AGENDA 2030 - Obiettivo 16: Pace, Giustizia, Istituzioni solide

Promuovere società pacifiche e più inclusive; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli.

Tra i traguardi da raggiungere ci sono:

  • Ridurre significativamente in ogni dove tutte le forme di violenza e i tassi di mortalità connessi
  • Eliminare l'abuso, lo sfruttamento, il traffico e tutte le forme di violenza e tortura contro i bambini
  • Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire parità di accesso alla giustizia per tutti
  • Entro il 2030, ridurre in modo significativo i flussi finanziari e di armi illeciti, rafforzare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di criminalità organizzata
  • Ridurre sostanzialmente la corruzione e la concussione in tutte le loro forme
  • Sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli
  • Assicurare un processo decisionale reattivo, inclusivo, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli
  • Allargare e rafforzare la partecipazione dei paesi in via di sviluppo nelle istituzioni della governance globale
  • Entro il 2030, fornire l'identità giuridica per tutti, compresa la registrazione delle nascite
  • Garantire l'accesso del pubblico alle informazioni e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali
  • Rafforzare le istituzioni nazionali, anche attraverso la cooperazione internazionale, per costruire maggiore capacità a tutti i livelli, in particolare nei paesi in via di sviluppo, per prevenire la violenza e combattere il terrorismo e la criminalità
  • Promuovere e far rispettare le leggi e le politiche non discriminatorie per lo sviluppo sostenibile

Parole chiave Violenza, Abuso, Sfruttamento, Traffico umano, Tortura, Giustizia, Armi illecite, Criminalità organizzata, Corruzione, Concussione, Istituzioni, Processi decisionali inclusivo, Identità giuridica, Accesso all’informazione, Censura, Libertà fondamentali, Terrorismo, Criminalità   Proponiamo una bibliografia di 100 titoli sulla tematica pubblicati negli ultimi anni, ma potete trovare altri titoli cercando sul catalogo Leggere tramite la ricerca avanzata.

ARGOMENTO -> AGENDA 2030 - Obiettivo 16: Pace, Giustizia, Istituzioni solide

1

Tutti i colori della pace. Ediz. a colori

Rodari Gianni
Editore: EL
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Fiction
"Sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra..." (Gianni Rodari). Filastrocche e storie brevi compongono questa antologia di brani con cui Gianni Rodari vuole insegnarci quanto sia importante, per chi vuole rendere il mondo un posto migliore, non smettere mai di impegnarsi a cercare la pace e a seminare l’amicizia. Un libro di narrativa illustrato per bambini dai 5 anni: le più belle storie e filastrocche del Maestro della Fantasia che raccontano il potere dell’altruismo e della solidarietà, e la bellezza della pace. Un libro per tutti, grandi e piccoli, per volare sulle ali della pace e scoprire o riscoprire il potere immaginifico delle parole. Età di lettura: da 5 anni.
2

Iskra. Un'epica di pace nella guerra russo-ucraina

Vocaturo Gloria
Editore: Castelvecchi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Un romanzo attuale e necessario per comprendere meglio il dolore di un popolo separato dall'arroganza economica e militare. Iskra è una rara scintilla di pace nel pieno del conflitto russo-ucraino. Si ispira alla storia vera di una donna che ha deciso di dedicare la propria vita all'accoglienza dei profughi di guerra siano essi russi siano essi ucraini. Una testimonianza che ha un valore profondo di speranza e fraternità.
3

Ero roccia ora sono montagna. La mia battaglia per i diritti delle donne in Iran

Eshqi, Nasim ; Borghetti, Francesca
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Nata a Teheran il 21 marzo 1982, primo giorno di primavera, Nasim è cresciuta sotto l'oppressione del governo iraniano nello stesso modo in cui un fiore sboccia nel deserto. D'altra parte il suo nome significa «brezza», e della brezza lei condivide lo spirito indomito e libero. Ero roccia, ora sono montagna è il racconto della sua vita, da bambina ribelle con la passione per le arti marziali e il desiderio di diventare un ragazzo, a giovane donna innamorata della natura e alla costante ricerca della propria identità. Nasim ricorda gli anni dell'infanzia, le prime arrampicate, i divieti e le ritorsioni subite da parte della polizia morale, ma soprattutto ripercorre le molte nuove vie che ha aperto sulle montagne di Iran, Armenia, Georgia, India ed Europa. Dopo le rivolte del 2022 e la stretta del regime, ha deciso di esporsi in prima persona dando voce, attraverso i suoi social network, a tutte le donne vittime di soprusi. Per farlo ha dovuto sacrificare tutto ciò che aveva costruito nella sua terra, ma la forza di credere in sé stessa e nelle proprie possibilità non l'ha mai abbandonata: denunciando gli orrori e le violenze della repubblica islamica, Nasim ha fatto della propria storia un modello di libertà in Iran e nel mondo.  
4

Le proprietà di un'occupazione. Un'etnografia dell'ex MOI, Torino 2013-2019

Stopani Antonio
Editore: Rosenberg & Sellier
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
I migranti sembrano riscuotere interesse mediatico e scientifico solo quando attraversano i confini europei e finché sono inseriti in percorsi istituzionalizzati di richiesta di protezione internazionale. Ma sono migliaia le persone che escono ogni anno dal sistema di accoglienza con ben poche prospettive abitative e lavorative. Questo libro racconta l'esperienza di un'occupazione abitativa nel cuore di Torino, l'Ex MOI (2013-19), mettendo al centro la capacità dei migranti di imporsi all'attenzione, ansiosa e incostante (quando non ostile), delle autorità locali, di suscitare la formazione di collettivi politici con ruoli vicari, compensativi e suppletivi delle istituzioni, di attivare rapporti di supporto imperfetto delle mobilità che altri e altre arrivate dopo continuano a sperimentare.Frutto di un'etnografia condotta in militanza, il libro evidenzia le logiche aggregative e segmentarie dell'organizzazione dell'Ex MOI, i collegamenti tra le sue geografie interne e le circolazioni territoriali più ampie, le connessioni tra il locale dell'occupazione e il translocale dei mercati del lavoro, delle reti migratorie transnazionali, delle famiglie nei paesi di origine. Assumendo il punto di vista degli occupanti sui programmi di sgombero, racconta lo stupore di fronte alle razionalità securitarie delle politiche pubbliche, a progetti immaginati senza il coinvolgimento dei propri beneficiari, a interventi incapaci di interagire con l'esistente, riconducendo il migrante alla condizione di soggetto-sempre-e-comunque-bisognoso di schemi di accoglienza transitoria.
5

Cuori sacri. La solidarietà ai tempi del Covid

Belliti Daniela
Editore: Castelvecchi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
La pandemia da Covid-19 e l’invasione russa dell’Ucraina hanno in comune qualcosa di non scontato: una risposta solidale di dimensioni globali che ha avviato dei cambiamenti nella forma dell’agire sociale. Il volontariato è tornato ad essere allora un fenomeno da esaminare, per individuarne le nuove dinamiche all’interno delle nostre società iperconnesse eppure isolate. Lo studio di Daniela Belliti parte dall’identità del volontariato nei processi di trasformazione politica, economica e sociale, definendone il profilo teorico e analizzando l’esplosione di solidarietà, spontanea e organizzata, durante la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, e giunge al cuore delle esperienze di solidarietà, diverse per finalità e tipologia, e paradigmatiche di aspetti dell’agire solidale: il dono, la mutualità, la cura. Ognuno degli aspetti della solidarietà viene dunque riconosciuto e ricondotto a una costellazione filosofico-politica, che intende tracciare il contributo del volontariato alla rilegittimazione del welfare e la rigenerazione della democrazia.
6

Uscire dalla guerra, per un'economia di pace

De Lellis Antonio (cur.); Placido Rosetta (cur.); Risso Stefano (cur.)
Editore: Cittadella
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
L’intento di questo libro, scritto a più mani, è anche quello di offrire ulteriori contributi di riflessione per far comprendere meglio ”la terza guerra mondiale a pezzetti”, per uscire da un sistema di guerra e costruire una economia di pace. Vi si affrontano anche altri conflitti, di tipo economico, finanziario e in diversi luoghi della terra, in particolare il conflitto arabo-israeliano. Viviamo un’epoca nella quale emergono tutti i nodi del modello dominante: la crisi climatica, la guerra, l’eclissi della democrazia, dell’uguaglianza e della giustizia. La speranza degli autori e dei curatori del volume è quella di offrire piste per uscire dalla guerra e costruire una economia di pace nonviolenta, attraverso una risposta globale, per liberare la mente e il pianeta, superando la retorica della sicurezza. La pace disarmata è il nuovo paradigma della politica. Esercitarsi a vedere il conflitto anche quando non fa rumore è il primo passo da intraprendere.
7

L'urlo. Israele e Palestina. La necessità del dialogo nel tempo della guerra

Ben Jelloun, Tahar
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Io, arabo e musulmano di nascita, non riesco a trovare le parole per esprimere l’orrore per ciò che Hamas ha fatto il 7 ottobre 2023. La barbarie non ha scuse né giustificazioni. Sul fronte opposto, i palestinesi di Gaza vivono sotto embargo da oltre quindici anni, hanno imparato a conoscere la morte in tutte le sue forme. Adesso l’esercito israeliano non colpisce soltanto i miliziani, ma bombarda interi quartieri e uccide famiglie indifese. Davanti a questi eventi, la mia rabbia non sa più che direzione prendere. La rabbia è impotenza, è il fuoco dentro che non riusciamo a controllare. Questo è il tempo della guerra, il tempo della rappresaglia, il tempo della vendetta, mentre dovremmo pretendere il tempo del dialogo. Ma nessuno, al momento, sembra guardare a quel giorno." (Tahar Ben Jelloun)
8

Eros e Thymos. Interesse e passioni al tempo della guerra russa all'Ucraina

Martelli Paolo
Editore: Meltemi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Alla luce dei recenti avvenimenti bellici, Paolo Martelli discute tre opere fondamentali che affrontano il tema della guerra e più in generale della disposizione al conflitto quale tratto costitutivo dell’uomo. L’idea di fondo è che la decisione di agire in situazioni conflittuali nasce da un insieme di motivazioni concernenti la natura umana che può essere condensato nei due concetti di “interessi” e “passioni”. Walzer rinuncia all’obiettivo di cancellare la guerra dalle opzioni concepibili e prova almeno a eliminarne gli aspetti più lontani dalla nostra visione morale. Fukuyama argomenta che una diffusione a livello planetario della democrazia non porterebbe comunque alla pace e al benessere universali. Sloterdijk ci ricorda alcuni casi storici in cui certe fazioni sociali sono state capaci di avvalersi della disposizione delle masse al conflitto per assoggettarle al proprio potere partigiano. Raccogliendo l’eredità dei tre autori, Martelli si discosta dalla tradizione liberale, forse troppo sedotta dal proprio credo normativo, per gettare uno sguardo empirico su ciò che è possibile fare per evitare le sofferenze prodotte da guerre senza quartiere combattute con armi moderne, come quella avviata dalla Russia in Ucraina nel febbraio del 2022.
9

Check-point Kyiv. L'invasione dell'Ucraina raccontata dal campo

Curzi Pierfrancesco
Editore: Infinito Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Mentre i potenti della Terra usano le rispettive propagande per dissimulare le reali intenzioni sulle sorti del conflitto, in Ucraina la gente muore: i soldati, carne da macello buttata nel tritacarne di battaglie strada per strada in città spettrali; i civili, vittime innocenti della folle “operazione militare speciale” russa. Per avere un quadro definito di quanto sta accadendo in Ucraina, la terra dei confini violati, dei mercati devastati, dei bambini scomparsi, è necessario sporcarsi le mani sul posto. In questo libro Curzi racconta le sue esperienze personali di reporter di guerra dall’inizio delle ostilità attraverso le tappe vissute in prima persona nel Paese, i volti incrociati, le voci ascoltate, le riflessioni di un giornalista dal basso dentro le pieghe di un dramma epocale. Prefazione Vittorio Emanuele Parsi.
10

Fratture della guerra estesa. Dall'Ucraina al metaverso

[Il Grand Continent (cur.)]
Editore: Luiss University Press
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Le condizioni sono cambiate con l'avvento globale della tecnologia digitale, la priorità data ai problemi dell'intelligenza artificiale, i cambiamenti climatici, gli sconvolgimenti geopolitici e tutto ciò che va sotto la categoria di antropocene. Spetta ad altre forme intellettuali intervenire e trovare i mezzi per farlo. La rivista il Grand Continent mostra l'esempio." (Pierre Nora de l'Académie française, fondatore della rivista Le Débat). "Il Grand Continent continua l'avventura delle grandi riviste intellettuali del XX secolo." (Le Monde). "Strategia, politica, geopolitica… Il Grand Continent è una delle principali piattaforme per il dibattito europeo." (la Repubblica). Postfazione di Bruno Latour
11

L'aborto. Una storia

Gissi, Alessandra ; Stelliferi, Paola
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La legge 194 del 1978 depenalizza, entro regole precise, l'interruzione volontaria di gravidanza, abrogando il Titolo X del codice penale di matrice fascista. Approvata a pochi giorni dal ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, segna anch'essa una profonda cesura con il passato. È con questo passato che il volume si confronta, andando oltre la mera storia della legge. La complessità di una questione che innerva costantemente la società e la sfera del politico viene delineata a partire da una periodizzazione innovativa che, pur incentrata sull'intero arco dell'Italia repubblicana, evidenzia continuità e rotture con l'età liberale e fascista. Attraverso fonti eterogenee, fino a oggi poco valorizzate, e l'analisi di dibattiti, politiche e pratiche, il libro offre un punto di vista inedito sulla storia contemporanea, consentendo una più accorta lettura del presente.
12

Salute e dignità umana in carcere

[Chieffi Lorenzo]
Editore: Mimesis
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Le inaccettabili violenze subite dai detenuti rinchiusi in alcune strutture carcerarie hanno offerto lo spunto per riflettere su temi di assoluto interesse etico oltre che giuridico. A fronte di buone pratiche, riscontrate in specifici ambiti penitenziari, permangono ancora, nella maggior parte di questi luoghi, deficienze organizzative, strutturali e dello stesso personale non sempre dotato della necessaria formazione. L’eccessivo sovraffollamento delle carceri e l’assenza, in numerosi casi, della doverosa assistenza sanitaria e psicologica a favore dei ristretti, hanno condotto la Corte europea dei diritti dell’uomo a infliggere pesanti condanne al nostro Paese. I saggi contenuti nel volume dedicano ampio spazio alle indispensabili riforme che, sulla spinta delle sollecitazioni provenienti da un’equilibrata giurisprudenza costituzionale, potranno rendere il sistema carcerario compatibile con i principi di fondo del nostro ordinamento costituzionale.
13

