AGENDA 2030 - Obiettivo 5 : Parità di genere

OBIETTIVO 5 : PARITA’ DI GENERE
Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze

Tra i traguardi da raggiungere ci sono:
• Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze in ogni parte del mondo
• Eliminare ogni forma di violenza contro tutte le donne, bambine e ragazze nella sfera pubblica e privata, incluso il traffico a fini di prostituzione, lo sfruttamento sessuale e altri tipi di sfruttamento
• Eliminare tutte le pratiche nocive, come il matrimonio delle bambine, forzato e combinato, e le mutilazioni dei genitali femminili
• Riconoscere e valorizzare il lavoro di cura e il lavoro domestico non retribuiti tramite la fornitura di servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione della responsabilità condivisa all'interno del nucleo familiare
• Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica
• Garantire l'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti riproduttivi
• Avviare riforme per dare alle donne pari diritti di accesso alle risorse economiche, come l'accesso alla proprietà e al controllo della terra e altre forme di proprietà, servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in accordo con le leggi nazionali
• Migliorare l'uso della tecnologia che può aiutare il lavoro delle donne, in particolare la tecnologia dell'informazione e della comunicazione, per promuovere l'empowerment, ossia la forza, l'autostima, la consapevolezza delle donne

Parole chiave
Discriminazione sessuale, Violenza contro le donne, Tratta di esseri umani, Prostituzioni, Sfruttamento, Matrimoni forzati, Spose bambini, Mutilazione dei genitali, Pari opportunità, Salute sessuale e riproduttiva, Diritti, Consapevolezza

Proponiamo una bibliografia di 60 titoli sulla tematica (45 saggi, 5 bambini, 10 romanzi) pubblicati negli ultimi 4 anni, ma potete trovare altri titoli cercando sul catalogo Leggere impostando in ricerca avanzata:

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1

Le ribelli che stanno cambiando il mondo. Storie di donne che resistono, credono, lottano

Jebreal, Rula
Editore: Longanesi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
In un mondo dove la tentazione autoritaria risorge prepotentemente e i diritti sono sotto attacco, ci fanno da bussola le storie di chi, nonostante intimidazioni e repressioni, resiste, combatte, crede, lotta per i propri sogni trasformandoli in realtà. Rula Jebreal torna a raccontare come e quanto le donne rappresentino la speranza di un futuro migliore per questo pianeta. E lo fa attraverso le storie uniche, diverse e straordinarie di un gruppo di donne, ribelli dei nostri giorni che con la propria opera, attivismo, la propria esistenza e il testardo rifiuto di arrendersi hanno innescato cambiamenti epocali e profondi nel nostro presente. Dalla scienza allo sport, dal giornalismo, alla politica, all'arte, queste donne stanno ponendo le basi di un mondo più paritario, distruggendo lo stigma del genere e spianando la strada alle future generazioni. Tra di loro c'è una scienziata che ha messo la sua intelligenza a disposizione della società e si dedica da anni instancabilmente a ostacolare il diffondersi di idee pseudoscientifiche. Una chef che usa il proprio talento per incoraggiare la solidarietà e la sostenibilità ambientale. Un'hacker divenuta ministra, che con la sua visionarietà ha trovato il modo di proteggere e fortificare la democrazia. Un'atleta che lotta contro il sessismo e il pregiudizio nello sport. Ci sono due giornaliste coraggiose che hanno sfidato regimi sanguinari, una fotoreporter che con le sue immagini ci obbliga a guardare in faccia l'ipocrisia del nostro mondo, una scrittrice che ha dedicato la propria vita ad aiutare le donne del sedicente Stato islamico, e un'artista le cui opere denunciano la violenza e gridano la ribellione e il coraggio delle donne. Nove ribelli che hanno ridisegnato i confini di quello che “si poteva fare” usando la forza di una determinazione che non si lascia fermare da nessun ostacolo. Hanno creduto di poter cambiare le regole e lo hanno fatto. Le loro vittorie sono qui per ispirarci. Le loro sconfitte ci infiammano di un rinnovato desiderio di osare, di non arrenderci mai.
2

Maledetta sfortuna. Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere

Vagnoli, Carlotta
Editore: Fabbri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Di cosa parliamo quando usiamo l'epressione "violenza di genere"? Come nasce? Quali sono i primi campanelli d'allarme? Che cosa accomuna il catcalling al femminicidio? È tempo di fare chiarezza su un argomento che ci tocca tutti quanti, ma di cui si fa spesso fatica a parlare nei termini giusti: se ne fa carico Carlotta Vagnoli, giornalista, sex columnist, femminista, attivista, da anni punto di riferimento proprio sui temi della violenza di genere. Vagnoli sviscera il discorso affrontandolo a trecentosessanta gradi, parlando di revenge porn e di linguaggio dell'odio, di victim blaming e mezzi di comunicazione, di pregiudizi e luoghi comuni, di educazione e ruoli, di vittime e carnefici. E facendolo ci sprona a muovere un passo fuori dal branco e a diffondere la disciplina del consenso, aprendo la discussione sugli scenari futuri del rapporto tra uomo e donna, con la speranza in una società libera finalmente dagli stereotipi di genere.
3

Parole d'altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo

[Gheno Vera (cur.)]
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
Per secoli le donne hanno nascosto le proprie parole dietro a pseudonimi o non le hanno pubblicate affatto, affidandole ai posteri. Lo testimonia la presenza delle scrittrici nelle antologie scolastiche di oggi, ridotta, per dirla coi codici cromatici cari alla tradizione, a una sfumatura rosa su un cielo tutto azzurro. Lo abbiamo considerato naturale, magari anche giusto (non sarà che le donne scrivono peggio degli uomini?), eppure, se guardiamo sotto il pelo dell’acqua, scopriamo che il sommerso, ovvero le parole che le donne non hanno mai smesso di scrivere, ha cambiato il mondo, con la bellezza dirompente della letteratura. La raccolta che avete tra le mani ci racconta queste parole attraverso le pagine affilate e sublimi delle donne che nella storia hanno fatto sentire la loro voce. Scopriamo così che l’indipendenza delle amazzoni di Christine de Pizan è, già nel XV secolo, così profonda da portarle a bandire gli uomini dalla propria terra; impariamo da Lady Mary Wortley Montagu che l’esplorazione per una donna del Settecento ha significato allargare il proprio orizzonte fino a introdurre pratiche rivoluzionarie come la vaiolizzazione nella medicina occidentale; ci lasciamo sedurre dall’idea assolutamente contemporanea che Virginia Woolf ha del genere come qualcosa di non immutabile, al punto che il suo Orlando si sveglia trasformato in donna senza alcun turbamento. Con una selezione originale e unica di testi – che parte da Saffo e passa per Zelda Fitzgerald, Margaret Mitchell e molte altre – Vera Gheno costruisce un dizionario invisibile che attraversa epoche, continenti e generi (non solo letterari), e ci guida in un viaggio nella cosiddetta scrittura femminile. Per scoprire come le donne hanno contribuito a trasformare il modo in cui pensiamo, e si sono guadagnate sul campo il loro posto tra i classici.
4

L'invincibile estate di Liliana

Rivera Garza, Cristina
Editore: Sur
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Il 16 luglio del 1990, a Città del Messico, Liliana Rivera Garza fu vittima di un femminicidio. Aveva vent’anni, studiava architettura. Da tempo cercava di porre fine a una relazione con un ragazzo che non le dava tregua. Qualche settimana prima della tragedia, prese una decisione definitiva: nel bel mezzo dell’inverno aveva scoperto che in lei c’era, come diceva Albert Camus, un’invincibile estate. L’avrebbe lasciato per sempre. Avrebbe cominciato una nuova vita. Avrebbe fatto un master, si sarebbe trasferita a Londra. La decisione del ragazzo fu che lei non avesse una vita senza di lui. Trent’anni dopo, a partire dalle carte di Liliana, dalle indagini dell’epoca e dalle testimonianze di amici e familiari, Cristina Rivera Garza ricostruisce la storia della sorella, una storia personale ma terribilmente universale: quella di una giovane donna, brillante e determinata, che muove i primi passi in un mondo permeato dalla violenza di genere. Dal primo amore con un ragazzo affascinante ma geloso e possessivo, fino all’ultima meravigliosa estate, fatta di viaggi, emozioni e libertà mai sperimentate prima. In un memoir che sfida ogni convenzione stilistica, con una prosa luminosa e poetica e un finissimo equilibrio tra fiction e non fiction, Cristina Rivera Garza affronta il lutto che l’ha cambiata per sempre, e che ancora oggi determina la persona che è e le cause per le quali si impegna a lottare ogni giorno.
5

Sangue. La storia della ragazza Masai che lotta contro le infibulazioni

Leng'ete, Nice
Editore: Piemme
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Tra "Io sono Malala" e "Il cacciatore di aquiloni", una storia commovente di riscatto e lotta. Nice Leng'ete è un'attivista keniota Masai che da anni si batte contro le mutilazioni genitali femminili insieme ad Amref. La sua è una storia straordinaria. Nata in una sperduta cittadina al confine tra il Kenya e la Tanzania, Nice perde entrambi i genitori quando è ancora piccola; poi, poco più grande, si rifiuta di subire la pratica dell'infibulazione e, aiutata dalla sorella maggiore, fugge via dal suo villaggio. Per la giovanissima Nice inizia una vita da "reietta": non c'è spazio nella cultura Masai per una donna che si ribella. Dimostrando un coraggio fuori dal comune, Nice cresce, incontra persone solidali e si convince di avere una missione chiara: battersi con tutte le sue forze affinché le cose cambino. Inizia a girare l'Africa e poi il mondo intero portando avanti un messaggio rivoluzionario, fino a diventare portavoce di un'importantissima campagna umanitaria, che ha l'ambizioso obiettivo di abolire le mutilazioni genitali femminili entro il 2030. Nice è il simbolo di una battaglia necessaria che cambierà il destino di centinaia di migliaia di giovani donne. E la sua storia rappresenta un chiaro esempio di empowerment femminile.
6

L'errore di Aristotele. Donne potenti, donne possibili, dai Greci a noi

Sissa, Giulia
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Oggi le donne sono al potere. Dirigono imprese, governano paesi, comandano eserciti. Ne hanno conquistato il diritto. Ne sono capaci. Sono bravissime. Ma nulla va dato per scontato. I Greci hanno saputo immaginare ragazze eroiche, madri autorevoli, regine guerriere. Ma i Greci hanno anche inventato l'autogoverno di cittadini guerrieri, la demokratia. Il popolo è maschio e dev'essere virile. Ed ecco che le donne potenti diventano impossibili. La filosofia e la legge naturale attribuiscono loro incapacità decisionale, inettitudine al comando, sottomissione, vigliaccheria, incostanza, mollezza. Il maschio è focoso, impetuoso, audace, imperioso. La femmina è fredda, intelligente, vile, timida. L'uomo è un animale politico. La donna è un animale domestico. Aristotele organizza queste idee in un sistema di pensiero. Il cristianesimo ne diffonde i principi e ne rafforza il rigore. La donna antica era irresoluta. La donna cristiana diventa irrazionale. Alla fine del Settecento, emergono nuovi diritti che appartengono a ogni individuo in quanto essere umano. È il progetto emancipatorio dei Lumi in tutto il suo splendore. È la premessa della qualità democratica moderna. È il nostro orizzonte.
7

