Conflitto Israelo-Palestinese

Il conflitto israelo-palestinese è parte del più vasto conflitto arabo-israeliano ed è in corso da anni tra Israele e Palestina. Sebbene i due schieramenti appartengano e si identifichino in due religioni il conflitto non ha origini da motivi religioni ma lo scontro nasce per il possesso della stessa terra. Per gli studiosi sono quattro i principali ostacoli alla risoluzione dei conflitti: la creazione di confini sicuri e definiti, il controllo di Gerusalemme (città santa per entrambe le religioni), gli insediamenti israeliani e il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi. Durante il conflitto ci sono stati numerosi attacchi terroristi e armati, uccisioni politicamente motivati (di militare ma anche di civili) e violenze che violano i diritti umani.
La situazione è molto complessa e anche a livello internazionali le posizioni sono diverse e spesso conflittuali. Con l'attacco di Hamas, organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, sunnita e fondamentalista di estrema destra, di sabato 7 ottobre e la successiva risposta armata di Israele alla Striscia di Gaza, la questione è ritornata in primo piano.

Proponiamo 30 titoli editi negli ultimi anni sulla questione israelo-palestinese, comprendente alcuni saggi e alcuni romanzi.

1

Decolonizzare la Palestina. Hamas tra anticolonialismo e postcolonialismo

Sen, Somdeep
Editore: Meltemi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
In "Decolonizzare la Palestina", Somdeep Sen rifiuta l'idea secondo cui la liberazione dalla colonizzazione avvenga in un singolo momento della storia, con la cacciata del colonizzatore; proprio il caso della lotta palestinese mostra come questo processo sia invece il frutto di una complessa combinazione tra pratiche coloniali e postcoloniali. Dopo l'inaspettata vittoria alle elezioni del Consiglio legislativo palestinese del 2006, e a dispetto di quanto predetto dagli esperti, Hamas ha continuato a esistere sia come resistenza armata contro il governo israeliano, sia come organo di governo. Spiegare il come e il perché di tutto questo è la vera sfida dell'autore che, basandosi sul materiale raccolto tra Striscia di Gaza, Cisgiordania, Israele ed Egitto, si spinge oltre il singolo enigma che coinvolge Hamas e traccia un'originale analisi che getta nuova luce interpretativa su tutti i movimenti di emancipazione dal colonialismo di insediamento.
2

Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia

Kamel, Lorenzo
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il volume fa luce sulle origini più profonde di una disputa iniziata molto prima del 1947, l’anno della partizione della Palestina da parte dell’ONU. Il ruolo delle religioni, lo sviluppo e la cristallizzazione delle identità, il possesso della terra, le strategie delle grandi potenze e quelle dei paesi arabi, l’antisemitismo e le discriminazioni, le prospettive dal basso degli abitanti che da oltre un secolo si contendono pochi chilometri quadrati: ognuno di questi tasselli è parte di un mosaico in cui spiccano le cicatrici della storia e vengono meno le verità assolute proprie di larga parte delle narrazioni correnti. Avere il controllo di questi luoghi millenari significa interpretarne il passato. È un aspetto che è rimasto costante nel corso dei secoli. Solo gli interpreti sono cambiati.
3

Il confine innaturale. La barriera tra Israele e Palestina. Origini e motivi di un muro. Nuova ediz.

Graglia, Piero S.
Editore: People
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La relazione conflittuale che ha segnato il rapporto, non solo territoriale, fra Ebrei e Palestinesi è avvicinabile solo con uno sguardo storico alle vicende geopolitiche internazionali che hanno da sempre fortemente condizionato il tema, dal mandato britannico alla caduta del muro di Berlino, dalla Guerra dei sei giorni all'attentato alle Torri Gemelle. Fra ingerenze e strumentalizzazioni, si dipana in questo racconto l'intreccio fra la storia del sionismo e la grande questione dei Palestinesi, fino a far li apparire, in occasioni diverse, entrambi come popoli senza terra. Cifra dello scritto è la grande misura con la quale l'autore aiuta a restituire, con una complessa analisi dei contesti, le ragioni - non sempre specchiate - delle parti. La costruzione israeliana di una struttura, muro o barriera, ad oggi ne costituisce un emblema: l'obiettivo della convivenza pacifica è ancora lontano.
4

