100 under 100 Saggistica

Proponiamo i 100 under 100 Saggistica: i primi 100 titoli sotto le 100 copie vendute.

Non rientrano nelle classifiche di vendita ma sembrano essere stati apprezzati da diverse biblioteche, forse vale la pena dar loro una possibilità!

La classifica copre i libri passati in vetrina dal 01/01 al 30/11 e seleziona i primi 100 titoli che presentano - al momento della pubblicazione del post - un indice di diffusione minore a 100.

1

Le energie del mondo. Fossile, nucleare, rinnovabile: cosa dobbiamo sapere

Ruggieri, Gianluca
Editore: Laterza
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
In Italia le bollette sono tra le più care d’Europa. È la dipendenza dall’estero a condannarci, come se dalla crisi energetica non avessimo imparato nulla. Eppure, sappiamo che il fossile è responsabile dello sconvolgimento climatico. E che liberarsi di gas, petrolio e carbone è l’unico modo per risanare il pianeta e il nostro portafogli. Ma su quali fonti conviene investire? Se c’è un tema che lascia interdetti è proprio quello dell’energia. Le questioni sono tante e chi ha interessi in gioco non fa che confondere le acque. Così i dubbi abbondano: fotovoltaico ed eolico bastano davvero a produrre l’elettricità che ci serve? E come si fa quando non c’è sole o vento? Non dovremmo piuttosto tornare al nucleare? Oppure passare tutti alle auto elettriche? E perché non puntare su biocombustibili o idrogeno? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta in questo libro, un vero e proprio compendio di tutto ciò che c’è da sapere sull’energia, dal riscaldamento domestico ai trasporti, fino ai danni e agli sprechi di un sistema dominato dal fossile. Guardando ai dati e confrontando le diverse opzioni, Gianluca Ruggieri ci aiuta a farci un’opinione informata, evitando i tranelli tesi da chi vuole mantenere lo status quo. Perché il segreto di cui nessuno parla è che l’era delle rinnovabili è già iniziata. Ed è una trasformazione che ci chiama tutti in causa, fin nelle scelte di ogni giorno.
2

Perché ero ragazzo

Faraj, Alaa
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nell'agosto del 2015 la Libia è un paese devastato dalla guerra civile, l'Italia dista 500 chilometri, circa un'ora di volo, Alaa ha appena 20 anni. È uno studente di ingegneria, una promessa del calcio libico, alle spalle una famiglia pronta a sostenerlo nel suo sogno: raggiungere l'Italia, un nuovo inizio, la speranza concreta di un futuro felice. Ottenere un visto, però, è impossibile, i canali umanitari non esistono, l'unica strada è salire a bordo di un barcone con due amici, anche loro calciatori. Durante quella maledetta traversata 49 persone muoiono soffocate dentro la stiva. I giornali parlano di «strage di ferragosto». Accusato di essere uno degli scafisti, Alaa afferma da anni la sua innocenza. Ha accettato il ruolo del detenuto, non accetterà mai quello del criminale. Ha scritto questo libro in prigione, in un italiano appreso dentro le celle, in una lingua naturalmente delicata, ironica, piena di stupore. Lo ha scritto lettera dopo lettera, inviandole ad Alessandra Sciurba, conosciuta in carcere durante un laboratorio, da anni la voce e il volto della battaglia di Alaa per la verità. "Perché ero ragazzo" è il racconto di un viaggio fatto di speranze e pericoli, l'indecenza delle morti per mare, l'arresto, la condanna, i primi 10 anni di carcere. Alaa Faraj ripercorre la sua storia con uno sguardo sbigottito e una paradossale fiducia nello Stato: le indagini forse frettolose, sulla base di poche testimonianze di persone sotto shock, la vita dietro le sbarre, la voglia di studiare, la felicità di certi incontri, la necessità di resistere, la paura e la frustrazione sempre in agguato. La sua battaglia per la libertà è diventata la battaglia di scrittori e artisti, attivisti come don Ciotti, giornalisti d'inchiesta, programmi Rai, Le Iene, quotidiani nazionali, un'attenzione che non accenna a scemare. Sono più di 3.000 le persone arrestate negli ultimi dieci anni in Italia come «scafisti» - nella sentenza dei giudici «l'ultima ruota di un mostruoso ingranaggio del traffico di vite umane» - ma è noto che i trafficanti, quelli veri, rimangono a casa senza rischiare, spesso agendo in continuità con le autorità del loro paese, e non solo.
3

Il giro del mondo in 80 lingue. Un viaggio tra le meraviglie, i misteri, le curiosità dell'espressione umana

Repetti, Veronica
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
Leggendo questo libro, viaggerete alla scoperta delle tantissime, sorprendenti, a volte bizzarre caratteristiche delle lingue di tutto il mondo: dalle vocali lunghe della giungla amazzonica ai clic delle tribù africane al «non-passato» del giapponese fino agli accenti dei dialetti o, meglio, delle lingue italiane. Tra studi scientifici, storie quotidiane e curiosità, lo sguardo di Veronica Repetti si mantiene rigoroso ma si apre a un'ironia leggera, mostrando che le lingue non sono soltanto il più potente strumento di condivisione di informazioni e stati d'animo, ma anche una mappa di come pensiamo, viviamo, ci capiamo (o non ci capiamo). "Il giro del mondo in 80 lingue" (ma nel libro se ne trattano oltre cento) è un invito a guardare e ascoltare da vicino la più grande magia di cui tutti siamo protagonisti: la comunicazione umana. Perché il linguaggio non ha confini netti: anche quando proviamo a fissarle in rigide regole linguistiche, le parole evolvono in continuazione, scavalcano frontiere, si perdono, si ritrovano, si inventano ogni volta daccapo.
4

A Nord di Thule

Rasmussen, Knud
Editore: Iperborea
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Rasmussen, grande esploratore del Novecento, lascia con il diario della sua avventura groenlandese un prezioso documento etnografico in cui emergono la cultura e la spiritualità inuit sullo sfondo della loro impervia natura di ghiaccio. E` il 1912, la Groenlandia è ancora largamente inesplorata dagli europei e la stazione commerciale Thule è stata inaugurata da poco. E` da lì che ad aprile parte Knud Rasmussen, accompagnato da un cartografo danese e due cacciatori inuit, a bordo di slitte trainate da cani: vogliono mappare il canale di Peary – un braccio di mare che separerebbe l’isola dal suo estremo Nord, creando un isolotto su cui l’America potrebbe avanzare pretese – e testimoniare usi e costumi del popolo inuit. Una missione da affrontare con entusiasmo: «Viva la lotta per la vita!» è il motto degli esploratori di fronte a una natura vergine tanto crudele quanto meravigliosa, che affama cani e umani ma regala scenari mozzafiato fatti di luce, vento e ghiaccio. La calotta polare è un deserto bianco dove misurarsi con se stessi, anche con l’aiuto di qualche libro – Flaubert, I promessi sposi – da leggere al riparo degli igloo. Ma soprattutto, la sopravvivenza dei quattro dipende dai saperi degli inuit, che Rasmussen riporta meticolosamente, trasformando il suo diario in un inestimabile documento etnografico: che siano miti, leggende fondative e riti iniziatici o tecniche di caccia e pesca, istruzioni per rivestire le lamine da sci in pelle di tricheco o per costruire un igloo. Così, tra i problemi pratici di una spedizione a quaranta gradi sottozero e la scoperta di territori sconosciuti e ancora da nominare, Knud Rasmussen racconta le sue avventure con lo sguardo del grande esploratore, che vede nella lotta per la sopravvivenza un valore non solo scientifico, ma anche etico e civile.
5

Bestiario artico

Westerman, Frank
Editore: Iperborea
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
È il 1596 quando l’esploratore olandese Willem Barents affronta per l’ultima volta le regioni artiche. Vuole arrivare fino in Cina, una via oggi facilmente percorribile in estate, ma la sua nave rimane intrappolata nei ghiacci. Non ci saranno superstiti: quella terra appartiene agli orsi polari. Forse, siamo noi umani la «specie erratica» per eccellenza, di quelle avvistate sporadicamente in luoghi che di solito non abitano, e non gli uccelli che perdono la rotta: basta cambiare il punto di vista. Come fa Frank Westerman, componendo un bestiario di sette specie artiche che in Barents si imbatterono: narvalo, lemming, anguilla, oca colombaccio, orso polare, renna e granchio reale. Scoprendo che la natura e la storia spesso sono più improbabili delle favole. Così la zanna di un narvalo, l’unicorno del mare, ha sventato un attentato a Londra nel 2019. E se è un’invenzione umana il suicidio di massa dei lemming negli anni in cui ne nascono troppi, non lo è il viaggio dell’anguilla dai tropici a Capo Nord. Certe specie non le puoi bloccare, non le puoi recintare: come il granchio reale, importato dalla Siberia nel Mare del Nord, oggi specie invasiva dannosa ma fortunatamente commestibile. E mentre i ghiacci si sciolgono, gli orsi polari hanno imparato a restare sulla terraferma, a cacciare renne anziché foche. Sapremo adattarci anche noi alle sfide di un clima sempre più imprevedibile, in un mondo sempre più diviso? Con ironia, la curiosità più cocciuta e l’abilità del reporter consumato, Westerman si muove tra il Mare dei Wadden, Sachalin, Capo Nord e fino alle Svalbard per raccontare le incredibili storie di sette animali che hanno tanto da insegnarci.
6

Nessun* è normale

Gheno, Vera
Editore: UTET
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
"«Tu non sei normale» è una frase che chiunque, una volta nella vita, si è sentito rivolgere – magari in mezzo a una furiosa litigata. In ogni caso, “normale” è una parola che sentiamo di continuo, poiché è il parametro con cui la società misura la soglia minima dell’accettabile. Ciò che è normale non sarà eccellente, ma almeno ha la decenza di attenersi a uno standard, di conformarsi: essere come tutti, comportarsi come tutti. Ma, a ben vedere, “tutti” chi? Ci voleva una sociolinguista combattiva come Vera Gheno per smontare la circolarità capziosa di questo aggettivo, che indicherebbe sia chi si attiene alla norma sia ciò che detta la norma, costringendo gli altri a seguirla. Un tempo, forse, questa arbitrarietà era meno evidente, quando la società era divisa in grandi gruppi abbastanza omogenei al loro interno. Ma oggi, in una società frammentata in gruppi sociali diversissimi, l’autoreferenzialità del concetto è esplosa: vengono spacciati per normali i corpi filiformi o muscolosi di modelle e attori, politici pluridivorziati discettano di famiglia tradizionale e di valori condivisi, e di contro i media e i social convincono ognuno di noi di essere (o dover essere) speciali, eccezionali – tutto fuorché appunto normali. Vista da vicino, allora, questa fantomatica norma si rivela per quello che è: uno strumento del gruppo dominante per esercitare potere su gruppi meno forti (donne, migranti, poveri, persone lgbtqia+...). Così che chi è bollato come “diverso” si ritrova espulso, oppure misericordiosamente riaccolto se si adegua e rientra nei ranghi. Una ragione in più per ricordarsi che, per fortuna, Nessun? è normale.
7

Caraluce. Atlante dei paesi invisibili

Arminio, Franco
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
La realtà non ha confini. Ci sono vie di fuga ovunque: la via del cielo, la via di un bacio, la via che segue il volo di una mosca. La via misteriosa che conduce agli universi intorno al nostro. I paesi invisibili di questo Atlante nascono ai confini del mondo che conosciamo, impercettibili strappi che raccontano la letizia e la bontà dell'immaginazione, e che rispondono a un bisogno profondo, una fame di spazi dove sentirsi attraversati dalla scossa della fantasia. Accade, in queste pagine, di trovarsi in un paese dove si accendono sigarette con i lampi oppure in un paese poggiato su una mandria di cavalli o in uno sbadiglio. Non c'è un solo paese in cui non vorremmo abitare almeno un giorno, contenti di dimenticare per un attimo la mestizia del tempo presente, delle cose inchiodate a un realismo malato, che relega l'immaginazione tra i giochi senza conseguenze. È lo scatto nell'impensato, invece, a darci lo slancio per andare avanti. Andiamo a cercare paesi e paesaggi, quelli che ci sono e quelli che solo lo stupore può trovare.
8

Per Gaza

Montanari, Tomaso
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
“Noi siamo Gaza. Siamo quella città millenaria del nostro Mediterraneo, in cui alberi, monumenti e cibo sono gli stessi nostri. Siamo quella città in cui la parola ‘umanità’ perde e, insieme, acquista tutto il suo valore. Nessuna democrazia, nessuna promessa di pace e di giustizia, sarà credibile se Gaza muore, assassinata dall’Occidente, cioè da noi. Per questo noi dobbiamo salvare Gaza: perché è Gaza che salva noi.” “Forse – e lo speriamo intensamente – questo potrà essere un vero ‘cessate il fuoco’, ma non è certo un ‘cessate il genocidio’: perché nulla pare intaccare il progetto di annullamento del popolo palestinese che pure, in questi due anni, è entrato in una fase di tale brutale chiarezza da essere ormai innegabile. Per questo, è vitale che le opinioni pubbliche, le piazze, le scuole, le università, i sindacati continuino la loro mobilitazione.” Questo piccolo libro, fatto di figure e di parole, nasce nel cuore della mobilitazione italiana per il popolo palestinese. Le parole non descrivono le figure e le figure non illustrano le parole: le une e le altre parlano di Gaza, per Gaza. Tomaso Montanari e Marco Sauro intrecciano così parole e immagini per raccontare, senza reticenze, il genocidio nella Striscia: la fame come arma di guerra, la cancellazione culturale, la censura, la disperata resistenza civile e artistica. Per Gaza rifiuta il silenzio sui bambini uccisi, sugli artisti che continuano a dipingere sotto le bombe, sui sopravvissuti che scrivono e chiedono al mondo, a noi, di non voltarsi dall’altra parte. Le parole, scrive Montanari, sono lo strumento dei senza-potere. Le tavole e i colori di Marco Sauro non illustrano semplicemente, ma compongono un controcanto visivo, un atto di testimonianza. E insieme, parole e immagini costruiscono un libro che è al tempo stesso denuncia, memoria e appello all’azione. Tomaso Montanari e Marco Sauro firmano il loro intervento più urgente e coraggioso: Gaza è lo specchio della nostra coscienza collettiva, il luogo in cui si decide la possibilità stessa di un futuro umano. “Come è possibile che tutto il senso di umanità si sia riversato a Gaza, lasciando disumano il resto del mondo, che non insorge?” Un’elegia, un’opera civile, politica e artistica. Per disertare il silenzio che avvolge il genocidio di Gaza.
9

Il guardaroba favoloso. Moda e costume nella letteratura per l'infanzia

Terrusi, Marcella
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Fili, stoffe e vestiti, ricami e tricot da Pinocchio a Coco Chanel, da Mary Poppins a Pippi Calzelunghe, dai monelli della guerra dei bottoni agli infiniti outfit di Cenerentola, dai topi sarti di Beatrix Potter a Rosie di Maurice Sendak, dal corredo di famiglia all'abito preferito. In un racconto originale e avvincente, il volume apre un campo di ricerca in gran parte inesplorato, fra motivi grafici e poetici e memorie tessili. La pedagogia dell'immaginario, la storia dell'educazione, delle forme, dell'infanzia, della moda e del costume vengono interpellate per indagare un ampio repertorio internazionale di testi critici e albi illustrati e per valorizzare la relazione fra le generazioni, la cultura materiale e quella simbolica. L'autrice invita a guardare gli oggetti quotidiani, gli intrecci e i legami delle nostre esistenze individuali e collettive con rinnovato stupore. Forse la letteratura per l'infanzia, attraverso il repertorio di questo guardaroba favoloso, potrà ancora suggerirci qualche strategia utile per rammendare ad arte, o rivestire con nuova cura, questo tempo sfilacciato e malmesso in cui viviamo.
10

Considera gli animali

Pollo, Simone
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Noi condividiamo molto con gli animali. Darwin l’ha dimostrato: non siamo speciali e tutti gli esseri viventi discendono da un antenato comune. Eppure non si direbbe, a giudicare dal trattamento che riserviamo a moltissimi di loro. Negli allevamenti intensivi miliardi di animali vivono in condizioni di costante malessere o vera e propria sofferenza, prima di finire sulle nostre tavole. L’industria dell’allevamento è cresciuta a dismisura divorando il pianeta e oggi è tra le principali cause della crisi climatica. Come si giustifica una situazione del genere? Nuovi cibi e stili alimentari sono segnali che qualcosa sta cambiando. Non si tratta però solo di cosa mangiamo: dall’abbigliamento alla sperimentazione, non c’è quasi settore che non faccia uso di animali. Simone Pollo ci aiuta a far luce sul rapporto complesso e ambivalente che ci lega a loro, partendo dalle domande che si sono posti filosofi, scienziati e attivisti: che cosa sentono gli animali? È giusto usarli a nostro piacimento o hanno dei diritti come noi? E per quanto ancora continuare a sostenere la filiera dell’allevamento sarà sostenibile dal punto di vista ambientale?
11

Non ci sono buone notizie. L'anno più bello di mia madre, nonostante tutto

Rizzoli, Andrea
Editore: Piemme
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Un anno pieno di sofferenza che diventa, nonostante tutto, un'esperienza di gioia e di luce. Non siamo mai stati così uniti. Presi dalle nostre individualità, procedevamo come delle rette vicine ma parallele. Adesso invece siamo un intricato nodo di emozioni e speranze Una tosse sospetta, un'ombra al pancreas, poi la diagnosi di tumore. Così inizia l'anno più intenso, ricco, doloroso (e bello) della vita di Eleonora Giorgi. A raccontarlo è il figlio Andrea, in questo diario che è anche una lettera a sua madre: non più l'attrice, il personaggio pubblico, l'icona del cinema che tutti amiamo, ma semplicemente Eleonora, la donna forte e combattiva che non teme le sue fragilità. Un racconto corale in cui sembra esserci tutto: paura, speranza, dolcezza, le priorità che cambiano, il tempo che diventa insieme alleato e nemico, il "quando" che si trasforma in "se". Ma c'è anche tanta bellezza, la consapevolezza di uscirne diversi, forse migliori.
12

