Giornata della Memoria 2023 - Narrativa

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” (Primo Levi)

In occasione della Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, proponiamo una selezione di 30 opere di narrativa legate all'Olocausto. Storie vere, romanzi ispirati a fatti realmente accaduti, memorie dei campi di concentramento o della persecuzione, racconti di chi con fatica e coraggio è riuscito ad andare avanti e continua a lottare perché quello che è successo non accada più.

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1

Il nastro rosso. Il romanzo ispirato alla storia vera delle giovani sarte di Auschwitz

Adlington Lucy
Editore: Sperling & Kupfer
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STORICA
Un romanzo ispirato alla vicenda di alcune giovani sarte di Auschwitz. Una grande storia di coraggio e di resilienza, dove ago e filo possono fare la differenza tra la vita e la morte. Ella ha un unico, grande sogno: diventare una sarta abilissima. Così, giunto finalmente il suo primo giorno di lavoro, mette piede in un mondo fatto di sete, aghi, fili, forbici e nastri colorati. Dovrebbe essere al settimo cielo, ma quello in cui è capitata non è un laboratorio di sartoria qualunque. Ella, infatti, si trova nel campo di concentramento di Auschwitz e, in un luogo in cui a contare è solo la lotta per la sopravvivenza, ogni sua creazione può fare la differenza tra la vita e la morte. Mentre attorno a lei regnano brutalità e orrore, la ragazza si rifugia nel suo lavoro, nel suo amore per la moda e nell'amicizia con Rose, un'altra giovane condannata al suo stesso destino. Il talento permetterà a Ella di salvarsi? Ispirato a una storia vera, "Il nastro rosso" racconta uno degli aspetti meno conosciuti dell'Olocausto e narra un'indimenticabile storia di forza, sopravvivenza e amicizia.
2

Primo Levi. Nuova ediz.

Mastragostino Matteo
Editore: Becco Giallo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Autunno. A pochi mesi dalla morte, Primo Levi incontra gli alunni della scuola elementare Rignon di Torino, la stessa che lui frequentò da piccolo. Inizia così il lungo cammino di conoscenza in cui lo scrittore prenderà per mano i bambini e li accompagnerà con pacatezza nel suo dramma personale, cercando di spiegare con delicata fermezza cosa sia stato l'Olocausto e come sia riuscito a sopravvivere all'inferno di Auschwitz. Domanda dopo domanda, gli studenti apriranno gli occhi sulla pagina più nera della storia del secolo scorso, guidati dalla voce e dai gesti di uno dei suoi più autorevoli testimoni.
3

Auschwitz è di tutti

Ascoli Marta
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Nel 1944 Marta Ascoli è una ragazza di diciassette anni, e ancora non sa che la sua giovinezza coinciderà col momento più buio del Novecento. Una sera le SS fanno irruzione nella casa della sua famiglia, per metà ebrea: sarà lo spartiacque della sua esistenza. Ma non è il destino a scrivere la storia di Marta: sono le decisioni degli uomini. Prima la Risiera di San Sabba, poi il terribile viaggio in treno verso Auschwitz, sola in un convoglio di uomini pur di non abbandonare il padre; quindi Birkenau, Bergen-Belsen, la neve, i lavori forzati, le torture. Eppure Marta resta aggrappata alla vita e nel 1945 esce dal lager; ma il lager non sarebbe mai uscito da lei. Perché chi ha toccato la Shoah ne fa per sempre parte, e per sempre ne porta il numero. A distanza di decenni, Marta decide che il ricordo della sua tragedia non può rimanere chiuso tra le mura di casa, tra i suoi affetti: la sua storia deve appartenere a tutti, alle vittime di ogni violenza, ma anche a chi continua a pensare all'altro come nemico. Così, attraverso questa sua testimonianza asciutta e potente dello sterminio, il ricordo si fa resistenza, il personale diventa collettivo e la memoria si fa viatico per le generazioni future. Con la postfazione di Matteo Corradini e con fotografie inedite.
4