Cesare Terranova. Giudice onorevole

Gulisano Luca
Editore: Mesogea
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
«Chi come me è costretto ad andare spesso per le carceri, finisce per trovare insopportabile la vista dell’uomo in catene. A parità di giustizia, è infinitamente maggiore la soddisfazione umana che si prova nello scarcerare un innocente di quella del mandare in prigione un colpevole. Anche quando si è perfettamente convinti della sua colpa». Sono parole di Cesare Terranova, il magistrato assassinato il 25 settembre 1979 insieme al maresciallo Lenin Mancuso che gli faceva da scorta. Benché emblematica della lotta contro la mafia e delle indagini sul suo rapporto con la politica siciliana, la sua oggi è una storia quasi dimenticata, ma Luca Gulisano la riporta alla memoria attraverso una solida ricerca documentaria e le testimonianze di alcuni parenti del magistrato. Oltre che resoconto molto ricco e attento ai fatti e alle analisi dei documenti, il libro mette in luce il profilo umano del giudice che fronteggiò Luciano Liggio, portò in tribunale il Gotha mafioso degli anni Sessanta e Settanta, e fu il primo a far emergere i rapporti dei boss con personaggi di spicco della politica come Lima e Ciancimino. Prefazione di Adriana Laudani.
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Indistinzione. Tre movimenti dell'arte sulla guerra

Estremo Vincenzo
Editore: Politi Seganfreddo Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Attraverso un’analisi della sfera visuale contemporanea, il volume descrivere e definisce in che modo l’arte legge le immagini dei conflitti medializzati del XXI secolo, individuando alcuni nuclei tematici in relazione all’evoluzione socio-tecnica dei media stessi. L’osservazione dell’oscillazione critica tra inerzia e attivismo degli strumenti di ricerca visivi, intende mostrare il ruolo e i meccanismi di egemonia e potere dei media e la loro relazione con le pratiche artistiche.
15

Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia

Maraini, Dacia
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.
16

Dare spazio. Terzo settore, politica, welfare

Borzaga, Carlo ; Paini, Francesca;Gori, Cristiano
Editore: Donzelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Nell’inferno delle disuguaglianze, il Terzo settore deve aprirsi al dialogo con la politica, dare spazio a ciò che inferno non è, tutelarlo e costruire così il futuro. Il futuro non è una stanza vuota, ma il frutto delle scelte che facciamo oggi. E un futuro diverso e migliore può essere immaginato e proposto dalle realtà che compongono l’universo del Terzo settore solo quando queste non si limitano a gestire servizi, ma si impegnano per affermare e realizzare istanze politiche di inclusione, riduzione delle disuguaglianze, pari dignità di tutte le persone. Solo così si può esprimere una forza politica ed etica che recepisca e faccia proprie le finalità tipiche del welfare. Ripercorrere il cammino del Terzo settore significa infatti restituire a chi lavora in questo ambito la consapevolezza della propria identità, portando alla luce quegli strumenti che hanno marcato importanti passaggi nelle politiche sociali: dalle prime istanze nate nella prossimità fisica alle situazioni di marginalità, fino alle piattaforme digitali che anticipano le sfide di domani. Questo volume nasce con l’intento di affrontare in forma di dibattito – attraverso il dialogo tra gli autori, ma anche dando voce a una pluralità di esperti, offrendo così una varietà di punti di vista – il rapporto tra Terzo settore e politica e, più precisamente, il modo in cui, grazie al lavoro svolto dal Terzo settore nell’arco di quarant’anni, le istituzioni hanno accolto le esigenze della società civile. Ma è anche un’occasione per rileggere la storia del Terzo settore e comprendere come la sua capacità trasformativa possa incontrare le istituzioni in un paese che sta mutando pelle dinanzi alle nuove esigenze e che fatica a trovare spazi di rappresentanza. Non bisogna mai dimenticare le responsabilità politiche del Terzo settore, nella consapevolezza che la sua vocazione politica oggi più che mai ha bisogno di essere evidenziata, valorizzata, agita e coltivata: perché la politica è il regno dei fini, e i fini abitano il futuro.
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Accesso alla giustizia per le persone con disabilità

Assennato Silvia
Editore: Key Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L’opera affronta i diritti delle persone con disabilità apportando un punto di vista innovativo che se non giustifica del tutto metodologicamente l’esistenza di un autonomo diritto della disabilità come ramo specifico del diritto, intende fornire e sviluppare un ampio repertorio di contenuti anche pratici che costituiscono i fondamenti e gli strumenti propri del diritto per la protezione delle persone con disabilità nel nostro ordinamento giuridico plurifonte e plurilivello. Si rivolge agli operatori del diritto pubblici e privati, (corpi dello stato, avvocati, notai, amministratori di sostegno, ai professionisti della società civile organizzata (volontariato e movimenti associativi) come anche alle scuole ad alle Università, quale strumento di apprendimento e di inclusione.
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Azadi! Un diario di viaggio, prigionia e libertà

Piperno, Alessia
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Azadi! Azadi! Azadi!", "Libertà! Libertà! Libertà!": è questo il grido che ogni giorno si leva nei corridoi della prigione di Evin a spezzare per un attimo il muro di pianti e lamenti che risuona incessante. Evin 209 è il settore del carcere di Teheran in cui vengono rinchiusi gli oppositori del governo iraniano ed è lì che il 28 settembre 2022 Alessia Piperno viene incarcerata. Alessia sta viaggiando in Iran quando scoppiano le proteste per la morte della giovane Mahsa Amini. La situazione precipita e, senza conoscerne il motivo, si ritrova imprigionata in una cella insieme ad altre sette donne, con le luci al neon sempre accese e solo una coperta come letto. In quel luogo senza speranza, Alessia non può che aggrapparsi all'amore per la sua famiglia e al ricordo dei suoi viaggi per il mondo, grazie ai quali ha imparato ad abbracciare la bellezza della vita. In quella cella spoglia, in cui sarà rinchiusa per 45 lunghissimi giorni, Alessia troverà un briciolo di quella bellezza nella solidarietà delle sue compagne, donne dal cuore grande e dalle speranze tradite che non si rassegnano al loro destino: "Cantare Bella ciao è illegale in Iran, ma non ci importa. Io canto in italiano, loro in farsi. Gridiamo per la libertà che ci è stata sottratta, per la nostra dignità, per la giustizia che ci è negata. Gridiamo per l'amore che ci manca, per la famiglia che abbiamo lasciato. Gridiamo per la paura che ci pervade, per la sofferenza che ci distrugge. Gridiamo per i nostri sogni spezzati, per il presente che ci è stato rubato. Gridiamo, noi tutte, anche se le nostre voci rimarranno inascoltate, noi urliamo, per ricordare a noi stesse che sì, noi esistiamo". "Azadi!" è una storia di grande coraggio, un manifesto del potere salvifico del viaggio, un racconto appassionato che ci ricorda che la libertà che noi diamo per scontata così scontata non è.
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Guerre di mafia. Dalle lotte tra clan alle stragi contro lo Stato: come Cosa Nostra, camorra e'ndrangheta hanno insanguinato tre regioni del Sud

De Stefano, Bruno
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Quando si parla di guerra, è automatico pensare a uno scenario in cui due o più Paesi ricorrono alle armi per risolvere una disputa politica. Eppure, questo terribile modo di risolvere i conflitti non riguarda soltanto gli Stati: una guerra può essere combattuta anche tra gruppi e organizzazioni che nulla hanno a che fare con i governi e gli eserciti nazionali. E questo gli italiani lo sanno bene. A partire dagli anni Sessanta del Novecento, la penisola italiana è stata insanguinata da veri e propri conflitti armati, combattuti dalle più potenti organizzazioni criminali: Cosa Nostra, la camorra e la 'ndrangheta. Guerre che hanno lasciato sulle strade centinaia di morti tra cui moltissimi innocenti. Dagli scontri per il controllo dei traffici illegali agli attentati contro i rappresentanti dello Stato, dalla prima guerra di mafia alla faida tra Scampia e Secondigliano: la sanguinosa storia che si intreccia a quella del nostro Paese. Cosa nostra, camorra, 'ndrangheta: quando i mafiosi scendono in guerra Tra gli argomenti trattati: La prima guerra di mafia; I corleonesi alla conquista della Cupola; La seconda guerra di mafia; La nascita della nuova camorra organizzata e lo scontro sanguinario con la nuova famiglia; L'ascesa dei casalesi; La guerra di Scampia; La prima guerra di 'ndrangheta; La 'ndrangheta contro lo stato e la società civile; La seconda guerra di 'ndrangheta.
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Ero l'uomo della guerra. La mia vita da fabbricante di armi a sminatore

Alfieri Fontana, Vito
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Per la prima volta un ex fabbricante di armi, che nella sua carriera ha progettato e venduto due milioni e mezzo di mine antiuomo, racconta senza reticenze le due vite che ha vissuto: da fabbricante di strumenti bellici a operatore umanitario. È la storia vera di Vito Alfieri Fontana che per oltre vent’anni, alla guida dell’azienda di famiglia, ha progettato e prodotto mine vendendole in diversi Paesi del mondo. Poi, nei primi anni Novanta, il figlio gli chiede: «Ma tu, papà, sei un assassino?», innescando – in parallelo con l’avvio della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo, guidata in Italia anche da Gino Strada – una lacerante conversione personale che lo porta a cambiare vita. Nel 1993 Fontana decide di chiudere con l’azienda di famiglia; nel 1997 va a Oslo come consulente della Campagna accanto all’attivista statunitense Jody Williams, che per questo impegno riceverà il Nobel per la pace. Due anni dopo comincia la sua seconda vita. Con l’Ong Intersos inizia il suo impegno di sminatore nei Balcani, per permettere alle popolazioni appena uscite dalla guerra un ritorno alla normalità. Una vicenda drammatica che, a partire dal racconto in prima persona di una vita eccezionale, interroga ciascuno sulle responsabilità dei singoli rispetto ai fatti della Storia.
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La pace è...

Stilton, Geronimo
Editore: Piemme
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Fiction
La pace... siamo noi! E proprio noi dobbiamo coltivarla ogni giorno con piccoli gesti di amicizia, accoglienza, collaborazione, onestà, comprensione, pazienza, impegno, coraggio, rispetto per sé e per gli altri, amore, compromesso, solidarietà... Età di lettura: da 6 anni.
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Chi è stato? Come diventare cittadini responsabili

Colombo, Gherardo ; Caon, Fabio
Editore: Salani
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Non-Fiction
Le domande dei ragazzi sui temi dell'educazione civica. I temi della convivenza civile raccontati ai ragazzi in modo semplice e diretto da uno stimato ex magistrato e da un appassionato docente e divulgatore. "Chi è stato?" è una guida preziosa che nasce sul campo dai loro laboratori con i ragazzi. Ogni argomento è al centro di un capitolo, ogni capitolo è suddiviso in domande: A cosa serve la legge? La Costituzione parla di uguaglianza, libertà e solidarietà: perché sono importanti? Come possiamo noi contribuire all'educazione ambientale? Cosa possiamo fare per proteggere gli animali in via d'estinzione? Cos'è il cyberbullismo?Perché si dice cittadinanza attiva? Le risposte raccolte in questo libro sono scritte con l'obiettivo di aiutare genitori e insegnanti a costruire un dibattito vivace e argomentato con bambini e ragazzi su temi come la legalità e il contrasto alle mafie, la cittadinanza digitale, il diritto del lavoro, la Costituzione, l'educazione ambientale, l'educazione alla salute. Un lavoro prezioso e generoso per incoraggiare la riflessione intergenerazionale su argomenti centrali per la formazione della persona e del cittadino, che non si conclude mai nell'arco di tutta la vita. Età di lettura: da 9 anni.
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Paolo Pellegrin. L'orizzonte degli eventi-Event horizon. Ediz. illustrata

Curti Denis (cur.); D'Angelo Annalisa (cur.)
Editore: Marsilio Arte
Reparto ARTE
Sottoreparto FOTOGRAFIA
Paolo Pellegrin è tra i più importanti fotoreporter contemporanei internazionali. Testimone dei conflitti della contemporaneità e degli effetti del cambiamento climatico, ha realizzato servizi in tutto il mondo. Il catalogo racconta la sua attività sul campo attraverso oltre 300 foto, incluso un inedito reportage in Ucraina e altre immagini mai pubblicate scattate dal 1995 al 2023. L’orizzonte degli eventi, la mostra a lui dedicata alle Stanze della Fotografia a Venezia, sarà visitabile fino al 7 gennaio 2024.
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Corruzione. Prevenire e reprimere per una cultura della legalità

Cantone, Raffaele
Editore: Vita e Pensiero
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
L'attenzione dell'opinione pubblica e della classe dirigente nei confronti della corruzione fa registrare un andamento oscillante. Negli anni di ‘Mani pulite' sembrava essere il problema per eccellenza del nostro Paese. Oggi invece riscuote scarsa risonanza sui media, inducendo a pensare che il fenomeno sia stato ridotto a male marginale ed eccezionale. Eppure, stando al principale indicatore internazionale (CPI), l'Italia si trova solo al quarantaduesimo posto nella classifica delle nazioni più virtuose in materia, segno di un persistente, anche se non eclatante, radicamento della corruzione. Si può facilmente intuire quanto siano nefaste le sue conseguenze in termini non solo di inquinamento dei legami sociali e politici, ma anche di inefficienza del sistema economico. Raffaele Cantone, che ha presieduto l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) dal 2014 al 2019, offre in questo saggio un quadro chiaro e completo del fenomeno, corredato da riferimenti storici e analisi antropologiche. In particolare, il libro dà conto dei notevoli progressi nel contrasto alla corruzione grazie sia allo sviluppo di una legislazione avanzata, capace di bilanciare repressione penale e prevenzione amministrativa all'interno di un sistema di regole coerente e organico, sia al ruolo e ai poteri penetranti esercitati dall'ANAC. Tale complesso – impostosi qualche anno fa a livello internazionale come una best practice, al pari della legislazione antimafia - oggi necessita di essere sostenuto, completando e sistematizzando la strumentazione legislativa (senza indulgere a maldestri provvedimenti in nome di una malintesa semplificazione burocratica) e soprattutto incrementando presso la pubblica amministrazione, il ceto politico e i cittadini comuni la cultura della legalità. Senza di essa nessuna riforma di legge o attività di repressione può contenere stabilmente questa piaga che affligge il Paese, impedendogli di essere normale.
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L'istituzione, la passività

Merleau-Ponty, Maurice
Editore: Mimesis
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Nei suoi appunti per le lezioni al Collège de France, Merleau-Ponty impartisce una svolta decisiva alla sua riflessione sul rapporto tra fenomenologia e ontologia. A partire dalla nozione di “istituzione”, il pensatore francese indica, in ambiti molto diversi – che vanno dall’arte alla matematica, dalla vita sentimentale alla cultura –, quegli eventi capaci di dotare l’esperienza di dimensioni durevoli, vale a dire di una fecondità che darà luogo ad un seguito unitario, ad una storia. Nelle trascrizioni de Il problema della passività, invece, Merleau-Ponty si dedica a quelle flessioni della vita cosciente – come il sonno, il sogno, la memoria e l’inconscio – che apparentemente si distinguono dal modello istituente. Attraverso questi fenomeni liminali, che condizionano il corso della nostra esistenza, il filosofo descrive una modalità di appartenenza al mondo più primitiva rispetto all’attività del pensiero e che si realizza mediante la nostra presenza corporea. Questo libro ci rende quindi consapevoli della natura avventurosa della ricerca fenomenologica merlopontiana. Il pensiero di Merleau-Ponty non cessa infatti di esercitarsi e, a volte, sembra addirittura scoprirsi nel contatto con gli altri ambiti del sapere.
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Stato canaglia. Droga, armi, operazioni clandestine: gli affari sporchi dei servizi segreti italiani e stranieri

