100 under 100 Saggistica

Proponiamo i 100 under 100 Saggistica: i primi 100 titoli sotto le 100 copie vendute.

Non rientrano nelle classifiche di vendita ma sembrano essere stati apprezzati da diverse biblioteche, forse vale la pena dar loro una possibilità!

La classifica copre i libri passati in vetrina dal 01/01 al 30/11 e seleziona i primi 100 titoli che presentano - al momento della pubblicazione del post - un indice di diffusione minore a 100.

1

L'onda che verrà. Intelligenza artificiale e potere nel XXI secolo

Suleyman, Mustafa
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Ci troviamo sempre più vicini a una soglia critica nella storia della nostra specie: molto presto l'intelligenza artificiale sarà tutto intorno a noi, organizzerà le nostre vite, gestirà attività complesse e le principali strutture di governo. Vivremo in un mondo dove sarà possibile stampare il dna, dove il dibattito su agenti patogeni ingegnerizzati e armi autonome sarà all'ordine del giorno, dove dotarsi di assistenti robot sarà lo standard e dove l'energia non mancherà. La realtà di domani è questa, eppure nessuno di noi è pronto ad affrontarla. Cofondatore della pionieristica società di intelligenza artificiale DeepMind, parte di Google, Mustafa Suleyman è stato al centro di questa rivoluzione. Il prossimo decennio, sostiene, sarà caratterizzato da una vera e propria ondata di nuove e potenti tecnologie in rapidissima evoluzione. L'onda che verrà mostra come il cambiamento che ci attende genererà un'immensa ricchezza, ma al tempo stesso rappresenterà una minaccia per l'ordine globale. Oggi, mentre i nostri fragili governi vanno incontro al disastro come sonnambuli, l'umanità si trova di fronte a una prospettiva inquietante. Riusciremo a tracciare una via di fuga?
2

Storie di errori memorabili

Martin, Piero
Editore: Laterza
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE NATURALI
Spesso si considera la scienza il regno della certezza e della verità. Invece, il dubbio e l’errore sono fondamentali per il progresso del sapere in ogni settore. E, come accade nella vita di ogni giorno, anche nella scienza l’errore si presenta sotto molteplici forme: c’è l’errore che è motore di nuove conoscenze, ma anche quello frutto dell’ideologia o della fretta. C’è l’errore riconosciuto e quindi fecondo, ma anche quello testardo. In questo libro scopriremo storie affascinanti di chimica, biologia, medicina e soprattutto di fisica, dal punto di vista di chi sbaglia. Incontreremo scienziati come Fermi, Einstein e Pauling e studiosi quasi ignoti. Scoprire che anche i grandi della scienza hanno sbagliato sarà una iniezione di ottimismo. Viviamo in un mondo che con l’errore ha un rapporto difficile. Oggi più che mai è importante rivalutarlo: lunga vita all’errore!
3

Fraternità

Bianchi, Enzo
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONE
«In questo libro, Enzo Bianchi, con la sua abituale profondità umana e intelligenza spirituale, mostra che la fraternità è la vocazione dell'umanità». - Papa Francesco «Siamo tutti fratelli e sorelle in umanità, mortali ma con la consapevolezza di essere viventi per stare in relazione gli uni con gli altri. Il grande dono che possiamo accogliere è l’altro: vicino o lontano, conosciuto o sconosciuto, amico o nemico. Se ci mettiamo accanto, abbiamo sempre di fronte un fratello, una sorella, e sentiamo di avere un’unica vocazione: passare dal dire “io” al dire “noi”, per vivere insieme» (Dalla prefazione di Papa Francesco). Nella celebre triade di valori coniata dalla rivoluzione francese – libertà, uguaglianza, fraternità – il terzo elemento è forse il piú trascurato. Eppure proprio la fraternità è necessaria per dare fondamento all’affermazione dei primi due. Il culto della libertà assoluta mina le basi dell’uguaglianza e l’uguaglianza imposta come unico principio distrugge la libertà. Si parla spesso di crisi della paternità e della maternità, ma ciò che manca al nostro vivere insieme è soprattutto la fraternità. E nella società contemporanea il rancore, la rabbia e l’indifferenza diventano i sentimenti piú diffusi, alimentati da una politica fondata sulla paura. In questo suo nuovo libro, Enzo Bianchi ci esorta a ripensare l’idea stessa di fraternità. «Fraternità come fondamento e ragione per una necessaria fiducia nella bontà del vivere insieme; fraternità come solidarietà tra membri di una convivenza ai quali è necessario riscoprire il bene comune; fraternità come incessante ricostruzione di ponti, come riproposizione di confronti, di riconciliazioni religiose, culturali ed etniche». Alle radici della fraternità, infatti, ci sono alcune esigenze imprescindibili: l’accettazione incondizionata del fratello e della sorella; un’assunzione di responsabilità degli uni verso gli altri; la solidarietà come cura e custodia reciproca. «Chi è il mio prossimo?» chiede lo scriba a Gesú nella parabola evangelica del Buon Samaritano, ma è una domanda sbagliata. Non conta chi è il prossimo, ma come possiamo noi diventare «prossimo» per i nostri fratelli. Occorre uscire da sé stessi, andare verso gli altri, provare empatia. La fraternità – ci dice Enzo Bianchi – non è spontanea, non è una condizione naturale, ma un compito che sta sempre davanti a noi. Un’opera essenziale e ineludibile che va realizzata giorno dopo giorno.
4

Kafka. Un mondo di verità

Fontana, Giorgio
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Questo libro scrupoloso e ricco di fonti non è un asettico testo di analisi: è l'urgenza di uno scrittore di dissezionare la propria esperienza di lettura e di senso; e di fare di tale esperienza, essendo l'autore un narratore egli stesso, qualcosa di concreto e coinvolgente per chiunque abbia letto Kafka, lo conosca o lo voglia conoscere. Un tentativo riuscito di saldare il debito culturale che la nostra epoca ha contratto con il grande praghese e il debito personale che lega Fontana a Kafka da sempre: camminando sulla linea che unisce il rigore filologico e lo slancio passionale, la critica letteraria e l'amore. «Ci sono istanti in cui le sue pagine sembrano realmente guardarci, leggerci nel profondo e non viceversa: le immagini ci dominano, ne percepiamo l'urgenza, la radicale necessità; intuiamo che la posta in gioco è altissima»; «di colpo abbiamo l'impressione che quanto si legge non corrisponda davvero a ciò che accade fra le righe»: così, per Giorgio Fontana, l'enigma Kafka è implacabile. Al tempo stesso, però, è importante uscire dalla banalità del mito, dalla spettacolarizzazione racchiusa nell'abuso di un aggettivo, «kafkiano»: «Kafka non era un kafkiano; occorre prenderlo in primo luogo da scrittore, e in quanto tale non degradarlo a un "ufficio informazioni sulla situazione dell'uomo"». Insomma, senza cadere nell'errore che il sacerdote del Processo imputa a Josef K.: non rispettare lo scritto e cambiare la storia. Per entrare dentro tale enigma, l'estesa e ammaliante riflessione di Fontana inizia affrontando gli elementi tecnici: l'amalgama di naturalismo e fantastico, «i modi in cui Kafka si rapporta alla pagina: la scelta di un nome, l'entrata in scena di un personaggio, il posizionamento di una svolta narrativa». E ancora l'alterazione del tempo e dello spazio, il nitore della lingua, l'uso di un punto di vista limitato a fronte del classico narratore onnisciente - per contagiare il lettore con l'incertezza morale del protagonista - o gli straordinari episodi comici di cui sono punteggiati romanzi e racconti. L'autore rivela così la ricchezza dell'opera kafkiana senza dimenticare l'uomo che vi sta dietro: attingendo dai suoi scritti privati e da testi letterari inediti in vita, ma trattando il materiale con la consapevolezza di esplorare la sfera privata di un defunto. Tutto converge verso una domanda posta fin da subito, una questione semplice solo in apparenza: «Ancora Kafka. Perché?». Perché le sue parole ci inquietano ancora, e perché recano al contempo un senso di dignità e fermezza? Perché suonano così vicine al timbro che deve avere la verità?
5

Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe

Staglianò, Riccardo
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Siamo l’unica nazione in cui, dal 1990 al 2020, i salari si sono ristretti del 3 per cento invece di crescere, certifica l’Ocse. Com’è stato possibile? E com’è che questo sconcertante dato non è diventato il cavallo di battaglia di ogni forza progressista del Paese? Eppure il disastroso primato non è avvenuto per caso. È stato meticolosamente preparato, in America come da noi, dall’ideologia neoliberista che vedeva il Male in ogni intervento perequativo dello Stato. Un’offensiva di fronte alla quale la sinistra si è fatta trovare drammaticamente impreparata. Questo libro nasce da tali domande – oltre che dalla celebre affermazione di Warren Buffett sulla lotta di classe, che esiste ma è stata vinta da ultraricchi come lui. Nessuno, nel frattempo, ha preso sul serio la fotografia della nostra disfatta e ha provato a intervenire. Anzi, come peculiare contributo, l’attuale maggioranza parlamentare ha affossato la ragionevole proposta di introdurre un salario minimo che, come il reddito di cittadinanza, senz’altro non era la soluzione alle cause strutturali della nostra debolezza ma con altrettanta certezza avrebbe giovato.
6

Migrazioni. La verità oltre le ideologie. Dati alla mano

De Haas, Hein
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
È vero che l’immigrazione è fuori controllo? Il cambiamento climatico aumenterà il numero di rifugiati? Le restrizioni riescono a limitare gli ingressi? Partendo da trent’anni di studi sui flussi migratori globali, De Haas scardina decine di luoghi comuni e offre una prospettiva nuova e definitiva su uno degli argomenti più divisivi del nostro tempo. Hein de Haas, direttore dell’International Migration Institute dell’Università di Oxford, mette a confronto gli slogan della propaganda con i dati, il punto di vista dei Paesi di destinazione con quello dei Paesi d’origine, le ragioni di chi parte e quelle di chi vede cambiare il proprio mondo. Lo scopo è opporsi ai falsi miti che inquinano il discorso pubblico e dotare cittadini e istituzioni di una bussola per orientarsi in una realtà complessa. Il risultato è un libro basato sui fatti, capace di gettare una luce diversa su un fenomeno sotto gli occhi di tutti, ma spesso mal compreso.
7

La biblioteca di Raskolnikov. Libri e idee per un'identità democratica

[Fiori Simonetta (cur.)]
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La democrazia è sempre a rischio. E in tempi di populismi cresce il pericolo di una involuzione autoritaria. Per arrestarlo occorre una robusta coscienza democratica. Ma che cosa vuol dire? E attraverso quali libri si forma una identità civile capace di fronteggiare le tempeste del presente? Intellettuali di diverso orientamento – progressisti e non – indicano la loro biblioteca ideale, libri e proposte per orientarsi nella grande confusione di oggi. «Come si costruisce una mentalità democratica? Ci sono saggi e romanzi che più di altri abbiano la forza di trasmettere l’idea di democrazia nel suo significato di resistenza? Abbiamo chiesto a otto intellettuali di indicarci le bussole della loro navigazione, scegliendo le opere sopravvissute alle catastrofi della storia. E di affiancare allo scaffale dei classici quei titoli che possano orientare un giovane lettore di oggi tra guerre, rivoluzioni tecnologiche e apocalissi climatiche. Ne è scaturita una biblioteca democratica di straordinaria varietà, dove la letteratura non è ancillare rispetto alla storia e all’economia. Perché nessuno più di Dostoevskij è capace di inoltrarsi nei recessi bui della coscienza, nessuno più di Calvino ha saputo dare forma narrativa alla distanza storica tra partigiani e ragazzi di Salò. E solo con Primo Levi usciamo dalla notte oscura del Novecento con l’attrezzatura morale attraverso la quale leggere il mondo» (Dalla prefazione di Simonetta Fiori).
8

Il mondo di Charlie. Lezioni di vita dall'ultracentenario che mi ha insegnato l'amore, l'amicizia e la felicità

Von Drehle, David
Editore: Longanesi
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
In una soleggiata mattina di agosto, può capitare a chiunque di incontrare il proprio vicino a petto nudo mentre lava la macchina della fidanzata. Se il vicino in questione ha centodue anni, però, il caso diventa eccezionale. Charlie White sfugge in effetti a qualsiasi etichetta e ha, ancora e sempre, l’energia di chi potrebbe mangiarsi il mondo. David, da parte sua, si è appena trasferito da Washington a Kansas City in cerca di una vita meno frenetica. L’incontro con il vicino ultracentenario è per lui una vera epifania e tra i due uomini si stabilisce un forte legame, fatto di affetto, ammirazione e lunghi pomeriggi immersi nelle meravigliose storie della lunga vita di Charlie. Nato agli inizi del Novecento in un mondo senza elettricità, acqua corrente, automobili né antibiotici, Charlie vive di persona, spesso da protagonista, le enormi trasformazioni sociali, tecnologiche e scientifiche dell’ultimo secolo. Perde il padre quando è solo un bambino e impara presto a cavarsela. Diventa medico anestesista quando gli interventi a cuore aperto sono ancora considerati quasi una magia (per non parlare dei gruppi sanguigni). Attraversa due guerre, la pandemia di Spagnola, viaggia per il mondo, vede nascere Hollywood, si innamora del jazz e di un discreto numero di donne, ha dei figli, subisce lutti dolorosi. Ma nel ripercorrere la propria lunga esistenza Charlie non può fare a meno di divertirsi e divertire, perché è così che affronta la vita: in fondo, perché servirsi di un bastone da passeggio quando si può usare, al suo posto, una tanto più utile mazza da golf? Quel che accade è che, nel trasmettere a David la propria piccola storia, Charlie gli dona anche qualcosa di più grande, anzi di inestimabile: l’esempio di chi ha saputo attraversare la Storia col passo lieve di chi resta sempre, tenacemente, perdutamente innamorato del tempo presente.
9

Sulle donne

Sontag, Susan
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Uguaglianza, bellezza, invecchiamento, sessualità, fascismo. Ancora attualissimi, i saggi sulle donne di una delle pensatrici più formidabili, originali e influenti del Novecento sono una chiave irrinunciabile per comprendere la modernità. «Le idee più interessanti sono le eresie», scriveva Sontag e i testi qui raccolti ne sono la dimostrazione. “Sulle donne” riunisce per la prima volta i pezzi più importanti sulla questione femminile pubblicati da Sontag tra il 1972 e il 1975. Pagine seminali con le quali Sontag, "come dice Benedetta Tobagi nella prefazione, «dimostra una capacità critica che combina le qualità di una mente affilata e l’attitudine caratteriale a essere sempre e comunque una “scrittrice antagonistica, una scrittrice polemica”».
10

I bambini del treno

Crippa, Luca ; Onnis, Maurizio
Editore: Libreria Pienogiorno
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Una straordinaria storia vera. È una favola quella che Luba si è inventata per regalare ai "suoi" bambini un sorriso: il gioco del treno azzurro. Uno dopo l'altro, prima di salire su quel convoglio immaginario, ciascuno dice dove vuole andare, e la locomotiva li porta a destinazione. «A casa», sospirano quasi tutti. Sanno che da Bergen-Belsen nessuno può uscire, ma il treno azzurro tiene viva la speranza che un giorno l'orrore in cui sono sprofondati svanirà. Un treno di tenebre li ha portati fin lì – dalla Francia, dall'Olanda, dall'Ungheria, dalla Polonia, ovunque i nazisti hanno esteso la loro croce uncinata – un treno di luce li farà fuggire via. Sono migliaia i bambini di tutte le età che hanno varcato i cancelli dello Stalag 311, il lager della bassa Sassonia dove è stata rinchiusa anche Anna Frank. Molti di loro si sono ritrovati presto soli, perché i genitori, prima i padri poi le madri, sono stati mandati a lavorare come schiavi nell'industria bellica. Neonati, bambini piccoli, adolescenti abbandonati a loro stessi in mezzo a prigionieri adulti, tutti in lotta per la vita. Ma nel mezzo della notte più buia, una prigioniera polacca, un'infermiera di nome Luba Tryszynska, già sopravvissuta ad Auschwitz, è riuscita a creare per loro un'oasi segreta all'interno del campo, dove molti sono stati nascosti e protetti. Per loro ha lavorato, implorato, barattato, rubato cibo, vestiti, medicine, ogni cosa per preservarli dai morsi della fame e dalla furia delle guardie, un giorno dopo l'altro. Quei piccoli si chiamano Marc, Stella, Jacques, Liza, e con mille altri nomi. Questa è la loro storia: la straordinaria vicenda delle "baracche dei bambini" a Bergen-Belsen.
11

