Giornata della Memoria 2025 - Narrativa

In occasione della Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, proponiamo una selezione di 30 opere di narrativa legate all'Olocausto.

Storie vere, romanzi ispirati a fatti realmente accaduti, memorie dei campi di concentramento o della persecuzione, racconti di chi con fatica e coraggio è riuscito ad andare avanti e continua a lottare perché quello che è successo non accada più.

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1

Storia di Tova. La bambina di Auschwitz

Friedman Tova
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Tova Friedman aveva solo cinque anni quando è stata internata ad Auschwitz insieme a sua madre, e ne aveva quasi dodici quando è partita per gli Stati Uniti per iniziare una nuova vita. Dalla devastazione del ghetto ebraico polacco in cui ha vissuto i primi anni ai giorni terribili nel campo di concentramento, fino all'arrivo dei russi nel 1945, la sua è una storia di grande coraggio, resilienza e speranza. Dopo averla raccontata nel bestseller  La bambina di Auschwitz, Tova ha deciso di rivolgersi ai lettori più giovani con questa preziosa edizione illustrata, che include un inquadramento storico sulla seconda guerra mondiale e sull'Olocausto e una sezione di domande e risposte. L'incredibile memoir di una delle più giovani deportate ad Auschwitz, tra i pochissimi ebrei a essere usciti vivi dalle camere a gas.
2

Dio mi deve chiedere perdono. La storia di Luciano Battiston un ragazzo di campagna deportato a Mauthausen

Fantin Alessandro
Editore: nuovadimensione
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Un ragazzo di provincia ignaro delle dinamiche politiche e sociali viene deportato nei lager nazisti. Si salva grazie all’amicizia e alla forza di resistenza. Luciano Battiston è un ventunenne della campagna pordenonese quando viene arrestato nel 1945 durante un rastrellamento notturno. Torturato dai fascisti della “Banda Vettorini” e condannato a morte dal tribunale tedesco, viene graziato e deportato a Mauthausen il 7 febbraio con il numero di matricola 126625. Affronta i 186 scalini della “Scala della Morte” e tutte le mansioni più massacranti. Sopravvive all’inferno del lager grazie a un compaesano, Luigi “Vigi” Belluz, ritrovato nel campo. Luciano e Vigi fanno un patto: “O via tutti e due o a casa tutti e due”; i due amici dividono tutto, persino l’aria che respirano. Giunto allo stremo delle forze e a un passo dal forno crematorio, Luciano viene liberato dalle truppe americane il 6 maggio 1945. I due compaesani sopravvissuti tornano a casa a piedi, affrontando molte avversità lungo il percorso. La confessione toccante di Luciano è stata raccolta dal nipote Alessandro, un passaggio di testimone per tramandare ciò che è stato e scongiurare i rigurgiti di nazifascismo.
3

Il numero sul tuo braccio è blu come i tuoi occhi

Umlauf Eva
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Il 3 novembre 1944, una bambina di nome Eva fu marchiata come prigioniera ad Auschwitz con il numero A-26959. Svenne tra le braccia di sua madre, ma sopravvisse al dolore del tatuaggio e a innumerevoli altri shock. Non aveva ancora compiuto due anni. Era nata a Novaky, Slovacchia, in un campo di lavoro per ebrei. Al momento della liberazione, il 27 gennaio 1945, sua madre Agnes era incinta della seconda figlia; Eva era malnutrita e soffriva di diverse malattie. «Si dimentichi della bimba, non sopravviverà», dissero i medici ad Agnes. Ma Eva sopravvive e, cresciuta con una madre che, come molti scampati all’inferno, non parla mai delle atrocità subite, cerca risposte che nessuno può darle. Soffre di frequenti malanni, e gli orrori spesso riaffiorano alla sua memoria in forma di incubi. Finché l’incontro con altri sopravvissuti all’Olocausto, tra cui il futuro marito Jakob, le dà l’opportunità di vivere la sua identità ebraica e di ricostruire i pezzi della sua infanzia perduta.
4

