Bergamo Brescia 2023 - Capitale Italiana della Cultura

"Il progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è nato come segno di speranza, orgoglio e rilancio. Un necessario momento di bellezza dopo la drammatica esperienza pandemica. Una forte volontà dei Sindaci dei due Comuni, insieme a tutte le Istituzioni dei rispettivi territori, abbracciata dal resto del Paese."

Proponiamo una selezione 30 volumi per conoscere meglio le città di Bergamo e Brescia.

1

Brescia adagio. Capitale industriale, capitale della cultura

Tedeschi, Massimo
Editore: ED-Enrico Damiani Editore
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
«Forse bisognerebbe cominciare dalla luce che c'è nell'aria: quella cristallina di certe mattine d'inverno, che dalla balconata del Castello ti permette di vedere il profilo degli Appennini. O quella brumosa di certe sere d'autunno, che porta con sé voglia di tepore e di abbracci. Oppure dagli aromi: quello dolciastro dei viali di tigli in fiore, quello delle cucine di mezzo mondo che aleggia nel Carmine, quello - per alcuni afrodisiaco - della benzina delle auto storiche che una volta all'anno si danno appuntamento qui per la Mille Miglia. Oppure dai monumenti e dal colore della pietra di cui sono fatti: la Loggia e il Duomo, il Broletto e il Vantiniano, i chiostri e le torri. La città del tondino, dal cipiglio burbero e dal cuore generoso, è anche molte altre cose: città-caleidoscopio e città-enciclopedia, città-laboratorio e città-confine, capitale del terzo settore e, insieme a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023.Brescia, insomma, può essere "un luogo delizioso dove vivere". E dunque incamminiamoci. Insieme. Adagio».
2

Valli bergamasche. Falesie Val Seriana, Val Brembana, Val di Scalve, Lago d'Iseo

Parimbelli Yuri; Panseri Maurizio
Editore: Versante Sud
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Questo lavoro raccoglie le falesie in provincia di Bergamo che per caratteristiche diverse rappresentano i luoghi arrampicatori più fruibili. Alcuni sono luoghi storici che hanno scritto la storia dell'arrampicata italiana e mondiale, altri sono luoghi di più recente attrezzatura che hanno permesso e permettono la crescita di nuove generazioni di fortissimi arrampicatori e alpinisti. La provincia di Bergamo ha sul suo territorio falesie molto interessanti e molto diverse tra loro, muri verticali di calcare e verrucano, strapiombi e soffitti di conglomerato a buchi, strutture di ottimo calcare a tacche e buchi con varie inclinazioni. Vi divertirete arrampicando muri tecnici o strapiombi atletici, placche complicate e delicate o placche fisiche e di movimento. Molto diverse sono anche le difficoltà sulle quali potrete arrampicare e la varie esposizioni e quote di falesie e settori vi permetteranno di frequentare la provincia di Bergamo tutto l'anno.
3

Scopri Brescia. Guida itinerante ai luoghi e alle storie della città

Frosio Elena; Stefanini Laura
Editore: Vannini
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Cosa accadrebbe se fosse possibile riportare in vita le storie, gli aneddoti, le curiosità e le persone che secolo dopo secolo hanno dato forma a Brescia contribuendo a renderla ciò che è oggi? È quello che si sono chieste Elena Frosio e Laura Stefanini, storiche dell'arte e guide turistiche fondatrici di Scopri Brescia, che in questa "guida itinerante ai luoghi e alle storie della città" ci portano alla scoperta di una Brescia inedita e sorprendente. Una guida unica sia per i turisti sia per gli abitanti della città, un itinerario sorprendente che attraverso storie, aneddoti e curiosità conduce alla scoperta di una Brescia capace di suscitare sorpresa e meraviglia a ogni passo e ogni racconto.
4

Francesco Coghetti e la volta del duomo di Bergamo. Un artista per la città, 1833-1853. Ediz. illustrata

Editore: Silvana
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
Il delicato restauro di cinque cartoni con i disegni preparatori che Francesco Coghetti realizza nel 1853 per dipingere la Gloria di sant'Alessandro nel catino della cupola del duomo di Bergamo è l'occasione per una riflessione sull'importante progetto pittorico che completò l'apparato decorativo della cattedrale orobica. I disegni, oggi di proprietà della parrocchia di San Filastro in Villongo, sono stati definitivamente collocati in una sala del restaurato palazzo Passi, proprio a Villongo. Il recupero dei disegni, promosso grazie alla generosità di offerenti anonimi e con il contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione Adriano Bernareggi, diviene occasione di racconto per i cantieri che videro il più celebre pittore bergamasco dell'Ottocento cimentarsi nella prima e nella seconda decorazione della cupola, collocate a distanza di poco più di un ventennio l'una dall'altra sopra la crociera del duomo. Il contributo prezioso delle restauratrici, protagoniste rispettivamente del restauro dei disegni e del ciclo pittorico poi realizzato, arricchisce l'articolata vicenda narrativa di questa vasta iconografia dei santi e dei patroni bergamaschi che ruota attorno alla Gloria del principale protettore cittadino.
5