Tunnel. L'arca della discordia

Modan, Rutu
Editore: Rizzoli Lizard
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Nel 1987 l'archeologo Israel Broshi, convinto di aver capito dove si trova l'Arca dell'Alleanza, comincia a scavare un tunnel nei pressi di un villaggio palestinese. La sua ricerca, però, è interrotta dall'esplosione della prima Intifada. Molti anni dopo, sua figlia Nili decide di riprendere gli scavi in segreto, nella speranza di riabilitare la figura paterna e completare il suo lavoro. Purtroppo il sito dello scavo si trova nei pressi della barriera di separazione israeliana, il famigerato muro anti-terrorismo eretto nel 2002, cosa che attirerà molte indesiderate attenzioni: da una parte gli ultra-ortodossi che credono che la scoperta dell'Arca porterà sulla Terra il nuovo messia, dall'altra i palestinesi che reclamano il loro territorio. E mentre il dipartimento di Archeologia dell'Università di Gerusalemme e un importante collezionista privato tramano nell'ombra, nella vicenda si insinuano anche i miliziani dell'Isis. Infatti, come ricorda Maria Edgarda "Eddi" Marcucci nella sua prefazione, vari gruppi jihadisti hanno un legame ambiguo con i reperti archeologici: i video in cui si riprendono mentre distruggono i Buddha di Bamiyan o i templi di Palmira sono perfetti sia per fare propaganda sia per raccogliere denaro, perché fanno «alzare i prezzi di mercato dei manufatti antichi, che in realtà i miliziani hanno sempre commerciato a telecamere spente. Attori privati e statali di tutto il mondo hanno partecipato a questi commerci, consapevoli di chi stessero finanziando». Rutu Modan riesce a intrecciare tutte queste contraddizioni con rara maestria, realizzando una commedia con un finale sorprendente, che analizza con estrema lucidità i paradossi di una delle aree più tormentate del pianeta.
5

Eretz Israel

Bussoni, Mario
Editore: Archivio Storia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Dal 14 maggio 1948, giorno nel quale è stato dichiarato Nazione indipendente, Israele continua ad esistere ad onta di quanti vorrebbero la sua distruzione totale. Circondato in Medio Oriente da Paesi dichiaratamente ostili, è uno Stato in perenne lotta per la propria sopravvivenza. Sulle carte geografiche e sui libri di storia di alcuni Paesi arabi, addirittura Israele è un buco vuoto, come se non fosse mai esistito: un corpo estraneo ficcato tra popolazioni arabe di religione musulmana. Senza pregiudizi di parte, questo libro cerca di raccontare la storia di come lo Stato di Israele sia nato, reclamando e conquistando faticosamente il proprio diritto di esistere nella Terra Promessa, e di come la sua nascita abbia sconvolto equilibri secolari in quegli stessi territori aprendo ferite che sono ben lungi dall’essere sanate.
6

Limes. Rivista italiana di geopolitica (2021). Vol. 5: La questione israeliana

[AA.VV.]
Editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale.
7

Il giudizio di Salomone. Israele-Palestina

Pavoncello, Vittorio
Editore: Compagnia Editoriale Aliberti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«Oggi, più che mai, una sconfitta dell'antisemitismo e antiisraelitismo passa inevitabilmente attraverso una soluzione del conflitto israelo-palestinese», scrive l'autore di questo libro, un pamphlet appassionato e destinato a far discutere. «I contenuti, le soluzioni qui proposte non incontreranno immediatamente il consenso, e probabilmente saranno più le ostilità che le concordie». La proposta di Vittorio Pavoncello si ispira, come dice il titolo, al celebre episodio biblico di Salomone e del suo giudizio sul bambino conteso da due madri. È come se Dio, qui, si facesse da parte: sono gli esseri umani a decidere del loro destino. Se le madri non arrivano ad una decisione, ad un accordo, ad uno slancio verso la salvezza della vita, il bimbo morirà. È una metafora forte e che ben si adatta al conflitto Israele-Palestina. Di morti ce ne sono stati già tanti, molti di essi bambini, appunto. La scelta è fra proseguire egoisticamente come madri oppure optare per la vita della prole con uno spirito di abnegazione che solo una madre autentica può avere verso il proprio figlio. Sacrificare la discendenza al proprio egoismo, oppure capire che il bene della vita e della discendenza è il bene e il fine da perseguire. L'idea è di dividere i palestinesi in due Stati, e di riformulare la geografia di Israele e Gaza, con tutto quello che comporta. Proposte forti e discutibili. Ma se si vogliono davvero cambiare le cose, se si vuole davvero trovare una soluzione a un dramma che si trascina da troppo tempo, bisogna avere il coraggio dell'impopolarità. Perché «la pace è una cosa nuova e nelle novità va cercata, perché possa sorprendere e rendere la guerra una pratica obsoleta». Con una nota di Furio Colombo.
8