Birolini, Marco
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Il traffico di droga è un affare troppo grosso. Ci sono troppi soldi in ballo, troppi scambi internazionali, troppi interessi, troppi incroci con altri mercati sommersi, in primo luogo quello delle armi. Troppi sono, inevitabilmente, gli attori coinvolti. E non sono solo folkloristici narcos nascosti nella giungla e mafiosi con la coppola e la lupara. In questa inchiesta coraggiosa e sconvolgente, Marco Birolini indaga sugli aspetti più torbidi del moderno «grande gioco». Lo fa attraverso un approfonditissimo lavoro di ricerca che ripercorre la documentazione prodotta negli ultimi decenni da magistrati e commissioni parlamentari, decenni in cui il nostro paese, e la Sicilia in particolare, si è trovato al centro del commercio mondiale di stupefacenti. Lo fa andando in prima persona a intervistare le fonti più disparate. Lo fa, soprattutto, unificando con grande acume investigativo e chiarezza espositiva le varie piste, per tracciare un inquietante quadro d'insieme, in cui tante vicende «misteriose» della storia italiana recente (fra cui sparizioni e omicidi) trovano la loro naturale collocazione, e in cui hanno un ruolo di primo piano quegli oscuri apparati statali che, protetti dal loro essere «segreti», troppo spesso scordano di essere «servizi».
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Mafia, una donna contro. Testimone di giustizia: una scelta difficile

Grasso, Valeria
Editore: Guerini e associati
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Cosa accade quando rifiuti di pagare il pizzo alla mafia? Può essere che un giorno esci di casa per andare a prendere tuo figlio a scuola, e non fai più ritorno? Può essere che scappi per una meta sconosciuta a tutto il mondo, tranne a una manciata di agenti delle forze dell’ordine? La storia di Valeria Grasso, testimone di giustizia, ci invita a toccare con mano e a comprendere quali siano le conseguenze drammatiche di una resistenza civile e consapevole. Il volume offre una lente di ingrandimento per riflettere sul Paese in cui viviamo, aiutandoci a prendere coscienza sull’importanza che le nostre scelte quotidiane hanno sulla Storia.
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Disarmo nucleare. È ora di mettere al bando le armi nucleari. Prima che sia troppo tardi

Vignarca, Francesco
Editore: Altreconomia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Mai come oggi il mondo si è avvicinato a una catastrofe nucleare: ecco perché bisogna smantellare gli arsenali nucleari. Questo libro racconta la storia e le prospettive della campagna “Italia, ripensaci”. Le recenti crisi internazionali hanno riportato sotto gli occhi di tutti i rischi dell’utilizzo di armi nucleari: una “minaccia esistenziale”, una escalation che potrebbe portare alla distruzione quasi completa dell’umanità. Il pericolo derivante dagli arsenali dei Paesi che possiedono testate nucleari ha origine dalla Guerra fredda ed è ancora concreto. Questo libro ricostruisce l’evoluzione delle armi nucleari, con numeri aggiornati delle testate, i loro depositi in Europa, il pericolo della “teoria della deterrenza”, come funziona il “bottone rosso” e l’impatto devastante di una guerra nucleare. E racconta la storia e le prospettive del disarmo nucleare, in particolare con la campagna “Italia, ripensaci”. Con voci dei principali esponenti del movimento per la messa al bando delle armi nucleari: Setsuko Thurlow, Beatrice Fihn, Tim Wright, Susi Snyder, Lisa Clark, Daniele Santi, Ray Acheson e papa Francesco. Il saggio è stato realizzato in collaborazione con ICAN e Italia Ripensaci.
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Noi, afghane. Voci di donne che resistono ai talebani

[Capuzzi Lucia; Daloiso Viviana; Mariani Antonella]
Editore: Vita e Pensiero
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Mariam, Zarifa, Madina, Shaza… Donne senza diritti, donne che vivono in prigioni di stoffa, donne che non possono più lavorare né completare gli studi. Donne che nell'Afghanistan dei taleban hanno solo una possibilità per esistere: scomparire. Sono alcune delle oltre quaranta protagoniste alle quali le giornaliste di «Avvenire» hanno dato voce nella campagna #avvenireperdonneafghane svoltasi nei primi mesi del 2023 sulle pagine del quotidiano e online. Storie intense raccolte insieme per la prima volta in questo libro: di sofferenza, come quella di Roqia, che da Kabul racconta come il suo sogno di diventare pilota è naufragato nei divieti dei fondamentalisti islamici; ma anche di tenacia, come quella che nella capitale vietata alle donne ha consentito a Meena di proseguire la sua attività di catering. In questo libro ci sono le lettere inviate dall'Afghanistan ad «Avvenire» da insegnanti che hanno perso il lavoro, da infermiere che invece resistono, da operatrici umanitarie che ogni giorno temono che un nuovo divieto possa sbarrare loro la strada. A impreziosire i racconti e le testimonianze, le intense immagini scattate dalla fotografa romana Laura Salvinelli, più volte inviata in Afghanistan a testimoniare con il suo obiettivo che la luce non abbandona mai le donne afghane, nemmeno nei momenti più bui. A queste immagini si sono ispirate scrittrici del calibro di Mariapia Veladiano, Ritanna Armeni, Marina Terragni, Tiziana Ferrario e Silvia Resta per le loro riflessioni sul dolore di essere donna, oggi, nell'Emirato islamico dei taleban.
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Dove vola la polvere

[Nguyen Phan Que Mai]
Editore: Nord
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Il rombo degli elicotteri squarcia il silenzio delle risaie. Poi una raffica di colpi, e il fiume che si tinge di rosso… Trang ha ancora negli occhi l’ultimo bombardamento che ha devastato il suo villaggio, lasciando la propria famiglia senza più niente. E allora lei e la sorella Qu?nh decidono di andare a Saigon, dove per ragazze carine come loro è facile guadagnare. Basta sedersi nei bar a bere con gli americani. La realtà, però, è molto diversa, e solo l'incontro con un ufficiale sensibile e gentile, che la tratta con rispetto, sarà per Trang una luce di gioia. Ma di breve durata.Phong ha avuto una vita durissima. Fin dalla nascita, ha subito i soprusi e le angherie delle persone. Perché lui è «meno della polvere», epiteto con cui vengono insultati i bambini nati dalle relazioni tra soldati americani e donne vietnamite. E Phong, con la sua pelle nera e i capelli ricci, ha sempre portato le proprie origini scritte in faccia. Eppure, adesso che ha quarant'anni, spera che quel marchio d'infamia possa valere per lui e i suoi figli un visto per gli Stati Uniti. E il suo cammino s’incrocerà con quello di Dan, un veterano tornato in Vietnam per esorcizzare i fantasmi del passato e fare i conti con un segreto che potrebbe distruggere il suo matrimonio…È stata la guerra a segnare per sempre Trang, Phong e Dan, a costringerli a compiere scelte dolorosissime, che si ripercuotono sulle generazioni successive. Eppure sono proprio queste scelte a legare i loro destini, a permettere loro di superare le differenze e trovare una lingua comune, nella compassione e nella speranza di un futuro di pace.
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Il risveglio dell'Orso Russo. Le campagne militari della Federazione russa dalla Georgia all'Ucraina

De Gaetano, Enrico ; Lopreiato, Andrea
Editore: Diarkos
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dalla fine della Guerra fredda, sembrava tramontata la minaccia dei conflitti convenzionali con l’impiego di grandi manovre ed eserciti di massa. L’assalto russo all’Ucraina scatenato il 24 febbraio 2022 ha posto fine a questa illusione. Per rispondere all’interrogativo “come è stato possibile arrivare a tanto?”, il volume – scritto da un generale dell’Esercito italiano in congedo e da un analista militare – ricostruisce la storia dell’apparato militare della Federazione Russa e delle guerre in cui è stato impegnato dal 2008 al 2021, all’alba dell’“operazione militare speciale” di Putin. Dalla Georgia alla Siria, dalla Libia all’Azerbaigian, passando dalla Crimea e dal Gruppo Wagner, l’approccio di Mosca all’uso della forza è descritto non solo attraverso l’esatta ricostruzione delle operazioni belliche e del loro contesto geopolitico e sociale, ma anche tenendo conto della politica di sicurezza e della filosofia cui si è ispirato nell’arco degli ultimi venticinque anni. Un racconto a conclusione del quale gli eventi dell’Ucraina appaiono meno sorprendenti e inaspettati e forse più prevedibili di quanto non si sospetti.
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MIR. Dialoghi sulla pace ai confini della guerra in Ucraina

Vietti, Francesco
Editore: People
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Questo non è un libro sulla guerra in Ucraina, ma un diario di viaggio che si muove attorno al conflitto, che si aggira lungo i suoi confini, in cerca di parole di pace. Nessuna cronaca dal fronte dei combattimenti, ma incontri e dialoghi con chi si rifiuta di andare a quel fronte e si impegna affinché le armi finalmente tacciano. Voci che in questi mesi di bellicismo assordante sono difficili da ascoltare: attivisti moldavi, pacifisti russi, disertori ucraini, giovani della Transnistria in attesa del futuro, contadini che si ritrovano a gestire campi di accoglienza per rifugiati. MIR è il racconto di quel che sta accadendo oggi in Moldavia, Paese di frontiera che dal febbraio 2022 è diventato terra di transito e approdo per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Un Paese che rischia costantemente di essere coinvolto nel conflitto, ma in cui la società civile non smette di interrogarsi sulla via per giungere alla pace e sul significato della neutralità iscritta nella sua Costituzione.
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Ucraina. Dentro una guerra che cambia il mondo

Luise, Raffaele
Editore: Marietti 1820
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Una catabasi, una discesa nell’inferno della guerra scatenata contro l’Ucraina dalla Russia di Putin. Questo reportage è l’immersione di un pacifista nelle atrocità di una guerra del tutto nuova che cambierà il mondo. Una narrazione attenta, emozionante che non trascura l’aspetto religioso del conflitto, descrivendo le posizioni dell’ortodossia russa e ucraina, dei greco-cattolici, della chiesa di Roma e la problematica azione di pace tentata dal papa.
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L'Ucraina e la vetrina delle distorsioni. Diario di guerra in poltrona 2022-2023

Corti, Mario <1945- >
Editore: Gaspari
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
L’autore, conoscitore profondo della Russia e dell’Europa Orientale, ripercorre le ignoranze, le manipolazioni e le distorsioni della tv e della folla di conduttori, giornalisti, esperti, professori, filosofi, militari che la popolano. La cronaca si trasforma quindi in una riflessione dalla storia alla geopolitica e alla cultura: quasi un romanzo avvincente da leggere tutto d'un fiato
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L'antisemitismo e le sue metamorfosi. Distorsione della Shoah, odio online e complottismi

Santerini, Milena
Editore: Giuntina
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Ogni tempo ha il suo antisemitismo. Segnato dall'antigiudaismo cristiano in passato, cospiratorio nei momenti di crisi, efferato nella sua forma pseudo-scientifica nel periodo del nazionalsocialismo e del fascismo. Negli anni '20 del XXI secolo l'antisemitismo è ancora tra noi: divenuto "culturale" più che biologico, raramente è argomentato in modo aperto, eppure è presente e – in alcuni periodi – in crescita. Durante la pandemia da Covid-19, gli studi sui social media hanno mostrato il forte collegamento tra l'odio antiebraico e la crisi, soprattutto dal punto di vista economico. Gli ebrei "ricchi" e "dominatori" fanno da capro espiatorio della paura e dell'ansia verso il futuro. Cresce il discorso d'odio nel web, ormai due terzi del totale degli atti segnalati. Protetti da un presunto anonimato e apparentemente “liberi” di esprimersi, gli hater creano fiammate di ostilità e attacchi, diffondono immagini grottesche, inventano cospirazioni. Di questo antisemitismo apparentemente "light" fa parte la distorsione della Shoah. Il negazionismo vero e proprio, con le sue affermazioni di principio («non è mai avvenuto», «le cifre sono diverse», ecc.), rimane infatti nascosto nelle pieghe della società; la minimizzazione e la banalizzazione, invece, sono molto diffuse. I saggi raccolti in questo libro offrono una panoramica e un'analisi di queste nuove forme di odio antiebraico, e si configurano come un contributo efficace a un lavoro collettivo di contrasto all'antisemitismo, inserito nella più ampia lotta contro ogni tipo di intolleranza, pregiudizio e razzismo, che richiede la collaborazione di tutti. "L'antisemitismo e le sue metamorfosi" include testi di Murilo Henrique Cambruzzi, Simonetta Della Seta, Stefano Gatti, Betti Guetta, Joël Kotek, Gadi Luzzatto Voghera, Stefano Pasta, Robert Rozett, Milena Santerini e Juliane Wetzel.
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Tutte le guerre di Putin. Dalla Cecenia all'Ucraina

Galeotti, Mark
Editore: Gremese Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dai conflitti ceceni all’incursione militare in Georgia, dall’annessione della Crimea alla campagna siriana e all’invasione su larga scala dell’Ucraina, le guerre di Putin hanno inesorabilmente ridisegnato la Russia del XXI secolo e pesantemente condizionato gli assetti geopolitici europei e mondiali. Questo volume, scritto da uno dei maggiori esperti internazionali della Russia moderna, propone una panoramica puntuale dei conflitti in cui la Russia è piombata da quando Putin è diventato primo ministro e poi presidente. In senso più ampio, ripercorre la ricostruzione del potere militare russo operata da questo autoritario ex ufficiale del KGB: riformando e riequipaggiando le forze armate, avvalendosi di milizie mercenarie e facendo ampio ricorso anche alle strategie della moderna “guerra ibrida” (in primis, la manipolazione dell’informazione). Ma se nella nuova Guerra Fredda con l’Occidente Putin si è affidato alla forza militare per espandere la sfera di influenza russa, Galeotti non ignora i fallimenti tattici e strategici a cui il Cremlino è andato spesso incontro nella lotta per la supremazia, in particolare durante l’invasione dell’Ucraina. E nel prevedere i nuovi scenari di questa guerra, ipotizza anche le future relazioni militari e politiche tra la Russia e i Paesi vicini, compresa la Cina. Ricco di aneddoti e testimonianze di prima mano, anche da parte di ufficiali russi in servizio e in pensione, Tutte le guerre di Putin è una storia coinvolgente e illuminante sul risvegliato Orso russo. Non c’è momento migliore per capire come e perché Putin abbia dispiegato le sue forze armate in così tante guerre. Non c’è autore più adatto a demistificare le capacità militari della Russia e a suggerire un’idea plausibile di quanto ci riserva il futuro.
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Giustizia senza confini. Crimini internazionali e lotta all'impunità

Marchesi, Antonio ; Noury, Riccardo
Editore: People
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il venticinquesimo anniversario dello Statuto di Roma, che nel luglio 1998 istituì la Corte penale internazionale, offre l’opportunità di fare il punto sul cammino della giustizia nell’ultimo quarto di secolo. I tribunali in grado di applicare il principio della giurisdizione universale e la stessa Corte penale internazionale spesso rappresentano l’unica possibilità, per le persone sopravvissute a gravi crimini di diritto internazionale, di ottenere giustizia. Una ricerca che si scontra con molti ostacoli, dalla mancanza della volontà politica di garantirla appieno ai limiti ancora presenti negli ordinamenti nazionali. Ma punire i responsabili di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidi resta una necessità inderogabile e l’unico mezzo per abbattere l’impunità.
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Combattere la guerra

