Classici Greci e Latini

Proponiamo una selezione di 30 classici Greci e Latini recentemente ripubblicati.

1

La natura delle cose. Testo latino a fronte

Lucrezio Caro Tito; Menghi Martino (cur.)
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Il poema di Lucrezio ha conosciuto un'alterna fortuna nella storia della nostra civiltà. Ammirato, temuto, accantonato, dimenticato e poi riscoperto a partire dal Rinascimento e quindi dai protagonisti della Rivoluzione scientifica, ha dovuto fare i conti con la censura del Sant'Uffizio, per porsi infine come un testo di straordinario interesse, non solo per alcune importanti intuizioni scientifiche ma anche per il suo messaggio etico. Determinato a liberare l'umanità dalle sue grandi paure, tra cui soprattutto quella della morte e di un aldilà di pene e tormenti, Lucrezio ci mostra che il nostro pianeta è uno dei tanti mondi possibili in un universo infinito, e che l'uomo è soggetto alle inderogabili leggi di nascita, crescita, invecchiamento e morte, così come ogni altra aggregazione di atomi, una volta formata, è destinata prima o poi a disgregarsi, a disperdersi o a formare nuovi aggregati. Più che temere la morte, che non riguarda chi non è più, l'uomo dovrà allora vivere in accordo con queste leggi, accettarle, e bandendo ogni pretesa di onnipotenza, realizzare con i propri simili un consorzio civile ispirato alla solidarietà e all'amicizia. Con la presente edizione si è cercato da un lato di ricreare nella traduzione la bellezza, talvolta vertiginosa, del dettato poetico del De rerum natura, dall'altro, nel saggio introduttivo e nel commento, di assegnare all'atomismo di Lucrezio e alla sua proposta etica il loro posto nel dibattito filosofico e scientifico antico e moderno.
2

Appendice claudianea. Testo latino a fronte

Prontera Alessia (cur.)
Editore: La vita felice
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
L’"Appendix" è una raccolta eterogenea di poesie prevalentemente brevi, attribuite al poeta latino Claudio Claudiano. Costituita in epoca moderna, l’antologia contiene alcuni epigrammi descrittivi (di un dolce, di una scena nilotica, dell’ornamento su un tavolo in sardonica) e preghiere agli dèi del pantheon classico (a Libero, Marte, Giunone, Iside, Venere). Inoltre, per estensione spiccano l’elogio di Eracle, un poemetto incompiuto di poco più di centotrenta versi dedicato ad alcune fatiche dell’eroe, e l’epitalamio a Lorenzo, un canto nuziale di circa novanta versi riconducibile al VI-VII secolo. Due carmi cristiani (un elogio di Cristo e la celebrazione dei miracoli), scorrettamente attribuiti a Claudiano, sono giustapposti a quelli pagani fin dalla prima creazione moderna dell’antologia.
3

Visioni e risvegli. Testo greco a fronte

Zosimo di Panopoli
Editore: Meltemi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONE
Un insieme di immagini affascinanti e suggestive di personaggi misteriosi, sacrifici rituali e “cerimonie terribili” popola questo testo ricco e coinvolgente che, con la vividezza delle sue visioni, seduce ancora a distanza di secoli. Scritto agli inizi del V secolo, "Visioni e risvegli" raccoglie quattro brevi trattati di alchimia, il più famoso dei quali, "Sulla virtù", descrive con immagini oniriche i diversi gradi di un rito di iniziazione che conduce alla realizzazione dell’Uomo Aureo, ovvero della coscienza cosmica o unitaria, alla maniera della Sapienza greca di Pitagora, Parmenide, Eraclito, di quella orientale e in generale di ogni via sapienziale. Quando Zosimo di Panopoli scriveva, però, l’Impero romano si era già cristianizzato e questo avrebbe contribuito a far scivolare le sue opere nell’oblio… almeno fino a quando Carl Gustav Jung non lo riportò alla luce, analizzando i legami tra alchimia greca e psicologia dell’inconscio. Al celebre alchimista egizio Jung dedicò infatti un saggio nel 1937, sottraendolo così a un silenzio millenario. Angelo Tonelli ha curato la prima edizione filologica degli scritti di Zosimo di Panopoli, ricostruendo il testo e offrendone una nuova interpretazione.
4

