Classici Greci-Latini

Proponiamo una selezione di 40 classici Greci-Latini ripubblicati negli ultimi mesi.

1

Esortazione al martirio

Origene; Mazzucco C. (cur.)
Editore: Città nuova
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
L'opera è indirizzata all'amico Ambrogio e a un meno noto Prototteto, ma coinvolge profondamente l'autore stesso, che aveva avuto esperienze indirette di martirio già in precedenza e considera il martirio un dono prezioso, che consente di seguire Gesù nel modo più compiuto. Nella prima parte espone i motivi per affrontare con serenità la confessione e la morte per la fede e dà consigli per non rinnegare, ma resistere durante la persecuzione (cc. 1-21); propone come modelli i martiri maccabei (cc. 22-27); descrive poi la natura e gli effetti del martirio, e propone ancora consigli e incoraggiamenti per chi deve affrontarlo (cc. 28- 51).
2

Elena. Testo greco a fronte

Euripides
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Un po' tragedia e un po' commedia (e con un pizzico di melodramma), l'Elena è uno dei capolavori di Euripide: una pièce di incastri perfetti e di coincidenze fatali che tengono il lettore-spettatore per tutto il tempo «on the edge of his seat» (Austin), avvincendolo e incantandolo con la suspence, i colpi di scena, i giochi di ingegno, la duttilità dei personaggi. La donna più bella di sempre, archetipo universale di tradimento e perfidia, diventa nelle mani di Euripide una moglie esemplarmente casta e fedele, che, prigioniera in un paese straniero e stalkata da un barbaro innamorato, riuscirà insieme al marito Menelao a ritrovare la strada di casa.
3

Paralleli ovvero similitudini. Testo latino a fronte

Erasmus, Desiderius
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Le Parabolae di Erasmo sono un'opera del 1514 costituita da 1369 frasi brevissime in cui vengono fatti dei paragoni tra attività della vita quotidiana e comportamenti dell'uomo dal punto di vista morale. Nel commento si evidenzia per ogni aforisma la fonte (spesso Plutarco, ma anche Seneca, Plinio il Vecchio e altri) di volta in volta rielaborata più o meno liberamente da Erasmo. Il libro è fratello minore degli Adagia e risponde allo stesso gusto per i motti, per il "pensiero breve", per la letteratura al servizio dell'etica. Tutto pervaso di cultura classica, non presenta soggetti e tematiche religiose. Fu un grande successo editoriale: ben otto edizioni successive ancora vivente l'autore, e poi riutilizzi di vario genere: come vademecum della saggezza degli antichi, i Paralleli diventeranno anche un manuale scolastico. Senza contare gli autori che in tutta Europa, per tutto il Cinquecento, hanno copiato lo schema e attinto a piene mani dal testo erasmiano. Lo propone in questa prima traduzione italiana Carlo Carena, che già di Erasmo ha tradotto l'Elogio della Follia e, per l'appunto, gli Adagia, e ha lungamente tradotto Plutarco. Dunque sa ben cogliere il passaggio di testimone fra i due. Accomunati da un tipo di riflessione morale che non è mai tetro moralismo ma anzi gusto per la vita. E sempre piacere della lingua, arguzia, sottile ironia.
4

Odissea

Omero
Editore: Blackie
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Tutti (o quasi) sanno che Ulisse ha impiegato dieci anni per tornare a Itaca, che Dio ha creato il mondo in sette giorni, che lo scudiero di don Chisciotte era Sancio Panza e che Amleto era tormentato dal dubbio. È meno probabile che altrettante persone abbiano letto l'Odissea, la Genesi, Don Chisciotte e l'Amleto. Ci sono libri su cui la nostra cultura e il nostro sapere si fondano. Solo che, spesso, possono sembrare noiosi. O difficili. O addirittura sgradevoli, carichi di note e spiegazioni che non invogliano alla lettura. Inoltre, spesso le nuove versioni di questi capolavori - pensiamo a quelle per ragazzi, troppo semplificatorie, o a certi adattamenti in chiave pop - non contribuiscono a dar loro nuova vita. Se mai il contrario. Allo stesso tempo va citato il lavoro ammirevole e incessante che studiosi, filologi e critici non hanno mai smesso di fare per tenere vivo l'interesse sui grandi classici, l'esegesi del testo, la storia di come e da chi furono composti. Il loro compito è prezioso ed eccitante, ed è merito loro se la discussione su certe opere va avanti da secoli. Ma il rischio è che le chiavi di lettura non aprano più la porta, che il dibattito diventi sempre più contorto, e finisca per escludere sempre più gente. Una cosa però è certa. Certi patrimoni non possono essere perduti. E non solo per sapere chi siamo, ma anche chi possiamo diventare e chi non dobbiamo diventare. Senza l'Odissea non ci sarebbero un sacco di cose belle. Non ci sarebbe Dante, o per lo meno non come lo conosciamo, non ci sarebbe Joyce. Ma, estendendo il concetto a quante menti abbia illuminato quell'opera senza tempo, non sarebbero gli stessi nemmeno Borges, Kundera, Margaret Atwood, Bob Dylan, Nick Cave o Kendrick Lamar. Nemmeno noi saremmo gli stessi. Per questo motivo a Blackie Edizioni abbiamo deciso di ripubblicare alcuni grandi classici, a modo nostro. Liberati dalla falsa (e dannosa) patina di noia che li avvolge, dalla complessità dell'accademia. Per renderli alla portata di tutti i lettori, offrendo loro l'immenso piacere di scoprire questi testi grandiosi. Affrontati come le pietre miliari che sono, ma senza l'ansia di chi si approccia a totem troppo alti e incombenti. I nostri classici liberati, che partono proprio dalle epopee di Ulisse narrate da Omero, sono qualcosa di completamente nuovo, e atavico al contempo. Sono edizioni illustrate con eclettismo e originalità, che portano Ulisse in mille mondi nuovi (come se non ne avesse passate abbastanza...) dai musei ai fumetti, fotoromanzi, anime o videogiochi. Hanno testi e note, ma vi promettiamo che sono molto diverse da quelle cui siete abituati.
5

