Giacomo Matteotti, oppositore del Fascismo

Nell'ambito delle celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, proponiamo una selezione di titoli di recente pubblicazione che delineano la figura politica e umana del deputato socialista, assassinato il 10 giugno 1924 dai fascisti.

1

Giacomo Matteotti. L'Italia migliore

Fornaro Federico
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a Giacomo Matteotti, deputato del Psi dal 1919 al 1922, e poi – poco prima della Marcia su Roma – segretario del Partito socialista unitario di Filippo Turati e Claudio Treves. Fin dagli esordi del fascismo, Matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, «perché non transigeva e perché aveva un coraggio che mancava a troppi altri», come scrisse il foglio clandestino «Non mollare» nel 1925, poco dopo il suo omicidio. Ma a dispetto dell'importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. A parte la toponomastica, poco è stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell'uomo di pensiero e d'azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra. Giacomo Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L'Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di «amnesia» che pare aver colto l'Italia per un secolo intero.
2

Il nemico di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato

Breda Marzio; Caretti Stefano
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L’assassinio di Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924 segna l’inizio della parabola più sanguinosa e totalitaria del fascismo eppure, a cento anni di distanza dai fatti, il caso non appare chiuso in modo definitivo. Tanto che sono nate contese su chi avesse diritto di commemorarlo e fiorite ipotesi revisioniste che hanno relativizzato il ruolo di Mussolini come mandante dell’omicidio, avallando tesi come quella di una Tangentopoli in camicia nera che viene ridimensionata in queste pagine. Il risultato è che sappiamo molto della leggenda di Matteotti ma poco della sua breve eppure intensa parabola di vita: le origini e la famiglia di agrari, la formazione intellettuale, l’imprinting europeo maturato in viaggi di studio (da Vienna a Berlino, da Oxford a Parigi), le sue idee per un socialismo riformista, l’intransigenza e l’integrità etica. E pure il carattere, che fece di lui l’avversario più pericoloso per il duce, come dimostrò la sua denuncia in Parlamento dei brogli elettorali e delle violenze compiute dai fascisti. A ricostruirne la figura a tutto tondo mira questa biografia che, anche sulla scorta di documenti inediti, mette in luce due cose essenziali: com’era l’uomo prima di diventare un martire, nei 39 anni che ha vissuto in maniera appassionata, e come è diventato un simbolo dell’antifascismo. Perché come è stato scritto: «Prima di lui c’era stata l’opposizione al fascismo, ma l’antifascismo come valore, come scelta consapevole e prioritaria nasce solo con l’estate del 1924, nel suo nome».
3

L'oppositore. Matteotti contro il fascismo

Grasso Mirko
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Alle 16.30 del 10 giugno del 1924, dopo aver lasciato da poco la sua casa romana in via Pisanelli 40 per recarsi alla Camera dei Deputati, Giacomo Matteotti viene aggredito e rapito mentre percorre il Lungotevere Arnaldo da Brescia. Il suo corpo martoriato sarà rinvenuto il 16 agosto. La barbara uccisione del deputato del Partito socialista unitario è il primo omicidio fascista a sollevare una grande indignazione nazionale e internazionale, ma paradossalmente l'eco suscitata ne ha relegato la lunga e tenace azione politica in secondo piano a vantaggio della riduzione a icona sacrificale. L'opposizione di Matteotti al fascismo, invece, è stato il naturale approdo del suo intenso percorso politico e intellettuale: solo tenendo conto della matrice europeista del suo riformismo, dell'impegno militante di socialista, della vocazione come organizzatore politico e amministratore, della visione di studioso di diritto, si spiega la sua lotta contro il nascente regime come l'epilogo alto e drammatico della strenua battaglia condotta in Italia e in Europa per la democrazia.
4

Giacomo Matteotti, figlio del Polesine. Un grande italiano del Novecento

Crivellari Diego; Jori Francesco
Editore: Apogeo Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Cent’anni fa, il 10 giugno 1924, a Roma veniva rapito e assassinato Giacomo Matteotti, parlamentare socialista polesano. Il libro di Crivellari e Jori ne ricostruisce la figura inserendola nel contesto umano, sociale e politico di cui è espressione: un Polesine arretrato ma ricco di fermenti, nel quale Matteotti si è schierato fin dall’inizio a sostegno e tutela dei ceti deboli, partendo dai contadini. Il testo ripercorre le tappe politiche della sua azione, dal livello locale fino a quello nazionale, mettendo in luce il contributo determinante da lui dato al miglioramento delle condizioni di vita ma anche e soprattutto alla presa di coscienza delle classi subalterne. In parallelo, viene proposta una rivisitazione della tormentata storia del Polesine, area per secoli emarginata, mettendo in luce il profondo legame di Matteotti con la sua terra e il suo impegno fin da giovanissimo nel campo del socialismo, di cui ha rappresentato e rappresenta tuttora un essenziale punto di riferimento.
5