Casa Bianca-Italia. La corruzione dell'informazione di uno stato satellite

Orsini, Alessandro
Editore: PaperFIRST
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Alessandro Orsini descrive la corruzione del sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale e spiega il suo funzionamento. Parlando di Ucraina e Palestina, dei bombardamenti tra Iran e Israele, della caduta di Assad in Siria, del rapporto Meloni-Trump, ma anche del Presidente della Repubblica, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, di "Porta a Porta", "Report", del Festival di Sanremo e di molti altri temi attualissimi come la santificazione di Zelensky e la mostrificazione di Putin, il libro analizza le regole e i trucchi di un sistema dell’informazione corrotto. Orsini mette a nudo il modo in cui i conduttori televisivi e radiofonici più famosi d’Italia, e i loro colleghi della grande stampa, disinformano i cittadini sulla politica internazionale per compiacere il potere politico. La società giornalistica italiana dichiara di essere libera di dire tutto quel che vuole. Orsini, richiamandosi al metodo del sospetto di Marx, Nietzsche e Freud, sospetta che non sia vero. Il capitolo finale ricostruisce la promessa della Nato a Gorbachev di non espandersi verso la Russia. Questo libro è un viaggio dissacrante nell’informazione di uno Stato costretto a dare conto a una potenza straniera di tutto quel che dice. Con la sua prosa chiara e semplice, Orsini pone, ancora una volta, la teoria sociologica al servizio della libertà di critica e di espressione.
13

Le vie del freddo. Storia del ghiaccio e della civiltà

Leonard, Max
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Max Leonard traccia in queste pagine una storia culturale, naturale ma soprattutto umana. Sulla scia dei grandi scrittori di natura, intreccia i racconti delle esplorazioni avventurose dei primi pionieri della montagna, quelli delle spedizioni scientifiche e quelli delle opere d'arte e letterarie, accompagnando il lettore in un meraviglioso viaggio nello spazio e nel tempo. Il ghiaccio è tanto solido quanto sfuggente, può tramutare in polvere una montagna e affondare la più grande nave mai costruita dall’uomo, eppure basta che la temperatura della Terra si alzi ancora di qualche grado per farlo sparire per sempre dal mondo naturale. Max Leonard ci racconta la storia della civiltà attraverso un punto di vista che rischiamo di non poter più conoscere; un appassionato canto d’amore per quanto stiamo perdendo in questi tempi di stravolgimenti climatici: il freddo. Quand'è l'ultima volta che avete visto davvero del ghiaccio? Ormai di rado lo possiamo osservare nella gran parte delle nostre città, durante inverni sempre più caldi. Mentre dappertutto i ghiacciai stanno letteralmente scomparendo: esempio plastico e drammatico del cambiamento climatico. E il «semplice» cubetto che mettiamo in una bibita non lo notiamo neanche, lo diamo così per scontato da diventare invisibile; invisibile come il costo energetico che ha produrlo e conservarlo. Ma non c'è nulla di scontato nel ghiaccio: è anzi un elemento che definisce la civiltà umana tanto quanto il fuoco. Una sostanza curiosa e paradossale, che esiste e non esiste, e può diventare uno specchio attraverso cui vedere noi stessi da un'angolazione nuova e inaspettata. Il ghiaccio ha influenzato il nostro sviluppo dalle profondità della preistoria, ha accompagnato gli agricoltori e i pastori nomadi e ha iniziato a essere sfruttato come risorsa quando sono emerse le prime grandi civiltà. Senza il ghiaccio, la scienza non avrebbe fatto molti dei suoi passi in avanti, non potremmo nutrirci come facciamo oggi né sottoporci a molte delle terapie mediche che ci salvano la vita. Senza il ghiaccio, le metropoli, le campagne e gli oceani sarebbero molto diversi e i nostri musei e biblioteche non conserverebbero molti dei capolavori che più amiamo.
14

La Cina ha vinto

Aresu, Alessandro
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
L’Occidente è ossessionato dalla Cina, spesso però la osserva con miopia o secondo schemi interpretativi inadeguati. Alessandro Aresu – una delle voci più lucide del dibattito geopolitico italiano – rilegge la sfida cinese non come uno scontro ideologico tra democrazia e autoritarismo, ma come un conflitto sistemico tra modelli di potenza. "La Cina ha vinto" non è un’affermazione retorica, è una provocazione metodica: per capire dove stiamo andando bisogna decifrare il pensiero strategico cinese, le sue origini storiche, le sue logiche industriali, i suoi strumenti di influenza globale, le sue contraddizioni. Alessandro Aresu ci indica le traiettorie della tecnopolitica di Pechino, raccontando con chiarezza le trasformazioni dei rapporti tra Partito, capitale, sapere tecnico e ambizioni globali. Dalle radici confuciane all’intelligenza artificiale, dall’enorme vantaggio sul talento alla superiorità produttiva, Aresu ci restituisce un quadro che va oltre la narrazione dominante sull’“impero del controllo”. È la storia di un potere politico curioso del suo avversario e consapevole della propria forza. In queste pagine il lettore è chiamato a riflettere su quale mondo ci stiamo preparando ad abitare: uno in cui la vittoria o la sconfitta dell’Occidente non dipenderanno solo dalla Cina, ma anche dalla nostra capacità di capirla, senza illusioni e senza ipocrisie. Mentre l’Occidente si perde tra illusioni e profezie sbagliate, la Cina conquista il futuro. Qual è la lezione storica della sua vittoria? Cosa può significare?
15

Prove tecniche di estinzione. Istruzioni per salvare il salvabile

Tozzi, Mario
Editore: Touring
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
C’è chi nega il cambiamento climatico, chi minimizza i disastri ambientali o li riconduce al volere divino, chi se la prende con le auto elettriche e chi con la carne coltivata. Anteporre gli interessi predatori di pochi al benessere collettivo sta distruggendo il nostro ecosistema. Ma possiamo scrivere una storia diversa, cambiare il corso degli eventi facendo scelte responsabili. Dagli incendi nella foresta amazzonica alla plastica nei mari, dagli sciami di zanzare ai branchi di lupi, Mario Tozzi ci sprona a ripensare il nostro posto tra i viventi, abbandonando la presunzione che collocherebbe l’uomo in cima a un’immaginaria gerarchia delle specie. E a fare pace con il territorio che abitiamo e deprediamo, l’Italia del dissesto idrogeologico, delle grandi opere di dubbia utilità, del turismo incontrollato e del consumo di suolo che non risparmia nemmeno i ghiacciai. La via prediletta è l’attacco frontale ai negazionisti antiscientifici e alle loro trovate farsesche ma dure a morire, che trovano terreno fertile anche nelle inconcludenti conferenze internazionali sul clima. La resa non è un’opzione: ci sono soluzioni concrete che vanno attuate subito, come l’espansione delle aree protette, la conversione alle rinnovabili e una transizione energetica pagata dalle lobby dei combustibili fossili, non dai cittadini. Un invito a rompere con un passato di arroganza e incuria, scegliere un domani diverso e rinnovare il nostro patto con l’ambiente.
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A che cosa serve la letteratura?

Singer, Isaac Bashevis
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Le idee di Singer sull’arte e la letteratura, lo yiddish e la cultura ebraica in una raccolta che è anche il più illuminante commento ai suoi romanzi. «L’errore più grave che uno scrittore possa fare è presumere che l’epoca del godimento estetico sia finita e che gli artisti possano permettersi di annoiare il pubblico in nome di uno scopo superiore. Non esiste un paradiso che ripaghi i lettori annoiati. Nell’arte, come nel sesso, l’atto e il godimento vanno di pari passo. Se nella letteratura c’è una redenzione, deve essere immanente. Al contrario della politica, l’arte non prospera grazie alle promesse. Può magari pagare poco, ma lo fa in contanti. Se non ti colpisce subito, non lo farà mai». Quale concezione della letteratura anima le prodigiose storie di Singer? Quale visione estetica e spirituale ha disegnato i suoi personaggi? Per quanto sorprendente possa risultare, i numerosi saggi cui Singer ha affidato le sue idee in fatto di arte, letteratura e cultura ebraica sono rimasti relegati in pubblicazioni poco accessibili (per lo più il quotidiano yiddish «Forverts») e schermati da pseudonimi. Eppure, come documentano le traduzioni in inglese riaffiorate dai suoi archivi, non v’è dubbio che Singer meditasse di ricavarne una raccolta: questo libro rappresenta dunque la realizzazione postuma di un progetto d’autore – e un’inattesa via d’accesso alla sua filosofia personale. Di più: a mano a mano che ci addentriamo nella lettura, scopriamo che questi interventi – dove lo scrittore è raffigurato come un «intrattenitore», un narratore di destini individuali, ancorato a «un gruppo specifico e a una specifica cultura», refrattario alla psicologia e alla sociologia, perennemente in lotta con «i sommi poteri», cioè con Dio – sono anche l’eco meditativa dei suoi romanzi, e che li illuminano di una luce nuova. Così, allorché Singer schizza con disarmante affabilità un quadro della sua Qabbalah, rivelandoci che le tenebre e il male sono necessari perché le azioni e i pensieri umani «siano in perenne bilico tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato», il destino dei personaggi che abbiamo amato – da Hertz Grein in Ombre sull’Hudson a Yasha Mazur nel Mago di Lublino a Hertz Minsker nel Ciarlatano – ci appare d’improvviso inevitabile. E di un’abbagliante evidenza.
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La mummia di Lenin

Mauro, Ezio
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il mausoleo di Lenin sulla piazza Rossa è più di un sepolcro: è il cuore pulsante di un’epopea che ha plasmato il Ventesimo secolo. Qui, nella fissità del granito rosso, si conserva il corpo imbalsamato dell’uomo che dirottò la storia e fece della rivoluzione un’idea eterna. Ma cosa accade quando il tempo si compie e l’ideologia che lo ha reso icona si dissolve? Lenin non è solo un leader, è un enigma che attraversa le epoche, sopravvive alla caduta dell’Urss e riemerge come simbolo nell’odierna Russia di Putin. Dalla sua ascesa alla guida dell’insurrezione bolscevica alla malattia che ne segnò il declino, questo libro ricostruisce il mistero del corpo che non può essere seppellito, della memoria che non può essere cancellata. Perché la sua morte – temuta, nascosta, proibita – è anche il sigillo su un potere che ha sempre avuto bisogno della sua presenza per legittimarsi. Seguendo Lenin attraverso le sue stanze segrete, i suoi viaggi e i documenti inaccessibili per un secolo, il racconto svela i retroscena della sua imbalsamazione, affidata a uno scienziato riluttante, e il significato di un esperimento politico che ha sfidato la natura stessa della storia. Con uno sguardo lucido e una scrittura avvincente, l’autore offre una riflessione sulla Russia di ieri e di oggi, sulle sue continuità e sulle sue fratture, e su un corpo che continua a inquietare il presente.
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VIPERA

Salis Ilaria
Editore: Feltrinelli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Ilaria Salis ripercorre la sua drammatica vicenda personale, iniziata con un arresto a Budapest l’11 febbraio 2023, ai margini di una manifestazione antifascista contro il “Giorno dell’Onore”. Il suo fermo si trasforma in una lunga detenzione in condizioni disumane nelle carceri ungheresi, preludio a un processo politico carico di significati simbolici. Con una scrittura coinvolgente e onesta, Salis racconta l’esperienza di isolamento, le privazioni fisiche ed emotive, e la forza necessaria per resistere in un contesto ostile. Ogni capitolo è un tassello che esplora temi profondi e universali: il significato dell’antifascismo oggi, la brutalità della repressione, il sistema carcerario come strumento di controllo, ma anche la potenza della solidarietà tra detenuti e compagni di lotta. E poi il riscatto: la candidatura di Ilaria Salis alle europee del 2024 e la sua elezione, simbolo di una vittoria non solo personale, ma collettiva. È una storia che non si limita alla denuncia, ma diventa anche un invito all’azione, un manifesto di speranza e determinazione. Perché “essere antifascisti oggi non è solo un valore: è una necessità urgente”.
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Biblioterapia in biblioteca e a scuola

[Dalla Valle Marco (cur.); Meglioli Enrico (cur.)]
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE BIBLIOTECONOMICHE E DELL’INFORMAZIONE
Lo sviluppo della biblioterapia in Italia è in continua evoluzione. Due sono gli ambiti in cui in questo momento si sta orientando l'interesse generale: le biblioteche e la scuola. Gli articoli contenuti in questo volume sono stati redatti dal gruppo di esperti che, all'interno del convegno internazionale "Biblioterapia nelle biblioteche e a scuola", tenutosi presso l'Università degli Studi di Verona il 15 marzo 2024, hanno portato il loro apporto. Si tratta di esperienze italiane ed estere, nello specifico ungheresi e lituane, dove l'avanzamento della materia è più sviluppa rispetto al nostro paese. Ma oggi l'Italia non si pone più come fanalino di coda: grazie al contributo dell'Ateneo veronese attraverso il Master in Biblioterapia giunto alla sua quarta edizione, e il Centro di Ricerca Interdipartimentale Biblioterapia e Shared Reading. I libri per il benessere, la disciplina si sta strutturando sempre di più in spazi quali la formazione e la ricerca. Gli autori di questo volume sono accademici, ricercatori, medici e professionisti della Biblioterapia che, con i loro articoli, portano all'attenzione di quanti ancora non conoscono approfonditamente questo argomento, con l'obiettivo di mostrare come la biblio/poesiaterapia possa essere uno strumento efficace nelle pratiche educative e di cura e per allenare le life skills.
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Memoria rossa. La Cina dopo la Rivoluzione culturale

Branigan, Tania
Editore: Iperborea
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Carnefici e vittime, rancori irrisolti e colpe da espiare: è il lascito della Rivoluzione culturale, il movimento che, tra il 1966 e il 1976, sradicò tradizioni millenarie e diede vita alla Cina di oggi. Un decennio in cui nessuno rimaneva a lungo innocente o colpevole e l’unica verità, volubile e incerta, era il pensiero di Mao, che regolava ogni sfaccettatura della vita quotidiana. Tania Branigan ha incontrato e intervistato decine di sopravvissuti, pronti a ricordare ciò che lo stato cinese vorrebbe rimuovere. Un avvocato che da bambino denunciò la madre, colpevole di aver criticato Mao tra le mura di casa. Un compositore di Pechino deportato, torturato e poi riabilitato. Un’anziana di Chongqing che racconta la giovinezza che non ha mai vissuto, perché è stata costretta a trasferirsi nella miseria delle campagne. Il vedovo della professoressa Bian, uccisa dalle sue studentesse nell’Agosto rosso, e Song Binbin, la sua carnefice, che fu acclamata da Mao e oggi cerca di scagionarsi. Un coro dissonante di voci che ricostruiscono il passato e illuminano il presente della Cina di Xi Jinping: un regime prospero che mantiene il controllo assoluto sui suoi sottoposti, ma oggi alla delazione preferisce telecamere e software di riconoscimento facciale. E costringe i cittadini a ignorare le macerie della storia. Ma è possibile cancellare un ricordo traumatico? È sufficiente il benessere economico per dimenticare ferite così profonde? Unendo al rigore del grande reportage l’empatia della romanziera, Branigan racconta le derive pericolose di un paese che ha seppellito il suo passato: un destino da cui nessuno può sentirsi immune, nemmeno un Occidente che non vuole vedere lo sgretolarsi dei suoi valori democratici.
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La famiglia naturale non esiste

Saraceno, Chiara
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La famiglia naturale non esiste: è una invenzione culturale. Peccato che l’aggettivo ‘naturale’ venga utilizzato molto spesso in Italia per ostacolare tutte le forme di unione, di amore e di filiazione che vanno al di là del puro dato biologico. Con buona pace delle trasformazioni radicali che hanno coinvolto i nostri modi di vivere. La famiglia è infatti il luogo di osservazione privilegiato per raccontare i cambiamenti profondi della cultura e della società, tanto che il libro – alternando riflessioni teoriche, ricostruzione dei cambiamenti avvenuti e memoria personale di tante ‘battaglie’ intraprese – diventa un ritratto lucidissimo dell’Italia degli ultimi cinquant’anni. Intervista di Maria Novella De Luca.
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I palestinesi. Storia di un popolo e dei suoi movimenti nazionali

Charif Maher; Nassar Issam
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Nella ricchissima produzione culturale palestinese la storiografia svolge un ruolo fondamentale, come ben mostra questo libro, che ha il merito di ripercorrere con chiarezza le fasi salienti della questione palestinese dal periodo ottomano sino a oggi, riproponendo episodi e idee di una vicenda in parte nota ma che è degna di essere conosciuta da chi la ignora e mantenuta viva nella memoria di chi l'ha dimenticata o continua a dimenticarla. Occuparsi dei palestinesi non è infatti faccenda per pochi specialisti, ma nodo centrale della storia contemporanea e punto di confluenza delle sfide globali. I due autori ci offrono un'importante “narrazione dall'interno”, nella quale sono accolte, attraverso il ricco apparato bibliografico, anche molte altre voci palestinesi e arabe, oltre che occidentali.
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Amore e libertà. Per una filosofia del desiderio

Del Soldà, Pietro
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Il desiderio, quando è autentico, ci spinge verso ciò che ci manca, ma non per possederlo. Verso ciò che ci affascina, ma non per dominarlo. È forse questa la sfida più grande per l’amore oggi: rinunciare all’idea del controllo, del possesso, della fusione tra gli amanti. Ma anche vincere la paura di lasciarsi andare e l’illusione d’essere felici senza vivere passioni travolgenti. In un tempo in cui le relazioni si rivelano fragili e domina il culto dell’“io”, Pietro Del Soldà prova a rispondere a una domanda antica e urgentissima: che cosa significa davvero amare? Amore e libertà è un viaggio tra filosofia, letteratura e storie di vita sulle tracce del “divino Eros”. Le parole di Diotima e Socrate, Plotino, Lucrezio, bell hooks, Merleau-Ponty, Eshkol Nevo sono messe a confronto con i punti critici della nostra vita sentimentale: il maschilismo, il terrore della dipendenza, il narcisismo, il conformismo, la reificazione del corpo e della bellezza, l’ossessione per l’identità. Per scoprire che l’amore non è un rifugio ma uno spazio fragile e dinamico che ci apre al mondo. Con una scrittura limpida e coinvolgente, Pietro Del Soldà – filosofo e voce tra le più riconoscibili del panorama culturale italiano – propone un’originale filosofia del desiderio, in grado di parlarci senza mai cadere nella semplificazione. "Amore e libertà" è un libro che mette in crisi le nostre certezze, ci spinge a pensare oltre gli stereotipi e offre una visione lucida e vitale della passione che dà senso alla vita. Amare significa essere liberi? O la passione è per sua natura una prigione?
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L'omicidio di Piersanti Mattarella. L'Italia nel mirino: Palermo, Ustica, Bologna (1979-1980)

Gotor Miguel
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Il 6 gennaio 1980, il presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, considerato l’erede politico di Aldo Moro, viene assassinato. Dopo l’assoluzione, nel 1999, dei neofascisti Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini, a tutt’oggi si conoscono soltanto i mandanti mafiosi dell’omicidio, ma non gli esecutori materiali ed è ancora in corso un’inchiesta per individuarli. Miguel Gotor prende le mosse dal delitto Mattarella per compiere un viaggio inquietante attraverso le stratificazioni del potere italiano soffermandosi sugli «ibridi connubi» tra neofascismo, massoneria occulta, mafia e apparati deviati dello Stato. La ricerca approfondisce anche le relazioni tra l’omicidio Mattarella e le stragi di Ustica e di Bologna di pochi mesi dopo, sullo sfondo di uno scenario internazionale in profondo cambiamento a causa della decisione degli Stati Uniti e della Nato di installare in Sicilia i missili Cruise contro la Libia e l’Unione Sovietica. L’autore affronta, con il rigore del metodo storico e uno stile avvincente, il contesto in cui l’assassinio di Mattarella è maturato, mettendo in luce temi e snodi che ancora incidono sulla storia del nostro Paese. Un libro importante sull’Italia di ieri che parla all’Italia di oggi e alla sua crisi.
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La scuola che vorrei