Quando imparammo la paura. Vita di Laura Geiringer sopravvissuta ad Auschwitz

Sessi Frediano
Editore: Marsilio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Il giorno e l’ora della liberazione dai campi di concentramento vengono spesso raccontati e rappresentati come un ritorno alla vita e la fine di atroci sofferenze. Non è stato così per molti dei prigionieri dei Lager, tanto meno per le poche donne scampate all’orrore. E non è stato così per Laura Geiringer, unica sopravvissuta della sua famiglia, tornata a casa con la consapevolezza di dover impiegare tutte le sue forze per ricominciare a vivere. La vergogna e il disgusto per quanto subito la spingono a tacere: chi le crederebbe? A chi parlare dei tremendi esperimenti che il professor Carl Clauberg conduceva sui corpi delle donne ad Auschwitz? Chi non aveva esperienza del Lager non poteva capire, forse non sarebbe nemmeno riuscito ad ascoltare. Unico sfogo per sfuggire al ricordo delle abiezioni di Birkenau è il diario di memorie a cui affida i suoi pensieri. Grazie a quelle parole, a nuovi documenti e a testimonianze inedite, Frediano Sessi ricostruisce la tragica storia di Laura e della sua famiglia, dalla serenità dell’infanzia all’ignominia delle leggi razziali; dalla tentata fuga a Gruaro alla detenzione a Venezia; dal tragico trasferimento ad Auschwitz sul medesimo convoglio di Primo Levi al tentativo di riprendere, dopo la liberazione, un’impossibile normalità. Accanto alle storie sia degli aguzzini sia delle compagne che con lei hanno condiviso torture e vessazioni, emerge con forza in queste pagine il desiderio di resistere con ogni mezzo a quel male assoluto.
5

Crematorio freddo. Cronache dalla terra di Auschwitz

Debreczeni József
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Quando József Debreczeni arrivò ad Auschwitz nel 1944, se gli fosse stato detto di andare a sinistra la sua aspettativa di vita sarebbe stata di quarantacinque minuti. Invece fu mandato a destra: quel che seguì furono dodici orribili mesi di prigionia e lavori forzati per poi finire nel crematorio freddo, come veniva chiamato l'ospedale del campo di Dörnhau, dove i prigionieri troppo deboli per lavorare venivano lasciati morire. Debreczeni riuscì a sopravvivere e volle mettere su carta le sue esperienze stilando uno dei più duri e potenti atti d'accusa contro il nazismo mai scritti. Questo libro di memorie, reso con la prosa precisa e non sentimentale di un giornalista straordinario, chiede a chi legge di immaginare esseri umani in circostanze impossibili da comprendere. Pubblicato in ungherese nel 1950, non venne subito tradotto nel resto del mondo a causa del maccartismo, della guerra fredda e dell'antisemitismo. Oggi questa gemma sepolta è apparsa in quindici lingue e prende finalmente il posto che le spetta tra le grandi opere della letteratura sulla Shoah.
6

Mi chiamo Oleg. Sono sopravvissuto ad Auschwitz

Boni Filippo
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Ha undici anni Oleg Mandic, quando l'Armata Rossa entra ad Auschwitz per liberare gli ultimi sopravvissuti. Nato a Sušac, attuale Croazia, nel 1944 viene arrestato con la madre e la nonna e deportato. Non è ebreo ma prigioniero politico, perché suo padre e suo nonno, dopo l'occupazione, si sono uniti ai partigiani. Ad Auschwitz sperimenta e sopporta l'inimmaginabile: la fame, i lavori forzati, i continui soprusi delle SS; finisce anche nel famigerato reparto del dottor Mengele, da cui i bambini spariscono senza che nessuno ne sappia più nulla. La morte, nel campo, è ovunque: c'è chi la cerca per disperazione gettandosi contro il recinto elettrificato e chi, appena sceso dal treno, già finisce per trasformarsi in fumo e uscire dai crematori. Oleg, invece, si salva. Per caso, per fortuna, forse per destino. Per anni tiene sotto chiave i ricordi, incapace di descrivere ciò che ha vissuto. Ma quando riaffiorano, insieme a loro arriva il bisogno di tornare, di rivedere quei luoghi, darne testimonianza e rispondere al richiamo di una misteriosa lettera... «Alle mie spalle si chiuse il cancello di Auschwitze si abbassò la sbarra con sopra la storica frase: "Arbeit macht frei". Sono stato l'ultimo prigioniero a uscirne vivo.»
7

Il falsario di Auschwitz

Schiernecker Paul
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Una toccante storia basata su eventi reali. Georg Gottlieb, sopravvissuto all'Olocausto grazie all'amore per sua moglie e alla speranza di rivederla. Quando si innamora della bellissima comunista Rose, il giovane tipografo ebreo Georg comincia a falsificare documenti ufficiali per aiutarla. In una Praga occupata dai nazisti e sempre più cupa, il loro amore tiene accesa la speranza di entrambi. Fino a quando la Storia non irrompe, inesorabile, a sconvolgere tutto. Arrestati e separati ad Auschwitz, Georg e Rose si promettono che ogni giorno, alle otto di sera, penseranno l'uno all'altra. Usando la sua abilità di falsario per aiutare gli altri detenuti, Georg ottiene favori e informazioni su Rose. Quando scopre che si trova a Birkenau, riesce nell'impresa impossibile di falsificare il tatuaggio sul suo braccio pur di ricongiungersi a lei. Ma non appena i due sposi si rivedono, Georg viene prelevato dalle guardie: il suo talento non è passato inosservato, e adesso i nazisti vogliono utilizzarlo a proprio vantaggio per un'operazione segreta... Per rivedere la sua Rose ha falsificato perfino il tatuaggio sul suo braccio. Ma un talento come il suo non passa inosservato, e i nazisti non hanno intenzione di lasciarselo scappare...
8

