Giornata Mondiale delle Zone Umide

La Giornata Mondiale delle Zone Umide è una ricorrenza istituita nel 1997 e celebrata annualmente il 2 febbraio.

La giornata ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul ruolo fondamentale che svolgono questi ambienti. Laghi, paludi, torbiere e specchi d’acqua accolgono la più grande biodiversità della Terra, sono fulcro di importanti rotte migratorie e ci aiutano a far fronte ad eventi meteorologici estremi. Queste aree, però, sono ecosistemi particolarmente sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici ed è pertanto importante mantenere alta l’attenzione sulla loro integrità e salvaguardia.

Proponiamo 20 titoli di recente pubblicazione correlati a questo argomento.

1

Foce. Taccuini dal delta del Po. Ediz. illustrata

Schinezos Ioannis K.
Editore: Il Poligrafo
Reparto ARTE
Sottoreparto FOTOGRAFIA
Un fotografo di natura percorre le solitarie distese del Delta del Po, tra i rami terminali del fiume. Cerca di catturare i colori della terra, le tonalità dei vasti cieli, il volo degli uccelli, la melanconia dei casolari abbandonati, l’umore delle acque. Durante il suo lavoro annota tutto quello che normalmente sfugge al frettoloso viaggiatore di passaggio, mosaici minimi ed elementari, ovvi ed evidenti e pertanto invisibili, che alla fine disegnano il mondo esterno e la nostra esistenza. Descrive semplicemente, con il criterio essenziale dei bambini. Non cerca il contatto della gente, appunta solo frammenti di discorsi rapiti casualmente. Tiene accanto il libro di Gianni Celati “Verso la foce”, compagno di viaggio e taccuino del tutto particolare, annotando negli spazi vuoti tra le pagine del libro, come per completarlo, come per creare un testo nel testo, come per omaggiare lo scritto originale. Nasce così un viaggio intimo per immagini e per parole sui percorsi del Delta del Po.
2

Una storia ambientale delle paludi pontine dall'unità. Terracina dall'Unità alla bonifica integrale (1871-1928)

Biasillo, Roberta
Editore: Viella
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La trasformazione delle Paludi pontine in Agro ha rappresentato la più spettacolare delle iniziative di bonifica del fascismo e la narrazione proposta dal regime ha dominato la vulgata e la storiografia per decenni, fino quasi a trasformare la bonifica nell’atto fondativo di quei territori. La storia della vasta area di Terracina dal 1871 al 1928, ricostruita in questo volume, è una storia di palude. È la storia di un ecosistema in cui si intrecciano conflitti tra attori locali, comunità migranti e istituzioni statali e in cui si sovrappongono diverse forme di proprietà e diversi modelli di gestione delle risorse. Il tutto inserito nel quadro di un interventismo statale crescente, fra le spinte verso la bonifica igienica e agraria e la progressiva radicalizzazione della conflittualità politica e sociale. È la storia di quel patto incessantemente rinegoziato tra comunità e ambiente che vide nella bonifica integrale il suo epilogo.
3

L'area orientale di Napoli e il comprensorio di bonifica delle paludi di Napoli e Volla

De Nardo Alfonso (cur.)
Editore: Clean
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto TECNOLOGIA e SCIENZE APPLICATE
Il quaderno n. 7 apre un focus sull’area orientale del capoluogo campano, oggi interessata da una serie di investimenti pubblici – generalmente puntiformi e slegati l’uno dall’altro – che dichiarano tutti il comune intento di contribuire a sottrarre l’area alle condizioni di degrado che la investono ormai da mezzo secolo, legate alla grande smobilitazione dell’apparato produttivo avvenuta a partire dagli anni ’70 del secolo scorso e all’irrisolta questione della mancanza di servizi e standard urbanistici nel grande insediamento popolare risultante dalla contiguità dei numerosi quartieri popolari ivi costruiti nel dopoguerra, negli anni del boom economico e poi nel periodo post-sismico (dai rioni Luzzatti e INCIS ai più recenti S. Alfonso e Lotto Zero, ai numerosi parchi residenziali di iniziativa privata) intorno ai nuclei originari delle frazioni di Barra, Ponticelli, S. Giovanni a Teduccio. Con scritti di: Candida Carrino, Ugo Leone, Alfonso De Nardo, Giovanni Dispoto, Antonio di Gennaro, Maria Ronza, Giovanni Mauro, Bruno Miccio, Giuseppe Pignatelli Spinazzola, Alessio De Dominicis, Amedeo Vitale, Alessio De Dominicis.
4

