Centenario della Marcia su Roma 1922-2022

In occasione del centenario della Marcia su Roma, ricorso nel mese di ottobre 2022, proponiamo una seleziona di 40 saggi di recente pubblicazione che raccontano e invitano, a cento anni di distanza, a riflettere su questo evento storico.

1

La marcia su Roma

Goria, Giulio
Editore: All Around
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Della marcia su Roma molti hanno scritto ma il lavoro di Goria, pubblicato nel 1972, cinquantenario dell'ascesa di Benito Mussolini al potere, fa rivivere gli avvenimenti con la forza della cronaca. Il libro è arricchito dalle grafiche di Franco Bevilacqua e Giulio Cesare Italiani, due grandi giornalisti grafici sempre di Paese Sera.
2

Il «Corriere della Sera» e la marcia su Roma

Albanese G. (cur.)
Editore: Fondazione Corriere della Sera
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
In questo volume sono pubblicati alcuni degli editoriali e delle cronache apparse nel «Corriere della Sera» nelle settimane che precedettero e seguirono la marcia su Roma. Sono poi proposte le annotazioni che il direttore del «Corriere», Luigi Albertini, riportò nel suo diario: un documento che non solo consente di spiegare le posizioni prese dal giornale, ma rivela anche alcuni retroscena di quei giorni. Questa ricca documentazione aiuta a comprendere come fu avvertito uno dei passaggi cruciali che determinarono l'ascesa al potere di Mussolini. Le cronache e gli editoriali apparsi nel giornale che rappresentava la più autorevole voce della borghesia liberale, testimoniano del tentativo e della speranza di «contenere» il fascismo all'interno delle regole democratiche. In questi scritti appare con evidenza la contraddizione tra la speranza, ancora coltivata a ridosso del colpo di mano del 28 ottobre, che il partito fascista si «normalizzasse», e le evidenti testimonianze della violenza e delle ambizioni del movimento mussoliniano. La lettura di questi documenti dell'epoca «ci aiuta a riscoprire - scrive Giulia Albanese nella ricca Introduzione al volume - quanto furono determinanti nella trasformazione del Paese, tanto nella forma quanto nella sostanza, i fatti che chiamiamo "marcia su Roma", e vogliono essere un invito a ripensarli e rileggerli con occhi nuovi».
3

Dintorni. Antifascismo prima e dopo la marcia su Roma

Editore: People
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
A cento anni dalla marcia su Roma, questo libro ripercorre gli eventi più sanguinosi e tragici che portarono alla nascita del regime fascista. Emilio Lussu, ai tempi, la chiamò Marcia su Roma e dintorni, e sono proprio i dintorni di Lussu a essere al centro di questo libro. Antifascisti della prima ora trucidati o costretti a fuggire, case del popolo date alle fiamme, sacerdoti bastonati fino alla morte da squadracce in camicia nera. La storia dell'ascesa del fascismo, prima cioè di diventare regime, è una storia di violenza, tutto sommato tollerata dallo Stato. In questo libro ne proponiamo i momenti e i protagonisti principali, per definire la trama su cui i neofascismi si ripropongono ai giorni nostri.
4

La marcia su Roma

Dell'Arti, Giorgio
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Non semplicemente la "marcia su Roma" (sotto una pioggia torrenziale), ma piuttosto la "presa di potere" da parte di Mussolini. Un processo durato tre anni, e quasi partendo da zero: il giorno in cui vennero fondati i Fasci di combattimento non c'erano, nella sede milanese dell'Alleanza industriale e commerciale di piazza San Sepolcro, che un centinaio di persone (tra cui nove donne). E tre anni dopo, dietro i 25.000 della marcia, i seguaci del duce erano più di 250.000. Come era potuto accadere? Una storia che si fa chiara solo partendo dal principio, e con il metodo adottato da Giorgio Dell'Arti per far sì che alla fine tutto sia limpido: un signore immaginario (lo stesso autore) finge di non saper nulla e bersaglia di domande un interlocutore (sempre Dell'Arti), che finge di sapere tutto.
5

Fascismo e storia d'Italia. A un secolo dalla Marcia su Roma. Temi, narrazioni, fonti

[De Luna G. (cur.)]
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il Novecento è stato definito in vario modo: secolo breve, secolo delle guerre, secolo dei genocidi. Questo volume assume il Novecento come il "secolo delle masse" e torna a considerare il fascismo italiano nella sua esperienza storica concreta: un esperimento che ha prodotto contemporaneamente percorsi di modernizzazione e battute d'arresto di congelamento sociale, forme di mobilitazione e dispositivi di rigido controllo. Il volume - articolato nelle tre macrosezioni: temi, narrazioni e fonti - restituisce la fotografia di un'Italia che ancora deve fare i conti con un capitolo essenziale della sua storia, valorizzando anche il sapere storico per definire la natura delle destre oggi. Violenza, mercato, identità culturale, politica come religione, rappresentazione ideologica della realtà, costruzione del nemico sono alcune delle parole chiave su cui si costruisce la sezione Temi. Il fascismo in mostra, i monumenti, la satira, i sistemi comunicativi di massa e l'immaginario che tutte queste diverse strutture narrative contribuiscono a creare sono alcuni degli ambiti di ricerca che costituiscono la proposta della sezione Narrazioni. La nascita della cultura dell'antifascismo come "presa delle misure" del fascismo, l'indagine sulla formazione, l'organizzazione e il funzionamento degli archivi che il regime costruisce consentono di stimolare nuove ricerche. La proposta della sezione Fonti è soprattutto un invito a considerare i documenti come componenti inquiete di un racconto storico che non è solo testo, ma rapporto di potere, conflitto, costruzione ideologica del presente "a futura memoria".
6