L'idea dentro di me. Giacomo Matteotti per le giovani generazioni. Una proposta di didattica orientativa

Tramonti Francesca
Editore: Pacini Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"L'idea dentro di me. Giacomo Matteotti per le giovani generazioni. Una proposta di didattica orientativa", realizzato nell'ambito della collaborazione tra la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e l'Istituto di Istruzione Superiore Salvemini Duca d'Aosta di Firenze, è un volume che si prefigge lo scopo di offrire alle scuole secondarie di secondo grado uno strumento per realizzare una didattica autenticamente orientativa sulla base della vita, delle idee e dell'esempio di Giacomo Matteotti. Il Segretario del Partito Socialista Unitario, a cento anni dalla sua barbara uccisione per mano fascista, costituisce un esempio fulgido di democrazia e coraggio, di strenua resistenza contro derive autoritarie e di rigore morale. I suoi interventi, dagli articoli ai discorsi parlamentari, costituiscono materia di profonda riflessione e base per un ripensamento critico di concetti quali l'uguaglianza, la libertà, la pace per le nuove generazioni. Proprio quest'ultime possono fare tesoro dell'esempio di Matteotti per crearsi una consapevole coscienza politica, democratica e partecipativa. Il volume prende in analisi, oltre la biografia, le idee fondanti il pensiero politico di Matteotti quali l'istruzione, la democrazia, la pace, la dignità del lavoro, nonché una rassegna delle principali testate giornalistiche all'indomani dell'omicidio. Al termine di ogni capitolo si offrono spunti per attività didattiche mirate a favorire un apprendimento significativo e strettamente ancorato alla realtà e alla consapevolezza del sé. In appendice il volume offre preziose unità didattiche in lingua inglese, francese e spagnola, anche esse tese a stimolare la motivazione e lo sviluppo critico della conoscenza. Prefazione di Valdo Spini.
6

Per i cinquant'anni della Fondazione Giacomo Matteotti (1973-2023)

Aghemo Alberto (cur.)
Editore: Fondazione Giacomo Matteotti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
A 50 anni dall'atto costitutivo con il quale, insieme ad autorevoli esponenti del socialismo democratico, Giuseppe Saragat ha dato vita, il 2 aprile del 1972 a Roma, alla Fondazione Giacomo Matteotti, della quale è stato il primo presidente sino alla morte, l'Istituto ha voluto ricordare, in forma necessariamente sintetica e rapsodica, gli eventi che hanno portato alla sua nascita e l'attività svolta nell'arco di mezzo secolo da un’istituzione che, come si legge nell’atto costitutivo, «si richiama al nome del martire, per confermarne gli ideali di democrazia sociale». Il volume "Per i cinquant'anni della Fondazione Giacomo Matteotti (1973-2023)" vuole essere una testimonianza e anche un esercizio della buona pratica della memoria intesa come virtù civile che si ispira al lascito ideale di Giacomo Matteotti, al suo amore per la libertà della cultura e per la cultura della libertà.
7

L'antifascista. Giacomo Matteotti, l'uomo del coraggio, cent'anni dopo (1924-2024)