Lucangeli, Daniela
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
«La scuola che vorrei ha un nome», dice Daniela Lucangeli. «Si chiama B612.infinito». Un asteroide simbolico, ispirato al Piccolo Principe, dove l’«I care» e il «Tu mi stai a cuore» si trasformano in pratiche educative quotidiane, vive, possibili. La B612.infinito è una scuola che non riempie ma nutre, che non misura ma accompagna, che non pretende ma ascolta. Una scuola che riconosce il valore dell’errore, coltiva la fiducia e fonda l’apprendimento sulla connessione tra mente ed emozione. In queste pagine, Daniela Lucangeli ci accompagna dentro la sua visione rivoluzionaria dell’educazione. Non un sogno, ma un progetto concreto: 10 passi fondamentali per ripensare la scuola con un approccio profondo e scientificamente fondato. Un viaggio condiviso tra docenti, studenti, famiglie e tutta la comunità educante. Perché insegnare è prima di tutto un atto di cura e l’educazione un viaggio di scoperta e crescita in cui emozioni e conoscenza sono saldamente intrecciate.
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Dura un attimo il giorno

Magris, Claudio
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La cultura mitteleuropea, la Trieste di Svevo e Saba, le tragedie del Novecento e il dovere della memoria, il tramonto dell'Occidente e il naufragio dell'Europa come patria comune: ci sono le passioni di tutta una vita in queste pagine, che aspirano a essere una sorta di inventario degli interessi coltivati da Claudio Magris nel suo lungo percorso intellettuale, animato da un'incrollabile fiducia nella scrittura come strumento con cui dominare il caos del mondo. I grandi temi al centro della produzione narrativa e saggistica hanno trovato uno sbocco divulgativo negli articoli pubblicati sul «Corriere della Sera»: un impegno assiduo, una sfida, largamente vinta, a rendersi comprensibili senza troppe concessioni al gusto dominante. «Il lavoro giornalistico», ci ricordalo scrittore, «è una grande palestra di lotta kafkiana con la realtà e un laboratorio di linguaggio per raccontarla.» Questo volume raccoglie una ricca selezione degli interventi apparsi sul quotidiano milanese dal 2017 a oggi: testi di ampio respiro su letteratura, etica, politica, ma anche fulminee istantanee sul costume, la società, le bizzarrie della Storia e le ambiguità dell'esistenza, in cui Magris si conferma osservatore acuto, interprete sensibile, ma soprattutto straordinario testimone e maestro del nostro tempo.
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La vostra presenza è un pericolo per le vostre vite. Voci da Gaza

Yazbek, Samar
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Nel corso del 2024, Samar Yazbek ha incontrato centinaia di sopravvissuti di Gaza ponendo una domanda singolare e toccante: «Cosa stavi facendo il 7 ottobre 2023?», interrogandoli su come la loro vita sia cambiata da quella data cruciale. Nei mesi successivi ha selezionato ventisette di questi racconti da condividere con il mondo. Raccontati in prima persona da chi ha offerto la sua testimonianza, i testi di Samar Yazbek catturano i resoconti crudi e agghiaccianti di civili comuni, dai tredici ai sessantacinque anni, che hanno assistito a quella che la storia potrebbe un giorno ricordare come una delle offensive militari più feroci dei nostri tempi. Ne emerge una distopia da incubo, in cui ogni sopravvissuto ha subito perdite inimmaginabili: case distrutte, persone care scomparse, arti dilaniati. Molti di loro sono stati curati in ospedali devastati dagli attacchi israeliani, assistendo in prima persona alla distruzione di queste strutture sanitarie essenziali. Yazbek sottolinea il ruolo crucia- le degli ospedali in questa guerra e illustra le drammatiche conseguenze della loro profanazione: privi di medicine, letti e risorse basilari, sono diventati simboli dell’inferno vissuto dalle vittime. Il titolo è tratto da uno dei volantini lanciati sui residenti di Gaza pochi minuti prima di un bombardamento: Gaza residents: your presence is a danger to your life. Questo messaggio trasmette un paradosso inquietante, il senso di un’esistenza negata, l’ordine impietoso di farsi da parte e abbandonare tutto, una condanna a morire il più rapidamente possibile. Eppure i sopravvissuti incontrati da Yazbek sono determinati ad andare avanti, a raccontare le proprie storie, aggrappandosi alla speranza che le loro voci possano avere un’eco e una risonanza.
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La strada verso casa. Pensieri di un cuore alpino

Righetto, Matteo
Editore: Mondadori Electa
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Matteo Righetto ci conduce in un viaggio intimo e autobiografico alla scoperta del legame profondo che lo unisce alla montagna, vista non solo come luogo fisico ma come rifugio dell'anima e simbolo di appartenenza. Fin dai suoi primi passi, l'autore ha sentito il richiamo irresistibile dei boschi ombrosi, delle vette maestose e dei sentieri che sembrano condurre verso l'infinito. Questo libro racconta di come la montagna sia il suo "amore a prima vita", diventando una presenza costante e un luogo di crescita, introspezione e scoperta. Ogni capitolo esplora un aspetto unico di questo mondo: l'intimità dei boschi, la maestosità delle pareti rocciose, il ritmo semplice e genuino della vita di chi abita tra le montagne. Accompagnato da fotografie suggestive e mappe che tracciano i percorsi e i luoghi più cari all'autore, il libro invita il lettore a immergersi in un mondo dove la natura e l'uomo si incontrano in perfetta armonia. Un racconto autobiografico che si unisce alla celebrazione della bellezza selvaggia della natura montana. Un invito a riconoscere e proteggere i fragili equilibri alpini, messi sempre più a rischio dai mutamenti climatici e dall'impatto dell'uomo. Un'opera che parla a tutti gli amanti della montagna, e a coloro che hanno trovato, o stanno ancora cercando, il proprio luogo dell'anima.
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Farsi male. Variazioni sul masochismo

Lingiardi, Vittorio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Succede a tutti di farsi male, ma possiamo imparare a riconoscere le sofferenze che ci colpiscono alle spalle da quelle a cui noi stessi, più o meno consapevolmente, ci consegniamo. Vittorio Lingiardi delimita un territorio vastissimo e oscuro: percorre la storia dei nostri dolori e traccia un confine tra convivenza e connivenza. Masochista è un aggettivo che turba, ma qui non si parla di fruste e manette: lo sguardo è sulla personalità e sulle relazioni. Lingiardi ci accompagna in stanze interiori, arredate con gli spigoli aguzzi dell’autocritica, le mensole inaccessibili dell’ideale dell’Io, le casseforti del sabotatore interno, le lavatrici interminabili del senso di colpa. Un racconto sulla vita di tutti i giorni, con un finale sul masochismo politico e il dolore del mondo. Pagine scritte con le parole della psicoanalisi, della poesia, del cinema.
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Il suicidio della pace. Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989-2024)

Colombo, Alessandro <1961- >
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dopo quasi quarant’anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringendo l’Europa e il mondo a confrontarsi persino con il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze. Questo disincanto è il segno per eccellenza del collasso dell’ordine internazionale: un collasso che investe i rapporti diplomatici, le istituzioni internazionali, la globalizzazione economica e le norme fondamentali della convivenza internazionale – a cominciare da quelle sull’uso e sui limiti dell’uso della forza. Da qui, allora, l’urgenza di chiedersi come sia stato possibile ricadere in questa condizione, dopo le illusioni e l’euforia di soli trent’anni fa. Rinunciando come prima cosa a contrapporre una presunta età dell’oro dell’apertura e dell’ottimismo a una regressione nella chiusura e nel risentimento. E riconoscendo come, in realtà, la condizione attuale sia in larga parte figlia delle forzature, delle amnesie e dei veri e propri errori che l’ordine internazionale liberale ha accumulato già a partire dalla sua fondazione.
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La scomparsa dei giovani. Le 10 mappe che spiegano il declino demografico dell'Italia

Rosina, Alessandro
Editore: Chiarelettere
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
«Glaciazione demografica», «crollo della natalità», «rischio spopolamento». Sono, queste, solo alcune delle espressioni che negli ultimi tempi affollano le pagine dei giornali, mentre i dati ci dicono che in Italia i ragazzi under 15 sono ormai diventati meno della metà di chi ha 65 anni e oltre, con la prospettiva di ridursi a meno di uno su tre. Quella che il nostro paese si trova ad affrontare oggi è insomma una vera crisi, che nel giro di pochi anni minaccia di tramutarsi in un declino strutturale irreversibile. InLa scomparsa dei giovaniAlessandro Rosina spiega come, dopo l'effervescente crescita dei primi decenni del secondo dopoguerra, siamo entrati in una spirale regressiva, e prefigura le ricadute inevitabili e concretissime che riguarderanno molteplici aspetti della nostra vita. Per esempio le pensioni, dal momento che un numero sempre più ridotto di cittadini attivi dovrà sostenere con il proprio lavoro un numero crescente di anziani; la sanità, perché il rapporto sfavorevole tra giovani e anziani si tradurrà in una carenza del personale sanitario, a fronte di una popolazione sempre più bisognosa di cure; l'immigrazione, che si confermerà un elemento chiave nella società di domani, e forse una delle poche speranze reali di ristabilire un equilibrio. Che fare, dunque? La soluzione, certo, è nelle mani della politica, ma passa anche attraverso comportamenti individuali e scelte collettive che responsabilizzano tutti noi: Rosina ci illustra qui i primi, decisivi passi da compiere per tenere aperto il futuro delle nuove generazioni.
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Il linguaggio degli organi

Enders, Giulia
Editore: Sonzogno
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
In una società frenetica come quella in cui viviamo, possiamo continuare a considerare il corpo come se fosse una macchina? Se invece provassimo a guardarlo dall’interno, ad ascoltarlo davvero, forse capiremmo che si tratta di un sistema che ogni giorno si trasforma, affronta sfide e ci offre soluzioni ai problemi più disparati. Ma nel concreto, cosa possiamo imparare dall’organismo? Cosa può insegnarci su noi stessi e sulla nostra vita? Partendo da questa domanda, Giulia Enders – che con L’intestino felice ha fatto conoscere la bellezza della scienza a milioni di lettori – ci accompagna in un viaggio nel nostro mondo interiore, che diventa una finestra inaspettata per esplorare i grandi temi dell’esistenza: la pelle ci parla del bisogno di contatto, il sistema immunitario ci aiuta a distinguere tra ciò che ci fa male e ciò che è semplicemente diverso da noi, i polmoni ci ricordano la nostra origine di creature acquatiche. E ancora: dai muscoli apprendiamo la differenza tra flessibilità e forza, mentre il cervello lotta per mantenere un equilibrio tra i nostri sentimenti e la realtà. Accompagnata dalle illustrazioni di Jill Enders, in queste pagine l’autrice unisce le sue esperienze personali e le ricerche scientifiche più recenti al talento narrativo che la contraddistingue, rendendo Il linguaggio degli organi una lettura che si inizia con curiosità e si conclude con stupore – perché solo scoprendo l’intelligenza nascosta del corpo possiamo comprendere e ritrovare noi stessi.
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Passeggiata sull'Himalaya

Kincaid, Jamaica
Editore: Adelphi
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
La passione di Jamaica Kincaid per piante e fiori risale a quando, ancora bambina, mentre imparava a leggere sulla Bibbia, ha esplorato il suo primo giardino, l’Eden. Scaturita prima che avesse familiarità «con quell’entità chiamata coscienza» e poi tenacemente coltivata, tale passione l’ha portata anni dopo a intraprendere in compagnia di tre botanici un viaggio sulle colline pedemontane dell’Himalaya, alla ricerca di semi da piantare nel suo giardino del Vermont. Tre settimane di faticoso cammino, fra paesaggi sempre mutevoli, di una bellezza vertiginosa e allarmante – inquietanti strapiombi a pochi centimetri dai piedi, improvvisi sbalzi di temperatura, le onnipresenti sanguisughe, guerriglieri maoisti mai indulgenti con chi proviene dagli Stati Uniti –, che hanno dato vita a questo piccolo libro, solo in apparenza diverso dai precedenti, dove la prosa di Kincaid conserva la stessa «spontaneità sontuosa» che le aveva attribuito una volta, con calzante precisione, Susan Sontag. Una spontaneità che le permette di gettare, anche se solo di sfuggita, uno sguardo radente sugli effetti perduranti e duraturi del colonialismo, ma anche sul senso più nascosto dell’esistenza, in un ambiente che – come quello himalayano – annienta le nostre nozioni di spazio e di tempo.
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Inside. Dentro la violenza di Israele. La Palestina nei rapporti denuncia della relatrice speciale ONU

Albanese Francesca
Editore: Fuoriscena
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«Credo nel diritto internazionale e incoraggio tutti a impegnarsi, con intelligenza e coraggio, affinché l’accordo che gli Stati hanno sottoscritto, e che ora stanno violando in un contesto di impunità senza precedenti, sia difeso e rispettato. Una società che rinuncia al diritto è una società che si condanna alla violenza e al puro arbitrio del più forte. Io, in una società simile, mi rifiuto di vivere, e mi rifiuto di lasciarla in eredità ai miei figli. E ai vostri.» (Francesca Albanese) Questo libro raccoglie, per la prima volta in traduzione italiana, i sei Rapporti sulla situazione nel territorio palestinese occupato scritti dalla Relatrice speciale Francesca Albanese, preceduti da un ampio saggio introduttivo dell’autrice, che ne racconta la genesi e lo spirito. Un documento imprescindibile per conoscere la realtà in cui il popolo palestinese è costretto a vivere da decenni, l’occupazione e l’apartheid, le violenze che continuamente subisce, culminate nel genocidio in corso. Un contesto che non può essere ignorato se si vogliono capire i fatti e l’attualità, fino al 7 ottobre 2023, ai crimini perpetrati da Hamas e alla risposta inaudita di Israele. Ciò che colpisce di queste pagine e fin dal primo rapporto sul diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, presentato alle Nazioni Unite nell’autunno del 2022, è la profondità analitica affiancata a una fortissima passione civile, quella che l’autrice trasmette a chiunque la ascolti. Più le epoche storiche sono buie, più è essenziale avere dei punti di riferimento autorevoli. Francesca Albanese lo è diventata grazie al suo lavoro e al suo instancabile impegno.
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Il libro segreto di Casapound

Berizzi Paolo
Editore: Fuoriscena
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Una “gola profonda” racconta dall’interno la più importante organizzazione neofascista italiana degli ultimi vent’anni. I finanziatori. I misteri del palazzo-fortino nel cuore di Roma occupato dal 2003. Il “piano B” eversivo in caso di sgombero. I legami con la destra di governo. La violenza come metodo, i campi di addestramento, i riti pagani-esoterici. La copertura delle istituzioni, i rapporti con i media mainstream. E ancora: le donne, capi e capetti, le ombre criminali, il sistema su cui si è retta l’architettura di un lungo «inganno» metapolitico. Questo libro è la prima radiografia completa del gruppo di CasaPound. Un dietro le quinte inedito e sorprendente che scoperchia il vaso di Pandora del movimento leader dell’estrema destra del nostro Paese, al centro delle cronache nere e giudiziarie, prima ancora che politiche. Un movimento che - dopo quasi un quarto di secolo - potrebbe andare incontro allo scioglimento per tentata ricostituzione del Partito fascista.
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Il fiume infinito. Storie dal regno del Reno

Deen, Mathijs
Editore: Iperborea
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
«Il Reno c’è sempre stato.» Entità arcana, non ha un inizio né una fine. È inutile cercarne le sorgenti nelle nevi alpine, perché le sue acque sono fatte di pioggia e di tutti i fiumi, ruscelli e rigagnoli del suo regno. Inutile anche risalire alle sue origini nel tempo, perché la storia geologica, con i suoi terremoti e nubifragi, le sprofondano in un momento indefinito in cui le Alpi non erano ancora emerse dal mare. Così, dopo una carrellata in time-lapse degli sconvolgimenti geologici tra il Mesozoico e il primo Cenozoico, per fare il ritratto del Reno Mathijs Deen rivolge lo sguardo ai suoi remoti abitanti – esseri umani ma anche ippopotami, tapiri, elefanti – trasformando la Storia in storie: l’avventura di una povera femmina di salmone di tre milioni d’anni fa che risale il fiume per deporre le uova e trova tutto cambiato; la vita, la malattia e la morte della «ragazza di Steinheim», l’essere umano più antico vissuto sul Reno di cui ci sia traccia; ma anche le storie di un fiume teatro di guerre, dai successi romani contro i frisi e i cauci fino all’orrore negli occhi di un capitano tedesco che, il 7 marzo 1945, vede gli americani assaltare il ponte a Remagen; e la felicità di due abitanti dell’ex DDR quando finalmente visitano la rupe della ninfa Lorelei cantata da Heine. In un intreccio di storia, reportage e spunti autobiografici, la scrittura «vaga in quella terra di nessuno tra l’uomo e la natura, la fantasia e la scienza», e l’autore, «piccola presenza accidentale» nell’enorme meccanismo senza vita della natura, si lascia affascinare dal lavorio incessante dell’umanità sulle sponde del Reno, mentre lui, il Reno, scorre indifferente verso il mare.
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Genocidio. Una storia politica e culturale

Fonzi, Paolo
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
L’eccidio di civili commesso dagli israeliani a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 può essere considerato un genocidio? L’invasione russa del febbraio 2022 è un progetto di genocidio del popolo ucraino? Negli ultimi trent’anni l’uso del termine ha conosciuto un’espansione senza precedenti, suscitando dibattiti non solo giuridici e storici, ma anche politici e culturali. Mai come oggi questa parola è utilizzata frequentemente e spesso per definire avvenimenti molto diversi. Questo libro ricostruisce la genealogia del concetto di genocidio, dalla sua formulazione durante la seconda guerra mondiale alla codifica nella Convenzione delle Nazioni Unite del 1948, seguendone la diffusione durante la guerra fredda e l’affermazione nell’ordine internazionale successivo al crollo dell’Unione Sovietica. Lungi dall’essere una categoria stabile, il genocidio appare come un ‘oggetto di negoziazione’, un campo di tensione in cui si riflettono proiezioni identitarie, relazioni di potere e politiche della memoria. In gioco non è soltanto la definizione di una violenza estrema, ma il modo in cui le società contemporanee pensano il rapporto tra diritto e storia, tra Occidente e mondo, tra giustizia e rappresentazione del passato.
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È vivo un fiume?