Dal giardino all'inferno. Lettere di una nonna ebrea dalla Germania. 1933-1942

Fazio Mara
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Nel 1928 Ludwig Lindner, un liberale protestante, viene nominato console della Repubblica di Germania a Genova e sposta in Liguria la sua famiglia, composta dalla moglie, Elisabeth Binswanger, di famiglia ebraica, e dai figli Lore e Wolfgang. Lore era la mamma dell'autrice di questo libro. Tra i due rami della famiglia - quello che resta in Germania e quello trapiantato in Italia - intercorre un fitto carteggio: centinaia di lettere scritte con cadenza regolare dalla nonna Lina e dalla sua nipotina Anneliese, destinate ai parenti «italiani». Trascritte e tradotte nei loro passaggi più importanti, queste lettere rappresentano ora un documento eccezionale, che ci permette di vivere in presa diretta le vicende di una famiglia ebraica tedesca dall'ascesa al potere di Hitler, nel 1933, alla deportazione delle due donne, nel 1942. Dalla serenità di un giardino sulle rive del Danubio all'inferno del Lager. Il carteggio, composto di parole sincere, intime, familiari, strazianti, descrive nel suo complesso il lento percorso, durato nove interminabili anni, attraverso il quale nonna e nipote vengono condotte senza pietà, umiliazione dopo umiliazione, all'esito atroce della deportazione e della morte. Grazie al lavoro di contestualizzazione storica operato da Mara Fazio, in queste pagine il lettore ha il privilegio di seguire la storia in prima persona, condividendo la commozione, l'angoscia, le esili speranze, la dignità, l'impotenza e il terrore che le parole di queste lettere ancora suscitano a distanza di ottant'anni. Ed è tanto più importante che l'operazione di recupero di questo materiale unico sia stata compiuta proprio da Mara Fazio, una diretta discendente, che oltre alla competenza storiografica mostra una dedizione ostinata, ispirata da profonda pietas filiale, dolorosamente percepibile.
5

La bambina di Auschwitz

Friedman Tova; Brabant Malcolm
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
La storia vera di Tova, una tra i pochissimi ebrei a essere uscita viva da una camera a gas Tova Friedman è una delle più giovani sopravvissute ad Auschwitz. A soli quattro anni scampò alle esecuzioni di massa nel ghetto della città polacca in cui viveva insieme alla sua famiglia. A sei anni fu fatta salire su uno dei treni diretti verso l'inferno in terra e deportata nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau. Nonostante la giovane età, in quel luogo fu testimone di terribili atrocità e si trovò, come pochissimi altri hanno avuto la possibilità di testimoniare, dentro una camera a gas. In questo libro Tova Friedman racconta finalmente la sua storia.
6

Il farmacista del ghetto di Cracovia

Pankiewicz Tadeusz
Editore: UTET
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d'autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l'unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la "soluzione finale" e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine... "Il farmacista del ghetto di Cracovia" racconta tutta l'assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l'incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all'orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: "Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?".
7

Memorie di Lucy Kalika. Odessa Vicolo Avchinnikovsky 7

Kalika Lucy; Fogarollo E. (cur.)
Editore: Ugo Mursia Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
820 giorni nel grembo della terra. Sembra impossibile, ma proprio nascondendosi in una cantina segreta situata sotto il pavimento della cucina di un piccolo appartamento, nel cuore della città di Odessa, Lucy Kalika, una giovane ragazza ucraina, è riuscita a sopravvivere alla tragedia della Shoah insieme alla madre, alla sorella e ad altre persone. Un'importante e inedita testimonianza che rende la nostra conoscenza dell'Olocausto ancora più completa e specifica, portandoci con la voce di una delle sue vittime nell'abisso di un'epoca e di una politica scellerata e disumana che non deve assolutamente ripetersi. Una storia che tocca il cuore e che non lascia indifferenti.
8

L'interprete

Wachsberger Arminio; Wachsberger C. (cur.); Wachsberger S. (cur.)
Editore: All Around
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Arminio Wachsberger venne arrestato dai nazisti a Roma il 16 ottobre 1943 e deportato ad Auschwitz insieme ad altre 1023 persone. Da quella razzia ne tornarono solo 16: lui fu uno di questi. La conoscenza delle lingue fu la sua salvezza e quella di tanti altri prigionieri che lui aiutò a scampare alla deportazione e a sopravvivere. Arminio si offrì come interprete fin dalla retata romana, per poi proseguire ad Auschwitz con il compito di tradurre per il famigerato dott. Mengele. Fu Mengele stesso a descrivergli ridendo (!) la morte della moglie e della figlioletta nelle camere a gas. Successivamente finì in altri campi, dove dopo mirabolanti avventure fu salvato dall'arrivo degli americani. Dopo la liberazione conobbe una sopravvissuta ungherese, Olga Wiener, e soli e bisognosi d'affetto com'erano, si sposarono nel giro di due settimane. Prefazione di Anna Foa.
9