Il governo dell'acqua. Ambiente naturale e ambiente ricostruito

Rinaldo, Andrea
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Il dissesto ecologico è direttamente connesso al governo dell’acqua e dunque la scienza delle costruzioni idrauliche è la cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dell’uso dell’ambiente naturale e costruito. Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere – sostiene l’autore – paternità ideologica; spesso invece l’ambientalismo militante è carico di pregiudizi sulle opere dell’uomo e sulla loro ingegneria – quando non funzionale a un sistema di potere trasversale di veto e di azione. D’altra parte, i disastri del fare sono quasi sempre il prodotto di un capitalismo cieco, incapace di vedere nella protezione dell’ambiente nemmeno il proprio tornaconto. Ma tali posizioni preconcette, così come ogni tesi sbagliata, non possono servire degnamente alcuna politica ambientale di qualche respiro. Per ovviare a quanto le rispettive retoriche suggeriscono, è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia in cui capitalismo e ambientalismo collaborino nel formare la risposta di una società ai problemi ambientali fondamentali per la sua sopravvivenza. Sbagliando, magari, ma dalla parte della scienza. Questo libro è il frutto dell’esperienza di uno scienziato per una politica ambientale consapevole; un percorso a ritroso lungo la strada tortuosa verso la coscienza della crisi ecologica e climatica, con l’obiettivo di combattere disinformazione e pregiudizi.
5

Uomini e fiumi. Storia di un'amicizia finita male

Fenoglio, Stefano
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Siamo una specie fluviale. È dai fiumi che è nata la nostra civiltà. Poi qualcosa è andato storto. In secca, dai corsi stentati, o gonfi di acque irruente e trascinanti: abbiamo cominciato (finalmente!) a preoccuparci dei cambiamenti climatici e della salute dei nostri fiumi, perché ci stiamo accorgendo che una risorsa che consideravamo scontata - rinnovabile - tanto scontata e inesauribile non è. Da tempo il nostro rapporto con i fiumi è di tipo parassitario: li usiamo e ne abusiamo, ne stravolgiamo la rete e la biodiversità, e poi ce ne dimentichiamo. Fino all’emergenza successiva, sempre più ravvicinata e catastrofica negli effetti. Se solo ricordassimo come vita, sviluppo sociale, tecnologico e culturale dell’umanità sono stati possibili grazie alle loro acque… «I fiumi sono stati l’ambiente naturale che più di ogni altro ci ha permesso di diventare ciò che siamo.» Stefano Fenoglio, che ha insegnato Ecologia e Zoologia all’Università di Torino, è un figlio dei fiumi. Li frequenta da quando era bambino, da decenni li studia e li monitora. Li ama da sempre. Spinto da una passione precoce e da una profonda conoscenza, guida qui un’avvincente «navigazione» alla riscoperta di questi amici - in passato intimi, curati e rispettati - e ci spiega come i fiumi abbiano permesso ai gruppi umani, da nomadi e cacciatori quali erano, di diventare stanziali e di dedicarsi all’agricoltura; come siano stati essenziali per soddisfare i nostri bisogni primari (sostentamento e igiene); come ci abbiano garantito difesa e nutrimento; come abbiano permesso l’insediamento e la formazione di grandi comunità, lo sviluppo economico, territoriale, tecnologico; come abbiano reso possibili le comunicazioni commerciali e culturali. Un reticolo vitale, così simile al sistema di arterie, vene e capillari che attraversa il nostro corpo e che nutre non solo il paesaggio, ma fin dall’antichità stimola lo spirito, l’intelligenza, l’inventiva e ha migliorato il benessere mentale dell’uomo. Maestosità, magia, bellezza, serenità, calma ed energia vivificatrice dei fiumi. Sfatando miti insidiosi, con aneddoti personali curiosi e divertenti, e preziosi episodi e incontri della sua vita professionale, Stefano Fenoglio vuole sensibilizzarci e metterci in guardia: i fiumi vanno conosciuti e gestiti con interventi sensati, dettati da competenza e da una progettualità a lungo raggio. È necessario cominciare ad agire subito, localmente, per rinsaldare quel legame salvifico che con arroganza e ignoranza abbiamo alterato.
6

