Anniversario del conflitto Russia-Ucraina

In occasione del secondo anniversario dell'aggressione russa contro Ucraina, iniziata il 24/02/2022, proponiamo una selezione di titoli di recente pubblicazione, che ci aiutano a fare il punto della situazione sul conflitto ancora in corso.

1

Guerra alla pace. Prospettive filosofiche sulla crisi ucraina e palestinese

Armato Giorgio (cur.); Colletta Drago Salvatore (cur.)
Editore: Nuova Ipsa
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Cosa ne pensa la filosofia dei conflitti attuali in Ucraina e Palestina? In un'epoca in cui le decisioni che coinvolgono i popoli sono fondate su calcoli di profitto o su dogmi, il contributo pensante e analitico della filosofia può dare profondità a questioni che troppo spesso, nelle improprie trattazioni mediatiche - spesso mistificatorie o intrise di propaganda politica - presentano approcci sbrigativi e superficiali. Abbiamo assistito ed assistiamo a quotidiani stravolgimenti della realtà dei fatti e non è facile riuscire a fare ascoltare le voci di dissenso. Questo saggio corale vuole essere un contributo che, lungi dal proporsi come visione neutrale della realtà, nel prendere posizione si attesta su una linea di pacata riflessione, laddove la ragionevolezza e la pacatezza sono diventate merce rara. Prefazione di Augusto Cavadi.
2

Ucraina, Europa, mondo. Guerra e lotta per l'egemonia mondiale

Monestarolo Giorgio
Editore: Asterios
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La NATO, gli USA e l’Unione Europea sono sempre più coinvolte nella guerra tra l’Ucraina e la Russia. Oggi l’Ucraina non combatte per la sua integrità territoriale qualsiasi cosa vogliano mai dire questi termini in uno spazio che è costitutivamente plurietnico e plurilinguistico. Oggi l’Ucraina è una pedina di un gioco molto più grande di lei. La guerra iniziata nel 2022 non appare destinata a finire in tempi brevi e sembra sempre di più il laboratorio per un insieme di guerre e conflitti che dalla scala regionale possono assurgere a una dimensione addirittura mondiale. Dietro il conflitto ucraino si agitano altri e più profondi scenari. Questa guerra segna uno stravolgimento ideale dell’europeismo che era nato per consolidare la pace e la rinuncia del Vecchio Continente a essere protagonista autonomo sulla scena mondiale. A tutto vantaggio della potenza statunitense ormai declinante. L’attrito con la Russia è infatti un tassello per uno scontro maggiore: non è Putin la minaccia all’egemonia americana ma la Cina. Rivolgendo lo sguardo alla guerra in Ucraina e ai conflitti che sono stati innescati dallo scontro tra l’Occidente e la Russia sembra emergere uno scenario inquietante.
3

Formiche (2024). Vol. 199: Dalla parte giusta. Perché sostenere (ancora) l'Ucraina

Editore: Rubbettino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line www.formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese www.anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus.
4

Putinstan. Come la Russia è diventata uno stato canaglia

Fornoni, Giorgio
Editore: Chiarelettere
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La spietata analisi del potere in Russia nelle parole di un grande inviato di guerra e giornalista di Report. In nessun luogo come in Russia si avverte in maniera tanto forte e incisiva il peso della storia. Ma non si può comprendere fino in fondo quello che sta succedendo oggi in Ucraina e nel mondo se di quella storia non si sottolinea anche la deriva autoritaria che spesso in Russia ha avuto l'esercizio del potere: dal dispotismo più o meno illuminato degli zar alla rivoluzione bolscevica, dalle purghe di Stalin fino alle recenti velleità neo-imperialiste. Consapevole di questo passato, il reporter Giorgio Fornoni ha percorso i lunghi binari della Transiberiana per capire l'anima più vera di quel che è diventato, secondo la celebre definizione dell'attivista Aleksej Naval'nyi, il «Putinstan». Il risultato è un'inchiesta senza precedenti che attraversa gli orrori e le testimonianze dei gulag sovietici, le rovine di Grozny e i campi profughi della Cecenia, i depositi di armi chimiche delle città segrete sugli Urali, le mille vie del gas che alimentano il potere corrotto e miserabile degli oligarchi. Le speranze di una convivenza pacifica con l'Occidente, dopo decenni di Guerra fredda e di sostanziale stabilità, sono oggi definitivamente crollate, e in questo libro Giorgio Fornoni, ripercorrendo i luoghi di una semisconosciuta geografia della disperazione e del male assoluto, offre un'analisi lucidissima e dettagliata delle infinite e brutali contraddizioni che ancora attraversano la Russia. Prefazione di Milena Gabanelli.
5

Iskra. Un'epica di pace nella guerra russo-ucraina

Vocaturo Gloria
Editore: Castelvecchi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Un romanzo attuale e necessario per comprendere meglio il dolore di un popolo separato dall'arroganza economica e militare. Iskra è una rara scintilla di pace nel pieno del conflitto russo-ucraino. Si ispira alla storia vera di una donna che ha deciso di dedicare la propria vita all'accoglienza dei profughi di guerra siano essi russi siano essi ucraini. Una testimonianza che ha un valore profondo di speranza e fraternità.
6