Boschi cantate per me. Antologia poetica dal lager femminile di Ravensbruck. Testi originali a fronte

Moretti Anna Paola (cur.)
Editore: Enciclopedia delle Donne
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
"Boschi cantate per me" è un'antologia, a cura di Anna Paola Moretti, che raccoglie una selezione di circa 90 poesie, composte da 50 deportate a Ravensbrück, di 15 nazionalità diverse, tradotte da poete, presentate con i testi originali a fronte e raggruppate per temi. Di ogni autrice è riportata anche una breve biografia. Frutto di un lavoro di ricerca ventennale, il volume restituisce voce alle testimoni e rappresenta un'occasione di incontro con la forza femminile, la sorellanza e la solidarietà che caratterizzano l'esperienza femminile nei lager.
9

La ballerina di Auschwitz. La mia storia

Eger Edith Eva
Editore: Corbaccio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Edith ha sedici anni, è una ballerina di talento e una bravissima ginnasta che aspira alle Olimpiadi. E, fra allenamenti massacranti e la quotidiana battaglia per trovare il suo posto in una famiglia dove è considerata la figlia «dotata di cervello ma non di bellezza», è troppo presa per soffermarsi a riflettere su quel che succede nel mondo e nel suo Paese. Ma l'Ungheria del 1943 incomincia a diventare pericolosa per una ragazza ebrea. Appena Edith si innamora per la prima volta, si trova rinchiusa, insieme alla sua famiglia, nel vagone di un treno diretto ad Auschwitz. Persino in questi momenti bui, Eric, il ragazzo di Edith, mantiene viva la speranza: «Non dimenticherò mai i tuoi occhi» le dice attraverso le assi del carro bestiame. La realtà di Auschwitz supera ogni peggiore incubo, eppure Edith, nonostante la fame che patisce e gli orrori che vive, è sostenuta dal pensiero di Eric. Sopravvive, insieme con la sorella Magda, e torna a casa, piena di dolore e sensi di colpa: la vita le appare più un peso che un dono… almeno fino a quando non capisce di poter scegliere. Non può cambiare il passato, ma può scegliere come vivere il presente e persino amare di nuovo. Intenso, commovente, aspro e luminoso allo stesso tempo, "La ballerina di Auschwitz" è il grido di una ragazzina travolta dal Male, ma forte abbastanza da rinascere a nuova vita... ancora sulle punte.
10

Bucefalo il pugilatore

De Caprio Alessio
Editore: Infinito Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
La vera storia di Lazzaro Anticoli, ebreo residente nel ghetto di Roma, venditore ambulante e boxeur aspirante al titolo di campione nazionale, arrestato e ucciso insieme ad altri 334 martiri - civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni - il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine dalle forze di occupazione tedesche. Attraverso il dramma di Lazzaro vengono raccontate le vicende di un quartiere intero, che negli anni Trenta e Quaranta del Novecento hanno caratterizzato la vita di "piazza" di uno dei cuori pulsanti della Capitale. "Grazie a De Caprio, la storia di Bucefalo rientra a pieno titolo nella storia degli ebrei romani che lottarono sul ring prima e nella Resistenza poi". (Claudio Procaccia e Georges de Canino) "Il 24 marzo 1944 Lazzaro e gli altri 74 ebrei aggiunti con espressa autorizzazione alla lista di Kappler tornarono a ottenere una tragica comunanza con gli altri cittadini italiani proprio alle Fosse Ardeatine. Non più diversi, non più stranieri ma solo esseri umani fra altri esseri umani". (Ruth Dureghello) Questo libro include la trascrizione dell'omonima opera teatrale.
11

Il tribunale del bene. La storia di Moshe Bejski, l'uomo che creò il Giardino dei giusti

Nissim Gabriele
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Esiste a Gerusalemme un luogo chiamato Giardino dei Giusti, dove ogni albero ricorda un uomo che ha salvato almeno un ebreo dalla persecuzione nazista. Alla sua nascita ha contribuito in modo decisivo Moshe Bejski, ebreo polacco scampato alla deportazione grazie a Oskar Schindler. Dopo il conflitto Bejski ha condotto una campagna per onorare il suo salvatore e tutti i «gentili» che aiutarono gli ebrei, per quanto imperfetti e contraddittori, affrontando una dura opposizione ideologica. Alla fine è riuscito a far riconoscere il valore della «memoria del bene», a mostrare le possibilità di rigenerazione morale anche nei momenti estremi.
12