La libraia di Auschwitz

Kraus Dita
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
A soli tredici anni Dita viene deportata ad Auschwitz insieme alla madre e rinchiusa nel settore denominato Campo per famiglie (tenuto in piedi dalle SS per dimostrare al resto del mondo che quello non fosse un campo di sterminio): quello che conteneva il Blocco 31, supervisionato dal famigerato Angelo della morte, il dottor Mengele. Qui Dita accetta di prendersi cura di alcuni libri contrabbandati dai prigionieri. Si tratta di un incarico pericoloso, perché gli aguzzini delle SS non esiterebbero a punirla duramente, una volta scoperta. Dita descrive con parole di una straordinaria forza e senza mezzi termini le condizioni dei campi di concentramento, i soprusi, la paura e le prevaricazioni a cui erano sottoposti tutti i giorni gli internati. Racconta di come decise di diventare la custode di pochi preziosissimi libri: uno straordinario simbolo di speranza, nel momento più buio dell'umanità. Bellissime e commoventi, infine, le pagine sulla liberazione dei campi e del suo incontro casuale con Otto B Kraus, divenuto suo marito dopo la guerra. Parte della storia di Dita è stata raccontata in forma romanzata nel bestseller internazionale La biblioteca più piccola del mondo, di Antonio Iturbe, ma finalmente possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce.
10

Le ceneri di Sobibor. La rivolta dimenticata

Toivi; Taradel R. (cur.)
Editore: Fuorilinea
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
"Vede, io sono ancora lì, e ho ancora sogni. I sogni sono così reali, così complicati. Non pensavo che i sogni potessero essere così. In molti ho una possibilità di fuggire ma non la sfrutto, e poi è troppo tardi. In uno di questi sogni i nazisti mi dicono: «Va' fuori, a comprare carta per stampe fotografiche, e poi torna qui». Mi lasciano uscire ed io penso: «C'è un modo per scappare?» In due ore c'è l'appello e mi dico: «Vediamo se riesco a raggiungere la stazione, ci vogliono venti minuti». Poi per prendere il treno ci vuole un'ora e un quarto, scoprono che non sono tornato, fermano il treno, e io ritorno a Sobibor, ritorno sempre a Sobibor, non c'è modo di andarsene. I sei mesi che ho passato a Sobibor possono essere moltiplicati per molte, molte volte. Io sono ancora lì. Alcuni sopravvissuti non vogliono parlare di tutto ciò. Siamo sopravvissuti, abbiamo avuto figli, e nipoti, e questo va bene, ma io non posso allontanarmi, non riesco ad andare via da lì". (Thomas "Toivi" Blatt)
11

Diario dalla galera

Kertész Imre; Melazzini A. (cur.)
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Dal 1964 Imre Kertész ha tenuto questo diario. Il Premio Nobel per la Letteratura del 2002 vi si abbandona completamente: lascia traccia delle sue indecisioni, delle sue sconfitte, dei suoi dubbi; ma riaffiorano, rapidi e fulminei, anche i ricordi più crudi della sua detenzione nel campo di concentramento di Auschwitz; o, poco più avanti, appare l'invasione russa in una Ungheria appena uscita dal conflitto mondiale e già vessata da un nuovo totalitarismo; quindi il crollo del comunismo e le residue speranze di uno scrittore e di un popolo in una Europa nuova. Le pagine, infine, straordinarie, dedicate a sua madre che lo sta per lasciare. Ovunque, a ogni passo, è un palpitare di riflessioni, esperienze vissute, improvvise accensioni, amori letterari, cadute, passioni. Il diario non è solo il racconto di un secolo sconvolto dalla furia umana, ma anche la chiave d'ingresso, lasciata sulla soglia a qualunque lettore voglia avventurarvisi, al mondo interiore di un grande scrittore.
12

Siamo qui siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah

Sarano Alfredo; Mazzoli R. (cur.)
Editore: San Paolo Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Custodito per oltre settant'anni in un cassetto dalle figlie Matilde, Vittoria e Miriam, il diario di Alfredo Sarano riemerge oggi dal passato aggiungendo nuove, preziose pagine di storia al libro del genocidio del popolo ebraico. Fogli ormai ingialliti dal tempo si affiancano così alle opere di Anna Frank ed Etty Hillesum, scritte proprio per vincere il silenzio e testimoniare l'orrore delle persecuzioni. Questo volume è frutto delle ricerche di Roberto Mazzoli, che ha riportato alla luce il diario di Alfredo Sarano inquadrandolo nel contesto storico dell'epoca e riportando le testimonianze dei sopravvissuti.
13