In cerca di pace. Parole, atti e discorsi sulla guerra in Ucraina e Palestina

Belliti Daniela
Editore: GFE
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La guerra in Ucraina sta determinando una cambiamento profondo e radicale degli assetti mondiali. Da una parte l'impotenza degli organismi sovranazionali a prevenire i conflitti, dall'altra una militarizzazione crescente (per mobilitazioni di persone, aumento di spese militari, riduzione degli spazi di neutralità), stanno riabilitando la guerra come strumento risolutivo delle controversie internazionali, in contrasto con il pensiero maturato durante la Guerra Fredda che invece aveva affermato e dimostrato quanto la guerra fosse divenuta “una via bloccata”. Inoltre, la comunicazione sulla guerra e il dibattito pubblico hanno puntato il dito, come mai prima di ora, contro coloro che non hanno mai cessato di propugnare la necessità della via politica e diplomatica in vista della pace. I politici, i media, gli opinion maker sembrano non essere più capaci di pensare e praticare la pace. Il volume è diviso in due parti, più una. La prima ricostruisce le diverse fasi del conflitto, i tentativi di mediazione, gli interessi degli attori e il dibattito tra le posizioni in campo. La seconda parte raccoglie articoli scritti per sottolineare i momenti più rilevanti della guerra. Un'ultima parte è dedicata alla recrudescenza del conflitto israele-palestinese, dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre 2023. Immediatamente l'attenzione mediatica si è spostata qui. Ma in Ucraina si continua a combattere, e in Palestina si sta consumando quel che resta della nostra umanità.
7

Kalashnikov. Dal Vietnam all'Ucraina, in un'arma la storia del secolo crudele

Quirico, Domenico
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dal Mozambico a Gaza, passando per Somalia, Congo, Siria, Cecenia e Ucraina, Domenico Quirico, storico inviato di guerra dai fronti più pericolosi del pianeta, ci guida nel cuore nero della violenza, in quelle terre dove il fucile d’assalto sovietico distingue chi ha il potere da chi non ce l’ha, regola la facoltà di uccidere e il diritto di restare vivi, e mentre si fa strumento del male che vince sul bene cambia il corso della storia. «Questo non è un libro su un’arma. Questo è un libro sul Male», ci avverte Domenico Quirico e fin dalle prime righe spazza via ogni equivoco. Arrivati alla fine, del kalashnikov come arma non sapremo molto di più di quanto già sappiamo: tre chili scarsi di ferro e legno, lo può imbracciare chiunque, è capace di resistere a tutto – sabbia, fango, gelo, calure da deserto – e se si rompe bastano quaranta dollari per ricomprarne un altro. Del male, invece, quello che nasce con la Guerra fredda e arriva fino a noi, che fa soffrire, infligge violenza, si arroga il potere assoluto di dare la morte, conosceremo le tante forme. Di quel male che crea zone franche dove affermare che uccidere è permesso e a volte persino meritorio, il kalashnikov è lo strumento diabolicamente perfetto: così facile da usare che può trasformare anche un bambino in un killer, è l’arma che ha fatto più morti nella storia dell’umanità, che ha reso la violenza democratica, simbolo di rivolta, icona di tutte le guerre, mezzo per compiere massacri e genocidi, giocattolo crudele di combattenti di ogni sorta, guerriglieri, trafficanti, jihadisti, mafiosi, criminali sperimentati e giovani delinquenti in cerca di consacrazione. Per loro che si oppongono all’ordine del mondo è la morte, e non la vita, a rappresentare la vera certezza.
8

Avvocati di guerra. Storie e testimonianze da Ucraina e Russia

Grimolizzi, Gennaro
Editore: Guerini e associati
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
I diritti - limitati, compressi, soppressi - degli avvocati ucraini e russi e la loro condizione di uomini e donne che vivono, nel ventunesimo secolo, la guerra nel cuore dell’Europa. Un conflitto armato che ripropone blocchi contrapposti. Come vivono questi avvocati che dovrebbero essere uniti e avere come unico obiettivo la difesa dei diritti? Il volume raccoglie le loro storie e le loro testimonianze.
9

L'Ucraina siamo noi

Rocca, Christian
Editore: Linkiesta
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Omaggio al formidabile paese che resiste all'imperialismo russo, che difende la libertà di tutti, che ci ricorda quanto sia favoloso essere europei.
10

Identità ucraina. Storia del movimento nazionale dal 1800 a oggi

Bellezza, Simone Attilio
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Ripercorrendo la storia della nascita di una nazione, questo libro propone una chiave di lettura degli eventi più recenti e dell’attuale conflitto con la Russia. L’Ucraina è stata a lungo un territorio conteso tra imperi potenti e in concorrenza tra loro. Eppure, a partire dall’Ottocento si è sviluppata una coscienza nazionale che, dopo il 1989, ha dato senso e identità al nuovo stato indipendente. Dopo le prime teorizzazioni, sarà il fallimento della rivoluzione nazionale del 1917 ad aprire le porte da un lato al patriottismo sovietico elaborato dai bolscevichi e dall’altro a un nazionalismo ucraino della diaspora che nel periodo tra la due guerre si avvicina progressivamente al fascismo e al nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale, l’emigrazione negli Stati Uniti e in Canada costituirà una comunità coesa e influente, capace di svolgere un ruolo significativo quando, con la caduta dell’URSS, nascerà per la prima volta uno stato ucraino indipendente. Proprio a partire da allora, nel 1991, il debole senso di appartenenza nazionale si rafforzerà in parallelo al processo di democratizzazione ed europeizzazione, accentuato dal crescente antagonismo con la Russia putiniana.
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Una pace senza armi. Dall'Ucraina alla guerra senza fine

[Profumi Emanuele (cur.)]
Editore: Round Robin Editrice
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Tra le conseguenze della guerra in Ucraina c’è anche l’annientamento del dialogo sulle possibilità alternative al conflitto armato. La guerra preclude ogni altra ipotesi perché il suo scopo è di autoalimentarsi, estendersi, diventare parte integrante del modello di sviluppo che l’ha generata. Quanto sta avvenendo a Gaza, nei giorni in cui questo libro va in stampa, ne è l’ennesima dimostrazione. Hamas attacca Israele provocando morti e dolore in una popolazione che ha il diritto di vivere senza il timore dei suoi confini in rivolta, e Israele attacca Gaza in maniera smisurata, radendo al suolo interi quartieri di una città dimenticata, provocando altri morti e altro dolore. E l’Ucraina scompare per qualche giorno dal radar dell’informazione internazionale, mentre la guerra continua. Le vite interrotte su un campo di battaglia o su una strada bombardata, che siano al confine della Polonia o nel centro di Gaza, rappresentano il fallimento della politica, incapace di trovare alternative alla violenza pur nella certezza di una strage. Raccontare l’Ucraina oggi, a due anni dal tentativo di invasione della Russia, vuol dire ragionare sulle alternative possibili alle guerre, che non possono non passare attraverso un radicale disarmo.
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Ucraina. Controstoria del conflitto. Oltre i miti occidentali