Israele. Prosperità senza pace

De Martino, Claudia
Editore: Castelvecchi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Mentre il mondo è impegnato nella lotta al Covid-19, la sbandierata annessione israeliana di parte della Cisgiordania potrebbe comportare la fine del conflitto israelo-palestinese dopo oltre settant'anni. Grazie al consenso dell'Amministrazione Trump, allo Stato ebraico si offre un'opportunità storica di proclamare una vittoria netta e irreversibile, rendendo impossibile la creazione di uno Stato palestinese nei Territori Occupati. Tale annessione sarebbe contraria al diritto internazionale e ostacolerebbe la cooperazione regionale di Israele con gli Stati arabi, ma non comporterebbe sanzioni per lo Stato ebraico né provocherebbe una Terza Intifada di proporzioni tali da rovesciare gli attuali rapporti di forza. Claudia De Martino analizza il quadro mediorientale dal punto di vista dei due schieramenti, ricordando le tappe che hanno portato alla situazione odierna e studiando gli scenari che possono ora delinearsi. I Palestinesi, che hanno perso la battaglia territoriale, potrebbero ancora "non perdere la guerra" rinunciando alla logica dei due Stati per abbracciare una lotta progressista per i diritti di cittadinanza all'interno dell'unico Stato esistente, in nome di grandi valori del XXI secolo come uguaglianza e democrazia.
9

Storia del conflitto israelo-palestinese. Nuova ediz.

Vercelli, Claudio
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il conflitto tra israeliani e palestinesi in questi ultimi anni è di nuovo andato avvitandosi su di sé, dopo gli spiragli degli anni Novanta. Delle speranze trascorse rimane ben poco mentre delle antiche diffidenze tutto sembra essere stato riconfermato. Alla radice rimane il mancato riconoscimento reciproco, la tragica finzione per cui, affinché l'uno possa esistere, l'altro debba scomparire una volta per sempre. Una terra, due popoli, ma non ancora due Stati. Claudio Vercelli affronta, attraverso un'analisi dell'evoluzione del confronto tra arabi ed ebrei, dalla seconda metà del XIX secolo ai giorni nostri, gli elementi prioritari cosi come i nodi problematici che sono a tutt'oggi sul tavolo della discussione: le identità nazionali, le risorse materiali e simboliche, la demografia, il ruolo delle religioni.
10

Dove sta il limite. Attraversare i confini della Palestina occupata

Shehadeh, Raja
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Raja Shehadeh da giovane avvocato si era dato da fare per impedire il sequestro delle terre palestinesi e favorire la pace e la giustizia nella regione. È in quel periodo che stringe una forte amicizia con Henry, un ricercatore ebreo canadese. Ma quando la vita giorno dopo giorno diventa sempre più insopportabile nei Territori, è impossibile sfuggire alla politica e al passato. E anche la più forte delle amicizie, sul filo del confine israelo-palestinese, viene messa a dura prova. Shehadeh in questo libro, attraversando lo spazio (da Tel Aviv a Jaffa) e il tempo (dal 1959 al 2013), ci racconta l'evolversi della situazione dei palestinesi nei Territori occupati. Shehadeh esplora gli effetti devastanti dell'occupazione anche negli aspetti più intimi della vita quotidiana. E si domanda se, coloro che oggi si considerano a vicenda i peggiori dei nemici, potranno mai riuscire a costruire un futuro comune insieme.
11

Con i miei occhi. Una testimonianza della repressione di Israele contro i palestinesi (1967-1973)

Langer, Felicia
Editore: Zambon Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Espulsi dalle loro case e dalla loro terra nel 1948, i palestinesi vivono da allora in condizioni subumane nei campi-profughi dei Paesi arabi confinanti con Israele. Dopo la guerra dei Sei Giorni del giugno 1967, i palestinesi della Cisgiordania e della regione di Gaza si sono trovati sotto l'occupazione israeliana. Imprigionati, torturati, limitati nei loro movimenti, hanno subito la confisca delle loro proprietà e patito numerose altre forme di oppressione e discriminazione. Con i miei occhi di Felicia langer è la testimonianza diretta di questa spietata repressione che le autorità israeliane praticano ormai da 70 anni, con l'ausilio di una legislazione definita "peggiore di quelle del regime razzista in Sudafrica" - nell'espressione dell'arcivescovo anglicano Desmond Tutu.
12