Ho fame dunque sono. Diario di un internato nell'Oflag di Wietzendorf (gennaio-dicembre 1944) Francesco Graziano di Vena di Maida

Villella Vincenzo
Editore: Grafichéditore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
... Wietzendorf nel diario di Graziano è il simbolo dell'annientamento della ragione, del trionfo dell'efferatezza e della disumanità. Egli ne descrive subito già nella prima pagina, anche se con stringate battute, l'inospitalità. Scrive il 3 gennaio: "Il campo, per il disgelo, è diventato un immenso lago fangoso". Da un campo all'altro avvenivano continui trasferimenti, "soprattutto di ufficiali", attraverso viaggi estenuanti prima in vagoni bestiame e poi a piedi per 2-3 chilometri. Su questi treni infernali ("32 internati per vagone") "sono più le ore che si sta fermi che quelle in cui si cammina. Si parla poco e sulla faccia di ognuno si legge tristezza e dolore". ...
14

I diari dell'olocausto. I racconti e le memorie inedite delle giovani vittime delle persecuzioni naziste

[Zapruder Alexandra; Zapruder A. (cur.)]
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Questa commovente raccolta riunisce alcune incredibili storie scritte durante l'olocausto da ragazzi tra i dodici e i ventidue anni. I protagonisti erano rifugiati o abitanti dei ghetti, o ancora giovani costretti a nascondersi dalla violenza delle leggi razziali. Sono pagine di diario, appunti, scritti in presa diretta, spontanei e toccanti, il cui valore di testimonianza ha pochi eguali nella storia. Quasi tutti i loro autori, infatti, morirono prima della Liberazione. Questo libro, vincitore del National Jewish Book Award, testimonia in modo vivido le impressioni e la sofferenza di chi visse sulla propria pelle lo sterminio nazista, compone il reportage inconsapevole di bambini e ragazzi alle prese con le difficoltà giornaliere dettate dalle persecuzioni. I loro pensieri, le loro idee e i loro sentimenti avvicinano il lettore a un livello più profondo di comprensione degli orrori dell'Olocausto.
15

La ragazza che giocava a scacchi ad Auschwitz

Saab, Gabriella
Editore: Newton Compton
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Maria fa parte della resistenza clandestina polacca nella Varsavia occupata dai nazisti. Per questo motivo, una volta scoperta, viene arrestata dalla Gestapo e deportata ad Auschwitz come prigioniera politica, mentre la sua famiglia viene giustiziata. Il destino di Maria sembrerebbe segnato, ma quando lo spietato vicecomandante del campo, Karl Fritzsch, viene a sapere del suo straordinario talento negli scacchi, decide di intrattenere i soldati del campo sfidandola a un estenuante e sadico torneo. E la posta in palio è la sua vita. Così, una mossa dopo l'altra, mentre gioca per salvarsi la vita, nonostante la mente sia affollata da pensieri di morte, rabbia e terrore, la ragazza comincia ad architettare un piano per vendicarsi del suo aguzzino. E proprio come in una complessa partita a scacchi, deve fare affidamento su sangue freddo e capacità di prevedere le reazioni dell'avversario, se vorrà riuscire a dare scacco matto all'uomo che ha sterminato la sua famiglia. In mezzo agli orrori di Auschwitz, il torneo di scacchi più spietato dove la posta in palio è la vita.
16

43936: Buchenwald gli altri e io

Longhetto Giovanni; Borghini G. (cur.)
Editore: Cierre Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
L'esperienza nel campo di Buchenwald, raccontata da Longhetto, traccia un quadro potente della tragedia della deportazione. L'autore illustra il percorso obbligato dell'internato: la descrizione, cruda e oggettiva, è divisa in tre parti. La prima descrive la Quarantena, un periodo di isolamento pensato per prevenire la diffusione di malattie infettive, ma che segna la spersonalizzazione degli individui. Terminata questa fase gli internati vengono assegnati ai block del lager e vengono costretti a lavori forzati, assurdi e umilianti. Nell'ultima parte del racconto Longhetto viene ferito alla testa e portato nel Piccolo campo, dove gli uomini incapaci di lavorare possono solo attendere il crematorio. Il dattiloscritto, ciclostilato in varie copie e inviato a numerose istituzioni, non trova sbocco editoriale, rimanendo sepolto negli archivi fino a quando l'interesse, inaspettatamente, viene riacceso da un quadro enigmatico, datato nel 1948. In questa grande tela conservata all'Istituto Lorgna-Pindemonte, Longhetto si ritrae come deportato, confinato in un angolo del dipinto, mentre il centro della scena è occupato dal preside di una scuola, ex gerarca, impegnato a ricostruirsi un'immagine adeguata ai tempi. Questo dipinto, documento delle contraddizioni del Dopoguerra, ha così consentito di restituire alla memoria una testimonianza straordinaria del campo di Buchenwald.
17