Sabene, Benedetta
Editore: Meltemi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Non accade solo in Russia: la propaganda è sempre stata uno strumento potente e largamente utilizzato in tempi di guerra. In Italia abbiamo assistito a una comunicazione sul conflitto ucraino viziata da fake news e ricca di omissioni volontarie. Le voci considerate non conformi sono state inserite in liste di proscrizione e accusate di intelligenza col nemico. I nostri media hanno persino avviato una sorta di “caccia al putiniano”, silenziando ogni complessità e gettando un’ombra sulla nostra democrazia, che talvolta sembra aver scordato la propria natura dialettica e critica. Secondo la narrazione dominante, saremmo davanti a uno scontro tra civiltà e barbarie: la stessa convinzione dogmatica che nei primi anni Duemila ha già portato l’Occidente in rovinose guerre in tutto il pianeta. Attingendo da fonti autorevoli e indipendenti, Benedetta Sabene decostruisce i grandi miti occidentali sull’Ucraina e sul conflitto e mette in luce i fatti che un dibattito pubblico a senso unico ha tenuto nascosti, su tutti: il condizionamento euroatlantico sulla politica di Kiev, soprattutto durante e dopo la Rivoluzione arancione; il preoccupante dilagare del neonazismo nella società e nelle istituzioni del paese; le violazioni della libertà di informazione e dei diritti umani, che minano alle fondamenta la democrazia ucraina.
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Ucraina. Ediz. illustrata

Rosselli, Stefano
Editore: Feltrinelli
Reparto ARTE
Sottoreparto FOTOGRAFIA
“Perché le guerre non hanno alcun senso. Le vite perdute e quelle di chi sopravvive un senso lo trovano nel nostro modo di guardare l’istante eterno di una immagine che sa fare memoria. I fotografi come Stefano Rosselli si spingono là dove nessuno si spinge per costringerci a non dimenticare.” Così Nello Scavo, nella sua Prefazione, introduce le potenti e drammatiche immagini della guerra in Ucraina di Stefano Rosselli, reporter che più di ogni altro col suo obiettivo e il suo sguardo ha saputo e sa fermare in uno scatto il senso perduto dell’umanità in conflitto. Perché la guerra? È la domanda che risuona e risuonerà sempre di fronte alle morti indicibili, al lutto dei famigliari – coloro che restano muti –, al passo lento e allo sguardo vuoto dei profughi in fuga, ma anche – inspiegabilmente – di fronte all’allegria sospesa dei soldati colti in un momento di sollievo al fronte, momenti in cui il cameratismo diventa fratellanza e il dolore della perdita un sorriso amaro. Massimo Recalcati accompagna le immagini di Rosselli con parole che ritraggono i diversi e contraddittori volti della guerra: la devastazione, la sopravvivenza, la fuga, la resistenza, il trauma, la lotta. Sono parole che ci ricordano che gli esseri umani sono, al tempo stesso, capaci di crudeltà intollerabili e di profonda compassione, di barbarie e di tenerezza, di morte e di speranza.
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Eros e Thymos. Interesse e passioni al tempo della guerra russa all'Ucraina

Martelli Paolo
Editore: Meltemi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Alla luce dei recenti avvenimenti bellici, Paolo Martelli discute tre opere fondamentali che affrontano il tema della guerra e più in generale della disposizione al conflitto quale tratto costitutivo dell’uomo. L’idea di fondo è che la decisione di agire in situazioni conflittuali nasce da un insieme di motivazioni concernenti la natura umana che può essere condensato nei due concetti di “interessi” e “passioni”. Walzer rinuncia all’obiettivo di cancellare la guerra dalle opzioni concepibili e prova almeno a eliminarne gli aspetti più lontani dalla nostra visione morale. Fukuyama argomenta che una diffusione a livello planetario della democrazia non porterebbe comunque alla pace e al benessere universali. Sloterdijk ci ricorda alcuni casi storici in cui certe fazioni sociali sono state capaci di avvalersi della disposizione delle masse al conflitto per assoggettarle al proprio potere partigiano. Raccogliendo l’eredità dei tre autori, Martelli si discosta dalla tradizione liberale, forse troppo sedotta dal proprio credo normativo, per gettare uno sguardo empirico su ciò che è possibile fare per evitare le sofferenze prodotte da guerre senza quartiere combattute con armi moderne, come quella avviata dalla Russia in Ucraina nel febbraio del 2022.
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Check-point Kyiv. L'invasione dell'Ucraina raccontata dal campo

Curzi Pierfrancesco
Editore: Infinito Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Mentre i potenti della Terra usano le rispettive propagande per dissimulare le reali intenzioni sulle sorti del conflitto, in Ucraina la gente muore: i soldati, carne da macello buttata nel tritacarne di battaglie strada per strada in città spettrali; i civili, vittime innocenti della folle “operazione militare speciale” russa. Per avere un quadro definito di quanto sta accadendo in Ucraina, la terra dei confini violati, dei mercati devastati, dei bambini scomparsi, è necessario sporcarsi le mani sul posto. In questo libro Curzi racconta le sue esperienze personali di reporter di guerra dall’inizio delle ostilità attraverso le tappe vissute in prima persona nel Paese, i volti incrociati, le voci ascoltate, le riflessioni di un giornalista dal basso dentro le pieghe di un dramma epocale. Prefazione Vittorio Emanuele Parsi.
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Zov. Il soldato russo che ha detto no alla guerra in Ucraina

