Non è normale che sia normale. Persone e aziende contro la violenza di genere
Fondazione Libellula (cur.)
Editore: Sperling & Kupfer
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Che il contrasto alla violenza di genere sia una questione urgente è ormai evidente: ce lo ricordano ogni giorno le tragiche notizie che affollano i mezzi di informazione. Quello di cui si parla meno, però, è l'altro piano, meno eclatante, su cui questa violenza si propaga: quello della quotidianità. Un piano fatto di gesti, parole e abitudini che ci sembrano normali, ma che normali non sono. La violenza di genere, inoltre, non si presenta solo tra le mura di casa o per strada: attraversa anche i luoghi in cui trascorriamo gran parte delle nostre giornate, ossia gli ambienti di lavoro. Un commento, uno sguardo, una battuta che sembra innocua: piccoli segnali che spesso ignoriamo per abitudine o per paura di «creare problemi». Ma è proprio da queste crepe che si alimenta la cultura della violenza. Nessuno ne è davvero estraneo: ognuno di noi, in modi diversi, ne è stato coinvolto almeno una volta. La missione di Fondazione Libellula è portare voce dove troppo a lungo c'è stato silenzio. Perché la violenza di genere è vicina, è concreta, e si manifesta anche negli uffici, lungo i corridoi, durante le riunioni di lavoro. Riconoscerla è il primo passo. Chiedersi come reagire, come sostenere chi ne è vittima e come costruire ambienti realmente inclusivi è il passo successivo. Questo libro nasce per offrire strumenti, parole e prospettive nuove: un tassello di un percorso già avviato, che invita tutti e tutte a diventare parte del cambiamento. Non possiamo più rifugiarci dietro un «è sempre stato così»: è tempo di scegliere di sentirsi responsabili, per costruire insieme un domani di rispetto, equità e libertà.