Mi alma. Il viaggio di Rahamin Coen da Rodi a Roma passando per Auschwit

Mieli David; Mieli Micol
Editore: Giuntina
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Mi alma - "anima mia" in ladino è l'affettuosa espressione che Rahamin rivolge ai nipoti mentre racconta la sua storia di sopravvissuto ai lager nazisti, superando profonde resistenze in nome del dovere supremo di "ricordare e raccontare". La tragedia della Shoah, tuttavia, è vissuta come una dolorosa parentesi fra due periodi di vita intensi e sereni. Prima a Rodi, isola dell'Egeo sotto il governo italiano dal 1912, in una atmosfera di grande armonia fra greci, turchi ed ebrei, fino alla breve ma drammatica occupazione tedesca e la deportazione ad Auschwitz. Poi nel dopoguerra, in Italia, il lento ritorno alla vita, il recupero della fiducia in se stesso e nella "bontà dell'uomo" - mai abbandonata del tutto, neanche nei momenti più tristi -, il lavoro, il matrimonio, le figlie. Il recupero della normalità nel quale risiede l'eccezionalità di questa storia e nel quale può ritrovarsi un piccolo esempio dell'intima forza del popolo ebraico.
13

C'era 'n ber sole. Storia di Settimia Spizzichino

Patamia Ilaria; Perfetti Amalia (cur.)
Editore: People
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
In una Roma indolente e bellissima, le sorelle Settimia e Gentile raccontano la propria storia dopo la razzia del quartiere ebraico di Roma del 16 ottobre 1943. Mentre Gentile, che si è salvata dal rastrellamento, attende a casa il ritorno delle donne della propria famiglia all’indomani della Liberazione, del tutto ignara della sorta toccata loro, Settimia, l’unica sopravvissuta, nel rientrare ripercorre gli eventi che l’hanno travolta, in un viaggio anche metaforico di andata e ritorno dall’inferno. "C’era ’n ber sole" è la storia degli ultimi momenti di queste due donne, prima del loro ritrovarsi dopo quasi due anni. Due monologhi che si intrecciano come un dialogo a distanza, fatto di considerazioni e ricordi, in cui l’elemento tragico è filo conduttore del vissuto sia di chi ha patito le atrocità dei campi sia di chi ne è scampato, pur non credendosi degno della salvezza.
14

Il pugile di Auschwitz

Brouwer, Erik
Editore: Solferino
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Una rappresentazione epica e una testimonianza importante di quanto l’umanità possa resistere quando è messa alla prova del male assoluto. Nel 1943, il campione olandese di pugilato Leen Sanders, ebreo catturato dai tedeschi, fu spedito nel campo di concentramento di Auschwitz. Sua moglie e i suoi due figli, scesi dal treno, finirono nel gruppo «a sinistra», subito uccisi nei forni crematori. Leen fu mandato «a destra» con gli altri idonei al lavoro. Riconosciuto da un ufficiale delle SS, gli venne assegnato un posto privilegiato nelle cucine in cambio di incontri settimanali di boxe per l’intrattenimento dei nazisti. Per anni, quotidianamente e a prezzo della vita, rubò, nascose e contrabbandò cibo e vestiti nelle cucine e negli ambulatori del campo per alleviare l’insopportabile sofferenza dei prigionieri. Aiutando anche, e cercando di sostenere, le donne olandesi vittime degli esperimenti del dottor Mengele nel Blocco 10. Per i suoi compagni ebrei nel campo, fu soccorritore e leader, difendendoli anche durante l’amara marcia della morte verso Dachau, all’avvicinarsi della fine della guerra. Erik Brouwer racconta la storia di Leen, dai bassifondi di Rotterdam, negli anni Venti, alla fortuna sportiva, alle avvisaglie dei rastrellamenti tedeschi, fino al campo e alla sua vita di sopravvissuto nel dopoguerra.
15

La lista di Josephine. La storia vera e mai raccontata della donna ebrea che ingannò i nazisti per salvare migliaia di prigionieri dai campi di concentramento

White, Elizabeth B. ; Sliwa, Joanna
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Da Lublino, nel cuore della Polonia occupata, la matematica ebrea Josephine Janina Mehlberg utilizzò documenti falsi per fingersi un'aristocratica polacca e conquistare la fiducia degli ufficiali nazisti. La “Contessa” riuscì a raggiungere una posizione di prestigio e con astuzia, lusinghe e una tenacia d'acciaio, convinse i funzionari delle SS a rilasciare migliaia di prigionieri dal campo di concentramento di Majdanek. Ottenne il permesso di consegnare cibo e medicine mentre contrabbandava personalmente forniture e messaggi ai combattenti della Resistenza e alla fine, superando un'infinità di pericoli, riuscì a salvarsi dalla guerra e a emigrare negli Stati Uniti. Attingendo al manoscritto delle memorie inedite di Mehlberg, due storiche professioniste ed esperte dell'Olocausto hanno scoperto la storia completa di questa donna straordinaria e l'hanno portata alla luce dopo oltre settantacinque anni di oblio. La storia vera, straordinaria e sconosciuta di Josephine Janina Mehlberg, una matematica ebrea che salvò migliaia di vite fingendosi una contessa.
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La dedica