Il rinascimento di Bergamo e Brescia. Lotto Moretto Savoldo Moroni. Ediz. italiana e inglese

Facchinetti S. (cur.); Frangi F. (cur.)
Editore: Skira
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
Il volume che accompagna la rassegna di Palazzo Marino a Milano punta i riflettori su due città che in età rinascimentale hanno visto nascere civiltà artistiche originali. Nonostante Bergamo e Brescia fossero entrambe dominio della Serenissima, i loro principali pittori hanno sviluppato una parlata diversa, autonoma, segnata da una vivace attenzione al vero e alla natura. Sono autori del Cinquecento di primaria grandezza: Moretto, Savoldo Moroni, con l'aggiunta del veneziano Lorenzo Lotto, documentato tramite un capolavoro della sua stagione bergamasca. Quattro le opere presentate: il Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria, san Francesco d'Assisi e un devoto in preghiera di Giovanni Battista Moroni conservato alla Pinacoteca di Brera, le Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria, un angelo e Nicolò Bonghi di Lorenzo Lotto, prestato dall'Accademia Carrara di Bergamo e, provenienti dalla Pinacoteca Tosi Martinengo di Brescia, l'Adorazione dei pastori di Giovan Girolamo Savoldo e la Pala Rovellio di Alessandro Bonvicino detto il Moretto. Si tratta di opere di grande impatto, che ben rappresentano l'originalità del Rinascimento bergamasco e bresciano in cui trovarono espressione e sintesi influenze locali e milanesi, accanto quelle veneziane e romano-fiorentine. Incentrate sul tema della Natività e della Madonna con il Bambino, queste quattro opere dialogano tra loro per l'inedita immediatezza delle scene, il vibrante realismo dei personaggi e lo studio degli effetti chiaroscurali. Tutti ingredienti che saranno ereditati e condotti alle estreme conseguenze, alla fine del secolo, da Caravaggio.
6

Fare i conti con la modernità. La nascita delle editrici La Scuola e Morcelliana e la cultura cattolica a Brescia

Terzi Paolo
Editore: Morcelliana
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Un itinerario di approfondimento e di ricerca attorno a tre snodi che caratterizzano la vicenda storica del cattolicesimo bresciano tra la fine dell'Ottocento e la Seconda guerra mondiale: la nascita della rivista pedagogica «Scuola Italiana Moderna» (1893); la costituzione dell'Editrice La Scuola (1904) e la sua crescente affermazione nei decenni successivi; l'avvio dell'Editrice Morcelliana (1925). Sono tappe rivelatrici del particolare contesto che, a Brescia, tra XIX e XX secolo vede convergere impresa, lavoro e capitale in iniziative finanziarie e culturali di ambito provinciale e nazionale destinate a consolidarsi - anche in tempi non sempre favorevoli alla costruzione di una economia sociale di mercato e nonostante le resistenze ideologiche ottocentesche e le guerre mondiali - grazie al grande dinamismo del cattolicesimo locale (caratterizzato da apertura sociale e dialogo con la modernità), che vede tra i suoi esponenti Giuseppe Tovini, Giorgio Montini, Luigi Bazoli, Giovanni Battista Montini, Fausto Minelli, Vittorino Chizzolini, Mario Bendiscioli, Angelo Zammarchi. Introduzione di Mario Taccolini.
7

Bergamo viva. guida alla città con Tasso, Donizetti, Mayr, Carrara, Garibaldi e papa Giovanni XXIII

Mapelli, Angelo Maurizio ; Talarico, Olimpio
Editore: Compagnia Editoriale Aliberti
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Chi non ha mai visto Bergamo, non sa cosa si perde. Per il viaggiatore che percorre la penisola alla ricerca di storia e cultura, Bergamo può dirsi a buon diritto una delle tappe imperdibili. Per la sua innegabile bellezza; per la riservatezza e la civiltà che si respira dappertutto. La Città Alta è un angolo di Toscana in Lombardia, con torri patrizie, piazze fascinose, teatri, case di prestigio, il tutto incastonato in un fondale di splendide colline. La Città Bassa è brulicante di vita, strade, monumenti e architetture magnifiche. La pandemia ha colpito terribilmente questa città con il suo territorio. La ripresa delle attività sarà l'occasione per insediarsi stabilmente fra le destinazioni turistiche italiane da non perdere. Questa guida vuole dare il suo contributo, accompagnando il turista-lettore grazie a ciceroni d'eccezione, come Torquato Tasso, Gaetano Donizetti, Giuseppe Garibaldi, papa Giovanni XXIII. A dispetto di certi luoghi comuni sorti negli ultimi decenni, il senso di italianità di questa perla del Nord produttivo è vivo e radicato; così come il suo amore per la cultura e il buon vivere, che la laboriosità dei bergamaschi non ha mai cancellato, ma solo abilmente dissimulato.
8