Discorsi. «Corpo ermetico» e «Asclepio»

Ermete Trismegisto
Editore: Book Time
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Con il loro stile oracolare e carattere sapienziale, i Libri ermetici, scritti da dotti greci in periodo ellenistico, sono delle vere e proprie summae del sapere classico, che assimila stoicismo e neoplatonismo, miti gnostici ed ebraici, astrologia, alchimia fino alle scienze occulte. E in quelli teologico-filosofici, come il Corpo ermetico e l'Asclepio, che di esso fa parte, questo sapere viene veicolato sotto forma di dialogo fra Ermete Trismegisto e i suoi discepoli, a cui vengono rivelate la struttura dell'universo, le leggi che lo governano e la natura divina. Il nome di Ermete Trismegisto, considerato l'autore di questi due trattati, racchiude infatti in sé quello del dio greco Hermes e della divinità egizia Thoth (??????????o?, "tre volte grande"), rendendolo emblema della principale prerogativa dell'ermetismo, ossia la fusione tra la cultura ellenistico- romana e quella orientale.
6

La natura del cambiamento. Commento a «La generazione e la corruzione» di Aristotele. Commento a «Le meteore» di Aristotele. Testo latino a fronte

Tommaso d'Aquino (san)
Editore: ESD-Edizioni Studio Domenicano
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Delle opere di Aristotele commentate da san Tommaso, "La generazione e la corruzione" e i libri della "Meteorologia", rappresentano la riflessione più specifica sui fenomeni naturali. Se nella Fisica ci si occupa dei primi principi della natura e del moto in generale, ne "Il Cielo e il Mondo", l'attenzione si sposta verso i fenomeni celesti, cioè le stelle che si muovono con un moto circolare, e quelli terrestri, cioè gli elementi e il loro moto locale. Ora, con "La generazione" e ""La meteorologia", il discorso tocca il mutamento reciproco degli elementi, così come i fenomeni che si generano nelle parti più elevate: le stelle cadenti, le comete, le piogge, le nevi ecc. E così, la scienza della natura raggiunge, secondo san Tommaso, la sua perfezione, perché «la completezza della scienza esige che non ci si fermi in ciò che è comune, ma si proceda fino alle specie». Testo latino dell'Edizione Leonina. Traduzione di Giuseppe Barzaghi O. P. Revisione di Roberto Coggi O. P. A livello mondiale è la prima edizione che accanto al testo originale latino riproduce una traduzione in lingua moderna. Titoli originali delle due opere: 1) Sententia super libros De Generatione et Corruptione; 2) Sententia super Meteora. Introduzioni di Davide Ventura e Claudio Antonio Testi.
7

Luce del Tabor. Difesa dei santi esicasti

Gregorio Palamas (san); Artioli M. B. (cur.)
Editore: ESD-Edizioni Studio Domenicano
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Sperimenta la luce del Tabor, che emana dal volto di Gesù, e condivide la gioia e lo stupore di Pietro, Giacomo e Giovanni, chi si dedica alla preghiera dell'esicasmo. L'esicasmo spesso è identificato con la preghiera continua, a sua volta identificata con la cosiddetta "preghiera di Gesù", a tutti nota soprattutto dal libro del Pellegrino russo. Per certi aspetti questa identificazione è anche vera. Ma di fatto l'esicasmo è un movimento vastissimo di ordine non solo spirituale, ma anche filosofico-teologico. Comporta una concezione antropologica biblica, e non tanto umanistica. Il vocabolo greco esichia significa calma, quiete, silenzio, raccoglimento, un significato sempre troppo ricco per poterlo tradurre in italiano. Il termine può riferirsi all'aspetto spirituale o alle condizioni esteriori che lo facilitano, o anche a tutt'e due. I monaci e i laici greci per favorire l'esichia iniziarono a praticare la preghiera "monologica", una sola preghiera contenente il nome di Gesù. Dopo il XIII secolo grazie all'influsso dei monaci del Monte Athos l'esichia indica uno stato di raccoglimento, solitudine e silenzio interiore, ricercati non solo con la vita di ascesi e di preghiera, ma anche con l'aiuto di situazioni esteriori (dato che l'uomo non è fatto di solo spirito), come tecniche psicosomatiche che mirano a facilitare la concentrazione. Gregorio Palamas, in questo testo classico dell'Ortodossia, illustra la bellezza e l'utilità dell'esicasmo. Prima edizione italiana con testo critico greco e traduzione a fronte. Testo critico di Jean Meyendorff. Introduzione, traduzione e note di Maria Benedetta Artioli.
8

Favole. Testo greco a fronte

Esopo; Tosi R. (cur.)
Editore: Rusconi Libri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Sotto il nome di Esopo l'antichità ha trasmesso numerose favole, per lo più unite in raccolte anonime. La presente opera intende fornire al fruitore un quadro della complessità, della fluidità e dell'ampiezza del materiale greco che va sotto il nome di questo favoloso autore. La base è costituita dall'edizione di riferimento in ambito filologico, quella teubneriana di Hausrath-Hunger, integrata tuttavia con altre favole non recepite da questi studiosi, e qui inserite in sezioni a sé stanti. La traduzione, pur filologicamente accurata, mira a garantire la lettura del testo anche a chi non può avvalersi della conoscenza del greco; lo stringato commento dà conto di varianti, problemi e riprese letterarie; il lavoro è infine corredato di un indice dei personaggi e degli elementi notevoli che rende agevole la consultazione.
9

Pharsalia o la guerra civile. Testo latino a fronte

Lucano M. Anneo
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Lo scontro tra Cesare e Pompeo rappresenta uno dei momenti cruciali della crisi della Repubblica romana. Lucano ne fa l'argomento del suo poema epico, che si interrompe al decimo libro in seguito alla morte del poeta. Nella sua visione, l'attivismo cesariano e la senescenza pompeiana contribuiscono congiuntamente, seppur con prospettive differenti, alla morte della libertas non impedita neppure dalle divinità celesti: unico ad ergersi a suo difensore è il sapiens Catone, promotore di una strenua quanto disperata lotta contro l'assolutismo cesariano. La cruda e realistica descrizione della guerra civile, la sofisticata dottrina della poesia lucanea, il veemente pathos della narrazione, insieme al gusto per l'orrido e ad uno stile denso e sentenzioso, fanno del Bellum Civile una delle opere più complesse e suggestive della letteratura latina.
10