Rebhun, Miriam
Editore: Giuntina
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
«Sono Daphna, ho settantasei anni e sono tua figlia. Vivo a Berlino, ora sono in viaggio in Israele e penso a te». È un messaggio lasciato sulla pagina web che ricorda Kurt Emanuel Rebhun, detto Gughi, zio dell’autrice, morto durante la guerra d’Indipendenza di Israele nel 1948. Ma chi è Daphna? Esiste davvero questa cugina acquisita? Nessuno in famiglia ne ha mai sentito parlare. Miriam Rebhun non può fare a meno di indagare: vuole trovare Daphna, verificare se davvero manca un ramo nel già vasto albero genealogico della propria famiglia. In questa appassionante ricerca dovrà ripercorrere i tempi tumultuosi della Seconda guerra mondiale, della Shoah e della nascita dello Stato d’Israele, passando da Napoli a Haifa, fino a Berlino, e rivelando al lettore un’incredibile storia famigliare che solo il destino ebraico del ’900 poteva contenere.
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Vite da ariani

Dalla Volta, Guido
Editore: ED-Enrico Damiani Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
1936. Guido Dalla Volta è un imprenditore di successo, sposato e con due figli, Alberto e Paolo. Ma i Dalla Volta hanno origini ebraiche. Mentre sua moglie Emma presagisce il pericolo, Guido tenta invano di metterli tutti in salvo. 1962. Emma e suo figlio Paolo, ormai padre, devono convivere con una verità complicata e negata. Sullo sfondo di questo non detto, si staglia una lettera in cui Alberto è ricordato come «il più degno di sopravvivere» da un suo compagno di prigionia ad Auschwitz, Primo Levi, che all’amico dedicherà passaggi salienti dei suoi capolavori. Guido Dalla Volta racconta la “vita da ariani” della sua famiglia, il tentativo di sfuggire alle persecuzioni e, finita la guerra, quello di evitare le sofferenze del ricordo. Prefazione Liliana Segre.
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La gentilezza degli altri. Un bambino ebreo nella Grecia occupata

Molho, Anthony
Editore: Viella
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
In questo racconto personale Antony Molho (Salonicco 1939) ripercorre le sue esperienze e i suoi ricordi d’infanzia, quando i suoi genitori lo passarono letteralmente di mano in mano e di casa in casa, da Salonicco ad Atene, nel tentativo di salvarlo dai nazisti. Quella che Molho ci narra, in controluce, è anche la storia della Grecia occupata e delle sorti degli ebrei di Salonicco, finora quasi assente dall’ampia memorialistica sull’Olocausto. Un racconto fatto di piccole storie di brevi momenti, i ricordi di un bambino inconsapevole della portata degli eventi che attraversava tessuti insieme con lo sguardo dello storico di oggi, e con i fili di una costante riflessione sugli interrogativi più grandi: le possibilità, i limiti e gli intrecci fra memoria, autobiografia e identità.
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Odissea di una famiglia perbene (1940-45)

Lubrano Giuseppe; Lubrano Maria (cur.)
Editore: Galzerano
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Giuseppe Lubrano, nato a Napoli il 16 aprile 1909, è un antifascista combattivo, audace, fermo e coerente nei propri principi; più volte minacciato dagli squadristi con la somministrazione della purga e dell'olio di ricino non si arrese al fascismo e continuò ad avversarlo, tenendo comizi ai frequentatori della birreria di Miano. In questo diario racconta le peripezie, le lotte e le disgrazie capitategli «a causa della guerra» voluta dal fascismo: parla della barbarie della guerra e dei tedeschi e testimonia le «giornate orrende di vita vissuta» che travolsero la sua famiglia che - desiderosa di pace - fu costretta a lasciare Napoli e a rifugiarsi a Gaeta, mentre Giuseppe Lubrano viene deportato in Germania in un campo di concentramento.
20

Un olimpionico nel lager. Gino Ravenna, dai Giochi Olimpici di Londra al campo di concentramento di Auschwitz