Auschwitz Blocco 10. Una storia vera

Hellinger, Magda ; Lee, Maya
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Nel marzo 1942 Magda, una maestra d'asilo di venticinque anni, viene deportata ad Auschwitz insieme a un altro migliaio di donne: sono tra le prime ebree a essere rinchiuse nel campo. Qui, i nazisti hanno l'abitudine di designare una prigioniera come responsabile di tutte le altre, e Magda viene spesso scelta per questo ruolo. La sua vita nel campo prosegue quindi sul costante filo del pericolo: sfrutta in tutti i modi la sua posizione per aiutare le altre prigioniere, rischiando ogni volta di essere scoperta e giustiziata dai soldati. Basato sulla testimonianza della stessa Magda e su estese ricerche, questo libro ricostruisce un incredibile racconto di resilienza, bontà e misericordia: la prova che la parte migliore dell'animo umano può resistere anche in mezzo alle condizioni più atroci. L'incredibile testimonianza della sopravvissuta che salvò centinaia di ebree dagli esperimenti medici nel famigerato Blocco 10 di Auschwitz.
18

Mi chiamo Lily Ebert e sono sopravvissuta ad Auschwitz

Ebert, Lily ; Forman, Dov
Editore: Newton Compton
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Una commovente storia vera. Lily Ebert fu deportata a 14 anni, ed è sopravvissuta ad Auschwitz. Non ha mai dimenticato il giorno in cui, appena dopo la liberazione degli Alleati, un soldato ebreo americano le ha regalato una banconota con su scritto: "Buona fortuna e felicità". Quel singolo gesto, dopo aver assistito all'orrore dei campi di concentramento, ha segnato in modo decisivo la vita di Lily, che si è impegnata a raccontare la verità sulla Shoah affinché non si ripetano mai più le atrocità del passato. Anni dopo, il suo pronipote Dov ha deciso di usare i social media per rintracciare il soldato, che è stato così determinante nella storia della loro famiglia. Ed è così che la popolarità di Lily è esplosa: il suo modo schietto e autentico di comunicare ha conquistato milioni di follower in rete, amplificando il suo messaggio di speranza. La storia di Lily, dall'infanzia felice in Ungheria all'arrivo ad Auschwitz, dalla morte della madre alla liberazione, è raccontata in prima persona con parole indimenticabili di speranza, coraggio, amore per la vita.
19

La bambina che non sapeva odiare. La mia testimonianza

Maksymowicz, Lidia
Editore: Solferino
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
«Quando vado da Mengele vengo addormentata, per cui quando esco non ricordo esattamente cosa sia accaduto. Mi sveglio ed è il mio corpo a parlare e a raccontarmi». Lidia Maksymowicz aveva tre anni quando è entrata assieme a sua madre nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. E per tredici mesi è sopravvissuta in quell'inferno, nella baracca dei bambini: una delle piccole «cavie» degli esperimenti del dottor Josef Mengele. La madre di Lidia, cattolica, fin dai primi giorni aveva aderito alla Resistenza bielorussa: una ragazza, con una figlia di pochi anni, che aveva deciso di entrare in clandestinità e di opporsi alla barbarie nazista. I boschi della Bielorussia sono l'ultima luce che Lidia ricordi, prima del buio di Auschwitz. Da cui esce nel gennaio del 1945, dopo la liberazione, per mano a una donna che non è sua madre: una polacca, senza figli, che decide di adottare una delle «orfanelle» rimaste sole in un campo disseminato di cadaveri. Lidia cresce con lei. Ma non dimentica la sua vera madre. Non smette di credere che sia viva, di cercarla. E in una storia che sa di miracolo la ritroverà. Del campo, Lidia ricorda il silenzio: a denti stretti, impegnata a sopravvivere, senza potersi permettere nemmeno un'emozione. Oggi ha ritrovato la voce e ha deciso di dedicare la vita a gridare: mai più. Perché tutto può ancora succedere di nuovo. «Prima che i campi aprissero quale fu l'errore? Dare cittadinanza a parole di una ostilità fuori da ogni logica, ma d'un tratto ritenute legittime. Così è ancora oggi. Torniamo ad ammettere parole che sanno di odio, di divisione, di chiusura. Quando le sento in bocca ai politici, mi manca il fiato. Qui, nella mia Europa, a casa mia, ancora quelle terribili parole. È esattamente adesso, in momenti come questi, che può ridiscendere il buio». Prefazione di Papa Francesco.
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L'uomo più felice del mondo. La storia del sopravvissuto ad Auschwitz che ha trovato speranza, gratitudine e gentilezza anche nei luoghi più oscuri