Cose da maschi

Giammei, Alessandro
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Fermacravatte e orecchini, smalti e canottiere, collane e rasoi: attraverso venticinque oggetti tradizionalmente considerati (o sorprendentemente diventati) «da maschi», questo saggio esplora le possibili vie d’uscita dalle maglie strette che il patriarcato ci impone. Perché forse per superare il patriarcato bisogna abitare, non abolire, la maschilità. E invece di partire dalle parole, su cui non riusciamo a metterci d’accordo, sarà bene iniziare dalle cose. Cose da maschi è un inventario di simboli, orpelli, strumenti che definiscono (o destabilizzano) la differenza tra maschile e femminile; una differenza che ci è più facile pensare e vivere come un dualismo, piuttosto che immaginarla come un confine labile e permeabile in entrambe le direzioni. È un osservatorio sulla metà del cielo che ci è sempre parsa nota, standard, dominante, e intende invece farcela aliena, curiosa, esotica, speciale. Intende soprattutto rimapparne le costellazioni, visitando sia pianeti familiari sia sistemi remoti, mai raggiunti prima dai telescopi: quelli abitati da ragazzi-soia e fascinosi secchioni, da icone hip hop che somigliano a gentiluomini del Rinascimento, da cose e persone che rifiutano l’utilità, la forza, il potere, e si acclimano (da secoli o da ieri l’altro) in un futuro più gioiosamente ibrido e consapevole. Per capire cosa siano l’identità di genere, il patriarcato, persino il femminismo oggi (e soprattutto, per capire cosa saranno domani) bisogna infatti interrogare la maschilità invece di darla per scontata. Dalle pistole di plastica che mettiamo in mano ai bambini agli smalti e collane dei cantanti che seguono su TikTok quando non li guardiamo, il catalogo delle cose ancora (o non più) maschili di quest’età fluida e immateriale racconta le fragilità di supereroi e leader carismatici, il potere di idoli mingherlini e softboy, le ambizioni e i sogni di chi lotta perché quella dei maschi diventi una tribù inclusiva, consapevole dei propri miti e dei propri privilegi.
8

Angele del focolare. Dove sta di casa la felicità?

Fiore, Francesca ; Malnerich, Sarah
Editore: Feltrinelli
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
"Fatti una famiglia!" Dicevano. E adesso che ce la siamo fatta, non è che sia finita? Sfiorita tra le mani, persa tra aspettative e realtà, tra come la ordini e come ti arriva. Di solito con le istruzioni sbagliate, o scritte solo in polacco, comunque in una lingua che non capisci e che devi imparare da zero. “Una volta si stava insieme tutta la vita.” Dicono. Siamo sicure che fosse questa grande benedizione? E nell’algoritmo, c’entrava pure la felicità? Noi, in fondo, ci abbiamo creduto. Pensavamo di trovare la felicità nel matrimonio, con tanto di abito bianco, festa sfarzosa e viaggio di nozze. L’abbiamo cercata nella casa di proprietà e in un lavoro sicuro. Pensavamo di riuscire a trattenerla all’arrivo di un figlio, e poi di un altro figlio. L’abbiamo inseguita prendendo un cane, mangiando sano, nei vetri puliti. Pensavamo che saremmo state felici avendo tutto sotto controllo. E invece la felicità continua a sfuggirci, a spostarsi. Sarai felice se, sarai felice dopo che… In pensione, sarò felice? “A casa tutti bene?” Sì, ma non benissimo. Diciamocelo. Spetta ancora a noi, angele del focolare, accompagnare per mano e traghettare tutti quanti, e noi stesse, fuori dai momenti difficili. E quindi, sinceri, dove avete detto che si trova la felicità? Dopo "Non farcela come stile di vita", un altro libro dalle bad influencer più amate dalle donne, che smonta gli stereotipi, le false aspettative, le ingannevoli promesse, gioie e dolori, vizi e virtù del metter su famiglia.
9

Le ragazze in camice bianco. Come le prime donne medico hanno rivoluzionato la medicina

Campbell, Olivia
Editore: Aboca Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Ai primi dell’Ottocento, moltissime donne morivano di malattie curabili perché si rifiutavano di sottoporsi alle visite mediche dato che queste erano eseguite esclusivamente da dottori di sesso maschile ed erano spesso umilianti o persino dolorose. A quel tempo, inoltre, le donne erano terrorizzate dal pensiero di essere giudicate malate e di vedersi così precludere la possibilità di trovare marito, lavoro, o di entrare in società. Spinte dalle loro storie personali di perdita e frustrazione causate da cure mediche inadeguate, Elizabeth Blackwell, Elizabeth Garrett Anderson e Sophia Jex-Blake hanno cominciato a battersi perché le donne potessero accedere a un trattamento dignitoso ed equo e trovare il loro spazio all’interno del mondo della medicina che allora era esclusivamente in mano agli uomini. Per la prima volta in assoluto, "Le ragazze in camice bianco" racconta la storia integrale di queste temerarie pioniere che nonostante infiniti ostacoli sono riuscite a conquistare una laurea in medicina e hanno aperto la strada a tutte le altre donne che desiderassero seguire i loro passi. Anche se erano molto diverse tra di loro, per personalità e circostanze, insieme sono state capaci di avviare ospedali e centri di insegnamento gestiti da donne, creando così per la prima volta nella storia delle strutture in cui le donne potessero essere curate da altre donne. Con una narrazione avvincente, supportata da una ricerca massiccia che ha portato l’autrice ad accedere a materiali d’archivio finora poco studiati, "Le ragazze in camice bianco" fa conoscere al grande pubblico la storia di tre donne coraggiose che diventando dottoresse hanno scardinato le barriere di genere in ambito medico, favorendo le possibilità di cura per tutte le donne del mondo.
10

Maledette. Le donne nel mito

Ghedini, Francesca
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Una veste sontuosa, un gomitolo, una corona, una lettera esibita e abbandonata, l’assenza totale di un episodio dal repertorio iconografico o l’abbondante varietà di un altro... Sono queste le tracce che Francesca Ghedini segue per ricostruire, nel continuo confronto con i testi greci e latini, le vicende di cinque grandi figure della tradizione occidentale. Fronteggiando le mille contraddizioni che una civiltà pervasa e invasa dalle immagini conserva e riproduce nei secoli, l’autrice rilegge momenti poco noti o celeberrimi tramandati dal canone letterario e scava nell’iconografia che gareggia con le parole. Scopriamo così un’inedita Circe, figlia del Sole in esilio, diversa dalla dea-maga-seduttrice che domina parte dell’Odissea; riviviamo l’innominabile colpa di Pasifae; rileggiamo il percorso di Arianna, protagonista di un’infanzia dorata, abbandonata da Teseo, sposa di Dioniso, donna dalle molte morti. Una tavoletta diventa l’indizio per riconsiderare il desiderio che acceca Fedra e il raffronto con più voci permette di guardare con altri occhi la metamorfosi di Medea fanciulla innamorata, straniera in Tessaglia, infanticida assetata di vendetta. Amore e odio, tradimenti e malefici convivono con dati storici e artistici, ai quali si aggiunge quel pizzico di fantasia indispensabile per creare biografie coerenti e dare un’anima a queste donne nelle cui storie la parola si fa immagine e l’immagine ci tramanda una realtà diversa rispetto a quella codificata dai classici.
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Dal tetto di casa vedo il mondo. Riflessioni di una donna guida alpina per le sue figlie sull'importanza di coltivare i propri sogni

Torretta, Anna
Editore: Corbaccio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Riflessioni per i figli sull'importanza di coltivare i propri sogni. Classica situazione al tempo del Covid: una persona in famiglia risulta positiva e scatta il lockdown per tutti. Ed ecco una mamma, un padre e due bambine bloccati in casa per una decina di giorni. Dieci giorni di noia assoluta o un'occasione da non sprecare per stare insieme, magari in modo nuovo e senza dar nulla per scontato? Se la mamma fa la guida alpina e si chiama Anna Torretta la risposta è senz'altro la seconda. Invece di immergersi nello smartphone o davanti alla TV si organizza una spedizione in Terra di Casa. Obiettivo: la conquista del tetto. Campo base il soggiorno, campi intermedi il giardino, le stanze e i balconi su cui ci si arrampica e dove si dorme in tenda. E, in questo tempo sospeso ma così attivo, Anna parla alle figlie di dieci e cinque anni del suo rapporto con la montagna, dell'importanza del lavoro di squadra, della tenacia e della resilienza che bisogna imparare ad allenare fin da piccoli per realizzare i propri sogni, che sono l'essenza della vita. Fra racconti di spedizioni, di salite, di cascate di ghiaccio, di incontri con donne di tutto il mondo, e descrizioni della vita quotidiana e della gestione della famiglia, questo libro diventa una vera fonte di ispirazione per tutte le donne che si dividono fra lavoro e famiglia, trovando sempre un tempo di qualità in un ambito e nell'altro, e senza mai rinunciare alla realizzazione di sé.
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Le fratture della memoria. Storia delle donne in Italia dal 1848 ai nostri giorni

Severini, Marco
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L’opera ricostruisce gli ultimi 175 anni di storia delle italiane nella consapevolezza di quanto sia stato lungo, complesso e frastagliato il cammino che le ha portate nella vita pubblica e verso la modernità. Il libro adotta un linguaggio piano e lineare e alterna analisi a sintesi, approccio biografico-prosopografico a riflessioni storiografiche, considera il peso della tradizione e l’importanza delle trasformazioni. Uno spazio particolare viene assegnato ai principali frangenti di cesura nel lungo cammino dell’emancipazione e dell’identità femminile. Senza perdere di vista l’intento di una ricostruzione d’insieme, l’opera si sofferma sulle donne, sulle vicende e sugli eventi dimenticati, sulle fratture della memoria e sul rapporto tra quest’ultima e la storia: un rapporto osmotico, essenziale per chi cerca nella conoscenza del passato utili chiavi di lettura per il presente.
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Un'altra donna

Guerra, Jennifer
Editore: UTET
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Per millenni la donna è stata definita per difetto rispetto all'uomo: secondo Platone la donna è meno virtuosa, per Rousseau è più debole e passiva, per Schopenhauer ha minor raziocinio. E se il carattere femminile era ridotto a una semplice somma di difetti e limitazioni, lo stesso succedeva al corpo, meno adatto alle fatiche e al lavoro, gravato dal peso del ciclo mestruale e della gravidanza, spesso un vero e proprio ostacolo, o almeno un ingombrante fardello. Il sesso femminile era insomma una semplice deviazione dalla normalità, dal vero Sesso, quello maschile. Ed è su questa idea che si sono gettate le fondamenta della sottomissione femminile, forgiate le chiavi con cui le donne sono state relegate dentro lo spazio domestico. Oggi il sistema patriarcale che per secoli ha governato la società è sistematicamente contestato e anche le differenze biologiche o culturali tra i generi, saldo fondamento del vivere occidentale, non sono più un dato oggettivo. Gli steccati che dividono le donne dagli uomini stanno rapidamente rovinando, come spiega in questo breve libro acuminato Jennifer Guerra: «Non c'è più un confine da attraversare, per determinare quella divisione, ma si è aperto uno spazio di possibilità. Qualcosa che non nasce, diventa». Sembra poco, ma è il primo passo di una rivoluzione copernicana, un cambiamento capace di sovvertire la gerarchia sociale primaria, ovvero quella tra i sessi. E se i sessi perdono la loro funzione, che cosa può succedere alla società?
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Padri e figlie. Allenarsi alla parità di genere