Epigrammi, frammenti e testimonianze. Testo greco a fronte

Posidippo; Garulli V. (cur.)
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
La pubblicazione di un nuovo papiro nel 2001 (P. Mil. Vogl. VIII 309) e l'attribuzione dei suoi epigrammi a Posidippo hanno segnato uno spartiacque nella nostra conoscenza dell'autore e della sua opera, opera che si compone ora di un 'vecchio' e di un 'nuovo' Posidippo. Il corpus del poeta di Pella annovera non solo versi conservati da papiri e tavolette, ma anche versi noti per citazione nelle antologie medievali di epigrammi, l'Antologia Palatina e la Planudea, o in opere-contenitore antiche. Né manca un'iscrizione per la quale si può fare il suo nome in quanto proveniente da un contesto in cui egli ha operato ricevendo pubblici riconoscimenti. Donne, statue, presagi, pietre preziose, corse con i cavalli, e ancora naufraghi, regine, dediche, guarigioni: sono solo alcune delle tessere che compongono il mosaico poetico di Posidippo, un vortice di volti e di storie che ci restituiscono suoni, colori, emozioni della vita quotidiana del III secolo a.C.
11

Academica. L'arte del dubbio. Testo latino a fronte

Cicero, Marcus Tullius
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Il dolore per le proprie perdite e la constatazione di trovarsi di fronte a una politica fatta di maneggi, dalla quale egli è escluso, sono i sentimenti che spingono Cicerone al ritiro e alla composizione di opere filosofiche, tra cui gli Academica, dedicati alle principali teorie gnoseologiche tra le scuole del tempo. Servendosi della formula del dialogo, Cicerone si interroga, con intellettuali come l'erudito Varrone e il generale Lucullo, sull'importanza del dubbio da esercitare contro il dogmatismo, sul concetto di vero e di falso, sulla definizione di saggio e sulle influenze dello scetticismo nell'Accademia platonica. Una fonte documentaria imprescindibile per la ricostruzione della storia del platonismo dal III al I secolo a.C. e per le notizie sulle altre principali scuole filosofiche, da quella scettica alla stoica. La storia travagliata dell'opera - composta e poi riscritta in breve tempo - non ci impedisce di apprezzare l'erudizione di Cicerone nel citare personaggi, dottrine e filosofi a lui contemporanei, di cui l'apparato di commento riporta approfondimenti del contesto storico-culturale in grado di soddisfare la curiosità del lettore moderno
12

Storia romana. Testo greco a fronte. Vol. 10

Dione Cassio
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La Storia romana di Cassio Dione fu una maestosa opera storiografica in 80 libri scritti in greco, che ricopriva il più lungo periodo mai trattato, un arco di 983 anni, dal mito della fondazione di Roma fino all'imperatore Alessandro Severo. I primi XII libri, giunti a noi per tradizione indiretta tramite frammenti, epitomi e citazioni, sono riuniti in questa edizione, per dare al lettore la possibilità di conoscere Dione tramite il confronto con gli storici di età tardo-antica e bizantina che da lui presero ispirazione. Vengono qui affrontati gli eventi dall'arrivo di Enea nel Lazio fino alla vigilia della seconda guerra punica: la mitica fondazione dell'Urbe, le vicende dei sette re, la nascita e l'evoluzione delle istituzioni repubblicane, la conquista dell'Italia e della Sicilia. Una nuova storia di Roma, destinata a una grande fortuna. Introduzione e note di Gianpaolo Urso.
13

Filottete in Quinto di Smirne. Posthomerica 9.333-546

Ozbek L. (cur.)
Editore: Scuola Normale Superiore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
Opera in quattordici libri composta in greco in età imperiale, i Posthomerica si pongono come obiettivo quello di colmare - in perfetto stile omerico, ma anche con continue riprese alla miniera di modelli letterari precedenti - il gap narrativo presente tra la fine dell'Iliade e l'inizio dell'Odissea. Questo volume si concentra sulla famosa vicenda che vede come protagonista Filottete, abbandonato a Lemno dalla spedizione achea e poi da quest'ultima recuperato e condotto a Troia. Il volume presenta il testo greco corredato di apparato critico e traduzione italiana, un dettagliato commento e un'ampia introduzione, allo scopo di permettere al lettore di collocare questa vicenda e l'opera di Quinto all'interno del suo contesto letterario e storico.
14

Timeo

Platone
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
«Uno, due, tre»: il Timeo si apre semplicemente con l'enumerazione dei tre invitati - Crizia, Ermocrate e Timeo - che hanno accettato la proposta di Socrate di ritrovarsi per la discussione. Il Timeo: non un'opera qualunque, ma «il dialogo di Platone che ha influito in misura più ampia e profonda sulla formazione del pensiero filosofico e scientifico occidentale», l'unico conosciuto, anche se non nella sua totalità, nel Medioevo, grazie alla traduzione latina di Calcidio. Un testo, perciò, decisivo per il modo stesso in cui abbiamo immaginato il cosmo, la sua genesi, la sua struttura. Il Timeo è sapientemente orchestrato: nel prologo domina su tutte l'immagine di Atlantide, la superpotenza al di là delle Colonne d'Ercole fiorita secondo Platone diecimila anni fa e poi sprofondata nell'oceano in un solo giorno e in una sola notte. Dall'immane catastrofe sembra emergere la grandiosa partitura del dialogo quale l'annuncia Crizia: a Timeo il compito di esporre la generazione dell'universo e giungere sino alla natura dell'uomo; a lui, Crizia, quello di rendere gli uomini, «secondo il discorso e la legge di Solone, cittadini di questa città». È in queste sezioni che le idee più celebri del Timeo sono dispiegate: il demiurgo, l'anima del mondo, il vivente intelligibile, i triangoli. Nasce qui la perenne fascinazione dei discorsi «verosimili» di Platone: «egli», dice Timeo dell'artefice, «costruiva l'universo nel suo insieme, al fine di realizzare un'opera che fosse, secondo natura, quanto più bella e buona». Tutti i principî fondamentali del pensiero di Platone sono toccati in quest'opera, che dopo il prologo abbandona la forma conversazionale del dialogo per muovere verso la trattazione monologica. Il Timeo è una vera e propria summa nella quale convergono «l'ontologia, la teologia, la cosmogonia, la fisica, la cosmologia, l'etica, l'antropologia e la psicologia, arricchite dall'innesto di un articolato insieme di saperi specialistici, che vanno dall'astronomia alla medicina, dalla biologia all'ottica e alla teoria musicale». La Fondazione Valla è lieta e orgogliosa di presentare finalmente il Timeo in edizione critica, e con un'introduzione e un commento ricchi e del tutto originali, quali questo testo supremo merita.
15