Apologia di Socrate

Plato
Editore: Edizioni Theoria
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
I nodi della vita e dell’ambivalente passione filosofica e politica si strinsero per Platone nel 399, data del processo a Socrate. L’Apologia è l’opera nella quale egli presenta Socrate che si difende davanti ai giudici ateniesi, che lo condanneranno a morte al termine di un processo intentatogli per reati di opinione che vanno dall’empietà alla corruzione dei giovani tramite l’insegnamento. Democrazia, oligarchia, etica tradizionale, religione olimpica, tutto viene messo in discussione in nome di una superiore fede nella divinità per la prima volta ‘buona’.
5

A me stesso

Marcus Aurelius Antoninus
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
«Ricordati di ritirarti nel campicello della tua interiorità, e soprattutto di non affannarti: sii sempre padrone di te stesso, agisci liberamente e guarda le cose da vero uomo, da essere umano, da cittadino, da creatura mortale.» Tra il clangore delle battaglie e le preoccupazioni della politica, Marco Aurelio, principe di uno dei più vasti e potenti imperi che la storia ricordi, così si rivolge alla propria anima, in un intimo colloquio che procede per aforismi e brevi paragrafi. La sua è una prosa limpida, schietta, di cui la brillante traduzione di Stella Sacchini restituisce intatta la modernità. Altrettanto moderna è la riflessione dell'imperatore-filosofo su temi come il valore del presente, il dovere, la libertà interiore, la felicità insita nell'accettazione di un disegno superiore e nell'agire per il bene comune. Un'opera originalissima, che ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura occidentale, da Agostino a Petrarca a Rousseau, e che, pur non essendo originariamente destinata alla pubblicazione, ancora oggi invita con forza il lettore a «rivolgersi con cuore sincero al daimon che ha dentro di sé e averne cura e rispetto».
6

L'arte di saper parlare. Orator. Testo latino a fronte

Cicero, Marcus Tullius
Editore: 2M
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Opera fondamentale nella storia dell'eloquenza, L'arte di saper parlare (Orator), composto fra il luglio e l'ottobre del 46, riprende i concetti già espressi nel De Oratore, (l'oratore, dice Cicerone, deve possedere dottrina, scuola ed esercizio) e affronta per la prima volta la questione relativa al ritmo prosastico, un fenomeno acustico e naturale ma da cui i Greci (da Trasimaco, che l'aveva scoperto, a Isocrate, che ne era stato il perfezionatore) non avevano ricavato le leggi che lo governano. Cicerone fu il primo a sviluppare la teoria del ritmo (numerus), fissando la legge che determina la combinazione delle parole più convenienti alla cadenza del discorso, e divenne a tal punto padrone dell'arte di saper parlare, da essere considerato tra i più grandi oratori dell'antichità.
7

L'arte di oziare. Testo latino a fronte

Seneca, Lucius Annaeus
Editore: 2M
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
L'otium era, per i Romani, il riposo dalle pratiche consuete e come tale includeva anche la vita contemplativa. Giustificando il suo ritiro dalla politica, Seneca sostiene nel De otio che la contemplazione è pur essa un'azione. Noi aggiungeremmo che è l'azione per eccellenza, perché contempla tutte le azioni, nel duplice senso di osservare e contenere. Nel De tranquillitate animi, poi, vedremo che la serenità non esclude la partecipazione alla vita attiva e anzi in certi casi (stati di ansia, malinconia, noia) si può conseguire proprio nell'impegno sociale.
8

De tranquillitate animi. La tranquillità dell'anima. Testo latino a fronte

Seneca, Lucio Anneo
Editore: Demetra
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Un testo senza tempo, in cui Seneca, in un dialogo con Anneo Sereno, riflette sulle passioni e le inquietudini che sottendono l'animo umano e offre all'amico preziose indicazioni per ritrovare l'equilibrio interiore.
9