Calvani, Sandro ; Spadaro, Antonio;Tarquinio, Marco
Editore: In Dialogo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Una riflessione appassionata partendo dalla drammatica attualità delle 169 guerre in corso nel mondo, con una domanda provocatoria sullo sfondo: «Beati i costruttori di guerra?» Come afferma l’arcivescovo Mario Dalpini, credere nella pace oggi sembra un azzardo, mentre la direzione verso un conflitto sempre più mondiale pare ineluttabile. Tra conflitti dimenticati e strategie di politica estera viene fatta luce sulla complessità dell’intreccio che unisce indissolubilmente guerra e pace nell’orizzonte internazionale. Emerge, nelle parole degli autori, l’esigenza di combattere il pensiero diffuso che la guerra sia inevitabile. Contiene l'appello per la pace lanciato dall'arcivescovo Dalpini che nel mese di marzo ha già raccolto oltre 25 mila adesioni di cittadini ambrosiani.
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Di tasca nostra. In che modo la guerra cambia la nostra economia e le nostre abitudini

Caruso, Raul
Editore: Città nuova
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
In che modo la guerra in Ucraina avrà un impatto sui consumi, sulle abitudini e sullo stato di benessere dei cittadini dell’unione europea e del mondo? Il libro mostra al lettore i possibili scenari economici che si prospettano dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e a seguito di tutte le crisi (energetica, alimentare ecc.) che ne sono derivate. L’obiettivo del lavoro è raccontare come potrebbero cambiare le nostre economie e come questi cambiamenti potrebbero modificare le nostre abitudini, i nostri comportamenti d’acquisto e le nostre aspettative sul futuro
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Pace e guerra. Proteggere i diritti e costruire la democrazia

Caridi, Paola
Editore: Feltrinelli
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Non-Fiction
Gli amici non fanno la pace, perché gli amici non si fanno la guerra. La pace, al contrario, si fa tra nemici. Com’è possibile, però, che chi è stato violento contro l’altro, contro il nemico, sia poi disposto a sedersi di fronte a lui, o a lei, per raggiungere una pace giusta? Il libro raccoglie queste riflessioni per inoltrarsi in un territorio spesso poco conosciuto dalle ragazze e dai ragazzi. Un territorio pieno di parole difficili, per le quali è necessario un vocabolario. Le parole difficili non sono solo quelle della guerra (bombardamenti, cessate-il-fuoco, armistizio eccetera). Sono anche le parole della pace e della convivenza: democrazia, diritti, libertà, giustizia riparativa, convenzioni internazionali. Perché, alla base dello stare al mondo, c’è una regola fondamentale: mai dimenticare l’umanità che è in noi e nel nostro “nemico”. Da un’autorevole e appassionata esperta di politica internazionale, un libro necessario, che racconta la storia di alcune guerre, in corso e concluse, per immaginare e costruire il mosaico della pace. Età di lettura: da 9 anni.
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Logiche del bene contro le guerre

[Vitellozzi Francesca (cur.)]
Editore: Prospettiva Edizioni Services & Publishing
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Proprio mentre la guerra infuria alle porte di casa e le logiche belliche imperversano c’è bisogno di interrogarsi sulla ricerca del bene. Non esistono risposte categoriche o ricette al riguardo, ma possiamo proporci delle scelte che ciascuno può operare: in primo luogo quella di fondare e di vivere logiche di bene coerentemente improntate all’amore per la vita nelle sue diverse forme.
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Da Cuba a Kiev. Questa volta chi salverà il mondo?

Vaselli, Stefania Maria
Editore: Armando Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Al grido di "El pueblo unido jamás será vencido" scoppia a Cuba nel gennaio 1959 la Rivoluzione della Sierra. Due fazioni cubane lottano sotto lo sguardo vigile e preoccupato di russi e americani. La vittoria di Fidel Castro e le conseguenti sanzioni del governo USA inducono il regime cubano ad avvicinarsi sempre di più al blocco sovietico che decide di fornire armi a Cuba per proteggerla da eventuali interventi americani. Nel 1962, quando inizia la fornitura dei missili sovietici, sembra di essere giunti sull'orlo di una guerra nucleare che sarà fortunatamente impedita grazie all'intesa finale tra John Fitzgerald Kennedy e Nikita Kruscev. Un giocatore di poker e uno di scacchi che puntarono saggiamente sulla coesistenza pacifica. Riappare oggi, con l'"operazione militare speciale" in Ucraina, uno scenario di guerra non più gestito da giocatori carismatici ma da coloro che ripongono la fiducia quasi esclusivamente nell'uso delle armi... Ove si dovesse arrivare alle soglie della catastrofe nucleare, vi sarà ancora un pilota esitante? La filosofia del potere che fugge dall'uomo per servirsi della tecnologia e dei sistemi missilistici è un tema sul quale ci si sofferma: la speranza che continuiamo a nutrire è che l'Ucraina divenga un luogo di pace facendo tesoro dell'insegnamento che ci impartisce la felice conclusione nell'ottobre 1962 della crisi dei missili a Cuba.
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Basta guerre: è l'ora della pace. Il ruolo dei cattolici: nonviolenza attiva e creatrice e impegno politico

Toso, Mario
Editore: Cittadella
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONI
Che la guerra in Ucraina finisca con l'intensificazione dell'azione diplomatica o con un cessate il fuoco immediato, anche senza un ritiro preventivo delle truppe russe, è senz'altro fortemente raccomandabile. È ciò che la stragrande maggioranza si augura, per il bene dei popoli in conflitto, dell’Europa e del mondo. Ma ciò che è molto più importante è che una volta che sia cessata l'attuale guerra fratricida – poco si è sottolineato che i Paesi in lotta tra loro sono cristiani – si riesca a rafforzare la via della nonviolenza attiva e creatrice tenendola agganciata costantemente all’impegno dei cittadini e quindi anche dei cattolici in politica, per universalizzare una democrazia sostanziale, rappresentativa, partecipativa e deliberativa, aperta al Trascendente. Questa è la tesi sostenuta e sviluppata, con ambizione e speranza, dall'Autore.
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Sì, lo voglio. Storie di unioni civili in Italia

Follesa, Giovanni
Editore: People
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Il 20 maggio 2016 l'Italia approva la Legge n. 76, meglio conosciuta come Legge Cirinnà, il testo che regolamenta le unioni omosessuali. Il libro di Giovanni Follesa racconta la storia di alcune coppie, una per regione, che all'indomani dell'approvazione della Legge Cirinnà hanno deciso di sposarsi. Ciascuna coppia, nel presentarsi, mette a nudo se stessa: l'amore, i sogni, i problemi quotidiani, il coming out, le aspirazioni, il futuro da immaginare e costruire giorno dopo giorno. È una testimonianza personale e intima del percorso familiare, un approfondimento sulle dinamiche sociali nel nostro Paese, una riflessione sul significato e le sfumature del termine “famiglia”. Una narrazione dalla matrice realista, tra cronaca e letteratura; un testo atipico che va oltre l'usurata retorica della diversità. Sì, lo voglio è un libro ricco di umanità, che più di tutto vuole invitare alla riflessione chi ancora non sa comprendere che la famiglia non è unica, ma ne esistono diverse. Senza discriminazioni.
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La legalità è un sentimento. Manuale controcorrente di eduzione civica

Dalla Chiesa, Nando
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
C'è un pregiudizio radicato nella cultura civile delle democrazie, ed è che l'educazione alla legalità consista nell'indicare una serie ordinata di norme e possibilmente avere una buona conoscenza della Costituzione del proprio paese. Decenni di insegnamento universitario, nelle scuole e nei movimenti civili hanno convinto invece Nando dalla Chiesa che l'educazione alla legalità è un processo mai uguale che si nutre di suggestioni, valori, letture, esempi, viaggi e sentimenti. È da tale processo che sgorgano le disposizioni mentali e d'animo che portano verso una legalità solida, diffusa, condivisa. Nasce così questo libro nel quale il lettore incontrerà figure sorprendenti, a volte apparentemente distanti tra loro e spesso “disobbedienti”: da Pasolini a Erri De Luca, da Calvino a Primo Levi, da Basaglia a don Milani, a Gramsci, a Danilo Dolci, e poi indietro fino a Leopardi e a Pericle. Guidandoci con la sua voce calda e partecipe attraverso la molteplicità di questi punti di riferimento, Nando dalla Chiesa ci conduce a un traguardo in continuo movimento, e alla consapevolezza che, proprio per la natura della società (specialmente quella italiana), l'educazione alla legalità, più che obbedienza, richiede capacità di sostenere ed esercitare il conflitto in modo coraggioso, aperto e costruttivo.
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Rosso cobalto. Come il sangue del Congo alimenta le nostre vite

Kara, Siddharth
Editore: People
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Un’indagine risoluta rivela le violazioni dei diritti umani dietro l’operazione di estrazione del cobalto in Congo e le implicazioni morali che riguardano tutti noi. Rosso Cobalto è la bruciante, prima in assoluto, esposizione dell’immenso tributo pagato dalla popolazione e dall’ambiente della Repubblica Democratica del Congo all’estrazione del cobalto, come raccontato attraverso le testimonianze dello stesso popolo congolese. L’attivista e ricercatore Siddharth Kara ha infatti documentato le vite delle persone che vivono, lavorano e muoiono per il cobalto. Circa il 75 per cento della fornitura mondiale di cobalto viene estratto in Congo, spesso da contadini e bambini in condizioni subumane. Miliardi di persone nel mondo non possono condurre la loro vita quotidiana senza partecipare a una catastrofe ambientale e dei diritti umani in Congo. In questo libro duro e cruciale, Kara sostiene che tutti noi dobbiamo preoccuparci di ciò che sta accadendo in Congo, perché siamo tutti coinvolti.
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Economia Queer. Perché i diritti civili sono un vantaggio per tutti

Badgett, M. V. Lee
Editore: Il saggiatore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ECONOMIA
Combattere le discriminazioni nei confronti delle persone Lgbt non è solo un fatto morale. È anche un fatto economico: ogni anno, infatti, l’omobitransfobia costa agli stati più di un punto percentuale del Pil. Miliardi, decine di miliardi di euro. Economia Queer ci invita a guardare alle lotte per i diritti civili e l’uguaglianza da una prospettiva inedita: quella del denaro. M.V. Lee Badgett ha passato anni a esaminare i modi con cui leggi persecutorie, atti di violenza diretta o indiretta, pratiche di emarginazione e di isolamento delle persone queer impattano sulla salute e sulle casse delle società, oltre che sulla vita dei singoli. Il risultato è un’analisi articolata e stratificata degli effetti negativi concreti di queste azioni sul mondo del lavoro e della sanità, sui consumi e sulla produzione, sul pubblico e sul privato. Intrecciando studi di settore, dati provenienti da tutto il mondo, ricerche pionieristiche e testimonianze delle persone coinvolte, in quest’opera Badgett dimostra come diritti civili e prosperità siano legati gli uni agli altri e come impedendo a una fetta della popolazione di lavorare al meglio, di esprimere le proprie potenzialità creative e professionali, di vivere una vita sana e di fornire il proprio pieno apporto alla società, l’intera impalcatura economica ne risente. Con lucidità e passione, Economia Queer ci rivela in modo nitido il «costo» dell’odio, mostrandoci come fare di tutto perché questo non accada dovrebbe essere interesse della politica e in primis del mondo aziendale: il futuro di una società florida, capace di fare buon uso dei propri talenti passa senz’altro da qui.
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«Her-story». La lotta delle donne curde per l'autodeterminazione

Lombardi Anna
Editore: Tra le righe libri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Si potrebbe dire che il sangue del popolo curdo è intriso di rivolte e di lotte secolari volte alla conquista della propria libertà: un’autodeterminazione nazionale, ma anche la costruzione di un sistema alternativo a quello di stampo capitalistico, gerarchico e patriarcale. In effetti, si tratta di un esperimento politico e sociale senza precedenti, soprattutto perché pone al proprio centro le donne, le protagoniste essenziali per la riuscita del Confederalismo democratico. Il principio egualitario, oltre alla creazione di nuovi spazi femminili autonomi, si è manifestato anche nelle scienze sociali e naturali, che sono state sottoposte ad una minuziosa revisione. È proprio da qui che nasce il termine «Her-story» (la storia di lei): una storia ri-scritta dalle donne e libera dalle concezioni antropocentriche caratteristiche della storia scritta da/per gli uomini. Il saggio, nato dalla tesi magistrale, analizza il protagonismo femminile curdo sia nei suoi aspetti più teorici che in quelli più pratici, arrivando ad inserire la questione all’interno del dibattito pubblico internazionale.
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La rottura del sonnolento equilibrio europeo: guerra in Ucraina

Tussi, Tiziano
Editore: Pgreco
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Mi spaventa che libri di fantascienza descrivano a volte questa società tecnologicamente avanzata come infilata in un percorso senza sbocchi, cieco, che conduce solamente alle tragedie che vengono inventate in molti libri, in senso prospettico, ma con alto tasso di realismo. La fantascienza sta acquisendo uno status di premonizione imbarazzante. Sta ai popoli cercare di sterzare e incamminarsi verso territori ampi e possibilmente forieri di alternative esistenziali che non abbiano dimenticato l'umanitarismo. Quale grado di umanità è possibile? Quale accettabile? Quale grado potrebbe essere minimante una base di partenza per fare di più? Cosa vuole dire, insomma, una società umana? In questo libro cercherò di analizzare il contesto di un'azione che non ha avuto tanta umanità dalla sua: la guerra Russo-Ucraina, cercando di illuminare il contesto, la cornice, il campo in cui è stato possibile sia accaduta."
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Falso trattato di manipolazione

Blandiana, Ana
Editore: Elliot
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
“Falso trattato di manipolazione” è un libro dedicato alla libertà di espressione, alle tecniche di manipolazione politica e ricerca del consenso, oltre che una riflessione su temi eterni come moralità, solitudine e la condizione dell’artista. L’autrice procede sul doppio binario della narrazione oggettiva e su quello della rivisitazione autobiografica, a partire dalla propria infanzia e adolescenza sino all’età adulta vissuta insieme al marito (il giornalista e scrittore Romulus Rusan): astro nascente della giovane generazione di poeti e scrittori romeni degli anni Sessanta, fino alla caduta del regime del dittatore Ceausescu nel 1989, dagli anni Novanta del secolo scorso è diventata una figura di riferimento per il rinnovamento politico e civico della società romena. Le sue considerazioni sul senso della scrittura come soluzione esistenziale, sul ruolo dell’artista in una società ideologicamente abusata, sulla formazione e sul divenire personale risentono molto delle sue esperienze passate che l’hanno vista coraggiosamente dissenziente nei confronti del regime e oggetto di censura e vessazioni. Il Trattato assume valore come lezione di vita oltre che di straordinaria testimonianza della lotta e della resistenza contro qualsiasi forma di dittatura.
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La quarta guerra mondiale. E noi?