L'arte di trattare i cavalli. Testo greco a fronte

Xenophon
Editore: La vita felice
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto NATURA e ANIMALI
Scritto nel 350 a.C. circa, rappresenta probabilmente uno dei primi trattati sull'equitazione del mondo occidentale. Senofonte illustra come selezionare, gestire e trattare i cavalli, sia per uso militare che per lavoro, e descrive anche i principi del dressage classico, oltre a raccomandare una tecnica di addestramento basata sulla collaborazione tra uomo e animale.
16

Le tragedie

Aeschylus
Editore: Marsilio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Una lettura altamente poetica ma perfettamente comprensibile del più antico, più arduo e forse più affascinante fra i tragici greci: dai Persiani - la prima opera del teatro attico pervenuta fino a noi e l'unica a carattere storico - alle Supplici - dramma corale delle figlie di Danao che cercano rifugio in Argo per evitare le nozze con gli odiati cugini -, ai grandi miti che sfidano il tempo con la loro potenza e i loro enigmi e che trovano espressione nella saga degli Atridi - Agamennone, Coefore, Eumenidi, unica trilogia pervenuta per intero -, al dramma dei Labdacidi - di cui ci rimangono i Sette contro Tebe che narrano la guerra fratricida tra i figli di Edipo - e alla vicenda di Prometeo, crocifisso per amore degli uomini a cui ha voluto fare dono del fuoco, sfidando l'ira degli dei. Sette tragedie fondanti, di immediato impatto drammaturgico, di estrema tensione linguistica e concettuale, affidate a un'unica penna: quella del traduttore/poeta che si cimenta in un'impresa di grande rilievo editoriale.
17

Le tragedie

Euripides
Editore: Marsilio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Ambiguo, razionalizzante, precursore di un intellettualismo di tipo «moderno», e insieme cinico, dissacratore. L'enigma Euripide ha attraversato i secoli come emblema della decadenza del tragico, responsabile di averne tradito le premesse rituali legate alle radici del sacro, che costituiscono le basi fondanti, ineludibili dei suoi predecessori e rivali. Oggi crediamo non sia possibile «inquadrare» Euripide secondo precise categorie. È necessario leggerlo e rileggerlo più volte, superando gli ostacoli di un linguaggio drammaturgico capace di toccare le gamme più diverse e di rovesciare tradizioni e convenzioni. Nulla di più utile dunque di una nuova traduzione, opera di un unico sforzo interpretativo, per seguire l'evoluzione diacronica, tragedia dopo tragedia, di un autore «ribelle» e tuttavia consapevole della pesante eredità di un genere legato al sacro e della sua ricaduta politica e civile. Il palcoscenico di Euripide si popola di eroi ed eroine che si misurano con un quotidiano sempre più lontano dagli dei: alla fine, il trionfo è ancora e sempre quello di un potere occulto che si rifà a radici lontane e si impone anche con la violenza e la forza, in nome di un'antica, forse non più compresa, sapienza iniziatica.
18

Simposio. Testo greco a fronte

Plato
Editore: Edizioni Theoria
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
La cifra fondamentale del Simposio si direbbe quella dell'opposizione esterno-interno. Come Socrate appare duplice, esteriormente simile a un Sileno, interiormente divino, così duplice valenza hanno le sue parole, povere, ripetitive e quasi banali in apparenza, ma ancora una volta divine a ben comprenderle. E duplici sono i discorsi dei 'sapienti' presenti al simposio: magniloquenti, affascinanti e al tempo stesso imperfetti nel contenuto. L'argomento principale di discussione è l'Eros, l'amore, che attraverso le teorie dei vari partecipanti, viene esaminato a tutto tondo: come dio, come sentimento e come mito, così pieno di contraddizioni ma anche così totalizzante.
19

Opere. Testo e traduzione

Marcello : di Ancira
Editore: Città nuova
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Il pensiero di Marcello di Ancira (vescovo nel 314-374) può essere paragonato al fenomeno denominato in astrofisica dei "buchi neri": non sono visibili e tuttavia la loro presenza influisce sulla traiettoria degli astri visibili. Fu al centro di mille polemiche: il conflitto tra avversari e sostenitori ha contribuito ad acuire, nel IV secolo, il divario tra le Chiese di Oriente e di Occidente e nel Credo niceno-Costantinopolitano, a tutt'oggi comune a tutte le Chiese, è addirittura entrata una formula diretta contro di lui. A distanza di secoli, a una visione storica equanime appare come uno dei pensatori più creativi, in un'epoca in cui l'ortodossia trinitaria era in fase di costruzione. Il volume presenta tutte le opere a lui attribuite con sicurezza (Lettera a papa Giulio; Frammenti teologici; Sulla santa Chiesa) quanto ci rimane di suo: un patrimonio in gran parte solo frammentario, che presenta una seria proposta teologica alternativa a quella risultata vincente.
20