Ars amatoria. L'arte di amare. Testo latino a fronte

Ovidio P. Nasone
Editore: Demetra
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Un testo capitale della letteratura latina, il cui tema centrale è l'amore. Ovidio descrive, con penna felicissima, una vera e propria strategia, perché la conquista dell'amore è frutto dell'intelligenza e della tecnica. Un arguto e godibilissimo trattato di galanteria.
10

Piccolo manuale per la campagna elettorale. Testo latino a fronte

Cicerone Quinto Tullio
Editore: Interlinea
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Nel 2024 il maggior numero di persone è chiamato a votare in Italia e nel mondo, dall'Europa agli Usa. Un modo simpatico per capire quali siano i meccanismi dietro le quinte della campagna elettorale arriva dai Romani con Cicerone, secondo l'attribuzione più comune: «Preoccupati che siano sempre pronti e a portata di mano tutti i trucchi del mestiere favorevoli a quest'arte, che, lo so bene, tu tieni in serbo». Lo scrive al fratello Quinto, candidato per la campagna elettorale del 64 dalla quale sarebbe uscito console della Repubblica romana. Lo smaliziato autore suggerisce tutte le mosse necessarie ad acquisire il consenso in maniera piuttosto spregiudicata: infatti nella campagna elettorale è più importante «apparire che essere, promettere vantaggi, mostrarsi potente e ammirato, fare promesse precise ma non dispendiose, diffamare gli avversari, farsi amici uomini potenti, visitare ogni singolo municipio adattandosi all'elettorato locale, senza mai prendere una decisa posizione politica». Una lettura agile.
11

L'arte di amare. Testo latino a fronte

Ovidio P. Nasone
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Amare, la più impossibile e raffinata delle arti. Il poeta latino più moderno impartisce le sue lezioni a uomini e donne, attingendo indistintamente dal proprio cuore trafitto e dal mito. Amore è leggero, libero, con due ali per volarsene via quando gli pare e sfuggire ai legami. Per imparare ad amare dunque la prima lezione è comprendere che tutto è soltanto un gioco nel quale bisogna saper dominare se stessi e non far trasparire troppo le proprie debolezze, capire quando è bene mostrarsi e quando invece è bene nascondersi. In pieno contrasto con la politica moralizzatrice di Augusto, Ovidio introduce uomini e donne al sapere più alto e seducente, rivelando quanto l’amore sia un’arte che necessita di intelligenza, passione e strategia. Introduzione di Pierluigi Baldo. Note di Francesca Brancaleone. L’edizione è completata da “Cosmesi del volto femminile” e “Rimedi contro l’amore”.
12

Odissea. Testo greco a fronte

Homerus
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Una nuova traduzione di Omero non è mai un evento neutrale nella cultura di un'epoca. Le traduzioni dell'Iliade e dell'Odissea sono sempre state cartine di tornasole riguardo a tendenze e atmosfere letterarie. E in effetti questa edizione a cura di Guido Paduano è figlia degli studi di un grande grecista, ma non potrebbe essere pensata fuori dal nostro tempo, dominato dalle narrazioni, dalla sempre più profonda attenzione ai loro meccanismi e alle dinamiche autoriali (filologia d'autore, intertestualità, ecc.). La traduzione di Paduano, ma anche la sua densa introduzione e l'apparato di note, mettono in rilievo come mai prima la figura di Omero autore, lo stretto rapporto fra i suoi due poemi al di là di tutte le questioni omeriche discusse in passato, lo straordinario e organico controllo narrativo che si manifesta in tutti gli episodi dell'Odissea, anche nei minimi atteggiamenti psicologici e comportamentali dei vari personaggi. Dunque, si riparte da Omero. Che non può essere un semplice collettore di tradizioni orali e che neppure potrà essere il prestanome di un lavoro collettivo. È l'autore alla base della letteratura occidentale, il grande archetipo di tutte le nostre narrazioni.
13

