Nel contesto attuale, caratterizzato da un’accelerazione tecnologica costante e da un ecosistema informativo sempre più frammentato e fluido, il ruolo dei bibliotecari e dei professionisti dell’informazione si arricchisce di nuove responsabilità. Non si tratta solo di aggiornare strumenti e competenze tecniche, ma di rivedere in profondità il modo in cui l’informazione viene compresa, gestita e comunicata.
Due volumi recentemente pubblicati nella collana Biblioteconomia e scienza dell’informazione da Editrice Bibliografica offrono, in questo senso, un contributo prezioso e complementare:
"Dai dati alla conoscenza" di Riccardo Ridi e "Comunicare le biblioteche al tempo dell’AI" di Anna Busa.
Il saggio di Riccardo Ridi si pone come un riferimento fondamentale per chi voglia comprendere a fondo cosa intendiamo oggi quando parliamo di "informazione". Ridi ricostruisce con rigore e chiarezza i molteplici significati che questo termine ha assunto nel tempo – da dato a conoscenza, da documento a saggezza – offrendo un quadro storico e teoretico che aiuta a orientarsi nel presente, evitando le semplificazioni più comuni.
Il volume si rivolge in particolare a bibliotecari, archivisti, studenti e docenti del settore, ma è utile per chiunque si occupi professionalmente della conservazione, organizzazione e diffusione dell’informazione, soprattutto in ambito digitale. Comprendere l’informazione, secondo Ridi, è il primo passo per poterla gestire in modo consapevole ed efficace.
Il volume di Anna Busa affronta invece il tema della comunicazione bibliotecaria nel contesto contemporaneo, in cui intelligenza artificiale, social media e nuovi comportamenti digitali stanno trasformando profondamente linguaggi, strategie e strumenti.
Attraverso modelli come il Design Thinking, l’Human-Centered Design, la user journey e l’uso consapevole dell’IA generativa, l’autrice propone una metodologia concreta per ripensare la comunicazione delle biblioteche in chiave multicanale, empatica e centrata sui bisogni del pubblico. Il libro si configura come una guida operativa per chi desidera valorizzare il ruolo sociale della biblioteca anche nell’era dell’AI.
Due approcci complementari, un’unica visione: informazione come responsabilità culturale. Pur partendo da prospettive diverse entrambi i libri offrono strumenti indispensabili per affrontare con maggiore consapevolezza le sfide poste dalla trasformazione digitale nel mondo dell’informazione e della cultura.