Il rinascimento in Valle Camonica

[Sgarbi Vittorio]
Editore: La nave di Teseo O
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
La Valle Camonica, oltre a essere uno scrigno di bellezza naturale, al suo interno conserva grandi tesori dell'arte. Giovanni Pietro da Cemmo, Callisto Piazza e Girolamo Romanino, tre maestri che hanno operato tra il 1400 il 1500, sono i protagonisti di un Rinascimento camuno che ha dato vita a capolavori a lungo dimenticati e oggi, finalmente, riconosciuti e valorizzati. Vittorio Sgarbi ci guida nella riscoperta dei grandi tesori della Valle, dal coro nel santuario della SS. Annunciata a Piancogno, opera incredibile con cui da Cemmo introduce in Valle Camonica la sensibilità rinascimentale, fino agli affreschi di Girolamo Romanino nella chiesa di Santa Maria della Neve, "la Cappella Sistina dei poveri" che colpì Pier Paolo Pasolini e Giovanni Testori. Un viaggio nelle meraviglie dell'arte e della storia di un territorio custode di bellezza. Prefazione di Elisabetta Sgarbi.
9

Brescia insolita e segreta

Roncalli, Emanuele ; Morelli, Sandra
Editore: Jonglez
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Scoprite il fiume che scorre sotto una chiesa, la strada romana dentro una profumeria, la tomba del cane, la nicchia di un altare che guarisce il mal di testa. Percorrete la strada degli impiccati, immergetevi nel sottosuolo fra canali d'acqua e rifugi antiaerei. Conoscete i meandri più segreti di una fortezza, preparatevi a un viaggio da brivido fra collezionisti di cervelli di delinquenti, una galleria di mummie, uno scolatoio per cadaveri all'aperto, una torre-carcere riservata alle donne. Ammirate la statua gigante di un Papa in una cantina, risolvete l'enigma dei motti latini sui palazzi e dei simboli alchemici di una chiesa. Sbirciate dentro un armadio-nascondiglio di un ristorante, sorprendetevi davanti ad affreschi di scimmie in atteggiamenti erotici. Ed ancora: interpretate enigmatici simboli, sigle sui palazzi, volti di affreschi sui muri. Lontano dalla folla e dai cliché abituali, Brescia e la provincia conservano tesori nascosti che rivelano solo agli abitanti più curiosi e ai viaggiatori che scelgono di abbandonare i sentieri più battuti. Una guida indispensabile per chi pensa di conoscere bene Brescia o per coloro che vorrebbero scoprire un altro volto - quello più intrigante, nascosto e sorprendente - della città e del suo territorio circostante.
10

Brixia Sacra. Anno XXV. L'Abbazia dei Santi Nicola e Paolo VI di Rodengo (2020)

Archetti G. (cur.)
Editore: Studium
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
L'8 febbraio 1969 rientravano nell'abbazia di Rodengo Saiano (Brescia), dopo quasi due secoli di assenza, i monaci benedettini olivetani. Decisivi erano stati l'interessamento e l'intervento di Giovanni Battista Montini, papa (ora Santo) Paolo VI. Nel corso del 2019, la ricorrenza del cinquantesimo dell'evento ha indotto la comunità monastica olivetana di Rodengo e l'Associazione Amici dell'abbazia di Rodengo ad avviare una nutrita serie di attività celebrative: tra queste, la progettazione e poi la pubblicazione del presente volume che, in continuità con un'altra fondamentale pubblicazione del 2002, illustra la storia recente del monastero, dalla sua soppressione nel 1797 fino al giorno d'oggi, comprendendo anche le ultime scoperte e gli ultimi restauri. Ne risulta un volume attento ad una spiritualità forte e legatissima al territorio bresciano.
11

V for Brescia

Laffranchi Gian Paolo
Editore: Gianluca Iuorio Urbone Publishing
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Venticinque storie di vita vissuta. Venticinque protagonisti dei primi 110 anni del Brescia Calcio. Dai campioni del mondo ai talenti più sfortunati della Leonessa d'Italia, dalle bandiere mai ammainate ai bresciani adottivi, «V for Brescia» ripercorre strade lastricate di partite mitiche e imprese da consegnare ai posteri, con retroscena imperdibili per chi sente suoi i colori biancazzurri e in generale per chi ama lo sport nei suoi valori più autentici: la passione, la lealtà, l'orgoglio nell'appartenenza, la bellezza del gesto tecnico al servizio della squadra che indossa la maglia con la V sul petto. «V for Brescia». Prefazione Omar Pedrini.
12

Brescia. Una guida. Con Carta geografica ripiegata

Gabusi, Laura
Editore: Odós (Udine)
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Lo sguardo di una insider, una guida contemporanea al meglio di Brescia. Otto passeggiate lente tra arte, musei, archeologia, racconti, buon cibo e l'anima a posto. Brescia è città operosa e defilata dai più consumati circuiti turistici che negli ultimi anni sta scoprendo sempre di più il suo straordinario patrimonio artistico e la sua naturale ospitalità. E questa guida li racconta per prima.
13