Grammatico, Girolamo
Editore: Ultra
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
Cosa desidera un genitore per i propri figli e le proprie figlie? Forse tutte le innumerevoli risposte a questa domanda ruotano intorno a tre fondamentali desideri che abitano la prospettiva del genitore: che i figli e le figlie siano felici, liberi o libere e autonomi o autonome. Ma al di là di tutte le incognite che ci riserva il futuro, è chiaro che per una donna, ancora oggi, conquistare la propria felicità, la propria libertà e la propria autonomia sia più difficile che per un uomo. E lo è perché la parità di genere non è ancora un'ovvietà, perché continuiamo a vivere all'interno di una cultura prevalentemente maschilista e legata alle logiche del patriarcato. Da ciò nasce l'esigenza di molti padri di diventare uno strumento di cambiamento non solo per le proprie figlie, ma anche per quel nuovo maschile che sta emergendo, a favore di una società più collaborativa e paritaria. Il padre di oggi non può ignorare le dinamiche tradizionali della propria cultura e sa che per cambiarle è necessario che lavori su se stesso in modo nuovo, che si prenda cura della responsabilità specifica che hanno certi condizionamenti nel modellare i propri figli, siano femmine o maschi. Un libro di coaching "umanistico" per allenare le capacità dei padri di rendere questa società un luogo che accolga le nostre figlie (e i nostri figli) e permetta loro di sviluppare il proprio potenziale, affinché ognuna realizzi se stessa e possa essere felice, libera e autonoma. Che tu abbia figlie femmine o figli maschi, questo libro, oggi, parla a te.
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Principesse. Eroine del passato, femministe di oggi

Marchetta, Giusi
Editore: Add Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Bionde, bellissime e sempre in attesa di un principe: le principesse delle fiabe tradizionali hanno abitato il nostro immaginario per generazioni. Eppure, nonostante l’empowerment (“puoi fare ed essere tutto quello che vuoi, bambina, se ti impegni abbastanza”), la svolta del me too e serie tv in cui compaiono donne capaci di scegliere la propria storia, qualcosa delle principesse resta aggrappato alla parte più profonda di noi. Con una scrittura che mette insieme fiction e non fiction, "Principesse" racconta come leggere Xena, Scully, Buffy, Carrie e altre figure del nostro immaginario pop ci aiuterà ad avere uno sguardo più aperto, perché le bambine (e i bambini) di oggi meritano di più che sognare di ritrovarsi ostaggio di un drago o di essere trucidate da una matrigna gelosa per guadagnarsi l’onore di sposare il primo che passa. Per ricominciare abbiamo bisogno di principesse che siano davvero nuove, più di Elsa di Frozen.
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Comprare moglie. Cronache di schiavitù e violenza

Forbice, Aldo
Editore: Marietti 1820
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
In Congo c'è un uomo che da anni cura le donne vittime di stupri di guerra. O, meglio, come lui sostiene, le "ripara". È un chirurgo e ha fondato un ospedale. In Bangladesh c'è un paese poverissimo ai confini con l'India che è diventato una piccola capitale del sesso a pagamento con ragazzine dai 13 ai 15 anni. In Afghanistan, Yemen, Nigeria e Ruanda sono numerosi i casi di giovanissime spose vendute dai genitori ad anziani mariti. Un business molto redditizio è il commercio di donne vietnamite, nordcoreane, del Laos e del Pakistan, costrette a matrimoni forzati, prostituzione e cybersesso. L'autore di questo libro, che da anni si occupa di diritti umani, ha scelto storie vere per raccontare le tragiche vicende che portano ogni giorno alla violenza, alla sofferenza e spesso alla morte, donne, ragazze e bambine di ogni età. Postfazione del politologo Gianfranco Pasquino. Prefazione di Emma Pomilio.
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I femminicidi che hanno sconvolto l'Italia. Da Giulia Tramontano a Yara Gambirasio, da Sarah Scazzi a Chiara Poggi e Meredith Kercher: 100 storie di donne uccise da chi diceva di amarle

De Stefano, Bruno
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Quella dei femminicidi è una piaga che purtroppo non accenna a fermarsi. Quasi quotidianamente i media danno notizia di omicidi che hanno come vittime le donne, spesso uccise da mariti, compagni, ex o familiari: una scia di sangue che non manca di suscitare sgomento e rabbia a ogni nuovo caso. Bruno De Stefano racconta i cento femminicidi che più hanno segnato l'opinione pubblica italiana, analizzandoli e rilevando le zone d'ombra tralasciate dagli esiti processuali. Da Giulia Tramontano a Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, da Meredith Kercher a Chiara Poggi, da Melania Rea ad Agitu Ideo Gudeta: una raccolta di casi brutali e scioccanti a testimonianza di un complesso fenomeno sociale tanto grave quanto radicato. I più noti casi di femminicidio avvenuti nel nostro Paese: Giulia Tramontano; Simonetta Cesaroni; Roberta Siragusa; Melania Rea; Mariella Anastasi; Elisa Claps; Pamela Mastropietro; Jennifer Zacconi; Carol Maltesi; Antonella Russo; Sarah Scazzi.
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Crescere un figlio femminista. Manuale di educazione antisessista per figli maschi

Blanc, Aurélia
Editore: Odoya
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Da tempo ormai riflettiamo sul significato del femminismo, ci impegniamo a educare le nostre figlie a essere emancipate e indipendenti. Combattiamo a scuola, al lavoro, nelle nostre stesse famiglie per sfatare i luoghi comuni e offrire alle ragazze pari opportunità rispetto ai loro coetanei maschi. Eppure continuiamo a crescere i nostri figli all'interno dello stesso modello patriarcale, come se fosse possibile decostruire il sessismo senza mettere in discussione la nostra idea di virilità. Nei cortei femministi si fa sempre più frequente uno slogan: "Non proteggere tua figlia, educa tuo figlio!". Aurélia Blanc sviscera gli stereotipi e raccoglie strumenti e consigli per aiutare i genitori a crescere i propri figli in modo antisessista. Descrive come i bambini, ingabbiati dalle norme della virilità, soffrano di una visione violenta della mascolinità, che li ha portati a reprimere il loro essere, i loro sentimenti e i loro veri desideri. Allora sfatiamo un po' di luoghi comuni: no, i cervelli di ragazzi e ragazze non sono "cablati" in modo diverso, e no, giocare con le bambole non lo fa "diventare" gay! Il rosa non è un colore da femmine, né la danza uno sport poco virile. Parlare con i nostri figli di questioni come il consenso, l'educazione sessuale, la parità di genere li aiuterà a diventare persone indipendenti, capaci di sviluppare rapporti basati sul rispetto e sulla fiducia. Adottare un'educazione femminista significa dare la possibilità ai nostri ragazzi di sviluppare la propria unicità coltivando un'imprescindibile libertà personale.
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Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento

Leardini Isabella (cur.)
Editore: Vallecchi Firenze
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STUDI LETTERARI
Escluse dal canone, narrate per la loro eccezionalità, per i loro amori o per i loro troppo brevi destini, fino ad ora sono arrivate a noi con la forza di un paradosso: evidenti benché invisibili, ammesse per la loro unicità. Eppure non erano casi isolati, nella poesia italiana del Novecento le donne c’erano; hanno pubblicato con i più grandi editori, diretto riviste militanti, partecipato attivamente alla vita letteraria e al lavoro editoriale, fondato i premi più ambiti. Molte di loro hanno intercettato e tradotto per prime le grandi voci internazionali. Lette, ascoltate, sostenute o criticate dai loro illustri colleghi e amici, all’ultimo momento sono state comunque rimosse. Questa costellazione non è stata visibile nel suo disegno d’insieme, non ha potuto orientare la rotta. È tempo di guardarla brillare, accoglierla come tradizione, riconoscerne la traiettoria e una nuova, più ampia narrazione. Leggerle finalmente insieme è necessario, non perché debbano essere relegate in un canone di genere, ma perché fino ad ora raramente abbiamo avuto la possibilità di farlo.
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Parità di genere e politiche pubbliche. Misurare il progresso in Europa

Profeta, Paola
Editore: Università Bocconi Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Nonostante gli impegni formali assunti dalle Nazioni Unite e dalla Commissione Europea per migliorare gli squilibri di genere, negli ultimi decenni i progressi verso la parità di genere sul mercato del lavoro e nelle posizioni decisionali nell'economia e nella politica sono progrediti a un ritmo scoraggiante e lento. I paesi europei sono stati proattivi nel sostenere politiche come il congedo di paternità e le quote di genere per i consigli di amministrazione delle imprese, ma misurare l'efficacia di queste iniziative si è rivelato difficile, Il libro offre un'attenta analisi comparativa delle politiche di genere in Europa, fornendo una panoramica approfondita di come le politiche pubbliche stiano plasmando l'uguaglianza di genere e di come la presenza delle donne nelle posizioni decisionali in economia e politica stia a sua volta disegnando nuove politiche pubbliche. Paola Profeta basa la sua analisi su dati inediti e su una prospettiva interdisciplinare innovativa per comprendere il rapporto tra uguaglianza di genere e politiche pubbliche e il loro impatto sull'economia e la società europea, con lezioni che risuonano anche al di fuori del vecchio continente.
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Iran, donne e rivolte

Hejazi, Sara
Editore: Scholé
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Con più di ottanta milioni di abitanti e un mosaico di minoranze etniche e religiose, nell'Iran di oggi molte questioni si sovrappongono. In questo grande puzzle, le donne si trovano a muoversi, a vivere, a lavorare in un contesto politico e legislativo che le penalizza. Le proteste caratterizzate dallo slogan “Donna, vita e libertà” rappresentano uno spartiacque tra un mondo che sta morendo – quello dell'Islam politico e della religione come cornice di riferimento per regolamentare una società ormai moderna a tutti gli effetti – e una fase nuova, tutta da definire, che sta tentando di prendere forma sotto i nostri occhi. Una lettura della storia iraniana più recente che rivela aspetti interessanti e sorprendenti: il respiro cosmopolita della rivoluzione islamica del 1978-79, il suo impatto sulla condizione femminile degli strati popolari della società, l'urbanizzazione, la lotta all'analfabetismo e l'accesso femminile di massa all'università, la rivoluzione digitale e la crescente secolarizzazione, la “polizia morale” e il femminismo.
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Aleksandra Kollontaj. La valchiria della rivoluzione