Macfarlane, Robert
Editore: Einaudi
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
I fiumi sono esseri viventi che in quanto tali vanno riconosciuti e tutelati, anche dal punto di vista legale. Questa l’idea su cui si fonda “È vivo un fiume?” Alla domanda, tutt’altro che retorica, Macfarlane risponde intraprendendo tre viaggi al cuore della lotta per i diritti dei fiumi, accompagnato di volta in volta da attivisti, studiosi, giuristi, artisti, guide locali, amici. Prima tappa, Los Cedros, Ecuador. Una foresta nebulosa, ovvero una foresta pluviale in alta quota, tra gli habitat più ricchi di biodiversità del pianeta, attraversata dal fiume omonimo, protagonista di una vicenda legale dai risvolti inediti: nel 2021 la Corte costituzionale di Quito ha annullato una concessione mineraria per l’estrazione dell’oro rilasciata dal governo, poiché violava il diritto di esistere della fauna e della flora, e negava al sistema formato dalla foresta e dai fiumi il diritto di «preservare i suoi cicli, la sua struttura, le sue funzioni e il suo processo evolutivo». Chennai, nell’India meridionale, è la seconda tappa. Macfarlane si immerge in una terra da sempre in comunione con l’acqua, minacciata da un inquinamento fuori controllo che ha mutato forse in modo irreversibile l’ecosistema. Qui i cittadini si impegnano per riqualificare l’ambiente con iniziative private, e si cerca disperatamente di sanare le ferite di fiumi, ruscelli e lagune. Macfarlane conclude la sua esplorazione in Canada, nel Nitassinan, dove il maestoso fiume Mutehekau Shipu viene difeso da associazioni e gruppi politici che, in nome dei diritti fluviali, si oppongono alla costruzione di nuove dighe dalle conseguenze potenzialmente devastanti. Ogni viaggio, e ritorno a casa, è una vera e propria avventura che si dipana in queste pagine intense: sembra quasi di sentire sulla pelle la cappa di umidità della foresta pluviale, di vedere lo sfarfallio delle libellule che migrano spinte dai monsoni, di provare terrore sul kayak in balia del fiume che si ingrossa, di assistere ai cambiamenti stagionali di amate sorgenti nella campagna inglese. Coinvolgente, suggestivo e illuminante, “È vivo un fiume?” è il libro più personale e al tempo stesso più militante di Robert Macfarlane. Un libro capace di aprire spazi di dialogo e confronto, rimettere in discussione le nostre visioni del mondo, e parlare al cuore.
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Le lezioni della storia

Morin, Edgar
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Quante erano le probabilità che Atene, piccola città-stato della Grecia classica, trionfasse nella battaglia di Maratona sconfiggendo l'apparentemente imbattibile impero persiano? Chi, nel 1789, avrebbe mai previsto che un semplice tenente sarebbe diventato prima il vittorioso generale delle campagne d'Italia e poi l'imperatore dei francesi, dominando quasi tutta l'Europa per quindici anni? E di certo nessuno, nel 1914, immaginava che l'assassinio dell'arciduca ereditario d'Austria potesse innescare la reazione a catena che portò a un sanguinoso conflitto destinato a durare oltre quattro anni, coinvolgendo le grandi potenze mondiali e provocando venti milioni di vittime. Eppure, tra le altre cose, la storia ci insegna che le guerre sono un concentrato di imprevisti e conseguenze inevitabili, che un singolo individuo può modificare irrimediabilmente il corso degli eventi, e soprattutto che dobbiamo aspettarci il «continuo ripresentarsi dell'inatteso». Con l'erudizione e la leggerezza che lo hanno reso celebre, nelle "Lezioni della storia" Edgar Morin compone una sintesi di ciò che di più importante ha appreso in un secolo di vita e di studio, consegnandoci uno strumento prezioso per interpretare il passato dall'antichità ai giorni nostri e, forse, capire cosa possiamo attenderci dal futuro.
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Vivere con gli uomini. Che cosa ci insegna il caso Pelicot

Garcia, Manon
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
«Quando sono venuta a sapere dei crimini commessi su Gisèle Pelicot, mi sono resa conto che in quei fatti si condensavano tutte le questioni filosofiche che mi appartengono da sempre. In un primo momento, ero indecisa se andare in tribunale, poi mi sono arresa all’evidenza: come filosofa e come donna dovevo assolutamente scrivere di quel caso, del dibattimento, dell’esperienza vissuta lì. Ma anche tentare di rispondere a una domanda che mi ossessiona: è possibile vivere con gli uomini?» Per tre mesi Manon Garcia ha seguito le udienze del processo Pélicot. Cinquanta uomini sono stati accusati di avere ripetutamente violentato una donna con la complicità di suo marito. Le età, le storie, i profili così diversi degli imputati spalancano ancora una volta il tema della banalità del male. Assistendo all’inimmaginabile, la filosofa francese utilizza i fatti, le testimonianze e la copertura mediatica del caso per districare i nodi che ne emergono. Uno su tutti: stabilire se chiunque, avendone l’occasione, stuprerebbe una donna addormentata.
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Io, noi, loro. Le relazioni nell'era dei social e dell'IA

Riva, Giuseppe
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
In un momento in cui il dibattito sull'influenza dei social media sulla salute mentale dei giovani raggiunge livelli di allarme senza precedenti, questo volume propone una tesi innovativa basata sui più recenti studi di neuroscienze sociali e cognitive: non sono i social media di per sé a essere negativi per i giovani, ma piuttosto lo è il loro impatto sulla nostra capacità di creare e mantenere un «senso del Noi». Per l'autore, infatti, l'intelligenza artificiale e le strategie di engagement delle piattaforme online stanno progressivamente erodendo la capacità degli individui di partecipare a comunità non digitali, con ripercussioni significative sulle relazioni sociali, sull'amicizia e sulle relazioni di coppia. Un libro accessibile che propone uno sguardo equilibrato su come la tecnologia sta influenzando le nostre relazioni interpersonali, evitando sia l'allarmismo ingiustificato sia l'ottimismo acritico.
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Le fiabe non servono a niente

Zannoner, Paola
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Molti genitori e molti insegnanti si chiedono: «a cosa servono oggi le fiabe? non riproducono ruoli superati? non tendono a modellare la realtà attraverso stereotipi?». Ci si immagina che nel mondo nuovo, dove la tecnologia domina il nostro immaginario, sia necessario ripensare totalmente anche il mondo fantastico in cui introduciamo i nostri bambini nei primi anni della loro vita. Paola Zannoner, studiosa della fiaba, romanziera e formatrice nel campo della letteratura giovanile, prova a rispondere a queste domande, sfatando pregiudizi e luoghi comuni. Il ‘C’era una volta…’ è sempre stato per i bambini una molla dell’immaginazione che produce una mente aperta in tutte le direzioni del possibile. La fiaba è senza tempo e senza spazio, è astratta eppure molto concreta nella rappresentazione di emozioni profonde e inespresse, di sentimenti contrastanti, incarnati non da eroi ma da figure umane, semplici, spesso bambine e bambini che devono affrontare prove e avventure ignote. Nella sua varietà e multiculturalità, la fiaba rappresenta un’educazione sentimentale di bambini e adolescenti alla complessità della vita e soprattutto prevede la condivisione della lettura creando una indispensabile ‘relazione del racconto’ in famiglia e a scuola.
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Nella mia vita manco io

De Barbaro, Natalia
Editore: Giunti Editore
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
Anche nel mondo occidentale, nonostante la libertà che almeno all'apparenza regola le nostre vite, noi donne continuiamo ad autoimporci ruoli dannosi che ci impediscono di essere noi stesse. Siamo davvero riuscite a liberarci dai vincoli fissati da secoli di patriarcato? Lavoriamo fino allo sfinimento e pretendiamo sempre di più da noi stesse. Mettiamo le richieste degli altri (famiglia, lavoro, società) sempre davanti ai nostri bisogni e ai nostri sogni. Ci neghiamo tempo per noi sentendoci in colpa quando non soddisfiamo le richieste altrui. Perché? Dalla voce prestigiosa della psicologa, coach ed editorialista Natalia de Barbaro arriva un testo intellettualmente onesto, brutalmente commovente, lucido e poetico sul viaggio che una donna intraprende per conoscere se stessa. Una lettura per tutte noi che abbiamo troppi obblighi, che sentiamo che potrebbe esserci più gioia nella nostra vita e che cerchiamo risposte alle domande più necessarie: Che cosa voglio veramente? Quali sono i miei sogni più intimi?
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Finimondo. Come Hitler e Mussolini cambiarono la Storia. E come Trump la sta riscrivendo

Vespa, Bruno
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Questo libro racconta il passaggio da un «finimondo» all’altro. Dall’orrenda conclusione della seconda guerra mondiale, con la morte violenta e quasi simultanea di Hitler e Mussolini, all’inatteso sconvolgimento dell’ordine mondiale per opera di Donald Trump. Mai dal 1945 l’Europa si è sentita così intrappolata dalla fine dell’atlantismo, decisa per decreto dal presidente americano, e dalla crescente aggressività russa in Ucraina e nell’Europa dell’Est, nella sostanziale indifferenza degli Stati Uniti. Esercitando con brutalità la supremazia economica, diplomatica e militare, Trump è riuscito a imporre una tregua a Gaza dopo due anni di massacri compiuti da Israele in risposta all’orribile strage del 7 ottobre 2023 per mano dei terroristi di Hamas. Tutto ciò ha avuto inevitabili ricadute sulla politica italiana. Giorgia Meloni ha festeggiato il terzo anno di governo (il terzo più longevo della nostra Repubblica) mantenendosi ancorata alla tradizione europeista, pur facendo da interlocutrice privilegiata nei rapporti con Trump. I suoi crescenti consensi garantiscono all’esecutivo una stabilità curiosamente unica in Europa, visto che i suoi due partner principali, Antonio Tajani e Matteo Salvini, che qui raccontano le loro diverse strategie, nonostante le forti differenze di vedute in campo internazionale non sfiorano mai il punto di rottura. Meloni confida a Bruno Vespa retroscena familiari legati alla lunga permanenza a palazzo Chigi, i frequentissimi incontri con Trump, i contrasti con Elly Schlein, la battaglia per il referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati, vero punto di partenza della campagna elettorale per le elezioni del 2027. E Guido Crosetto gli spiega perché la sconfitta dell’Ucraina porterebbe l’Europa virtualmente in guerra con la Russia. Con Schlein, molto critica sull’attuale governo, Vespa riflette sulla progressiva radicalizzazione del Pd, contestata dalla minoranza riformista interna, e con Giuseppe Conte su un Campo che sarà «largo» soltanto dopo un’intesa all’immediata vigilia delle elezioni politiche. Nell’ampia parte storica del libro, si racconta la drammatica inversione dei rapporti tra Hitler e Mussolini a partire dal 1938, quando con il «patto d’acciaio» il Duce si mise totalmente nelle mani del Führer, seguendolo nella rovinosa campagna di Russia. Fino ai suoi ultimi giorni di vita, tradito dai tedeschi che lo consegnarono ai partigiani di Dongo. Pagine intense sono dedicate ai rapporti dei due dittatori con le loro amanti, Eva Braun e Claretta Petacci, fatti di insospettabili tenerezze e acute gelosie, in un tragico crescendo culminato nella decisione comune di morire accanto ai loro uomini.
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Incontri ravvicinati tra le due culture. Dialoghi sull'umanesimo

Odifreddi Piergiorgio
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
“Secondo Gabriel García Márquez, la vita si vive per raccontarla. E secondo Elias Canetti, la vita che si vive per raccontarla sta negli incontri interessanti che la punteggiano. Questo libro è appunto un racconto, o un resoconto, di incontri con persone che valeva la pena incontrare e ascoltare, e che hanno reso la mia vita più piena e degna di essere vissuta.” L’intenzione dell’autore, provocatorio e ironico come sempre, è quella di trovare punti di contatto tra le due culture, scientifica e umanistica, per mostrarne la sostanziale unità dietro l’apparente separazione. Il politico Giulio Andreotti, il religioso Dalai Lama, il filosofo Jacques Derrida, l’attore Dario Fo, il matematico John Nash e lo scrittore José Saramago sono solo alcuni dei numerosi personaggi, ventuno dei quali premi Nobel, che con le loro passioni e le loro curiosità insospettate ci mostrano in questo libro, una volta di più, che le divisioni culturali sono spesso, se non sempre, fittizie.
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Lascia che la felicità accada. Lezioni di educazione emotiva per imparare a vivere e a viversi meglio

Sepe, Ana Maria ; De Simone, Anna <1987- >
Editore: Rizzoli
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
Ti sei mai chiesto perché la felicità sembra sempre sfuggirti? Perché hai spesso la sensazione che manchi qualcosa? Non è un'illusione: siamo prigionieri di convinzioni e automatismi che ci spingono a cercare la gioia altrove, legandola a ciò che non abbiamo o a ciò che ancora dobbiamo ottenere. E così la felicità diventa una corsa senza fine, sempre rimandata a un domani migliore. In realtà, la radice del benessere si trova dentro di noi, nella capacità di riconoscere, comprendere e trasformare le emozioni. Ogni giorno, senza rendercene conto, lasciamo che pensieri e stati d'animo guidino le nostre scelte e condizionino i nostri rapporti: ci giudichiamo per le nostre fragilità, ci imponiamo di soffocare rabbia o paura, ci sforziamo di essere diversi da ciò che siamo. Imparare a leggere le emozioni - nostre e degli altri - è il primo passo per cambiare prospettiva e costruire una vita in armonia con chi siamo davvero. È qui che entra in gioco l'educazione emotiva, il cuore del metodo di Ana Maria Sepe e Anna De Simone. Un approccio che unisce evidenze scientifiche, psicologia ed esercizi pratici, guidandoci in un percorso di consapevolezza quotidiana. Pagina dopo pagina, scoprirai come accogliere le emozioni senza esserne travolto, trasformare la vulnerabilità in forza e imparare a gestire i conflitti interiori in modo costruttivo. Perché la felicità non è un traguardo da raggiungere a tutti i costi, ma una condizione che accade quando smettiamo di rincorrerla e iniziamo a viverla, nel presente. Scegliere di lasciarla accadere significa concedersi la libertà di sentire, di conoscersi davvero e di aprirsi a una dimensione più autentica di sé.
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La filosofia di Montalbano

Camilleri, Andrea
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto GIALLO THRILLER e HORROR
Oltre quattrocento brani tratti dai romanzi e dai racconti con Montalbano per costruire con le parole di Andrea Camilleri un appassionante e fedele ritratto del personaggio letterario più amato d’Italia.
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Fotografare la Shoah. Comprendere le immagini della distruzione degli ebrei

Fontana Laura
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Un’analisi, che ancora mancava, sulle modalità con cui la Shoah è stata rappresentata e interpretata attraverso le fotografie. Questo libro coglie l’importanza straordinaria di un numero cospicuo di fotografie che pur non raffigurando direttamente l’assassinio di massa hanno la capacità di illuminarci sui fatti, inquadrando dettagli o momenti che hanno costituito la scena preliminare, preparatoria o collaterale al crimine e all’universo delle vittime e dei carnefici. La Shoah non è un evento che possiamo ricostruire come un quadro illuminato dal centro, ma nemmeno è una pagina buia segnata dall’irrappresentabilità. Dobbiamo pensarlo come un processo segnato da varie forme di prevaricazione e violenza che può essere raccontato con l’aiuto di tanti tasselli luminosi – le fotografie che si sono conservate – che squarciano l’oscurità e fanno intravedere alcuni frammenti, lasciando alla nostra immaginazione quello che i documenti di archivio non mostrano. La sfida è quella di affinare la capacità di osservare e di metterne continuamente alla prova i limiti, alla ricerca di un equilibrio, o forse di un compromesso, tra due tendenze opposte che sembrano prevalere nel nostro modo di rapportarci alle fotografie storiche: l’ipertrofia del déjà-vu, generata da una saturazione di immagini che ne altera la percezione e ne cannibalizza il consumo, e la miopia o cecità del modo di guardare, che porta a ignorare o sottovalutare gli elementi visivi di sfondo, quelli informativi a corredo della foto e il suo sottotesto.
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Sudari. Elegia per Gaza

Caridi, Paola
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
“Alla stregua di un sussurro, i sudari di Gaza sono un suono flebile e fragile, eppure costante. La colonna sonora del genocidio. Ignari eravamo. Ignoranti, di quelle biografie e di quei sogni, prima che fossero trasformati da vivi in ammazzati. Sono loro, i sudari, a difendere in questo modo i morti dall’oblio.”
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Maestre. Disobbedire e ascoltare se stesse grazie a cinque scrittrici

Capria, Carolina
Editore: HarperCollins Italia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Essere una bambina, e poi una donna, vuol dire imparare fin da subito cosa si può fare e cosa non si può fare, vuol dire imparare che certe qualità, come il coraggio, l’audacia e l’indipendenza, non sono prettamente femminili, e che reprimere i propri desideri è normale, e consigliabile. Meglio restare ai margini e attendere passivamente un salvatore o, nella più sfortunata delle ipotesi, la provvidenza. E se molti libri non fanno che confermare la certezza che soltanto gli uomini possono compiere gesta intrepide e che alle donne spetta il compito di accogliere gli eroi di ritorno dalle loro mirabolanti avventure, Carolina Capria ci conduce in un viaggio illuminante nella più grande letteratura femminile di tutte le epoche e ci mostra che un’altra strada è effettivamente percorribile. Perché di maestre nei libri ce ne sono moltissime, grandi scrittrici come Jane Austen e Toni Morrison, e grandi eroine come Jane Eyre, che ci insegna che una donna può salvarsi da sola, o Scarlett O’Hara che ci dimostra che una donna può mettersi al comando. O ancora Modesta, la protagonista dell’Arte della gioia di Goliarda Sapienza, che ci ricorda quanto sia importante mettere se stesse al primo posto e non illudersi di trovare la felicità dove viene richiesto solo il sacrificio. Dei propri desideri, delle aspirazioni, dei sogni.
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L'Africa che dicono misteriosa