Lettere a Lucilio. Ediz. integrale

Seneca, Lucius Annaeus
Editore: Edizioni Theoria
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
L’epistolario senecano è lo straordinario documento del sentimento drammatico dell’esistenza che Seneca, uomo politico e uomo di corte, consegna all’amico Lucilio e prima ancora all’uomo di ogni tempo che, dilaniato tra passione e ragione, tra virtù e vizio, tra libertà e violenza, tra esasperato amore per la vita e paura della morte, cerca una risposta in quell’arte del vivere della quale soltanto la filosofia possiede le regole. La matrice etica e psicosociologica delle Lettere si fa garante di un’etica identitaria e normativa di straordinaria vitalità che ha affascinato e affascina i secoli perché genera e rende possibile ancora oggi la piena interleggibilità del percorso compiuto dall’anima umana alla ricerca di una techne tou biou che non si esaurisce in un esercizio individuale ma si apre a una vera e propria pratica sociale. Ed è proprio in questa ricerca per rinnovarsi e per rinnovare che consiste il dramma di Seneca.
14

Etiopiche. Vol. 2: Libri V-X

Eliodoro; Montiglio Silvia (cur.)
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Le Etiopiche sono l'ultimo dei cinque romanzi greci d'amore e di avventura a noi pervenuti nella loro interezza. Narrano l'amore contrastato di Teagene e Calliclea, due giovani di straordinaria bellezza e ammirevoli virtù, le cui vicende avventurose si dipanano tra l'Egitto, la Grecia e l'Etiopia. Alla fine di una movimentata sequenza di rapimenti, battaglie, intrighi, assedi, oracoli e riconoscimenti, cui si intrecciano i racconti dei personaggi incontrati dai due protagonisti, il lieto fine è assicurato dalla loro consacrazione al sacerdozio di Helios e di Selene e dal tanto agognato matrimonio.
15

Agamennone. Testo greco a fronte

Eschilo; Sevieri Roberta (cur.)
Editore: La vita felice
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Con l’"Orestea", l’unica trilogia tragica a noi pervenuta per intero, Eschilo ottenne la vittoria nel 458 a.C., durante le Grandi Dionisie. La trilogia, costituita da Agamennone, Coefore ed Eumenidi, è incentrata sulla storia degli Atridi, i discendenti di Atreo (il padre di Agamennone e di Menelao) e sui tre momenti cruciali della successione di delitti che insanguinano la casa di Agamennone ad Argo. Nell’Agamennone il poeta mette in scena l’assassinio del conquistatore di Troia che, appena tornato in patria, viene ucciso a tradimento dalla moglie Clitennestra, con la complicità dell’amante Egisto, per vendicare la morte della figlia Ifigenia, sacrificata da Agamennone per placare l’ira di Artemide, che impediva la partenza della spedizione. Anche la morte di Agamennone richiederà di essere vendicata e questo compito spetterà al figlio Oreste, che riceve da Apollo l’incarico di fare a sua volta giustizia, uccidendo Egisto e Clitennestra. Il matricidio è quindi il nucleo della seconda tragedia, Coefore, ma continua a proiettare la sua ombra angosciosa anche sulla terza, Eumenidi, in cui Oreste viene perseguitato dai dèmoni della vendetta, le Erinni.
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L'arte di essere saggi. Testo latino a fronte

Seneca Lucio Anneo; Scaffidi Abbate Mario (cur.)
Editore: 2M
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
La fermezza del saggio è forse la dote che più di ogni altra alimenta la nostra ammirazione. Perché il vero saggio è colui che ha raggiunto l'imperturbabilità, il distacco dalle passioni e dalle cose terrene, colui che non ha paura di nulla, nemmeno della morte, e non trema neppure di fronte al crollo dell'universo. Nel "De constantia sapientis" (e nelle "Epistulae morales" qui proposte) Seneca traccia un autentico ritratto dell'uomo saggio e un vademecum della condotta da seguire per arrivare alla saggezza. Una strada per l'autosufficienza interiore, che solo la pratica costante e illuminata della virtù può indicare: difficile e piena di ostacoli, essa conduce tuttavia alla più alta delle vette.
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L'arte di saper ascoltare. Testo greco a fronte. Ediz. integrale