Stratagemmi. Testo latino a fronte

Frontinus, Sextus Iulius
Editore: Rusconi Libri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Gli Stratagemmi sono un ampio repertorio di espedienti, trovate, astuzie, inganni e raggiri utilizzati in guerra da generali greci e romani, ma non solo. L'opera è il primo esemplare di letteratura stratagematica che si sia conservato, e l'unico in lingua latina: anche per questo ha goduto di grande fortuna nel Medioevo occidentale e nell'Età moderna. Con i suoi 583 stratagemmi suddivisi per temi, Frontino realizza un'agile raccolta di esempi per ispirare le strategie e le tattiche dei generali e degli uomini di guerra del presente e del futuro. Nella consapevolezza che vincere è anche, e soprattutto, una prova di intelligenza. Prefazione di Anna Giordano Rampioni. Premessa di Giusto Traina.
21

Gli uomini sono nati gli uni per gli altri. Pensieri

Marco Aurelio
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La meditazione di un grande pensatore come Marco Aurelio alla fine della sua parabola di uomo e di imperatore. Un'opera che deve il suo fascino senza tempo al fatto di essere una confessione: parole scritte per sé, che celano e rivelano indignazione o velata malinconia. Protagonista di un mondo al capolinea lacerato dalle incursioni dei barbari e dalle persecuzioni religiose, Marco Aurelio sogna con spirito illuminato una monarchia in cui tutti abbiano uguali libertà civili e politiche. A guidarlo la fede nei valori fondativi dell'eredità greco-romana: ragione, virtù, bellezza, pietas.
22

Economico. Testo greco a fronte

Senofonte; Messi M. (cur.)
Editore: La vita felice
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
L'"Economico" di Senofonte è un'opera che ha goduto di una notevole fortuna. Protagonisti dell'opera sono Socrate, maestro dell'autore, il giovane Critobulo e Iscomaco, prototipo dell'uomo nobile. Dopo aver definito i concetti di o??o?o??a ("amministrazione della casa") e o??o? ("casa"), l'autore affronta molteplici temi: la gerarchia delle occupazioni e dei mestieri, la nobiltà dell'agricoltura, il ruolo della donna nel vincolo matrimoniale e nella gestione dell'o??o?, le responsabilità normalmente attribuite agli schiavi, le pratiche agricole e le qualità richieste a coloro che occupano posizioni di comando. Attraverso una complessa e studiata struttura dialogica, nella quale etica ed economia si fondono, l'autore offre importanti informazioni sulla storia economica e sociale di Atene e, più in generale, del mondo greco.
23

Perché non mangiare gli animali. Astinenza dagli animali

Porphyrius
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Direttamente dal III secolo dopo Cristo un vero e proprio manifesto del vegetarianismo. Porfirio ci consegna il principale testo filosofico dell'antichità che legittima la dieta priva di carne e scrive una pagina nuova su un possibile sostentamento alternativo. Un testo antico ma quanto mai contemporaneo, che tocca temi attuali: la sostenibilità ambientale, la cura che dobbiamo al pianeta e l'attenzione agli animali e alle condizioni in cui alleviamo anche quelli della nostra catena alimentare.
24

Onomasticon. Le maschere del teatro antico. Testo greco a fronte

Polluce Giulio; Castiglioni B. (cur.)
Editore: La vita felice
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUISTICA
Unica opera di Polluce pervenutaci in un ampio estratto, l'Onomasticon è composto da un elenco di vocaboli e sinonimi distribuiti in dieci libri e organizzati per argomento: dalla tradizione religiosa, bellica e agricola all'anatomia, dalla politica alla scienza e ai costumi, dalla caccia all'alimentazione, dal commercio alla giustizia, dall'urbanistica all'artigianato. Il libro IV è fondamentale per comprendere il teatro, le ingegnose macchine da palcoscenico e le misteriose maschere utilizzate nella tragedia e nella commedia greche e romane.
25

Processo, prigionia e morte di Socrate: Eutifrone-Apologia di Socrate-Critone-Fedone. Testo greco a fronte. Ediz. integrale

Plato
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Atene 399 a.C.: Socrate, accusato di corrompere i giovani e di introdurre la credenza di nuovi dei, viene processato pubblicamente. Platone, suo discepolo, assiste al processo e nel dialogo Eutifrone ne offre un resoconto. L'Apologia di Socrate è la difesa appassionata da lui stesso pronunciata e rappresenta il contributo più importante e rigoroso alla comprensione della personalità e alla trasmissione del pensiero del filosofo. Condannato a morte, Socrate non smetterà di professare la sua dottrina nel carcere di Atene, dove amici e discepoli continuano a seguirlo, come racconta Platone nel Critone. Il Fedone ci riporta l'ultima delle dissertazioni di un uomo che nel dialogo ha sempre cercato la verità. Con saggio di Luciano Canfora.
26

Orestea. Testo greco a fronte

Aeschylus
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Sia questa la promessa per la terra: chiedo giustizia dalle ingiustizie; ascoltatemi Terra e potenze infere. La più celebre fra le opere di Eschilo, unica trilogia sopravvissuta del ricco corpus teatrale greco antico, l'Orestea mette in scena la sanguinosa catena di vendette che devasta la famiglia reale di Argo. In Agamennone l'eroe, di ritorno trionfante dalla guerra di Troia, trova ad attenderlo la moglie Clitennestra, decisa a vendicare la figlia Ifigenia, sacrificata dal marito agli dei in vista dello scontro con la casa di Priamo. Ma nemmeno la morte di Agamennone è destinata a rimanere impunita, e altro sangue si prepara a essere versato, stavolta per mano di Oreste, figlio esiliato che nelle Coefore ritorna nella terra natia e, incitato da Apollo, pianifica di uccidere gli assassini del padre. Un ulteriore delitto che scatenerà l'ira delle divinità protettrici del diritto materno, le Erinni, protagoniste delle Eumenidi, che perseguitano coloro che alzano la mano contro la propria madre. Attraverso la tragedia di una famiglia, Eschilo mette in scena la nascita e l'affermarsi della democrazia ateniese, un nuovo ordine che succede a un periodo di caos e distruzione. La vicenda degli Atridi diventa così metafora del passaggio da un mondo basato sul legame familistico a un altro, in cui sono le leggi a costituire il legame che unisce gli uomini e fonda la società.
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Le favole. Testo latino a fronte. Ediz. integrale