Carrère d'Encausse, Hélène
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Chi è Aleksandra Kollontaj? Un'aristocratica russa, che molto presto rifiuta il suo ambiente e sceglie la rivoluzione. Prima donna al mondo a diventare ministro, al fianco di Lenin. Prima donna ambasciatrice del suo Paese. Grande oratrice multilingue, scrittrice eccellente, teorica dell'emancipazione femminile. Questo libro racconta la vita straordinaria e multiforme di Aleksandra Kollontaj. Aristocratica russa convertita al comunismo, la troviamo attivista nella rivoluzione del 1905 e poi, nel 1917, al fianco di Lenin. Unica donna a far parte del suo governo, sarà la prima al mondo nel ruolo di ministro – commissario del popolo. Così come, cinque anni dopo, sarà la prima donna a diventare ambasciatrice del suo Paese. Oratrice plurilingue di grande carisma, è anche un'intellettuale di rango, autrice di saggi e romanzi. Donna appassionata e innamorata, è teorica dell'amore libero e sostenitrice dell'emancipazione femminile e dei diritti delle donne. È celebre per la sua bellezza inalterabile e la sua costante eleganza, prefigurando le icone mediatiche del XX secolo. Non ultima, fra le sue prodezze, l'essere sopravvissuta alla follia distruttrice di Stalin, sfuggendo al destino tragico della vecchia guardia bolscevica. Hélène Carrère d'Encausse ha raccolto in questo volume, che si legge come un romanzo, una documentazione considerevole – archivi, scritti di Kollontaj, memorie dei bolscevichi presenti all'epoca – e gli studi storici a lei consacrati.
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Scopriti. Perché le battaglie femministe iniziano tutte dal corpo

Zollino, Giulia
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
ll corpo femminile è da sempre un crocevia di battaglie e rivendicazioni. Fin da piccole, alle donne viene chiesto di aderire a certi standard di bellezza, che presuppongono un corpo magro, depilato e perennemente giovane. Si insegna loro a dire sempre «sì», a essere accoglienti, accondiscendenti, accudenti, specie nei confronti dei maschi. E poi a stare composte, coperte, a non occupare spazio e a non alzare la voce. Giulia Zollino ha vissuto questa educazione – o, sarebbe meglio dire, diseducazione – sulla propria pelle. La sua infanzia e adolescenza sono trascorse all'insegna dell'inadeguatezza e della colpa, il corpo le appariva come un oggetto distante da modificare o mortificare, e l'amore, sperimentato anche attraverso una relazione problematica, era solo gelosia e oggettivazione. Poi, però, ha incontrato il femminismo. È successo a Bologna, durante gli anni burrascosi dell'università, tra gruppi di discussione, letture e orgasmi. Ed è stato amore a prima vista. Questo incontro ha segnato uno spartiacque tra un prima e un dopo, da qui è partito il suo percorso di ribellione e riscoperta di sé. Il femminismo le ha insegnato a distruggere i miti nocivi, come quello della bellezza, permettendole di accettare e riappropriarsi del suo corpo. Le ha permesso poi di riconciliarsi con il suo desiderio, rivelando come il piacere, proprio e altrui, se consensuale, possa essere libero e svincolato da una visione sessista dei ruoli. Ma soprattutto, grazie al femminismo, è riuscita a disfarsi della mentalità patriarcale che la ingabbiava e rendeva infelice e a ricostruire un nuovo modo di essere, esistere, amare. In questo libro, intimo e appassionato, ripercorre il suo vissuto personale trasformandolo in universale. E, toccando i temi fondamentali della filosofia femminista, delinea una storia di emancipazione che parla a tutte e a tutti.
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Storia delle donne nel regime fascista

De Grazia, Victoria
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Mentre nel mondo si diffondevano nuovi modelli di emancipazione femminile, in Italia il ventennio fascista lasciava un’impronta profonda su tutto ciò che riguardava le donne, dalla cultura del corpo alle pratiche educative, dal lavoro alla scuola, dalla partecipazione politica alla definizione dei loro doveri e diritti davanti alla legge. Sprovvisto di alcun progetto preciso quando giunse al potere, se non quello di ristabilire l’ordine, al momento della caduta il fascismo aveva creato un modello di patriarcato onnicomprensivo, che si differenziava dai regimi liberali, ma anche dalla Germania nazista e dal Giappone imperiale. Per capire come ciò abbia influenzato la condizione delle donne nella società italiana e come le donne stesse abbiano registrato i mutamenti di quell’epoca, Victoria de Grazia si avvale di una vasta gamma di fonti – dagli archivi politici alle statistiche sull’aborto, dal romanzo rosa alle leggi sulla paternità – cogliendo l’operato di un sistema tanto più subdolo perché normalizzato. Forte di una prospettiva più ampia, alimentata dagli studi coloniali, post-coloniali e di genere, e sostenuta dal cambiamento della storiografia femminista, l’autrice estende oggi il campo di indagine a questioni rimaste inesplorate, tra cui il ruolo che il regime attribuì alle «colonizzatrici», impegnate a rafforzare l’immagine dell’Italia quale «nazione superiore». «Il risultato – scrive de Grazia – fu una società di frontiera che offriva alle donne bianche maggiori libertà che nella metropoli, ma al contempo le imprigionava nei concetti imperiali di prestigio razziale e status sociale». Il libro non solo resta un punto di riferimento per chiunque voglia conoscere e approfondire quei decenni, ma si conferma un inesauribile scavo nella memoria collettiva del paese, con l’ambizione di collegare il passato al presente e colpire al cuore il sistema patriarcale di stampo fascista.
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Mozart era una donna. Storia al femminile della musica classica

De Laleu, Aliette
Editore: Odoya
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
No, Mozart non era una donna. Ma avrebbe potuto esserlo: Maria Anna Mozart è stata, come suo fratello, un prodigio musicale, prima di doversi sposare e sparire dalle scene ma anche dai libri, dai film e dalla storia. Risultato: nessuno si ricorda di lei. Chi può vantarsi di saper citare anche solo una compositrice donna? Conoscete forse Cassia, una delle prime della storia? Ildegarda di Bingen, donna di potere e pioniera della musica medievale? O forse Élisabeth Jacquet de La Guerre, protetta di Luigi XIV e geniale clavicembalista? Hélène de Montgeroult, dopo essere sfuggita alla ghigliottina grazie al suo virtuosismo, ha scritto uno dei metodi di insegnamento del pianoforte più importanti della storia. Altre, come Clara Schumann, Fanny Mendelssohn o Alma Mahler, hanno visto il loro talento e il loro nome rimanere all'ombra di un grande uomo. Maria Anna Mozart è un simbolo, la prova che la damnatio memoriae delle donne dalla storia della musica classica è tale da aver dimenticato persino la sorella del compositore più famoso al mondo. Ma è anche un pretesto per ricordare compositrici, strumentiste, direttrici d’orchestra, fondatrici di ensemble… tutte le donne che hanno dovuto rinunciare al successo. Eppure proprio a loro la musica classica deve tanto, ed è arrivato il momento di riconoscerlo. Con passione comunicativa e impegno, Aliette de Laleu si sforza di riparare a secoli di invisibilità restituendo alle donne il loro posto nella storia della musica. Perché non c’è vocazione senza modelli, né progresso senza eredità. E non ci sono persone geniali che non portino con sé una storia avvincente.
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Il mondo scarlatto. Disuguaglianze e pregiudizi: alla ricerca della parità di genere

Maldotti, Giada
Editore: Mondadori Electa
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Cosa significa essere donna nel ventunesimo secolo? Quanto è lunga la strada che porta a un'effettiva parità di genere? "Il mondo scarlatto" è un'indagine sulla condizione femminile lontana tanto dalle visioni monolitiche e stereotipate della donna (e di un maschio nemico per natura), quanto dall'idea che il "secondo sesso" ormai abbia tutto. Negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti, ma anche nei Paesi considerati più "civili" permangono gravi disparità (su tutte, il famoso gender pay gap). E mentre l'Occidente esalta l'empowerment femminile, sfrutta migliaia di donne nei Paesi in via di sviluppo. E che dire della scarsa rappresentanza politica, o delle discriminazioni nel mondo della moda e dello sport? Per non parlare delle vittime del traffico di esseri umani, o della violenza che ancora affligge le vite di troppe donne in tutto il mondo. Grazie a una mole sorprendente di dati e ricerche internazionali, Giada Maldotti passa in rassegna sia le questioni più scottanti sia le più trascurate (sapevate che l'aumento della siccità penalizza soprattutto le donne?). Nasce così la proposta di un femminismo gentile, ma d'azione e pragmatico. Un appello al coraggio delle stesse donne, perché diano spazio alle proprie qualità e difendano i propri diritti, partendo dalla realtà in cui operano tutti i giorni.
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Il quartetto. Come quattro donne hanno riportato in vita la filosofia

Mac Cumhaill, Clare ; Wiseman, Rachel
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Oxford, 1º maggio 1956. Nella solennità della Bodleian Library, tra decine di professori riuniti per conferire la laurea honoris causa all'ex presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman, solo la filosofa Elizabeth Anscombe dichiara la sua netta contrarietà. Un simile riconoscimento, dice, non deve essere assegnato a chi, ordinando il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, si è reso colpevole della morte di migliaia di innocenti. Se lo facessimo, afferma, non saremmo più in grado di discernere ciò che è bene da ciò che è male, né di riconnettere azioni e valori, scelte e princìpi morali. Se lo facessimo, conclude, la filosofia dovrebbe «ricominciare da zero». Anscombe non era l'unica a constatare la necessità di una «nuova filosofia». Dopo la guerra, il nazismo e lo sterminio degli ebrei, dopo milioni di morti e profughi, anche Philippa Foot, Iris Murdoch e Mary Midgley, giovani e brillanti studiose di filosofia, ritenevano di dover ripartire dalle domande fondamentali: «Cos'è moralmente giusto fare?», «Quali princìpi morali dobbiamo scegliere?», «Esiste un criterio oggettivo di moralità?». Domande che soltanto dieci anni prima i «ragazzi di Oxford» avrebbero liquidato come irrilevanti, cascami della vecchia speculazione metafisica destinata a soccombere di fronte al nuovo complesso di metodi analitici e scientifici del positivismo logico. Il secondo conflitto mondiale, però, aveva strappato questi studenti geniali dalle aule accademiche disperdendoli nei vari teatri di guerra. Fu così che le quattro giovani donne poterono dedicarsi alla filosofia secondo il loro peculiare punto di vista, tornando cioè alla «realtà della vita umana nella sua dimensione interpersonale», nel suo «caotico contesto quotidiano», dove la Conoscenza, il Bene e la Bellezza possono farci da guida e collegare l'etica, le scelte e le responsabilità individuali a «ciò che conta veramente». Il lavoro di Mac Cumhaill e Wiseman racconta una storia di coraggio intellettuale al femminile e riscopre quattro brillanti filosofe, che da amiche condivisero riflessioni, ma anche stanze, vestiti e amori, e che in un ambiente da sempre dominato dagli uomini seppero conquistarsi un ruolo di assoluto primo piano.
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Un lavoro da donne. Saggi sulla musica