La fine dell'impero americano. Guida al Nuovo Disordine Mondiale

Friedman, Alan
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Questo libro rivela il fallimento della leadership americana in alcuni snodi cruciali della storia, ci porta dietro le quinte dell’America di Donald Trump e Kamala Harris – un paese diviso come mai prima era accaduto – e anticipa gli scenari che dovremo affrontare nei prossimi anni: gli effetti del Nuovo Disordine Mondiale metteranno alla prova i nostri valori, in America come in Europa. Il destino dell’una determinerà il destino dell’altra, e del mondo intero. È davvero la fine del “secolo americano”? Ci stiamo dirigendo verso un nuovo disordine mondiale, sempre più pericoloso e instabile, in cui dittatori come Putin e Xi sfideranno sempre più a viso aperto le democrazie occidentali? L’appassionante racconto di Alan Friedman ripercorre l’ascesa del dominio americano dalle origini fino al suo crepuscolo, quando dittatori conclamati e nuovi leader dispotici più o meno “mascherati” da statisti cercano di riempire il vuoto di potere lasciato dall’indebolimento della guida a stelle e strisce. Con uno stile veloce e appassionato, Friedman racconta la parabola fulminea di un “impero” dalla durata brevissima, poco più di 80 anni, dipinge i ritratti vividi e minuziosi dei suoi presidenti, e li inchioda ai gravi errori delle loro amministrazioni: da Franklin Delano Roosevelt a John F. Kennedy, da Jimmy Carter a George W. Bush, da Barack Obama a Joe Biden.
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La sconfitta dell'Occidente

Todd, Emmanuel
Editore: Fazi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
La sconfitta dell'Occidente, a cui fa riferimento il titolo di questo saggio dello storico e sociologo francese Emmanuel Todd – bestseller in Francia con oltre ottantamila copie vendute –, e` duplice. Si tratta infatti di una sconfitta esterna, la guerra in Ucraina, ma soprattutto di una sconfitta interna: il declino demografico, morale ed economico delle societa` occidentali. Todd chiama in causa le classi dirigenti dell'Occidente, in primis quella degli Stati Uniti, con il conflitto russo-ucraino a fare da lente di ingrandimento e a contrapporre, secondo l'autore, una Russia stabilizzata, di nuovo grande potenza, a un Occidente in preda al nichilismo e in crisi irreversibile di egemonia. Utilizzando le risorse della sociologia, dell'antropologia e dell'economia, Todd pone a confronto le “oligarchie liberali occidentali” con la “democrazia autoritaria russa” per spiegare le ragioni profonde dei cambiamenti geopolitici in atto. In particolare, offre una lettura acuta e originale dei punti di forza e di debolezza dei due paesi in guerra (Russia e Ucraina), dei principali paesi occidentali (Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia), dei paesi scandinavi e dell'Europa orientale, senza dimenticare il resto del mondo nel suo complesso. I lettori ritroveranno qui gli elementi che hanno sempre reso unici e preziosi gli studi di Todd: l'analisi dei modelli familiari e delle statistiche demografiche ed economiche, la scrittura brillante, un'erudizione non comune e intuizioni geniali.
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Chiudi gli occhi e non pensare. Per superare i disagi smetti di ragionarci sopra

Morelli, Raffaele
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
"Tutti vogliono seguire un percorso chiaro, ben illuminato e senza sorprese, vogliono certezze e risposte sicure, e non sanno che è proprio questo modo di vedere le cose che crea le loro nevrosi. Tutti individuano quello che chiamano il loro 'problema' e si impegnano a 'risolverlo', e per riuscirci combattono magari per anni, se non per tutta la vita. Guardano e riguardano le loro ferite, ci rimuginano, cercano spiegazioni chiare e soluzioni definitive: non sanno che questo atteggiamento è la loro infelicità. Due anime vivono dentro di noi: quella superficiale che scorre con il tempo dell'orologio e quella che vive nell'eterno, come accade nei sogni, dove dietro gli occhi chiusi ci sono le immagini, il buio, la notte, il mistero, la magia." E proprio a partire da questo semplice gesto - chiudere gli occhi - Raffaele Morelli ci guida qui in un cammino tutto interiore, che grazie ad alcuni semplici esercizi ci porta a contatto con la presenza misteriosa che ci abita e rifugge i pensieri, le nostre convinzioni, le opinioni comuni. Solo affidandoci a questo sapere profondo che è in noi, e invitandolo a scendere in campo, potremo giungere alla guarigione. Basta, dunque, rimuginare sul passato, basta domandarsi il perché, basta chiedere consiglio agli altri: "Solo la mente silenziosa, anche se sperimentata per pochi istanti, produce veri e propri miracoli. Il Sé vive nascosto e silenzioso e, solo in questo stato, regala l'autoguarigione".
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Leonesse. Le guerriere del Rinascimento

Salomoni, David
Editore: Laterza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all’epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d’Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555. Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra. Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.
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Il femminismo non è un brand

Guerra, Jennifer
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Negli ultimi dieci anni il femminismo è tornato a essere un fenomeno di massa, colorando di rosa i simboli dell’emancipazione femminile e delle nobili cause a essa associate. Spesso però sotto questo colore si nascondono operazioni opache. Un femminismo addomesticato, affine agli interessi di politici e aziende, è davvero femminismo? Ma soprattutto questa versione mainstream è una variante del femminismo o una strategia del capitalismo? Oggi a un’adolescente basta aprire Instagram per imbattersi in riflessioni femministe (o pseudofemministe), risparmiandosi la necessità di unirsi a un collettivo o a un gruppo di autocoscienza. Brand di abbigliamento si improvvisano femministi e producono magliette in serie con frasi inneggianti al girl power . Pagine social e piattaforme digitali graficamente accurate alternano post o storie motivazionali a inserzioni pubblicitarie. Innumerevoli servizi immateriali propongono corsi sull’ empowerment , sulla valorizzazione femminile, su come rendere più women friendly il proprio business. Inoltre l’ossessione recente per le celebrity femministe promuove l’idea che un certo tipo di femminismo sia da mettere in soffitta per fare spazio a un femminismo nuovo, egemonico, che nasconde sotto il tappeto i pensieri più radicali e si fa portatore di valori positivi, anche se profondamente contraddittori. Come scrive Jennifer Guerra in questo saggio acuto, la recente riemersione del soggetto politico femminista in un paradigma economico che non si fa scrupoli a capitalizzare i temi sociali in nome del profitto ci pone di fronte a delle sfide nuove. Il primo nodo da sciogliere è se le aziende e i marchi si meritino il «patentino» del femminismo e il secondo, forse più impegnativo da sbrogliare, riguarda l’influenza che la nuova postura della brand identity esercita sulla pratica femminista. Per tentare di dare una risposta a queste domande, è necessario capire come si è arrivati a questo punto.
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L'età del fuoco. Una storia vera da un mondo sempre più caldo

Vaillant, John
Editore: Iperborea
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
È il 3 maggio 2016 e a Fort McMurray, Alberta, Canada, fa molto, troppo caldo: non piove da settimane, la foresta sterminata che circonda la città è secchissima, il suolo inaridito, i venti sempre più forti. E basta una scintilla perché scoppi un incendio incontrollabile: il Bestione, come viene chiamato, divora migliaia di chilometri quadrati di terreno e genera una nube di fumo che crea un sistema meteorologico a sé, fatto di fulmini e grandine nera. Sembra avere vita propria e una volontà distruttiva: lo raccontano gli abitanti in fuga, tutti miracolosamente illesi, le autorità che monitorano impotenti la situazione, i pompieri. John Vaillant raccoglie le loro testimonianze in una storia tesissima e mozzafiato che spazia dal Canada alla California all’Australia per raccontare il culmine del Petrocene, l’età del petrolio, in cui abbiamo risposto al nostro incessante bisogno di energia addomesticando il fuoco, costi quel che costi. Come è successo a Fort McMurray, la cui esistenza si fonda sull’estrazione del bitume, un processo complesso, energivoro, a malapena redditizio e che per di più non si può fermare, neanche quando la città è in fiamme. Si creano allora fenomeni per cui sono stati coniati neologismi come «tornado di fuoco» o «pirocumulonembo», con una potenza pari a una bomba atomica, e destinati a ripetersi con frequenza crescente in un mondo surriscaldato. Con il passo dei più incalzanti film d’azione e il rigore del grande giornalismo d’inchiesta, "L’età del fuoco" racconta del coraggio di chi il fuoco lo ha combattuto e dell’avidità di chi l’ha favorito, pur ricordandoci che invertire la rotta è ancora possibile se a Fort McMurray sono tornate a fiorire le aiuole.
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Il follemente corretto. L'inclusione che esclude e l'ascesa della nuova nuova élite