Filatyev, Pavel
Editore: Piemme
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
«Sono consapevole che questo libro mi costerà caro, ma non posso mettere a tacere la mia coscienza. Un "equo" tribunale russo mi condannerà di certo all'ergastolo. Diranno che sono corrotto o che sono un agente dell'Occidente.» Tutte le guerre sono ripugnanti. Ma quando a raccontarla è una persona che l'ha vissuta in prima linea tutto diventa più vero, meno retorico. Pavel è un paracadutista russo che ha partecipato forzatamente ai primi due mesi di guerra in Ucraina, prima di essere ferito. Una volta tornato a casa scrive questo testo, che poi diventerà il libro, sul cellulare. Per pubblicarlo in seguito su VKontakte, un social media russo. Per le sue denunce, sul conflitto e le atrocità commesse, è costretto a scappare. Zov è una cronaca disperata dei giorni di guerra, scritta con fervore e incredibile onestà intellettuale. Racconta l'insensatezza quotidiana, i soprusi, le strategie militari e i rimedi esistenziali dei soldati lasciati allo sbaraglio, i pensieri in fieri di un invasore che vede i fratelli diventare acerrimi nemici, mentre fuori imperversa il caos. Un racconto crudo e coraggioso che descrive la guerra vista da un soldato. Una testimonianza che diventa un manifesto contro la guerra, un manifesto pacifista.
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Una piccola città testarda. Vita, morte e resistenza in Ucraina

Harding, Andrew
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Una settimana dopo l’inizio della guerra in Ucraina, una piccola città nel sud del paese, Voznesensk, si trova suo malgrado teatro del conflitto. Qui c’è un ponte, il ponte sull’Acqua Morta, che le truppe russe sono obbligate a superare per dirigersi verso Odessa. Occupare la cittadina, piccola e abitata prevalentemente da contadini e pensionati, sembra un gioco da ragazzi per l’esercito del Cremlino. Eppure, contro tutti i pronostici, il paese si ribella, mettendo in piedi una resistenza che darà un segnale di speranza e sarà d’esempio per tutte le altre città ucraine. La milizia territoriale, costituita da trenta volontari, scava trincee improvvisate, mentre tutti gli altri fabbricano molotov con stracci e bottiglie. Arriva una pattuglia dell’esercito ucraino, due volontari vengono presi prigionieri dai russi, cade un elicottero, per un errore il ponte viene fatto saltare in anticipo sul previsto. Ma la città resiste e i russi sono costretti a ritirarsi senza riuscire a conquistarla. Il miracolo di Voznesensk accende gli animi degli ucraini, che da allora combattono senza sosta. La copertura giornalistica che ha accompagnato sin dall’inizio il conflitto ha dato a molti la sensazione di esserne informati su ogni aspetto, ma, al di là della geopolitca, questo ritratto di una piccola città testarda ci racconta la guerra dal punto di vista di persone «normali», e capaci di straordinario eroismo. Un inaspettato successo militare nelle vite di un’umanità che risuona dolorosa e terribile, in una quotidianità che si abbatte su di lei all’improvviso, devastante, fatta di fratelli divisi da un confine e da un’ideologia, di soldati ucraini per nascita che si trovano a combattere nell’esercito russo, di giovani militari russi a cui sfugge un grido disperato: «Questa guerra non è la mia».
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Fratture della guerra estesa. Dall'Ucraina al metaverso

[Il Grand Continent (cur.)]
Editore: Luiss University Press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Le condizioni sono cambiate con l'avvento globale della tecnologia digitale, la priorità data ai problemi dell'intelligenza artificiale, i cambiamenti climatici, gli sconvolgimenti geopolitici e tutto ciò che va sotto la categoria di antropocene. Spetta ad altre forme intellettuali intervenire e trovare i mezzi per farlo. La rivista il Grand Continent mostra l'esempio." (Pierre Nora de l'Académie française, fondatore della rivista Le Débat). "Il Grand Continent continua l'avventura delle grandi riviste intellettuali del XX secolo." (Le Monde). "Strategia, politica, geopolitica… Il Grand Continent è una delle principali piattaforme per il dibattito europeo." (la Repubblica). Postfazione di Bruno Latour
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Dacha. Una casa-famiglia a Kiev. Ediz. italiana e ucraina. Con QR code

Bianco, Andrea <fotografo>
Editore: Voglino Editrice
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Un testo al contempo letterario e fotografico su un importante progetto sociale in essere in Ucraina: la costruzione di una casa-famiglia per piccoli pazienti oncologici in una zona devastata dalla guerra. Nonostante la crudeltà del tema la descrizione del dolore non è mai celebrativa, ma delicatamente efficace sia nella parte letteraria, sia in quella fotografica. La narrazione porta gradualmente il lettore ad apprendere nuovi modi per guardare il mondo, sì quello della sofferenza ma con la prospettiva di apprezzare ciò che si ha e dar valore ai rapporti e alle relazioni. La lingua ucraina si colloca come un elemento complementare all’italiano. La sua presenza è determinata dalla duplice valenza di questo testo, trait d’union tra i volontari italiani e quelli ucraini. Il QR-code, inserito a fondo libro, rimanda a un toccante docufilm realizzato dall’autore stesso.
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Il Mar Nero. Identità nazionali e dinamiche di sicurezza dopo la guerra in Ucraina