Phaedrus
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Esopo ha inventato la favola, ma è stato Fedro ad affinarla, a imporle le leggi del metro, a conferirle la dignità del verso consegnandola ai fasti della letteratura. Per Fedro la favola è un mezzo d'espressione che consente, a chi è schiavo o liberto come lui, di dire la verità ammantandola sotto la copertura di un traslato. La sua è una morale acre, cupamente rassegnata alla sconfitta sociale, pervasa da un pessimismo amaro. Osteggiato in vita, Fedro fu quasi del tutto ignorato anche dopo la morte: scrivendo della favola, tanto Seneca quanto Quintiliano tacciono ostinatamente il suo nome, riscoperto solo molto più tardi dietro l'ombra troppo ingombrante del più celebre Esopo. Giove ci buttò addosso due bisacce; una, piena dei nostri vizi, l'adattò sulle spalle, l'altra, pesante dei vizi altrui, davanti al petto. E noi, per questo, non possiamo vedere i nostri errori; quando gli altri sgarrano diventiamo censori. Introduzione di Alberto Cavarzere.
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Satyricon. Testo latino a fronte. Ediz. integrale

Petronius Arbiter
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Scritto nel linguaggio diretto e colloquiale tipico del volgo, il Satyricon, misto di prosa e di poesia, è molto più di un'audace e brillante parodia del romanzo greco d'amore e d'avventura: attraverso le vicende di Encolpio e Ascilto, coppia irregolare, si viene infatti illuminando lo straordinario affresco di una Roma imperiale brulicante di arricchiti, matrone lussuriose, poetastri e parassiti. Giocando con apparente noncuranza con le infinite possibilità narrative di imprevisti e bizzarri richiami e affinità sottili e sorprendenti, Petronio si avvale di un gusto compiaciuto e divertito dello scrivere che gli consente una particolare felicità espressiva, oscillante ironicamente tra il virtuosismo stilistico e la concretezza descrittiva. Il Satyriconè il capolavoro parodistico e satirico della latinità: l'opera con cui l'arbitro del gusto ci ha lasciato un quadro insuperato della sensualità pagana e una chiave di lettura sottile e arguta dei sintomi di decadenza dell'impero romano. Ci stavamo tuffando in simili delizie, quando fra canti e suoni apparve Trimalcione. Lo adagiarono fra montagne di cuscini, sicché non riuscimmo a trattenerci dal ridere. Infatti, da un mantello rosso fuoco si vedeva spuntare una zucca pelata, che intorno al collo tutto infagottato sfoggiava un tovagliolo ornato di rosso, da senatore, con delle frange che pendevano da tutte le parti.
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Le grandi commedie: Le nuvole-Lisistrata-Rane. Testo greco a fronte. Ediz. integrale

Aristophanes
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Fragoroso, offensivo, a tratti violento: Aristofane rappresenta e incarna lo spirito stesso della commedia antica. Questo libro raccoglie i migliori esempi della sua fantasia, del suo genio poetico e insieme della sua sfrenata capacità di satira politica e sociale nei confronti della Atene del V secolo. Nelle Nuvole , oggetto degli strali di Aristofane sono Socrate e i sofisti, portatori di un modo di filosofare che, per quanto fumoso e bislacco, rischia di sovvertire la tradizione. In Lisistrata assistiamo a una delle più brillanti trovate del teatro comico: uno sciopero del sesso, organizzato dalle donne ateniesi per ottenere la fine della guerra del Peloponneso. Nelle Rane, Dioniso, nume tutelare dell'arte tragica, si reca nell'Ade per riportare in vita Euripide, finendo però per preferirgli l'assai più conservatore Eschilo... I nostri mariti li convinciamo noi, a fare una pace giusta, sincera. Ma quei lazzaroni di Ateniesi, chi li convince a non nicchiare?
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Anabasi-Elleniche. Ediz. integrale

Xenophon
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
L'Anabasi, l'opera di Senofonte forse più letta, racconta in sette libri le vicende che precedettero e seguirono la disastrosa battaglia di Cunassa in cui, nonostante la vittoria, Ciro rimase ucciso lasciando i diecimila mercenari greci che avevano combattuto per lui disorientati, circondati da nemici in una terra sconosciuta. Fu Senofonte a guidarli, tra mille difficoltà, fino alle coste del Mar Nero e quindi in patria, rendendosi protagonista e narratore della più famosa "ritirata" della storia. Divise in tre parti e articolate in sette libri, le Elleniche ricostruiscono la storia della Grecia dalla fase finale della guerra del Peloponneso (411) alla battaglia di Mantinea (362). I primi due libri si riallacciano alleStorie di Tucidide, ma la parte principale dell'opera è nei due libri centrali (III e IV). La semplicità e l'efficacia dello stile di Senofonte hanno reso queste due opere tra le più amate dell'antichità. Il giorno dopo scoppiò una violenta tempesta, ma era necessario marciare: i viveri, infatti, non erano sufficienti. E guidava la marcia Chirisofo, mentre Senofonte stava in retroguardia. E i nemici attaccavano con vigore e, venendo vicini perché i luoghi erano stretti, colpivano con gli archi e le fionde, sicché i Greci erano costretti a marciare lentamente, inseguendo e di nuovo retrocedendo; di frequente Senofonte ordinava di fermarsi, quando i nemici incalzavano con vigore.
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Commento alle Orazioni di Cicerone. Testo latino a fronte