Ricolfi Luca
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Come aveva fatto con "La società signorile di massa", anche in questo libro Luca Ricolfi inventa una categoria sociologica nuova – il follemente corretto – per descrivere un fenomeno prepotentemente esploso negli ultimi dieci anni. Il politicamente corretto era nato, negli anni ’70, con lo scopo di promuovere coesione sociale e rispetto dei soggetti più deboli. Ma la sua metamorfosi in follemente corretto, resa possibile dalla straordinaria espansione delle reti di comunicazione e dei social, ha finito per ottenere l’effetto contrario: il nuovo credo non solo restringe drammaticamente la nostra libertà di espressione, ma genera profonde fratture sociali che favoriscono l’ascesa di una nuova élite, autoreferenziale e lontanissima dal vivo sentire dei ceti popolari. L’autore conduce questa riflessione sia in termini fenomenologici – raccogliendo e raccontando decine di casi emblematici che mostrano il follemente corretto in azione – sia in termini analitici, mettendo a nudo il meccanismo che lo genera e ne assicura la propagazione. Luca Ricolfi affonda la critica in modo inesorabile, coraggioso, contro-intuivo, non risparmiando la politica, la scuola, l’economia, i social network, i nuovi poteri forti che, in nome dell’inclusione, stanno alimentando forme inedite di esclusione ed emarginazione dei più deboli.
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Viaggiatori straordinari. Storie, avventure e follie degli esploratori italiani

Valle, Marco
Editore: Neri Pozza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
L’esploratore conobbe nell’Ottocento la sua consacrazione definitiva. L’iconografia popolare racconta le gesta di uomini alla conquista di immensità sconosciute, con in testa il casco coloniale e nelle mani una mappa, un sestante o un fucile: un ritratto eccezionale, ma ingenuo. Nella realtà, gli esploratori furono espressione di un’epoca, con una precisa funzione sociale e politica: informare i contemporanei sullo stato del mondo, cercare risorse, fondare colonie. Al tempo stesso, però, dai loro diari traspaiono uomini inquieti, a disagio se non in totale rottura con le società da cui provengono. Nelle «terre incognite» gli esploratori cercavano non solo fama e ricchezze, ma la possibilità di dare un senso alla propria esistenza. Di quell’epopea il cinema e l’editoria hanno consegnato una lettura quasi esclusivamente anglosassone, imperniata sui nomi di Livingstone, Stanley, Burton, Speke. In Italia, per una strana ritrosia, sulla grande stagione dell’esplorazione per decenni si è preferito sorvolare. Marco Valle si è messo sulle tracce di quella «comunità avventurosa» italica che percorse le zone più selvagge e inesplorate dei cinque continenti: da Ippolito Desideri in Tibet a Giacomo Beltrami alle sorgenti del Mississippi; da Orazio Antinori a Giacomo Doria a Luigi Amedeo di Savoia fino a Odoardo Beccari nel Borneo, Giacomo Bove in Patagonia, Pietro Savorgnan di Brazzà in Congo, Guglielmo Massaja e Vittorio Bottego in Abissinia, Giovanni Miami sul Nilo, Giovan Battista Cerruti in Malesia. E ancora nel Novecento Alberto de Agostini in Patagonia, Raimondo Franchetti in Dancalia, Giuseppe Tucci in Asia e Ardito Desio nel Sahara. Fino a oggi, con Samantha Cristoforetti nello spazio, continuatrice della saga dei nostri «capitani coraggiosi».
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Il futuro è già qui. Cosa può fare davvero l'intelligenza artificiale

Gallavotti, Barbara
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Non passa giorno senza che stampa o televisione parlino dei più recenti e strepitosi progressi dovuti all'Intelligenza Artificiale. In ogni ambito, dall'ingegneria aerospaziale alla medicina, dall'arte alla quotidianità domestica, vengono sviluppati programmi capaci di alleviarci da compiti ripetitivi, noiosi o che semplicemente non riusciremmo a fare, portandoli a termine con precisione, pazienza e meticolosità decisamente sovraumane. È rivoluzionario poter avere macchine che eseguono in pochi secondi calcoli assai complessi, oppure un frigorifero che ci avvisa quando il latte sta per scadere. Ma cosa accade quando questa tecnologia sembra diventare troppo pervasiva e pare appropriarsi di capacità che abbiamo sempre pensato fossero esclusivamente «nostre»? Per riannodare i fili e comprendere cos'è l'Intelligenza Artificiale e di conseguenza quali promesse può mantenere o minacce rappresentare, Barbara Gallavotti ripercorre la storia dei visionari che nei secoli hanno sognato di creare macchine intelligenti quanto esseri umani e messo le basi della IA di oggi. Ma soprattutto mette in luce le profonde differenze fra il modo di funzionare del nostro cervello e quello degli strumenti che abbiamo inventato. Solo cogliendo queste diversità, infatti, è possibile spiegare perché l'Intelligenza Artificiale ci supera tanto agevolmente in certi compiti mentre altri sembrano destinati a restare fuori dalla sua portata ancora a lungo, se non per sempre. Argomenti complessi, che l'autrice riesce però ad affrontare con grande chiarezza, mettendoci così in grado di partecipare attivamente alla discussione su quali strade vogliamo intraprendere. Davanti a questa svolta epocale, destinata a modificare la traiettoria dello sviluppo umano, la scelta sul ruolo da destinare alla nuova tecnologia nelle nostre vite appartiene a noi, come singoli e come collettività. Sta a noi far sì che quella in cui entriamo sia soprattutto l'era dell'Intelligenza Naturale: l'era nella quale più che mai sapremo trarre vantaggio da ciò che abbiamo inventato.
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La morte non esiste. Un'inchiesta scientifica. Un viaggio spirituale. Le prove della vita oltre la vita

Allix, Stéphane
Editore: HarperCollins Italia
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Un'inchiesta scientifica. Un viaggio spirituale. Le prove della vita oltre la vita. 15 anni di indagini rivoluzionarie. Il libro definitivo sui temi della vita e della morte. Il bilancio di un giornalista d’inchiesta, ma anche di un uomo e di un padre, desideroso di trasmettere a sua figlia il profondo senso di pace generato dal suo viaggio alle frontiere della vita. Che cosa succede quando moriamo? Cosa accade alla nostra coscienza? Sopravvive alla morte cerebrale? Queste domande si sono imposte impetuosamente a Stéphane Allix nel momento della morte del fratello. Da allora, ha mobilitato tutte le sue capacità e il suo istinto di giornalista per cercare di far luce sugli enigmi della coscienza umana. Attraverso un percorso durato oltre 15 anni, le ricerche mediche e neuroscientifiche esaminate dall’autore, così come gli innumerevoli fenomeni inspiegabili legati alla morte che ha avuto modo di investigare (esperienze di premorte, percezioni extrasensoriali, stati di coma vigile e così via), lo hanno portato a stabilire che la nostra coscienza ha una dimensione spirituale che trascende la mera fisiologia del corpo. È forse ciò che i mistici di tante diverse culture chiamano “anima”? Per approfondire questi spunti così entusiasmanti, Stéphane ha deciso di sperimentare in prima persona questa dimensione attraverso percorsi alternativi e pratiche spirituali millenarie come lo sciamanesimo e la meditazione profonda, e l’uso di sostanze psichedeliche di antichissima tradizione come l’ayahuasca o la psilocibina. Grazie al suo instancabile lavoro di ricerca sul fronte scientifico, unito a un’esplorazione spirituale profondamente toccante, Stéphane Allix è giunto a formarsi l’intima convinzione che la nostra coscienza non si riduce alla nostra attività cerebrale: un potente messaggio di speranza che in queste pagine condivide con tutti i lettori e le lettrici. Un libro per: avere uno sguardo conclusivo e completo su ciò che la scienza sa, ad oggi, sulla coscienza umana, forse il vero grande tema del nostro secolo; affrontare e comprendere senza pregiudizi la dimensione spirituale e metafisica che è insita in ognuno di noi; scoprire che è possibile raggiungere una forma di autentica serenità di fronte al lutto, alla perdita, alla malattia nostra o dei nostri cari. Attraverso storie di esperienze affascinanti e scoperte sorprendenti, cambiare per sempre il nostro modo di concepire il rapporto tra la vita e la morte.
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Una notte al museo russo

Nori, Paolo
Editore: Laterza
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto ALTRA NARRATIVA
«Ho cominciato a andare in Russia nel 1991, più di trenta anni fa e, in questi anni, credo di essere stato a Pietroburgo una ventina di volte. In questi venti viaggi sono stato forse tre volte in quello che, in occidente, è il più celebre dei musei russi, l’Ermitage, e più di venti volte, ventitré, credo, al Museo Russo. Non che mi dispiaccia, l’Ermitage, solo che, all’Ermitage, c’è l’arte occidentale, al Museo Russo c’è la più grande collezione al mondo di arte russa. E, fin dalla prima volta, ad attraversare le sale del Museo Russo mi è sembrato di leggere un libro di storia. Quando mi chiedono cosa ci dicono i romanzi di Dostoevskij sulla vita in Russia nell’Ottocento, a me vien da pensare che è vero, ci dicono molto, della vita in Russia nell’Ottocento, ma molto di più, mi sembra, ci dicono di noi, della nostra vita di adesso, del nostro coraggio e della nostra paura.»
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Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi

Vecchio, Concetto
Editore: UTET
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Nel suo paese natale, Fratta Polesine, Giacomo Matteotti, ucciso dal fascismo, è stato per oltre sessant'anni ricordato con una iscrizione censurata. Nel 1950, con Mario Scelba ministro dell'Interno, non fu permesso di scrivere che «senza pace attende il giorno della giustizia riparatrice». Solo da un decennio la frase è riapparsa in piazza, ma quel desiderio di giustizia resta in attesa, perché nell'Italia repubblicana Matteotti è ancora solo il nome di una via. E invece la sua vita, per noi oggi, è più importante della sua morte. Per questo Concetto Vecchio si è messo sulle sue tracce, leggendo le carte degli interventi parlamentari e le lettere d'amore alla moglie Velia, ma anche viaggiando attraverso l'Italia, dalla casa natale nel Polesine alla tomba, dal palazzo del quartiere Flaminio da cui uscì per l'ultima volta alle aule del parlamento in cui viene discussa la proposta di Liliana Segre per le celebrazioni del centenario della morte. In questa vera e propria inchiesta giornalistica emerge il ritratto psicologico di un uomo intransigente, risoluto, ma anche inquieto, modernissimo, dalla parte degli ultimi, che affronta Benito Mussolini a viso aperto. Con l'occhio al presente e il cuore rivolto alle giovani generazioni, Vecchio ripercorre non solo la biografia di Matteotti, ma anche la lotta di coloro che, a volte difficoltosamente, hanno cercato di salvaguardare la sua memoria: dalla coppia romana che senza chiedere niente a nessuno ha deciso di ricordarlo con una targa commemorativa, agli studiosi che hanno curato i suoi scritti, da Franco Nero che lo interpretò al cinema fino al toccante incontro con la nipote Laura Matteotti nella Roma di oggi. Io vi accuso è uno scavo nella ferita pubblica e privata del più grave delitto politico del Ventennio: una storia che ci interpella anche adesso.
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Studiare per amore. Gioie e ragioni di un infinito incanto

Gardini, Nicola
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Studiare per amore ci offre l'esaltante occasione di scoprire ciò che crediamo di sapere da sempre e invece conosciamo molto poco, con la promessa che, quando volteremo l'ultima pagina, saremo in grado di guardare fuori e dentro di noi con occhi completamente nuovi. Lo studio ci rende liberi, originali, migliori. Il primo modo che abbiamo di accedere alla conoscenza, da bambini così come da adulti, è osservare la realtà che ci circonda. Contemplando un panorama o una rosa, un tempio o un dipinto, un cielo stellato o una poesia impariamo infatti a cogliere i rapporti tra le cose e a entrare in contatto con il mondo intorno a noi, sino a esplorarne gli spazi più remoti e nascosti. Ma impariamo anche a sviluppare un rapporto sincero e profondo con noi stessi, a riporre fiducia nell'altro, a esercitare la libertà. Nicola Gardini porta la parola «studiare» fuori dalle aule scolastiche, spogliandola dei significati deteriori oggi più in voga: affrancato dal senso del dovere e dell'imposizione, lo studente si fa studioso, finalmente pronto ad accogliere il dono di infinite possibilità.
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Dieci lezioni sul male. I crimini degli adolescenti

Grimoldi, Mauro
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Il crimine minorile è un territorio complesso, e in parte inesplorato: questo libro indaga l’universo simbolico che lo sottende, con l’intento di proporre soluzioni percorribili. Un ragazzo di sedici anni si trova a fare per la prima volta il palo in una rapina; in mano ha un coltello e deve prendere una decisione che segnerà la sua vita. Un altro si presenta alla festa di fine anno della scuola con un fucile da caccia nella custodia della chitarra e i nomi di cinquantaquattro persone nella tasca del giubbotto. Un altro ancora spaccia droga vestito come un uomo d’affari… Uno psicologo che da anni lavora in prima linea nell’affrontare il disagio giovanile racconta in questo libro le storie dei ragazzi che ha conosciuto, e ne indaga il significato più profondo. I casi, più o meno noti alla cronaca, diventano così una guida verso la comprensione di un universo sfaccettato, in cui la violenza diventa la messa in scena di un teatro interiore lacerato. Omicidi, reati sessuali, aggressioni, furti, spaccio di sostanze stupefacenti sono spesso vissuti dai ragazzi senza alcun senso di responsabilità, come un evento esterno capitato per caso.
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Giacomo Matteotti. L'Italia migliore

Fornaro Federico
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a Giacomo Matteotti, deputato del Psi dal 1919 al 1922, e poi – poco prima della Marcia su Roma – segretario del Partito socialista unitario di Filippo Turati e Claudio Treves. Fin dagli esordi del fascismo, Matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, «perché non transigeva e perché aveva un coraggio che mancava a troppi altri», come scrisse il foglio clandestino «Non mollare» nel 1925, poco dopo il suo omicidio. Ma a dispetto dell'importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. A parte la toponomastica, poco è stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell'uomo di pensiero e d'azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra. Giacomo Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L'Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di «amnesia» che pare aver colto l'Italia per un secolo intero.
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Adolescenza in bilico. Come stanno gli adulti di domani. Le psicopatologie emergenti e la loro terapia in tempi brevi

Nardone, Giorgio ; Boggiani, Elena;Balbi, Elisa
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Gli adolescenti, le psicopatologie emergenti, le possibilità di cura Età già di per sé problematica, l'adolescenza attraversa oggi un periodo particolarmente ricco di sfide. I giovani, a cui spesso vengono a mancare i modelli rassicuranti che un tempo ne accompagnavano la crescita, devono fare i conti con un mondo dove il virtuale si sostituisce al reale, minandone le sicurezze e togliendo loro la possibilità di un confronto diretto con le sfide della vita; la recente pandemia non ha fatto che accrescere questo senso di incertezza. La risposta degli adolescenti può diventare allora disfunzionale, incarnandosi in una serie di disturbi che impattano fortemente non solo sulla loro vita, ma anche su quella delle loro famiglie. Che si tratti di disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi dell'alimentazione, di comportamenti legati al bullismo o di fobia sociale, di dipendenze sotto varie forme, fino al caso estremo dei tentativi di suicidio, la terapia strategica ha sviluppato una serie di protocolli «a misura di adolescente» che si sono rivelati vincenti per accompagnare i ragazzi e le loro famiglie in questi frangenti. Dopo aver spiegato la natura dei disturbi e le loro manifestazioni, gli autori presentano i casi attraverso la viva voce dei protagonisti impegnati nel dialogo terapeutico, in un percorso in cui l'adolescente viene guidato a trovare in sé stesso gli strumenti della propria guarigione.
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Intelligenza artificiale. Come funziona e dove ci porta la tecnologia che sta trasformando il mondo

Rossi Francesca
Editore: Laterza
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA
Da quando ChatGPT e altri programmi le hanno dato un volto nuovo e più umano, di intelligenza artificiale parlano tutti e spesso a sproposito, dando corda a eccessivi entusiasmi o paure infondate. E così questa tecnologia, che già usiamo da anni, continua a sembrarci imperscrutabile. Francesca Rossi si occupa di intelligenza artificiale da tempi non sospetti. Pochi sanno spiegare in maniera chiara e obiettiva come lei i meccanismi dietro a reti neurali, large language model e deep learning, i fenomeni come allucinazioni e deepfake o le questioni etiche legate all’IA. L’onda tecnologica dell’IA è ormai arrivata a toccare ogni aspetto delle nostre società, dalla scuola al lavoro, alla sanità, alla guerra, alla lotta al riscaldamento globale e tanto altro. Impreziosito dai contributi di nomi autorevoli, tra cui il premio Nobel Daniel Kahneman, questo libro fa luce sui cambiamenti che ha già prodotto l’IA, sui suoi limiti attuali e le sue promesse per il futuro. Una prospettiva indispensabile per capire la rivoluzione tecnologica in corso.
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Gli italiani e la soluzione finale. Chi si oppose ai nazisti? E come?