Jaku Eddie
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Questa è la storia di Eddie Jaku, un ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, che ha sopportato deportazioni, atroci brutalità, torture, e in questo inferno ha trovato la strada della felicità. È morto a 101 anni ritenendosi "l'uomo più felice del mondo". Eddie Jaku si era sempre considerato un tedesco, e poi anche un ebreo. Era un ragazzo sereno e orgoglioso del suo paese. Ma tutto cambiò improvvisamente nel novembre 1938, quando fu picchiato, arrestato e portato in un campo di concentramento. Nei sette anni successivi, Eddie dovette affrontare orrori inimmaginabili, prima a Buchenwald, poi ad Auschwitz, e infine durante le famigerate marce della morte. In quegli anni Jaku perse tutto: famiglia, amici, persino il suo paese. Ciononostante, guardò negli occhi il mostro nazista, lo sfidò e lo sconfisse sopravvivendo all'Olocausto. Anche nel profondo di quell'oscurità, nera come la notte più buia, Eddie ebbe la fortuna di trovare una piccola scintilla d'amore: il conforto che gli altri prigionieri, ebrei e no, cercavano di darsi vicendevolmente per alleviare il dolore della loro condizione. E fin da quei giorni tristissimi fece un voto: sorridere per ogni giorno di vita e rendere omaggio, raccontando la sua storia, a tutti coloro che non hanno avuto la sua fortuna. Originariamente pubblicato quando Eddie ha compiuto 100 anni, questo libro, premiato e letto in tutto il mondo, è una biografia potente, straziante e però piena di speranza, che insegna con forza inappellabile che la felicità può essere trovata anche nei momenti più bui.
21

Scolpire il tempo. Memorie di una vita

Schulhof Blum, Jacqueline
Editore: Castelvecchi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Jacqueline Schulhof, un'esistenza attraversata dall'orrore della guerra e della deportazione. Internata a diciassette anni nei campi di Poitiers, di Drancy e di Pithiviers, nel 1942 riesce ad essere rilasciata grazie all'intervento del padre, Raymond Schulhof. La mattina del 4 gennaio 1944, però, parte della sua famiglia - la madre, il padre, la nonna, il fratellino Georges - viene arrestata dai tedeschi. Nessuno di loro tornerà da Auschwitz. La storia di Jacqueline e quella della sua famiglia diventano, così, emblematiche di una delle tante, terribili, tragedie della Shoah: il tentativo di annientamento, da parte dell'occupazione nazista, dell'intera comunità ebraica di Amiens. I ricordi e gli avvenimenti raccolti in queste pagine da Annalisa Comes tracciano una narrazione che rimane fedele alle imperfezioni della memoria, e che nasce dal dialogo fra due donne legate da un grande affetto. Un libro di testimonianza in cui il racconto delle vicende familiari di Jacqueline si intreccia a quello del suo percorso artistico di scultrice, iniziato relativamente tardi ma, per lei, profonda affermazione di vita.
22

Il sabotatore di Auschwitz. Un punto di vista inedito sull'Olocausto dalla prospettiva di un soldato britannico prigioniero ad Auschwitz

Rushton, Colin
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Nel 1942, il giovane soldato britannico Arthur Dodd venne fatto prigioniero dall'esercito tedesco e fu trasportato a O?wi?cim, nell'alta Slesia polacca. I tedeschi diedero a quel luogo un altro nome, oggi sinonimo delle ore più buie dell'umanità: lo chiamarono Auschwitz. Costretto a lavorare per la fabbrica I.G.Farben - che impiegava anche manodopera ebrea fornita dal campo di concentramento -, obbligato ad assistere quotidianamente agli orrori che annullavano la volontà e l'umanità di chi li subiva e di chi ne era testimone, Arthur pensava che la sua vita sarebbe finita ad Auschwitz. Deciso, tuttavia, ad assolvere fino in fondo il suo dovere di soldato e di buon cristiano, con i suoi compagni di prigionia sabotò il lavoro industriale nazista, rischiò la vita per alleviare le sofferenze dei prigionieri ebrei e aiutò un gruppo di partigiani polacchi a pianificare un'evasione di massa. Questa scioccante storia vera getta nuova luce sulle operazioni del campo, rivela la gerarchia dei trattamenti degli internati da parte delle SS e presenta la storia, in gran parte sconosciuta, dei prigionieri di guerra militari detenuti ad Auschwitz.
23