[Gleeson Sinéad (cur.); Gordon Kim (cur.)]
Editore: Sur
Reparto ARTE
Sottoreparto MUSICA
Così come comporre e suonare, anche scrivere di musica è stata un'attività tradizionalmente più maschile che femminile: questa antologia – curata da Kim Gordon, iconica bassista dei Sonic Youth, e dalla scrittrice irlandese Sinéad Gleeson – ribalta la prospettiva, dando la parola a sedici donne (narratrici, giornaliste, produttrici, musiciste) sulla musica che le appassiona. Una guida all'ascolto dal folk al jazz, dal rock alle sonorità sperimentali; un viaggio fra continenti, epoche e tradizioni diverse; una polifonia di voci femminili che espande i nostri orizzonti, sonori e non solo. Prefazione di Claudia Durastanti.
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Noi, afghane. Voci di donne che resistono ai talebani

[Capuzzi Lucia; Daloiso Viviana; Mariani Antonella]
Editore: Vita e Pensiero
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Mariam, Zarifa, Madina, Shaza… Donne senza diritti, donne che vivono in prigioni di stoffa, donne che non possono più lavorare né completare gli studi. Donne che nell'Afghanistan dei taleban hanno solo una possibilità per esistere: scomparire. Sono alcune delle oltre quaranta protagoniste alle quali le giornaliste di «Avvenire» hanno dato voce nella campagna #avvenireperdonneafghane svoltasi nei primi mesi del 2023 sulle pagine del quotidiano e online. Storie intense raccolte insieme per la prima volta in questo libro: di sofferenza, come quella di Roqia, che da Kabul racconta come il suo sogno di diventare pilota è naufragato nei divieti dei fondamentalisti islamici; ma anche di tenacia, come quella che nella capitale vietata alle donne ha consentito a Meena di proseguire la sua attività di catering. In questo libro ci sono le lettere inviate dall'Afghanistan ad «Avvenire» da insegnanti che hanno perso il lavoro, da infermiere che invece resistono, da operatrici umanitarie che ogni giorno temono che un nuovo divieto possa sbarrare loro la strada. A impreziosire i racconti e le testimonianze, le intense immagini scattate dalla fotografa romana Laura Salvinelli, più volte inviata in Afghanistan a testimoniare con il suo obiettivo che la luce non abbandona mai le donne afghane, nemmeno nei momenti più bui. A queste immagini si sono ispirate scrittrici del calibro di Mariapia Veladiano, Ritanna Armeni, Marina Terragni, Tiziana Ferrario e Silvia Resta per le loro riflessioni sul dolore di essere donna, oggi, nell'Emirato islamico dei taleban.
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E 'l modo ancor m'offende. Voci di donne vittime di femminicidio

Dell'anno, Maria
Editore: San Paolo Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Undici donne che non ci sono più. Undici voci di donne ricostruite con gli atti processuali e con testimonianze dirette. Undici donne che si tolgono il velo della violenza subita e ci raccontano la loro versione della storia. Le voci di queste undici vite spezzate ci aprono gli occhi e rispondono a domande che non possiamo evitare: Cosa pensavano queste donne della loro vita, dei loro uomini, del loro essere mogli e madri? Come hanno lottato per riacquistare una vita libera dalla violenza maschile? Chi poteva e doveva aiutarle? Cosa ha fatto per loro lo Stato di cui erano cittadine? Cosa deve cambiare nella nostra cultura e nel rapporto tra uomini e donne? E cosa può fare ciascuno e ciascuna di noi per cambiarlo? "Offesa credo sia il termine che meglio descrive la mia prima reazione emotiva alla lettura, o meglio all'ascolto, di queste voci di donne private della vita, e prima ancora, da vive, del diritto di parola. D'altronde io sono donna, con l'aggravante di essere madre di una di queste vittime di femminicidio: parte offesa a pieno titolo... (dalla postfazione di Giovanna Ferrari). "Dare voce alle donne è una parte fondamentale di questo cambiamento, a quelle accolte nei centri antiviolenza, ma anche a tutte quelle che sono state uccise da uomini che con lucida determinazione hanno voluto ridurle al silenzio" (dalla prefazione di Nadia Somma).
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Dalla parte delle bambine. L'influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita

Gianini Belotti, Elena
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
La tradizionale differenza di carattere tra maschio e femmina non è dovuta a fattori "innati", bensì ai "condizionamenti culturali" che l'individuo subisce nel corso del suo sviluppo. Questa la tesi appoggiata da Elena Gianini Belotti e confermata dalla sua lunga esperienza educativa con genitori e bambini in età prescolare. Ma perché solo "dalla parte delle bambine"? Perché questa situazione è tutta "a sfavore del sesso femminile". La cultura alla quale apparteniamo ­ come ogni altra cultura ­ si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere: fra questi anche il "mito" della "naturale" superiorità maschile contrapposta alla "naturale" inferiorità femminile. In realtà non esistono qualità "maschili" e qualità "femminili", ma solo "qualità umane". L'operazione da compiere dunque "non è di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso cui appartiene".
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La guerra contro le donne

Segato, Rita Laura
Editore: Tamu
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Ogni femminicidio, che l’immaginario comune continua a erotizzare, è un messaggio di conferma che «qualcosa di molto importante» per l’ordine attuale del mondo poggia sulla subordinazione delle donne, sulla loro esclusione e riduzione a vittime. Partendo da quelle comunità del continente latinoamericano che avevano e hanno «progetti diversi» quanto ai rapporti di genere, ancora oggi esposte alla conquista coloniale, l’antropologa argentina Rita Laura Segato si distacca nettamente dalle letture eurocentriche che confinano la violenza di genere nella sfera del privato, accettando la sfida interpretativa posta dalla cruenta scia di crimini contro le donne. Una sfida pienamente pubblica e politica che ha dato a questo volume una risonanza globale. La posta in gioco è una cessazione della violenza che passa per una profonda trasformazione delle mentalità e per l’accettazione di un mondo «al plurale». Prefazione di Susanna Mantioni.
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La riforma del cognome in Italia. Tra diritto all'identità e promozione della parità di genere

Editore: Blonk
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Questo volume vuole fare il punto su “La lunga storia del nuovo cognome”, una delle più significative battaglie della Rete per la Parità e di altre associazioni e istituzioni che, da anni, si impegnano perché trovi finalmente compimento quanto previsto dalla sentenza n. 286 del 2016 della Corte costituzionale. Dal 2016, quindi, se i genitori sono d’accordo, è possibile aggiungere il cognome della madre a quello paterno; ma non basta: occorre una riforma organica del cognome unitamente alla diffusione di una maggiore consapevolezza, presso la cittadinanza, di cosa significhi e implichi il perdurare della tradizione di attribuzione esclusivamente patrilineare del cognome. E poiché l’obiettivo della democrazia paritaria passa per la presa di coscienza di come si costruiscono le identità, le università di Roma “Tor Vergata” e della Tuscia, con il Forum del terzo settore del Lazio, hanno fatto proprie le istanze della Rete per la Parità attraverso le conoscenze e competenze che sono loro proprie.
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Lavoro diseguale. Voci, esperienze e immaginari delle donne

Davoli, Chiara ; Tarditi, Valeria
Editore: Castelvecchi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Qual è la concezione che le donne hanno del lavoro e che ruolo ha questo nella loro vita? Quali sono le soddisfazioni e le frustrazioni che comporta? Quale impatto ha avuto la pandemia sulla loro situazione professionale? “Lavoro diseguale” riflette sulla condizione lavorativa femminile nella società contemporanea partendo dalle voci delle donne intervistate, che raccontano le proprie esperienze nel mercato del lavoro, le discriminazioni subite, ma anche la loro quotidianità, gli impegni relativi al lavoro non retribuito così come le attività partecipative in ambito sociale e politico. Ne risulta un quadro articolato da cui emerge, ancora vivida, tutta la complessità dei grandi temi affrontati dalla letteratura femminista e delle rivendicazioni dei movimenti per le donne. Prefazione di Maura Cossutta; Postfazione di Giulia Rodano.
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Pizza Mussolini

Umuhoza Delli, Marilena
Editore: Red star press
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Marilena, nata e cresciuta a Bergamo, ha trascorso la sua giovane vita a difendersi dai colpi bassi del razzismo: «Negra!»; è l'insulto che le è stato rivolto più spesso. A migliaia di chilometri di distanza, in Malawi, la venuta al mondo di Luna è stata salutata con un presagio di sventura a causa di un colore troppo chiaro della pelle: «Strega!»; è ciò che da allora le hanno urlato contro ovunque. Senza che le due ragazze sappiano nulla del proprio passato, c'è qualcosa di importante a unire Luna e Marilena. Gli abusi che subiscono in quanto donne, prima di tutto: identici, sia pure all'interno di contesti tanto lontani. Ma la relazione è ancora più forte di quello che si potrebbe immaginare: il filo rosso di una scoperta che, pagina dopo pagina, attraversando tre nazioni, due continenti e la tormentata eredità storica italiana, l'autrice di Pizza Mussolini consegna alle lettrici e ai lettori come un dono prezioso. La vicenda di un legame impossibile da nascondere: una scoperta fondamentale affinché le due ragazze ritrovino, insieme a loro stesse, l'orgoglio per la propria identità.
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Mio figlio è femminista. Crescere maschi disertori del patriarcato

Lanfranco, Monica
Editore: Vanda Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
«Se vi state chiedendo, essendo madre, padre o comunque punto di riferimento educativo di un bimbo o un ragazzo, se sia possibile trasferire le idee del femminismo in un giovane maschio d'oggi la risposta è decisamente sì». Educare fin da piccoli i bambini al rispetto dell'altra è una straordinaria occasione per cambiare il mondo e dare una spallata alla cultura misogina. In questo libro troverete suggerimenti e fonti su come guidare i cuccioli di uomo che state allevando, ad usare uno sguardo divergente, curioso ed empatico verso l'altra da sé, a non riprodurre lo stereotipo virilista e misogino, a seguire un percorso di emancipazione comune, disertando il patriarcato e liberandosene a sua volta. Prefazione di Tiziana Valpiana.
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Donne guerriere. Le grandi condottiere che hanno cambiato la storia