Il culto della acque in Sardegna-The cult of waters in Sardinia. Ediz. bilingue

Concu Giulio; Murgia Demis (cur.)
Editore: Imago Multimedia
Reparto ARTE
Sottoreparto ARCHITETTURA e URBANISTICA
Il culto delle acque in Sardegna è unico in tutto il Mediterraneo per la magnificenza delle architetture, dai templi a pozzo alle fonti, dai templi a mégaron alle rotonde con bacile. Un culto grandioso che durò dall'Età del bronzo recente alla Prima età del ferro e che si adattò nel tempo cambiando volto e divinità: dalla Dea Madre a Maimone, dagli antenati-eroi ai rituali delle acque praticati spesso all'interno dei villaggi-santuario. Con testi e immagini accattivanti il volume offre una panoramica del culto attraverso l'analisi delle strutture, dei miti, dei riti e della simbologia arcana degli antichi monumenti.
7

Acqua. Sette grandi opere per la Toscana. Autorità Idrica Toscana: 10 anni di servizio idrico integrato. Ediz. illustrata

Editore: Autopubblicato
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Un progetto fotografico che documenta e interpreta i luoghi più significativi in Toscana dell’Autorità Idrica Toscana per illustrare attraverso lo sguardo di tre autori i snodi fondamentali del servizio idrico sul territorio.
8

Nel cuore del delta del Po. Porto Tolle, la terra più giovane d'Italia

Scarpante Luciano; Laurenti Damiano
Editore: Fancy grafica
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto HOBBY SPORT e TEMPO LIBERO
9

Acqua, Stato, nazione. Storia delle acque sotterranee in Italia

Bonatesta, Antonio
Editore: Donzelli
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Le acque sotterranee sono una componente fondamentale delle riserve idriche del nostro pianeta, eppure questa risorsa è sottratta alla nostra percezione a differenza di quanto accade con fiumi, laghi e sorgenti. Questa condizione di «invisibilità» – che significa anche difficoltà ad averne una conoscenza quantificabile e misurabile – ha inciso sui sistemi di regolazione e persino sull’immaginario collettivo, sul nostro modo di rapportarci al suo consumo, generando una complessa interazione tra saperi esperti, tecnicalità, pratiche, tradizioni, pregiudizi e credenze. Tracciare una storia delle acque sotterranee da metà Ottocento fino al fascismo significa ripercorrere, da un’angolazione peculiare e per larghi tratti inesplorata, la storia del nostro paese. È in questo periodo, compreso tra le grandi rivoluzioni tecnico-scientifiche, industriali e agronomiche ottocentesche e la «grande accelerazione» di metà Novecento, che emerge e si definisce quel complesso intreccio di innovazioni tecnico-produttive, trasformazioni economiche ed energetiche, mutamenti culturali e conflitti sociali e politici che renderà le riserve idriche del sottosuolo quella risorsa così fondamentale per le società contemporanee. La crisi agraria e l’urbanizzazione di fine Ottocento, l’industrializzazione di età giolittiana, la mobilitazione bellica e i disegni di modernizzazione autoritaria del regime fascista fanno da sfondo al lento configurarsi dei poteri dello Stato e delle tecnocrazie nelle politiche idrauliche, alle trasformazioni agrarie e urbane, all’«anarchismo» degli usi civili e irrigui, fino alla comparsa dei primi sintomi di degrado ecologico delle falde acquifere, che si accompagnano a contraddittori esperimenti e forme di tutela. Nel complesso, il volume ricostruisce un’avvincente storia politica delle acque sotterranee, incrociando lo studio delle dinamiche sociali ed economiche con le indagini tecnico-scientifiche, in un confronto serrato con un ampio ventaglio di metodologie e discipline.
10

Costeggiando il Lambro: fra natura, leggende e mulini

Visigalli Roberto
Editore: Quattro
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
11

Amnis. L'acqua dalla materialità alla parola. Ediz. italiana e inglese

BARONTI
Editore: All'Insegna del Giglio
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Il presente volume nasce da una selezione dei contributi presentati al convegno "Amnis. L’acqua dalla materialità alla parola", organizzato tra il 1° e il 3 dicembre 2021 presso l’Università di Pisa. Lo scopo del convegno è stato quello di raccogliere ricerche connesse al tema dell’acqua nelle sue diverse declinazioni archeologiche e filologico-letterarie per instaurare un dialogo tra dottorandi, giovani ricercatori e studiosi esperti dell’argomento. La scelta di questo tema è stata dettata dall’ampia versatilità di quest’ultimo, che offre ampi spazi di riflessione e filoni di ricerca interdisciplinare. I lavori del convegno sono stati articolati in quattro sezioni, che sono state mantenute anche in sede di stesura degli atti.
12