Simenon, Georges
Editore: Adelphi
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Negli anni del suo apprendistato letterario Simenon sfornava a un ritmo forsennato romanzi popolari, molti dei quali ambientati in luoghi esotici, a lui del tutto ignoti, con il solo aiuto di un mappamondo e di un'enciclopedia. Il mondo che creava era bello, perché, dichiarerà in seguito, era «artificiale». Un giorno, però, gli viene voglia di vedere com'è fatto davvero, il mondo. Cominciando dall'Africa. Si imbarca quindi, insieme all'inseparabile Tigy, per Il Cairo, da dove raggiunge Assuan; da lì sorvolerà il Sudan, per poi discendere il Congo fino a Kinshasa, e sulla via del ritorno fare scalo a Port-Gentil, Libreville e Conakry. Solo dopo essere rientrato in Francia ricaverà da questo lungo viaggio i reportage qui raccolti – nei quali non solo non indulge all'esotismo, ma soprattutto assume un tono di denuncia che a molti, all'epoca, farà storcere il naso. «L'Africa ci manda al diavolo» scrive Simenon «e fa bene!». Quello che ha visto non gli è piaciuto affatto – anzi, il più delle volte lo ha profondamente disgustato. Certo, alcuni degli aneddoti che racconta, con la verve che gli conosciamo, lo hanno stupito, a momenti anche divertito; e, con quella voracità impudica che è nella sua natura, non ha perso occasione di scattare fotografie (più di settecento). Tuttavia non nasconde in alcun modo, della realtà coloniale, il fondo più torbido e atroce: né il disprezzo che i bianchi nutrono nei confronti dei neri, né lo sfruttamento e la violenza di cui questi sono vittime – né tantomeno il sordido abbrutimento dei coloni stessi, che Simenon descriverà, a caldo, in quel formidabile romanzo che è "Colpo di luna".
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Abbiamo perso l'anima. Ecco perché soffriamo e come guarire

Morelli, Raffaele
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
“In questo libro spiego, capitolo dopo capitolo, come avvicinarsi all’anima: è il solo modo di superare le nostre nevrosi. Molte persone vengono in psicoterapia per risolvere il problema del disagio che invade la loro interiorità. Pensano che l’ansia, la depressione o le ossessioni derivino da una vita sbagliata o da ferite inguaribili; ma ciò che realmente manca loro è il contatto con qualcosa di nascosto, di invisibile, che pure fa parte di noi.  Nella nostra interiorità abita un sapere antico, qualcosa che agisce incessantemente e si prende cura di noi, anche quando non ce ne accorgiamo. Questa è l’anima. In tutti questi anni il mio lavoro mi ha insegnato che nessuno guarisce ragionando sui disturbi. La cura non consiste nel parlare, ma nel percepire il disagio in modo differente, senza alcun pensiero. Non è raccontarsi, ma far sì che l’anima agisca e ci curi. I primi segni di miglioramento si manifestano quando smettiamo di parlare di noi stessi, quando cerchiamo nella nostra interiorità qualcosa che non ha niente a che vedere con quello che chiamiamo ‘il trauma’ o ‘la causa’ del disagio. Questo libro è dedicato a chi si sente perduto e si ostina a lottare contro i disagi, o si rassegna a considerarli inguaribili. Invece quei disagi sono la via per incontrare i saperi dell’anima. Via via che abbiamo sempre meno in mente noi stessi, quando non sappiamo più chi siamo veramente, accadono meravigliose guarigioni.”
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Fascismo in famiglia

Serra, Barbara
Editore: Garzanti
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
È datata 16 maggio 1938 e indirizzata al nonno Vitale Piga la lettera che Barbara Serra trova per caso nella villa di famiglia a Decimomannu, in Sardegna. Sulla carta ingiallita dal tempo è impresso il timbro di una svastica e accanto, sopra la firma illeggibile, campeggia la scritta «Heil Hitler!». Come una porta spalancata sull'abisso, questa lettera rimasta sepolta per anni precipita Barbara in un passato inquietante che chiede di essere riportato alla luce. Attraverso documenti d'archivio, fotografie e testimonianze, "Fascismo in famiglia" ricostruisce una storia che affonda le proprie radici nell'aspra terra del Sulcis e nel destino di un uomo costretto a una scelta lacerante: eroe di guerra, prima antifascista convinto, poi zelante collaboratore del regime, Vitale Piga è come molti italiani un simbolo del compromesso tra l'adesione a un ideale e il pragmatismo di chi vuol trarre il meglio anche dalle avversità. Così, mentre le leggi razziali spaccano il paese e sull'Europa si addensano nubi di guerra, Piga fa proprio il sogno fascista di Carbonia e delle sue miniere, accettando la nomina a podestà. In un racconto intimo e insieme emblematico di un paese e di un'epoca, Barbara Serra fa i conti con la propria identità e con la memoria di chi, nel bene e nel male, ha vissuto gli anni più turbolenti della nostra storia.
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La parola ai morti. Indagini di un medico legale

Boxho, Philippe
Editore: Ponte alle grazie
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Quella del medico legale è una professione affascinante, che richiede rigore ma anche una sensibilità fuori dal comune, perché spesso un corpo senza vita è l'unico testimone di una verità che non può essere conosciuta altrimenti. Con il bisturi in mano, chi effettua un'autopsia esegue un'indagine vera e propria, portando alla luce i misteri che i morti nascondono. Ogni livido, ogni frattura, ogni segno sulla pelle racconta una storia: un omicidio, un suicidio, una morte naturale. E ogni caso è diverso, ogni corpo è un puzzle da ricomporre, una narrazione da riscrivere. In questo libro, Philippe Boxho, medico legale da oltre trent'anni, ci racconta di un mestiere che richiede pazienza, precisione e determinazione, perché ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. Attraverso esempi concreti, tratti dalla sua esperienza tra la scena del crimine e la sala autoptica, l'autore riesce a trasformare ogni storia professionale in un racconto avvincente. La parola ai morti ci svela in che modo i cadaveri possano ancora parlarci. Basta solo saperli ascoltare.
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Il mondo dopo Gaza

Mishra, Pankaj
Editore: Guanda
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Molto è accaduto nel mondo negli ultimi anni: guerre, catastrofi naturali, crisi finanziarie, terremoti politici. Eppure niente sembra paragonabile a Gaza: niente suscita in noi uno sgomento e un senso di impotenza così insopportabili. Ecco perché esisterà un prima e un dopo Gaza, e la reazione a questa tragedia sarà per una generazione che non ha visto né vissuto gli sconvolgimenti del Novecento la base per costruire una nuova coscienza politica. «Un potente contributo alla storia morale del mondo.» - Andrew O’Hagan «Il mondo dopo Gaza fa ciò che la grande scrittura dovrebbe fare: ricordarci cosa significa essere umani, oltre le trincee di razza, colore e religione.» - William Dalrymple «Un'opera importantissima che trova Mishra, una delle nostre penne più audaci e acuminate, al suo meglio. La sua indignazione è difficile da ignorare.» - Hisham Matar «Determinato a trovare una via d'uscita dal circolo vizioso di atrocità che si sono ripetute all'infinito, Mishra conduce i lettori alla ricerca di un senso negli episodi più oscuri della storia contemporanea. Un libro raro e coraggioso, rigoroso e colto, che allarga gli orizzonti del nostro pensiero.» - Naomi Klein «Com'è possibile che Israele, un paese costruito per ospitare un popolo perseguitato e senza patria, sia giunto a esercitare un potere di vita e di morte così terribile su un'altra popolazione di rifugiati?» Lo scrittore indiano Pankaj Mishra analizza la nascita e lo sviluppo dello Stato di Israele, e il ruolo che la memoria della Shoah ha avuto nell'immaginario dal dopoguerra in poi. Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e il conflitto in Medio Oriente che ne è derivato, Mishra riconsidera le due letture concorrenti del secolo scorso: se da un lato si è celebrato il trionfo dell'Occidente sui totalitarismi, lo stesso rilievo non è stato attribuito alle lotte per l'indipendenza dei paesi del Sud del mondo. Mentre le vecchie pietre di paragone si sgretolano, è di fondamentale importanza rispondere alle domande nate dalla crisi attuale: perché alcune vite sembrano contare più di altre? La narrazione di sofferenza scaturita dalla Shoah impedisce di riconoscere gli stigmi del colonialismo nella vicenda del popolo palestinese?
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Leggere libri non serve. Sette brevi lezioni di letteratura

Terrinoni, Enrico
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
E se proprio oggi, in questo tempo frenetico, leggere fosse ancora l'avventura più straordinaria che possiamo vivere? Nell'epoca dell'intelligenza artificiale e dei sentimenti compressi in uno schermo, la letteratura custodisce un superpotere raro: continua a spalancare mondi, ad accendere meraviglia, a scavare dove tutto il resto scivola via. E proprio quando il mondo ci invita a stare chini su uno schermo, leggere diventa un gesto ribelle e necessario. Un atto dolce, ma salvifico. Con il carisma di un incantatore, Enrico Terrinoni ci accompagna in un viaggio attraverso la storia della letteratura, svelandone il fascino attraverso sette parole: sogno, infinito, eresia, coscienza, onda, profezia e silenzio. Sette sortilegi, sette bussole per orientarci in un universo fatto di carta e immaginazione. Da Shakespeare a Svevo, da Virginia Woolf a Giordano Bruno, ogni pagina è una scoperta. E no, non serve essere lettori eruditi: questo viaggio è aperto a tutti. A chi divora pagine e a chi inciampa tra le righe. A chi vuole capire meglio il mondo e a chi insegue un'emozione. Perché leggere non è affatto un passatempo innocuo. È un atto di resistenza e libertà. È diventare altri. È diventare di più. Leggere è, ancora e sempre, un modo per sentirsi più vivi.
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Occulto. Storia & iconografia

Forshaw, Peter
Editore: L'ippocampo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONE
Pietre filosofali, incantesimi, evocazioni di demoni, tarocchi, cabale e astrologie... Dagli antichi Egizi ai giorni nostri, il desiderio di comprendere i misteri dell’universo ha alimentato molteplici filosofie occulte, custodite nelle pagine di manoscritti esoterici, grimori illustrati, oggetti rituali e criptici dipinti. Questa guida iconografica introduce alla scoperta dei significati nascosti all’interno di innumerevoli simbologie, spaziando dall’alchimia alla magia naturale, dall’astrologia all’esoterismo new age. Un panorama storico chiaro e approfondito della cultura visiva e materiale dell’occulto.
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Trump e il fascismo liberale

Žižek, Slavoj
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Žižek esplora il fenomeno Trump e la sua natura perversa Trump ha vinto per la seconda volta. Se la sua prima vittoria poteva ancora essere attribuita a errori tattici, ora che è successo di nuovo dovrebbe essere chiaro che il populismo trumpiano esprime una necessità storica. Siamo nel mezzo di una temperie molto preoccupante e confusa, e Slavoj Žižek, in questa sua impietosa e tempestiva analisi, ci aiuta a districare i fili che la compongono. Secondo il filosofo sloveno la vecchia etichetta di «fascismo» è ormai insufficiente a comprendere il presente, mentre il termine «fascismo liberale» risulta strategicamente più adeguato per afferrare la miscela di liberalismo puro e fascismo (cioè di funzionamento del mercato nella sua forma più distruttiva e di brutale abolizione di ogni etica inclusiva) che caratterizzano il trumpismo (e in prospettiva il melonismo, l'orbanismo eccetera). Perché se da un lato è chiaro che il populismo di Trump, mentre finge di rivolgersi alla gente comune, promuove gli interessi del grande capitale, dall'altro è meno chiaro il motivo per cui vince. Perché i poveri combattono per i ricchi? È solo una reazione al fallimento dello Stato sociale liberal-democratico? O c'è qualcosa di più profondo e perverso?  Affrontando la situazione statunitense, europea e globale e le guerre in corso, i saggi qui raccolti in anteprima mondiale prendono in considerazione diversi aspetti del fascismo liberale e del populismo trumpiano, dall'economia alla politica all'ideologia: il risultato è un libro di straordinaria utilità per pensare diversamente e dunque finalmente affrontare le sfide di quest'epoca incerta e angosciosa. 
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Andrea Camilleri. Una storia

Crovi, Luca
Editore: Salani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Andrea Camilleri è stato tante cose, così tante che faticavano a stare tutte dentro una persona sola. È nota la storia del suo ‘destino ritardato', come lui stesso lo chiamava: l'esplosione come scrittore a quasi settant'anni, con il commissario Montalbano e una popolarità inaudita. Ma Camilleri non è stato soltanto questo, o meglio, il suo successo ha cominciato a nascere molto tempo prima, e si può dire che ogni frammento della sua lunga esistenza fosse destinato a convergere nella figura che i lettori italiani hanno poi straordinariamente amato. Esiste dunque una storia più complessa e disseminata di sorprese: eventi che neanche un romanziere avrebbe potuto immaginare così come sono accaduti. È la storia di un bambino siciliano che si intrufola nella soffitta dei genitori e vi trova i gialli di Simenon custoditi in un sacco di juta. Di uno studente scapestrato che diventa regista teatrale e alleva importanti attori. Di un giovane intellettuale che entra in Rai e produce alcuni tra i programmi più iconici della storia della radio e della tv. Di un artista poliedrico che da dietro le quinte contribuisce a fare grande la cultura popolare italiana. E di un uomo che per testardaggine e un pizzico di fortuna incontra sul suo cammino una miriade di personaggi leggendari: da Pirandello al generale Patton, da Robert Capa alla banda del bandito Giuliano, da Papa Giovanni XXIII a Pier Paolo Pasolini, da Leonardo Sciascia a Elvira Sellerio. Con le sue doti di affabulatore e il suo sguardo panoramico, Luca Crovi ricostruisce il mosaico di un uomo smisurato, prorompente e ironico, rendendo giustizia alle inesauribili energie che Andrea Camilleri ha dedicato all'arte per una vita intera.
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Perché contare i femminicidi è un atto politico

Columbro, Donata
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Contare i femminicidi non è un esercizio di precisione statistica, ma un atto politico. In Italia, non esiste un registro ufficiale dei femminicidi, e il modo in cui vengono classificati gli omicidi di donne rispecchia un sistema che spesso minimizza la violenza di genere. Chi decide cosa contare? E soprattutto, chi ha il potere di negare la rilevanza dei numeri? In Perché contare i femminicidi è un atto politico, Donata Columbro, giornalista e divulgatrice esperta di dati, decostruisce l’idea della neutralità statistica e mostra come il conteggio dei femminicidi sia una questione di potere e resistenza. Attraverso un resoconto tra storia, giornalismo d’inchiesta e attivismo, Columbro esplora il modo in cui i femminicidi vengono registrati nei dati ufficiali e rivela molto sulla percezione istituzionale della violenza di genere. In Italia, l’assenza di un registro ufficiale implica che la violenza sulle donne venga inglobata in statistiche più generali, rendendo difficile una lettura chiara del fenomeno. Per questo motivo, il lavoro di raccolta dati condotto dai movimenti femministi e dalle associazioni assume un’importanza cruciale. A livello internazionale, esperienze come quelle di Brasile, Argentina e Messico dimostrano quanto il monitoraggio dal basso possa essere efficace nel denunciare e contrastare il problema. Questo approccio rientra nel cosiddetto “femminismo dei dati”, una prospettiva che vede nella raccolta e nell’analisi dei numeri uno strumento di giustizia sociale e attivismo politico, capace di sfidare le narrazioni ufficiali e proporre un cambiamento concreto. Perché contare i femminicidi è un atto politico non è solo un’analisi tecnica, ma un appello a riconoscere la violenza di genere anche attraverso le sue rappresentazioni numeriche. Perché i numeri sono storie, le statistiche sono strumenti di potere, e contare significa dare visibilità a chi non ha voce. Contare i femminicidi non è solo statistica, ma un atto politico.
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Leggere gli stereotipi. Antologia e laboratori per la scuola secondaria di primo grado

Bigli, Alice ; Hakuzwimana Ripanti, Espérance;Montagnaro, Luisa
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Un’antologia sugli stereotipi… ma non solo. Brani antologici selezionati da Alice Bigli tra la migliore letteratura contemporanea per ragazzi. Ogni brano è introdotto da un commento di Espérance Hakuzwimana e accompagnato dalle attività di comprensione e approfondimento proposte da Luisa Montagnaro e Alice Bigli. Cinque percorsi iniziali che indagano la tematica degli stereotipi con approcci diversi e due laboratori finali per creare in classe un book club e una comunità di lettori.
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Figli di nessuno. La storia di Pasquale Guadagno, orfano di femminicidio

Guadagno, Pasquale
Editore: Rizzoli
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
«Sono figlio di nessuno, orfano di femminicidio. Ripudiato dal padre, che uscito di prigione mai è venuto a cercarmi, benché avrei dovuto essere io a odiarlo. Ancora oggi non ho risposte per spiegare ciò che è accaduto. Mi resta una certezza: non voglio avere lottato una vita intera e morire per niente.» Il 25 aprile del 2010 Salvatore Guadagno ha ucciso sua moglie, Carmela Cerillo, la madre dei suoi due figli. Ha strangolato la donna che diceva di amare. È stato condannato a diciotto anni di reclusione con rito abbreviato, ridotti a tredici anni e mezzo per buona condotta. L’ha uccisa per gelosia. Carmela aveva trentasette anni, è morta giovane. «Cosa propria» la chiamava il marito. Il figlio Pasquale, allora quattordicenne, si ritrova a portare un doppio fardello: quello di figlio della vittima e del carnefice. Diviso tra l’odio per l’uomo violento e assassino e l’attrazione per il padre, tra il biasimo e il desiderio di redimerlo per avere di nuovo un pezzettino di famiglia, vive in bilico tra il passato di cui non può liberarsi e il presente che vorrebbe costruire. Ma questa non è soltanto la storia della sua depressione, è soprattutto il racconto di come, con la vicinanza della sorella maggiore Annamaria, sia riuscito a diventare l’uomo che è oggi: consapevole di sé, coraggioso, resiliente. E vuole essere anche una testimonianza collettiva, perché l’abuso e la violenza di genere si consumano nel silenzio, nell’omertà – delle persone, delle istituzioni, dello Stato – e nella solitudine delle vittime, che continuano a pagare il prezzo di una profonda carenza nell’educazione sentimentale e di una cultura ancora permeata di pregiudizi. Prenderne atto vorrebbe dire mettere in discussione un intero modo di vivere. Quindici anni dopo Pasquale Guadagno, in un memoir schietto che non cerca pietà né perdono, con l’aiuto della giornalista Francesca Barra, che da tanti anni scrive e racconta storie di ingiustizia legate ai diritti civili, fa i conti con il lutto che l’ha cambiato per sempre e che ancora lo definisce.
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La pelle. Che cosa significa pensare nell'epoca dell'intelligenza artificiale