Valle Sabbia. I tesori nascosti. Ediz. illustrata

Zane Marcello
Editore: Bams Photo
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Una guida ai luoghi, alle atmosfere e all'arte della Valle Sabbia, luogo bresciano con vocazione turistica legata soprattutto alle potenzialità del lago d'Idro, con la sua Rocca d'Anfo. Nuovi testi che aiutano a capire le Comunità descritte, campagna fotografica apposita di oltre 300 immagini inedite. Testi di Marcello Zane, fotografie di BAMSphoto.
14

Aeroplani a Brescia

Kafka, Franz ; Brod, Max
Editore: Morcelliana
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Tre amici sotto il cielo di Montichiari - in provincia di Brescia - contemplano i primi voli pionieristici, lo sfrecciare di aeroplani nella competizione internazionale di volo del 1909. Non tre amici qualsiasi, ma Franz Kafka, Max Brod e il fratello Otto, in vacanza in Italia, sul lago di Garda. Con entusiasmo, in una sorta di gara letteraria, lo scrittore e il suo biografo Brod narrano impressioni e atmosfere della competizione che richiamò regnanti e intellettuali di un'epoca ormai tramontata. Accanto a quello di Kafka è per la prima volta tradotto il testo dell'amico: con differenze di stile che denotano la diversa statura degli autori. In Appendice le pagine de «La Sentinella Bresciana», giornale locale che ricostruisce quei giorni di settembre nella brughiera.
15

Brescia e la sfida glocale

Caselli M. (cur.); Cesareo V. (cur.); Corradi V. (cur.)
Editore: Vita e Pensiero
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Frutto della collaborazione tra l'Associazione Globus et Locus e l'Università Cattolica del Sacro Cuore, il volume Brescia e la sfida glocale (a cura di Marco Caselli, Vincenzo Cesareo, Valerio Corradi e Mario Taccolini) presenta i risultati di un percorso di riflessione e di ricerca sui temi del 'glocalismo' assumendo come oggetto di studio la città di Brescia e il suo territorio. I temi trattati sono molteplici e compongono un'analisi delle dinamiche e delle problematiche del contesto bresciano dando conto della sua ricchezza e complessità. Gli autori, docenti dell'Università Cattolica e autorevoli esponenti della società civile locale, riflettono secondo la prospettiva glocale su fenomeni, processi e sfide riguardanti cinque fondamentali macro-aree: Politica e cultura, Reti territoriali e mobilità umana, Economia e finanza, Servizi alla persona e terzo settore, Scuola, università e formazione al lavoro. I saggi non si limitano all'analisi dell'esistente ma, in una visione prospettica e progettuale, formulano proposte che si auspica possano diventare oggetto di ampia discussione, stimolando il dibattito politico e culturale sul futuro della città. L'Università Cattolica del Sacro Cuore, attiva a Brescia dal 1965, rafforza la sua presenza sul territorio con l'inaugurazione, nel 2021, del nuovo campus cittadino di Mompiano.
16

Dante e Napoleone. Miti fondativi nella cultura bresciana di primo Ottocento. Ediz. a colori

[D'Adda R. (cur.); Onger S. (cur.)]
Editore: Skira
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
Nella vita culturale e politica dell'Italia dell'Ottocento Dante e Napoleone ebbero un ruolo centrale. Ruolo che per Bonaparte, una volta uscito di scena e soprattutto dopo la sua morte, così come avvenuto per Alighieri, si è ammantato di valori ideali, assurgendo alla dimensione del mito. Come sempre quando ciò accade, il fenomeno dice più sull'epoca che sugli stessi personaggi. Nella Brescia neoclassica e romantica il culto per queste due personalità e per le idealità che esse incarnavano è testimoniato dalle collezioni che si vennero costituendo in quegli anni, in particolare da quella di Paolo Tosio. Egli, nel raccogliere nel suo palazzo la loro memoria, non costruì solo un proprio personale pantheon, ma assegnò alla sua casa una funzione civile, selezionando e coltivando l'immaginario simbolico di cui dovevano nutrirsi i contemporanei. In occasione dei settecento anni dalla morte di Dante e dei duecento da quella di Napoleone, il volume vuole quindi illustrare il ruolo rivestito a Brescia da queste due figure emblematiche nel processo di elaborazione dell'identità culturale europea. Nel catalogo i testi di Sergio Onger, "Dante e Napoleone. Mito ed eroe"; Roberta D'Adda, "Il mito di Dante nella collezione Tosio"; Fernando Mazzocca, "Appiani per Brescia"; Bernardo Falconi, "Gigola pittore della corte napoleonica"; Bernardo Falconi, "Napoleone nella collezione Tosio"; Luciano Faverzani, "Medaglie napoleoniche nella collezione Tosio"; Angelo Brumana, "Dante nelle biblioteche bresciane dell'Ottocento"; Valerio Terraroli, "Dante e Napoleone nel Vittoriale degli Italiani: il mito e Gabriele D'Annunzio".
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Il teatro Donizetti. Metamorfosi della scena urbana a Bergamo. Ediz. illustrata