Jennings Christian
Editore: Longanesi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Italia, Seconda guerra mondiale. Quando Hitler diede l'ordine ai suoi ufficiali di attuare la «soluzione finale della questione ebraica», furono molti gli italiani – spesso ingiustamente dimenticati – che con incredibili azioni di ingegno e di coraggio garantirono la salvezza a centinaia di persone. Christian Jennings si è messo sulle tracce di queste persone e ha scoperto i loro nomi e le loro storie: il primario del Fatebenefratelli di Roma, Giovanni Borromeo, che ha inventato un'inesistente malattia infettiva altamente contagiosa, la Sindrome K, per salvare centinaia di ebrei dalla deportazione; il ciclista Gino Bartali, che consegnava messaggi ai partigiani tenendoli nascosti nella canna della sua bicicletta; don Francesco Repetto, che ha offerto riparo a centinaia di ebrei nelle case, nelle chiese, nei conventi dei paesi liguri; l'adolescente Ernestina Madonini, che ha salvato dalla deportazione la coetanea Eugenia Cohen nascondendola nella soffitta della sua casa nel cremonese. Attingendo a materiali d'archivio inediti in Italia, Germania, Vaticano, Svizzera, Regno Unito e Usa, questo libro racconta la storia di chi ha rischiato la propria vita per salvare quella di centinaia di persone.
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Allergic. Conoscere, prevenire, curare allergie e intolleranze in un mondo che cambia e che fa cambiare il nostro corpo

MacPhail, Theresa
Editore: Corbaccio
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
Allergie stagionali. Intolleranza al lattosio. Eczema... Non si scappa: o siete dei soggetti allergici o conoscete qualcuno che lo è. Miliardi di persone in tutto il mondo – si parla di una percentuale che va dal 30 al 40% della popolazione mondiale – hanno qualche forma di allergia. E, fatto ancora più significativo, negli ultimi decenni le diagnosi di allergie sono aumentate esponenzialmente, con un significativo peggioramento nella qualità di vita e pesanti conseguenze economiche a livello famigliare e dei sistemi sanitari nazionali. L'antropologa medica Theresa MacPhail, allergica lei stessa e orfana di padre a causa della puntura di un'ape, indaga a trecentosessanta gradi le ragioni di questa crescita smisurata, studiando i pericolosi esperimenti dei pionieri dell'immunologia così come i più recenti successi acquisiti da biologi e ricercatori e che danno speranza ai pazienti che soffrono di forme severe di allergia. Ha seguito per giorni una ricercatrice incaricata di contare per ore il polline in cima ai tetti; ha intervistato medici delle migliori cliniche per la cura delle allergie e delle intolleranze alimentari, si è confrontata con biologi che studiano i pollini responsabili delle allergie stagionali e con specialisti che affrontano i problemi del riscaldamento globale e dell'inquinamento... Il risultato è Allergic, un libro completo e aggiornato sull'interazione fra i drammatici cambiamenti climatici e il nostro sistema immunitario che sta causando l'esplosione di allergie alla quale assistiamo oggi.
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Le biblioteche nella fantascienza. Utopie, distopie, intelligenze artificiali

[Roncaglia Gino (cur.); Morriello Rossana (cur.); Meschini Federico (cur.)]
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Attraverso la rappresentazione di mondi paralleli, mondi futuri, mondi utopici o distopici, fantascienza e letteratura speculativa affrontano spesso le tematiche della contemporaneità. Tra queste la cultura, i libri, le biblioteche sono temi ricorrenti nella letteratura e nel cinema di fantascienza e ci restituiscono la visione che gli scrittori hanno dell’istituzione bibliotecaria, dei suoi compiti, della natura e tipologia dei suoi fondi, del suo sviluppo futuro, come riflesso dei modi in cui questa è presente nell’immaginario collettivo.
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Hitler e Mussolini. L'idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell'Italia nella nuova Europa)

Vespa, Bruno
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
I tragici capricci della storia rendono, questo, un libro singolare. Ancora una volta Bruno Vespa intreccia presente e passato, narrato però in presa diretta, come fosse attualità. Assistiamo così alla lentissima costruzione di un idillio che avrebbe portato l'Europa alla catastrofe e, subito dopo, osserviamo il mondo d'oggi, che segue con il fiato sospeso le due guerre in atto (Ucraina e Medio Oriente) sperando che prevalga il buonsenso. Le vite parallele di Hitler e Mussolini ci mostrano due uomini segnati da un'infanzia difficile e da una giovinezza tormentata, e il rapidissimo precipitare della grave crisi che portò nel 1922 il Duce al potere e - un decennio dopo - il Führer a munirsi delle formidabili milizie private che nel 1933 furono alla base della conquista «democratica» del Reich. Vespa racconta i due dittatori anche nella loro opposta intimità. Hitler, forse omosessuale, circondato da bellissime donne che spinse alla disperazione e al suicidio. Mussolini, seduttore seriale, sedotto a sua volta dalla personalità di Margherita Sarfatti, che non gli perdonerà l'alleanza con il Führer e verrà abbandonata per la giovanissima Claretta Petacci. Tutto questo nella cornice di due nazioni che, sciaguratamente, ricorrono alla dittatura come cura salvifica. Dittature diverse, in cui al gradualismo autocratico di Mussolini si contrappone l'immediata ferocia totalitaria di Hitler. E l'Italia di oggi? Invoca inutilmente, come il resto dell'Occidente, ragionevolezza nell'Ucraina che brucia e nel Medio Oriente, dove l'uccisione dei due leader del terrorismo arabo, Hassan Nasrallah (Hezbollah) e Yahya Sinwar (Hamas), da parte di Israele non ha spento il conflitto. E Guido Crosetto espone i problemi dell'Italia a riarmarsi dopo un lungo periodo di pace. Nonostante nei primi due anni di governo il consenso di Giorgia Meloni sia cresciuto, nel paese e all'estero, e abbia portato Raffaele Fitto ai vertici europei (successo di cui si rivelano i retroscena), il premier racconta a Vespa le difficoltà a gestire l'immigrazione per l'opposizione dei giudici alla soluzione albanese e i provvedimenti presi per superarle, e di come abbia dovuto richiamare alla responsabilità ministri e dirigenti del suo partito dopo il caso Sangiuliano. Antonio Tajani illustra la nuova vita di Forza Italia, Matteo Salvini il neocostituito fronte europeo con i Patrioti, Roberto Vannacci il ruolo di esterno-interno alla Lega. Quattro governatori si confrontano sull'autonomia. E poi, Elly Schlein spiega la sua strategia per un'opposizione unitaria, messa in discussione da Giuseppe Conte, il quale annuncia qui la sepoltura politica di Beppe Grillo. Matteo Renzi parla dell'accordo con la Schlein, e Carlo Calenda di come ridare impulso ad Azione dopo il fallimento del Terzo Polo. Pagine appassionanti in cui la storia rivive e la cronaca incalza.
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Classici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana

Parrella, Valeria ; Osanna, Massimo
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
«Io credo che i classici siano sovversivi perché sono ancora tra noi, cioè la loro sovversione è essere ancora così presenti. Ci costringono a una chiamata che è fisica, reale, attiva. I classici, se sono tali, non tramontano mai. Semplicemente, stanno da qualche parte, e noi dobbiamo cercarli.» Come si torna ai classici? In quale modo si può riscoprire la letteratura che ci ha preceduti e riportarla nella nostra esistenza di tutti i giorni? Come rapportarsi a scritti e fonti di oltre duemila anni fa? Quegli scritti, quelle storie, sostiene Valeria Parrella, sono il sentiero su cui già camminiamo: altri prima di noi lo tracciarono e questo ci rende più sicuri, perché non siamo i primi a calcarlo, e perché sappiamo che questo sentiero ci condurrà da qualche parte, esattamente come ha fatto dall’antichità a oggi. Per permettere all’antico di parlare con il nostro quotidiano, Massimo Osanna, direttore generale dei Musei italiani, per ognuno dei soggetti trattati illustra la storia e la fortuna (o sfortuna) iconografica, inquadra le fonti storiche, i ritrovamenti archeologici, tra ceramiche decorate e bassorilievi, statue e pitture, ricostruzioni topografiche e riferimenti all’arte classica. In queste pagine troverete Antigone, Eros, Narciso, Euridice e Orfeo, Tiresia, Apollo e Re Mida, le Troiane: Valeria Parrella ricostruisce così i nostri rapporti con l’amore e con la morte, con il femminile e con la guerra, con il lutto e la violenza. Miti classici per eccellenza, resi sovversivi da una rilettura brillante e avvincente, a cura di una voce tra le più amate della nostra narrativa, capace di far interagire queste figure con autori di oggi, con canzoni, con tutto ciò che arricchisce e abita le nostre vite.
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La donna della bomba atomica. Storia dimenticata di Leona Woods, la fisica che lavorò con Oppenheimer