Ferraris, Maurizio
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
«La pelle, quella che dà il titolo a questo libro, non è solo la sede della sensibilità. È anche, in quanto involucro vivente di un organismo volente, quella che si vuol vendere cara, al prezzo più alto possibile, in ogni momento della nostra vita; che ci attira verso un altro vivente per imperscrutabili questioni di pelle; o che può renderci amici per la pelle; o ancora quella che vorremmo fare o che vorremmo farci. Ossia è un impasto di sangue, sudore e lacrime che nessuna macchina potrà né vorrà mai imitare. Ciò premesso, metto in attesa la pelle e passo al silicio». Che cosa manca al burattino per diventare un bambino? Che cos'abbiamo noi che l'intelligenza artificiale non possieda? A credere a quel che si legge, niente: i computer pensano, e meglio di noi, tanto è vero che ci portano via il lavoro. Ma a rifletterci un poco, le differenze ci sono eccome. I computer non vivono, non muoiono, non hanno paura, non si annoiano, e soprattutto non vogliono. Impassibili, registrano le nostre azioni e passioni, e hanno bisogno del nostro prompt proprio come un vampiro ha bisogno di sangue. Basta saperlo, e passa la paura. Quel sangue che alimenta il web, l'intelligenza artificiale, il grande archivio della vita umana, è nostro, e deve tornare a noi. Ma questo non potrà mai aver luogo se non capiamo che quello che abbiamo scaraventato in cielo e trasformato in una entità malvagia e minacciosa siamo noi e soltanto noi, nel nostro sapere e nella nostra insipienza, nelle nostre speranze e nelle nostre disperazioni. Purtroppo. O per fortuna, se saremo capaci di cavare dei fiori da tutto quel letame.
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Gli svedesi lo fanno meglio. Come un'educazione affettiva e sessuale di stampo nordico può cambiare il nostro Paese (in meglio)

Restivo, Flavia
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La Svezia ci offre un percorso di dimostrata efficacia verso una catena di grandi miglioramenti relazionali e sociali. Il cambiamento passa dall'aprire le menti fin da bambini a una più piena consapevolezza della propria e altrui identità sessuale, dei diritti e doveri che ne conseguono, e al rispetto delle altre persone. Sì, in Svezia lo fanno meglio: lo dicono dati, cifre, elenchi di conquiste civiche nel campo dell'armonia sociale e il notevole calo dei crimini correlati alla prevaricazione su altre persone, alla presunzione di poterne disporre a piacimento. Come ci sono riusciti? Diffondendo una seria, sana, aperta e completa cultura sessuoaffettiva in tutte le scuole a partire dall'infanzia, con programmi affidati a esperti che hanno accompagnato la maturazione dei giovani cittadini svedesi. Il Paese scandinavo ha introdotto nelle scuole l'insegnamento dell'educazione sessuale fin dal 1955. Noi, invece, siamo fermi al palo. La nostra cultura nazionale è frenata da un paradigma patriarcale, dove le tensioni moralistiche indotte da una concezione della sessualità fondata sull'ignoranza di sé e degli altri sono all'origine dell'ingiusta disparità sociale tra la donna e l'uomo nel lavoro e in famiglia, ma allo stesso tempo anche della violenza psicologica e fisica, dei soprusi, delle fobie e dei femminicidi. Questo libro mette a confronto la cultura individuale, scolastica e sociale italiana e svedese per mostrare che i passi avanti in questo campo non sono soltanto necessari, ma possibili e preziosi. Il confronto ironico dopo poche pagine si rivela come un grido di amore verso il nostro Paese, impietrito dai "ruoli tradizionali" e dall'ostinazione a non voler cambiare, affinché si apra a un futuro più consapevole. Ce la possiamo fare.
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I fumetti ritrovati

Bonatti, Walter
Editore: Solferino
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA a FUMETTI
Alpinista estremo, esploratore inarrestabile… e narratore affascinante. Per tutta la vita, con le parole e con le immagini, Walter Bonatti ha raccontato il pericolo e la poesia dei grandi spazi incontaminati. Così, dando corpo e voce ai propri sogni, ha fatto sognare più di una generazione. Tanti anni fa, con l’aiuto di splendidi professionisti, Bonatti cominciò a tradurre le sue imprese anche nel linguaggio dei fumetti. Un’esperienza breve, ma che lasciò tracce colorate e suggestive. Questo volume recupera gli albi pubblicati allora, ma anche gli schizzi, le sceneggiature e i materiali inediti. Rivivono così, in forme inaspettate, i luoghi e le emozioni di una vita eccezionale: tra lo Yukon, il Nilo e il Pilone Centrale, tra pigmei e cercatori d’oro, in compagnia di orsi, varani e barracuda. Un “supereroe” alla scoperta del mondo.
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Crematorio freddo. Cronache dalla terra di Auschwitz

Debreczeni József
Editore: Bompiani
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Quando József Debreczeni arrivò ad Auschwitz nel 1944, se gli fosse stato detto di andare a sinistra la sua aspettativa di vita sarebbe stata di quarantacinque minuti. Invece fu mandato a destra: quel che seguì furono dodici orribili mesi di prigionia e lavori forzati per poi finire nel crematorio freddo, come veniva chiamato l'ospedale del campo di Dörnhau, dove i prigionieri troppo deboli per lavorare venivano lasciati morire. Debreczeni riuscì a sopravvivere e volle mettere su carta le sue esperienze stilando uno dei più duri e potenti atti d'accusa contro il nazismo mai scritti. Questo libro di memorie, reso con la prosa precisa e non sentimentale di un giornalista straordinario, chiede a chi legge di immaginare esseri umani in circostanze impossibili da comprendere. Pubblicato in ungherese nel 1950, non venne subito tradotto nel resto del mondo a causa del maccartismo, della guerra fredda e dell'antisemitismo. Oggi questa gemma sepolta è apparsa in quindici lingue e prende finalmente il posto che le spetta tra le grandi opere della letteratura sulla Shoah.
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Le appassionate. Storie di donne che hanno cambiato il futuro

De Luca, Maria Novella ; Fiori, Simonetta
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
L’unica rivoluzione, in un paese senza rivoluzioni, è stata quella delle donne. Invisibile, ostinata, intrecciata alla quotidianità e alla politica, alla giustizia e alla cura, alle battaglie pubbliche e alle rivoluzioni intime. Una rivoluzione senza armi, ma non senza ferite. Questo libro raccoglie le storie di chi ha cambiato il mondo senza aspettare il permesso di farlo. Donne che hanno osato varcare soglie chiuse da secoli, che hanno sfidato istituzioni immobili, che hanno pagato un prezzo per ogni conquista. Alcune lo hanno fatto sotto le luci della ribalta, altre nel silenzio della fatica quotidiana, ma tutte hanno lasciato un segno, spesso più profondo di quanto la storia sia disposta a riconoscere. Dalla politica alla medicina, dall’informazione ai diritti civili, dall’università al sindacato, queste testimonianze tracciano un filo di resistenza e cambiamento, una memoria che non deve andare perduta. Non solo per riconoscere ciò che è stato, ma per capire cosa sta accadendo ora. Perché se il patriarcato non è crollato, se i diritti acquisiti rischiano di sgretolarsi sotto il peso delle nuove disuguaglianze, allora questa rivoluzione non è finita. E le battaglie delle madri e delle nonne risuonano nelle lotte delle nuove generazioni, nelle parole di chi ancora oggi si ribella alle ingiustizie, nei gesti di chi non accetta di fare passi indietro. Queste storie raccolte dalla voce delle protagoniste, che ci hanno consegnato anche il lato privato delle loro vite, sono un testimone affidato a chi continuerà a lottare. Perché la rivoluzione delle donne resta aperta, viva, necessaria. Raccontarla significa difenderla. La rivoluzione delle donne è silenziosa ma inarrestabile. E se oggi rischia di arretrare, raccontarla diventa un atto politico. “Se la battaglia per i diritti non finisce, nemmeno la memoria deve finire.”
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Arrogante umanità. Miti classici e riscaldamento globale

Bettini, Maurizio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Il mito di Fetonte narra la storia di un ragazzo arrogante che, per dimostrare di essere figlio del Sole, ottiene dal padre un diritto che non gli spetta, quello di guidare il suo carro fiammeggiante. Incapace di reggerlo, brucia la Terra e viene punito con la morte. Questo mito parla di noi, racconta la nostra superbia antropocentrica, la nostra cecità di fronte al riscaldamento globale e alla distruzione dell’ambiente. Fetonte rivela dunque l’hybris dell’uomo moderno che si crede figlio di dio, arrogandosi il diritto di spingersi sempre più avanti, certo della propria superiorità.
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Le vie dei suoni. La musica del mondo in 50 storie

Lawson, Graeme
Editore: Garzanti
Reparto ARTE
Sottoreparto MUSICA
Esplorando l'immensità dei deserti e le profondità oceaniche, curiosando all'interno di antiche chiese e di caverne preistoriche, cercando nei luoghi più insospettabili oggetti e tracce musicali del nostro passato, in Le vie dei suoni Graeme Lawson ricostruisce l'evoluzione del rapporto tra l'uomo e la musica. Lo fa dando voce a molti e straordinari strumenti, che come tessere di un mosaico compongono una storia lunga trentamila anni. Leggiamo così di un vaso peruviano colmo d'acqua il cui suono imita il canto di un uccello; di un soldato solitario che sul Vallo di Adriano manda segnali di tromba alla vicina torre di guardia; di sessantaquattro campane sepolte in una tomba cinese millenaria e ancora in grado di far risuonare melodie solenni. Ricco di intuizioni sorprendenti, questo viaggio dimostra quanto la musica sia parte di ciò che ci rende umani: non un semplice passatempo, ma un modo per comunicare con gli altri e per dare sostanza alle nostre vite.
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I campi di Salò. Internamento ebraico e Shoah in Italia

Capogreco, Carlo Spartaco
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Uno sguardo approfondito e necessario sulla persecuzione antiebraica di Salò e la geografia della Shoah in Italia. L’idea che sta alla base di questo libro è, anzitutto, quella di fornire al lettore – dopo un rapido richiamo alle vicende dell’antisemitismo fascista, dal 1938 – una mappatura territoriale complessiva, ancora mancante, dell’internamento ebraico attuato dalla Repubblica di Salò, dal 1° dicembre 1943, e delle sue connessioni con la deportazione dall’Italia, condotta dalle autorità di occupazione tedesche, nel quadro della «soluzione finale del problema ebraico». Capogreco affronta il contesto persecutorio antiebraico della R.S.I., determinato soprattutto (sul finire di quell’anno) dal passaggio di testimone dai tedeschi agli italiani nella gestione dei rastrellamenti nella Penisola. Con un’approfondita ricognizione storica, territoriale ed archivistica, egli mette a fuoco tutti i «campi provinciali», contestualizzandoli nella più ampia pagina dell’internamento civile fascista. Non tralascia, quindi, uno sguardo d’insieme agli anni 1940-45 e al composito intreccio tra siti geografici e funzioni politico-poliziesche, relativo all’internamento ebraico e alla Shoah; senza escludere i Lager nazisti che operarono in Italia.
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A spasso con il cane luna

Vallortigara, Giorgio
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Scritti nelle domeniche oziose, «solo con la voglia di raccontare storie avvincenti», i brevi testi qui radunati offrono un saggio dell’onnivora curiosità che è la molla vitale di ogni scienziato, anche di chi, come Vallortigara, «per mestiere passa il tempo a studiare il linguaggio delle lucciole e il tabù dell’incesto nelle falene». Intrecciando etologia, neuroscienze e amore per la letteratura, e sempre forzando i confini tra discipline diverse, Vallortigara delinea in queste pagine un itinerario affascinante: ci conduce per esempio a Capri, sulle tracce dell’etologo estone Jakob von Uexküll; oppure alla scoperta delle prodezze cognitive di Physarum polycephalum, un organismo unicellulare capace di estendere le sue propaggini protoplasmatiche in una rete che compete in efficienza con quella delle ferrovie di Tokyo; o, ancora, alla ricerca della ragione per cui l’uso alternato della narice destra e sinistra in un cane può illuminare il differente funzionamento dei due emisferi cerebrali, e spiegare perché una parte dell’umanità è mancina. Smascherando i più diffusi pregiudizi sul mondo animale, Vallortigara elargisce rivelazioni sorprendenti – sull’empatia delle formiche e l’altruismo dei pappagalli, sugli esiti dei processi di selezione genetica delle galline, sul luogo misterioso del cervello dove è custodita la memoria, sull’origine biologica delle credenze umane in entità sovrannaturali. E ci ricorda che gli animali, oltre che amici meravigliosi, sono anzitutto «una fonte inesauribile di interrogativi».
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L'Italia senza casa

Gainsforth, Sarah
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Le città sono diventate inaccessibili per la famiglia media italiana. Le due forme più diffuse di accesso alla casa, la locazione e il mutuo, non funzionano più. O meglio: non funzionano più per chi ha bisogno di una casa da abitare. Il progressivo slittamento della casa da bene d’uso a investimento finanziario è alla radice dell’attuale crisi abitativa, che non riguarda soltanto la parte più povera della popolazione ma coinvolge direttamente i ceti medi. L’aumento del divario tra i salari e i costi abitativi e l’abbandono delle politiche abitative, in un contesto di precarizzazione del lavoro, di crescita del peso delle rendite immobiliari e di finanziarizzazione dell’economia, hanno fatto della casa uno strumento di accumulazione di benefici e svantaggi. Ma gli effetti della questione abitativa travalicano le biografie personali, perché le dinamiche del mercato immobiliare influenzano le scelte localizzative di famiglie, lavoratori e imprese, la mobilità sociale e territoriale, la crescita dell’economia urbana e nazionale, oggi assorbita dalla rendita immobiliare. Se la città stessa diventa una merce, il suolo e il patrimonio residenziale pubblico moneta di scambio, oggi è necessario cambiare traiettoria, demercificando la casa. Le soluzioni per tornare ad abitare case e città esistono e sono anche a portata di mano.
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Il paese che conta. Come i numeri raccontano la nostra storia

Sabbadini, Linda Laura
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
I numeri non sono mai neutrali. Possono rendere visibile l’invisibile, rivelare ingiustizie, smascherare luoghi comuni. Eppure, quando si parla di statistiche, molti si ritraggono impauriti, immaginando tabelle sterili e grafici indecifrabili. Linda Laura Sabbadini, pioniera nella statistica sociale e di genere, ribalta questo pregiudizio e ci porta dentro il mondo affascinante dei dati, svelandone il ruolo cruciale nella nostra società. Con scrittura brillante e coinvolgente, l’autrice ricostruisce la storia recente dell’Italia da una prospettiva unica, restituendoci il ritratto di un Paese per molti aspetti diverso da quello che immaginavamo di conoscere: un Paese dove gli uomini si dilettano nel ricamo e le donne preferiscono l’enigmistica, ma anche dove più di sei milioni di italiane hanno subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Percentuali alla mano, mostra come la statistica non sia affatto una fredda disciplina, ma una bussola per orientarsi nel presente, un’arma per tutelare i diritti dei più deboli, il pilastro di una democrazia da difendere contro chi utilizza fake numbers per piegare la verità ai propri interessi. Questo libro è il racconto, visto dall’interno, di una delle più autorevoli istituzioni del Paese, l’istat; è la testimonianza di una vita dedicata a dare voce alla realtà che si scopre con i dati; è un invito a superare le diffidenze e comprendere che dietro ogni numero c’è una storia che merita di essere conosciuta. Perché i numeri sono il riflesso di chi siamo e di chi possiamo diventare.
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Il porcospino d'acciaio. Occidente ultimo atto

Canfora, Luciano
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il ‘Patto Atlantico’ è il Santo Graal dell’Occidente. I soci fondatori condividevano un tratto comune: usurpavano, o avevano appena perso, un dominio coloniale. Ma alla metà del Novecento, quando nacque la NATO, il mondo colonizzato era in rivolta. Non era facile riproporre il vecchio predominio senza cambiare il linguaggio. Così le parole propinate al mondo furono ‘libertà’ e ‘democrazia’, usate spesso come utensili intercambiabili. Ripulito il linguaggio, l’Occidente poté dare avvio al sanguinoso sforzo di ri-colonizzare i continenti che stava perdendo. Ma il resto del mondo non rimase inerte. Per guerreggiare unito, l’Occidente ha bisogno di un ‘nemico’. Sulla carta geografica il ‘nemico’ ogni tanto cambia posto e lo stesso Occidente a sua volta si sposta: fino al paradosso, quando ‘nemico’ è un pezzo dello stesso Occidente. La metafora del ‘porcospino d’acciaio’, cara al vertice della UE, ci prospetta un apocalittico finale di partita: tetro lascito della ‘civiltà occidentale’.
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Il cibo è politica

Ciconte, Fabio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Ci siamo convinti di cambiare lo stato delle cose esclusivamente con l’azione individuale: abbiamo pensato di poter risolvere l’emergenza climatica mangiando meno carne, sprecando meno cibo o usando meno plastica. Eppure, la crisi ecologica, sociale ed ambientale non accenna a migliorare. Questo libro parte, dunque, da un interrogativo: è davvero sufficiente essere dei bravi consumatori? È arrivato il momento di ammetterlo: non saranno le nostre azioni quotidiane a metterci in salvo. Anzi, rischiano addirittura di essere parte del problema, perché ci distraggono dalle responsabilità reali della politica e dei mercati. Ecco perché bisogna ritornare ad agire collettivamente, perché il cibo è, innanzitutto, politica.
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Un anno nelle foreste del Grande Nord

Rowlands, John J.
Editore: Corbaccio
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Il lettore viene trasportato in un mondo magico, in cui è la natura a dettare il ritmo e le regole. Rowlands invoglia a ripensare una vita più lenta e tranquilla, a contatto con un mondo che va difeso e rispettato, senza il quale non abbiamo futuro. Per conto di un’azienda di legname, l’autore alla fine degli anni Quaranta del XX secolo parte a bordo di una canoa, diretto verso la vasta foresta dell’Ontario settentrionale con l’obiettivo di scoprire terreni favorevoli per gli affari. Il racconto che ne consegue immerge il lettore in un’atmosfera ormai lontana, alla quale Rowlands – e con lui, i suoi lettori – non riuscirà più a rinunciare. Tra folklore e filosofia, l’autore esprime lo stupore di vivere le stagioni di un intero anno lontano dalla civiltà. Un senso di meraviglia oggi quasi non più accessibile, se non in quello che l’autore rinomina Cache Lake.
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Sacre ossa. Storie di reliquie, santi e pellegrini

Canaccini, Federico
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONE
La polvere del mantello di san Martino, il dentino da latte di Gesù Bambino, migliaia e migliaia di frammenti della Vera Croce recuperata da sant’Elena: se scorriamo l’elenco delle innumerevoli reliquie conservate nei nostri santuari e nelle nostre chiese, non possiamo trattenere lo stupore e l’ironia per una ‘tipica’ testimonianza della superstizione e dell’oscurantismo medievale. Ma se quello delle reliquie può apparire un mondo esclusivamente connesso con l’aspetto devozionale, con la fede e con l’esaltazione del sacro, esplorare le storie a loro legate ci conduce in un inedito mondo fatto di viaggi avventurosi, raggiri, contese teologiche, battaglie campali e rapporti di potere secolari. Basta ricordare l’importanza che hanno per Venezia e Bari le reliquie di san Marco e san Nicola, rispettivamente trafugate da Alessandria d’Egitto e da Myra. Sono storie che vedono protagonisti non solo santi e uomini di Chiesa, ma anche sovrani, condottieri, donne straordinarie, nobili e personaggi minori come pirati, ladri, abili millantatori e tanta povera gente in buona fede. Inseguendo queste storie il lettore sarà trasportato dal palazzo imperiale di Costantinopoli a ciò che resta del Calvario presso Gerusalemme, dal cuore dell’Arabia alla brumosa Britannia, dalle abbazie ai palazzi reali, dalle piccole pievi rurali fino alle cattedrali delle più grandi città d’Europa.
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Nuove armi nuove guerre. Dalla bomba atomica all'intelligenza artificiale, come stanno cambiando i conflitti oggi