Gritti A. (cur.); Casti E. (cur.)
Editore: Bolis
Reparto ARTE
Sottoreparto ARCHITETTURA e URBANISTICA
La Fondazione Teatro Donizetti e la munificenza di un cittadino bergamasco hanno permesso all'Università degli Studi di Bergamo e al Politecnico di Milano di documentare, con nuove ricerche, le relazioni tra la Città di Bergamo e l'edificio pubblico che più eloquentemente la rappresenta. Questo percorso è stato intrapreso mentre i lavori di restauro e di recupero del Teatro Donizetti erano ancora in corso, con il preciso intento di testimoniare come la vicenda di questo complesso architettonico, al contempo maestoso e fragile, si sia retta sulla presenza di un cantiere, per molti aspetti, infinito. Il libro analizza le vicende che hanno accompagnato l'evoluzione della società e della cultura cittadine, documentando la continua sovrapposizione tra scena teatrale e scena urbana.
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Ciclovia dell'Oglio. Dal Passo del Tonale al Po

Patanè, Paolo <giornalista>
Editore: Ediciclo
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
La Ciclovia dell'Oglio è un viaggio di 280 km, tutto in territorio lombardo, dai ghiacciai alpini al Po. È un percorso che permette di osservare paesaggi molto vari: i boschi e i pascoli della Valle Camonica, le rive del lago d'Iseo, le infinite campagne della pianura lombarda. Un'esperienza alla portata di tutti, che attraversa magnifici scenari naturali ma anche territori ricchi di storia e cultura. Potrete conoscere i siti archeologici e le meravigliose pievi romaniche affrescate della Valle Camonica. Farete soste negli antichi borghi del lago, con le loro piazze e i loro portici. Andrete alla scoperta della lunga pianura che da sud del lago arriva al Po, nei pressi di Mantova, ricca di oasi naturalistiche ma anche di castelli e palazzi incantevoli. È una lunga pedalata per chi ama andare alla scoperta dei tesori meno noti, per chi è curioso e ama lasciarsi sorprendere da un territorio ricco di meraviglie. Un viaggio tra luoghi lontani dai circuiti turistici, che vi conquisteranno con i loro ritmi lenti, la loro quiete, i loro antichi equilibri tra uomo e natura.
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Dalle insurrezioni alle istituzioni. Giovanni Battista Camozzi Vertova a Bergamo tra 1848 e 1871

Costantini Fabrizio
Editore: Lubrina Bramani Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Impegno civico è il Leitmotiv intorno al quale ruota il volume di Fabrizio Costantini. Da un lato esso ricostruisce le vicende personali e politiche di un uomo del Risorgimento che dedica la propria vita al bene pubblico, dall'altro il libro è il frutto concreto di una rete virtuosa di collaborazione tra il Comune di Bergamo e le principali realtà culturali cittadine per la promozione della ricerca storica sull'operato del primo sindaco della città. Impegno civico del fare memoria, dunque, a partire dalla sollecitazione della professoressa Mariella Tosoni dell'Associazione Storica Dalminese, che, in una lettera del 1° marzo 2017, richiamava l'attenzione sulla necessità di dedicare alla figura di Giovanni Battista Camozzi Vertova uno studio approfondito in previsione del bicentenario della sua nascita. La memoria di Giovanni Battista da sempre è un po' offuscata dalla fama del fratello Gabriele, ricordato anche nella toponomastica cittadina e a questo bisognava porre rimedio. L'invito è accolto dal Comune e dalle istituzioni di cultura locale che danno vita a un tavolo di confronto con un duplice intento: la ricognizione delle fonti conservate nei diversi archivi legate all'operato di Giovanni Battista e la promozione di uno studio in merito. Al tavolo partecipano, oltre al Comune di Bergamo, al Museo delle storie e all'Associazione Storica Dalminese, la Fondazione Accademia Carrara, l'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti, l'Archivio di Stato, la Biblioteca Civica Angelo Mai, il Comitato locale della Croce Rossa, il Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi, l'Università degli Studi di Bergamo e le Associazioni degli Amici della Biblioteca Civica Angelo Mai e del Museo storico. In ciascuna di queste realtà istituzionali Giovanni Battista Camozzi Vertova ha dato il suo contributo e lasciato traccia di un variegato impegno: oltre a quello di combattente e sostenitore del Risorgimento e al suo ruolo di senatore del Regno, quello di attento amministratore locale, di uomo di cultura nelle principali realtà cittadine e anche quello in ambito sociale, come presidente della sede locale della Croce Rossa. La sua concezione politica, da intendersi nel senso più ampio e completo del termine di "uomo attento alla polis", è racchiusa in un suo testo autografo, conservato tra le carte dell'archivio documentario del Museo delle storie di Bergamo, per un discorso tenuto in occasione della permanenza di Garibaldi a Trescore nel maggio 1862: "Non sono i soli fasti guerreschi che costituiscono le grandezze di un popolo, ma lo stabilirsi di quelle libere istituzioni che valgono a sviluppare tutti quegli elementi d'intelligenza, di moralità, di ricchezza, e di forza, di cui un paese può essere suscettibile. Ora fra i mezzi che più sensibilmente servono a questo scopo, s'offre potentissimo quello dell'associazione. L'uomo isolato non sente, né pensa come l'uomo riunito a altri uomini, e quel pensjero collettivo necessario all'ordine, al progresso della società [...], non avrebbe vita, laddove il principio d'associazione fosse proscritto. Né le idee avrebbero il loro pieno sviluppo se l'uomo non potesse liberamente ad altri manifestarle [...] Pertanto invece a vivere di vita collettiva, associata, l'uomo non può più vedere il suo vantaggio disgiunto dal vantaggio altrui, non più considerare gli altrui mali, come mali a cui sia egli straniero, anzi è costretto piangere dell'altrui pianto, gioire dell'altrui gioja, perché suoi i dolori, sua l'allegrezza di tutti coloro che gli stanno vicini." Queste parole aiutano a comprendere il significato dell'intera biografia del Camozzi Vertova. Un impegno che si traduce anche nella preservazione della memoria con la consapevolezza di aver preso parte a un processo politico rilevante anche per i posteri. (dalla presentazione di Carlo Salvioni, Presidente dell'Associazione amici del Museo Storico di Bergamo)
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Il tempo del lago