Asconius Pedianus, Quintus
Editore: Marsilio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
Quinto Asconio Pediano è il più importante esegeta antico delle orazioni di Cicerone. Di lui ci rimane il commento, scritto in età neroniana, a cinque discorsi (due senatorii e tre giudiziari) dell'Arpinate: In Pisonem, Pro Scauro, Pro Milone, Pro Cornelio, In toga candida. Composto nella forma del commentario lemmatico, in un linguaggio semplice e scorrevole, l'apparato asconiano, qui per la prima volta tradotto in italiano, illustra le orazioni di Cicerone non tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello storico-giuridico, gettando viva luce su alcuni momenti delicati e importanti della storia di Roma repubblicana e fornendoci numerose notizie non trasmesse da altre fonti. Da sottolineare, al riguardo, la grande affidabilità dell'autore, che non di rado fonda il suo commento sulla diretta consultazione di autorevoli documenti d'archivio (quali gli Acta Publica, ove era data notizia degli avvenimenti di interesse pubblico e dei fatti della vita politica della capitale) e su testi di cronaca contemporanea di difficile reperimento (come l'Expositio consiliorum suorum, il "diario segreto" scritto da Cicerone in difesa della sua azione politica).
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Tutte le commedie. Testo latino a fronte

Terentius Afer, Publius
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Se Plauto è l'autore più gustoso del teatro comico latino, il ritrattista arguto e multiforme del popolo, Terenzio è il disegnatore sobrio ed elegante di una borghesia non meno autentica e reale: con lui si completa così il quadro della società romana del tempo. Autore di commedie d'introspezione intrise di moralità - in cui l'amore, non più passionale ed egoistico, si arricchisce di altri sentimenti, quali il senso dell'onore, il rimorso e la pietà - egli dà prova di equilibrio e moderazione, sia nei contenuti che nello stile, dimostrando che la comicità non risiede necessariamente nelle battute facili e volgari. L'ho vista, la ragazza, e m'è sembrata proprio bella, perciò fa bene Panfilo a volerla per sé e a non lasciarla fra le braccia di un altro. Adesso vado a riferire e, visto che non porto buone notizie, sono guai per me.
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L'arte di saper parlare. Orator. Testo latino a fronte

Cicero, Marcus Tullius
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Opera fondamentale nella storia dell'eloquenza, l'Arte di saper parlare (Orator), composto fra il luglio e l'ottobre del 46, riprende i concetti già espressi nel De Oratore (l'oratore, dice Cicerone, deve possedere dottrina, scuola ed esercizio) e affronta per la prima volta la questione relativa al ritmo prosastico, un fenomeno acustico e naturale ma da cui i greci (da Trasimaco, che l'aveva scoperto, a Isocrate, che ne era stato il perfezionatore) non avevano ricavato le leggi che lo governano. Cicerone fu il primo a sviluppare la teoria del ritmo (numerus), fissando la legge che determina la combinazione delle parole più convenienti alla cadenza del discorso, e divenne a tal punto padrone dell'arte di saper parlare, da essere considerato tra i più grandi oratori dell'antichità.
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Poesie. Testo greco a fronte

Sappho
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
L'ammirazione per l'ideale di bellezza cantato e il fascino dell'ardente e spregiudicato richiamo dell'amore omosessuale sono forse le cause principali della fama che ha accompagnato il nome di Saffo attraverso i secoli. I suoi versi nascono in un mondo che ha avuto a lungo il sapore del proibito: il «tiaso», sorta di associazione tra giovani donne che Saffo creò attorno a sé a Mitilene, dove, tra canti e danze in onore delle muse, nascevano brucianti passioni e gelosie. Per Saffo l'amore è lotta, è battaglia, come l'impiego di termini e modi dell'epos omerico nei suoi versi rivela. Colui e colei che amano e sanno amare sono eroi. Ancora oggi, leggendo queste poesie e rivivendo le emozioni d'amore tese tra il grido disperato e l'invocazione serena, si prova quella sensazione avvertita dallo storico greco Strabone: «Saffo è un essere meraviglioso». Se ora ti sfugge, presto ti cercherà, se non accetta i tuoi doni, lei stessa te ne offrirà, se non ti ama, presto ti amerà, anche se non volesse. Premessa di Roberto Pazzi.
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Vita dei Cesari. Testo latino a fronte. Ediz. integrale

Suetonius Tranquillus, Gaius
Editore: Newton Compton
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Poche opere hanno avuto la fortuna della "Vita dei Cesari", tra le prime a essere riprodotta a stampa, diffusa e tradotta in tutte le lingue. Quest'opera contiene le vite degli imperatori delle dinastie Giulio-Claudia e Flavia, secondo uno schema in parte riconducibile alla biografia alessandrina (famiglia, nascita, adolescenza, inclinazioni, attività pubblica, vita privata, aspetto fisico, morte). In quest'ottica l'attenzione di Svetonio non è diretta tanto all'imperatore quanto all'uomo, di cui evidenzia debolezze e difetti, per attirare un pubblico avido di curiosità e pettegolezzi. Introduzione di Lietta De Salvo.
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L'arte di conoscere se stessi. Pensieri. Testo greco a fronte

Marcus Aurelius Antoninus
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
I Pensieri di Marco Aurelio (detti anche Ricordi, Colloqui con sé stesso, Ammonizioni) sono un'opera fondamentale per chi voglia accostarsi alla saggezza degli antichi. Una saggezza che non elimina il conflitto fra l'essere e il voler essere, fra i princìpi filosofici e gl'impulsi naturali, fra la teoria e la pratica. L'imperatore fu un uomo tormentato, in contrasto con quella logica stoica che si sforzava di seguire ma che non riuscì a calare pienamente e stabilmente nel suo mondo interiore. I suoi pensieri, infatti, hanno quasi sempre due facce, come una medaglia: un dritto e un rovescio. Così, per esempio, crede nella provvidenza ma non esclude del tutto il caos o l'atomismo, confida negli dèi ma si domanda perché, «se esistono», «non hanno fatto sì che almeno i migliori potessero sopravvivere dopo la morte invece di scomparire definitivamente». Dubbi, dunque, non certezze. Ma al di là delle contraddizioni e del pessimismo che si colgono qua e là, spiccano nell'opera due concetti fondamentali e molto significativi: «La vita è opinione», cioè un gioco dialettico di cui soltanto il saggio è in grado di scoprire il trucco, squarciando il velo dell'illusione, e «L'uomo non è responsabile delle sue azioni, perché tutto avviene in armonia con le leggi della natura»: una affermazione che, in contrasto con quanto detto in precedenza, costituisce la chiusa e la sintesi dell'opera. Prendimi e gettami dove vuoi: dovunque manterrò il mio demone sereno, pago di essere e di agire secondo la sua propria natura. Non c'è cosa capace di turbare la mia anima, di avvilirla, umiliarla, calpestarla e spaventarla. O pensi di poter trovare qualcosa che valga tutto ciò?
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Le grandi commedie: Miles Gloriosus-Aulularia-Asinaria-Mostellaria. Testo latino a fronte