[Carteny Andrea (cur.); Natalizia Gabriele (cur.)]
Editore: Vita e Pensiero
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
L'invasione dell'Ucraina rappresenta il momento culminante di un processo politico – quello della polarizzazione dei rapporti tra Mosca e l'Occidente – che ha riportato l'attenzione internazionale sul Mar Nero. Già prima del 24 febbraio 2022 l'intervento militare russo in Georgia (2008), l'annessione della Crimea (2014) e l'avvio di una guerra civile strisciante nel Donbass (2014) avevano riaperto quella partita che ha come posta in gioco il suo controllo. È solo con la guerra in Ucraina, tuttavia, che le principali dinamiche di sicurezza dell'area euro-atlantica si sono irradiate da o passate per questo mare interno: dagli aspetti prettamente militari del conflitto ai tentativi di mediazione, passando per la crisi del grano e il sostegno dell'Alleanza Atlantica a Kiev. Tale condizione ha trovato conferma nella pubblicazione del Concetto Strategico NATO 2022, dove viene attribuita “un'importanza strategica” alla regione del Mar Nero. Il volume riflette sulle questioni identitarie e sui problemi di sicurezza degli Stati che vi appartengono, interpretandoli alla luce del più ampio confronto in corso tra potenze ‘conservatrici' e potenze ‘revisioniste' dell'ordine internazionale.
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La rivincita di Putin. Dal crollo dell'URSS alla guerra in Ucraina

Conradi, Peter
Editore: UTET Università
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Perché Vladimir Putin ha lanciato il suo devastante attacco all'Ucraina nel febbraio 2022? In che misura la politica occidentale è stata responsabile nei confronti della Russia della più sanguinosa guerra sul suolo europeo dal 1945? Peter Conradi si basa su interviste a personaggi chiave per analizzare gli errori e le incomprensioni di entrambe le parti, a partire dal crollo dell’URSS. Dopo aver esaminato gli eventi che hanno portato all'invasione dell’Ucraina, illustra con estrema lucidità le conseguenze del conflitto per il futuro dell'Europa. Peter Conradi è inviato in Europa del "Sunday Times". Ha assistito in prima persona alla fine del comunismo e alla disgregazione dell'URSS, mentre si trovava a Mosca come corrispondente dal 1988 al 1995. Negli anni successivi ha seguito da vicino gli sviluppi della regione e ha viaggiato spesso in Russia, Ucraina e in altre parti dell'ex mondo sovietico. Attualmente vive a Parigi.
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Fratelli diversi. Russi e ucraini. Dal Medioevo ai giorni nostri

Kappeler, Andreas
Editore: UTET Università
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
«Pensa a noi, ai tuoi fratelli minori!». Così, nel 1624, il metropolita di Kiev, Iov Borec’kyj, si rivolgeva allo zar di Mosca Mikhail per chiedere il suo sostegno. Questa è la prima fonte in cui gli Ucraini sono indicati come i fratelli minori dei Russi. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, ha lacerato la rete dei rapporti internazionali, scosso nel profondo il continente europeo e danneggiato in modo permanente le relazioni tra i due Paesi e i due popoli. Anche la nostra visione storica del rapporto tra Russi e Ucraini è cambiata. Quando questo libro fu pubblicato per la prima volta, nel 2017, riportava tutti gli eventi occorsi fino alla fine del 2016. In questa edizione aggiornata non è stato riscritto nulla, nell’ottica di considerare gli eventi passati solo come la premessa dell’attuale, terribile conflitto.
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Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all’Ucraina

Finucci, Frediano
Editore: Paesi Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il mondo è nudo. La tecnologia satellitare consente per la prima volta di avere un mondo dove nessuno si può nascondere ma soprattutto questa possibilità non è più riservata ai militari, ma anche ai civili. Prova ne sia la starlink di Elon Musk, il cui occhio bionico vede come e più del pentagono cosa accade nel mondo. Cosa comporta tutto questo? Il saggio, che svela anche particolari inediti sulle tecnologie di ultima generazione, indaga sullo spionaggio satellitare, fino alla cosiddetta «Prima Guerra Mondiale Satellitare» Ovvero le schermaglie tra stati in orbita che si sono svolte a partire dal 2014, quando con l'occupazione russa della Crimea per la prima volta nella storia gli Stati Uniti hanno abbattuto dei satelliti nemici.
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Gli errori di Putin. Ucraina: una guerra a tutti i costi

Stirpe, Orio Giorgio
Editore: Mimesis
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Gli errori di Putin è una disamina del conflitto in Ucraina incentrata sui fattori e sugli errori di calcolo che hanno trasformato quella che doveva essere una breve Operazione Militare Speciale nella prima guerra convenzionale ad alta intensità in Europa e in quanto di più prossimo a una guerra totale si sia visto sul pianeta dalla fine della Seconda guerra mondiale. Quello che era considerato il secondo più potente esercito del mondo è stato scagliato contro una nazione confinante – cogliendo completamente di sorpresa le cancellerie di tutto il mondo – sulla base di considerazioni discutibili e di una pianificazione operativa che si è rivelata clamorosamente sbagliata. L’autore vuole qui analizzare gli aspetti più prettamente militari di questi errori, mantenendo una scrittura semplice e aperta alla lettura capace di rivolgersi a un pubblico non necessariamente esperto della materia, in modo da fornire una nuova chiave interpretativa di questo drammatico evento.
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Oltre la cortina di ferro. Ucraina, l'ultima provocazione

Buccianti Giovanni
Editore: La Vela (Viareggio)
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Quella attuale con l’Ucraina è diventata una guerra di logoramento. In un clima che spesso sembra fantascientifico, gli USA e la NATO hanno imposto a tutti i Paesi europei di mandare armi e mezzi al Paese “aggredito”. La NATO, il braccio armato degli Stati Uniti, si è posta come primo scudo dell’Ucraina divenendo la principale protagonista della guerra. Come sostiene Sergio Romano, gli USA avevano bisogno di un nemico per continuare a essere vincitori, e il nemico era la Russia di Putin. Quest’ultima iniziò a subire non poche provocazioni, mentre la NATO cominciò a cooptare una serie di Paesi i quali arrivarono fino ai confini della Russia, alle frontiere dell’ex URSS, mettendo in pericolo la sua sicurezza. Se ci fossero riusciti, nel 2008 avrebbero fatto lo stesso con Georgia e Ucraina.
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Il Donbas è Ucraina. La vera storia delle regioni di Donetsk e Luhansk e del mito colonialista creato dall'Unione Sovietica