Plutarco
Editore: 2M
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Qualsiasi discorso è nullo se non è ben inteso. L'ascolto, spesso sottovalutato, è infatti una metà fondamentale dell'atto della comunicazione. In questo manuale, tratto dai "Moralia", Plutarco elargisce consigli di virtù, ma anche esempi di vizi che toccano uno degli aspetti più importanti della vita umana. Perché l'arroganza, l'odio, la presunzione e la smania di protagonismo inquinano la nostra disposizione verso l'altro e le sue ragioni. Dedicata a Nicandro, in occasione del suo ingresso nell'età virile, l'operetta si rivolge ai giovani, affinché sappiano maturare senza cedere al disordine delle emozioni, ma in ogni cosa cercando la pacatezza e la riflessione. Plutarco cita gli antichi filosofi, racconta aneddoti, riporta versi di Omero, mette in guardia contro le belle parole vuote, contro i discorsi apparentemente affascinanti ma privi di sostanza, usati per abbindolare gli ingenui e coloro, appunto, che non sanno ascoltare.
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Annali. Testo latino a fronte

Tacitus, Publius Cornelius
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
L'opera del più grande storico della letteratura latina, percorsa dalla triste constatazione che il governo del mondo sembra non potersi sottrarre all'inevitabilità del male. «Di Augusto si sono occupati storici illustri, ma poi è prevalsa l'adulazione. La storia di Tiberio e di Caligola, di Claudio e di Nerone è stata falsata, per paura finché furono al potere, per odio dopo la loro morte. Io intendo illustrare la fine di Augusto, il principato di Tiberio e tutto il resto sine ira et studio. Non ho motivi di risentimento né ragioni per una particolare benevolenza verso quei principi». Gli Annales si aprono con questa solenne professione di imparzialità, ma Tacito, nel raccontare gli anni tra la morte di Augusto e la fine di Nerone, non è imparziale. Il meno che si possa dire è che è sovranamente tendenzioso. Non altera i fatti, sa presentarli però con un montaggio micidiale, e poi sottolinea, allude, commenta, insiste. Si pone di fronte alla storia con uno sguardo spietato, senza illusioni, di chi sa che l'unica alternativa all'impero è il caos, la guerra di tutti contro tutti.
19

De tranquillitate animi. Testo latino a fronte

Seneca, Lucio Anneo
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Anneo Sereno si rivolge all'amico Seneca come un malato al medico per essere aiutato a guarire dall'irrequietezza che lo affligge. Il filosofo indica quindi al suo "paziente" la via verso la tranquillitas propria di un animo «ben disposto verso se stesso». Nel proporre il suo "medicamento" Seneca si rifà a secoli di tradizione filosofica, stoica soprattutto. Ma, in questo dialogo, al consueto invito alla moderazione aggiunge l'importanza di adattare qualsiasi "arte del vivere" alle proprie forze, senza disdegnare momenti di svago e persino l'ebbrezza. Una novità assoluta nella sua produzione, attentamente esaminata, tra gli altri temi di originalità, nell'esaustivo saggio di Tommaso Gazzarri che accompagna questa nuova traduzione agile e moderna, riccamente annotata.
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L'amicizia

Cicerone Marco Tullio
Editore: Edizioni Theoria
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Il "Laelius de amicitia", fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio, e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale.
21