Greison, Gabriella
Editore: Mondadori
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE
"16 luglio 1945. È la mattina del giorno X. Io sono qui, a Compania Hill. Appena si avvicinano le 5.30 comincia il conto alla rovescia. La musica di Cajkovskij diffusa dall'interfono ha il compito di rasserenare gli animi mentre aspettiamo la detonazione." Sono parole della fisica Leona Woods, la donna più giovane a partecipare direttamente alla creazione della bomba atomica. Gabriella Greison, fisica, attrice, autrice, grazie a un lungo percorso di ricerca svolto da Los Alamos a Chicago, da Princeton a Santa Fe, ricostruisce il famoso Progetto Manhattan dando voce alla principale protagonista femminile di una vicenda che ha cambiato i connotati dell'esistenza umana. Nel riportare la leggendaria impresa della scissione atomica si parla di Oppenheimer, Fermi, Compton, ma si dimentica la presenza di Leona, assunta a lavorare al Progetto subito dopo il dottorato in fisica, all'età record di 23 anni, esperta nella rilevazione delle particelle con il trifluoruro di boro, addetta al calutrone, e abile nel misurare il flusso di neutroni del reattore nucleare. Con questo libro Greison ricorda e valorizza il lavoro di una delle grandi scienziate del passato, scienziate che troppe volte sono state dimenticate e discriminate dalle ricostruzioni storiche. "La donna della bomba atomica" è un viaggio interiore, un coinvolgente flusso di coscienza che ci proietta all'interno del sapere e della sensibilità di un'importante figura della Scienza e della Storia con la S maiuscola. Greison ci consente di rivivere i momenti più elettrizzanti della vicenda, ma anche di compiere un salto in alto, verso gli aspetti spirituali del progetto che, oltre ad aver spostato i confini della natura, ha innescato anche la consapevolezza dell'esistenza dell'intelligenza spirituale, trasformando per sempre il vivere dell'intera umanità.
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C'era una volta Gaza. Vita e morte del popolo palestinese

Nicolosi, Valerio
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
La vita di chi, con le valigie sempre pronte, scappa dall’inferno di casa propria. Tre visti e una motivazione che possa andare bene per i tre governi: Israele, Autorità Nazionale Palestinese e Hamas. Perché se vuoi andare a Gaza non hai molta scelta: o sei giornalista o sei cooperante. Autore del podcast di successo Racconti da Gaza, reporter, regista e attivista molto seguito sui social, Valerio Nicolosi fin dal 2014 ha tenuto dei corsi di videogiornalismo all’università di Gaza City, una città allora sotto assedio totale. Nicolosi ci fa conoscere un’altra Gaza e un’altra Palestina, mettendo al centro non la Storia, ma le storie di vita immerse in un contesto di guerra e resistenza, spesso nascoste dall’indifferenza o da una comunicazione strumentalizzata. Dai combattenti di Hamas nei tunnel di Rafah ai giovani parkouristi che sfidano le rovine, passando per i coltivatori di fragole, i pescatori, gli studenti, fino agli interminabili tragitti in un territorio frammentato e conteso come la Cisgiordania, le foto e le storie in queste pagine restituiscono un ritratto unico di uomini e donne, anziani e bambini per cui ogni gesto quotidiano è coraggiosa opposizione, azione di lotta e speranza e, soprattutto, ode alla libertà, perché «Gaza era vita, lo era nonostante la guerra, nonostante l’assedio, nonostante non avesse acqua potabile nei rubinetti o energia elettrica la sera». La vita in una città «che prende forme e direzioni diverse, spesso impreviste, come i fiori che emergono dal cemento, rompendo quello strato solido che vorrebbe imprigionarli e soffocarli, lo stesso di cui è fatto il muro attorno alla Striscia».
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Lo statuto delle lavoratrici, Come ti senti, a cosa hai diritto, dove possiamo cambiare

Soave, Irene
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto DIRITTO
Lo Statuto dei lavoratori è in vigore in Italia dal 1970. Irene Soave ne rivisita alcuni articoli leggendoli alla luce di quanto succede oggi alle donne e tra le donne nel mondo del lavoro. Nella sua inchiesta sentimentale – condotta col piglio concreto e rapido della giornalista, ricca di dati ma accesa dalla passione di ciò che vede, sente, è – Irene Soave fotografa la collettiva disaffezione al lavoro individuandone le radici, i sintomi e le conseguenze: abbiamo davvero tutti il burnout? Il lavoro flessibile davvero ci rende liberi? Davvero una puerpera su due deve considerare inevitabile abbandonare la vita attiva? Davvero un compito va svolto bene pure se è brutto? Davvero cambiare vita è una soluzione? Irene Soave guarda a sé e al mondo, colleziona storie, torna indietro nel tempo e immagina un futuro possibile per compilare con il suo stile serrato e caldo un compendio di chi siamo e come siamo quando siamo al lavoro oggi, con quali disperazioni e quali prospettive. Ne risulta un'analisi puntuale della nostra società, ancora impigliata negli stereotipi, ancora poco inventiva nel pensare un mondo del lavoro in cui tutti e tutte si stia meglio, si stia bene, si possa stare senza rinunce. Tutti e tutte. Perché “la manutenzione dell'habitat, la cura a che non sia respingente, il conflitto necessario per difenderlo dall'ingordigia e dalla prepotenza di chi lo comanda, e ritiene di possederlo sono mansioni collettive”. E un mondo del lavoro che includa le donne è più abitabile anche per gli uomini.
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Tra i bianchi di scuola. Voci per un’educazione accogliente

Hakuzwimana Ripanti, Espérance
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Una guida per la scuola che sempre di più ha a che fare con una realtà multietnica. Classi miste che diventano metafore del mondo in quanto a diritti mancati: una quotidianità in cui le parole e le definizioni hanno un peso individuale e collettivo che supera anche i confini dell’aula. Questa per la scuola italiana è una fase di transizione molto profonda che riguarda tanti aspetti, fra cui le origini, le radici e le identità di studentesse e studenti. Mettendoci in ascolto delle loro voci che cosa possiamo imparare? Come possiamo vederli, accoglierli, e vivere questo cambiamento che è già presente e si può fare solo insieme? Espérance Hakuzwimana accompagna queste domande con il suo sguardo e un coro di voci di altri studenti, di altre generazioni con background migratorio. Il nome, la cittadinanza, la lingua, il merito: un’assemblea immaginaria sul futuro reale della scuola italiana.
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Le schiacciate. Vivere i cinquant'anni a testa alta tra lavoro, figli adolescenti e genitori anziani

Turuani, Laura
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Alla soglia dei cinquant’anni le donne di oggi si ritrovano letteralmente «schiacciate» dalla fatica che le assale da ogni parte. Nate tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, hanno corso per tutta la vita, cercando sempre di dare il meglio, e ora si sentono travolte, stravolte, arenate. In effetti, se le osservassimo dall’alto, le coglieremmo a un incrocio inedito e irripetibile di passaggi cruciali: i figli adolescenti, l’arrivo della menopausa, i cambiamenti del corpo che comincia a sfiorire, i bilanci di coppia non sempre positivi, le asperità del lavoro, i genitori anziani, sempre meno autonomi e più bisognosi di aiuto. Laura Turuani racconta questa condizione tutta femminile a partire dalle storie raccolte nel suo lavoro di psicoterapeuta, restituendoci con sguardo limpido e partecipe come ci si sente «dentro». E suggerendoci come attraversare questa fase – che può anche durare anni – per uscirne più consapevoli, più sollevate, più solidali. È, quella delle schiacciate, una sfida che interpella contemporaneamente, e a volte impietosamente, i vari ruoli della donna – materno, femminile, coniugale, filiale, professionale – con un comune denominatore di perdita: della giovinezza, del vigore, del sex appeal, della sicurezza di sé e della progettualità. Un senso di lutto che, al momento, può sembrare definitivo ma che, se colto, capito, relativizzato, lascia intravedere aperture insperate. In primis, verso le altre donne – amiche, colleghe, sorelle – che attraversano lo stesso sentire, con cui condividere le possibili rinascite.
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Domani resto a casa. Leggere tra le righe l'ansia scolastica