Zarembo, Kateryna
Editore: Linkiesta
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Se pensate che il Donbas sia un regione carbonifera abitata esclusivamente da minatori russi, che parlano solo russo e sono sempre pronti ad accogliere tra due ali di folla festante i “liberatori” russi mandati da Vladimir Putin, allora vuol dire che la menzognera propaganda sovietica e postsovietica è stata efficace. Kateryna Zarembo, con un viaggio appassionato nelle pieghe di quelle terre, dimostra invece che nel Donbas ucraino (che sarebbe più corretto indicare con l’espressione “la regione di Donetsk e quella di Luhansk") c’è una stratificazione di popoli, di lingue e di religioni. Che quell’area geografica ha antichi legami con l’Europa occidentale. Che vi sono fiorite molte tradizioni culturali e politiche di matrice ucraina e filoeuropea, puntualmente represse dal rullo compressore russo. E che, comunque, essere di madrelingua russa non vuol dire parteggiare per forza per l’espansionismo del Cremlino invece che per la democrazia e la libertà.
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L'incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan

Sala, Cecilia
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Kateryna ha 28 anni, ha fatto la modella, ha amici sparsi per l'Europa e all'inizio del 2022 spera che in Ucraina scoppi la guerra: «Non sono così vile da augurarmi di vivere sotto il ricatto di Vladimir Putin per anni, contando sul fatto che il compito di affrontarlo spetti poi a un'altra generazione invece che alla mia». Oggi Kateryna è un soldato. Assim ha 23 anni, studia Ingegneria aerospaziale all'università di Teheran e dal giorno in cui Mahsa Amini è morta, il 16 settembre 2022, con il suo gruppo ha cominciato a scrivere il nome di Mahsa nei bagni delle università e nei vagoni dei treni: «Non sapevamo a cosa stessimo dando inizio». Nabila è una campionessa di kick boxing, è lesbica ed è una conservatrice fedele alla Repubblica islamica, ma come molte donne religiose considera il caso di una ragazza fermata in una stazione della metro per un velo malmesso e riconsegnata cadavere pochi giorni dopo alla famiglia «un'onta collettiva e un'enormità contro Dio». Zarifa è cresciuta con l'idea che da grande avrebbe fatto politica ed è diventata adulta in un Afghanistan dove era possibile, dopo il 2001 e prima del 2021. Appartiene alla generazione che ha immaginato e poi iniziato a costruire la propria vita su presupposti incompatibili con i codici degli integralisti, quella che oggi si rifiuta di considerare il movimento dei talebani, «che esiste da meno tempo dei telefoni cellulari, che in tutto ha controllato il paese per sette anni non consecutivi», il proprio destino. Kateryna, Assim, Nabila e Zarifa sono solo alcuni dei protagonisti di questo viaggio. Cecilia Sala li ha seguiti alle feste e tra le bombe. Il risultato è un racconto corale, straziante, verissimo, che ci mostra in presa diretta «tre incendi che bruciano il mondo» e lo sconvolgono oltre i confini dei paesi in cui sono divampati.
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Il risveglio dell'Orso Russo. Le campagne militari della Federazione russa dalla Georgia all'Ucraina

De Gaetano, Enrico ; Lopreiato, Andrea
Editore: Diarkos
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dalla fine della Guerra fredda, sembrava tramontata la minaccia dei conflitti convenzionali con l’impiego di grandi manovre ed eserciti di massa. L’assalto russo all’Ucraina scatenato il 24 febbraio 2022 ha posto fine a questa illusione. Per rispondere all’interrogativo “come è stato possibile arrivare a tanto?”, il volume – scritto da un generale dell’Esercito italiano in congedo e da un analista militare – ricostruisce la storia dell’apparato militare della Federazione Russa e delle guerre in cui è stato impegnato dal 2008 al 2021, all’alba dell’“operazione militare speciale” di Putin. Dalla Georgia alla Siria, dalla Libia all’Azerbaigian, passando dalla Crimea e dal Gruppo Wagner, l’approccio di Mosca all’uso della forza è descritto non solo attraverso l’esatta ricostruzione delle operazioni belliche e del loro contesto geopolitico e sociale, ma anche tenendo conto della politica di sicurezza e della filosofia cui si è ispirato nell’arco degli ultimi venticinque anni. Un racconto a conclusione del quale gli eventi dell’Ucraina appaiono meno sorprendenti e inaspettati e forse più prevedibili di quanto non si sospetti.
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Le origini della guerra russo-ucraina. La crisi della globalizzazione e il ritorno della competizione

Minolfi, Salvatore
Editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
L’invasione russa dell’Ucraina ha dato il via ad un terribile conflitto che, oltre a seminare morte e distruzione, minaccia di scatenare una pericolosa evoluzione nei rapporti tra Stati Uniti, Russia e Cina. Ben lungi dal rappresentare un fulmine a ciel sereno, la guerra è il prevedibile risultato di uno scontro di potere che, in forme e fasi differenti, ha attraversato la storia dell’Europa dalla fine della guerra fredda. In questo contesto, l’esclusione della Russia dai due più importanti processi politici della nuova epoca – il doppio allargamento dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica – ha posto le premesse per lo sviluppo di relazioni sempre più conflittuali che hanno dissipato, nell’arco di un trentennio, le speranze generate, nel 1989, dalla conclusione pacifica del confronto bipolare.
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Ucraina. Dentro una guerra che cambia il mondo