Nemici e vicini. Arabi ed ebrei in Palestina e Israele

Black, Ian
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Partendo dagli ultimi anni della dominazione ottomana e del periodo del mandato britannico, quando l'immigrazione sionista trasformò la Palestina nonostante la crescente opposizione araba, il libro ricostruisce le diverse fasi di una relazione condannata fin dall'inizio al fallimento. Ian Black getta nuova luce su eventi cruciali come la ribellione araba degli anni Trenta; l'indipendenza di Israele e la catastrofe palestinese (an-Nakba in arabo) del 1948; lo spartiacque della guerra del 1967; le due intifada; gli accordi di Oslo e lo spostamento politico di Israele verso destra. L'autore dimostra come - dopo cinquant'anni di occupazione - le speranze di una soluzione a due Stati siano quasi del tutto scomparse, cercando di intuire cosa potrebbe riservare il futuro. Ma, soprattutto, Black va oltre gli eventi degni di nota - guerre, violenze e iniziative per la pace - per catturare la realtà della vita di tutti i giorni a Gerusalemme e Hebron, Tel Aviv, Ramallah, Haifa e Gaza, osservando entrambe le parti di questa impari lotta. Sempre chiaro, il volume descrive un tragico conflitto che non mostra alcun segnale di fine, motivo in più per cercare di comprenderlo.
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Israele, mito e realtà. Il movimento sionista e la Nakba palestinese settant'anni dopo

Giorgio, Michele ; Cruciati, Chiara
Editore: Edizioni Alegre
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Sono trascorsi settant'anni da un evento che ha trasformato il Medio oriente e il mondo intero, la fondazione dello Stato di Israele e la Nakba, la catastrofe del popolo palestinese. Questo libro ripercorre la storia e l'attualità dell'idea di Israele, ricostruendo la genesi del movimento sionista e le sue conseguenze sulla popolazione palestinese attraverso analisi, ricerche, ricorso a fonti israeliane, palestinesi e internazionali, e con il racconto diretto di studiosi, esperti e protagonisti. Gli autori mettono a fuoco alcuni concetti ideologici fondanti lo Stato ebraico e le politiche concrete che ne sono conseguite in questi decenni. Un puzzle composto di frammenti diversi, ognuno dei quali fornisce un angolo di visuale sul progetto sionista e la sua attuale realizzazione: l'uso della terra e del lavoro, i concetti di cittadinanza e nazionalità, la proprietà e la sua confisca, il concetto di ritorno, lo « Stato unico, il sionismo e il neosionismo. E anche la dimensione planetaria, culturale e politica della questione israelo-palestinese che influenza non pochi governi e mobilita tante società civili. In questi settant'anni si è passati dà un sionismo "socialista", fondato sul mito della conquista della terra e del lavoro, a un nazionalismo religioso, con inevitabile spostamento a destra della società israeliana. Oggi a prevalere è la narrazione sionista della storia della Palestina e una costante rimozione: che nella terra promessa del racconto biblico dove i sionisti intendevano fondare uno Stato c'era un altro popolo, che sentiva quella terra come propria per il semplice fatto che ci viveva da secoli e secoli. Ed è questa l'origine della contraddizione irrisolta tra il mito di un focolare ebraico dove far tornare un popolo a lungo perseguitato, e la realtà di un progetto coloniale di insediamento.
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Medio Oriente dentro la guerra. Le guerre di confine d'Israele 1949-1956

Morris, Benny
Editore: LEG Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Questo libro è l'edizione riveduta e aggiornata di un saggio in cui Benny Morris analizza lo sviluppo delle relazioni, e soprattutto dei contrasti tra Israele e gli Stati arabi negli anni cruciali che vanno dal 1949 al 1956, soffermandosi in particolare sulle infiltrazioni arabe in territorio israeliano e sulle conseguenti rappresaglie. Le incursioni di profughi e di commando palestinesi, insieme agli attacchi transfrontalieri di forze irregolari, furono gli elementi principali di un fenomeno che caratterizzò questo periodo. Ampliato sulla base di nuovo materiale (inclusi documenti desecretata delle IDF, le Forze di difesa israeliane), il volume offre importanti contributi alla comprensione dell'attuale situazione in Medio Oriente, con uno sguardo rivolto alle prospettive di una pace duratura in quei territori.
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Cenere e ulivi

[Chabon M. (cur.); Waldman A. (cur.); Rothman-Zecher M. (cur.)]
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Questa è una raccolta di testimonianze. A firmarla, alcuni dei più apprezzati scrittori internazionali, che hanno raggiunto il centro caldo del conflitto israelo-palestinese, Gaza e la Cisgiordania, per raccontare le esistenze di chi da cinquant'anni, all'ombra del muro, affronta l'occupazione. Mario Vargas Uosa e Dave Eggers, Colum McCann e Colm Tóibín, Jacqueline Woodson e Geraldine Brooks, tra gli altri, restituiscono al lettore le storie e le esperienze di chi vive oggi tra Israele e Palestina; le code interminabili ai checkpoint, le strade bloccate o aperte solo ai coloni, gli arresti e i fermi ingiustificati e senza garanzie, le barriere culturali che segnano la quotidianità dei rapporti tra israeliani e palestinesi. Contributi che nascono dalle giornate che ciascun autore ha trascorso nei territori occupati; un viaggio collettivo, mosso dall'esigenza di sposare letteratura e impegno civile, di dare forma alla materia più urgente e difficile da raccontare: la guerra di ogni giorno. Un impegno promosso dall'associazione Breaking the Silence, formata da ex soldati israeliani che dal marzo 2004 hanno scelto di combattere, da civili, in difesa dei diritti del popolo palestinese. A Michael Chabon e Ayelet Waldman, tra le penne più brillanti della letteratura contemporanea, il compito di realizzare il progetto, contattare i colleghi scrittori, invitarli a prestare ascolto e prendere posizione. Perché per capire davvero un conflitto che dura ormai da oltre mezzo secolo, la cronaca della violenza e della distruzione non può bastare: occorre entrare nelle case delle persone e calcare le strade riarse della terra degli ulivi, parlare e farsi raccontare. E poi, raccontare ancora.
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Cinquant'anni dopo. 1967-2017. I territori palestinesi occupati e il fallimento della soluzione dei due Stati