Nero di Londra. Da Caporetto alla marcia su Roma: come l'intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini

Cereghino, Mario Jose ; Fasanella, Giovanni
Editore: Chiarelettere
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"The Project": è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell'Italia a partire dall'autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L'artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell'impossibile: impedire che l'Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell'Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l'assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l'archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della "strategia della tensione" come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall'inizio del 1918 con il nome in codice di "The Count", il futuro duce conquista il potere nell'ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento. Grazie alle carte dell'archivio personale di Sir Samuel Hoare - declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell'Università di Cambridge, in Inghilterra -, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in "Nero di Londra" una storia che, a cent'anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d'intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell'establishment conservatore del Regno Unito. In vista del centenario della Marcia su Roma, un'inchiesta dirompente per l'unicità documentale e la forza delle rivelazioni in merito al ruolo dei servizi britannici in sostegno a Mussolini e all'affermazione del fascismo.
7

28 ottobre 1992. La marcia su Roma. Storia, immagini, memorabilia. Ediz. illustrata

Editore: Ritter
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il 28 ottobre 2022 ricorre il 100° Anniversario della Marcia su Roma, data memorabile dopo quella del 23 marzo 1919. Il presente lavoro di ricerca storica e, soprattutto, iconografica è pertanto il seguito del volume edito nel marzo 2019 sulla fondazione dei Fasci. Eccezion fatta per alcune note personali e per la magistrale prefazione sull'essenza del Fascismo curata da Paolo Pisanò, viene preferito affidare la narrazione degli avvenimenti ai racconti dei protagonisti, di chi era presente in prima persona, di chi la Marcia l'ha organizzata e fatta veramente. Uno speciale capitolo è dedicato allo Squadrismo, al ricordo di alcuni Caduti per l'ideale e all'Albo dei Caduti. Non mancano le biografie dei principali protagonisti che in un modo o nell'altro concorsero all'organizzazione della Marcia e al compimento di quella che verrà definita Rivoluzione fascista. Particolare cura è stata dedicata alla ricerca del materiale iconografico, con la pubblicazione di più di trecento foto d'epoca e illustrazioni oltre alle 700 immagini di memorabilia, distintivi, medaglie, cartoline di propaganda e documenti rari.
8

L'anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma

Mauro, Ezio
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
"I fascisti spuntarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat-jour, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. 'Aprite, o sarà peggio.' Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo." Nei mesi bui che conducono alla dissoluzione dello Stato liberale Mussolini, con la sua concezione tragica e spettacolare della vita, incrocia lo spirito del tempo: la politica viene ridotta alla sua dimensione fisica, la ritualità soppianta la cultura. Attorno, un cielo vuoto di stelle spente, in un mondo politico in disfacimento incapace di leggere la società in trasformazione, frastornato dall'eco mondiale della rivoluzione bolscevica e dalla suggestione contagiosa che il mito della Russia irradiava da San Pietroburgo. Lo Stato liberale italiano sembrava esausto e non lo sapeva, incapace di fronteggiare i nuovi fenomeni sociali e politici, come se non rientrassero più dentro le sue categorie antiche. Il re è solo. Tocca a lui riempire la scena istituzionale, Capo per grazia di Dio e volontà della nazione di uno Stato che si frantuma venendo meno ai suoi impegni costituzionali, e giorno dopo giorno si arrende alla furia fascista che lo incalza per soppiantarlo. Ezio Mauro racconta l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'è in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. È già un potere?
9

La marcia su Roma. Da Piazza San Sepolcro al delitto Matteotti. Nascita di una dittatura

Casamassima, Pino
Editore: Baldini + Castoldi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La guerra è finita, fra i reduci serpeggia lo scontento, fra la popolazione l'incertezza; gli imprenditori temono che possa accadere «come in Russia», come vogliono fare alcuni socialisti. Dal Psi, s'è però staccato un uomo che pare capace di accontentare tutti: Benito Mussolini. La sua ascesa è irresistibile. Dopo aver creato a San Sepolcro i Fasci italiani di combattimento, fonda il Partito Nazionale Fascista. A Mussolini, il re consegna le sorti del Paese alla fine di una marcia su Roma che sancisce quel che è già in atto. Con il Discorso del bivacco, il duce del fascismo rivendica la presa di un potere che da lì a poco smantellerà ogni opposizione, a cominciare da quella di Giacomo Matteotti, il leader socialista che in Parlamento aveva denunciato le violenze delle camicie nere. Matteotti verrà ucciso prima delle nuove rivelazioni annunciate: corruzioni che avrebbero pesantemente coinvolto il fascismo e la stessa Corona. Mussolini va in Parlamento. Fa un discorso che sfida la Storia, con spavalderia. È la nascita di una dittatura.
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1922. La marcia su Roma