Luise, Raffaele
Editore: Marietti 1820
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Una catabasi, una discesa nell’inferno della guerra scatenata contro l’Ucraina dalla Russia di Putin. Questo reportage è l’immersione di un pacifista nelle atrocità di una guerra del tutto nuova che cambierà il mondo. Una narrazione attenta, emozionante che non trascura l’aspetto religioso del conflitto, descrivendo le posizioni dell’ortodossia russa e ucraina, dei greco-cattolici, della chiesa di Roma e la problematica azione di pace tentata dal papa.
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L'Ucraina e la vetrina delle distorsioni. Diario di guerra in poltrona 2022-2023

Corti, Mario <1945- >
Editore: Gaspari
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
L’autore, conoscitore profondo della Russia e dell’Europa Orientale, ripercorre le ignoranze, le manipolazioni e le distorsioni della tv e della folla di conduttori, giornalisti, esperti, professori, filosofi, militari che la popolano. La cronaca si trasforma quindi in una riflessione dalla storia alla geopolitica e alla cultura: quasi un romanzo avvincente da leggere tutto d'un fiato
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L'orlo del baratro

Scanni Giuseppe
Editore: HCS Heraion Creative Space
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Giuseppe Scanni sviluppa una analisi critica sulle ragioni complesse della guerra in Ucraina attorno ad una premessa e a due tesi. La premessa: la guerra è di interesse mondiale e non risolvibile con un accordo tra le parti. Le due tesi: le motivazioni nazionaliste ed identitarie della Russia, che poggiano sulla paura preventiva di un attacco militare occidentale, hanno origine dal cattivo frutto germogliato dalla mai conclusa “guerra fredda globale”; l’ esclusione della identità storica dell’Ucraina, in una regione dai confini pericolosamente ( e storicamente) variabili, è stata considerata necessaria, dalla maggioranza politica che sostiene il governo moscovita, per necessità industriali, di trasporto, di soddisfazione di beni primari e per mantenere un equilibrio sociale e politico interno turbato anche dal diminuito status internazionale della Russia. Il saggio sostiene che per mettere fine alla “guerra persistente” occorre sostituire al fallito nuovo “Ordine globale liberale” un nuovo “Ordine Commerciale” necessariamente aperto, da subito, alla cooperazione attiva di Cina, India, Brasile e, a condizioni date, di altri attori africani.
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La guerra tiepida. Il conflitto ucraino e il futuro dei rapporti tra Russia e Occidente

[Latorre, Nicola]
Editore: Luiss University Press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Molti analisti hanno teorizzato un ritorno a una sorta di 'nuova Guerra fredda'. Noi siamo persuasi che quel genere di contesto politico e strategico basato su un confronto bipolare statico e simmetrico non sarà ripetibile. Invece, in futuro, il confronto geopolitico globale potrebbe essere caratterizzato, in un sistema sempre più multipolare, da un moltiplicarsi di conflitti ibridi, locali e asimmetrici, da una competizione agguerrita per l'egemonia e da una crescente centralità assunta dalle dimensioni informativa e cibernetica. Questa competizione tra potenze potrebbe rendere il 'clima' molto più caldo e instabile di quanto registrato in passato. Una 'guerra tiepida', appunto."
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Diario di un'invasione

Kurkov, Andrei
Editore: Keller
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Il 24 febbraio 2022, l’esercito russo ha invaso l’Ucraina e ha dato inizio a una guerra come l’Europa non conosceva da molti anni per ampiezza, distruzione, morti, conseguenze economiche, tensioni e contrapposizioni internazionali, dibattito pubblico... In questo libro essenziale per capire quanto sta accadendo, Andrei Kurkov racconta il terribile impatto del conflitto attraverso una cronaca molto personale che è, allo stesso tempo, ritratto sociale e geografico, percorso personale e culturale, riflessione identitaria e visione futura. "Diario di un’invasione" affronta anche il tema dell’identità ucraina attraverso le storie di cittadini comuni, della loro resistenza e della speranza nella sopravvivenza di uno stato democratico e liberale. Nonostante tutto la vita è più forte della distruzione e Kurkov ci porta a tu per tu con l’energia vitale che prende forma nel lavoro, nell’aiuto reciproco, nel coraggio, nell’ironia…
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La guerra e l'odio. Le radici profonde del conflitto tra Russia e Ucraina

Lilin, Nicolai
Editore: Piemme
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«L'odio rappresenta il motore autentico della guerra, poiché infiamma gli animi, innescando una deflagrazione infernale, spingendo le masse e i singoli individui alle azioni più atroci». Sulla guerra in Ucraina si è scritto e detto di tutto. Tra analisi geopolitiche, campagne mediatiche più o meno in buona fede, la guerra è stata il campo in cui si sono confrontati non solo i due eserciti in lotta, ma soprattutto gli interessi strategici ed economici delle grandi potenze. Ci sono, però, eventi del passato che non sono stati molto approfonditi e che invece rappresentano i motivi che hanno portato all' escalation bellica. Andare, ad esempio, a ripassare la deflagrazione dell'Impero Austro-ungarico, approfondire cosa sia successo alla popolazione della Galizia, in maggioranza russofona, capire a quale persecuzione sono state sottoposte le popolazioni di quell'area nel primo campo di concentramento europeo della storia del Novecento, Thalerhof, in cui morirono decine di migliaia di persone, ci aiuta a comprendere le ragioni che spingono ucraini e russi ad affrontarsi in una contesa cruenta e crudele. Il nazionalismo ucraino, il panslavismo e la fermezza russa nel proteggere una popolazione che si percepisce discriminata e minacciata da troppo tempo, non solo dal 2014, con l'avvento di governi filo occidentali a Kiev, in fondo, nascono proprio negli anni dimenticati dai più. Nicolai Lilin conduce il lettore in un viaggio della memoria, tra l'Ottocento e il Ventunesimo secolo, in cui racconta come gli orrori e le discriminazioni subite generino fratture incolmabili che il presente fatica a rimarginare.
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La rottura del sonnolento equilibrio europeo: guerra in Ucraina