Cruciani, Chiara ; Giorgio, Michele
Editore: Edizioni Alegre
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
È trascorso mezzo secolo da quando le forze armate israeliane sbaragliarono con la Guerra dei sei giorni gli eserciti arabi e presero il controllo del resto della Palestina storica. Da allora innumerevoli sono state le risoluzioni internazionali e decine i "piani di pace", tra cui gli accordi di Oslo del 1993. Ma cinquant'anni dopo la colonizzazione israeliana e le politiche economiche che impediscono lo sviluppo del popolo occupato rendono ormai lo Stato di Palestina solo un'ipotesi sulla carta perché irrealizzabile come entità territorialmente omogenea e sovrana. La mancata applicazione delle dozzine di risoluzioni delle Nazioni unite contro l'espansione coloniale e la costruzione del Muro e gli affari miliardari dell'industria militare israeliana dimostrano, secondo gli autori, come la diplomazia mondiale abbia di fatto optato per il mantenimento dello status quo. Oltre vent'anni di fittizio processo di pace hanno istituzionalizzato le pratiche di occupazione, utilizzato la stessa Autorità nazionale palestinese come ostacolo al dissenso e posto definitivamente fine alla soluzione dei due Stati promossa dalla comunità internazionale. La realtà che abbiamo oggi di fronte è un solo Stato, diseguale e non democratico, che nega il diritto del popolo palestinese alla libertà e all'autodeterminazione. Ma proprio mentre la fragile impalcatura di Oslo entra definitivamente in crisi, israeliani e palestinesi scompaiono dalle cronache dei mezzi di informazione. Con questo libro gli autori fanno un viaggio negli ultimi cinquant'anni e, intrecciando giornalismo e ricerca storica, riportano alla luce le radici del conflitto israelo-palestinese e ne esplorano le manifestazioni attuali sul terreno.
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Con le unghie e con i denti. La resistenza delle donne in Palestina

Marino, Miriam
Editore: Red star press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Occupazione, guerra, discriminazione. C'è tutto questo nelle vicende che hanno fatto della Palestina una patria negata per milioni di persone che continuano a lottare per realizzare un sogno d'indipendenza e di pace. Ma se il lungo corso delle battaglie combattute in questa parte del mondo ha anche contribuito a trasformare la stessa Palestina nella madre di tutte le resistenze all'oppressione, una parte enorme di un simile merito deve essere riconosciuta alle donne. Nella prima come nella seconda Intifada o nella fitta rete di associazioni dedicate all'incontro interculturale o all'emancipazione, la Resistenza delle donne in Palestina resta un punto fermo nelle agitate acque mediorientali. Miriam Marino, grazie alla sua esperienza sul campo, racconta la guerra partigiana dal punto di vista delle sue protagoniste, dando finalmente voce a una storia delle donne molto più intensa rispetto a quanto sia dato immaginare agli osservatori distratti dalla solita informazione mainstream.
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Il nuovo ordine israeliano. Oltre il paradigma dei due Stati

De Martino, Claudia
Editore: Castelvecchi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il conflitto arabo-israeliano è ancora considerato da molti la “madre di tutti i conflitti in Medio Oriente”. Tuttavia, per le nuove generazioni del XXI secolo questo dato sembra sempre meno vero: molti nuovi conflitti sono scoppiati nella regione, con ricadute globali ben più gravi e un numero di morti ancora maggiore. Per Europa e Stati Uniti, i nuovi flussi migratori provenienti dalla Siria e dall’Africa per la prima, e dal Messico e dal Sud America per la seconda, rappresentano un problema politico forse più urgente della vecchia questione palestinese. Eppure, se il conflitto tra Israele e Palestina ha perso la sua centralità in Occidente, senza peraltro aver trovato, dopo oltre 70 anni, una soluzione improntata alla convivenza dei due popoli, sarà proprio l’immediato futuro a dire la verità sull’avvenire del Medio Oriente
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Walking the line. Palestina e Israele lungo il confine che non c'è. Ediz. illustrata