Inni-Chioma di Berenice. Testo greco a fronte

Callimaco
Editore: Garzanti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Capolavori di erudizione e ricercatezza, i sei componimenti raccolti negli Inni sono dedicati alle principali divinità dell'Olimpo greco (Zeus, Apollo, Artemide, Pallade, Demetra e all'isola di Deloche ad Apollo diede i natali). Ispirandosi alla tradizione secolare della poesia religiosa, e in particolare agli Inni omerici, Callimaco rinnova il genere sino a rifondarlo. Sono ormai lontani il fiducioso abbandono dei lirici così come la profondità delle invocazioni dei tragici: splendidi e solenni, gli dei di Callimaco sono idoli innalzati su piedistalli. L'interesse del poeta si concentra sul mito e sulle favole antiche, cui guarda con la curiosità dell'antiquario più che con il timore reverenziale dell'uomo di fronte al mistero del divino. Di questa nuova sensibilità raffinata e libresca, tipica della cultura ellenistica, fornisce una preziosa testimonianza anche la Chioma di Berenice, forse la più nota delle elegie di Callimaco. Proposta qui anche nella traduzione di Catullo e nella volgarizzazione di Ugo Foscolo, racconta della bellissima chioma della regina d'Egitto offerta in voto ad Afrodite per propiziare il ritorno dello sposo e trasformata dalla dea in costellazione del cielo boreale.
22

Lettere morali a Lucilio. Ediz. multilingue

Seneca Lucio Anneo
Editore: Libri dell'Arco
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Le centoventiquattro lettere a Lucilio, composte da Seneca dopo il ritiro dalla vita pubblica, probabilmente tra il 62 e il 65 d.C, compongono questo capolavoro letterario. In esse ritroviamo tutta la filosofia "stoica" di Seneca, dispensata attraverso preziosi consigli di vita, da leggere anche in ordine sparso, che risultano straordinariamente attuali.
23

Voglio te e il tuo amore

Catullo G. Valerio
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Le grandi storie d’amore sono quelle che sopravvivono allo scorrere del tempo, sono storie in cui possiamo fare esperienza di un’identificazione senza filtri con i sentimenti di un passato lontano, in cui ricordiamo i nomi dei protagonisti e i versi che hanno ispirato. È questo a cui pensiamo quando sentiamo parlare di Lesbia e Catullo. Catullo, il primo poeta della latinità che esprima la forza contraddittoria e lacerante delle proprie passioni, emulo di Saffo e del suo nuovo modo di poetare, è il massimo esponente di una corrente letteraria che influenzerà non solo la letteratura ma il modo di vivere a Roma. Ha aperto la strada alla lirica del futuro cantando le gioie dell’amore, con l’innamoramento e le sue appassionate dichiarazioni di fedeltà, ma anche con le lamentazioni per le delusioni sentimentali, gli inganni e l’imperdonabilità dei tradimenti, con l’unione coniugale come continua speranza. Sentimenti universali quali la solidarietà con gli amici nei banchetti, il dolore per la perdita del fratello ma anche le velate invettive contro nemici personali, rivali in arte e in amore. Una poesia capace di toccare ogni aspetto del sentimento umano con raffinatezza, con metafore che ci permettono di riconoscere l’immortalità dell’amore, anche a secoli di distanza.
24

Georgiche. Testo latino a fronte. Ediz. bilingue

Virgilio Marone Publio
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Composto da Virgiliodopo il suo ingresso ufficiale nel circolo di Mecenate, le Georgiche hanno lo scopo di assecondare il programma ottavianeo di rilancio della piccola e media proprietà terriera, avviato al fine di ricreare una classe contadina dopo lo spopolamento delle campagne causato dalle guerre esterne e interne. A livello più ideologico, questo "ritorno alla terra" patrocinato dal princeps si identificava col recupero delle remote radici aesti di Roma e con la conseguente restaurazione delle antiche virtù basate sul mos maiorum, quelle stesse di cui l'agricoltore costituiva una sorta di ideale personificazione: la semplicità della vita, la devozione religiosa, l'indefessa operosità, la dedizione alla famiglia e alla patria. Saggio introduttivo di Mario Lentano.
25