Simoni Carlo
Editore: Liberedizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Il lago, il suo ambiente, il suo paesaggio come luogo dell'anima, dove "approdare" e dove "imparare" a guardare. Da solo.
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Il cammino di Carlo Magno e la Via Valeriana

Grava, Andrea ; Votino, Antonio
Editore: Monterosa Edizioni.it
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Camminare in Valcamonica tra arte e natura: il Cammino di Carlo Magno nasce sulle orme di un’antica leggenda del XV secolo e porta il viandante a conoscere un territorio ricco di storia. Un percorso di 100 Km da Lovere a Ponte di Legno, alla scoperta di piccoli borghi medievali, antiche chiese e incisioni rupestri, tra lago e montagna. La Via Valeriana ricalca invece un antico percorso da Pilzone d’Iseo fino al Passo del Tonale o al Passo dell’Aprica, sfruttando una rete di sentieri esistente e frequentata sin dalla preistoria. Un viaggio di 140 km immersi nella natura verso i passi alpini.
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MTB da Brescia ai laghi di Garda e Idro. 83 itinerari tra le colline moreniche, la Franciacorta, il lago di Garda, la Valvestino e il lago d'Idro

Artioli, Romano
Editore: Versante Sud
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
In questo volume troverete un lungo percorso che vi porterà a scoprire e percorrere circa 2.400km per un totale di 88.000 metri di dislivello divisi in 83 itinerari. La mia premura, nonché desiderio, è stata quella di permettervi di raggiungere location da favola immerse nella storia della nostra terra con itinerari adatti a tutti quanti con una scala di difficoltà graduale. Sono sei le macro aree di questa guida; e potrete scegliere di partire indipendentemente dall'una o dall'altra. La Bassa Bresciana, Brescia Città, la Franciacorta, la Valvestino e i laghi di Garda e Iseo. Dai 70 metri di Toscolano Maderno ai 2136m sul livello del mare del Giogo dela Bala, verranno presentati itinerari descritti dettagliatamente con planimetrie e tracce GPS arricchite da waypoints. Perdervi sarà impossibile, anzi vi condurremo e spiegheremo tutto quello che vorrete scoprire. In base alle vostre capacità, grado di allenamento e tempo vi saranno indicate in legenda il grado di difficoltà per iniziare gradualmente la visita dei nostri trail. Sono presenti nella guida alcune schede che parlano di storia, leggende e punti più caratteristici che visiterete, ma anche consigli dove fermarvi a degustare le eccellenze dei nostri territori durante i vostri tour. Con tutto questo, infine, vorrei contribuire alla salvaguardia dei nostri territori alimentando un turismo green che viva le proprie esperienze a contatto con la natura fuori il più possibile dal traffico cittadino. Un turismo attento e curioso, rispettoso dell'ambiente che ne diventi parte integrante.
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Design. Grandi designer e industria bresciana

Zane Marcello
Editore: Liberedizioni
Reparto ARTE
Sottoreparto DESIGN e MODA
Un excursus storico del rapporto fra designers come Gio Ponti, i fratelli castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, Ico Parisi, Mario Botta, Carlo Hauner e altri, con il mondo delle imprese bresciane del Novecento
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I luoghi di Gianandrea Gavazzeni tra musica e parola. Nuova ediz.