Trifirò Massimo
Editore: Absolutely free
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Non risparmiarono nessuno le leggi razziali antisemite de11938, nemmeno chi aveva un passato di grandi meriti sportivi e un fratello podestà nei primi anni dell'avvento del fascismo. Gino Ravenna era nato a Ferrara il 30 agosto del 1889, terzogenito di cinque fratelli. La sua famiglia, di ascendenza israelitica, era conosciuta e rispettata in città, e il fratello Renzo, avvocato, nato ne11893, era stimato al punto dopo l'avvento al potere del Fascismo - di essere nominato Podestà a partire dal 1926 e fino al 1938, quando venne costretto alle dimissioni a ridosso dell'emanazione delle leggi razziali. Gino fu atleta olimpico a diciotto anni, nella competizione a squadre. L'Italia arrivò sesta, un ottimo piazzamento, presto dimenticato però per festeggiare le medaglie di Alberto Braglia, considerato il più forte ginnasta del mondo in quell'anno. Fu però una grande esperienza, per Gino, che di Braglia divenne perfino amico. Un anno indimenticabile, in una vita che durò altri trent'anni. Poi le leggi razziali cambiarono tutto. Per salvarsi la famiglia Ravenna si disperse, ma Gino non ce la fece. Preso e deportato ad Auschwitz, vi giunse il 26 febbraio de11944 per morire un mese e mezzo dopo, ad aprile.
21

La controfigura di Heydrich

Mancini Annalisa Marianne
Editore: Giovane Holden Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA STORICA
Reinhard Heydrich è il nazionalsocialista perfetto. Alto, biondo e atletico, azzurri occhi di ghiaccio. Violinista di talento. Architetto della Soluzione Finale. Thies Klaas, giovane e ambizioso ex ufficiale della Wehrmacht, di cui il potente capo della Direzione generale per la Sicurezza del Reich intuisce le doti umane e militari, fisicamente gli somiglia molto. Tanto che è soprannominato la controfigura di Heydrich: elegante, sempre misurato, capace di motivare i sottoposti, anch'egli appassionato violinista. Nel gennaio del 1942, Heydrich opera perché il suo protetto venga nominato capo delle SS in Francia con il compito di preparare il terreno per lo sterminio degli ebrei. Fino al suo trasferimento a Parigi, Klaas, però, si è occupato soprattutto di programmazione strategica e di archivistica; coordinare le operazioni afferenti alla Soluzione Finale lo coglie impreparato e la sua complessa personalità mostra fin da subito tutte le proprie contraddizioni. Perché lui, segretamente contrario all'ideologia nazista, si è arruolato nelle SS? Qual è la causa scatenante dei suoi incubi notturni? Chi è Lili, cui non smette di pensare? Durante un sopralluogo in un lager francese, sceglie un prigioniero, Wilhelm, per farne il proprio giardiniere. Non a caso privilegia quest'uomo: egli porta un triangolo rosa sulla sua casacca, simbolo attribuito nei campi agli omosessuali; accogliendolo in casa sua, vuole salvarlo dai soprusi del lager, ma anche indirettamente accogliere la parte più controversa e nascosta di se stesso. La precarietà del momento storico costringerà Thies Klaas a rivedere il suo ruolo di SS, spingendolo a passare da controfigura a protagonista della propria vita.
22

Isidor

Kupferberg, Shelly
Editore: Keller
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Isidor Geller ce l'ha fatta: è dottore in Giurisprudenza, Cavaliere del Lavoro, collezionista d'arte e multimilionario, consigliere economico dello Stato austriaco, culture dell'opera e, dopo due matrimoni falliti, amante della bellissima cantante Ilona Hajamássy. Il cammino che ha percorso dall'angolo più remoto e povero della Galizia, dallo shtetl ai circoli più alti di Vienna, è lungo. Isidor è convinto che la sua solida posizione sociale e finanziaria lo metta al riparo da qualsiasi pericolo nella società cosmopolita viennese degli anni Venti e Trenta del Novecento, ma nel 1938 tutto cambia…
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Oskar Schindler. Vita del nazista che salvò gli ebrei

Cosi, Francesca ; Repossi, Alessandra
Editore: TS - Terra Santa
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Sono passati più di cinquanta anni da che Israele conferì il titolo onorifico di “Giusto tra le nazioni” a Oskar Schindler, ma la sua storia e la personalità continuano a essere oggetto di dibattito. La sua battaglia per salvare i suoi impiegati ebrei dalla morte, che gli costò la rovina economica, stride terribilmente con il suo passato al servizio dei nazisti. Con il tempo Schindler iniziò a prendere coscienza dell'oscura realtà che fino ad allora aveva ignorato e, sfruttando i suoi contatti nelle alte sfere militari, ottenne che i suoi lavoratori non fossero inviati nei campi di concentramento. In questo libro si racconta tutta la vita di questo eroe: dall'infanzia, ai successi economici come imprenditore, al rapporto con la moglie Emilie, determinante nella sua svolta.
24