Liberti, Matteo
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Da Atena a Giovanna d'Arco, dalle aviatrici della seconda guerra mondiale alle combattenti dei giorni nostri Da Giulio Cesare a Napoleone Bonaparte, sono molti i nomi di grandi condottieri e guerrieri conosciuti praticamente da tutti. È grazie a personalità del genere, celebrate dalla storiografia, che tendiamo ad associare l'arte della guerra e le gesta militari alla sfera prettamente maschile; eppure, per quanto spesso poco conosciute, altrettante sono le donne che hanno saputo ritagliarsi il proprio posto nella storia con la forza delle armi. In questo affascinante libro, Matteo Liberti porta alla ribalta le figure femminili che nel corso dei secoli si sono distinte per le proprie doti militari, sia come strateghe sia, soprattutto, come combattenti. Dalle figure mitologiche alle sovrane antiche fino alle donne guerriere dei periodi più recenti, il lettore scoprirà storie eroiche e sorprendenti, capaci di mettere in ombra le tanto decantate controparti maschili. Dalla dea Atena alle Valchirie, dalla regina Boudicca alle sorelle Trung, da Giovanna d'Arco ad Anita Garibaldi, dalle spietate brigantesse alle letali aviatrici della seconda guerra mondiale: un viaggio appassionante alla scoperta delle più grandi guerriere della Storia. Abili strateghe ed eroiche combattenti che hanno attraversato la storia e sono entrate nella leggenda. Semiramide, Zenobia, Matilde di Canossa, Giovanna d'Arco, Caterina Sforza, Inés Suárez, Molly Pitcher, Théroigne de Méricourt, Francesca Scanagatta, Louise Michel, Le amazzoni del Dahomey, Le brigantesse, Soldaderas, Le partigiane, L'unità di protezione delle donne.
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Ritratti di donne. 28 autrici raccontano 28 donne straordinarie. Da Agatha Christie a Whitney Houston

Rattaro Sara (cur.)
Editore: Morellini
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
La vita di ogni donna è costellata di momenti straordinari, difficili, inspiegabili e indimenticabili. Non esiste figura femminile, in nessuna epoca storica, che non abbia imparato a lottare e difendersi fin dall’infanzia e tutte queste battaglie spesso sono state fatte solo per far valere le proprie passioni, i propri affetti o semplicemente per difendere il proprio onore e la propria indipendenza. Battaglie che hanno sempre contribuito a lastricare il sentiero su cui, oggi, ognuna di noi cammina. Non possiamo costruire il futuro se non conosciamo il passato e se oggi il futuro di una giovane donna si presenta come un ventaglio di possibilità concrete di realizzare i propri sogni, lo dobbiamo ai sacrifici, alle ingiustizie denunciate e alle gesta di coraggio delle grandi donne del passato. In questa antologia ne incontriamo 28 e ognuna di loro ci racconta un momento decisivo o importante della sua vita. Donne diverse tra loro per idee, valori, possibilità, origini ed epoca, tutte capaci di essere fonte di ispirazione. Sotto la guida di Sara Rattaro, 28 autrici hanno raccontato una scena indimenticabile della vita della loro eroina.
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Le italiane si confessano

Parca, Gabriella
Editore: Nottetempo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
"Una società fatta dagli uomini e per gli uomini, in cui la donna è soltanto un ospite", scrive lapidaria Gabriella Parca alla pubblicazione, a fine anni Cinquanta, di Le italiane si confessano. E l’Italia di quegli anni è proprio così, un mondo fondato su inscalfibili, "naturali" pregiudizi maschilisti. Per questo il libro fa scandalo, e continuerà a farlo per almeno altri due decenni. Lascia infatti parlare le donne, che si raccontano in oltre trecento lettere inviate alla "piccola posta" di due settimanali femminili, lettere mai pubblicate perché ritenute troppo problematiche, troppo scabrose. Attraverso l’abilissimo montaggio operato da Parca, conosciamo le storie, le ansie e le incertezze di giovani infatuate dell’uomo sbagliato, o che scoprono il sesso per la prima volta, coltivano ambizioni di carriera, devono sottostare ai rigidi dettami della famiglia. Queste testimonianze dirette compongono un ritratto vivissimo e desolante dei rapporti tra i sessi, del privilegio maschile, della quotidiana lotta della donna, "maggioranza oppressa", per trovare un posto all’interno di una società che la considera sempre dopo, dietro, sotto l’uomo. A distanza di anni, con un’appassionata prefazione di Chiara Tagliaferri, torna finalmente in libreria un classico del femminismo italiano.
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Cattive immagini. Design della comunicazione, grammatiche e parità di genere

Bucchetti, Valeria
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Gli artefatti comunicativi di cui ci si avvale per far circolare informazioni, dati, merci e servizi contribuiscono troppo spesso a creare disuguaglianze di genere, diffondendo immagini e rappresentazioni ipersemplificate della realtà che influenzano il pensiero collettivo, rispetto a uomini e donne e ai rapporti tra essi. Attraverso "l'idioletto di genere" gli artefatti vengono accorpati e divengono parte di un gruppo che parla il medesimo linguaggio producendo così un confine. E in questo rapporto di inclusione-esclusione si gioca la relazione tra cose, mondi e genere. Si affermano i modelli della rappresentazione, secondo un principio di separazione tra maschile e femminile, in cui il maschile è norma includente il mondo mentre il femminile è scarto da essa. Le relazioni tra design della comunicazione e androcentrismo, tra cultura della parità e mondo della rappresentazione vengono indagate per isolare gli elementi stereotipici di cui si nutrono tanto la nostra cultura quanto la nostra quotidianità. L'idioletto di genere ha la funzione di etichettare gli artefatti comunicativi, di renderli comprensibili (e dunque riconoscibili), di accorparli facendoli divenire parte di un gruppo che condivide il medesimo linguaggio. Al contempo produce un confine, determinando cosa è compreso e cosa rimane all'esterno del perimetro che traccia. In questo rapporto di inclusione-esclusione si gioca la costruzione della relazione tra cose, mondi e genere. In questo passaggio si affermano non solo i modi della rappresentazione, ma anche i modelli che essi richiamano. Dove il principio di separazione indica la divisione tra maschile e femminile come principi opposti, mentre quello di gerarchia considera il maschile come norma includente il mondo e il femminile come scarto da essa. Il testo si interroga sui modi in cui il design della comunicazione sostiene il potere dell'androcentrismo, sulle relazioni tra cultura della parità e sul mondo della rappresentazione che andiamo a costruire. Attraverso la lettura di alcuni artefatti comunicativi viene analizzato il mondo delle immagini e fatti emergere gli elementi costitutivi di una memoria visiva di cui si nutrono tanto la nostra cultura quanto la nostra quotidianità; sino ad arrivare a cogliere la persistenza di quei motivi iconografici stereotipici che si ripropongono con carattere di ricorrenza e con modalità inalterate nelle situazioni spazio-temporali più diverse.
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Studi femministi dei media. Il campo e le pratiche

Harvey, Alison
Editore: Meltemi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
In Studi femministi dei media, Alison Harvey elabora una visione completa, situata e critica delle pratiche di genere in e attraverso i media: servendosi di un approccio intersezionale, l’autrice rileva il carattere interconnesso delle oppressioni in relazione a genere, razza, classe, abilità e altre costruzioni identitarie. Per la prima volta in italiano, il volume introduce le teorie, i metodi e gli approcci fondamentali che consentono di muoversi in questo ambito. Grazie a un linguaggio piano ma dettagliato, offre una panoramica chiara e accessibile delle questioni cruciali legate alla cultura dei media, sondando passato, presente e futuro del campo, in un’ottica che tiene conto anche di tecnologie, istituzioni e pratiche emergenti. Studi femministi dei media è un utile strumento ma anche un appassionato invito all’azione dentro e fuori l’accademia.
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Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi

Palumbo, Valeria
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Le opere delle nostre scrittrici - da Ada Negri a Elsa Morante, da Grazia Deledda a Luce d'Eramo, da Matilde Serao a Sibilla Aleramo e Anna Maria Ortese - offrono il racconto di un'epopea sotterranea: quella della battaglia durata più di un secolo per garantire alle donne italiane piena cittadinanza. Dai racconti e dai romanzi di tanta letteratura femminile, troppo spesso esclusa dal 'canone' e quasi dimenticata, emerge un quadro ricco e sorprendente della condizione delle donne in Italia dall'Ottocento a oggi. Le italiane, come ce le hanno raccontate i manuali di storia e gli scrittori, aderiscono quasi perfettamente agli stereotipi della cultura patriarcale dominante. Sono madri affidabili e mogli fedeli; sono pazienti e rassegnate ai tradimenti; sono forse capricciose e certo poco inclini allo studio e al lavoro; sono caste (salvo poche eccezioni rappresentate da pericolose tentatrici); mettono al centro di tutto la maternità, fino al supremo sacrificio; inseguono sogni d'amore. Ma già dall'Ottocento i romanzi e i racconti delle nostre scrittrici hanno raccontato una storia diversa: ci dicono di matrimoni di convenienza e di gravidanze non volute, di amori mai liberi e di un sesso vincolato a una morale oppressiva. Soprattutto, offrono straordinari affreschi dei tentativi disperati di conquistarsi spazi di libertà, di studiare e lavorare, di non cedere alla violenza psicologica e fisica della società tradizionale. Ieri come oggi moltissime donne non hanno accettato di essere costrette al silenzio. Questo libro restituisce finalmente la voce a molte di loro.
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Beyoncé è una femminista? ...e altre domande per capire il femminismo

Collet, Margaux ; Rémy-Leleu, Raphaëlle
Editore: Kiwi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Perché ci sono donne nude dappertutto? Cosa fare se subisco molestie online? Dove sono le donne nei libri di storia? Cosa sono le ‘cose da femmina’ e le ‘cose da maschio’? Amore, desiderio, sesso... tutto lo stesso? Questo libro risponde a queste e altre domande, è impegnato senza tabù, ci fa notare cose di cui non ci eravamo accorte e quelle di cui si parla molto. Perché è possibile costruire un mondo più giusto e libero per tutte e tutti.
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La mia parola contro la sua. Quando il pregiudizio è più importante del giudizio

Di Nicola, Paola
Editore: HarperCollins Italia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
"Le donne mentono sempre". "Le donne strumentalizzano le denunce di violenza per ottenere benefici". "Se l'è cercata". "Le donne usano il sesso per fare carriera". "Ma tu com'eri vestita?". Questi sono solo alcuni dei pregiudizi che la nostra società ha interiorizzato. Pregiudizi volti a neutralizzare la donna e a perpetuare una sudditanza e una discriminazione di genere in ogni settore, soprattutto in quello giuridico, che è il settore determinante perché tutto possa rimanere come è sempre stato. Viviamo immersi in questi pregiudizi. Ogni nostro gesto, parola, azione deriva da un'impostazione acquisita per tradizione, storia, cultura, e neanche i giudici ne sono privi. Con la sua attività di magistrato, Paola Di Nicola ha deciso di affrontare il problema dalle aule del tribunale, ovvero dal luogo in cui dovrebbe regnare la verità e invece troppo spesso regna lo stereotipo. Se impariamo a guardare il mondo con lenti di genere, si apriranno nuovi spiragli, nuovi colori e nuove strade, e allora impareremo che una civiltà senza violenza può esistere, che l'armonia fa parte di noi, che uomini e donne possono stare l'uno al fianco dell'altra con amore e valore, che il nostro modo di parlare può essere più limpido, pulito e chiaro, che il silenzio dei complici si chiama omertà ed è un muro che va abbattuto.
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Religioni e parità di genere. Percorsi accidentati