Pittalis Edoardo
Editore: Storie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Cento anni fa, 28 ottobre 1922, la Marcia su Roma. Inizia ufficialmente l'era fascista. Da quel giorno si incominciano a contare gli anni con un nuovo calendario. Anche nei documenti si scriverà I Anno dell'era Fascista. È il mito fondante e, come in tutti i miti, la verità storica non è rispettata. Nella realtà la marcia quel 28 ottobre non ci fu. Il libro racconta le origini di quel mito e anche come si svolsero veramente le cose: il dopoguerra stravolto da scioperi e proteste, l'affermazione dei partiti popolari, la crisi dello Stato liberale, la violenza dello squadrismo. Racconta i protagonisti, le vicende, i sotterfugi, le piccolezze dei grandi e le grandezze dei piccoli. La realtà degli avvenimenti è molto più prosaica, frutto di trattative, di manovre, di ricatti e di paure. Il 28 ottobre del 1922 nessun fascista sfilò armato per Roma, lo stesso Mussolini arrivò in vagone letto da Milano la mattina del 30 per ricevere dal Re l'incarico di formare il nuovo Governo. Si mosse soltanto dopo aver ricevuto le garanzie che tutte le sue pretese erano state accolte. Solo il 31 ottobre trentamila fascisti in camicia nera (che poi nell'epica del regime diventarono subito 300 mila).
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Il fascismo giorno per giorno. Dalle origini alla marcia su Roma nelle parole dei suoi contemporanei

[Scirocco G. (cur.)]
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
È il marzo del 1919 quando "il prof. Mussolini" presiede a Milano alla fondazione dei fasci di combattimento. Nel giro di tre anni e mezzo quella che in un primo momento sembra un'accozzaglia di reduci delusi dalla fine della guerra e teste calde provenienti da altri partiti, desiderosa di continuare sotto altra forma l'esperienza bellica, diventerà una forza dirompente in grado di approfittare della crisi del paese e delle debolezze delle istituzioni per prendere il potere. Il modo migliore per capire come ciò sia stato possibile è quello di scoprire l'evoluzione del fascismo attraverso le parole dei testimoni di quel tempo: politici e uomini d'affari, intellettuali e giornalisti, prefetti e militari. In questo volume Giovanni Scirocco raccoglie le voci di coloro che, da punti di vista diversi ma sempre vicini al centro dell'azione, seguirono l'ascesa di Mussolini e dei suoi. Quello che si viene formando davanti agli occhi del lettore è un racconto in presa diretta che ci parla del fascismo, ma altrettanto del suo contesto, degli errori di valutazione di chi non comprese quel che si trovava di fronte o che, intuendolo, non ebbe il coraggio o il potere di intervenire per fermarlo. Come scrisse infatti Luigi Einaudi nell'agosto del 1922, "lo spettacolo di incapacità offerto dal parlamento e dal governo, le agitazioni continue, la guerriglia civile fra partiti ed organizzazioni armate hanno avuto, fra gli altri disgraziati effetti, quello di aver reso popolare in una parte notevole dell'opinione pubblica una parola: 'dittatura'". Prefazione di David Bidussa.
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La marcia su Roma. Nuova ediz.

Albanese, Giulia
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Pioggia, pioggia, ancora pioggia. Poco cibo, tende insufficienti e scarse armi. Le truppe fasciste concentrate a nord di Roma per l'attacco alla capitale sono stanche, bagnate e affamate quando si diffonde la notizia che Mussolini è stato nominato capo del governo. Ma l'entrata a Roma non coincide con la sua conquista, anzi in quei giorni la città continua a respingere i fascisti come nessun'altra, e gli scontri si fanno durissimi. Inizia così un nuovo racconto della marcia su Roma che finalmente spiega il ruolo giocato dalla violenza, il motivo per cui la classe dirigente politica non ha compreso subito la gravita degli avvenimenti, il modo in cui lo Stato liberale è crollato. E che mostra come la marcia non sia stata solo quella degli squadristi su Roma, ma anche l'invasione e la trasformazione degli equilibri di potere nelle altre città d'Italia.
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Gli uomini della Marcia su Roma. Mussolini e i quadrumviri

Canali, Mauro ; Volpini, Clemente
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Al centro di quasi tutte le fotografie che hanno immortalato la marcia su Roma campeggia Benito Mussolini circondato da quattro personaggi in camicia nera. Sono i quadrumviri, gli uomini da lui scelti per organizzare e attuare il colpo di Stato, ossia Michele Bianchi, Cesare Maria De Vecchi, Italo Balbo ed Emilio De Bono. Nonostante il ruolo centrale che hanno avuto accanto al Duce, le origini, le personalità, i percorsi politici e gli obiettivi di questi quattro uomini erano talmente diversi da far persino dubitare della riuscita del progetto fascista. L'esito dell'impresa, tuttavia, conferma che avevano buone ragioni per stare dalla stessa parte e collaborare. Che cosa ha potuto unire dunque un ex sindacalista rivoluzionario e antimilitarista come Michele Bianchi all'opportunista ma valoroso generale Emilio De Bono, convinto assertore della guerra? Che cosa ha legato un anticlericale massone di idee repubblicane come Italo Balbo, ras dello squadrismo, a un fervente cattolico nonché fedele monarchico come Cesare Maria De Vecchi? Quale il sentiero che li ha portati a convergere nel fascismo? E che cosa è successo «dopo»? Sono queste le domande che Mauro Canali e Clemente Volpini si sono posti, convinti che, districando i fili delle vite dei quadrumviri, si possano «comprendere meglio alcune questioni importanti e non del tutto risolte della storia del primo fascismo, tra cui l'eclettismo della sua ideologia originaria». Già Renzo De Felice aveva avvertito a suo tempo che «esaurire il fascismo in Mussolini sarebbe una schematizzazione che falserebbe tutte le prospettive». La ricostruzione di Canali e Volpini, basata su nuovi documenti di cui è stata consentita solo in questi ultimi anni la consultazione, fornisce una lettura inedita dell'evento eversivo che ha cambiato la storia d'Italia. Una lettura in grado di gettare nuovi sprazzi di luce sulla genesi e il successo stesso del fascismo, cent'anni dopo la sua presa del potere.
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L'insurrezione fascista. Storia e mito della marcia su Roma

