezioni bibliotecarie e a mettere in luce le caratteristiche delle relazioni che sussistono tra più raccolte, nonché tra queste e la produzione editoriale. Inoltre, questo tipo di analisi potrebbe spingere a riflettere anche su tematiche che vanno oltre l’ambito specifico della valutazione delle raccolte, riguardanti, ad esempio, i sistemi impiegati dalle biblioteche e dal mondo editoriale per l’organizzazione e la classificazione dei libri e, dunque, della conoscenza.
Dinotola, S. (2021). Offerta editoriale e collezioni bibliotecarie: uno studio comparato. AIB Studi, 61(2), 387–424. https://doi.org/10.2426/aibstudi-13216