Salvadori, Massimo
Editore: Donzelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
«Giacomo Matteotti condusse una opposizione intransigente nei confronti del fascismo, la cui natura e pericolosità aveva acutamente compreso e denunciato per tempo. Fu l’uomo del coraggio. Per questo il fascismo volle che fosse consegnato alla tomba, così da farne tacere la voce». Il 10 giugno 1924 Giacomo Matteotti, segretario del Partito socialista unitario, fu rapito e trucidato a Roma ad opera di una squadra di sicari fascisti, colpevole di aver osato in un celebre discorso alla Camera denunciare che le elezioni politiche svoltesi il 6 aprile di quell’anno erano avvenute in un clima di sistematiche violenze e di brogli sfacciati. Matteotti pagò con la vita il suo coraggio. L’assassinio fece traballare il governo Mussolini, aprendo una crisi gravissima nella politica e nella società italiane, superata da un lato per la debolezza dimostrata dalle opposizioni divise sul da farsi, e dall’altro per l’appoggio dato al governo dalla monarchia, dalla gran parte della borghesia e dall’esercito. Il delitto ebbe una eco enorme non solo in Italia. Matteotti entrò nella leggenda: fuori dai confini dell’Italia fascista egli divenne, negli anni del regime, il simbolo della lotta contro il fascismo; in un gran numero di piazze gli vennero eretti monumenti; pittori, scultori e poeti gli dedicarono opere. Durante la guerra di Spagna e la Resistenza combatterono Brigate ispirate al suo nome. In Italia, sconfitto il fascismo, la figura di Matteotti fu finalmente riscoperta, ma non fu celebrata come avrebbe meritato: il Partito comunista e anche quello socialista, nella fase in cui rimase ad esso subordinato, lo considerarono, per un lungo periodo, un «socialdemocratico», un «riformista», insomma un eretico. La giusta valutazione del suo pensiero e della sua opera è stata resa finalmente possibile a partire dagli anni ottanta, quando venne avviata la pubblicazione completa dei suoi scritti. Questo acuto saggio di Massimo L. Salvadori intende contribuire a rimuovere, a cent’anni di distanza, la patina dell’oblio, ma anche quella della pura e semplice celebrazione. Ma Matteotti fu soprattutto l’uomo del coraggio, come testimoniano gli scritti raccolti nell’appendice al volume, composta da un lungo articolo di Andrea Caffi, dal titolo Cronaca di dieci giornate, pubblicato il 30 giugno del 1924, a ridosso del sequestro e dell’assassinio Matteotti, ricostruendone le fasi e documentandone le responsabilità e le ripercussioni politiche; e da una breve scelta di articoli, lettere e discorsi di Giacomo Matteotti. La forza delle sue parole dimostra che egli fu un martire del fascismo esattamente perché ne era stato il lucido analista, l’accanito e conseguente avversario.
8

Giacomo Matteotti fra diritto e politica

Negri Daniele (cur.)
Editore: Cierre Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume, frutto della collaborazione fra la Casa Museo Giacomo Matteotti di Fratta Polesine e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, comprende contributi di autorevoli studiosi che si soffermano sugli studi giuridici e sull’attività parlamentare di Matteotti, gli aspetti meno conosciuti della sua vita, nota finora al pubblico quasi soltanto per il delitto di cui fu vittima, che cambiò la storia italiana e consentì la svolta con la quale il fascismo divenne dittatura. Il libro ripercorre l’ambiente famigliare in cui si formò, soffermandosi sul fratello maggiore Matteo, e fissa l’attenzione sugli austeri studi di diritto compiuti da Matteotti a Bologna, richiamando l’attenzione sull’importanza che essi ebbero nel forgiare le sue convinzioni di socialista riformista. Tali studi sono alla base anche dell’indefessa attività parlamentare che egli svolse e della strenua difesa della centralità del Parlamento di fronte alla violenza fascista. Dal libro, scrupolosamente documentato ma leggibile da chiunque, emergono la solitudine di Matteotti, anche di fronte al variegato mondo socialista del tempo, e la modernità delle sue posizioni.
9

Giacomo Matteotti e la recidiva. Una nuova idea di giustizia criminale

Passaniti Paolo
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il volume ripercorre l’itinerario giuspenalistico di Giacomo Matteotti, con particolare riferimento allo studio sulla recidiva che avrebbe dovuto costituire il primo passo della carriera accademica fortemente incoraggiata dal maestro liberale Alessandro Stoppato e da Luigi Lucchini. All’inizio del Novecento, un periodo caratterizzato dal riformismo penale e dall’avvicinamento di stampo eclettico tra la scuola classica e la scuola positiva, il giovane Matteotti cerca di coniugare il profilo etico del magistero penale con la criminologia, riportando la recidiva nell’alveo giuridico. Il profilo criminologico della temibilità sociale, tratteggiato nel confronto con la dottrina europea, non è fondato su classificazioni antropologiche, ma sulla fondamentale distinzione tra primari, che normalmente non ricadono nel reato, e i recidivi considerati incorreggibili. Emerge un programma di giustizia criminale con un’articolata graduazione del regime punitivo, intorno alla legalità della valutazione della persona. Il libro intende così recuperare il significato autentico del contributo alla scienza penalistica di Giacomo Matteotti, per troppo tempo marginalizzato dal peso del martirio, e allo stesso tempo offrire una riflessione sul diritto penale di inizio Novecento con molte domande ancora oggi in cerca di una risposta.
10