[Lirosi Alessia (cur.); Saggioro Alessandro (cur.)]
Editore: Storia e letteratura
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Con un approccio interdisciplinare e uno sguardo di lungo periodo che va dall’antichità al tempo presente, i saggi contenuti nel libro affrontano il rapporto tra le donne e la religione da vari punti di vista, in diversi contesti geografici e attraverso un’ottica di genere. La religione è presa in considerazione quale sistema di pratiche, riti, credenze, norme, categorie e testi che contribuiscono a ridefinire e a volte modificare radicalmente l’identità e lo statuto degli individui. Gli interventi riflettono sulla relazione tra religione, corpo, sessualità, identità, genere e agency femminile, così come sul rapporto tra uomini e donne nelle ‘narrazioni’ sacre e all’interno dell’intima esperienza devota e del culto esteriore, nonché sulla diversità di spazi e ruoli loro concessi. I vari autori si interrogano inoltre sulle possibili occasioni di empowerment offerte dalle varie religioni – dal subcontinente indiano all’Europa, dal Medio Oriente al Sudamerica, dallo sciamanesimo all’ebraismo, dal cristianesimo all’islam, dal paganesimo antico fino ad alcune esperienze di neopaganesimo contemporaneo – nonché sulle strategie messe in atto dal singolo per oltrepassare confini (materiali e immateriali) percepiti come iniqui e limitanti, nel tentativo di riconfigurare a proprio vantaggio i rapporti all’interno del gruppo religioso e sociale di appartenenza.
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Come vento cucito alla terra

Tuti, Ilaria
Editore: Longanesi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto STORICA
Londra, settembre 1914. «Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga, ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell'indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite. Quando una notte ricevo una visita inattesa, comprendo di non rispondere soltanto a me stessa. Il destino di mia figlia, e forse delle ambizioni di tante altre donne, dipende anche da me. Flora e Louisa sono medici, e più di chiunque altro hanno il coraggio e l'immaginazione necessari per spingere il sogno di emancipazione e uguaglianza oltre ogni confine. L'invito che mi rivolgono è un sortilegio, e come tutti i sortilegi è fatto anche d'ombra. Partire con loro per aprire a Parigi il primo ospedale di guerra interamente gestito da donne è un'impresa folle e necessaria. È per me un'autentica trasformazione, ma ogni trasformazione porta con sé almeno un tradimento. Di noi stessi, di chi ci ama, di cosa siamo chiamati a essere. A Parigi, lontana dalla mia bambina, osteggiata dal senso comune, spesso respinta con diffidenza dagli stessi soldati che mi impegno a curare, guardo di nuovo le mie mani. Non tremano, ma io, dentro di me, sono vento.» Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria, che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Ma è anche la storia dei soldati feriti e rimasti invalidi, che varcarono la soglia di quel mondo femminile convinti di non avere speranza e invece vi trovarono un'occasione di riabilitazione e riscatto. Ci sono vicende incredibili, rimaste nascoste nelle pieghe del tempo. Sono soprattutto storie di donne. Ilaria Tuti riporta alla luce la straordinaria ed epica impresa di due di loro.
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Il passaporto verde

Mekouar, Zineb
Editore: Nord
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Un Paese governato dalle tradizioni. Un'amicizia che non conosce confini. «Un romanzo appassionante, che apre gli occhi sui contrasti della società di oggi.» - Le Monde Due bambine si addormentano tenendosi per mano. Kenza ha appena perso i genitori e ha paura del buio, allora Fatiha si accoccola al suo fianco per aiutarla a scacciare gli incubi. Perché le due amiche sono inseparabili e si proteggono sempre a vicenda. Ma solo finché sono in casa. Fuori, invece, è come se abitassero su due pianeti diversi. Kenza infatti è la nipote di uno tra gli uomini più potenti di Casablanca, mentre Fatiha è la figlia della governante. Kenza frequenta la scuola europea e si prepara a lasciarsi alle spalle un Marocco arretrato e soffocante per andare a studiare a Parigi. Fatiha, invece, deve fare i conti con una realtà in cui le ragazze interrompono gli studi non appena i genitori combinano il matrimonio e in cui la libertà è una chimera sognata in silenzio. C'è una cosa, però, che le accomuna: il colore del passaporto. Nonostante la ricchezza e il prestigio della famiglia, anche Kenza ha un passaporto verde, quello che in Francia e nel resto d'Europa le permette al massimo di essere un'ospite temporanea. Così, al termine dell'università, il suo visto non viene rinnovato e, dopo quattro anni, Kenza deve tornare a casa, affrontare di nuovo quel Paese pieno di contraddizioni e soprattutto Fatiha, l'amica che conosce ogni sua debolezza e di cui, forse, più di tutti teme il giudizio. L'infanzia ha lasciato il posto all'età adulta e le strade di Kenza e Fatiha sono ormai distanti, tuttavia le due ragazze non hanno mai smesso di confrontarsi, d'invidiarsi, di volersi bene. E, nel momento del bisogno, saranno lì, pronte a riprendersi per mano… Questa è la storia di due giovani che lottano per trovare il proprio posto nel mondo. È la storia – intima e universale insieme – di come le differenze sociali possano logorare anche i legami più forti. È la storia di un'amicizia messa a dura prova dalle regole di un Paese vicinissimo a noi, eppure così diverso, in bilico tra emancipazione e vincoli religiosi, tradizione e modernità.
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Donne di porcellana

Clausade, Virginie de ; Hesme, Élodie
Editore: Nord
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Una piccola Versailles industriale. È così che Clotilde Haviland definisce la fabbrica di porcellane del marito, un esempio di efficienza che, nel 1905, arriva a dotarsi di una rivoluzionaria cromolitografica, capace di riprodurre fedelmente qualsiasi disegno, dal più semplice al più elaborato, trasformando le porcellane in vere opere d'arte. Durante il discorso inaugurale, Clotilde guarda con orgoglio a quel macchinario che rappresenta un progresso anche per gli operai, che avranno meno carico di lavoro e godranno di una migliore qualità della vita. Davanti a lei, tra le operaie, Anne invece sa che per le donne non cambierà proprio niente. Nessun avanzamento tecnico potrà mai garantire loro salari uguali a quelli degli uomini, né far cessare le occhiate lascive del caporeparto. Eppure non si sarebbe mai immaginata di assistere, qualche giorno dopo, addirittura allo stupro di una ragazzina di appena quattordici anni né di sentirsi dire dalle colleghe che si tratta di una prassi normale, una sorta diius primae noctis del caporeparto cui nessuna può sottrarsi, pena il licenziamento. Per mesi, Anne è rimasta nell'ombra, per non rischiare che qualcuno scoprisse il segreto che l'ha condotta a Limoges e che, se rivelato, potrebbe distruggere ciò che ha di più caro. Adesso, però, non può continuare a tacere. È una rabbia incandescente, la sua, la rabbia di chi non si era reso conto di aver raggiunto il limite e che all'improvviso esplode, incontrollata e incontenibile. E si diffonde, come una scintilla gettata nella paglia. In un attimo sono decine, poi centinaia le donne che scelgono di lottare con Anne per la propria dignità di lavoratrici. Dall'altra parte della barricata, Clotilde è a un bivio: lei che non è nata ricca, e che ha provato sulla propria pelle le difficoltà della condizione femminile, scoprirà che il suo destino è inestricabilmente legato a quello di Anne e dovrà decidere se restare al fianco del marito o combattere per un progresso che includa davvero tutti, anche le donne. Raccontato attraverso gli occhi di due protagoniste diversissime, eppure unite dagli stessi ideali, questo romanzo rende omaggio a una delle prime rivolte operaie femminili, e a tutte le donne che si sono ribellate al destino e hanno avuto il coraggio di combattere per far sentire la propria voce.
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Amiche per sempre

Fader, Molly
Editore: Libreria Pienogiorno
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Un'amica è una che anche quando il mondo crolla ti prende la mano e ti dice: saltiamo. Per essere amiche bisogna assomigliarsi, pensa BettyKay. E quando conosce Kitty, la sua compagna di stanza alla scuola per infermiere a Greensboro, Iowa, non potrebbe esserne più certa: come potrebbe diventare amica di quella ragazza allergica alle regole e più adatta alle riviste di cinema – su cui passa più tempo che sui libri – che a una corsia d'ospedale? BettyKay invece le regole le rispetta eccome, e niente può distrarla dalla realizzazione del suo sogno. Ancora non lo sanno, ma qualcosa in comune ce l'hanno, qualcosa di profondo: il bisogno di fuggire da una quotidianità opprimente e una determinazione forte a trovare la propria strada. La carriera di infermiera è una delle poche negli anni Sessanta a offrire una scappatoia dalle convenzioni che vorrebbero le donne solo mogli e madri. Ma se devi essere tu contro il mondo, ti serve un alleato che ti copra le spalle, qualcuno che ti aiuti a infrangere quelle regole costruite apposta per schiacciarti e che sappia custodire i tuoi segreti come segreti di Stato. Quel qualcuno per BettyKay sarà proprio Kitty, che diventerà la sua più grande amica. Attraverso gli anni, gli amori, i successi e i fallimenti, la lontananza, i segreti più laceranti, gli affetti più profondi e i circoli di Hollywood dove quel che brilla non è sempre oro, la loro amicizia sembra resistere a tutto. Fino all'evento che rimescolerà le loro vite per sempre.
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L'aria innocente dell'estate

Harrison, Melissa
Editore: Fazi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Nell’Inghilterra dei primi anni Trenta, la quattordicenne Edith Mather vive con la sua famiglia in una fattoria. Il paesaggio rurale è di una bellezza mozzafiato, ma la vita in campagna è dura, e la Grande guerra e la Grande depressione si sono lasciate alle spalle una comunità impoverita e timorosa. Edith è «una strana bambina», si sente irrimediabilmente diversa da tutto ciò che la circonda e preferisce la compagnia dei libri ai giochi con i coetanei. A turbare la quiete di un quotidiano scandito dalle leggi della natura è l’arrivo di Constance FitzAllen, giornalista di Londra giunta in paese per scrivere sugli usi e costumi dei contadini del luogo. Fin dal primo incontro Edith è ammaliata da questa donna estroversa e libera, che indossa pantaloni da uomo. Constance sembra l’amica e la mentore ideale per lei, ma si dimostrerà molto diversa da come appare: porta infatti con sé idee politiche che si riveleranno insidiose. Con l’avvicinarsi del tempo del raccolto e l’aumentare delle pressioni sull’intera comunità, Edith dovrà riuscire a fidarsi del proprio istinto per salvarsi da un disastro imminente. L’aria innocente dell’estate è il commovente ritratto di una piccola donna costretta a diventare grande all’improvviso in un mondo arcaico e patriarcale, ma anche un prezioso monito sui pericoli della nostalgia. Soprattutto, però, è un inchino alla bellezza della natura, in cui toni lirici e meravigliose descrizioni paesaggistiche fanno da contorno a una vicenda umana dal finale imprevedibile, raccontata con grande dolcezza e intensità.
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La fine di Mame Baby