Dalla Negra, Cecilia ; Elia, Christian
Editore: Milieu
Reparto ARTE
Sottoreparto FOTOGRAFIA
5 giugno 1967, 7.45 del mattino. L’aviazione militare israeliana si alza in volo per annientare quella egiziana, senza dargli neanche il tempo di reagire. Ancora non è possibile saperlo, ma è il primo atto di un con itto che, breve e incisivo, rivoluzionerà il destino dell’intera regione. In meno di una settimana le truppe di Israele occuperanno la Cisgiordania, la parte orientale di Gerusalemme, la Striscia di Gaza, le alture del Golan e la penisola del Sinai. Da quel momento, l’occupazione militare e le sue in nite violazioni diventeranno, nella narrazione dominante, una conseguenza accidentale e necessaria nella lotta di Israele per la sua sopravvivenza. Cinquanta anni dopo, due giornalisti e un fotografo, hanno percorso quel confine che poteva e doveva essere, senza essere stato mai. Un viaggio fotografico lungo e attorno quella “Linea Verde”, come veniva chiamata la frontiera tra Israele e quello Stato di Palestina che milioni di persone aspettano ancora possa vedere la luce. Verde, come l’inchiostro usato per disegnarla sulla mappa durante le trattative per l’armistizio. Un’alternanza di ritratti e di luoghi simbolici, per incrociare le memorie personali e quelle collettive. Una raccolta di voci, incontrate lungo il cammino, per riportare la narrazione a coloro che – per cinquanta anni – sono stati l’oggetto del racconto, facendoli tornare soggetto, cogliendo nell’alternanza tra gente comune e intellettuali quale sia la radicata relazione tra memoria personale e collettiva. I grandi temi del confliitto vengono raccontati con i volti e i luoghi simbolici, attraverso le foto di Cecere, mentre Elia e Dalla Negra hanno raccolto le memorie, sia della comunità occupata, che in assenza di uno Stato ha generato un’identità collettiva nel racconto, sia nella comunità occupante, per capire come in fondo nessuno si salvi dall’occupazione.
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Crescendo

[Dror Zahavi]
Editore: Satine
Reparto VIDEO
Sottoreparto Film
Un direttore d'orchestra di fama mondiale, Eduard Sporck, viene avvicinato da Karla de Fries per mettere insieme un'orchestra giovanile israelo-palestinese per uno spettacolo di pace. Accetta, ma prima deve fare in modo che il suo gruppo superi le proprie convinzioni, paure e fanatismo per riunirsi.
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Cronache di Gerusalemme

Delisle, Guy
Editore: Rizzoli Lizard
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Quando Delisle decide di seguire la sua compagna Nadège in una missione di Medici Senza Frontiere, lui e i loro due figli si ritrovano catapultati per un anno in un’area a est di Gerusalemme, una delle zone più “calde” del pianeta. Senza perdere il suo istintivo senso dell’umorismo e la sua profonda empatia, Delisle si aggira con grande curiosità in questa terra martoriata e nel suo diario annota una quotidianità fatta di checkpoint e frontiere, di laicità e ortodossia, di tensioni feroci, contrasti millenari e disperata speranza. Diventa così testimone della rabbia e della frustrazione del popolo palestinese e – al tempo stesso – ne coglie una pulsione universale: il sogno di una vita normale.
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Apeirogon

McCann, Colum
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai checkpoint. Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l'Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un'unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, di dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace. Nella sua opera più ambiziosa, Colum McCann crea Apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo, e ci dona un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza.
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Un dettaglio minore

Shibli, Adania
Editore: La nave di Teseo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Questa storia inizia durante l'estate del 1949, un anno dopo la guerra che i palestinesi chiamano Nakba, la catastrofe - che ebbe come conseguenza l'esodo e all'espulsione di oltre 700.000 persone - e che gli israeliani celebrano come la Guerra d'indipendenza. Alcuni soldati israeliani attaccano un gruppo di beduini nel deserto del Negev, uccidendo tutti tranne un'adolescente. La ragazza viene catturata, stuprata, uccisa e sepolta nella sabbia. Molti anni dopo, ai giorni nostri, una donna di Ramallah prova a decifrare alcuni dettagli che aleggiano attorno a quell'omicidio. È colpita da quel delitto a tal punto da trasformarlo in un'ossessione, non solo a causa dell'efferatezza del crimine, ma perché è stato commesso esattamente venticinque anni prima il giorno in cui è nata. Adania Shibli sviluppa due narrazioni che si sovrappongono e, in trasparenza, evocano un presente che non può prescindere da ciò che è stato. Con una prosa tagliente e inquietante, "Un dettaglio minore" va al cuore di un'esistenza segnata dall'annullamento e dalla privazione di sé, com'è la vita nella Palestina occupata, rivelandoci quanto sia ancora difficile riunire i frammenti di una narrazione rimasta troppo a lungo nascosta nelle pieghe della storia.
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Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea

Amiry, Suad
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STORICA
Palestina, 1947. Giaffa è una città viva di mercati, caffè, strade affollate, aperta sul mare pescoso e chiusa da distese immense di aranceti profumati. Subhi è un ragazzo che sogna di diventare il Miglior Meccanico della città. È in effetti un talento e quando riesce a riparare una pompa d'irrigazione, il ricco uomo d'affari che lo ha messo alla prova gli fa confezionare, in segno di riconoscenza, un abito inglese in lana di Manchester. Subhi è al settimo cielo e con quell'abito acquista una nuova consapevolezza di sé e della città in cui si muove, ma soprattutto immagina di indossarlo, malgrado il caldo, per fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, la giovanissima e bellissima Shams. Peccato che non siano tempi facili, tanto più per le storie d'amore: gli inglesi, che da oltre vent'anni amministravano la Palestina, dichiarano concluso il loro mandato e finiscono con il fomentare le già forti tensioni tra gli ebrei sempre più numerosi e i residenti palestinesi. Nel 1948 arriva l'attacco deliberato, quello che fu chiamato Nakba, la catastrofe: le forze israeliane ben equipaggiate dalla Gran Bretagna bombardano Giaffa senza pietà, la occupano, la riducono a una città fantasma. Traditi gli accordi, sono disperse centinaia di famiglie, le abitazioni e gli aranceti sono espropriati, la vita quotidiana è sfigurata da uno stato di polizia. E in quel teatro di caos e di morte le giovani anime di Subhi e Shams, perduti l'uno all'altra, disegnano sulla mappa della Storia il loro destino, senza rassegnazione, illuminati dalla certezza di appartenere a una terra, alla gente che l'ha abitata, a una avventurosa speranza, che, come in un sogno, è di volta in volta l'apparizione di una mucca sfortunata, la morbida eleganza della lana di Manchester, o un coloratissimo volo di aquiloni. Suad Amiry ha saputo ascoltare i veri protagonisti di questo racconto, ha saputo narrare una promessa d'amore, ha saputo mettere nel cuore di un ragazzino la meraviglia di esistere e ha intessuto tutto questo dentro una delle pagine più drammatiche e meno note del secolo scorso.
25

Miral

Jebreal, Rula
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Miral è una ragazza palestinese che vive in Israele. Quando la zia compie un gravissimo attentato, il padre, pur di proteggere la figlia da quella macchia che rischia di rovinare per sempre la sua vita, decide di cambiarle il cognome e di allontanarla dalla famiglia, affidandola al collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini. Qui la giovane segue con passione le vicende che condurranno agli accordi di Camp David e manifesta a favore della causa palestinese, fino alla decisione sofferta di lasciare la sua terra. Un racconto ispirato alle esperienze vissute dall'autrice, un toccante documento sull'anima lacerata dei giovani palestinesi divisi tra il bisogno di lottare e i sogni di pace.
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A un cerbiatto somiglia il mio amore

Grossman, David
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Israele, guerra dei Sei Giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un ospedale di Gerusalemme. I tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, militare di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania. Preda di un oscuro presentimento, Orah decide di abbandonare tutto e partire, per non essere presente quando gli ufficiali dell'esercito verranno a darle la notizia della morte del figlio. Ad accompagnare la donna c'è Avram, ricomparso nella sua vita dopo più di un ventennio. Il loro viaggio diventa occasione di riflessione e di rimpianto, ma anche di gioia e tenera rievocazione. Fino a che arriverà il momento di tornare a fare i conti con il presente che, tutt'intorno, preme inesorabile.
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La sposa di Assuan

Jebreal, Rula
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Salua è poco più di una bambina quando i rapporti tra musulmani e cristiani copti si fanno sempre più tesi in Egitto, durante il protettorato inglese. Suo padre Mazen decide che è il momento di scappare da Assuan, la sua amata città ormai in fiamme, quando la guerra settaria è già scoppiata. La fuga sembra l'unica scelta, la strada da seguire per salvare la sua famiglia, sua moglie Iman e sua figlia Salua. Quest'ultima, del resto, è già promessa sposa a un giovane di Nazareth, nella Palestina multireligiosa e tollerante. Gerusalemme appare a Salua come la dorata terra dei suoi sogni, dove moschee, chiese e sinagoghe sono l'una il canto dell'altra. Ma tra gli stretti vicoli profumati d'incenso è in agguato un dramma che dissolve la speranza e i sogni sul futuro, lasciando di nuovo, come unica alternativa, la fuga. La terza città del suo destino è Haifa, dove le due donne, madre e figlia, costruiscono di nuovo una famiglia. Ma il destino le insegue: è il 1948 e scoppia la guerra con Israele, che travolge Salua strappandole via la serenità duramente conquistata. II romanzo di Rula Jebreal è il racconto di una vita intrecciata a una pagina di storia del Medioriente in fiamme. La sua protagonista, eroina involontaria, è il volto e la voce di battaglie vinte e perse di tutte le donne in guerra, costrette a ricostruire vite spezzate da un odio più grande di loro.
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Il tunnel