Giacomo Matteotti e il socialismo riformista

Degl'Innocenti, Maurizio
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il saggio propone un'originale rilettura di Giacomo Matteotti (1885-1924) lungo i binari paralleli della biografia individuale e dell'analisi del gruppo politico di afferenza avvalendosi delle categorie interpretative di socialismo di vicinanza o territoriale e di democrazia orizzontale. Nel rapporto essenziale con il territorio evidenzia la persistente forza delle periferie, lungo le quali si riscrivono le gerarchie sociali e politiche, tra continuità e rottura dei codici etici e di prestigio. Nel ricostruire il cursus honorum di Matteotti da organizzatore nel Polesine a figura di spessore nazionale fino all'ingresso a Montecitorio e infine a segretario del Partito socialista unitario impegnato nella lotta al fascismo e al bolscevismo, fa emergere una concezione della politica come pedagogia individuale e collettiva per una cittadinanza diffusa e inclusiva; tecnica gestionale in una strategia "costruttiva" della società di lungo periodo; prassi fondata sul ruolo imprescindibile dei partiti nazionali in una democrazia rappresentativa e conflittuale nel rispetto dello Stato di diritto; visione delle problematiche interne in connessione con gli equilibri internazionali in una prospettiva di libera e pacifica convivenza dei popoli e, perfino, già europeista. Il saggio offre molteplici motivi di riflessione su problemi della società italiana ed europea di lungo periodo, fino all'attualità, a ulteriore testimonianza del lungimirante orizzonte del pensare e dell'agire di intera generazione politica in linea con l'evoluzione della socialdemocrazia europea tra le due guerre.
11

Questo è il fascismo. I discorsi del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924. Con uno scritto di Piero Gobetti

Matteotti, Giacomo
Editore: E/O
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
A cento anni dalla marcia su Roma che diede inizio all'ascesa al potere di Mussolini, questo libro raccoglie i discorsi, gli articoli e gli interventi di Giacomo Matteotti, segretario del Partito socialista, il cui omicidio politico, avvenuto il 10 giugno 1924, sancì l'affermazione del regime fascista. Matteotti, originario del Polesine, vide da vicino la nascita del fascismo, contrastò gli atti di violenza squadrista e denunciò fino all'ultimo i brogli elettorali commessi dalle camicie nere. Insieme a Piero Gobetti, che all'indomani del suo brutale assassinio scrisse un magistrale ritratto di Matteotti, fu uno dei primi antifascisti che comprese il pericolo dell'ideologia eversiva fascista, definita "autobiografia della nazione". Fu pacifista e riformatore del movimento e del pensiero socialista italiano; il suo sacrificio politico ha rappresentato uno spartiacque della storia del Novecento italiana ed è entrato nella cultura popolare ispirando l'impegno politico di tanti attivisti e ribelli. "Uccidete pure me, ma l'idea che è in me non l'ucciderete mai".
12

Sull'istruzione

Matteotti, Giacomo
Editore: Pisa university press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Crediamo che i testi di Giacomo Matteotti qui raccolti possano costituire una vera e propria sfida per lo studente in formazione. Cosa significa propriamente "studiare"? E che rapporto vige tra studio e mondo? Matteotti propone una visione dell'educazione capace di relativizzare il comune sentire a riguardo, a cominciare proprio dalla scuola. Se è infatti innegabile che la scuola costituisce il luogo di formazione per eccellenza, è pur vero che quest'ultima non si riduce ad essa. Al contrario, esistono molti altri spazi educativi, indispensabili per la fioritura umana di ciascuno di noi. Siano essi il teatro, una rivista didascalica o una biblioteca; le aule vuote del palazzo comunale, la famiglia; i musei o le case dei contadini: ovunque sarà possibile elevare «la cultura del popolo». Ma la sfida consiste anche nell'accogliere l'importanza dell'approfondimento personale, che pure rientra nella medesima logica: in una battuta, non esiste luogo abbastanza grande da ospitare la ricchezza che la civiltà ci riserva. Nei testi qui raccolti si mostra come fare.
13