Volevano uccidere anche la speranza. L'incredibile storia vera della donna sopravvissuta agli orrori del campo nazista di Bergen-Belsen

Laqueur, Renata
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Il 15 marzo 1944, la ventiquattrenne Renata Laqueur venne deportata assieme al marito nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, nella Bassa Sassonia, dopo aver già trascorso un anno in vari altri lager. I due rimasero a Bergen-Belsen fino all'aprile del 1945, quando furono liberati dall'Armata Rossa. Durante i lunghi, terribili mesi trascorsi nel campo, Renata tenne un diario della prigionia, un diario che non prova solo quanto la giovane fosse dotata nella scrittura, ma che testimonia anche e soprattutto la volontà di affrontare e sconfiggere l'orrore del lager attraverso la potenza delle parole e della narrazione. In un luogo tanto segnato dal male, queste pagine mostrano la faticosa lotta per coltivare la speranza nelle avversità più estreme. Una testimonianza straordinaria, che l'autrice ha tentato a lungo di pubblicare senza successo e che ora torna a nuova vita, puntando ancora i riflettori sulla più grande tragedia storica e umana del nostro tempo.
24

Auschwitz. Ero il numero 220543

Avey, Denis ; Broomby, Rob
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
È possibile immaginare che qualcuno si sia introdotto ad Auschwitz volontariamente? Eppure, nel 1944, un uomo è stato capace di farlo. Denis Avey è un prigioniero di guerra inglese, che durante il giorno è costretto ai lavori forzati insieme ai detenuti ebrei. Gli basta poco per capire quale sia l'orrore che attende quegli uomini, consunti e stravolti, quando la sera fanno rientro al loro campo... Quello che intuisce è atroce, ma Denis sente di voler vedere con i propri occhi: in un gesto che pare folle, decide di scambiare la sua divisa da militare con gli stracci a righe di un ebreo di nome Hans, ed entrare nell'inferno di Auschwitz. Da quel momento ha inizio la sua lotta per salvare la propria vita e quella di tanti altri prigionieri ebrei. Una storia scioccante e commovente che, a più di sessant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, Denis Avey ha finalmente trovato la forza di raccontare. Per testimoniare, ancora una volta, l'orrore dell'Olocausto.
25

Le gemelle di Auschwitz. Una storia vera. Le due sorelle deportate a soli dieci anni nel più terribile campo di sterminio e miracolosamente sopravvissute

Kor, Eva Mozes ; Rojani Buccieri, Lisa
Editore: Newton Compton
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Nell'estate del 1944, Eva Mozes Kor giunse ad Auschwitz con la sua famiglia. I genitori e le due sorelle maggiori furono subito mandati alle camere a gas, mentre Eva e la sua gemella, Miriam, vennero affidate alle cure dell'uomo che è passato alla storia come l'Angelo della morte: il dottor Josef Mengele. Eva e Miriam avevano solo dieci anni. Nonostante ai gemelli fosse concesso, all'interno del campo, il "privilegio" di conservare i propri vestiti e i capelli, non venivano loro risparmiati i più atroci esperimenti. Sottoposti ogni giorno a procedure mediche mostruose, moltissimi di loro non sopravvissero. In un racconto crudo, che tratteggia in modo semplice quali erano le condizioni di vita nel più brutale campo di sterminio della storia, l'autrice offre la testimonianza di una bambina che si trova a fronteggiare il vero volto del male. Eva Mozes Kor ha dedicato tutta la vita a tener vivo il ricordo dell'Olocausto, lavorando al tempo stesso per trasmettere un messaggio di pace e perdono che, anche di fronte all'orrore, rappresenta il tesoro più prezioso da conservare.
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MAUS. Ediz. del trentennale

Spiegelman, Art
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.
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Il passaggio segreto

