Gli effetti della pandemia stanno accelerando lo sviluppo delle collezioni?

Nel suo intervento alla tappa milanese del Convegno delle stelline 2021, Lorcan Dempsey, uno dei più noti e apprezzati studiosi di biblioteconomia a livello internazionale e Vicepresidente di OCLC, ha parlato degli effetti della pandemia sulle biblioteche e come questa sta influenzando le modalità con cui le collezioni si stanno evolvendo ragionando sempre più in un ambiente di rete.

Secondo Dempsey sono tre le direzioni su cui si stanno sviluppando le collezioni degli ultimi anni grazie soprattutto alle potenzialità delle reti, e che stanno generando tre diverse tipologie di collezioni: le Collective Collection, le Facilited Collection e le Inside-Out Collection.

Si parla di Collective Collection quando biblioteche collaborano per conservare, sviluppare e fornire accesso alle loro collezioni fisiche. Nelle Collective Collection le risorse delle varie biblioteche partecipanti al consorzio sono condivise e c’è un coordinamento centrale che ne decide lo sviluppo, dirotta le risorse in attività condivise, valorizza l’intero patrimonio. E’ necessario che ci sia un forte accordo tra le autonomie locale e gli interessi collettivi per ottenere un’efficiente e proficua collaborazione, anche se questo significa alcune volte far prevalere gli interessi collettivi su quelli locali.

Le Facilited Collection sono invece per Dempsey un mix coordinato di servizi locali, esterni e collaborativi assemblati attorno alle esigenze degli utenti. Questo mira a soddisfare le esigenze di ricerca e apprendimento nei migliori modi disponibili, e non solo assemblando materiale a livello locale cercando di creare un’unica collezione che risponda a tutte le esigenze. Un tale approccio prevede un’ampia gamma di servizi: condivisione di risorse, acquisizioni guidate, acquisti unici, segnalazione di documenti disponibili gratuitamente, coordinamento più mirato all’accesso alle risorse aperte e così via.

Le Inside-Out Collection sono invece quelle collezioni che dall’interno si slanciano verso l’esterno grazie a una forte motivazione di condivisione a chi è esterno. Le biblioteche in questo caso, specialmente quelle di ricerca, hanno interesse nel mettere a disposizione il proprio patrimonio e alla diffusione dei suoi contenuti consentendo l’accesso anche ad altre biblioteche e utenti.

Queste tre tipologie di collezione rappresentano un notevole passo avanti rispetto alla collezione acquisita e costruita secondo logiche puramente locali. Dempsey aggiunge inoltre che al momento sono tre i punti salienti della gestione delle raccolte: l’ottimizzazione, la pluralizzazione e la lettura computazionale di dati.

L’ottimizzazione mira a rispondere in maniera logica e costruttiva alla riduzione dei budget sfruttando al meglio le risorse previste acquisendo ciò che è necessario e utilizzando ciò che si è acquistato. In quest’ottima sarà necessaria una gestione volta al rispetto di obiettivi specifici determinati in base a delle priorità istituzionali pur preservando l’attenzione sulla diversificazione del materiale e dei contenuti. Quest’ultimo concetto sta alla base anche della Pluralizzazione che si è fatta negli ultimi tempi uno dei temi più delicati e sentiti: l’attenzione al rispetto delle diversità, le peculiarità e le tradizioni di popoli e comunità che vanno valorizzati e il tentativo di educare a un atteggiamento antirazzista e inclusivo. Questa attenzione si traduce in un impegno da parte delle biblioteche a pluralizzare le proprie collezioni e i propri servizi; vengono analizzate omissioni, caratterizzazioni errate e attenzione alle pratiche descrittive perché rispettino e possano esprimere correttamente le peculiarità e le aspettative culturali della comunità che servono. L’ultimo punto riguarda invece la necessità di disporre di grandi raccolte di dati da impiegare nell’analisi computazionale. Secondo Dempsey attualmente le collezioni vengono analizzate secondo un modello di lettura chiuso (articolo dopo articolo, capitolo dopo capitolo) con la pandemia invece abbiamo assistito a un crescente interesse per l’analisi di intere collezioni; servono programmi in grado di estrarre dati per l’analisi, lo studio e l’approfondimento di determinati argomenti. Al momento questa pratica è ancora agli arbori e altamente specializzata ma il processo avviato non può che svilupparsi e diventare un elemento preponderante nei prossimi anni.

 Il discorso di Dempsey era riferito per lo più alle biblioteche accademiche e di ricerca ma il ragionamento può essere valido anche per le biblioteche di pubblica lettura e fornisce numerosi elementi di riflessione.

 

Trovate la relazione completa negli atti del convegno:

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La biblioteca piattaforma della conoscenza. Collaborativa, inclusiva, reticolare. Convegno Stelline 2021

Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Il volume contiene le relazioni esposte nelle quattro tappe del Convegno delle Stelline 2021, il più importante appuntamento per i bibliotecari italiani, giunto alla ventiseiesima edizione. Il Convegno 2021 si è svolto in quattro appuntamenti di due giorni ciascuno, articolati tra gli incontri in presenza e quelli online, distribuiti nelle diverse ambientazioni di Torino, Napoli, Firenze e Milano. Decine di contributi di alto livello, provenienti dal panorama italiano e internazionale, raccolti in un unico volume completo e curato.

Pubblicato in CONOSCENZE il 16/12/2021