L'idea che non muore

Matteotti, Giacomo
Editore: Pisa university press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Le tappe più significative della vita di Giacomo Matteotti vengono ripercorse attraverso le testimonianze dirette del deputato socialista e di alcune delle maggiori personalità politiche e intellettuali del tempo. Con un ampio apparato illustrativo.
14

Matteotti si racconta. La famiglia, gli studi, la politica

Matteotti, Giacomo
Editore: Pisa university press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Le tappe più significative della vita di Giacomo Matteotti vengono ripercorse attraverso le testimonianze dirette del deputato socialista e di alcune delle maggiori personalità politiche e intellettuali del tempo. Con un ampio apparato illustrativo.
15

Democrazia e fascismo

Matteotti, Giacomo
Editore: Pisa university press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
L'opposizione di Matteotti al regime può essere interamente letta come il tentativo di restituire al popolo italiano la dignità di essere libero: in questo senso, essa segna una vera e propria incompatibilità etica, che si traduce in dovere morale di resistenza all'oppressione. Come dirà nel celebre discorso-denuncia del 30 maggio 1924, il più importante della storia del Parlamento italiano, «noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l'opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro». Amare la patria significa innanzitutto difenderne la libertà inviolabile: davanti a questo compito politico-morale, neppure la morte apparve a Matteotti prezzo troppo caro.
16

La guerra e la pace

Matteotti, Giacomo
Editore: Pisa university press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il pacifismo di Giacomo Matteotti è tema che ben si presta a un'antologia pensata per le scuole. Ripercorrere le tappe fondamentali della sua opposizione alla guerra significa infatti poter vedere all'opera il suo socialismo e i suoi ideali; ma anche la vita e le difficoltà dell'uomo, che pure tanta importanza rivestono per la consapevolezza storica. Lo scoppio della prima guerra mondiale segnerà una tappa decisiva per il percorso politico di Matteotti. Fedele all'ideale dell'internazionalismo socialista già professato ai tempi della guerra libica, il suo sentito neutralismo si colloca su un terreno come sempre ideale e realistico al contempo. Matteotti ha infatti ben chiaro che l'entrata in guerra dell'Italia significherebbe interrompere bruscamente quel "movimento ascensionale della civiltà" che con tanta fatica il socialismo aveva avviato nei decenni precedenti. Il complessivo spreco di vite umane e risorse economiche avrebbe infatti comportato un arresto - se non una vera e propria retrocessione - del già di per sé lento progresso del Paese: il ritorno alla "barbarie" e il sacrificio del proletariato.
17

Per il lavoro

Matteotti, Giacomo
Editore: Pisa university press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Il volume raccoglie i principali contributi di Matteotti alla definizione del socialismo e al suo significato per il lavoro. Sono testi scorrevoli ma incisivi, che furono scritti per essere compresi e fatti propri da tutti: per questo, confidiamo che i giovani studenti sapranno trovarvi quanto riterranno ancora oggi degno d'attenzione. Fin da giovanissimo, Matteotti ebbe modo di conoscere la miseria in cui versavano i lavoratori del suo Polesine, terra di contadini e poverissima. La prima attività politica di Matteotti è infatti interamente dedicata alla riorganizzazione del mondo contadino in senso socialista, che tende a ricompattare in organismi autonomi e istituzionali i singoli lavoratori, per farne comunità attiva. Si impegna quindi per la creazione e la tutela delle realtà cooperative e insegna ai suoi compagni le più elementari operazioni di contabilità e bilancio: l'attenzione per la consapevolezza economica rimarrà una costante della politica matteottiana. Solo attraverso la conoscenza dell'economia si rende infatti pienamente possibile l'azione socialista, che è innanzitutto volta al miglioramento esistenziale dei lavoratori.
18

Giacomo Matteotti in Gran Bretagna (1924-1939)