Tussi, Tiziano
Editore: Pgreco
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Mi spaventa che libri di fantascienza descrivano a volte questa società tecnologicamente avanzata come infilata in un percorso senza sbocchi, cieco, che conduce solamente alle tragedie che vengono inventate in molti libri, in senso prospettico, ma con alto tasso di realismo. La fantascienza sta acquisendo uno status di premonizione imbarazzante. Sta ai popoli cercare di sterzare e incamminarsi verso territori ampi e possibilmente forieri di alternative esistenziali che non abbiano dimenticato l'umanitarismo. Quale grado di umanità è possibile? Quale accettabile? Quale grado potrebbe essere minimante una base di partenza per fare di più? Cosa vuole dire, insomma, una società umana? In questo libro cercherò di analizzare il contesto di un'azione che non ha avuto tanta umanità dalla sua: la guerra Russo-Ucraina, cercando di illuminare il contesto, la cornice, il campo in cui è stato possibile sia accaduta."
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Il ritorno della storia. Il conflitto russo-ucraino

Plokhy, Serhii
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin sconvolgeva la comunità internazionale lanciando la sua «operazione militare speciale» contro l'Ucraina. L'offensiva su vasta scala, che sarebbe dovuta durare poche settimane, si è subito trasformata nel più grande conflitto scoppiato nel cuore dell'Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. In realtà, osserva lo storico Serhii Plokhy, questa guerra è cominciata molto tempo prima, nel febbraio 2014, con l'invasione russa della Crimea, che è proseguita con una guerra non dichiarata e da molti deliberatamente ignorata, fatta di bombardamenti e scontri a fuoco nella regione ucraina del Donbas. Con uno sguardo attento ai dettagli sul campo – dalle stanze del potere alle trincee –, Plokhy esamina il conflitto in corso e dimostra come le sue radici affondino nella storia del crollo imperiale. Per molti aspetti, infatti, quella in atto è una guerra di vecchio stile, condotta dalle élite russe, che si considerano eredi e continuatrici delle tradizioni espansionistiche da grande potenza dell'Impero russo e dell'Unione Sovietica. Una guerra che, malgrado le sue radici, viene combattuta in un nuovo panorama internazionale definito dalla proliferazione delle armi nucleari, dalla frantumazione dell'ordine mondiale determinatasi con la fine della Guerra fredda, e da un ritorno senza precedenti del nazionalismo populista. È l'inizio di una nuova, e ancora indeterminata, epoca. Se la caduta del Muro di Berlino aveva generato l'illusione della «fine della Storia», vale a dire la fine delle guerre novecentesche, delle annessioni territoriali e delle invasioni non provocate, il conflitto russo-ucraino ha visto la Storia riprendersi la scena, con il suo carico di orrori e violenze, ma soprattutto con le sue ineludibili domande: si deve sottostare alla legge del più forte per paura di un conflitto generalizzato? qual è il prezzo che si è disposti a pagare per difendere la propria libertà? ci sono ancora valori e diritti per i quali ha senso combattere? Non solo l'esito dell'attuale conflitto ma anche la storia dei prossimi decenni dipenderà dalle risposte che sapremo trovare.
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La guerra in Ucraina: antefatti, eventi, protagonisti

Viktorovich Congiarov Alexandr
Editore: youcanprint
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Sintetica ma esauriente disamina degli ultimi trent'anni di storia Ucraina, con particolare riguardo alla guerra in corso.
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Storia dell'Ucraina. Dal Medioevo a oggi

Hrytsak, Yaroslav
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Yaroslav Hrytsak ricostruisce la storia dell'Ucraina a partire dal medioevo fino all'età contemporanea, individuando le divergenze con la storia russa. Differentemente da quanto una scelta di lungo periodo potrebbe far pensare, la ricostruzione non si basa su una concezione deterministica: lo snodo di cosa sia la nazione viene affrontato nella sua problematicità e l'obiettivo è quello di far comprendere come sia difficile individuare un percorso lineare e univoco nei processi che hanno portato all'emersione dell'Ucraina come soggetto storico negli ultimi due secoli. È una storia che potremmo definire «globale» perché è influenzata da sviluppi sociali e culturali che a prima vista possono sembrare molto lontani e perché comprendere il nazionalismo ucraino significa andare al cuore di uno dei nodi dell'Europa attuale. Il capitolo finale è stato aggiornato dall'autore per l'edizione italiana. «Se questo libro non provocherà dibattiti più seri sul passato e sul presente dell'Ucraina, questa sarà la peggiore punizione per me e per le mie debolezze intellettuali»
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La costruzione dell'Ucraina contemporanea. Una storia complessa

Merlo, Simona
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Quali sono le radici storiche, culturali, politiche e religiose dell'Ucraina contemporanea? A partire da un'ampia bibliografia e da fonti documentarie di prima mano, il volume, frutto di una ricerca pluriennale, ne ripercorre il processo di costruzione, centrando il proprio focus sulla transizione dalla perestrojka gorbacëviana allo Stato post-sovietico. Ne emerge la fisionomia di un territorio che storicamente si è trovato «alla frontiera» - tale è il significato del toponimo Ukraïna - di Stati plurinazionali, prodotto di stratificazioni, spostamenti di confine, trasferimenti di popolazioni, contaminazioni culturali, profondamente segnato da eredità storiche differenti e oggetto in età contemporanea di progetti politici contrastanti. Molti nodi controversi della costruzione dell'Ucraina contemporanea restano tutt'ora irrisolti, mentre nel paese infuria una guerra i cui esiti sono difficili da prevedere, ma le cui radici affondano in una storia che esige di essere compresa nella sua complessità.

Pubblicato in DATI il 01/03/2024