Forlani Mimma
Editore: Lubrina Bramani Editore
Reparto ARTE
Sottoreparto MUSICA
La nuova edizione del libro "I luoghi di Gianandrea Gavazzeni tra musica e parola", ampliata rispetto alla prima del 2006, vuole recuperare alla memoria della città, nel venticinquesimo della morte, la figura del Maestro: un intellettuale dalla cultura musicale e letteraria vastissima di cui il carteggio Gavazzeni-Anceschi è una delle testimonianze, senza disdegnare per questo frequentazioni popolari. Mimma Forlani riscopre inoltre il radicamento del Maestro nell'amata Bergamo, sua città natale, nella terra dei nonni materni, Martinengo, e nella valle Imagna dei nonni paterni. Il canto segreto dei suoi luoghi ha nutrito l'ispirazione musicale del Maestro che si è cimentato in composizioni legate "alle ragioni native". Compositore insoddisfatto, Gavazzeni diviene un direttore d'orchestra i cui successi ne hanno arricchito la lunga vita, ripercorsa in modo lieve e appassionato nelle pagine del libro. Gianandrea Gavazzeni non ha, però, abbandonato la scrittura in cui, grazie ai numerosi testi citati, il lettore potrà scoprire nella sua parola la musica segreta dei luoghi amati. Prefazione di Maria Elisabetta Manca. Introduzione di Giovanni Gavazzeni.
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In viaggio a Bergamo, la città delle porte-Discovering Bergamo, the city of doors

[Marinoni Camilla; Mangili Nadia; Monico Eleonora]
Editore: Lubrina Bramani Editore
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Quante volte siamo salite fin da piccole in Città Alta, a passeggiare lungo la Corsarola la domenica, a mangiare un gelato, a camminare con le amiche lungo gli spalti delle Mura. E quante volte ci torneremo ancora! Siamo da sempre legate affettuosamente alla nostra città, alla sua bellezza e alla sua storia, ma dal 2020 che ricorderemo per sempre, se possibile lo siamo ancora di più. Bergamo ormai è nota in tutto il mondo. Si è presa il suo spazio, seppur triste e amaro: ma è proprio per questo che pensiamo sia giunto il momento di spalancare le sue porte, di mostrare la sua anima più profonda, le sue stradine strette, i suoi affascinanti portoni, le sue piazze nascoste, il suo cuore più grande. Per questo abbiamo unito le nostre idee, le nostre conoscenze e le nostre professioni e abbiamo creato un racconto che, ne siamo certe, aiuterà i viaggiatori a sentirsi "a casa" nella nostra città. Abbiamo girato la chiave nella serratura di sette porte di Città Alta ed eccolo lì lo splendore: curiosità, segreti, storie appassionanti che siamo convinte potranno incuriosire anche i Bergamaschi, sempre più innamorati della loro meravigliosa città.
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Gian Giacomo Barbelli. Disciplini Verdi Devoti alla Madonna della Neve Chiesa San Rocco Bergamo

Zanardi Margherita
Editore: Corponove
Reparto ARTE
Sottoreparto PITTURA e SCULTURA
Con dovizia di studi Margherita Zanardi, che proprio sul Barbelli diede la sua tesi di laurea, ha raccontato l'insolita storia di questo dipinto di Gian Giacomo Barbelli (1604-1656) nella chiesa di San Rocco a Bergamo, nel Borgo San Leonardo della Parrocchia di Sant'Alessandro in Colonna. Il Barbelli ha raffigurato "Sant'Antonio da Padova con Gesù Bambino, San Fermo, anime purganti", aprendo un ovale nella tela per non nascondere l'antico affresco della Madonna della Neve, della quale erano devotissimi i Disciplini Verdi. Intorno alla cornice dell'ovale dell'antico affresco, nella sua tela il Barbelli, dipinse deliziosi angioletti in volo, in atto di reggere la figura della Madonna. con il risultato di un insieme davvero armonioso. Durante l'accurato restauro della tela, eseguito nel 2015 da Minerva Maggi Tramonti, sopra il giglio bianco dove è inginocchiato Sant'Antonio, sono emerse le lettere finali "LLUS" della firma Barbellus e la data MDCLII, una sorpresa perché la data di esecuzione del dipinto non corrisponde a proposte di studi precedenti. La data corrisponde invece ad un importante avvenimento legato alla richiesta del Doge Francesco Molino, che proprio in quell'anno chiese una reliquia di Sant'Antonio da portare a Venezia in Santa Maria della Salute. Ebbe risonanza il trasporto della reliquia del Santo e, proprio in quel fervore, i rettori di Bergamo decisero di eleggere Sant'Antonio a patrono della città. Ecco dunque la valida motivazione di questa tela commissionata al Barbelli, per "l'altare dei tanti miracoli" nella chiesa di San Rocco. Del resto il pittore, in quell'anno 1652, a Bergamo, stava dipingendo "Santa Grata regge la testa di Sant'Alessandro presentandola a San Lupo ed Esteria". L'antico affresco della devozione popolare alla Madonna della Neve è citato nel 1596 dal capitano veneto Giovanni da Lezze nella sua descrizione del territorio bergamasco: «S.to Leonardo... Chiesa S.to Roccho disciplini vestiti di verde con la devotione della Madonna della Neve et entrada de circa scudi 50». Nei vari capitoli l'autrice documenta La storia della Cappella Madonna della Neve; Baldissera Colleoni costruttore della Cappella per lascito testamentario; "L'Oracolum". Una devozione popolare da salvare; Borgo San Leonardo: Santi protettori e Confraternita di Sant'Antonio da Padova; Il dipinto del Barbelli e la relazione della restauratrice Maggi Tramonti. Le fotografie sono dello Studio Da Re.
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Palazzo Averoldi. Arte e storia di una nobile dimora bresciana