Gabellone, Anna Rita
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il presente volume apre una finestra inedita sull'influenza di Giacomo Matteotti in Gran Bretagna. Dopo il 10 giugno del 1924 si intensifica una strategia politica internazionale di opposizione al fascismo principalmente tra i laburisti e gli italiani "fuoriusciti". Da questo presupposto nasce la Women's International Matteotti Committee che, «in nome e per conto» del deputato socialista ucciso, avvia il fronte d'Unità Internazionale per denunciare le atrocità del fascismo agli occhi dell'opinione pubblica di tutto il mondo. All'interno del fronte antifascista emerge un interessante e inedito progetto di istituire una Repubblica Europea Socialista e Federale.
19

Matteotti 100 nelle scuole. I giovani e la lezione civile, morale e politica di un martire per la democrazia. Con QR Code

Degl'Innocenti Maurizio; Aghemo Alberto; Buonomo Giampiero
Editore: Fondazione Giacomo Matteotti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
In vista del centenario della morte di Giacomo Matteotti (1924-2024) la Fondazione Giacomo Matteotti e la Fondazione di Studi storici Filppo Turati presentano una nuova pubblicazione che arricchisce e aggiorna la precedente "Matteotti 90 nelle scuole", che ha avuto vasta diffusione presso studenti e docenti di tutta Italia ed è divenuta testo di riferimento per la partecipazione al concorso nazionale "Matteotti per le scuole" bandito annualmente in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione. Il nuovo volume conserva le caratteristiche che hanno decretato la fortuna della precedete edizione: agilità dei testi, facile consultabilità e un ricco apparato di immagini originali provenienti dall'Archivio Matteotti. Un vasto apparato multimediale a corredo ed integrazione del testo è disponibile sul sito internet dedicato www.matteotti100nellescuole.org, accessibile anche dalle pagine del volume tramite QR Code.
20

Lettere a Velia

Matteotti Giacomo; Caretti Stefano (cur.)
Editore: Pisa university press
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
«Pochi documenti hanno l'eloquenza dei carteggi – di certi carteggi – nel parlarci di uomini e cose del passato: soprattutto quando si tratti di lettere davvero private, che nessuno avrebbe dovuto vedere, oltre il destinatario. Difficile, se mai, è saperle leggere, quelle lettere, con la debita discrezione; più difficile ancora saperle interrogare, e intenderne le intenzioni e i sensi più riposti e apprezzarne il valore, e interpretarle nei loro contesti. Le lettere di Giacomo Matteotti alla moglie, a Velia, dagli anni di fidanzamento al tragico 1924, che Stefano Caretti molto opportunamente pubblica per intero, dopo averle parzialmente utilizzate in studi precedenti, costituiscono appunto, un documento eccezionale per comprendere in profondità la sostanza umana di lui, e, spesso, quasi in trasparenza, i modi di sentire e di reagire di lei. Ma aiutano anche a mettere adeguatamente a fuoco comportamenti politici e, in prospettiva, situazioni drammatiche della vicenda italiana fra la prima guerra mondiale e il fascismo. A saper leggere e interrogare – giova ripeterlo.» (Dalla premessa di Eugenio Garin). Ristampa anastatica della prima edizione Nistri-Lischi editore, 1986.
21

Solo

Nencini, Riccardo
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Giacomo Matteotti è stato il primo vero antagonista di Mussolini, ed è stato il fantasma che ha aleggiato sul Fascismo per tutta la durata della dittatura. In "Solo" Riccardo Nencini ricostruisce in forma romanzesca, con la precisione dello studioso, la passione dell'uomo politico e la creatività dell'intellettuale e narratore, la vita di questo grande eroe italiano: l'infanzia, le prime esperienze politiche, gli amori, le amicizie, la militanza comune con Mussolini nel Partito socialista, e i giorni drammatici della durissima opposizione al Fascismo nascente, opposizione che gli costò la vita. Il risultato è un romanzo di ampio respiro, epico e struggente, che ci restituisce il ritratto emozionante e commosso di una stagione cruciale della nostra storia, e di un uomo coraggioso e solo, come tutti i grandi eroi.
22