Cook, Ida
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Le sorelle Ida e Louise Cook sono due ragazze inglesi come tante altre, apparentemente destinate a non lasciare mai il sobborgo di Londra dove vivono e lavorano. Ida scrive romanzi rosa, Louise è una dipendente statale. Ma nel 1923, l'ascolto casuale di un'aria tratta da Madama Butterfly accende in loro la passione per l'opera, che le porta a fare amicizia con le maggiori personalità europee del settore, molte delle quali ebree. Con l'ascesa del nazismo, quel mondo magico che le due sorelle hanno imparato a conoscere e ad amare rischia di andare distrutto insieme a tutto il resto. Così Ida e Louise, collaborando con la vasta rete degli artisti dell'opera, grazie alla loro astuzia e alla loro incrollabile buona volontà, riescono a eludere i sospetti dei nazisti e a portare in salvo dozzine di rifugiati. Questo memoir racconta l'altrettanto straordinaria storia di due persone normali che, in nome dell'amicizia e del buon cuore, si resero protagoniste di atti di coraggio memorabili, tanto da essere ricordate tra i "Giusti delle Nazioni".
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La ragazza fuggita da Auschwitz

Midwood, Ellie
Editore: Newton Compton
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STORICA
Mala, detenuta numero 19880 nel campo di concentramento di Auschwitz, ha capito sin dal primo momento in cui è scesa dal treno di avere messo piede all'inferno. Come interprete delle SS, prova a usare la sua posizione per salvare quante più vite possibili, contrabbandando miseri pezzi di pane. Edward, detenuto numero 531, è un veterano del campo e un prigioniero politico. Anche se ha l'aspetto di tutti gli altri, con la testa rasata e l'uniforme a righe, è un combattente della Resistenza. E ha un piano per fuggire. Entrambi sono stati deportati per il solo crimine di essere nati. Ma quando si incontrano, il buio senza scampo di Auschwitz si illumina di un barlume di speranza. Edward riesce a far credere a Mala che l'impossibile possa accadere. Che nonostante siano circondati da filo spinato, mitragliatrici, torri di guardia e riflettori che li osservano costantemente, lasceranno quel luogo di morte. E così si fanno una promessa: fuggiranno insieme o moriranno insieme. Il resto è una delle più grandi storie d'amore mai raccontate...
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Andremo in città

Bruck, Edith
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Tra le vite dei personaggi di Edith Bruck, cariche di entusiasmo e fiducia nella fraternità degli uomini, incontriamo Silvia, gettata dai genitori dal treno dei deportati in un estremo tentativo di salvezza, che si affezionerà a Robert, figlio di un gerarca nazista, di cui diventerà la sorella che lui ha sempre desiderato; o l'amore acerbo di una vivace ragazza ebrea che detesta andare a fare il bucato al fiume e non vede l'ora che arrivi l'inverno a ghiacciarlo per poter andare a pattinare con l'affascinante ragazzino "gentile" Endre; o, ancora, il riscatto di una donna che, dopo la guerra, riesce a farsi assumere come cameriera dal ristorante di Haifa in cui ha elemosinato un pasto. E poi c'è Lenke, che descrive al fratellino Beni il mondo che non può vedere e gli promette continuamente una nuova vita in città, dove un'operazione dovrebbe dargli la vista, ma la crudezza della realtà stravolge i suoi progetti. Una storia di amore fraterno che ha ispirato l'omonimo film del 1966 per la regia di Nelo Risi. Edith Bruck racconta con la sua scrittura lieve e poetica tutta la speranza della vita che non si arrende, un amore quotidiano che resiste alla tragedia che incombe.
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La violinista di Auschwitz

Midwood, Ellie
Editore: Newton Compton
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STORICA
Ad Auschwitz ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza. Alma è la detenuta 50381, il numero tatuato sulla sua pelle. È rinchiusa con migliaia di altre donne, strappata ai suoi cari, intrappolata in un labirinto di filo spinato. Questa tragica realtà non potrebbe essere più lontana dalla sua vita precedente. Stimata violinista, si esibiva lasciando il pubblico incantato. Ma l'orrore dell'Olocausto ha stretto l'Europa in una morsa e niente ha potuto salvarla. Quando la responsabile del campo femminile nomina Alma direttrice dell'orchestra, lei è tentata di rifiutare. Non ha intenzione di compiacere i suoi aguzzini, ma ben presto si rende conto del potere che quella posizione potrebbe offrirle: riuscirebbe a fornire alle ragazze affamate razioni extra di cibo e potrebbe strapparne molte dalle grinfie della morte. E così Alma si lancia nell'impresa. Ad aiutarla c'è Miklos, un pianista di talento. Circondati dalla disperazione, Alma e Miklos trovano un'inaspettata felicità nelle prove congiunte, nelle note segrete e nei concerti. Ma ad Auschwitz l'aria stessa è pregna di dolore, e la tragedia è l'unica certezza... In un luogo così disperato, può sopravvivere il loro amore?

Pubblicato in DATI il 23/01/2023