[Internazionale (cur.)]
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
In che modo armi e guerre si sostengono a vicenda? E quali sono gli strumenti e le tecnologie che oggi stanno cambiando il modo di combattere e uccidere? È da queste domande che nasce "Nuove armi nuove guerre", il quinto volume della collana Parole chiave nata dalla collaborazione tra BUR Rizzoli e la rivista Internazionale. Attraverso articoli e reportage di grandi testate internazionali – dal New York Times a Le Monde, dal Financial Times a Foreign Affairs, dal Guardian al New Yorker – gli approfondimenti presenti nel libro indagano in che modo le grandi potenze stanno investendo in difesa e riarmo nucleare, cosa sta accadendo al mercato delle armi nel mondo, come le aziende della Silicon Valley e miliardari come Elon Musk stanno spostando i propri investimenti verso le tecnologie di controllo e difesa, in che misura droni e intelligenza artificiale stanno assumendo un ruolo sempre più preponderante nei nuovi conflitti, e che conseguenze ha tutto questo nei teatri di guerra più complessi, dall’Ucraina al Medio Oriente. Un volume ricco di approfondimenti e storie concrete, uno strumento autorevole per comprendere la geopolitica e le guerre in corso sul pianeta dalla prospettiva inedita delle armi usate per combatterle. Introduzione di Giovanni De Mauro.
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Quando le donne uccidono. Quattro storie vere

Trabucco Zerán, Alia
Editore: Sur
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Corina Rojas, Rosa Faúndez, María Carolina Geel e María Teresa Alfaro: quattro assassine, quattro storie vere, quattro episodi scandalosi e in qualche modo romanzeschi. "Quando le donne uccidono" è la ricostruzione provocatoria e sfaccettata delle vite di quattro donne che, con i loro crimini e le successive vicende processuali, hanno sconvolto il Cile nel corso del Novecento. Senza mai cedere al sensazionalismo, Alia Trabucco Zerán si affida a casi di cronaca nera divenuti celebri e molto controversi per riflettere su come le donne possano essere al tempo stesso carnefici e vittime di un diverso tipo di violenza, quella che le vede ogni giorno relegate a un ruolo muto e marginale. Un punto di vista che sfida i classici archetipi femminili dell’isterica, della strega, della femme fatale, e spinge il lettore a chiedersi: cosa accade quando, per reagire al ruolo domestico e passivo imposto dalla società, una donna arriva a perdere la propria umanità? E come reagiscono i media, il mondo dell’arte e l’establishment politico quando non è un uomo a compiere un delitto efferato? Intrecciando alla narrazione materiale d’archivio, saggi critici e gli appunti presi durante le ricerche, l’autrice apporta al true crime un’inedita prospettiva femminista.
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Il cuore segreto dei libri

Rentzenbrink, Cathy
Editore: Giunti Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Toccare la copertina di un libro, aprirlo, sfogliarne le pagine, richiuderlo, accarezzarne il dorso, posarlo. Aprirlo di nuovo, leggerlo. E poi rileggerlo, ancora e ancora. Quante volte, nelle tempeste della vita, i libri che amiamo hanno saputo risplendere come la luce di un faro al di là delle onde? Quante volte hanno saputo confortarci, divertirci, indicarci una direzione, sostenerci, donarci nuova linfa vitale? Perché il nostro scopo non deve essere banalmente sopravvivere, ma vivere intensamente: con gioia, passione, umorismo ed eleganza. E i libri sono in questo i nostri maestri più grandi. Cathy Rentzenbrink, ripercorrendo la propria vita – una vita speciale che potrebbe però appartenere, nei suoi alti e bassi, a chiunque di noi – fonde i momenti di gioia più intensa e il dolore più annichilente alle letture di cui si è nutrita nel corso degli anni, indicandoci i libri che hanno saputo sostenere e innervare in profondità la sua esistenza. E donandoci, insieme al racconto appassionante di una vita, un tesoro inestimabile di titoli, trame, personaggi e autori. Da Jo March, in grado di accompagnarci nei momenti più intensi ai margini dell'infanzia, a Jane Eyre, che più di tutte sa ispirare all'autodeterminazione e alla libertà, passando per la comicità disarmante di Bridget Jones, ma anche per l'amicizia intima e complessa di Lila e Lenù. E ancora: dagli indimenticabili personaggi di Zafón, alle storie d'amore realistiche e potenti di Barnes; dalle atmosfere ammalianti di Mitford, alla forza narrativa di Atwood. Una giravolta irresistibile di autori e libri: conosciutissimi o ricercati, recenti o ormai classici… ma tutti in grado di insegnarci qualcosa, di donarci luce, di farci da bussola e mappa. Ciascuno in grado, a modo suo, di metterci in salvo.
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Non solo madri. Riscoprire la donna oltre la maternità

Pigozzi, Laura
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Un modo nuovo di essere madri. Un modo nuovo di essere donne. Cosa resta di una donna quando la maternità occupa tutto lo spazio, intimo e sociale? Perché, oggi come ieri, la figura rassicurante della madre continua a essere preferita a quella, più complessa e scomoda, di una donna come soggetto desiderante? “Una madre non può essere tutto per una figlia o un figlio senza perdere molto di sé e senza togliere moltissimo a loro” scrive l’autrice. Eppure, oggi più che mai, le madri sono immerse in una narrazione idealizzante che le esalta proprio in quanto sacrificali. Ma una società che idolatra la madre e rimuove la donna ha un impatto penalizzante sulla realizzazione di tutte, tanto nel collettivo quanto nel privato, e ancora troppe donne che non hanno avuto figli si dicono fallite. “In ogni donna c’è un enigma, qualcosa di opaco anche a se stessa: un punto cieco in cui proviamo a entrare.” Attraverso casi clinici, riferimenti psicoanalitici, letterari e cinematografici, e la storia di figure esemplari come Maria Callas, Camille Claudel e Lou Andreas-Salomé, l’autrice riflette sulla complessità e le oscillazioni dell’essere donna per provare ad articolare la maternità in modo nuovo: una “maternità femminista”, che non annulli la femminilità ma la integri, un’esperienza trasformativa capace di arricchire la vita di una donna senza soffocarne la creatività e la passione. “La maternità non è alienazione se resta attraversata da un desiderio di donna. E allora una madre sa guardare i figli andare, perché lei stessa è ancora in viaggio.”
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Come sfamare il mondo. Storia e futuro del cibo

Smil, Vaclav
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
Perché fra i maggiori produttori di cibo al mondo ci sono anche Paesi in cui la malnutrizione è più diffusa che altrove? Perché sprechiamo ogni giorno l’equivalente di 1000 chilocalorie a persona? Sarebbe possibile, e giusto, diventare tutti vegani? Con l’autorevolezza dello scienziato, la sapienza dello storico e la chiarezza del grande divulgatore, Vaclav Smil ci guida in un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro dell’alimentazione. E ci spiega attraverso numeri, esempi, aneddoti, che dar da mangiare a una popolazione in crescita senza danneggiare il pianeta non è un’utopia, ma un obiettivo raggiungibile. Un libro fondamentale per chi vuole informarsi, al di là di preconcetti e mistificazioni, su una delle sfide più pressanti che l’umanità deve affrontare.
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La globalizzazione è finita. La via locale alla prosperità in un mondo post-globale

Foroohar, Rana
Editore: Fazi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto OPERE INTERDISCIPLINARI
L'era della globalizzazione senza limiti è giunta al capolinea. Rana Foroohar – giornalista economica di grande esperienza, editorialista e vicedirettrice del «Financial Times» – in questo saggio ci invita a ripensare il modello economico che ha dominato il mondo negli ultimi cinquant'anni. L'autrice conduce un'approfondita analisi della crisi della globalizzazione neoliberista, evidenziandone le contraddizioni e le conseguenze più devastanti: dalla delocalizzazione selvaggia, che ha distrutto il tessuto produttivo di intere nazioni, alla corsa sfrenata al profitto che ha aggravato le disuguaglianze, fino alla dipendenza da catene di approvvigionamento globali fragili e vulnerabili, messa in luce da eventi come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina. Ma questo libro non è soltanto una critica puntuale ai fallimenti dell'iperglobalizzazione, è soprattutto un manifesto per un nuovo modello di sviluppo più locale, equo e sostenibile. Secondo Foroohar «ciò di cui abbiamo bisogno è un paradigma più adatto alla realtà del mondo dopo Trump, dopo la Brexit, dopo l'ascesa della Cina e post-digitale». Con ricchezza di dati ed esempi concreti, Foroohar illustra come sia in corso un cambiamento epocale verso economie più localizzate e regionali, in cui produzione e consumo sono più vicini. Questa svolta non è un nostalgico ritorno al passato, ma costituisce la chiave per costruire un sistema economico più prospero e giusto, al servizio del benessere collettivo e del pianeta. L'accelerazione dei processi di deglobalizzazione – resa possibile dall'innovazione tecnologica, che permette la produzione su scala locale di una vasta gamma di beni e servizi – rappresenta un'opportunità straordinaria per creare posti di lavoro, ridurre le disuguaglianze, rafforzare le comunità locali e garantire maggiore resilienza e diversificazione produttiva in caso di shock esterni.
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Un'altra idea dell'India. Viaggio nelle pieghe del subcontinente

Miavaldi, Matteo
Editore: Add Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Scardinare la narrazione che si è cristallizzata attorno all’India non è un’impresa semplice. Celebrato come culla di spiritualità e nonviolenza, terra di rinascita e misticismo, complice il fascino di illustri testimonial come i Beatles, il Paese resta spesso ingabbiato in un’immagine preconfezionata. Ispirandosi al disincanto analitico che guidò Alberto Moravia nel suo viaggio in India del 1961, Matteo Miavaldi ci accompagna in un percorso che smonta questa lettura. Con il ritmo di un’indagine sul campo, punteggiata di incontri e aneddoti, l’autore si addentra nei meccanismi subdoli della propaganda orchestrata dal primo ministro Narendra Modi, al potere da oltre un decennio. Ci svela così il lato più oscuro dell’universo indiano, un’ombra lunga nata assieme alle riflessioni sul destino di un’India ancora coloniale, che alla molteplicità di culture, lingue e religioni oppone la supremazia di un gruppo solo, quello hindu. Oggi che la democrazia più popolosa del mondo, e la quinta economia a livello globale, mostra la sua faccia meno rassicurante, questo viaggio-reportage getta uno sguardo acuto su come la potenza indiana si prepara a tracciare la sua strada per il futuro.
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Resistenza. La guerra partigiana in Italia (1943-1945)

Focardi Filippo (cur.); Peli Santo (cur.)
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Senza guerra partigiana, senza un esercito di volontari disposti ad assumere su di sé l'arduo compito di combattere, uccidere e farsi uccidere, non si sarebbe realizzata la più importante cesura della storia italiana, ma essa è stata via via edulcorata e di fatto sostituita da una narrazione più rassicurante, sul modello della Resistenza come “secondo Risorgimento”. Una raffigurazione che ondeggia tra un esaltante paradigma vittimario e un'illusoria inclusività, in una visione corale che associa la resistenza in armi dei militari e dei partigiani alla resistenza senz'armi dei civili, di uomini, donne e sacerdoti prodighi di aiuto verso i partigiani, i prigionieri di guerra alleati e gli ebrei braccati dai persecutori. Con questa lettura, però, la concreta esperienza storica della guerra partigiana, inevitabilmente sanguinosa e divisiva, rischia di disciogliersi in un astratto pantheon di eroi, a discapito della possibilità di fare i conti, come afferma Nuto Revelli, con «il partigianato così com'era, non come vorremmo fosse stato». I sedici saggi raccolti nel volume mettono a frutto il meglio di quanto una consolidata storiografia, nuove sensibilità e innovativi approcci disciplinari offrono a chi voglia comprendere e approfondire la vicenda, breve quanto intensissima, della guerra partigiana.
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Questione di classe

Sahebi, Alessandro
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Di fronte alla classica domanda «Cosa fai nella vita?», pochissimi risponderebbero con qualcosa di diverso dal proprio lavoro; nessuno direbbe «Sono un buon amico» o «Cerco di migliorarmi come padre». Perché nella nostra società è quanto produci - non le passioni, le relazioni o gli ideali - ciò che ci definisce, una lente totalizzante attraverso cui giudichiamo il valore nostro e di chi ci circonda. E che determina quanto siamo felici, o profondamente tristi. Ma qualcosa sta cambiando. Sempre più persone rifiutano il ricatto dell'identificazione totale con la carriera, diffidano dell'etica del sacrificio che spesso maschera lo sfruttamento, mettono in discussione il culto del rendimento come unica misura del valore umano. Emerge, ogni giorno più nitida, la consapevolezza che il sistema in cui viviamo ci stia privando di tutto: del tempo, dello spazio, persino del linguaggio con cui pensiamo e parliamo. Resta da capire come mai e, soprattutto, come uscirne. In questo saggio lucido e provocatorio Alessandro Sahebi smonta le narrazioni dominanti nella nostra società - il mito della meritocrazia, l'ossessione per la performance, l'equazione tra fallimento economico e colpa individuale - per restituirci un'immagine più onesta dei meccanismi sociali che ci governano e degli strumenti con cui possiamo iniziare a disinnescarli. Lo fa con rigore, ma anche con uno sguardo politico che non rinuncia all'utopia. Perché, se è vero che non riusciamo a immaginare una vita più felice e che l'automazione e l'intelligenza artificiale stanno riscrivendo le regole del mondo del lavoro, non ci restano che due alternative: continuare a soffrire o sforzarci, insieme, di costruire una società nuova. Una società in cui il lavoro non sia più l'asse portante dell'identità, ma una delle tante attività che rendono piena una vita. In cui «chi sei» conti più di «quanto vali». Il pensiero dominante ci ha convinto che la felicità sia una conquista individuale, non collettiva. Ma è solo l'ennesimo inganno di un sistema ingiusto, che alimenta la competizione e l'egoismo per dividerci. Un'alternativa esiste ed è collaborare, condividere, immaginare una società in cui stare bene non sia un privilegio per pochi, ma un diritto di tutti. Realizzarla non è solo un desiderio, è un atto politico necessario.
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Terra della discordia. Il Medio Oriente dalla Prima guerra mondiale a oggi

Fraser, Thomas G.
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
I fatti, le donne e gli uomini che hanno plasmato il Medio Oriente, come lo conosciamo oggi Fino alla Prima guerra mondiale, l'Impero ottomano aveva dominato il Medio Oriente per quattro secoli. La sua caduta, unita al successivo scontro delle politiche imperiali europee, ha scatenato un'ondata di disordini e conflitti. Perché? In questo libro T.G. Fraser mette insieme le tessere della complicata storia del Medio Oriente non turco nell'ultimo secolo. L'obiettivo è offrire a chi legge una visione d'insieme, una sintesi di linee di frattura, eredità dell'imperialismo, competizione tra governi secolari e autocratici, nonché l'ascesa e il declino del nazionalismo arabo. In questo contesto si inserisce il XXI secolo, segnato prima dall'11 settembre, poi dalla Primavera araba, dalla guerra civile in Siria e dal conflitto a Gaza.
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Umanità in esilio. Cronache dalla frontiera alpina

Fassin, Didier ; Defossez, Anne-Claire
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Fuggendo dalle violenze politiche, dalle persecuzioni religiose o dalla povertà, uomini, donne e bambini provenienti da Afghanistan, Iran, Siria, Maghreb e Africa subsahariana intraprendono viaggi di diversi anni durante i quali affrontano i racket delle bande armate, le brutalità delle forze di polizia, i campi di internamento, le barriere di filo spinato, le asperità del deserto e i pericoli del mare. Molti, in questo tentativo, perdono la vita. Per cinque anni, d’estate come d’inverno, Didier Fassin e Anne-Claire Defossez hanno condotto una ricerca al confine tra Italia e Francia, sulle Alpi, con molti di questi esuli, per ricostruire il loro percorso inserendolo nel contesto geopolitico dei cambiamenti mondiali. Hanno partecipato alle attività svolte per portare loro assistenza. Hanno incontrato i vari attori di questo territorio di migrazioni millenarie. La loro indagine permette di comprendere l’esperienza degli esuli, l’impegno dei volontari, la solidarietà dei cittadini della frontiera e, persino, lo smarrimento delle forze dell’ordine, consapevoli di trovarsi di fronte a migrazioni epocali.
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Outsiders. Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo

Gordon, Lyndall
Editore: Fazi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Outsiders è una genealogia al femminile della letteratura anglosassone da cui emergono cinque personalità assolutamente uniche e singolari, con un tratto comune: la condizione di donne e autrici in una società dominata dagli uomini. «Gordon è un talento innato e queste vite ci emozionano e ci affascinano, non importa quanto bene le conosciamo... Un libro intriso di intuizione romanzesca, che si insinua nel materiale biografico tracciando schemi e modelli nella vita emotiva di queste scrittrici e nella loro opera». - Tessa Hadley, The Guardian» «Gordon riesce a mostrare non solo il dolore ma le possibilità dell’outsider. Sebbene distinte nelle loro voci, queste scrittrici convergono “nell’odiare la violenza che domina il mondo”, denunciando la violenza domestica e sistemica. La loro forza d’animo traspare dalle pagine e attraverso i secoli». - Anita Sethi, The Observer Outsiders racconta le storie di cinque romanziere – Mary Shelley, Emily Brontë, George Eliot, Olive Schreiner, Virginia Woolf – e dei loro famosi romanzi. Conosciamo da tempo la loro grandezza individuale, ma questa biografia di gruppo getta nuova luce sul genio che condividono. Outsider, fuorilegge, emarginata: la reputazione di una donna era la sua unica certezza. Come scrittrici, hanno fatto propria quest'identità, approfittando della lontananza dall'ordine dominante per scrivere le loro opere. Tutte e cinque sono cresciute senza madre. Senza un modello femminile a portata di mano, hanno imparato dai libri e, se fortunate, da un uomo illuminato. Complesse, contraddittorie, difficili, combattute ma eccezionalmente determinate e capaci di esercitare un'influenza nella sfera pubblica, hanno dovuto immaginare un modo di essere donna per inventare una propria voce. Capivano il desiderio femminile: la passione e la trasgressione della vita reale permeano le loro narrazioni. Ancora oggi facciamo più che leggerle; le ascoltiamo e viviamo con loro. Cinque biografie per cinque scrittrici dalle identità decisamente originali e fuori dai canoni.
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La chiamata. Storia di una donna argentina