Pozzana, Claudia ; Russo, Alessandro <1982- >
Editore: Ombre corte
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Assistiamo ai prodromi di una guerra globalizzata, di cui cominciamo appena a valutare la peculiare novità in termini di distruttività e di estensione, destinata a perdurare e aggravarsi per molti anni, persino decenni. Per ritrovare il filo di un orientamento, per pensare politicamente come uscire da questa guerra, occorre ampliare l’orizzonte a nuovi riferimenti intellettuali, e riconsiderare le precedenti idee sulla guerra e sui suoi inestricabili rapporti con la politica. Gli sviluppi globali della guerra in corso sono imprevedibili nei dettagli, ma si vede chiaramente la loro tendenza fondamentale. Si è aperta un’epoca nella quale la guerra si va imponendo come l’effettivo governo del mondo. Il mondo va reinventato politicamente, impresa di lunga durata che coinvolgerà più generazioni, e che dovrà difendersi dalla crescente minaccia di una distruttività illimitata. Il volume raccoglie cinque testi, due sul carattere locale/globale della guerra iniziata con l’invasione russa dell’Ucraina, letta nella prospettiva delle guerre mondiali del Novecento, e tre testi su alcuni antecedenti: l’invasione americana dell’Iraq, la crisi dei partiti in Europa e il movimento di Hong Kong.
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Le sanzioni internazionali. Storia, obiettivi ed efficacia

Giumelli, Francesco
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Nei mesi successivi all'invasione russa dell'Ucraina, ci siamo abituati a sentir parlare di pacchetti di sanzioni e congelamento di beni nei confronti di oligarchi russi. In realtà, la pratica di utilizzare sanzioni internazionali non contro Stati ma contro individui si è affermata solo da pochi anni nel diritto internazionale ed è ancora fortemente contestata, anche da membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In che modo le sanzioni sono diventate così centrali nella politica estera e quasi uno strumento di governance globale? Come sono cambiate nel tempo, chi colpiscono, come vengono eseguite e da chi? Sono davvero efficaci? Sono un'arma di pace o di guerra? Francesco Giumelli ci aiuta a comprendere il panorama della politica mondiale oggi.
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Il ritorno della storia. Il conflitto russo-ucraino

Plokhy, Serhii
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin sconvolgeva la comunità internazionale lanciando la sua «operazione militare speciale» contro l'Ucraina. L'offensiva su vasta scala, che sarebbe dovuta durare poche settimane, si è subito trasformata nel più grande conflitto scoppiato nel cuore dell'Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. In realtà, osserva lo storico Serhii Plokhy, questa guerra è cominciata molto tempo prima, nel febbraio 2014, con l'invasione russa della Crimea, che è proseguita con una guerra non dichiarata e da molti deliberatamente ignorata, fatta di bombardamenti e scontri a fuoco nella regione ucraina del Donbas. Con uno sguardo attento ai dettagli sul campo – dalle stanze del potere alle trincee –, Plokhy esamina il conflitto in corso e dimostra come le sue radici affondino nella storia del crollo imperiale. Per molti aspetti, infatti, quella in atto è una guerra di vecchio stile, condotta dalle élite russe, che si considerano eredi e continuatrici delle tradizioni espansionistiche da grande potenza dell'Impero russo e dell'Unione Sovietica. Una guerra che, malgrado le sue radici, viene combattuta in un nuovo panorama internazionale definito dalla proliferazione delle armi nucleari, dalla frantumazione dell'ordine mondiale determinatasi con la fine della Guerra fredda, e da un ritorno senza precedenti del nazionalismo populista. È l'inizio di una nuova, e ancora indeterminata, epoca. Se la caduta del Muro di Berlino aveva generato l'illusione della «fine della Storia», vale a dire la fine delle guerre novecentesche, delle annessioni territoriali e delle invasioni non provocate, il conflitto russo-ucraino ha visto la Storia riprendersi la scena, con il suo carico di orrori e violenze, ma soprattutto con le sue ineludibili domande: si deve sottostare alla legge del più forte per paura di un conflitto generalizzato? qual è il prezzo che si è disposti a pagare per difendere la propria libertà? ci sono ancora valori e diritti per i quali ha senso combattere? Non solo l'esito dell'attuale conflitto ma anche la storia dei prossimi decenni dipenderà dalle risposte che sapremo trovare.
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Guerre. 10 conflitti che stanno decidendo gli equilibri del mondo

[De Mauro Giovanni]
Editore: Bur Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
“Conflitto tra due o più Stati, o in genere tra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi condotto con l’impiego di mezzi militari”. Così viene definita la parola “guerra” sul dizionario, ma quali guerre stanno avendo luogo oggi nel mondo? Chi le sta combattendo, e perché? E in che modo influiscono sulla nostra vita? A queste e altre domande prova a rispondere Guerre, un volume che nasce dalla collaborazione con la rivista “Internazionale” e che raccoglie analisi e reportage dei maggiori esperti e giornalisti internazionali – in alcuni casi scritti ad hoc per questo libro – finora inediti in Italia e dedicati a dieci conflitti cruciali del mondo presente. Dall’Afghanistan all’Ucraina, dall’America Latina al Myanmar, dallo Yemen all’Amazzonia, dal Medio Oriente al Sahel, i diversi contributi – accompagnati da mappe, focus e infografiche – permettono di approfondire ciò che sta accadendo in teatri di guerra non sempre noti ma la cui conoscenza e interpretazione è indispensabile per comprendere dove si stanno giocando gli equilibri globali. Un volume prezioso per orientarsi nella geopolitica contemporanea, una chiave di lettura inedita per osservare in presa diretta gli effetti che le guerre – anche quando accadono a migliaia di chilometri di distanza – hanno sulla vita di tutti noi. Introduzione di Giovanni De Mauro.
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Ballata dello scarafaggio

Selmani, Shpëtim
Editore: Crocetti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
In questo libro l’autore Shpëtim Selmani, una delle voci più importanti della scena letteraria kosovara di lingua albanese, intreccia il suo quotidiano di scrittore, attore, padre e marito con la violenza della Storia: la guerra del Kosovo del 1999, vista attraverso i suoi occhi di bambino, il trauma di un intero popolo, e i suoi traumi personali, le difficoltà del dopoguerra e della ricostruzione di sé e del Paese. Racconta la vita di un artista kosovaro che crede nella letteratura più che in ogni altra cosa, ma deve fare i conti con la violenza del passato e del presente. Sullo sfondo la Pristina di oggi, con il suo traffico caotico e la vita di tutti i giorni, la vivace scena artistica e i politici rapaci, gli uomini d’affari senza scrupoli e il complicato rapporto con la Serbia. Il libro esplora temi universali, come l’amore, la guerra, la memoria, la perdita e la speranza, e lo fa con uno stile narrativo intenso e poetico, e una struttura frammentaria che lo rendono unico nel suo genere.
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Israeliani contro. La battaglia per i diritti umani dei palestinesi

Franquellucci, Pietro
Editore: LEG Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Dopo aver raccontato il pensiero e le motivazioni che spingono gli ebrei israeliani a vivere nei territori occupati nel libro “Coloni. Gli uomini e le donne che stanno cambiando Israele e cambieranno il Medio Oriente”, in questo nuovo lavoro l’Autore rivolge la propria attenzione al composito mondo israeliano che si oppone al fenomeno degli insediamenti nella Cisgiordania, accusati di essere l’ostacolo principale alla soluzione del conflitto israelo-palestinese. Il libro prende spunto dalla Dichiarazione di Indipendenza dello Stato di Israele del 14 maggio 1948, che nel 2023 celebra il suo 75° anniversario. In quella occasione, Ben Gurion, fondatore e primo ministro del neonato Stato israeliano, sottolineò la volontà di Israele di vivere in pace con i suoi vicini, riconoscendo uguaglianza di diritti a tutti coloro che sarebbero stati sottoposti alla sua sovranità. Cosa è rimasto di quei propositi? Chi nel Paese lotta oggi per la loro attuazione? Quanto del concetto di uguaglianza annunciato nel ‘48 è pratica reale nei territori conquistati con la guerra del 1967, in particolare nella Cisgiordania? Quali sono le prospettive di Israele, dei palestinesi e dell’occupazione dei territori? Il tema viene affrontato incontrando direttamente in Israele personalità di alto profilo del mondo del pacifismo e del dialogo. Al centro delle riflessioni quella che viene da tutti ritenuta la vera emergenza nei territori occupati: la tutela e il rispetto dei diritti umani dei palestinesi, non di rado vittime della violenza dei gruppi più estremisti dei coloni. Concludono il libro due lunghi incontri-intervista: il primo con Ehud Olmert, l’ultimo premier israeliano a presentare un piano di pace ai palestinesi (2008), il secondo con Tamir Pardo, ex capo del Mossad, i famosi servizi segreti di Israele.  Prefazione di Ugo Tramballi.
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Indietro non si torna. Il lungo cammino dei diritti civili delle persone LGBT+ in Italia. Una storia personale, una battaglia politica

Romano, Monica
Editore: TEA
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Ogni storia è personale e unica, e tuttavia la storia di Monica J. Romano è carica di riflessi e risonanze collettive. Le tappe della sua vicenda, infatti, talvolta dolorose, spesso liberatorie e persino gioiose, ci offrono la possibilità di ascoltare la voce di una di quelle persone cui, in fondo fino all'altroieri, la voce e l'identità sono state negate, oggetto di sberleffo, di emarginazione, di condanna, se non di pura violenza. Una voce ferma e serena, che rivendica i propri desideri, le proprie scelte e le proprie conquiste, fino alla più recente e inattesa: l'elezione al Consiglio comunale di Milano, prima donna transgender a essere eletta nell'amministrazione pubblica della città. Al tempo stesso il suo racconto ci consente di ripercorrere il faticoso e tuttora incompiuto cammino dell'affermazione dei diritti civili delle persone LGBT+ in Italia, dagli anni '70 a oggi. E ancora, assolve un compito fondamentale: quello di informare correttamente, di mettere ordine e precisione in un dibattito troppo spesso inquinato da falsità, preconcetti, posizioni strumentali. E lo fa perché, come dice l'autrice stessa, «ora più che mai, occorre arrivare alle persone e prendersi la responsabilità di un linguaggio universalmente comprensibile. Se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni è che, quando le cose si spiegano con parole comprensibili e mettendoci la faccia, le paure e i pregiudizi vengono meno». Prefazione di Alessandro Zan.
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Terre di mezzo. Guerre, imperi, energia e il futuro delle democrazie

Castagnoli, Adriana
Editore: Il Sole 24 Ore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La drammatica natura degli eventi politici di questi ultimi anni mostra come i nodi cruciali che stanno ridisegnando il mondo contemporaneo si palesino lungo quattro essenziali linee di frattura, formatesi nel corso di molti decenni e riemerse prepotentemente dopo il 2000: il differenziale di contemporaneità economica e tecnologica; le dinamiche geopolitiche dell’energia verde e quelle del petrolio e del gas; il ritorno degli “Stati-civiltà” o neo-imperi; la riaffermazione delle identità e della politica identitaria. Attraverso l’analisi delle intersezioni concettuali e pratiche tra queste direttive, per come si sono configurate nei primi decenni del nostro secolo, Adriana Castagnoli prospetta una sintesi che allo stesso tempo aiuta a comprendere i potenziali conflitti e gli scenari che ci attendono a livello geopolitico, economico e democratico.
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Dizionario delle guerre. Dal 1946 al 2022

Lombardo, Mario Vittorio
Editore: Reverdito
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Finita una, ne comincia un’altra. Alla conclusione della Seconda guerra mondiale si combatteva in Cina, tra l’esercito “rosso” di Mao e quello nazionalista di Chiang Kai-shek; in Grecia tra la destra monarchica e i comunisti; in Indocina per l’indipendenza dalla Francia. Era il 1946 e da allora si è continuato a farlo in quattro continenti: centinaia di conflitti tra stati, guerre civili o per l’indipendenza. Un lungo e drammatico elenco di battaglie, di morti e feriti non solo tra gli eserciti schierati in campo, perché anche la popolazione civile soffre i bombardamenti aerei e il fuoco di artiglieria, l’occupazione del territorio e la crudeltà delle rappresaglie. Si è ripetuto mille volte: “Mai più guerre!”, ma resta soltanto una speranza; la realtà purtroppo è diversa, come dimostra quanto sta ancora avvenendo in Kurdistan, in Libia, in Yemen, in Ucraina...
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La nuova chiamata alle armi

Crocco, Raffaele ; Giordana, Emanuele
Editore: Terra nuova Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Sono oltre 30 le guerre in corso sul Pianeta. Gli Stati si affidano alle armi per trovare soluzioni, mentre sarebbe urgente investire sull'emergenza climatica, sui diritti umani, sulla democrazia. Crocco e Giordana invitano a guardare il Mondo con occhi differenti, abbandonando le logiche armate della geopolitica a favore di una "geografia dei diritti umani", che ponga al centro delle relazioni tra Stati la cooperazione e il rispetto dei diritti. Non si tratta di un approccio teorico o ideale, è semplicemente realistico, forse l'unico che può fermare questa pericolosa corsa alle armi.
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La guerra promessa. La contesa di Taiwan e il grande gioco dell'Indo-Pacifico

Taino, Danilo
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Taiwan è uno dei punti più caldi del pianeta: intorno all’«altra Cina» è in atto uno scontro geopolitico senza precedenti che può influire sul futuro del mondo. Dai tempi di Chiang Kai-shek a oggi molto è cambiato. L’isola non è più una «portaerei democratica inaffondabile», stretta alleata dell’America in opposizione alla Cina comunista. Anzi, quest’ultima si prepara a prenderne possesso e già progetta un ponte di ben 160 chilometri tra i due lembi del mar cinese. Come reagirà l’isola di fronte a un’invasione? Si creerà una resistenza di lungo periodo? Cosa accadrà nel Bacino dell’Indo-Pacifico – tra India, Giappone, Corea, Sud-Est asiatico e Australia – e come cambierebbe il mondo con gli Stati Uniti fuori dall’area? Cosa succederebbe alla produzione di chip e al commercio dei container che solcano le acque di quei mari tra capitani coraggiosi, pescatori e pirati? Con la conquista di Taipei Pechino potrebbe estendere il suo potere sull’intera Eurasia centrale. Con conseguenze concrete e dirette anche per l’Europa, già alle prese con il conflitto in Ucraina, e persino per il Vaticano e il futuro della Chiesa cattolica. Danilo Taino scava con passione nella storia affascinante di questa parte del mondo, dal passato coloniale all’eterna sfida tra Cina e Giappone, dai regimi corrotti alle nuove guerre commerciali, tracciando un formidabile affresco dello scacchiere internazionale e dei suoi protagonisti e lanciando l’allarme su un nuovo possibile conflitto mondiale.
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Raccogliere il mare con un cucchiaino