La donna senza tomba

Pollack, Martin
Editore: Keller
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
È quasi l'estate del 1945, i partigiani jugoslavi stanno avanzando nella Bassa Stiria e arrestano vari abitanti di origine tedesca. Tra questi anche la settantenne Pauline Drolc, nata Bast, che dalla cittadina di Tiiffer — in sloveno Lagko — viene portata al campo di internamento provvisorio del castello di Hrastovec. Poche settimane dopo il suo arrivo muore a causa delle condizioni disumane del campo, della fame e dello sfinimento, o forse a seguito di una delle malattie che vi proliferavano. La sua tomba non viene mai trovata. Pauline, che è la prozia di Martin Pollack, segue il destino di molti prima e dopo di lei, e non ne sapremmo nulla se non fosse per questo ennesimo gioiello di ricerca e reportage che l'autore austriaco ha scritto. Il suo libro dedicato al padre, l'SS Gerhard Bast, è diventato una delle pietre miliari della "letteratura documentaria" in lingua tedesca. Ora questo nuovo lavoro di Pollack si pone al fianco di quell'opera e ci conduce, con l'andamento di un poliziesco, alla scoperta della biografia di Pauline e del complesso intreccio di Storia, confini, nazionalismo e ideologie letali che fa da sfondo a questa vicenda emblematica.
25

Internatite. Una voce inascoltata dai campi fascisti (1940-43)

Mikuletic, Fortunat
Editore: Round Robin Editrice
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nel 1941, mentre la guerra infuria per l’Europa, un avvocato sloveno di Trieste, sospettato di attività antifasciste, viene strappato dalla sua vita e internato nei campi di concentramento fascisti di Corropoli e in seguito di Casoli in Abruzzo. Resoconto fedele della quotidianità nei campi fascisti, Internatite, oltre a narrare l’esperienza personale di Mikuletic, tesse il mosaico dei destini degli internati, un intreccio di vite sospese, tutte affette da quella malattia dell’anima che l’autore sardonicamente definisce “internatite”. L’abilità di Mikuletic nel discernere la luce anche nelle tenebre più dense si manifesta in ogni pagina di questo intenso, e a tratti sorprendentemente allegro memoir, che si offre alle lettrici e ai lettori di oggi come un omaggio alla resistenza umana e un monito per le generazioni a venire. Il testo è arricchito dalle illustrazioni del pittore Ljubo Ravnikar, amico e compagno di internamento di Mikuletic.
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Mauthausen città ermetica

Bizzarri Aldo
Editore: Trabant
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Un viaggio oltre i confini dell'umano. Arrestato dalla Gestapo mentre si trovava in Ungheria, tra il 1944 e il 1945 l'italiano Aldo Bizzarri condivise con altri prigionieri da ogni parte d'Europa la vita in uno dei più duri campi di concentramento nazisti. Scritto a caldo dopo la liberazione, "Mauthausen città ermetica" mira non tanto a ricostruire la vicenda personale dell'autore, quanto a mettere assieme i ricordi suoi e degli altri detenuti per dipingere un infernale mondo parallelo, impenetrabile e inimmaginabile dall'esterno. Una volta varcata la soglia delle sue tetre mura di pietra, Mauthausen si rivela come un mondo dalla morale rovesciata, nel quale non hanno valore i più elementari sentimenti umani. Una cronaca breve e senza fronzoli, e per questo ancora più toccante. Prefazione di Marcello Donativi.
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Le gemelle di Auschwitz. Una storia vera. Le due sorelle deportate a soli dieci anni nel più terribile campo di sterminio e miracolosamente sopravvissute

Kor, Eva Mozes ; Rojani Buccieri, Lisa
Editore: Newton Compton
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nell'estate del 1944, Eva Mozes Kor giunse ad Auschwitz con la sua famiglia. I genitori e le due sorelle maggiori furono subito mandati alle camere a gas, mentre Eva e la sua gemella, Miriam, vennero affidate alle cure dell'uomo che è passato alla storia come l'Angelo della morte: il dottor Josef Mengele. Eva e Miriam avevano solo dieci anni. Nonostante ai gemelli fosse concesso, all'interno del campo, il “privilegio” di conservare i propri vestiti e i capelli, non venivano loro risparmiati i più atroci esperimenti. Sottoposti ogni giorno a procedure mediche mostruose, moltissimi di loro non sopravvissero. In un racconto crudo, che tratteggia in modo semplice quali erano le condizioni di vita nel più brutale campo di sterminio della storia, l'autrice offre la testimonianza di una bambina che si trova a fronteggiare il vero volto del male. Eva Mozes Kor ha dedicato tutta la vita a tener vivo il ricordo dell'Olocausto, lavorando al tempo stesso per trasmettere un messaggio di pace e perdono che, anche di fronte all'orrore, rappresenta il tesoro più prezioso da conservare.
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Da Corso Vercelli a Treblinka, Storia di Susanna Pardo