Plautus, Titus Maccius
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Plauto è il simbolo stesso del teatro romano antico: testimone di un periodo storico estremamente complesso e articolato, riflette con straordinaria varietà e perizia linguistica e con sorprendente slancio inventivo la delicata congiuntura che si era venuta a creare al suo tempo tra la cultura latina popolare di derivazione etrusca e quella raffinata proveniente dalla nuova intellettualità greca. La sua molteplice attività di autore, attore e organizzatore di spettacoli, nonché l'inesauribile ricchezza di spunti e di intrecci tematici tipici della sua spigliata comicità, contribuiranno, con il ricorrere di figure e stereotipi caratteristici, alla nascita del teatro rinascimentale e della commedia dell'arte. «Il vero Plauto», scrive Ettore Paratore, «si coglie nelle sbrigliate variazioni dei suoi dialoghi, in cui il termine plebeo scelto apposta, il gioco di parole, il lazzo, la battuta buffonesca, le facezie a botta e risposta crepitano incessantemente, per provocare con ogni mezzo la risata clamorosa e gioconda». Palestrione: Insomma, tutte le donne s'innamorano di te al primo sguardo. Pirgopolinice: Non so se me l'hai sentito dire una volta: sono il nipote di Venere!
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De rerum natura di Lucrezio

Lucretius Carus, Titus
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Un grande classico - del pensiero, oltre che della letteratura - interpretato da uno dei maggiori poeti del nostro tempo: questo straordinario De rerum natura ci permette di tornare a Lucrezio con rinnovato sguardo. Milo De Angelis, lo racconta nell'Introduzione, ha portato a compimento la sua versione grazie a un sodalizio con l'autore coltivato assiduamente fin dalla giovinezza: una lunga fedeltà che gli ha permesso di rendere nella nostra lingua la potente complessità dell'esametro, in versi che ne ricreano fedelmente lo spirito e la tensione interna come non era finora mai avvenuto con tanta poetica adesione. Entriamo così in un percorso intellettuale che ci arriva da molto lontano nel tempo, ma che pure presenta, nel suo valore assoluto, elementi che si avvicinano a certi tratti della sensibilità, della stessa dimensione problematica dei nostri tempi. Troviamo nel poema di Lucrezio un pervasivo senso del nulla, insieme, peraltro, al senso stesso dell'infinito, in versi spesso di intonazione drammatica. L'autore afferma e ripete che «tutta la nostra vita si affanna nell'oscurità», che siamo come «bambini che tremano in mezzo alle tenebre cieche». Come scrive De Angelis, domina, in toni concitati, allucinati, una forma di "pathos esistenziale", con «la capacità di addentrarsi nei chiaroscuri dell'anima, di esplorare le zone più buie, inospitali, disabitate, vertiginose dell'esperienza umana» e con una «forza introspettiva vicina alla letteratura del nostro tempo». Ma non solo. Il grido di dolore di Lucrezio di fronte alla vanità del tutto e la sua sistematica razionale decostruzione delle idées reçues si stemperano qua e là in quadri di dolente e partecipe dolcezza: la giovenca che disperata cerca il vitello che le è stato sottratto per essere sacrificato agli dei è una delle immagini indimenticabili del poema. Lucrezio ci arriva dunque nei suoi passaggi spesso visionari, nei suoi interrogativi spesso aperti, con la formidabile attualità senza tempo di un vertice della meditazione poetica.
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Casina. Testo latino a fronte

Plautus, Titus Maccius
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
La Casina racconta una storia per molti aspetti scandalosa: due uomini ateniesi di condizione libera, un padre, il senex Lisidàmo, e suo figlio, il giovane Eutinìco, hanno assoldato i loro più fedeli schiavi, rispettivamente il vil?cus Olimpione e l'arm?ger Calìno, affinché sposino Càsina, una bella e giovane schiava sedicenne esposta quando era ancora in fasce; in realtà, sono proprio Lisidàmo ed Eutinìco a essere follemente innamorati della ragazza, ma, non potendola sposare per via dell'insanabile differenza sociale, desiderano averla comodamente tutta per loro, prestata dal loro schiavo compiacente, secondo le loro voglie. I tanti colpi di scena e le divertenti trappole tese per farla pagare al vecchio marito si susseguono con un ritmo vertiginoso, fino all'imprevedibile, comicissimo finale.
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Uccelli. Testi greco a fronte

Aristofane; Colla E. (cur.)
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
All'apertura del sipario si trovano sulla scena due personaggi che si autopresentano grazie ad una rapida serie di scherzose battute. Sono Pistetero ed Evelpide, i protagonisti, due Ateniesi stanchi di vivere nella propria città: hanno deciso così di insediarsi nel mondo degli uccelli, l'unico lontano da noie e dispiaceri. I volatili, però, rifiutano gli umani, che riescono a farsi accettare grazie alla mediazione dell'Upupa. Questo mondo ideale inizia a diventare stretto ai due personaggi, che hanno in mente di costruire una città degli uccelli nel cielo, per non far arrivare agli dei i fumi derivanti dai sacrifici. Pistetero però, assunta la direzione dei lavori, si esenta da ogni fatica, preferendo cedere il compito all'amico Evelpide. Gli dei adirati mandano una delegazione alla nuova città per far desistere gli uccelli dai loro propositi. Essi non cedono ed offrono anzi ai nuovi venuti un piatto ricolmo di loro fratelli arrostiti: si tratta degli oppositori del regime, puniti secondo le ferree regole di una dittatura.

Pubblicato in DATI il 03/03/2023