Catrambone, Regina
Editore: Città nuova
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Di fronte all’appello disperato di milioni di bambini, donne e uomini migranti che chiedono aiuto e solidarietà, la nostra risposta non può essere voltare lo sguardo dall’altra parte. È questa la ragione per cui Regina Egle e suo marito Christopher hanno fondato l’organizzazione umanitaria internazionale MOAS: per non abbandonare i migranti del Mediterraneo e per fornire aiuto e assistenza alle comunità più vulnerabili del mondo. Questo libro non è dunque un saggio per esperti di geopolitica, ma la raccolta delle emozioni e delle storie che l’autrice ha scelto di trascrivere, a partire dalla sua esperienza, con l’obiettivo di parlare a chi ha chiuso i propri occhi e il proprio cuore di fronte ai problemi derivati dalla cattiva gestione del fenomeno migratorio.
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Sex trafficking. I percorsi delle donne: dalla marginalità all'impegno in organizzazioni anti-tratta

Ferrari Chiara
Editore: Franco Angeli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
L’uscita dalla tratta a scopo di sfruttamento sessuale è un tema ancora poco esplorato nella letteratura internazionale e nazionale: gli studi che hanno approfondito il fenomeno dello human trafficking hanno cercato per lo più di definirne le caratteristiche, focalizzandosi prevalentemente sulle cause che portano le persone a cadere nelle reti criminali. In misura minoritaria viene indagato ciò che accade alle vittime una volta uscite dalla tratta e, ancora meno, l’evoluzione dei loro percorsi di vita una volta terminati i rispettivi programmi di assistenza a cui scelgono di aderire. Il libro si inserisce in questa specifica area di ricerca, soffermandosi in particolare sulle carriere di vita delle ragazze che, allontanatesi dalla rete criminale, scelgono di diventare parte attiva dei movimenti anti-tratta per contrastare lo stesso fenomeno attraverso il loro impegno in organizzazioni. Nel testo vengono presentati i risultati di una ricerca quanti-qualitativa che, attraverso interviste, racconti di vita e analisi di dati secondari, ha cercato di comprendere i processi sociali e culturali attraverso cui le donne scelgono di diventare protagoniste attive della lotta al sex trafficking. De-stigmatizzazione, identificazione con mediatori culturali riconosciuti come “mentori”, costruzione di nuove relazioni fiduciarie sono solo alcuni degli elementi più significativi che emergono dai racconti delle donne incontrate e che segnano la strada della piena riappropriazione della loro agentività sociale. Un testo dedicato non solo a studiosi del settore, ma anche operatori sociali, studenti e cittadini interpellati a maturare uno sguardo critico e consapevole di quella che è ancora oggi una delle piaghe sociali più diffuse.
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Maledette iene. Quelli che fanno soldi sulle nostre disgrazie

Giordano, Mario
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Quello che state per leggere non è un libro sociologico contro la ricchezza. Anche perché la ricchezza non ha nulla di negativo se è lecita e onesta, meritata e non ostentata. È un’inchiesta che denuncia con nomi e cognomi, fatti e circostanze precise, la ricchezza ingiusta, quella accumulata sulle spalle di chi ha bisogno, sottraendo a chi soffre l’essenziale per vivere. La ricchezza immorale, illecita, illegale, quella che nasce da furto, frode, inganno, in modo spregiudicato e criminale. C’è chi truffa, chi depreda la sanità, chi mette a rischio la vita altrui, chi abbindola i pensionati e chi froda il fisco. Sono le “maledette iene” che svuotano le tasche dei più deboli. Dal mago dei pc di Treviso che è sparito a Dubai con 300 milioni dei risparmiatori all’imprenditore che è diventato ricco avvelenando la Toscana. Dai grandi costruttori che per non spendere 95 centesimi in più fanno bruciare un grattacielo allo chef che aumenta il fatturato della sua coop (+1536%) scegliendo (male) i medici del pronto soccorso. Come sempre, nei periodi di crisi, accade che molti diventano incredibilmente più poveri e pochi diventano incredibilmente più ricchi. Mario Giordano ha cercato le storie di molti profittatori, evasori, faccendieri, maneggioni e trafficanti, in giro per l’Italia, consultando un mare di documenti e atti ufficiali, senza fermarsi davanti a nessuno, per quanto potente o minaccioso. Perché nessuno deve restare impunito.
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Camminare rasente al muro. La libertà di espressione in Iraq a venti anni dall'invasione

Sani Fabrizio
Editore: Edizioni Malamente
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«Sono passati vent’anni da quando, nella primavera 2003, la “Coalizione di volenterosi” a guida statunitense invadeva l’Iraq dando avvio alla Seconda guerra del Golfo. La rapida deposizione del regime di Saddam Hussein è stata in realtà l’inizio di un conflitto lungo e sanguinoso, con il quale gli iracheni stanno ancora facendo i conti. L’Iraq post-invasione è un Paese in cui un feroce regime è stato sostituito da una moltitudine di regimi, ognuno dei quali traccia le proprie linee rosse, protetto e sostenuto dai propri referenti politici, dai propri media e dalla propria ala armata. Le milizie hanno velocemente formato un deep state più potente dello Stato stesso, che opera in totale impunità e sembra impossibile da sradicare. Questo saggio – anche attraverso un’ampia raccolta di testimonianze – cerca di raccontare l’attuale situazione del Paese, con particolare attenzione alla mancanza di libertà d’espressione: un problema che si intreccia agli altri e che acquisisce ancora maggior valore osservando quanto sta succedendo nel vicino Iran, principale agente di repressione anche sul territorio iracheno.» (Prefazione di Chiara Cruciati)
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Il trenino della pace. Agenda 2030. Ediz. a colori. Con Gioco

Editore: Ludattica
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Primo Apprendimento
Un libro illustrato con tante scenette per riflettere sull'importanza della pace a partire dalle piccole azioni della vita quotidiana. Un gioco di percorso a forma di treno, per divertirsi a giocare, mettendo in pratica tante piccole azioni gentili! Età di lettura: da 4 anni.
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Il processo a Julian Assange. Storia di una persecuzione

Melzer, Nils
Editore: Fazi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
"Uno stupratore, un terrorista e una spia che ha sulle mani il sangue di innocenti". Con queste pesantissime accuse Julian Assange – giornalista che con la sua organizzazione WikiLeaks ha rivelato al mondo le prove di crimini di guerra, torture e altri sporchi segreti dei potenti – da oltre un decennio è al centro di una feroce e sistematica persecuzione politica: indagato in Svezia per stupro e negli Stati Uniti per spionaggio, rifugiato per sette anni nell’ambasciata ecuadoriana a Londra, dal 2019 Assange è rinchiuso nel famigerato carcere di massima sicurezza di Belmarsh, la Guantánamo britannica, in attesa della decisione sull’estradizione richiesta dagli Stati Uniti, dove l’attivista australiano rischia fino a 175 anni di carcere. In questo libro appassionante e inquietante Nils Melzer, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, presenta i risultati della sua rigorosa indagine sul caso Assange, documentando nei dettagli come i governi di Stati Uniti, Regno Unito, Svezia ed Ecuador abbiano messo illegalmente a tacere il fondatore di WikiLeaks. Le sue rivelazioni sono esplosive: Assange ha dovuto affrontare gravi violazioni del diritto a un giusto processo, prove manipolate, tortura psicologica, sorveglianza costante, diffamazioni e intimidazioni. Un vero e proprio calvario che Daniel Ellsberg, whistleblower dei Pentagon Papers, ha definito “lo scandalo giudiziario del secolo”. Prefazione di Stefania Maurizi
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Facciamo pace. Una guerra, tante guerre. Considerazioni per un mondo più giusto

Camusso, Susanna ; Lisi, Roberta;Frigerio, Altero
Editore: Associazione Strisciarossa
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
La crudeltà della guerra è il fallimento della politica e dell’umanità. Ma insieme a questa dolorosa constatazione dobbiamo al contempo interrogarci, con altrettanto allarme e determinazione, sui cambiamenti climatici, la fame, la povertà, le diseguaglianze e le discriminazioni che generano conflitti o ne sono la conseguenza. Non solo dunque prendere in esame il conflitto bellico a seguito dell’invasione della Federazione russa in Ucraina. Si tratta piuttosto di approfondire - con gli occhi, con il cuore e con le ragioni del pacifismo - un momento di profonda crisi internazionale con effetti drammatici sulla vita (e il futuro) di milioni di persone. Politica, dialogo, fiducia, solidarietà, giustizia sociale, multipolarismo e interdipendenza: valori ancora da tenere fermi e anzi coltivare di fronte alla logica della supremazia delle armi, alla crisi delle democrazie (di pari passo a quella della globalizzazione) e agli egoismi nazionalistici che finiscono per evidenziare la crisi profonda tanto del vecchio modello di produzione e di consumo quanto dei consessi internazionali (nessuno escluso) non più in grado di garantire equilibri e relazioni positive tra gli Stati.
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Cronisti in guerra. Donne e uomini, inviati storici, giovani emergenti, freelance sul terreno dell'Ucraina

Ferrigolo, Alberto ; Gadici, Sofia
Editore: All Around
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Come si scrive il conflitto del Terzo Millennio? Una guerra elettronica, con i droni, i satelliti, l’informatica, ma anche le trincee, i fienili, i rifugi antiaerei. Le testimonianze, raccolte da professionereporter.eu di dodici inviati esperti, giovani professionisti, freelance. Donne e uomini. Le verifiche dei fatti, gli incontri disperati, l’equipaggiamento, la paura. Le case, gli alberghi, gli aiuti sul posto. Viaggio nell’orrore dentro l’Europa, nell’informazione antica e modernissima.
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Sopravvivere nel gulag. La resistenza quotidiana delle prigioniere ucraine

Kis', Oksana
Editore: Viella
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Centinaia di migliaia di donne ucraine furono condannate al Gulag negli anni Quaranta e Cinquanta. Solo la metà di loro sopravvisse. Oksana Kis ha prodotto il primo studio sulla vita quotidiana delle prigioniere politiche ucraine nei campi sovietici. Basato su memorie scritte, autobiografie e storie orali di oltre 150 sopravvissute, il volume descrive la resistenza delle donne alla brutalità delle condizioni dei campi, che si facevano forza non solo attraverso la conservazione dei costumi e delle tradizioni, ma anche superando spesso le differenze regionali e confessionali. Questo libro costituisce un unicum nella storiografia sull’argomento, perché affronta direttamente e per la prima volta la questione di genere nei Gulag, e lo fa tramite l’ottica particolare della storia orale e della specificità nazionale ucraina. Si rivela una lettura fondamentale per conoscere, sempre in una prospettiva di genere, le strategie di sopravvivenza, adattamento e resistenza agli effetti disumanizzanti del Gulag.
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Le ali delle farfalle sono fragili

Venturino, Marco
Editore: Giunti Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Andrea Piemontesi è l’anestesista più esperto dell’ospedale in cui lavora: ha sangue freddo, esperienza e quel distacco che gli anni portano con sé. Crede che nulla possa più emozionarlo davvero. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderci, e negli ospedali questo è più evidente che mai. Un giorno lo chiamano d’urgenza in Pronto Soccorso per soccorrere una donna dal volto tumefatto e dal corpo straziato. Si chiama Marzia, e il poliziotto che l’ha portata lì dice solo quattro parole: «È stato il marito». Andrea e i suoi colleghi la curano con pazienza, Marzia si salva e suo marito viene arrestato: ma per i perversi meccanismi della giustizia, non avendola uccisa prima o poi uscirà di prigione e lei è certa che tornerà a cercarla. Questa donna fragile, colpita al cuore perché ha creduto troppo nell’amore, apre una crepa nell’animo di Andrea: ora tocca a lui proteggerla, a qualsiasi costo… Questo romanzo ci racconta come la medicina d’urgenza – con i suoi picchi di emozione, di disperazione, di vitalità – somigli all’amore. Ma al tempo stesso spalanca i nostri occhi sull’aspetto più terribile dell’amore: quando il sentimento si trasforma nel suo contrario e diventa una trappola, da cui è difficile liberarsi proprio per le ambiguità che porta con sé.
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Il tiro alla fune

Piumini, Roberto
Editore: Piemme
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Fiction
Nella radura, dove tutto prima era pace e silenzio, sono arrivati loro: seri, concentrati, fanno una gran paura. Pensano che combattere sia un gioco, e che solo i più forti meritano di vincere. Ma quanto si sbagliano... Età di lettura: da 4 anni.
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Solo andata. Come sono sopravvissuta ai campi di rieducazione cinesi per gli uiguri

Tursun, Mihrigul ; Hoffmann, Andrea Claudia
Editore: Ledizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Un rapporto dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), a lungo atteso e pubblicato nel 2022, ha concluso che sono stati commessi dei crimini contro l'umanità da parte del governo cinese nei confronti degli Uiguri e della minoranza musulmana. Mihrigul Tursun è stata più volte vittima degli sforzi cinesi per assimilare totalmente la minoranza uigura. Ha vissuto in prima persona i cosiddetti "campi di rieducazione" nella loro indescrivibile crudeltà, la violenza fisica e psicologica. In questo volume, nonostante non si senta sicura neanche in esilio, ha il coraggio di parlare apertamente di ciò che ha vissuto e di descrivere ciò che la minoranza uigura in Cina deve sopportare. Un'importante testimonianza diretta che aiuta a capire cosa sia successo e continua a succedere.
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Iran. Il tempo delle donne

Borsatti, Luciana
Editore: Castelvecchi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Donna Vita Libertà: sono le parole scandite per mesi nelle strade dell’Iran, in una sorprendente stagione di rivolta guidata dalle donne, ma capace di interpretare un’urgenza di cambiamento trasversale a quasi tutti i gruppi sociali. Cominciate il 16 settembre 2022 con la morte di Mahsa Amini, arrestata dalla polizia morale per un velo male indossato, le proteste si diffondono in tutto il Paese e investono la legittimità stessa della Repubblica Islamica. Una nuova generazione coraggiosa e connessa con il mondo, che non ha vissuto i drammi seguiti alla rivoluzione del 1979 e della guerra con l’Iraq, rivendica libertà e diritti basilari, invocando la fine di un regime percepito come irrimediabilmente corrotto e dittatoriale. Il potere politico-religioso, saldato con quello militare e i potentati economici, sembra solo capace di una spietata risposta repressiva. La protesta risuona potente anche all’estero, con una massiccia mobilitazione della diaspora sul piano mediatico, interrogando l’Occidente su come sostenerla. Ma Teheran guarda già ad altri attori mondiali, come la Cina e la Russia in guerra con l’Ucraina, e la causa della #IranRevolution si intreccia con le ragioni della geopolitica. Comunque vada a finire, l’Iran è già cambiato. Prefazione di Lucia Goracci; Postfazione di Farian Sabahi.
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Valzer con Bashir. Una storia di guerra

Folman, Ari ; Polonsky, David
Editore: Rizzoli Lizard
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
Beirut, 14 settembre 1982: il comandante capo delle Forze libanesi Bashir Gemayel perde la vita in un attentato a opera di gruppi terroristici palestinesi. Due giorni dopo, i campi profughi di Sabra e Shatila vengono presi d’assalto dai seguaci di Bashir, che vendicano la morte del proprio idolo trucidando centinaia di palestinesi inermi. Ari Folman è un soldato dell’esercito israeliano: si trova sul luogo della carneficina, ma vent’anni dopo nella sua testa non è rimasto un solo ricordo della notte del massacro. Sarà l’incubo ricorrente di un amico a spingerlo verso i racconti e le testimonianze dei protagonisti dell’epoca, nel doloroso tentativo di riportare in vita la memoria di quei giorni terribili.
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La buona guerra