Morgana, Carlotta
Editore: Giuntina
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Poco dopo la nascita di Susanna, nel 1916, la famiglia Pardo aveva deciso di lasciare Salonicco e trasferirsi a Milano. Joseph Pardo, il padre, era un commerciante di tessuti che aveva accettato le sfide di una città ricca e dinamica. Qui, nel grande appartamento di corso Vercelli, circondata dall’affetto di parenti e amici, Susanna era cresciuta tra i vivaci stimoli che il capoluogo lombardo, negli anni trenta, poteva regalare a una giovane ragazza. Susanna era innamorata di Milano, ma era ancor più innamorata di Davide, suo cugino, anche lui imprenditore e proprietario di una fabbrica di tessuti a Monastir, l’attuale Bitolj, in Bulgaria Lo sposò nel1940 e lo seguì nei Balcani, pronta a iniziare una nuova vita. Ma tutta la zona era controllata dai tedeschi e nel marzo 1943 la ferocia antiebraica si abbatté implacabile sulla giovane famiglia, che fu infine deportata a Treblinka. Di Susanna, di Davide e della piccola Esperance, la figlia nata nel 1941, si persero le tracce fino atre anni fa quando, grazie al lavoro degli storici Sara Berger e Marcello Pezzetti, sono venuti alla luce documenti dei ministeri dell’Interno e degli Esteri italiani dove si ha la certezza di quanto accadde. Grazie a questi studi, a interviste e ad accurate ricerche, Carlotta Morgana è riuscita a ricostruire, con precisione e grande sensibilità, il tragico gioco del destino che travolse la vita di una ragazza dolce e radiosa. Il testo è arricchito dalle lettere che Susanna scrisse da Bitolj alla famiglia d’origine.
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La lista di Kersten. Un giusto tra i demoni

Kersaudy, François
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Se tutti ricordano la storia di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che salvò più di mille ebrei dall’Olocausto, in pochi invece conoscono quella altrettanto straordinaria di Felix Kersten. Rinomato fisioterapista specializzato in massaggio terapeutico, alla vigilia della Seconda guerra mondiale Kersten riceveva i grandi d’Europa nei suoi studi di Berlino e L’Aia: magnati della finanza, dell’industria, della politica e della diplomazia. È nel 1939 che la sua vita prende una svolta inattesa, quando gli viene chiesto di visitare Heinrich Himmler, il potente Reichsführer delle SS: il gerarca nazista, una volta scoperto il potere guaritore delle sue mani, l’unico in grado di calmare il debilitante dolore addominale che lo tormenta da anni, non potrà più fare a meno dei suoi servigi e ne farà il suo insostituibile medico personale. Da parte sua, Felix Kersten, sfruttando la fiducia e la gratitudine del fanatico carnefice, riuscirà a salvare dall’inferno nazista un numero esorbitante di prigionieri: cifre sottostimate parlano di più di centomila persone di diverse nazionalità, fra cui sessantamila ebrei. François Kersaudy, storico specializzato nella Seconda guerra mondiale, ci narra un episodio poco noto della storia del XX secolo, ricostruendolo con perizia anche grazie alla sua conoscenza del tedesco, dell’inglese, dello svedese, del danese e dell’olandese, e attingendo a importanti fonti documentali, fra cui “le liste di Kersten” e il contenuto di archivi, memorie, diari, appunti e deposizioni dei principali protagonisti. Così, sullo sfondo degli eventi bellici che condurranno i nazisti verso un’inesorabile disfatta, ci racconta una vicenda umana complessa e sorprendente in cui si intrecciano terrore, codardia, generosità, fanatismo ed eroismo, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
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Il custode delle luci di Auschwitz

Brezniak Naphtali
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Come si fa a creare la luce nel luogo più buio al mondo? Quando Moshe Brezniak scende dal treno ad Auschwitz, è chiaro che la sua vita non sarà mai più la stessa. È chiaro anche che, per difenderla, dovrà resistere con ogni fibra del suo corpo e della sua anima. Moshe lo sa. Sa che, se vuole sopravvivere, deve evitare di essere assegnato ai lavori più pesanti, quelli a cui viene destinata la maggior parte degli uomini come lui, giovani e senza difetti fisici. Così, dà via l'ultimo dei suoi beni in cambio di un lavoro come elettricista. Quella posizione all'interno di una delle fabbriche di Auschwitz gli offre libertà che pochi hanno nel campo, e lui è determinato a usarle per aiutare gli altri. Ma con l'opportunità arriva il pericolo. E quella di portare luce ad Auschwitz, mentre lotta ogni giorno per sopravvivere, potrebbe rivelarsi per Moshe una missione impossibile... Una storia vera commovente. Una testimonianza della resilienza umana e una celebrazione del trionfo del bene sul male.

Pubblicato in DATI il 10/01/2025