La clemenza-Apocolocyntosys-Epigrammi-Frammenti. Testo latino a fronte

Seneca Lucio Anneo; De Biasi Luciano (cur.); Ferrero Anna Maria (cur.)
Editore: UTET
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Filosofo di vocazione e spinto alla politica dall’ambizione del provinciale, Seneca è stato il massimo esponente dello stoicismo romano, ma anche uno dei grandi protagonisti della vita pubblica nella Roma imperiale. Combattuto fra l’esigenza di partecipare alla vita politica e quella – tutta stoica – di astenersene, fece il suo ingresso a corte come precettore del giovane Nerone, che si apprestava a scalzare con l’inganno l’imperatore Claudio. Illudendosi che i propri insegnamenti potessero preservare il suo allievo dai pericoli di una monarchia macchiata dal sangue e dalla violenza, Seneca compose il De clementia con l’intento di esortare il nuovo principe all’uso della clemenza come strumento per guadagnarsi la fedeltà dei sudditi e mantenere la difesa e la sicurezza dello Stato, poiché solo un uomo di grande animo poteva esercitare con onestà un così grande potere. E sicuramente agli occhi di Seneca non doveva essersi distinto per grandezza d’animo l’ormai defunto Claudio, a cui invece era stato legato da un’ostilità così malcelata da volerne celebrare la morte con una feroce satira, intitolata Apocolocyntosis: qui il filosofo si fa beffe della sorte dello “zuccone” che, dopo essersi visto negare gli onori dell’Olimpo, viene relegato per l’eternità agli inferi, dove diventa cancelliere del suo stesso liberto. Completano infine questo volume gli Epigrammi, un mosaico poetico che delinea gli episodi salienti della vita del filosofo, e i Frammenti appartenuti a orazioni, epistole e altri testi ormai andati perduti, che insieme alle opere maggiori contribuiscono a ricostruire la complessa e sfaccettata natura di uno dei più raffinati intellettuali latini, capace di cogliere le contraddizioni dell’animo umano e fare della conoscenza uno strumento del proprio agire nel mondo.
26

Opere

Cornelius Nepos
Editore: UTET
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Tra i grandi autori latini si dovrebbe ricordare più spesso il nome di Cornelio Nepote. Certo, è difficile per lui gareggiare ad armi pari con i contemporanei Cesare, Cicerone e Sallustio: troppo oscura la biografia, limitata la produzione superstite, modesta la personalità e semplice la prosa. Eppure, non si potrebbe ricostruire a pieno la Roma intellettuale del I secolo a.C. se tralasciassimo le sue opere. In questo volume Leopoldo Agnes raccoglie tutto ciò che ne è sopravvissuto, per frammenti e parti più complete, restituendogli il posto che gli spetta nella storiografia latina e la sua viva peculiarità: dalla trattazione sistematica della storia universale nei Chronica agli aneddoti di ogni tempo e ogni dove raccolti negli Exempla, fino alle famosissime biografie di illustri condottieri, re e poeti raccontate in De viris illustribus. L’attenzione di Cornelio Nepote si concentrò infatti su una visione ampia e sincronica della Storia, uscendo dai saldi confini di Roma per abbracciare con lo sguardo anche le terre della Grecia e dell’Oriente. Abbandonando ogni forma di nazionalismo e rivendicando invece il primato delle grandi individualità oltre ogni distinzione di patria, lo storico latino ebbe il merito di riconoscere anche agli acerrimi nemici di Roma la grandezza, allestendo così una galleria di ritratti umani capaci di ammonire ed esortare le coscienze con il solo richiamo alle esperienze del passato. Fu dunque la sua spiccata sensibilità nel guardare ai popoli stranieri - soprattutto ai rivali greci -, al di là del velo del pregiudizio e della ragione politica, a garantirgli la fama tra i suoi contemporanei e a renderlo interprete onesto e attento delle propensioni e degli orientamenti culturali della sua generazione.
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L'umano (Storia naturale, libro VII). Con testo latino a fronte