Yehoshua, Abraham B.
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Zvi Luria ha poco più di settant'anni quando un neurologo gli diagnostica un principio di demenza senile. All'inizio la malattia lo porterà soltanto a commettere piccole distrazioni, sbagliare un nome, confondere un altro bambino per suo nipote, oppure visitare il letto di uno sconosciuto in ospedale convinto di essere al capezzale di un vecchio amico in coma. Poi però tutto diventerà più duro e passo dopo passo la sua lucidità finirà con l'essere completamente compromessa. Zvi però è sempre stato un uomo preciso e pragmatico, prima di andare in pensione aveva lavorato come capo ingegnere ai lavori pubblici, e non riesce ad accettare di essere destinato in breve tempo a fare una fine del genere. Sua moglie Dina, una pediatra di fama legata a lui da un amore ancora tenero, lo sa benissimo, e lo convince ad aiutare Assael Maimoni, che ha preso il suo posto ai lavori pubblici. Maimoni sta però lavorando al progetto di un tunnel segreto, che trascina Zvi nel cuore del conflitto israelo-palestinese. In mezzo a questo caos mentale e geopolitico Zvi a un certo punto rischia di perdere anche Dina, la sua unica ancora di salvezza... Come può un uomo che è sempre stato affidabile e solido, un punto di riferimento per famiglia e amici, un ingegnere, scendere a patti con il proprio inevitabile declino mentale? Come possono farlo sua moglie e i suoi figli? Come ci si comporta di fronte alla razionalità che lentamente svanisce? E come si affronta la paura? Yehoshua costruisce intorno a queste domande una toccante meditazione sull'identità e sull'amore, sui gesti che è necessario compiere prima di congedarsi. Una vicenda intima e privata che s'intreccia a doppio filo con quella collettiva e politica del popolo palestinese e di quello israeliano, vicinissimi eppure così distanti dal trovare un modo per esistere insieme.
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L'altro stato

Loewenthal, Lev Matvej
Editore: Castelvecchi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Raccontato da una singolare voce narrante e scandito da precise indicazioni musicali, il romanzo si snoda attorno a un muro che separa due Stati e molte storie. Nella parte povera e teoricamente bellicosa, tenuta fuori dai confini segnati da una muraglia di chilometri di cemento armato, incontriamo Ziyad, un adolescente che si esprime con l'hip hop, seguito come un'ombra dal piccolo Fuad. Dall'altra, quella all'interno dei confini della Barriera di Separazione, ricca e munita di un potente esercito, la riflessiva H'ava, violinista diciassettenne, che frequenta il conservatorio. Sebbene i luoghi menzionati siano di fantasia, l'ambientazione del romanzo ha radici concrete nel conflitto israelo-palestinese, per il quale finisce col proporre una soluzione poetica. L'altro Stato non simboleggia soltanto l'ignoto, lo straniero, il diverso al di là del muro, ma anche la condizione di chi si trova in una dimensione spirituale "altra".
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FUORI DA GAZA

Dabbagh, Selma
Editore: Il Sirente
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Gaza è sotto bombardamento israeliano, sono le 8:00 di sera e Rashid sta fumando uno spinello sul tetto della casa di famiglia, ha appena ricevuto una notizia importante: ha vinto una borsa di studio per Londra, la via di fuga che stava aspettando. Iman, la sua sorella gemella, un'attivista molto rispettata per l'impegno sul campo, viene contattata dall'ala islamica del centro culturale che frequenta: le propongono di farsi esplodere in un attentato suicida... Ambientato tra Gaza, Londra e il Golfo, "Fuori da Gaza", segue le vite di Rashid e Iman nel loro tentativo di costruirsi un futuro nel bel mezzo dell'occupazione, il fondamentalismo religioso e le divisioni tra le varie fazioni palestinesi. Scritto con un'incredibile umanità e senso dello humor, "Fuori da Gaza" ripercorre le recenti vicende di un popolo, dando al lettore la possibilità di calarsi in una storia di "ordinaria" vita palestinese.

Pubblicato in DATI il 12/10/2023