Franzinelli, Mimmo
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
A un secolo dalla marcia su Roma, c'è ancora chi la ritiene una folkloristica passeggiata di migliaia di estremisti in fez e camicia nera, ai quali un re inetto e governanti paurosi affidarono il Paese. Viceversa, essa fu la risultante del progetto eversivo avviato nell'autunno 1920 con la mobilitazione della periferia fascista per la distruzione degli avversari e l'occupazione delle città. Un esperimento di conquista violenta dello Stato che mutò la storia europea. Con narrazione avvincente e molteplici fonti (documenti ministeriali, telegrammi di prefetti e questori, carteggi e materiale del Partito fascista, diari dei protagonisti), facendo tesoro delle più recenti acquisizioni storiografiche, Franzinelli inquadra la marcia su Roma nella crisi del dopoguerra e ricostruisce il variegato panorama insurrezionale (26-28 ottobre 1922) regione per regione, provincia per provincia, ora per ora. Ne scaturisce il drammatico scenario della resa dello Stato liberale, la disperazione delle sinistre, divise su tutto e inermi di fronte all'offensiva fascista, il sostegno di industriali, agrari e circoli massonici, la connivenza di esercito e forze dell'ordine. Ampio spazio è dedicato alle valutazioni internazionali dell'insurrezione, dalla Germania (sia quelle degli statisti che dei nazionalsocialisti emulatori del duce) all'osservatorio romano dell'ambasciatore statunitense (irretito dalla doppiezza mussoliniana), sino alle analisi controcorrente degli esuli antifascisti (Lussu, Salvemini, Silone, Tasca). Innovativa, poi, è l'analisi della «marcia dopo la marcia», nella sua trasfigurazione da evento storico-politico a mito fondativo del regime attraverso i riti degli anniversari, la pedagogia scolastica del 28 ottobre, la Mostra della Rivoluzione Fascista (1932) e i rigurgiti squadristi della Repubblica sociale. Dal grande affresco tracciato da Franzinelli emerge un'immagine inedita della marcia su Roma, che fu al contempo la mossa strategica di Mussolini per impadronirsi dello Stato e il frutto del suo indiscutibile talento nell'arte di combinare politica e violenza.
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Storia delle origini del fascismo. L'Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma. Vol. 1

Vivarelli, Roberto
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
A lungo si è considerato il fascismo come il prodotto della crisi europea successiva alla grande guerra. In questa sua fondamentale opera Vivarelli rilegge invece la storia dell'Italia postunitaria mostrando che il fascismo è il frutto, non la causa, delle debolezze dello Stato liberale, incapace di gestire la propria trasformazione in Stato democratico dopo l'avvento del suffragio universale. Un fallimento le cui ragioni vanno ricercate indietro nel tempo, anche se fu effettivamente la guerra a creare le condizioni perché esso si manifestasse con effetti dirompenti. Orientato da tale ipotesi interpretativa e sorretto da una rigorosa documentazione, questo lavoro è molto più di una cronaca delle vicende italiane tra il 1918 e il 1922: al di là della guerra, infatti, il problema delle origini del fascismo trova qui la sua definizione nell'intero contesto della storia politica, istituzionale e sociale dell'Italia dopo l'Unità.
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Storia delle origini del fascismo. L'Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma. Vol. 2

Vivarelli, Roberto
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
A lungo si è considerato il fascismo come il prodotto della crisi europea successiva alla grande guerra. In questa sua fondamentale opera Vivarelli rilegge invece la storia dell'Italia postunitaria mostrando che il fascismo è il frutto, non la causa, delle debolezze dello Stato liberale, incapace di gestire la propria trasformazione in Stato democratico dopo l'avvento del suffragio universale. Un fallimento le cui ragioni vanno ricercate indietro nel tempo, anche se fu effettivamente la guerra a creare le condizioni perché esso si manifestasse con effetti dirompenti. Orientato da tale ipotesi interpretativa e sorretto da una rigorosa documentazione, questo lavoro è molto più di una cronaca delle vicende italiane tra il 1918 e il 1922: al di là della guerra, infatti, il problema delle origini del fascismo trova qui la sua definizione nell'intero contesto della storia politica, istituzionale e sociale dell'Italia dopo l'Unità.
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Storia delle origini del fascismo. L'Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma. Vol. 3

Vivarelli, Roberto
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
A lungo si è considerato il fascismo come il prodotto della crisi europea successiva alla glande guerra. In questa sua fondamentale opera Vivarelli rilegge invece la storia dell'Italia postunitaria mostrando che il fascismo è il frutto, non la causa, delle debolezze dello Stato liberale, incapace di gestire la propria trasformazione in Stato democratico dopo l'avvento del suffragio universale. Un fallimento le cui ragioni vanno ricercate indietro nel tempo, anche se fu effettivamente la guerra a creare le condizioni perché esso si manifestasse con effetti dirompenti. Orientato da tale ipotesi interpretativa e sorretto da una rigorosa documentazione, questo lavoro è molto più di una cronaca delle vicende italiane tra il 1918 e il 1922: al di là della guerra, infatti, il problema delle origini del fascismo trova qui la sua definizione nell'intero contesto della storia politica, istituzionale e sociale dell'Italia dopo l'Unità.
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La marcia su Roma. Uno degli eventi più tragici e importanti della storia italiana