Il governo delle acque nel Nord Est italiano

Pedrocco Piero (cur.)
Editore: Aracne (Genzano di Roma)
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto TECNOLOGIA e SCIENZE APPLICATE
Il volume tratta delle problematiche relative al governo delle acque nel nord est italiano, cioè in un'area geografica che ben riassume sia i temi del governo delle acque fluviali, sia quello delle acque lagunari, lacustri e marittime, essendo l'area del Paese che ospita il maggior numero di foci fluviali e le più grandi lagune, oltre al Lago di Garda e a numerosi altri laghi montani minori. Esso trae origine da un Convegno svoltosi nel 2019, di cui amplia e aggiorna le tematiche, tentando di presentare chiarimenti e spunti sui principali temi dibattuti in materia. Ci si accorge presto che, per poter trattare tutti i temi che riguardano le acque e il loro governo, presente, passato e futuro, necessiterebbe ben più che un singolo volume. L'intento pertanto non può che essere quello di richiamare i principali temi di governo delle acque, spingendo l'attenzione anche a tematiche emergenti, per stimolare il dibattito, nella consapevolezza che infinite riflessioni si potrebbero aggiungere a quelle qui sviluppate.
13

Bergamo. Il paesaggio dell'acqua dalle sorgenti alla pianura. Ediz. bilingue

Ferlinghetti, Renato
Editore: Grafica e Arte
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto TECNOLOGIA e SCIENZE APPLICATE
L’acqua, bene prezioso ed elemento essenziale per la vita, è parte fondante del paesaggio che costituisce il territorio bergamasco, dai luoghi incontaminati come i laghetti sulle cime delle Orobie, le cascate e i ruscelli, ai grandi fiumi che hanno dato il nome alle nostre valli, il Serio e il Brembo, dai corsi d’acqua che attraversano la pianura, come l’Adda e l’Oglio, ai laghi d’Iseo e di Endine. Ma il paesaggio dell’acqua non è solo naturale, è anche frutto del progresso della civiltà idraulica nella storia e della notevole capacità progettuale che ne è derivata: ecco quindi le rogge, i canali e i fontanili, che hanno reso possibile lo sviluppo e l’arricchimento del territorio e che oggi possiamo vedere solo in alcuni punti, per questo unici, della città e della provincia. Dai boschi alle colline, dalla flora alla fauna, dai borghi lacustri ai paesi sorti lungo le sponde dei fiumi, dagli sport acquatici alle passeggiate lungo i corsi d’acqua, dalle fontane ai ponti, il volume raccoglie le immagini colte dall’occhio sensibile del fotografo Dimitri Salvi e il testo approfondito di Renato Ferlinghetti, geografo e naturalista, restituendoci un grande affresco sul tema dell’acqua nel paesaggio bergamasco con l’intento di evidenziarne l’importanza e sensibilizzare al rispetto per l’ambiente.
14

Paludi nel Bel Paese. Vicende, visioni, rappresentazioni. Nuova ediz.

Sarli Emilio
Editore: Pluriversum
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
L’apparente antinomia del titolo di questo libro è solo una rêverie! Infatti, tra i ricorrenti luoghi comuni, quello della palude come realtà terribile, orribile, infernale, pestilente, marginale, nociva, inutile, è stato tra i più duri da sfatare. Da graffi dell’ordito territoriale, macchie nere da espungere dalle carte geografiche del bel paese, oggi le paludi rientrano tra le zone umide da preservare e salvaguardare per le loro valenze naturalistiche ed ecologiche e per le loro funzioni idrauliche. Eppure, anche nelle epoche passate esse sono state pretese, contese e difese, perché bacini di risorse naturali essenziali per le comunità che le frequentavano. Il libro considera e riconsidera singolari vicende ed esperienze palustri, insieme alla varietà delle visioni e rappresentazioni della palude. Tanto, curiosando tra cronache antiche, atti notarili, memorie giudiziali, documenti negoziali, istanze, suppliche e altre carte d’archivio; e spigolando tra le paludi di ieri e di oggi, sparse tra le Alpi e il mare africano.
15

La bonifica idraulica in Val di Chiana. Trasformazioni socioeconomiche in età Leopoldina (XVIII sec.)