Il fascismo tra demagogia e consenso. Scritti 1922-1924

Matteotti, Giacomo
Editore: Donzelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Un formidabile spirito politico, capace di affrontare in campo aperto la dittatura e smascherarne il vero volto. Con passione, con acume, ma anche con l'ironia: un sorriso tagliente, sferzante. È questo il ritratto che emerge dagli scritti di Giacomo Matteotti pubblicati nel volume. Troppo spesso l'immagine del deputato socialista rimane cristallizzata nel terribile episodio del suo assassinio, schiacciando così, sotto il tragico ruolo del martire, la ricchezza e la complessità di uno dei profili politici più vivaci del Novecento. Una figura che possiamo riscoprire attraverso le sue parole, quelle affidate alla stampa e all'aula parlamentare negli ultimi anni di battaglie, e raccolte pochi mesi dopo la sua morte in un libro fortemente voluto da Filippo Turati e Claudio Treves, qui riproposto, in collaborazione con la Fondazione Giacomo Matteotti, in una nuova versione grazie all'attenta revisione e a un'inedita indagine storiografica di Mirko Grasso. Parole affilate, quelle di Matteotti, solidamente ancorate ai fatti, alle cifre, ai dati che la propaganda tenta maldestramente di camuffare.
23

La lotta semplice

Matteotti, Giacomo
Editore: Edizioni di Comunità
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
È stato detto da qualcuno che è urgente conferire i pieni poteri al Governo, ciò segnerebbe nella storia della nostra vita nazionale il precedente meno degno e più pericoloso. Noi siamo convinti che vi siano uffici da abolire, energie intorpidite da svegliare, organi parassitari e ingombranti da alleggerire. Ma tutto ciò può essere compiuto senza usurpare i poteri del Parlamento, con tanta minore apparenza di grandi parole quanto maggiore è la sapienza e la coscienza del bene
24

Un anno di dominazione fascista

Matteotti, Giacomo
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Se la dittatura non è stata instaurata, la Camera è pregata di non nutrire illusioni. Se farà dei mali passi sarà soppressa"; "Noi non temiamo di essere chiamati reazionari e di invocare per tutti i nemici di destra e di sinistra un poco di corda e un poco di sapone": mentre "Il Popolo d'Italia" scrive queste parole, a San Vito Chietino "squadre di fascisti armati mettono a soqquadro il paese bastonando e distribuendo olio di ricino ai non-fascisti e sparando sui fuggiaschi" e a Milano "i fascisti provocano un incidente al teatro della Scala col maestro Toscanini, per la imposizione di suonare i loro inni". Quando, dopo la marcia su Roma, Mussolini conquista il potere, il giovane deputato socialista Giacomo Matteotti compila una sorta di libro bianco in cui dimostra, dati alla mano, che i provvedimenti economici del nuovo governo da un lato sono iniqui e dall'altro rivelano un'incompetenza assoluta, condanna l'abuso dei decreti legge e soprattutto raccoglie le "parole dei Capi" e le "cronache dei fatti": dichiarazioni incendiarie e una catena infinita di brutalità. Come scrive Walter Veltroni nell'introduzione, Matteotti "vede prima di altri la natura violenta e l'intenzione totalitaria del fascismo" e con questo libro denuncia, "in modo tanto puntiglioso e circostanziato quanto coraggioso, le violenze fasciste che si stanno intensificando in ogni parte d'Italia". Ecco perché è così importante ripubblicare questa sconvolgente documentazione in diretta di una nazione che corre verso la catastrofe. Leggere oggi Matteotti significa chiedersi - scrive Umberto Gentiloni Silveri nel saggio che conclude il libro - "se nel ventre molle della società italiana abbia continuato ad annidarsi un modo di pensare, di agire, di esprimersi: un'ossessiva e insensata ricerca del nemico o del capro espiatorio che appare e s'inabissa a seconda delle circostanze". Introduzione di Walter Veltroni.
25

Contro il fascismo

Matteotti, Giacomo
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Quella di Giacomo Matteotti è una delle voci che con più forza e più coraggio si levarono contro i soprusi del regime fascista. A distanza di quasi un secolo questo volume esorta a prestarle di nuovo ascolto, riproponendo due documenti molto citati ma poco letti: il discorso del 31 gennaio 1921, quando Matteotti per la prima volta e per primo osò prendere la parola in Parlamento contro il regime, e quello del 30 maggio 1924, quando denunciando i brogli elettorali firmò la propria condanna a morte, inflittagli di lì a pochi giorni per mano di cinque sicari fascisti. Grazie a queste due testimonianze sarà possibile comprendere con maggiore chiarezza un momento cruciale della storia del nostro paese, e riflettere, alla luce di ciò che è stato, su temi che ancora oggi continuano a trovare ampio spazio nel dibattito pubblico. Prefazione di Sergio Luzzatto.

Pubblicato in DATI il 26/02/2024