Mellace, Giuseppina
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il 28 ottobre 1922 migliaia di militanti del partito nazionale fascista marciarono alla volta di Roma, per costringere il re Vittorio Emanuele III a porre Benito Mussolini a capo del governo. Sotto la minaccia delle armi fasciste, il sovrano acconsentì: fu l'inizio del ventennio più oscuro che la storia italiana ricordi. Dalla formazione politica di Mussolini al Biennio Rosso, Giuseppina Mellace ripercorre i fatti che portarono il Paese nel baratro della dittatura, analizzando il contesto storico e culturale che favorì l'ascesa del fascismo. Un'analisi che spazia dalla nascita del movimento interventista alla questione fiumana, dal complesso rapporto tra il Duce e Gabriele d'Annunzio al mito dell'"uomo nuovo" messo in piedi dal regime intorno al suo capo. Un libro che, a cento anni dalla Marcia su Roma, fornisce un'importante panoramica sui processi che portarono a quel 28 ottobre, e sulle sue nefaste conseguenze. Il racconto delle azioni che portarono alla nascita del regime fascista; la conferenza di pace; la commissione per le riparazioni di guerra e la situazione nella Germania; l'Italia e i trattati di pace; la pandemia detta la "spagnola"; la società delle nazioni; la questione fiumana; l'impresa di Fiume; il giovane Mussolini; 1919: l'inizio del biennio rosso in Italia e in Europa; la nascita del fascismo; 1920: l'anno degli scioperi; 1921: la preparazione della Marcia; 1922: i primi mesi dell'anno; la primavera - estate del 1922; ottobre 1922; gli ultimi tragici giorni; le donne e la Marcia su Roma; il consolidamento del regime; l'italiano deve diventare fascista; il fascismo all'estero.
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Ottobre 1922. Il Tigullio nei giorni della Marcia su Roma

Viarengo Giorgio
Editore: Internòs Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il 28 ottobre del 1922 migliaia di fascisti da tutta l'Italia marciarono su Roma dando vita a una manifestazione eversiva volta a favorire l'ascesa al potere di Benito Mussolini. La manifestazione ebbe termine il 30 ottobre, quando il re Vittorio Emanuele III incaricò Mussolini di formare un nuovo governo. La marcia e il suo anniversario divennero il punto di riferimento per il conto degli anni secondo l'"era fascista". Che cosa accadde in quei giorni nel Tigullio? Come fu vissuto quell'evento? Ricostruisce i fatti Giorgio "Getto" Viarengo.
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Bagliori d'incendio. Conflitti politici a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su Roma

Montella Fabio
Editore: Mimesis
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Incendio. Era questa una delle immagini che più di frequente venivano evocate, un secolo fa, per descrivere gli effetti dello scontro in atto tra le diverse fazioni politiche; uno scontro che stava travolgendo la città e la provincia di Modena. Sulle pagine dei giornali, nei documenti della Prefettura e della Questura, nelle aule dei Tribunali il fuoco ricorreva spesso come metafora di un mondo che stava finendo in cenere, per fare posto a qualcosa di nuovo, ancora indefinibile; ma la metafora del fuoco era potente perché traeva alimento dalla realtà del vissuto dei modenesi: agli incendi delle Camere del lavoro, delle leghe "rosse" e delle Case del popolo si rispondeva con il rogo dei fienili degli agrari. Le elezioni politiche del 1921, che videro la vittoria dei fascisti, si svolsero, come scrisse il settimanale dei socialisti, "fra violenze inaudite e bagliori d'incendio". Quel voto sancì ciò che era sotto gli occhi di tutti: un enorme capovolgimento in atto. Nulla sarebbe stato più come prima. Prefazione di Giulia Albanese.
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La marcia su Roma

Mussolini Benito
Editore: Adler
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il volume raccoglie articoli di Benito Mussolini pubblicati sul quotidiano "Il Popolo d'Italia", in un periodo temporale che inizia con il primo discorso alla camera (21 giugno 1921) e si conclude con l'arringa alla grande adunata fascista di Napoli, del 24 ottobre 1922, che anticipa di pochi giorni la "Marcia su Roma".
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La marcia su Roma. 1922. Mussolini, il bluff, il mito

Fracassi, Claudio
Editore: Ugo Mursia Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Quando si svegliarono, il 31 ottobre 1922, i cittadini italiani erano convinti che quel giorno si era risolta finalmente l'ennesima crisi di governo, di cui si parlava da settimane. Il nuovo capo del governo, cui il re aveva affidato l'incarico, era un giovane uomo politico da qualche tempo protagonista della vita del Paese, un certo Benito Mussolini. Ma quella appena conclusa, con una fallimentare ma molto celebrata «Marcia su Roma», si capì presto, non era una crisi di governo qualsiasi. Era un trapasso di regime, fuori dalle regole parlamentari conosciute. L'innovativo libro di Fracassi si propone di seguire gli eventi, e i loro protagonisti, giorno per giorno, a volte ora per ora, utilizzando - dopo un secolo - tutti gli strumenti oggi disponibili: atti ufficiali, discorsi, diari, statistiche, comunicazioni riservate, telefonate intercettate, retroscena svelati da chi ne fu partecipe.
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Dal milite ignoto alla marcia su Roma. Ottobre 2021-Ottobre 2022. Un percorso per immagini. Ediz. illustrata