Di Fratta Francesco
Editore: Porto Seguro
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Dov’è possibile riconoscere in Toscana il complesso rapporto tra uomo e natura? La Val di Chiana reca ancora i segni degli interventi antropici nel corso della storia della bonifica, dagli argini di separazione alle “strutture” poste ai due estremi del Canale Maestro: la Chiusa dei Monaci e il Callone di Valiano. Il paesaggio agrario della mezzadria con l’insediamento sparso delle case coloniche leopoldine, che punteggiano le campagne chianine, hanno infatti lasciato un’impronta profonda sull’immagine oggi tipica di quel territorio. In un appassionante viaggio documentato nell’età preindustriale a caccia del fragile equilibrio tra l’uomo e la sua energia potenziale, tra l’abilità di modellare il paesaggio e la capacità di proiettare la società verso il suo sviluppo industriale, Francesco Di Fratta segue le tracce della storia dell’ingegneria idraulica toscana, con lo spirito di osservazione e la curiosità che animò le grandi menti politiche dell’età moderna.
16

Epopea di un fiume. Il Lambro e la sua storia

Santambrogio, Giovanni
Editore: La vita felice
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Il fiume è memoria. Ovunque lo si osservi e a qualsiasi ora del giorno e della notte, ogni fiume porta con sé le tracce di un'origine e, con essa, frammenti di vita vissuta di ciascun territorio lambito. È il testimone di stagioni che si sono succedute, è lo specchio di un paesaggio, è la voce del tempo. "Epopea di un fiume. Il Lambro e la sua storia" racconta il viaggio delle acque in una terra, la Brianza, dal ricco passato e anticipatrice di cambiamenti profondi: qui si è insediato il regno longobardo, la regina Teodolinda - artefice della diffusione del cristianesimo - ha scelto Monza come sua residenza. Leonardo ha progettato un collegamento tra il Lago di Lecco e il Lambro; i mulini, dal Medioevo al Novecento, hanno sostenuto lo sviluppo dell'economia, da quella agricola a quella industriale delle filande. Sempre il Lambro è protagonista e testimone dei cambiamenti dell'ambiente. Il suo corso ha ispirato poeti e letterati, il suo nome compare nell'opera di Salvatore Quasimodo, premiata con il Nobel nel 1959. Carlo Emilio Gadda lo ricorda in racconti e romanzi. Luigi Santucci ne parla, così come lo descrivono Carlo Annoni, Alberto Airoldi, Piero Marelli. Nell'Ottocento aveva conquistato i coniugi Carolina e Federico Lose, Cesare Cantù, l'abate Luigi Polidori, Augusto Serena. Tutti testi che il volume raccoglie.
17

Laghi della Lombardia

Perini, Virginia
Editore: Editoriale Programma
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
I confini della Lombardia non toccano mai il mare, ma al loro interno si trovano spiagge che si affacciano sull'acqua dolce. è la regione in Italia che conta il maggior numero di laghi ed è attraversata dai primi tre bacini di origine naturale più grandi del Paese, ovvero il Garda, il Lago Maggiore e il Lago di Como. In questo volume potete approfondirne le caratteristiche e, attraverso le zone geografiche, ritroverete anche gli altri laghi celebri della pianura fino a scoprire quelli meno noti e selvaggi, arroccati sulle montagne.
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Limnai. Archeologia delle paludi e delle acque interne

Caliò Luigi Maria; Lepore Giuseppe; Todaro Simona
Editore: Quasar
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA
Paludi, acque interne e specchi d'acqua vengono analizzati alla luce della loro rilevanza in ambito economico, forniscono risorse minerarie fondamentali per il commercio e per la creazione di composti medicinali. Esse sono fondamentali elementi di difesa naturale, o artificiale, del territorio e, attraverso l'opera dell'uomo, da elemento primordiale e naturale divengono propulsore di civiltà.
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Polesine e acque nell'età moderna e contemporanea

Agostini Filiberto (cur.); Raito Leonardo (cur.)
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il tema delle acque ha da sempre accompagnato la storia del Polesine. Lambito da due grandi fiumi – Po e Adige – attraversato da altri corsi d’acqua, scoli e collettori, questo territorio ha sperimentato la tragedia di piccole e grandi alluvioni – “memorabile” quella del novembre 1951 – che hanno provocato morte, abbandono della terra ed emigrazione di migliaia di contadini. Molte cose nel Polesine riportano all’importanza delle acque: i toponimi dei paesi, i nomi dei fiumi, la dedicazione delle chiese, le leggende di amori impossibili, la magia dei boschi, le devozioni popolari, i canali di bonifica, l’origine stessa della città di Adria. Per molti aspetti è «un mondo a parte», un’area di congiunzione tra la società veneta e quella ferrarese-mantovana, un crocevia di strade e terre bonificate, un mosaico di ville e chiese. Oggi la singolarità fisica di questo territorio ha trovato finalmente una stabilità idraulica e una solidità economica e sociale.
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Lesina e la bonifica idraulica del comprensorio lagunare. Con particolare riferimento ai lavori eseguiti negli anni Venti e Trenta del Novecento

Cavallo Salvatore Primiano
Editore: Li.Pe Litografia Persicetana
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA

Pubblicato in DATI il 02/02/2024