Guerriero, Leila
Editore: Sur
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nel 1976, durante la dittatura di Videla in Argentina, Silvia Labayru fu rapita, torturata, ridotta in schiavitù e costretta a dare alla luce la sua prima figlia in una stanza del centro di detenzione clandestino in cui era rinchiusa. All’epoca Labayru aveva vent’anni ed era una militante di Montoneros, un gruppo armato di matrice peronista. Fu rimessa in libertà nel giugno del ’78 e, sull’aereo diretto a Madrid, pensò che l’inferno fosse finito. Ma così non era. Ad aspettarla c’era il sospetto dei compatrioti in esilio: com’era possibile che fosse sopravvissuta e che avesse ancora con sé la bambina? Su di lei giravano voci di ogni genere: giovane, bella, bionda, viva – fra migliaia di desaparecidos –, fu accusata di aver tradito e di aver collaborato con i suoi aguzzini. Nel ripudio generale, riuscì a poco a poco a rifarsi una vita accanto agli amici rimasti. Nel 2018, complice un messaggio ricevuto da un uomo del passato, Labayru è tornata in Argentina, dove ha poi denunciato gli abusi sessuali subiti in cattività. Così la giornalista Leila Guerriero ha scoperto il suo caso e ha trascorso oltre due anni a intervistare Silvia e tutte le persone coinvolte per raccontare la storia del suo rapimento e della chiamata al padre che, per caso, un giorno di marzo del 1977, le ha salvato la vita. Questo libro è il vivido ritratto di una donna dalla storia complessa, in cui si mescolano l’amore, il sesso, la violenza, la bellezza, l’ironia, i figli, i genitori, l’infedeltà, la politica, gli amici, e tutto ciò che – nel bene e nel male – ci rende umani.
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Il coraggio dell'indignazione. I 44 ufficiali italiani che dissero no ai nazisti

Parodi Andrea
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Dopo l’8 settembre 1943 gran parte dell’Italia si smarrisce: l’armistizio dichiarato alla radio da Badoglio lascia quasi due milioni di soldati italiani senza ordini, senza che sia neppure chiaro chi è il nemico. I tedeschi, invece, sono più che preparati. Già il 9 settembre viene diramato un dispaccio: «I soldati italiani che non siano disposti a continuare la lotta al fianco dei tedeschi devono essere disarmati e considerati prigionieri di guerra». Ma il 20 settembre la denominazione cambia: non più «prigionieri di guerra» (e in quanto tali soggetti alla Convenzione di Ginevra), bensì Italienische Militär-Internierte, Internati Militari Italiani, IMI, una sigla inedita, inventata, che sfugge a ogni possibile convenzione internazionale. Di quei due milioni, la metà riesce in qualche modo a fuggire, mentre l’altra metà viene disarmata dai nazisti. In 800000 sono catturati e viene loro chiesto di scegliere se «optare» per la collaborazione col Terzo Reich o venire imprigionati. L’esito è inequivocabile: 700000 dicono no e si trovano internati nei campi di concentramento tedeschi. Di questi eroi misconosciuti della nuova Italia che deve ancora nascere dalle ceneri del fascismo, fa parte un nucleo di 44 uomini, protagonisti dell’episodio di Unterlüss, di cui parla Andrea Parodi in questo libro. Dopo che 214 ufficiali si rifiutano di obbedire agli ordini della Gestapo, i tedeschi ne scelgono 21 per una decimazione dimostrativa. Ma in 44 si fanno avanti e chiedono di essere fucilati al loro posto. È un atto estremo, di coraggio e indignazione, un «no» urlato agli aguzzini che, sorpresi da una simile determinazione, ne sospendono l’esecuzione. Dei 44, sei moriranno tra i reticolati o subito dopo la Liberazione, ricevendo la Medaglia d’argento al valor militare dal Ministero della Difesa. Per gli altri, insigniti di un Encomio solenne, si aprirà un periodo difficile. Prima dovranno lottare per guarire dalle malattie negli ospedali militari alleati, poi si troveranno ad affrontare un inaspettato e difficile reinserimento nell’Italia liberata, che non li riconosce come protagonisti della lotta per la Liberazione, costringendoli per decenni a non parlare della loro esperienza. Attraverso una serie di straordinari documenti inediti, ritrovati e raccolti con tenacia negli ultimi quindici anni, Parodi riporta e racconta le fonti di una complessa ricerca tra Italia e Germania, ricostruendo questo episodio esemplare dell’«altra Resistenza». Prefazione di Aldo Cazzullo.
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Una linea nel mondo. Un anno sul Mare del Nord

Nors, Dorthe
Editore: Iperborea
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Da Skagen, l’estremo nord della Danimarca, a Den Helder, nei Paesi Bassi: è la linea di costa che Dorthe Nors chiama casa. Un paesaggio di dune e pinete, perennemente scolpito dai capricci degli inquieti Mare del Nord e Mare dei Wadden, in costante movimento. Come la scrittrice, divisa tra una vita di viaggi e il richiamo dei luoghi dell’infanzia, perché «ogni identità nasce da una scissione». Nel corso di un anno, Nors torna a visitare la sua linea: vagando su strade e sentieri, si ferma ad Amsterdam, dove i canali addomesticano il caos delle maree, e va in cerca dell’abbazia di Børglum, cupo edificio che a volte magicamente scompare; vive per mesi a Fanø, tra le Frisone settentrionali, abitata da una fiera comunità matriarcale, e va in macchina fino a Thy, un tempo depressa comunità di pescatori, oggi paradiso di surfisti e uccelli migratori detto «Cold Hawaii». Tutti luoghi in cui la cocciutaggine degli abitanti, temprati dagli elementi, si è scontrata con l’entusiasmo dei forestieri. Ma quando il turismo e l’innovazione rompono antichi equilibri, diventano pericolosi: villaggi che d’estate sembrano parchi divertimento in inverno si svuotano, mentre le fabbriche vicine alla costa scaricano scorie in mare. C’è però chi si oppone, come per decenni ha fatto Aage Hansen, pescatore del Limfjord che negli anni Settanta incolpò uno stabilimento chimico della moria di pesci della zona, guadagnandosi prima l’ostracismo dei compaesani, poi un cavalierato. E come Dorthe Nors, che tenta di fondersi con il paesaggio e, unendo sapere scientifico a intuizione poetica, l’ironia della cittadina all’affetto di chi tra i fiordi è cresciuto, racconta l’eterna legge del cambiamento.
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Alla ricerca della sicurezza perduta. Conoscere e superare l'insicurezza personale

Nardone Giorgio
Editore: Ponte alle grazie
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
L'incertezza del futuro, la guerra, il crescente disagio sociale, la decadenza delle democrazie e la realtà virtuale che sostituisce quella reale creano una profonda insicurezza nell'individuo. Nei giovani, in primo luogo, ma anche negli adulti. Ansia, timore, angoscia, paranoia e atteggiamento rinunciatario o esplosione di violenza: questi sono i sentimenti dominanti dei nostri anni. Ci sentiamo in bilico, galleggiamo in acque agitate e desideriamo la terraferma della sicurezza che nessuno ci potrà dare perché solo noi stessi possiamo costruircela. Abbiamo però la possibilità di mettere in atto alcune strategie che ci permettono di accettare e gestire la nostra situazione di precarietà. Si tratta di impegnarsi su tre doti da sviluppare: abilità, competenza e capacità. Sono gli strumenti della nostra cassetta degli attrezzi per affrontare con consapevolezza operativa le sfide, le esperienze, il mondo e il destino più avverso. Giorgio Nardone mette a disposizione la sua pluriennale pratica di ricercatore e clinico durante la quale ha curato decine di migliaia di pazienti: è con questo bagaglio esperienziale che ci fornisce indicazioni concrete per imparare a fronteggiare la precarietà, l'incertezza e le tempeste inevitabili del caso, confidando nelle risorse personali acquisite grazie a un lavoro costante. Come affermava Gandhi, se vuoi cambiare il mondo comincia col migliorare te stesso.
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Parlare fra maschi. Stare insieme dentro & fuori gli stereotipi di genere

Giammei, Alessandro
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Radunarsi tra maschi intorno a un pallone o a un boccale di birra, così come condividere la sella di un motorino, la doccia di uno spogliatoio o la tenda di un campeggio, non ha necessariamente a che fare con il cameratismo, lo spirito di competizione e la goliardia. Può essere invece una questione di intimità, di confidenza, di fragilità e desideri condivisi. Di sorellanza maschile e amore fraterno. I maschi, quando stanno insieme, non chiacchierano, agiscono. Non perdono tempo a blaterare tra di loro – o peggio, su di loro. Sono un team, un battaglione, una squadra che, troppo facilmente, può trasformarsi in un branco. Tra i socializzati maschi i legami si stringono soprattutto rivaleggiando, o collaborando, in qualche attività che giustifichi il loro stare insieme. Come se il solo farsi compagnia, oppure volersi bene, fosse sospetto o comunque non sufficiente. Mitologia e stereotipi vorrebbero i fratelli violenti e i colleghi competitivi, le squadre dominate da un capitano e i rapporti a due gerarchici, goliardici, spicci. Per lanciare una sfida al patriarcato e mettere in discussione il modo unilaterale e privativo di vivere il maschile che ci viene presentato come un dato di natura, Giammei ci invita a esercitare quella che le femministe storiche chiamavano autocoscienza di genere. Potremmo, tra maschi, incontrarci senza avere nulla di particolare da «fare», senza un’attività, un obiettivo pratico, un gioco, a colmare il golfo che ci divide. Potremmo guardarci negli occhi, parlare e ascoltare cosa significa per noi l’esperienza della nostra identità. E pensarci come «sorelli», praticando una sorellanza maschile ispirata ai mille modi in cui – nella storia della cultura cosiddetta «alta» e nell’immediato presente di quella che diciamo «bassa» – i ragazzi e gli uomini si sono già affettuosamente fatti fratelli senza per forza ricorrere ai coltelli.
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The Breakfast club. Il diario segreto

The Breakfast Club <pseudonimo colletivo>
Editore: Mondadori Electa
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Segreti, gelosie e amori: i ragazzi del Breakfast Club si raccontano tra le pagine di questo diario senza filtri. Un libro solo per i veri fan! Siete pronti a scoprire tutti, ma proprio tutti, i segreti del Breakfast Club? Ecco finalmente il diario scritto dai ragazzi e dedicato solo ai veri fan! Tra confessioni rubate, cuori spezzati e avventure indimenticabili, il diario ripercorre l'intera storia del gruppo di TikToker più amato del web, dal primo incontro fino a oggi: come si sono conosciuti? Che cosa pensano l'uno dell'altro? E soprattutto che cosa è successo davvero con Giulia? Un racconto intimo e senza filtri in cui non mancano colpi di scena e rivelazioni che vi lasceranno a bocca aperta. Insomma, se siete sicuri di sapere tutto sul Breakfast Club, be'... tenetevi pronti a cambiare idea!
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Cattiva prevenzione. I pericoli del consumismo sanitario

Villa, Roberta
Editore: Chiarelettere
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
«Di cattiva prevenzione ci si può anche ammalare.» A chi non è mai capitato di leggere, su cartelloni affissi in città o nelle newsletter di centri diagnostici, inviti accattivanti a fruire di pacchetti prevenzione? O di sentire celebrità e personaggi pubblici che, dopo aver ricevuto una diagnosi allarmante, esortano i propri follower sui social media a sottoporsi a controlli periodici? È ormai diffusa l'idea che una diagnosi precoce sia sempre sinonimo di prevenzione e che con il denaro «si possa comprare, se non l'immortalità, almeno una lunghissima vita in buona salute». La buona prevenzione, invece, si basa su sane abitudini e pochi controlli mirati, la cui efficacia è provata dalla scienza. Il consumismo sanitario non solo è dannoso per la psiche del paziente – che nell'approccio alla prevenzione dovrebbe tenere conto del delicato rapporto tra rischio e beneficio – e per il suo portafoglio, ma è anche, e soprattutto, deleterio per la sanità pubblica, che rischia di collassare sotto il peso di richieste non necessarie. Denunciando un sistema che sfrutta la legittima paura di ammalarsi e il naturale desiderio di stare bene, Roberta Villa, giornalista e divulgatrice scientifica, ci mette in guardia dai rischi della cattiva prevenzione, smontando convinzioni errate e facendo luce sul voluto equivoco che gira attorno al significato di questa parola.
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Tsundoku. L'arte giapponese di accumulare libri

Taiki Raito
Editore: Giunti Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Il termine giapponese tsundoku riassume un concetto che suonerà familiare a moltissimi lettori: comprare libri e tenerli da parte, per leggerli “dopo”. Il fatto è che basta un rapido calcolo per capire che quei libri che abbiamo accumulato nelle celeberrime “pile della vergogna” sul comodino o in ogni altro spazio libero di casa nostra sono troppi per essere letti in una vita sola. Ed è qui che interviene l'arte di vivere tsundoku, che è ricca di imprevedibili sfaccettature: la gioia della scelta e dell'acquisto, la ribellione alle liste, i modi più creativi per organizzare la propria libreria, le scuse migliori per quando ci colgono sul fatto con l'ennesimo libro nuovo, le tecniche per non dimenticare ciò che si è letto, il piacere proibito di rileggere... Ma, soprattutto, questa filosofia ci ricorda che non dobbiamo per forza aver letto tutti i libri che possediamo per amarli incondizionatamente. Sensi di colpa, addio: i libri non letti possono essere persino più affascinanti di quelli letti perché ci conducono in viaggi meravigliosi, anche restando seduti sul divano. E ci parlano comunque, che li apriamo o li teniamo chiusi. E poi, i libri sono una cura per l'anima: basta toccarne, annusarne, sfogliarne uno per farci stare subito meglio, provare per credere!
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Verso la libertà con un bagaglio leggero. Andare per sentieri, viottoli e strade di campagna

Faggiani, Franco
Editore: Aboca Edizioni
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Riflessioni, suggestioni, pensieri volanti, racconti di viandanti solitari in luoghi visti o immaginati. Il sentiero è il filo sottile con cui la terra è imbastita. Cucitura che da sempre mette in collegamento luoghi più o meno lontani ma anche persone, modi di vivere, intenti. Il sentiero unisce e permette di condividere conoscenze, scoperte e beni. È arrivato prima delle strade e per migliaia, migliaia d’anni è stato calpestato da coloro che, via via, hanno costruito le civiltà: cacciatori nomadi, agricoltori, commercianti, uomini d’arti e di armi, fabbricanti, filosofi, cavalieri e pellegrini. Il sentiero non è mai uguale nemmeno a sé stesso. Cambia in continuazione in base alle stagioni, al trascorrere del tempo, al mutare del clima e perfino al passare delle ore. Il sentiero non può essere uniformato, ognuno ha la sua funzione. C’è quello dei cacciatori, dei viandanti, di chi fa lavori ormai inusuali; c’è quello storico e religioso, quello che attraversa luoghi dimenticati; quello che porta verso la quiete di un rifugio e anche quello che sembra non condurre da nessuna parte ma che, a osservare bene intorno, ha ancora molto da raccontare. Il sentiero è anche capace di portarci dalla sicurezza di un posto noto all’incertezza di uno ignoto provocando a ogni passo sentimenti e sensazioni: paura, sgomento, euforia, consapevolezza, coraggio, scoperta, capacità nel decidere. L’autore, frequentatore di sentieri per scelta e per necessità, per raggiungere, fuggire, esplorare, conoscere, non racconta di itinerari specifici – migliaia di guide già se ne occupano – ma di quello che i sentieri, a suo giudizio, possono rappresentare per chi li affronta con i piedi e la testa, con gli occhi e il cuore. Il mondo, quello che ci circonda, e il caos, quello che abbiamo dentro, hanno ancora molto da offrire se torniamo a esplorarli a passo lento.
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Buio americano. Gli Stati Uniti e il mondo nell'era Trump

Del Pero, Mario
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Arrivato alla Casa Bianca Trump non ha offerto alcun messaggio inclusivo; ha soffiato sul fuoco di divisioni politiche, sociali e razziali; ha adottato un linguaggio brutale e neoimperiale; e ha promosso un disegno che scuote l'ordine costituzionale e l'equilibrio tra i poteri. È espressione della polarizzazione degli Stati Uniti o stiamo assistendo a un assalto ai fondamenti della democrazia americana? Donald Trump è presidente degli Stati Uniti, e il mondo si trova a fare i conti di nuovo con la sua ascesa, questa volta meno avventata della prima, più dura e determinata. Il suo arrivo al potere non è solo il risultato di un'elezione, ma di una crisi identitaria che nessuno ha davvero affrontato e che è ora visibile in ogni sua azione, e l'ultimo atto di un processo iniziato da tempo di drastica ridefinizione dell'interesse nazionale americano. Mario Del Pero, uno dei più autorevoli americanisti del nostro tempo, analizza quello che succede oltreoceano. Ogni fase di questa amministrazione chiama in causa la storia: identità, polarizzazione, sistema politico disfunzionale, crisi economica, disuguaglianze e fratture razziali. In questo contesto, Trump non è solo un prodotto della politica statunitense, ma l'acceleratore di un declino che l'America sembra non voler riconoscere.
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Dimmi perché piangi. Capire i gesti e i segnali del tuo bambino e vivere con serenità il primo anno insieme

Bellasio, Alessandra
Editore: Rizzoli
Reparto VARIA
Sottoreparto FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
«Avrà fame? Sonno? Mal di pancia?» Quale neogenitore, di fronte al pianto inconsolabile del suo neonato, non ha desiderato un “traduttore universale” per capire con precisione le sue necessità e smettere di essere assalito dai dubbi? Con la competenza e l’empatia di una professionista che ha passato anni in sala parto e a contatto con future neomamme e neopapà, Alessandra Bellasio ci spiega come interpretare i diversi tipi di pianto e cogliere quei segnali e quei piccoli gesti tutt’altro che casuali che servono a esprimere bisogni fisici ed emotivi: il contatto, il nutrimento, il sonno. Il famoso “istinto” da solo non basta: il vero segreto di una genitorialità serena è una comunicazione profonda frutto di un’osservazione attenta e consapevole che a poco a poco permetterà di esaudire i bisogni del piccolo ancora prima di arrivare al pianto. Attraverso informazioni chiare e strumenti concreti, l’autrice ci mostra come favorire la crescita del bambino nei suoi primi dodici mesi e costruire una routine familiare quotidiana rassicurante ma flessibile, in cui tutti si sentano capiti, rispettati e supportati nei momenti di bisogno. Perché in questo cammino di continua scoperta «ciò che conta davvero non è la perfezione, ma la presenza, l’ascolto e l’amore». Dalla fondatrice di Unimamma.

Pubblicato in DATI il 26/12/2025