Klay, Phil
Editore: Einaudi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Ci sono una gallina gringa e un maiale colombiano. La prima propone al secondo di entrare in affari e vendere sandwich: basta che ciascuno fornisca la metà degli ingredienti. «Io metterò le uova», dice la gallina gringa. «E io?», chiede il maiale colombiano. «Tu, mio caro, metterai il bacon». Gira questa storiella negli ambienti intellettuali di sinistra della Colombia. A Juan Pablo, che lavora nell’esercito come un tempo suo padre, non fa ridere. Perché sa che c’è qualcosa di vero. La realtà, però, è complessa, e quella del suo tormentato paese ancora di più. Per lui, chi vive in mezzo alla violenza vuole una cosa sola: ordine. Lisette, una giornalista americana cresciuta tra le dolci colline della Pennsylvania e appena rientrata esausta dall’Afghanistan, vuole invece una «buona guerra» e va a cercarla proprio in Colombia. In Colombia è andato anche Mason, sottufficiale di collegamento delle Special Forces che ha cominciato la carriera militare in Iraq e che, dopo essere diventato padre, ha capito di averne abbastanza di carri armati e ordigni esplosivi. Abel, che in Colombia è nato, al contrario non ha avuto scelta. E nemmeno la sua famiglia, finita nel tritacarne delle lotte tra guerrilleros, paras e narcos che seminano sangue e terrore in ogni angolo della giungla. Dopo Fine missione, raccolta di racconti frutto dell’esperienza come marine in Iraq, Phil Klay torna a parlare di guerra, ma stavolta allarga l’inquadratura includendo anche Afghanistan, Colombia e Yemen. È una scelta letteraria, ma la globalizzazione bellica non è fiction: le forze all’opera da una parte trafficano intanto anche da un’altra; i soldati e i mercenari un giorno utili qua il giorno dopo servono là; e ogni bomba che cade ha dietro una sofisticatissima tecnologia messa a punto in lindi laboratori sparsi per mezzo mondo. Connessi in una macchina mostruosa, i personaggi di Klay, nel silenzio che segue scoppi e fanfare, si ritrovano soli di fronte al tribunale della loro coscienza.
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Pace, un destino europeo da compiere

[Micheli Andrea (cur.); Calvani Sandro (cur.)]
Editore: AVE
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Ai confini dell'Unione Europea si moltiplicano i conflitti. L'invasione russa dell'Ucraina è l'ultima di una lunga serie di guerre che negli ultimi decenni stanno riscrivendo le zone di influenza. Le conseguenze di questa situazione di forte instabilità sono numerose: la sofferenza dei popoli coinvolti, le crisi energetica e alimentare, i processi migratori. I curatori del volume riflettono su questi temi, analizzando sia i conflitti in corso, sia gli strumenti di prevenzione dei conflitti e di regolazione delle conseguenze degli attuali focolai di guerra. Introduzione di Giuseppe Notarstefano.
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Z. La guerra del soldato Konstantin

Romoli, Andrea
Editore: Gaspari
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Andrea Romoli è stato uno degli inviati RAI chiamati a raccontare la guerra in Ucraina. In uno dei suoi reportage ha avuto modo di leggere un documento secretato al Museo Nazionale di Kiev: il diario di un soldato russo scritto nei giorni dell’assedio alla città. Konstantin, giovane militare effettivo in un reparto di prima linea, vi raccontava le sue crisi di coscienza per una guerra che sentiva profondamente ingiusta, la quotidiana paura di morire, ma anche i sogni e le speranze comuni a ogni ragazzo di 20 anni. L’autore, egli stesso un ex combattente, veterano delle guerre in Afghanistan e Iraq, ha trasformato le parole del militare russo in un dialogo a distanza con questo soldato del cui destino nulla è riuscito a sapere.
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Amnesty International. Rapporto 2022-2023. La situazione dei diritti umani nel mondo

Amnesty international : Sezione italiana
Editore: Infinito Edizioni
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Il 2022 ha visto tragedie terribili causate dai conflitti: quelli nuovi, quelli che hanno ripreso vigore e quelli che sono continuati. Alcuni hanno prodotto crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Quando le persone hanno cercato di fuggire da questi conflitti o da altre crisi, alcuni stati non le hanno trattate in modo umano. In tutto il mondo, le autorità hanno continuato a reprimere pesantemente le libertà universali. Nel corso dell'anno, le reazioni internazionali a queste gravi violazioni sono state diverse. Alcune sono state condannate, altre sostenute e molte altre ancora ignorate. Le crisi economiche hanno portato a un aumento vertiginoso dei prezzi di cibo e carburante e a una maggiore pressione sulla sanità e altri servizi sociali. Le persone più emarginate sono state quelle più colpite e le disuguaglianze sono aumentate. Donne, ragazze e persone Lgbti hanno subìto violenza e discriminazione di genere. Tuttavia, i governi non sono riusciti a dare sostegno alle persone la cui situazione è peggiorata. Il Rapporto 2022-2023 di Amnesty International mette in relazione questi temi a livello globale e regionale. Analizza la situazione dei diritti umani nel 2022 in 156 paesi e invita all'azione. Dimostra quali passi i governi e altri possono compiere per affrontare queste sfide e migliorare la vita delle persone in tutto il mondo. Questo rapporto è una lettura essenziale per i leader di governo, per chi prende decisioni politiche, per gli attivisti e per chiunque sia interessato ai diritti umani.
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Preghiera nell'assedio

Ovcina, Damir
Editore: Keller
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Basta poco per cadere nel buio. Lo sa bene il giovane protagonista di «Preghiera nell'assedio» che durante la primavera del 1992 rimane bloccato nel quartiere di Grbavica a Sarajevo. Tutt'attorno la nazione si sgretola e scivola nella guerra, il quartiere finisce in mano ai serbi e il giovane bosniaco si ritrova, separato dalla famiglia, a doversi occupare della sepoltura dei morti insieme a una squadra di altri prigionieri. Iniziano così tre anni di orrore e di assedio, anche interiore, che assumono il valore di un vero e proprio viaggio attraverso la notte e pagina dopo pagina si sedimentano in un testo letterario che si pone nel solco delle opere di Varlam Salamov, Vasilij Grossman, Primo Levi e Imre Kertész.
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La meta-politica e il terrorismo. Gli islamisti britannici tra politiche multiculturali e pratiche di razzismo

Genovese, Danila
Editore: Mimesis
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Gli attacchi terroristici “islamisti” in Gran Bretagna hanno avuto il ruolo di ridurre o censurare il dibattito sull’islamismo. Basandosi su una lunga ricerca etnografica, il volume lascia emergere la valenza politica di pratiche e discorsi dei musulmani britannici che vedono nell’Islam il loro futuro politico. Gli islamisti britannici operano varie forme di opposizione, collaborazione e adulazione del potere anche quando il dialogo e lo scontro politico sono veicolati da stereotipi orientalisti. Il saggio affronta inoltre un altro aspetto centrale: la riflessione intorno alla violenza in ambito sociale e l’uso politico del termine terrorismo. Escludendo dall’analisi altre forme di violenza e di terrorismi sociali, quali le pratiche razziste, gli opinion makers contribuiscono a una narrativa di insicurezza perpetua, in cui lo spettro della violenza si rigenera infinitamente nelle pratiche dei discriminati e dei discriminanti.
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Se chiudo gli occhi La guerra in Siria nella voce dei bambini

Mannocchi, Francesca
Editore: Round Robin Editrice
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Cosa resta dell’infanzia in guerra? Quando un ricordo smette di essere un ricordo e diventa fardello? Come si racconta un padre che non c’è più, un futuro disatteso, la paura e la speranza? Quattro storie, quattro voci di bambini e bambine – siriani – che attraversano il passaggio dalla guerra all’esilio, raccontando il passato e il difficile presente. Bambine ferite o prematuramente destinate al matrimonio, bambini lavoratori, troppo presto trasformati in padri di famiglia, quei padri che non ci sono più, persi nell’incomprensibilità di un conflitto che non vede fine. Le storie – raccolte da Francesca Mannocchi in Libano – prendono vita grazie al tocco raffinato della mano dell’illustratrice Diala Brisly, che in Libano ha vissuto anni dopo essere fuggita dalla medesima guerra raccontata dai giovani protagonisti: la guerra di Siria. Questo libro è uno strumento per capire ciò che è stato e un invito alla pace, che si può raggiungere solo a partire dall’educazione di chi avrà sulle spalle il compito di ricostruire un paese ferito e la sua memoria: i bambini.
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L'ora del lupo

Panjuskin, Valerij
Editore: E/O
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Un libro sulle vittime dell'invasione russa dell'Ucraina. Scritto da un russo. «La Russia è l'unico posto sulla terra con una lingua che è diventata la lingua della menzogna: in Russia è vietato dire la verità e neanche la guerra può essere chiamata col suo nome. Per dire la verità in russo devo andarmene dalla Russia». Questo fa Valerij Panjuškin: osserva, raccoglie storie di profughi, le annota, e come i profughi di cui scrive a un certo punto se ne va anche lui, ma dal paese che la guerra l'ha dichiarata. Le storie raccolte in questo volume sono storie di fatica, di dolore, di smarrimento, di rabbia. E di menzogna. Sono le storie di chi tace per non fare i conti con la disillusione, quelle di chi parla perché non può fare altrimenti, quelle – tante – di chi aiuta nonostante tutto e tutti, nell'ennesima declinazione di quella bontà spesso illogica cui la letteratura russa dà forma da lungo tempo.
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La guerra invisibile. Un viaggio sul fronte dell’odio contro i migranti

Pagliassotti, Maurizio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Dalla rotta alpina italo-francese al confine turco-iraniano, Maurizio Pagliassotti, un brillante scrittore dalla penna acuminata, affronta un viaggio lungo seimila chilometri, in parte a piedi. E va alla scoperta dell'altro fronte di guerra interno, tra Europa e Asia minore: quello contro i migranti. Un fronte di lunga durata, ben piú di quello ucraino, ma molto piú nascosto o del tutto invisibile. Una guerra vittoriosa perché il nemico, il migrante, alla fine è battuto, ridotto a vivere nascosto e braccato in piccoli gruppi lungo la rotta dei Balcani o in Turchia. Il coraggioso progetto dell'autore è essere migrante tra i migranti, trafficante tra i trafficanti, anarchico tra gli anarchici: per raccontare aspirazioni, astuzie, sconforti e per dare un'idea molto da vicino di cosa sia il cuore oscuro dell'Europa. Un'idea sconosciuta a molti attori del dibattito pubblico e politico, che parlano e twittano sulla base di slogan e luoghi comuni.
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L'attesa

Gendry-Kim, Keum Suk
Editore: Bao Publishing
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Keum Suk Gendry-Kim affronta uno dei temi più dolorosi, per una narratrice coreana: la separazione, negli anni Cinquanta, del suo paese in due entità contrapposte, divise dal confine invisibile, ma armato, del trentottesimo parallelo. Attingendo alla storia della sua famiglia, ma in un impianto narrativo di finzione, racconta di come una madre abbia atteso di rivedere il figlio per oltre sessant’anni, e del dolore lacerante del non sapere dove siano finiti, se siano ancora vivi, cosa le abbia portato via gli affetti più cari. In un paradossale contrasto tra presente e passato, il senso della perdita stordisce il lettore con la forza della verità del cuore, e cioè che chi abbiamo perduto senza motivo lascia in noi un dolore senza fine.
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Esiste una guerra giusta? 13 punti di vista su interventismo e pacifismo

[AA.VV.]
Editore: UTET
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
All'indomani dell'"operazione speciale" ordinata da Vladimir Putin, l'Europa si risveglia incredula. I telegiornali trasmettono video di bombardamenti e colonne di blindati che avanzano verso il fronte ucraino. Presto si sprigiona l'orrore: fosse comuni, stupri sistematici, torture, civili rintanati in città isolate, senza acqua ed elettricità. In un pezzo di Europa, nel terzo millennio, due nazioni si ritrovano ad agire di colpo la quotidiana barbarie della guerra, mentre lontano dal fronte il mondo osserva sgomento attraverso un display. Non è il primo conflitto che ci coinvolge in questo modo, mediaticamente, ma è il primo, da molti anni, che preme anche fisicamente, economicamente e politicamente sui nostri confini. Siamo stati abituati a prendere posizione su guerre lontanissime, che finivano per ratificare in politica estera gli stessi schieramenti della politica interna. Quel copione è ormai stravolto, con la sinistra e la destra spaccate al loro interno tra "filorussi" e "filo-ucraini", e infinite altre spaccature: ognuno ha una sua specifica idea sull'invio di armi e sulle sanzioni, sul ruolo della NATO e dell'UE, persino sulla necessità stessa di intervenire, o meno, nel conflitto, su come si debba cercare la pace, e su come si possa essere pacifisti oggi. Questa guerra ha rimesso insomma in circolo di colpo secoli e secoli di dibattito su questo tema che da sempre infiamma i politici, gli storici, gli attivisti, i giuristi e i filosofi: "Esiste una guerra giusta?" Abbiamo riunito tredici autrici e autori per rispondere a quella stessa domanda, prendendo spunto dall'attualità ma muovendoci tra epoche e culture: dall'antica Grecia alle guerre balcaniche, dal pacifismo di Erasmo all'attendismo di Sun Tzu, dalla minaccia atomica alla resistenza dei curdi in Siria, dai fragili equilibri europei al dramma dei profughi, dal nesso tra guerra e patriarcato allo spirito originario dietro l'articolo della Costituzione per cui «l'Italia ripudia la guerra».
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Vergogna. Considerazioni globali sulla violenza sessuale

Bourke, Joanna
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Quella di Joanna Bourke è la prima vera analisi globale sulla violenza sessuale, nel tempo e nello spazio; un'analisi che è anche un invito all'azione per eliminare questo flagello dalle nostre società. Tale obiettivo, però, non potrà essere raggiunto senza tenere conto della complessità del fenomeno, nella consapevolezza che la primaria attenzione alle vittime non può prescindere dai diversi contesti culturali, con uno sguardo rivolto non solo alla discriminazione sessuale e ai pregiudizi razziali, ma anche agli effetti combinati di sesso, genere, etnia, classe, casta, religione, generazione, disabilità.
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Ucraina

Ranieri Umberto
Editore: Guida
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Putin e il gruppo dirigente russo hanno deciso il 24 febbraio del 2022 l’invasione dell’Ucraina convinti di condurre una campagna lampo in grado di liquidare in poche settimane la resistenza ucraina. Questo piano fallirà. La guerra potrà proseguire a lungo ma i termini della situazione non muteranno. Non muterà soprattutto la condizione internazionale di isolamento della Russia. Né da questa situazione il regime verrà fuori minacciando, come fa Dmitrij Medvedev, olocausti nucleari. La possibilità di un sussulto democratico che dissolva l’autocrazia russa è ancora lontana, ma le conseguenze delle sanzioni sulla economia russa, i passi falsi e le sconfitte sul terreno militare, e la tenace resistenza degli ucraini potrebbero tuttavia favorire l’aprirsi di una riflessione critica sulla condotta neo imperiale del gruppo dirigente russo e sui costi che essa comporta per il Paese. Sarà in grado Putin di Individuare una via di uscita dal vicolo cieco in cui si è cacciato? Saprà disporsi ad un negoziato su basi ragionevoli e senza porre condizioni inaccettabili per l’Ucraina? O, viceversa, la Russia si arroccherà sui territori ucraini conquistati? Si allontanerà, forse irreparabilmente, dall’Europa? È realistica una simile prospettiva nel tempo delle interdipendenze e del globalismo? Nella epoca dominata dal ritmo sconvolgente delle innovazioni tecnologiche? Chi seguirebbe la Russia che scegliesse questa strada? Questi gli interrogativi intorno a cui ruota il libro che approfondisce i motivi che hanno condotto alla crisi delle relazioni tra Occidente, Unione Europea e Stati Uniti, e la Russia di Putin.
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Guerra e informazione. Lo scoppio della guerra in Ucraina tra stampa e tv