Bassini, Elisa
Editore: Scalpendi
Reparto ARTE
Sottoreparto ARCHITETTURA e URBANISTICA
Ci sono delle bellezze celate nei giardini e nei palazzi di Brescia, che destano meraviglia nel momento il cui, finalmente, lo sguardo può soffermarsi sul loro splendore nascosto e sui frammenti di passato restituiti alla nostra memoria. Questo stupore è particolarmente vero nel caso di palazzo Averoldi, contiguo agli uffici della Fondazione Casa di Dio e che da sempre suscita emozione in tutte le persone che hanno la possibilità di visitarlo, sia per accedere alla prestigiosa sede della Rotary House o ai vari uffici, sia per visitare le sale con gli affreschi di Romanino e di Lattanzio Gambara. In questo volume si vuole dar conto delle più recenti scoperte d'archivio che hanno finalmente permesso di delineare le fasi edificatorie della "fabbrica" degli Averoldi in Santa Croce e la commissione dei diversi interventi decorativi. Con un approccio fortemente multidisciplinare, è stato possibile comprendere i diversi momenti di vita del palazzo, dal progetto degli architetti Isabello nel Cinquecento al rinnovamento settecentesco e oltre, fino ai danni bellici subiti durante il Secondo conflitto mondiale.
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Una cultura di confine. Cultura scritta d'élite, biblioteche e circolazione del sapere a Bergamo (1480-1600)

Vittori Rodolfo
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L'opera colma un vuoto nella storiografia della cultura bergamasca tra Medioevo e prima età Moderna. I risultati di questa ricerca smentiscono lo stereotipo della Bergamo rinascimentale come area culturalmente arretrata, proponendo la tesi di una cultura di confine in grado di assimilare una molteplicità di correnti culturali e di rielaborarle in una sorta di sperimentazione sincretica.
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Sotto gli occhi di tutti. 3 aprile 1875, i segreti della Quinta Porta

Paravisi Fabio
Editore: Bolis
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Bergamo, fine Ottocento. L'uomo più potente della città viene trovato ucciso, ma due tutori dell'ordine Nino e Fendo, gli stessi delle Impronte del male e di Uno di troppo vengono incaricati di trovare la calotta cranica di Gaetano Donizetti, che qualcuno ha fatto sparire durante l'autopsia. Due storie che si intrecceranno tra il manicomio di Astino e i sotterranei delle Mura Venete fino a scoprire molti segreti della città e dei suoi abitanti.
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La biblioteca della città. Storia e patrimonio della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo

Manca M. E. (cur.)
Editore: Lubrina Bramani Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
"La Biblioteca Civica Angelo Mai si dota di uno strumento essenziale per la comprensione della sua storia e del ruolo che ha svolto e continua a svolgere nella vita culturale della città. Fu il cardinale Giuseppe Alessandro Furietti a dare origine alla Biblioteca, quando decise di donare «la nostra Libreria [...] all'Illustrissima Città di Bergamo nostra carissima Patria; con obbligo però che la medesima debba servire per commodo ed uso pubblico della stessa Città e Cittadini». E fino a oggi la Biblioteca è sempre stata fedele al mandato del suo fondatore di essere un luogo di democrazia, che garantisce a ogni cittadino l'uguaglianza nell'accesso alla conoscenza. In molti hanno seguito l'esempio di Furietti, rendendo la Biblioteca specchio di una comunità che ne ha costantemente incrementato il patrimonio librario e archivistico. È testimonianza della munificenza di tanti per la crescita culturale di tutti e per la custodia della memoria di una città intera. La pubblicazione di questa guida segna una tappa importante verso l'ampliamento della sede della Biblioteca, che, nei prossimi anni, aprirà al pubblico anche i rinnovati spazi di Casa Suardi e dell'ex chiesa di San Michele all'Arco. Piazza Vecchia è così destinata a diventare ancora di più il cuore culturale della città, che pulsa in un unicum monumentale civile e religioso, dove si integrano e collaborano alcune tra le maggiori istituzioni culturali cittadine." (Maria Elisabetta Manca)

Pubblicato in DATI il 20/01/2023