Folisi, Enrico
Editore: Gaspari
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Attraverso gli accurati servizi giornalistici e fotografici dell'epoca sono messi in luce tutti gli aspetti del viaggio del Milite Ignoto dalla Basilica di Aquileia all'Altare della Patria, che sancisce la nascita della Patria condivisa, e della Marcia su Roma degli squadristi fascisti che determina la fine della legalità e di fatto la morte dello Stato liberale e dell'età giolittiana.
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La marcia su Roma. Racconti squadristi di lotta e di Rivoluzione

Reale Giacinto
Editore: Passaggio al Bosco
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Che cosa fu la Rivoluzione fascista? Quali furono gli eventi che ne favorirono l'affermazione? Il presente testo - vergato da uno dei più autorevoli esperti del Fascismo ante-marcia - vuole essere un contributo appassionato alla comprensione di un'atmosfera. Il quadriennio che precede la Marcia su Roma - senza dubbio - rappresentò una stagione turbolenta e straordinaria: dai giorni "di attesa e di marciapiede" alla creazione delle prime "squadre"; dal culto eroico del sacrificio al "me ne frego" impresso sulle bende delle ferite; dai fuochi di bivacco alle notti di veglia; dalla tensione ideale delle origini all'eco infernale degli assalti all'arma bianca. Questo libro - unico nel suo genere - rappresenta un viaggio straordinario nella quotidianità di una stagione incendiaria, con un occhio di riguardo ai suoi più celebri protagonisti. Un fronte di lotta - alternativo all'universo liberale e alla furia del bolscevismo - nel quale convissero l'ardore dell'arditismo e il pragmatismo mussoliniano, lo spirito antiborghese e il retaggio nazionalista, lo slancio aristocratico e la forte vocazione sociale: un magma generoso e implacabile, il cui unico sogno era la grandezza della Patria.
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Nascita e avvento del fascismo. L'Italia dall'armistizio alla marcia su Roma

Tasca, Angelo
Editore: Neri Pozza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Pubblicata in Italia per la prima volta nel 1950, "Nascita e avvento del fascismo" è da tempo considerato un classico della storiografia sul fascismo. Per due ragioni. Prima di tutto Tasca ha sconfessato l'idea del fascismo come fenomeno unitario. Il fascismo non è un soggetto di cui basti ricercare gli attributi, ma la risultante di tutta una situazione dalla quale non può essere disgiunto. In secondo luogo, il fascismo viene considerato non semplicemente "un organo di combattimento della borghesia". Il fascismo (ancora attivo in Italia, al momento in cui Tasca scrive) è "anche un movimento sociale". E la difficoltà che la sinistra allora incontrò, in tutte le sue frange, fu proprio l'incapacità di "leggere" il fenomeno fascista nella sua natura proteiforme e diffusiva. Una difficoltà che per questioni ideologiche e di opportunismo, dopo la Liberazione, ha riguardato molti storici.
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Da anarchico a sansepolcrista. Anteguerra, la guerra, gli arditi dall'armistizio alla marcia su Roma

Mazzucato Edmondo
Editore: Casa Editrice Le Frecce
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Edmondo Mazzucato (Forlì, 15 giugno 1888 - Cervia, settembre 1944), politico e giornalista italiano. In questa opera autobiografica, l'autore racconta la propria evoluzione politica nei primi anni del novecento: prima come fervente sostenitore delle idee anarchiche e socialiste, e poi come interventista negli anni della Grande Guerra tra le fila degli Arditi. Terminate le ostilità belliche, Mazzucato sarà uno dei fondatori dell'Associazione Nazionale Arditi d'Italia: quest'ultima sarà partecipe dell'adunata di San Sepolcro del 23 marzo 1919.
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Dal grigioverde alla camicia nera. Da Vittorio Veneto alla marcia su Roma: nascita del fascismo dalle colonne dei giornali in una città di provincia, Como

Marino Antonio
Editore: Editoriale Lombarda
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il saggio esamina quasi giorno per giorno il periodo della nascita del fascismo a Como, attraverso le pagine dei quotidiani in edicola dalla fine della prima Guerra Mondiale alla marcia su Roma. Un periodo nel quale emergono ben distinguibili le radici di tanti nodi politici che ancora oggi sono al centro del dibattito nazionale. Emerge il quadro di un Paese che appare quasi imbambolato, che assiste sostanzialmente inerte al tramonto delle sue libertà. Colpisce, nelle cronache dei quotidiani, la "normalità" delle violenze e dei soprusi che seguono regolarmente le prepotenze degli uomini in camicia nera. Ripercorrendo con cadenza quasi quotidiana il periodo che va dall'armistizio di Villa Giusti alla marcia su Roma (1918-1922) ) ci si rende agevolmente conto di come il processo di costruzione della dittatura - comprese le pagliacciate alla eja-eja-alalà - almeno all'inizio abbia sfoggiato, in provincia, un volto quasi civile, bonario, si potrebbe dire amichevole se non fosse per quelle bastonature che talvolta, com'è fatale, portano all'omicidio.
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L'assassinio di Luigi Fulci. Dagli intrighi dinastici della Marcia su Roma al chinino letale «di Stato»