[Ruggiero Christian (cur.)]
Editore: All Around
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La guerra ha cambiato l’informazione? L’informazione cambia la guerra? La fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi ha dedicato una profonda riflessione al tema, coinvolgendo nella discussione la professoressa Simona Merlo, il professor Simone Bellezza e il giornalista Michele Mezza. Il libro ripropone i termini della discussione e si arricchisce di una ricerca della Fondazione Murialdi e di una ampia serie di interviste, a cura di Professionereporter.eu, ai giornalisti italiani che stanno seguendo le tragiche vicende belliche in Ucraina.
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Gli attentati jihadisti alle minoranze: questione d'Islam? Verso la naturalizzazione del «pensiero unico discriminatorio»

D'Auria Giovanni
Editore: Editoriale Scientifica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Dopo la crisi sanitaria è emerso in maniera prepotente l’autoritarismo. Dopo la crisi energetica cosa dobbiamo aspettarci? Il testo espone come la radicalizzazione jihadista, ma non solo essa, possa condurre all’impoverimento delle capacità cognitive dell’uomo avvicinandolo di più alla condizione ferina. Non a caso, la stessa democrazia è a un punto d’arrivo al pari della scienza del diritto costituzionale e di quelle affini. Diversamente, lo sviluppo economico e tecnologico traina tutto il resto e si avvale anche della religione per farsi scudo contro la “diversità” che, come sosteneva Montaigne, rappresenta invece “la qualità più universale” dell’essere umano. Il risultato è la massa-oggetto, automi nella porcilaia del consumismo e dell’apparenza. Il governo dei Re è salvo e, con esso, il benestare delle loro corti!
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Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunità e il pianeta

Fraser, Nancy
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
'Capitalismo cannibale' è l'espressione che usa Nancy Fraser per definire il sistema sociale che ci ha portato a questo punto. La metafora del cannibale è calzante per l'analisi della società capitalista caratterizzata da una frenesia alimentare istituzionalizzata in cui il piatto principale siamo noi. Ma Fraser precisa e amplia anche la parola 'capitalismo' che, a suo giudizio, designa un ordine sociale che consente a un'economia orientata al profitto di predare i supporti extra-economici di cui ha bisogno per funzionare: la ricchezza espropriata dalla natura e dai popoli assoggettati; le molteplici forme di lavoro di cura, cronicamente sottovalutate quando non del tutto disconosciute; i beni e i poteri pubblici che il capitale richiede e allo stesso tempo cerca di limitare; l'energia e la creatività delle persone che lavorano. Per questa ragione la parola capitalismo non si riferisce a un tipo di economia, ma a un tipo di società: quella che autorizza un'economia ufficialmente designata ad accumulare valore monetizzato per gli investitori e i proprietari, mentre divora la ricchezza non economizzata di tutti gli altri. Come l'uroboro che si mangia la coda, la società capitalista è pronta a divorare la sua stessa sostanza.
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Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina

Abelow, Benjamin
Editore: Fazi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Chi è il vero responsabile del ritorno della guerra in Europa? Secondo il mantra della narrazione occidentale dominante, c’è un solo e unico colpevole: Vladimir Putin, novello Hitler, che avrebbe invaso l’Ucraina senza alcuna motivazione, se non quella di un violento e sfrenato espansionismo. Ma è lecito porsi ulteriori dubbi. In realtà, secondo lo storico americano Benjamin Abelow, sono gli Stati Uniti e la NATO a essere i principali responsabili della crisi ucraina. Attraverso una storia trentennale di decisioni politiche sbagliate e di provocazioni, iniziate durante la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Washington e i suoi alleati europei hanno posto la Russia in una situazione considerata insostenibile da Putin e dal suo staff militare. Senza giustificare l’aggressione di Mosca o scagionare i leader russi, in questo libro agile ed estremamente leggibile Abelow dà voce ad autorevoli analisti politici, militari e funzionari governativi degli Stati Uniti – tra questi John J. Mearsheimer, Stephen F. Cohen, George F. Kennan, Douglas Macgregor – per mostrare in modo chiaro e convincente come l’Occidente abbia innescato il conflitto ucraino, mettendo i propri cittadini e il resto del mondo di fronte al rischio reale di una guerra nucleare. Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina guarda con lucidità sotto la superficie degli eventi recenti, permettendo ai lettori di comprendere le ragioni più profonde, ma troppo spesso mistificate e taciute, della tragedia in corso, e fornisce nuove intuizioni su come il conflitto potrebbe essere risolto. «Il mio obiettivo non è difendere l’invasione, ma spiegare perché è avvenuta. La maggior parte dei cittadini occidentali ha sentito una spiegazione unilaterale e semplicistica di come è nata questa guerra. Ovvero che l’Occidente è tutto buono e la Russia è tutta malvagia. Cerco di pareggiare quel conto. La verità può essere dolorosa, ma è comunque essenziale, perché se non diagnostichi correttamente un problema, non sarai in grado di trovare una soluzione».
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La guerra in casa. Come e perché la corsa al riarmo riguarda tutti noi

Arditi, Roberto
Editore: Rai Libri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La guerra dentro l'Europa dopo una pandemia mondiale. Le minacce nucleari della Russia e l'atteggiamento spesso aggressivo della Cina. La corsa agli armamenti di molti nuovi protagonisti della scena internazionale. La dimensione cyber dei nuovi conflitti, ormai impossibili da vincere senza tecnologie e soluzioni in ambito spaziale. Il 2022 sarà ricordato come l'anno che ha rotto tutti i tabù, imponendo al mondo occidentale, quindi alla Nato e all'Europa, di affrontare questi temi abbandonando vecchi schemi ideologici, antiche paure, pregiudizi politici. Per l'Italia s'impone un cambio di passo enorme e ineludibile. Un cambio di passo che investe tutti e che non è, se non in parte minoritaria, di competenza dei militari. Libertà, democrazia, progresso civile e crescita economica non sono più separabili da un approccio maturo e coraggioso sui temi della Difesa. Non capirlo è grave e pericoloso. E per giunta irresponsabile.
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La neve di Mariupol

Perosino, Monica
Editore: Paesi Edizioni
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Già dal brillante incipit di questo romanzo-verità, scopriamo il talento letterario di una scrittrice destinata a stupire. La sua opera non si può catalogare con facilità perché non è né narrativa, né saggistica, né diario, e ha in comune i tratti dei migliori libri-verità: Open, del tennista André Agassi; Limonov di Emmanuel Carrère e ancora i bestseller nostrani Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas e Fai bei sogni di Massimo Gramellini. Un esordio sorprendente per un romanzo-documentario vissuto in prima persona che, attraverso un racconto polifonico, trasforma piccole persone in grandi personaggi e restituisce l'esperienza di una guerra dove non ci sono gesta eroiche, ma letti sfondati, cetrioli in salamoia, babuskhe spaurite, bunker improbabili e storie grottesche. A volte rideremo e a volte invece piangeremo insieme a donne violate, orfani che fanno i compiti sotto le bombe, e un popolo che ha tanto freddo.
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Scemi di guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax

Travaglio, Marco
Editore: PaperFIRST
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Winston Churchill diceva che "gli italiani vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra". Infatti, come tutte le tragedie, anche la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, appena varcato il confine italiano s'è trasformata in farsa. E Marco Travaglio la racconta in questo libro, col suo stile fra l'ironico e il sarcastico. È il diario, giorno per giorno, degli eventi drammatici che si consumano nell'Europa dell'Est mentre in casa nostra la politica e il giornalismo danno il peggio di sé. Putiniani smemorati che impartiscono lezioni di antiputinismo a chi ha sempre condannato Putin. Bellicisti da diporto che fanno il presentat'arm sul sofà e le marcette nel salotto di casa e della tv con l'elmetto sulle ventitré, tifano Terza guerra mondiale (possibilmente atomica) sulla pelle degli altri, si eccitano per le stragi e per la corsa al riarmo, prendono per oro colato e rilanciano le balle più ridicole, compilano liste di proscrizione, tentano di tappare la bocca a chi non la pensa come loro. Tengono in ostaggio un Paese in gran parte pacifista e lo costringono a vergognarsi di credere nei grandi valori della pace, del dialogo e della Costituzione. Se in Russia è vietato parlare di guerra e in Ucraina è vietato negoziare con la Russia, in Italia è proibito parlare di pace. Ma gli scemi di guerra non sono solo le nostre Sturmtruppen, che comunque ci guadagnano. Siamo noi, europei e italiani, che paghiamo il conto senza ribellarci.
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Sono le 15.30 e siamo tutti vivi. Kiev: diario di una guerra

Belorusets, Yevgenia
Editore: Piemme
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
"La guerra è cominciata. È mezzanotte passata, e di sicuro non dormirò..." È il 24 febbraio 2022 quando l'Europa viene colta di sorpresa da qualcosa che nessuno avrebbe davvero immaginato possibile: una vera e propria invasione nel cuore di un continente che sembrava avere gli anticorpi contro l'eventualità, anche remota, che una guerra in piena regola scoppiasse sul suo territorio. E invece è successo. E Yevgenia Belorusets, scrittrice, fotografa, attivista ucraina che vive tra Kiev e Berlino, è rimasta lì, dal 24 febbraio al 5 aprile, quando ha preso la via per Varsavia, documentando giorno per giorno - in un diario inizialmente pubblicato in tedesco sullo Spiegel, e che oggi sta facendo il giro del mondo - lo stupore, lo spavento, l'incredulità, e... la vita. La vita di tutti i giorni, quella che continua nonostante le città distrutte che perdono i loro nomi ucraini, lo zoo bombardato con i cervi sventrati, i papà e le mamme in fuga con i loro bambini. La vita di Kiev fatta di piccole cose, che Yevgenia, come già in " La donna con l'ombrello rotto e altre storie ucraine", scritto quando la guerra era solo un'eco di bombe nell'angolo orientale del Donbass, documenta e racconta, e vive in prima persona, armata dell'occhio speciale della macchina fotografica che non abbandona mai. Una testimonianza unica nel suo genere; un diario in presa diretta della vita a Kiev; una voce intima, speciale: quella di una scrittrice e fotografa in cerca della vita vera sotto il frastuono delle bombe.
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Dunque, la guerra!

Lévy, Bernard Henri
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Bernard-Henri Lévy conosce meglio di chiunque altro l'Ucraina. Già nel 2004, ai tempi della rivoluzione arancione, aveva capito che quella sarebbe stata la nuova frontiera decisiva per l'Europa. E da allora - andando sul campo in prima persona, incontrando i protagonisti, anticipando spesso gli eventi - ha seguito tutti i passaggi del grande gioco diventato una guerra sanguinosa. In questo libro ne ricostruisce la genesi, indica le responsabilità dirette e indirette, e soprattutto lancia il suo appello, libero e veemente, per battere con la forza della pace e del pensiero l'arroganza di ogni tirannia.
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Il resto è silenzio

Ingrao, Chiara
Editore: Baldini + Castoldi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
Tre coppie di sorelle: a Roma, a Sarajevo assediata, nella Tebe del Mito. Sara, voce narrante che ha accolto in casa la fuggiasca Musnida, contro il parere di sua sorella. Musnida, ombra opaca di una sorella eroina, morta per tentare di seppellire un fratello nemico: l'Antigone di Sarajevo. Ismene, sorella oscura dell'Antigone tebana, che rifiuta l'eroismo ma non rinuncia a pensare. Un continuo oscillare fra passato e presente, fra vita quotidiana e tragedia, in cui rimbalzano come in un gioco di specchi gli interrogativi dell'oggi: le guerre, le barriere fra le persone e le identità, la paura dell'Altro che fa scudo alla paura di ascoltare noi stessi.
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Guerra alla guerra. Guida alle idee e alle pratiche del pacifismo italiano

Pucciarelli, Matteo
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto ALTRA SCIENZE SOCIALI
Il dibattito pubblico italiano degli ultimi mesi è stato avvelenato: la necessità di armare la resistenza ucraina lo ha monopolizzato e il discorso pubblico si è polarizzato anche grazie al grande spazio concesso a improbabili cantori più o meno consapevoli del putinismo. In mezzo a questo scontro strumentale di civiltà hanno stentato a emergere le idee, l’etica e il rigore del pacifismo. Le ragioni della pace e del disarmo e le proposte pratiche fatte negli anni, ignorate e confinate nel campo dell’utopia in tempo di quiete, vengono trattate con sufficienza – se non dileggio – in tempo di guerra. Chi sono i pacifisti in Italia? Come hanno realizzato le proprie idee nel corso degli anni? In quali parti del mondo, con quali esperienze e lezioni apprese? Quali sono le contraddizioni con le quali il pacifismo deve fare i conti? Quanto costa la guerra e chi paga il conto? E quindi, a chi interessa soffiare sul vento della guerra? Un libro reportage per raccontare le storie e i protagonisti di un pensiero critico, alto e silenziato di cui ci sarebbe bisogno oggi più che mai.
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La guerra nascosta. L'Afghanistan nel racconto dei militari italiani

De Angelis, Massimo ; Cadalanu, Giampaolo
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La missione era nata da subito all'insegna dell'ipocrisia: «Siamo intervenuti in difesa di un alleato NATO dopo l'11 settembre», mentirono i politici. L'attacco all'Afghanistan fu invece parte dell'operazione Enduring Freedom, a iniziativa americana, non autorizzata dall'ONU. La NATO subentrò solo più tardi. Spedendo i primi soldati fuori da Kabul, in zona di combattimenti, nel 2003, il ministro della Difesa dell'epoca dichiarò: «È una missione a rischio, ma le sue finalità sono comunque di peace-keeping». In realtà già da fine 2001 i piloti del gruppo Lupi Grigi decollati dalla portaerei Garibaldi erano impegnati nelle missioni di bombardamento sull'Afghanistan insieme agli aerei americani: ne compirono 278. Non c'era pace da mantenere laggiù, lo dimostra anche l'esistenza di una unità come la Task Force 45, formata dall'élite delle forze speciali italiane, quotidianamente impegnata in azioni di combattimento, ma la cui esistenza all'inizio non era nemmeno ammessa dal governo. Numerosi 'operatori' della fantomatica TF-45 raccontano nei particolari le operazioni di guerra, portate a termine spesso senza poter contare sul supporto degli aerei italiani. In vent'anni di intervento la guerra ha portato con sé corruzione, ruberie, appetiti economici, tradimenti. E il bilancio è uno solo: la situazione in Afghanistan è peggiorata.

Pubblicato in DATI il 15/03/2024