Plinius Secundus, Gaius
Editore: Marsilio
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
La "Naturalis Historia" si inquadra in un periodo che vede la rapida crescita dei ceti tecnici e professionali: nella vita civile, politica, nell’amministrazione pubblica e nella carriera militare si manifesta la necessità di far fronte a una crescente specializzazione, donde la grande richiesta di informazione e divulgazione tecnica. Allo stesso tempo, la curiosità scientifica si declina anche sotto forma di intrattenimento e produzione di letteratura “di consumo”. L’opera di Plinio è la realizzazione più compiuta di questa duplice tendenza: si configura come una enciclopedia di tutto lo scibile umano, fornendo al contempo una messe di notizie su fenomeni strani e di aneddoti inconsueti, destinati a docere e a delectare insieme. Il libro VII è dedicato all’antropologia e mette a fuoco l’essere umano, al quale si guarda da molteplici scorci prospettici: i vari popoli della terra e le loro “stranezze”, il corpo umano, il ciclo della vita, le facoltà fisiche e intellettuali. Con un testo di Marino Niola.
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Le vite dei Cesari. Testo latino a fronte

Svetonio C. Tranquillo; Brizzi Giovanni (cur.)
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA CLASSICA
Svetonio non è un ingenuo: rassegnato, come Tacito, all'inevitabilità del principato, si rende perfettamente conto che esso, fondato all'inizio su un irripetibile equilibrio fra princeps e Senato nella persona di Ottaviano Augusto, è un potere monarchico nei fatti, pur senza le insegne regali; quando cada in mano a persone squilibrate, degenera, facilmente e senza trovare ostacoli, nella dominatio, che i Romani, almeno a parole, detestavano.
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Le elegie. Testo latino a fronte

Tibullus, Albius
Editore: Rusconi Libri
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto POESIA
Il Corpus Tibullianum, che raccoglie le composizioni poetiche dei membri del cosiddetto circolo di Messalla pubblicate forse dopo la sua morte, consta di tre libri, diventati quattro con la divisione del terzo in due libri operata nel Rinascimento: i primi due (1240 versi) sono sicuramente di Tibullo, mentre il terzo e il quarto comprendono carmi di diversi au tori, due forse dello stesso Tibullo. Nei due libri tibulliani si è soliti individuare tre cicli: nel I quello di Delia (1, 2, 3, 5 e 6) e di Màrato (4, 8 e 9), nel II quello di Nemesi (3, 4 e 6), di cui il poeta dichiara di essere innamorato da un anno anche nell’elegia celebrativa II 5 (vv. 109-112). L’attuale III libro comprende le elegie di Ligdamo per l’amata Neera (1-6). Formano il IV libro l’esametrico Panegyricus Messallae (III 7 = IV 1), di ignoto poeta, il ciclo di Sulpicia, costituito dalle cinque elegie di Cerinto, l’amicus Sulpiciae (III 8-12 = IV 2-6), e da sei biglietti d’amore (elegidia) di Sulpicia per Cerinto (III 13-18 = IV 7-12), due elegie (III 19-20 = IV 13-14) dedicate a Glicera e generalmente attribuite a Tibullo, il cui nome compare al v. 13 di III 19 = IV 13, ma molto probabilmente opera di imitatori.
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Supplici. Testo greco a fronte

Euripides
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto TEATRO
Questa edizione presenta le parti liriche delle "Supplici" di Euripide tenendo conto dell'assetto colometrico che il testo assume nella tradizione manoscritta, rappresentata dai codici L e P. A tal fine la composizione è accompagnata da un apparato colometrico che registra le varianti dei codici. Il testo è accompagnato anche da due apparati critici, uno che registra le note metriche dei codici L e P, l'altro che registra le varianti testuali di interesse metrico anche del codice P. Un'ampia introduzione esamina di nuovo le notizie sulle parti liriche della tragedia. Il compito principale del curatore perciò è stato quello di recuperare nel modo più chiaro possibile la lezione del codice L, che è lo stadio più antico della tradizione, e sottoporlo a vaglio critico. A tale obiettivo sono indirizzati gli apparati che accompagnano l'edizione.

Pubblicato in DATI il 27/11/2024