Saija, Marcello
Editore: Rubbettino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il sospetto che Luigi Fulci, Ministro dell'ultimo gabinetto Facta, non fosse morto per cause naturali c'era da sempre. Era, però, azzardato pensare all'omicidio senza ragionevoli prove. E così, per più di ottanta anni la sua morte era rimasta avvolta nella verità che gli aveva confezionato il fascismo. È la straordinaria notizia della restaurata verità sulle cause del decesso di Francesco dei Medici che apre uno spiraglio alla vicenda Fulci. Così come i frammenti prelevati da ciò che era rimasto nel sepolcro del nobile toscano, dopo cinquecento anni, avevano chiarito le cause del decesso, a fortiori una salma più giovane di quattro secoli, con l'ausilio dei nuovi mezzi d'indagine, avrebbe potuto raccontare la sua storia. E, in effetti, così è stato. Oggi finalmente sappiamo che Luigi Fulci non è morto di malaria perniciosa ma è stato ucciso dalla polizia fascista con una strategia a lungo studiata ed accuratamente eseguita da professionisti del crimine. Sul perché, il libro fornisce una risposta che travalica lo schema razionale della persecuzione agli antifascisti. Fulci non è soltanto uno che disprezza il fascismo e lo combatte con le armi tradizionali. Per cause fortuite, a partire da quel fatidico 28 ottobre 1922, si trova nella singolare situazione di chi, in possesso di strumenti per tenere sotto scacco l'establishment, non ha alcuna remora a farlo. In un tacito dialogo a distanza con Bocchini sembra stabilire le regole di un gioco pericolosissimo. Ma i fascisti si stancano presto di giocare e quando si accorgono che la nascente OVRA non è all'altezza dei compiti che si prefigge, decidono di sopprimerlo, certo per odio, ma anche per un prosaico calcolo costi/benefici.
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Dalla democrazia liberale alla marcia su Roma

Vanni Clodomiro
Editore: IL PENSIERO
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
È vero che il Risorgimento è stato "tradito" da una classe dirigente inferiore al suo compito? E che questa classe dirigente ha lasciato apaticamente cadere la generosa ma labile facciata di libertà costruita dal Risorgimento, ponendo a nudo un retaggio di miserie e d'incapacità secolari su cui ebbe facile presa la dittatura totalitaria? Questo breve saggio traccia un profilo storico-culturale, allo scopo di chiarire per quali vie e per quali ragioni, dopo appena sessant'anni di vita parlamentare, si giunse alla dittatura fascista. E come e perché essa durò così a lungo, da trasformare il Parlamento democratico in un apparato senza significato, e in un bivacco per i suoi manipoli.
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Il giorno che durò vent'anni. 22 ottobre 1922: la marcia su Roma

Di Pierro Antonio
Editore: Edizioni Clichy
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il 28 ottobre 1922, un sabato molto piovoso, Benito Mussolini scatena l'insurrezione armata: le sue camicie nere marciano su Roma per conquistare il potere con le armi. L'iniziativa sembra risolversi però in una cocente sconfitta: il governo approva lo stato d'assedio e parte un ordine d'arresto per i promotori del colpo di Stato. E allora, come è possibile che il capo degli insorti sia diventato poi il nuovo capo del governo? La risposta sta tutta negli eventi delle fatidiche ventiquattro ore di quello che diventerà il «giorno zero» dell'era fascista, mitizzato per i vent'anni a venire. Antonio Di Pierro lo ripercorre in presa diretta.
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In fiamme. Violenza politica in Italia dalla Belle Époque alla marcia su Roma

Maiale Nicola
Editore: GOG
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento una nuova generazione di intellettuali profondamente inquieta, lontana dalle tradizioni e dalle aspirazioni democratiche che avevano animato gli artefici del risorgimento nazionale, diede vita - all'alba del nuovo secolo - a una vera e propria rivolta generazionale contro la vecchia nomenclatura liberale e socialista, destinata a cambiare per sempre la storia italiana. In questi anni di piombo ante litteram i giovani trovarono nel nascente pensiero nazionalista, nel sindacalismo rivoluzionario e nel futurismo gli strumenti con i quali scuotere le acque di un sistema politico fondato fino ad allora sul contrasto tra il notabilato liberale e la potenza ascendente del mondo socialista. Questa inquietudine si sarebbe, forse, pacificata nell'età della maturità se non avesse incontrato, sulla propria strada, l'epico e drammatico svolgersi della prima guerra mondiale, a cui seguì una spirale di violenza - violenza divenuta ideologia palingenetica, mito escatologico, azione redentrice e salvifica per distruggere l'avversario politico e ribaltare l'ordine costituito.
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Presente! La marcia su Roma, l'uccisione di un fascista a Catania e le trame di un ministro

Adonia Fernando Massimo
Editore: Eclettica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Una morte sospetta, un caso irrisolto. Carlo Amato, diciassette anni di età, muore a Catania il 2 novembre 1922 durante la Marcia su Roma, ucciso da un colpo di rivoltella. Il suo nome è subito innalzato sugli altari della Rivoluzione fascista. E mentre il Regime gli dedica strade, lapidi e scuole, le indagini per arrivare ai nomi dei suoi sicari, tra mille ipocrisie, finiscono in un binario morto. Dopo la Seconda Guerra Mondiale prenderà piede, addirittura, l'ipotesi malevola del fuoco amico. Fonti inedite ci permettono oggi di riscrivere il diario di quelle ore. Quanto emerge imbarazza un po' tutti: fascisti, antifascisti e democratici convinti di ieri e dell'altro ieri. Una verità che in un certo qual modo fa da contraltare a 'Privo di titolo' di Andrea Camilleri, romanzo che smonta tra le polemiche il mito «dell'unico martire fascista siciliano, Gigino Gattuso». Sullo sfondo dei fatti rievocati, le spaccature nel Pnf siciliano; l'opa sul partito lanciata dal Ministro fiancheggiatore Gabriello Carnazza, figura tirata di recente in ballo nelle indagini storiche sull'omicidio Matteotti.
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E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma

Gentile Emilio
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
"Fece fessi tutti": la frase, niente affatto elegante ma volgarmente efficace, fu usata nel 1949 da Cesare Rossi, uno dei più stretti collaboratori di Benito Mussolini nei primi anni del fascismo, per descrivere l'abilità con la quale il giovane duce, alla vigilia della "marcia su Roma", mise nel sacco tutti i maggiorenti della classe dirigente liberale, che avrebbero potuto impedirgli di diventare il capo di un nuovo governo. Giolitti, Nitti, Orlando, Salandra e Facta caddero nella trappola delle trattative che Mussolini condusse separatamente con ciascuno di loro, fra settembre e ottobre del 1922, lasciando credere a ognuno che l'avrebbe preferito come presidente del Consiglio in un ministero di coalizione con la partecipazione dei fascisti. E mentre il duce trattava, il partito fascista mobilitava la sua organizzazione armata per la conquista del potere. Con l'inganno, dunque, Mussolini "fece fessi tutti", ma le negoziazioni non sarebbero neppure iniziate senza il dispiegamento della forza del partito fascista che, usando la violenza, dominava incontrastato in gran parte dell'Italia settentrionale e centrale e sfidava apertamente lo Stato con la sua milizia armata. In effetti, non furono le trattative con i vecchi governanti ad aprire al partito fascista la via al potere, ma fu l'insurrezione squadrista che indusse il capo dello Stato monarchico a cedere alla pretesa di Mussolini di avere l'incarico di formare il nuovo governo...
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Marcia su Roma e dintorni

Lussu Emilio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
In ventidue capitoli, brevi ma ricchi di informazioni, Emilio Lussu con un tono dolente e sarcastico insieme racconta ciò che ha visto e subito dal 1919 al 1929, anno della sua avventurosa fuga da Lipari con Carlo Rosselli e Fausto Nitti: il sorgere e il dilagare del fascismo, soprattutto in Sardegna, manovre politiche, agitazioni di piazza, figure camaleontiche e macchiette popolari. A cominciare dai questori, giornalisti, deputati, professori, sindacalisti voltagabbana, descritti da Lussu nel loro tragico spessore. Un documento imprescindibile rivolto in particolare alle nuove generazioni, che testimonia del contesto nazionale e delle sorti dell'Italia nel decennio di maggior abbrutimento civile della nostra storia e che rivela la forza di chi ha lottato fino all'ultimo, anche negli anni del dopoguerra, per una sinistra democratica.
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La marcia su Roma: come alcuni antifascisti compresero le origini del totalitarismo (e coniarono il concetto). Ediz. italiana e inglese

Gentile Emilio
Editore: Viella
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
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Antologia della Resistenza. Dalla marcia su Roma al 25 aprile

Sturani Monti Luisa
Editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
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MARCIA E CONTROMARCIA SU ROMA. MARCELLO

DUCCIO CHIAPELLO
Editore: Aracne
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La marcia su Roma

Monelli, Paolo
Editore: Ugo Mursia Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Benito Mussolini di fronte alla marcia di Roma dimostrò più di un'incertezza, da subito ne ridimensionò la portata considerandola quasi una mezza rivoluzione. Paolo Monelli, a cinquant'anni dall'impresa, scrive un reportage scrupoloso e fedele alle fonti storiche, ricco di aneddoti e particolari sapidi.
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La prima marcia su Roma

Canfora, Luciano
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
"All'età di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la Repubblica dal dominio dei faziosi." Così iniziano le "Res Gestae Divi Augusti", fatte incidere come suo testamento da Augusto ormai vecchio. Un testo minaccioso con il quale Augusto rivendicava la legalità della sua inquietante carriera politica. Ben diverso è il resoconto che ne dà Tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre Cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di Ottaviano Augusto che non esitò a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, osò arruolare un esercito privato e lo mosse contro Antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine puntò sulla capitale scortato dall'esercito vincitore. A diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterrì, armi in pugno, il Senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avviò, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato" -, le più feroci proscrizioni. Questa la "marcia su Roma" di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e futuro Augusto, il 19 agosto dell'anno 43 a.C.
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Mussolini. La marcia su Roma, xilografia di Carlo Guarnieri disegnata e incisa nell'agosto 1925

Baldocchi Andrea
Editore: La Bancarella (Piombino)
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
Questo libro analizza l'imponente xilografia incisa dal campigliese Carlo Guarnieri (1892-1988) nel 1925, in occasione delle celebrazioni per la marcia su Roma. Guarnieri - amico di Eleonora Duse, nonché collaboratore di Gabriele d'Annunzio - lavora a una tavola di legno di bosso, stampata negli stabilimenti Rizzoli di Milano, che spicca per la qualità complessiva dello stile e per la marcata espressione del volto di Mussolini. La breve pubblicazione di Andrea Baldocchi mette in relazione con questa xilografia opere di vari pittori dell'epoca che - nell'ambito dell'iconografia mussoliniana - si sono confrontati con la ritrattistica del Duce. Importante per l'elaborazione del ibro è stata la consultazione dei volumi che compongono la Donazione Kristeller, presso l'archivio riservato della Biblioteca della Scuola Normale di Pisa.

Pubblicato in DATI il 08/11/2022