Gaël Octavia
Editore: Giuseppe De Nicola
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
"La fine di Mame Baby" è un romanzo sulla condizione delle donne. La scomparsa della misteriosa Mame Baby è lo spunto per tre donne, con destini intimamente legati, di narrare questa storia che si svolge nel “Quartiere”, una periferia non meglio identificata dove si incrociano i destini di Mariette, reclusa nel suo appartamento, che rimugina sulla sua vita bevendo vino rosso, Aline, l’infermiera che si prende cura di lei, Suzanne, amante di Pierre, un piccolo boss assassinato, figlio di Mariette, e Mame Baby, idolo delle donne del Quartiere, la cui morte è avvolta nel mistero. Attraverso la voce di Aline, tornata nel quartiere da cui era fuggita sette anni prima, emergono i legami segreti che uniscono le quattro donne devastate dal loro rapporto con gli uomini, in cerca di riconoscimento da parte della loro comunità e prive della minima capacità di farsi carico di sé stesse.
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Di pari passo. Antologia di racconti sulla parità di genere

Editore: Blitos
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
L'uomo e la donna, nella società odierna, camminano di pari passo? Nonostante i progressi fatti, esistono disparità di genere ancora profondamente radicate nella nostra società. C’è chi finge di non vederle, chi si volta, ma anche chi, come gli autori di questi racconti, decide di dire basta! Guardatevi attorno! Noi vogliamo camminare "Di Pari Passo". E tu? Tutti i proventi dell'antologia saranno destinati all'acquisto di materiali didattici per realizzare laboratori di scrittura creativa nelle scuole primarie, al fine di dare ai bambini la possibilità di immaginare un mondo più equo in cui uomini e donne possano davvero camminare "Di Pari Passo". La cultura della parità si coltiva fin da piccoli. Educare alla parità di genere è una responsabilità di tutti. Se vuoi, puoi dare il tuo contributo acquistando questa antologia. Blitos Edizioni crede nella parità di genere, e ci impegniamo affinché ognuno abbia la possibilità di esprimere la propria identità, seguire le proprie aspirazioni e scegliere il proprio percorso di vita, nel lavoro, nella famiglia, nella società a prescindere dal genere a cui appartiene.
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Maw. Una mostruosa vendetta contro il patriarcato

Doyle Jude Ellison Sady
Editore: TLON
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Il patriarcato crea mostri e i mostri, a volte, si vendicano. Nella prima graphic novel di Jude Ellison Sady Doyle, illustrata da A.L. Kaplan, assistiamo alla vicenda di Marion Angela Weber. MAW, una donna dal passato turbolento, è condotta dalla sorella Wendy in un ritiro femminista su un'isola remota. Marion è una donna spezzata, ironica e cinica; Wendy confida che l'esperienza della comune potrà aiutare la sorella a ritrovare comprensione e fiducia in se stessa. MAW ha già smesso di credere nell'amore e nella giustizia, e in una notte spaventosa l'ennesima violenza la trasformerà in un mostro dalla fame insaziabile. Dopo averci stupito con i suoi brillanti saggi, che ci hanno mostrato la natura selvaggia della femminilità e la paura primordiale che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne, Doyle ci racconta una storia sovversiva e senza compromessi.
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Una testa dura

Zangwill, Edith Ayrton
Editore: Garzanti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Londra, 1909. Il profumo degli alberi in fiore decreta l'inizio della stagione sociale: giovani uomini e donne inondano le sale da ballo. Ursula, invece, passa le giornate chiusa in un piccolo laboratorio che ha costruito all'ultimo piano di casa. Non che trovare marito non le interessi, ma preferisce l'azoto liquido: il suo sogno è di essere ammessa alla Chemical Society. Ha una mente eccezionale e la sua ricerca è promettente, eppure le sembra di dover fare fatica doppia rispetto ai colleghi uomini. Ursula, però, è determinata, una vera «testa dura». Sa di poter contare sul sostegno del suo professore, della famiglia e dell'uomo di cui è innamorata. In un modo o nell'altro, riuscirà a raggiungere il posto che merita. Un giorno, però, un imprevisto la costringe a volgere lo sguardo fuori dalla sua ricerca. Capisce così che il mondo è pervaso dall'ingiustizia. Sono gli anni in cui la voce delle suffragette si fa più forte: le donne chiedono a gran voce il diritto di voto. A costo di perdere il lavoro e la libertà, Ursula si unisce alla loro lotta e non smette di combattere, mettendo la ricerca scientifica al servizio dei propri ideali. Inventerà qualcosa che salverà migliaia di vite, di donne e di uomini. Perché Ursula ha capito una cosa importante: lottare per i diritti delle donne significa lottare per i diritti dell'umanità intera. Per la prima volta in Italia il romanzo, diventato ormai un libro di culto, che ha segnato un prima e un dopo nella storia della letteratura femminista. Zangwill ci porta nel mondo di quelle donne che, con la loro lotta, hanno conquistato alcuni dei diritti fondamentali alla base della civiltà di oggi. Rimane tanta strada da fare ma, se oggi siamo tutte un po' più libere di essere noi stesse, è anche grazie alle «teste dure» che hanno spianato la strada.
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In questa notte afgana

Ferlin, Pamela
Editore: Piemme
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Sima ha vent'anni e frequenta l'università a Kabul, il sogno che ha fin da quando era bambina e che, grazie a un'associazione italiana, è diventato realtà. All'arrivo dei talebani in città, il 15 agosto 2021, il suo sogno, però, si infrange e Sima comprende che l'unica cosa che può fare è nascondersi, sperando che nessuno sveli il suo passato. Come lei, anche la sua amica Aziza è terrorizzata. A un passo dalla laurea in giurisprudenza e dall'obiettivo di diventare avvocato, sa che i diritti che il nuovo governo ha deciso di mantenere per le donne si reggono su un filo molto sottile e che manca poco perché si torni alle limitazioni e alle atrocità dei racconti di sua madre. Queste due ragazze hanno una sola speranza, Vittoria, una giornalista italiana che per le donne afgane ha fatto molto e molto vorrebbe ancora fare, ma ha le mani legate. Nessuno può più andarsene da Kabul e anche solo essere in contatto con lei per le ragazze potrebbe costituire un pericolo. È così che, attraverso brevi messaggi, fotografie rubate, articoli di giornale, tentativi di fuga alla frontiera si dipana questa vicenda, tratta da una storia vera. Ed è dall'incontro e a volte anche lo scontro di culture che ci accorgiamo di quanto la nostra promessa di occidentali a quel paese, e alle sue donne in particolare non sia stata rispettata. Abbiamo detto loro di studiare, perché lo studio è affermazione, è costruzione dell'identità, è libertà perché chi studia non potrà più essere schiavo. E poi ce ne siamo andati, abbandonandole in un mondo in cui una donna non sposata, una donna istruita è considerata una fuorilegge. Ma forse c'è una luce in fondo a questa buia notte afgana.
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Ragazze per l'ambiente. Storie di scienziate e di ecologia

De Marchi, Vichi ; Fulci, Roberta
Editore: Editoriale Scienza
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Fiction
Prima delle "envirokidz", delle "green influencer", dei "Fridays for Future" e dell'Agenda 2030, c'erano e ci sono loro: scienziate provenienti da tutto il mondo che hanno dedicato la loro vita a studi e progetti per la salvaguardia dell'ambiente: dall'americana Rachel Carson, ambientalista ante litteram, che si è occupata di pesticidi e inquinamento negli anni Sessanta alla canadese Anne Innis Dagg, la "signora delle giraffe", passando per la biologa italiana Barbara Mazzolai, che si occupa di robotica vegetale, e per l'ungherese Maria Telkes, soprannominata "the sun queen" per i suoi studi sull'energia solare, il libro raccoglie le storie di 10 scienziate che sono state e continuano a essere importanti per la sostenibilità ambientale oltre che per la conservazione. Età di lettura: da 11 anni.
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Io sarò la prima. Storie di donne, esplorazioni e conquiste

Manning, Mick ; Granstrom, Brita
Editore: Editoriale Scienza
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Non-Fiction
Il duo artistico inglese Mick Manning e Brita Granström racconta per parole e immagini 21 storie di donne straordinarie che hanno sfidato i pregiudizi e le convenzioni sociali. La pilota Amelia Earhart, la pioniera del fotogiornalismo Lee Miller, l'astronoma Caroline Herschel, la naturalista Jane Goddall, l'astronauta di colore Mae Jemison, la prima scalatrice dell'Everest Junko Tabei e l'oceanografa Sylvia Earle sono solo alcune delle donne che hanno aperto la strada a nuove esplorazioni e scoperte - dai fondali marini allo spazio, dalla scienza all'archeologia, all'ecologia e alla giustizia sociale - dimostrando che chiunque può spingersi oltre i propri limiti e fare la differenza. Età di lettura: da 9 anni.
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Tre amiche e una rivoluzione. La storia di Maria Dalle Donne

Gotti, Grazia
Editore: Editoriale Scienza
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Non-Fiction
Nel 1799 Maria Dalle Donne è la prima laureata in medicina dell’università di Bologna, la più antica del mondo occidentale. Studiosa brillante e illuminata, lavorerà come ostetrica e fonderà una scuola per levatrici. Lucia, colta e raffinata, è una chef ricercatissima, mentre Teresa, vulcanica e intraprendente, è una pasticciera e un’imprenditrice di successo. Le vite di queste tre amiche, così moderne e indipendenti, si intrecciano sullo sfondo della Bologna di inizio ’800, che si prepara all’arrivo del grande Napoleone Bonaparte... Età di lettura: da 11 anni.
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Ragazze in capo al mondo. Storie di esploratrici e di viaggi

Ogna, Laura
Editore: Editoriale Scienza
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Non-Fiction
Conosci Gertrude Bell, Nellie Bly, Alexandra David Néel, Freya Stark, Annie Smith Peck e Vivienne de Watteville? Queste donne esploratrici hanno fatto la storia dei viaggi! Intraprendenti, intrepide, coraggiose, in periodi storici in cui le donne non erano ritenute capaci di compiere le stesse imprese degli uomini, sono riuscite a fare il giro del mondo in 72 giorni, scalare vette mai affrontate da nessuno, entrare nella Città Proibita, viaggiare nel deserto arabico e diventare spie... Il libro raccoglie 10 storie di viaggiatrici ed esploratrici che sono andate controcorrente, da cui prendere ispirazione per il coraggio, la determinazione e l'indipendenza che hanno contraddistinto le loro leggendarie vite. Età di lettura: da 11 anni.
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Fiori in famiglia. Eva Mameli Calvino si racconta

Accati, Elena
Editore: Editoriale Scienza
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Non-Fiction
Fin da ragazza, Eva Mameli nutre una grande passione per il mondo vegetale, che assieme al suo rigore e temperamento forte la portano a ottenere, a soli ventun anni, nel 1907, la laurea in scienze naturali e a conseguire, 8 anni dopo, prima donna in Italia, la libera docenza in botanica. Avviata a una promettente carriera universitaria, la sua vita cambia radicalmente quando conosce e si innamora di Mario Calvino, agronomo sanremese. Dalla loro unione nasceranno due figli, Italo e Floriano, ma anche un sodalizio lavorativo decisivo per la nascita dell'Istituto Sperimentale per la Floricoltura di Sanremo, destinato a diventare il più importante d'Italia e tra i primi in Europa. Età di lettura: da 11 anni.

Pubblicato in DATI il 07/10/2023