Vicari, Stefano ; Pontillo, Maria
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Claudio, 15 anni, è un asso in fisica, eppure ogni volta che viene chiamato alla lavagna ha un attacco di panico. Marco, 7 anni, era un bambino sereno ma da un po’ di tempo al solo pensiero di preparare lo zaino urla e piange disperatamente. Chiara, 13, è sempre stata benvoluta dai compagni ma la sera prima delle verifiche si sente soffocare, e il suo cuore batte all’impazzata. L’ansia scolastica è un disturbo che crea livelli di angoscia e paura tali da compromettere non solo la frequenza e il rendimento in classe ma il benessere e la salute generale di bambini, bambine e adolescenti. È un fenomeno in crescita sia tra i più piccoli che tra i ragazzi. Stefano Vicari e Maria Pontillo inquadrano il fenomeno da un punto di vista scientifico ma con un linguaggio semplice e comprensibile, aiutandoci a capire cosa può scatenarlo, come riconoscerlo e intervenire, mentre la Scuola Holden dà voce alle storie di Claudio, Marco e Chiara in tre intensi racconti, accompagnati da bellissime illustrazioni. Domani resto a casa è un libro per molti: per chi — da genitore o familiare — ha bisogno di comprendere e intercettare la richiesta di aiuto di un figlio, per chi — come psicologo, educatore o insegnante — lavora con i giovani e ha sempre più necessità di strumenti e risorse aggiornati, e anche per chi in prima persona sta soffrendo, e può trovare in queste pagine la forza di guardarsi e la possibilità di non sentirsi più solo.
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Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra

Pecere, Paolo
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Guardare negli occhi un orango, un polpo, uno squalo balena. Mettersi in cammino per capire un deserto, una foresta o una catena montuosa attraversando le tradizioni del pensiero umano. Muoversi da New York alle Galápagos, dall'Islanda al Borneo, dal Ruanda al Tibet, per immergersi nella nostra casa, il pianeta che dobbiamo amministrare. Un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro: negli ultimi anni è stato riconosciuto l'impatto distruttivo della civiltà umana sulla natura, reso evidente da catastrofi climatiche, estinzioni di intere specie animali, desertificazione e scomparsa di paesaggi. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun reale cambiamento nei nostri modi di vivere, nelle soluzioni adottate dalle società industriali per evitare la calamità. Al tempo stesso, assistiamo al diffondersi di un amore appassionato e di una profonda nostalgia per la natura incontaminata, rifugio dall'assordante disarmonia del mondo. È sicuramente un sentimento genuino, ma del tutto inadeguato a proteggere la Terra. Da questa scissione paradossale, consapevole che la sola verità scientifica non sembra sufficiente a scuoterci, inizia il percorso di Paolo Pecere. Studiare e attraversare le città, con il loro apparente isolamento dall'ambiente e la loro dipendenza dalle risorse naturali, spostarsi sulle montagne e sotto gli oceani, esplorando l'origine della nostra coscienza, l'idea di un ordine cosmico, il rapporto tra umano e ciò che ci appare profondamente altro, diverso da noi, gli animali, le piante, l'acqua e la pietra, il paesaggio. Qual è oggi, allora, il vero senso della natura, quel sentimento che siamo chiamati a ritrovare o immaginare di nuovo? Potrebbe significare «amare chi non è come noi», oppure restare in silenzio e guardare il mondo attraverso occhi che non sono i nostri. O forse smettere di scrutare sempre e ossessivamente noi stessi. La scoperta di una cura del mondo, una nuova definizione dell'ecologia, quella «scienza magnifica che è diventata triste», hanno bisogno di una visione del futuro che immagini altri modi di percepire la natura, e di un recupero della nostra memoria biologica che ci faccia avvertire l'unione indissolubile, vivente, organica e inorganica di tutto ciò che esiste sulla Terra.
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Una Francia sconosciuta o l'avventura tra due sponde

Simenon, Georges
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Da un inviato davvero molto speciale un formidabile reportage narrativo e fotografico sulla Francia dei canali e dei fiumi – un mondo, sconosciuto ai più, di cui rimangono oggi solo poche tracce. Nella primavera del 1928 Georges Simenon (che ha appena compiuto venticinque anni e ne ha già abbastanza della vita mondana che conduce a Pa­rigi) si compra una piccola barca, la Ginette (lunga quattro metri e larga poco più di uno e mezzo), e parte, in compagnia della moglie Tigy, della dome­stica (e ben presto amante) Boule e del cane Olaf (un danese sui sessanta chili), per un viaggio attra­verso i fiumi e i canali della Francia che durerà ben sei mesi: durante i quali gli capiterà di dormire sot­to una pioggia sferzante, o di sguazzare nel fango, o di cercare di arrivare davanti alle chiuse prima delle grandi chiatte tirate dai cavalli, o di manovra­re tra rocce a pelo d’acqua... Tre anni dopo, il set­timanale «Vu» gli commissionerà quello che diven­terà il suo primo reportage: insieme a un giovane fotografo di origine ceca, Hans Oplatka, Simenon ripercorrerà, in macchina questa volta, la «vera Fran­cia», e tornerà a casa con un bottino di duecento fotografie. Solo una decina illustreranno, su «Vu», il racconto dell’esaltante navigazione a bordo del­la Ginette, ma in questo volume il lettore ne troverà molte di più; e scoprirà che senza quell’«avventu­ra tra due sponde» non esisterebbero romanzi co­me Il cavallante della «Providence», La balera da due soldi, La chiusa n. 1 – per non parlare di tutte le lo­cande in riva a un fiume dove il commissario Mai­gret, nel corso di un’inchiesta, va talvolta a trascorrere un paio di giorni, occasionalmente in compa­gnia della sua signora, fingendo a malapena di es­sere lì per rilassarsi.
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Olocausti. Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre

Kepel, Gilles
Editore: Feltrinelli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il trauma provocato in tutto il mondo dai massacri del 7 ottobre 2023 ha segnato un nuovo spartiacque nel già complesso conflitto tra Israele, Palestina e Gaza. I bombardamenti su Gaza che ne sono seguiti, e gli scontri sul terreno, hanno marcato un cambio di passo di una guerra che all’orizzonte non vede possibili pacifiche soluzioni. Gilles Kepel, tra i più importanti studiosi occidentali del mondo arabo, prende spunto proprio dal raid del 7 ottobre per dimostrare come questo sia l’ultimo atto di un conflitto con radici antichissime. Sottolinea la trasformazione all’interno delle società arabe – a partire dalla guerra dello Yom Kippur negli anni settanta – delle rivendicazioni territoriali in “discorso” religioso; ricostruisce la storia politica e militare di Hamas (e del suo leader Yahya Sinwar), che oggi appare come la punta di diamante di un “asse della resistenza” contro Israele, guidato da Teheran, e che riunisce la Siria, gli Hezbollah libanesi e gli Houthi dello Yemen; fotografa la terribile spirale di violenza, fanatismo e miopia politica i cui meccanismi affondano nella storia di questa terra. In questo quadro Kepel non risparmia di attribuire le responsabilità al governo israeliano e alla sua leadership, individuando nella politica del primo ministro Netanyahu, che dipende in gran parte dalle ali religiose più estreme, una strategia fallimentare che ha diviso in profondità la società israeliana. Con "Olocausti" Gilles Kepel attinge a lunghi anni di studi e analisi che gli permettono di abbracciare l’intero complesso quadro geopolitico mediorientale con autorevolezza e ci restituisce una lettura storica equilibrata in grado di farci comprendere le ragioni profonde di questo conflitto antichissimo.
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Cento storie per cento canzoni

Barbarossa, Luca
Editore: La nave di Teseo
Reparto ARTE
Sottoreparto MUSICA
“La canzone è una sintesi basata sull’equilibrio tra musica e parole, preferibilmente melodica, ricordabile. La canzone però è soprattutto emozione, vibrazione, evoca luoghi, periodi, sensazioni. È voce, timbrica, intensità interpretativa, virtuosismo o semplicità. La canzone è un grido oppure un sospiro, un sussurro. La canzone è d’amore, quasi sempre. C’è la canzone di protesta, di denuncia, ma le canzoni che cantiamo sotto la doccia, quando fa freddo in motorino, nelle serate con gli amici, nove volte su dieci parlano d’amore. La canzone è immagine, niente come una canzone ti fa vedere, intuire quello che stai ascoltando. La canzone che esce dalla radio, orchestre con cantanti che non vedi ma ti sembra di essere lì con loro, arrangiamenti avvolgenti, fiati, violini, ritmiche. La canzone che entra nelle case con i suoi i divi attraverso la televisione, concorsi, gare, da Sanremo al Cantagiro, da Un disco per l’Estate al Festivalbar, poi MTV, infine i talent. La canzone è concerti, nei club, negli stadi, nei teatri, nelle piazze, fino a Woodstock o al Live Aid. La canzone è disco nel grammofono, nel giradischi, nel mangiadischi, musicassette sparate a palla in macchina, CD, copie pirata, streaming. La canzone è cinema, quando si fermano i dialoghi e parte un pezzo che ti ricorderà per sempre quel film, quella scena. La canzone è ballo sfrenato o ninna nanna, è girotondo. Insomma la canzone è quasi tutto, alzi la mano chi non ha almeno una canzone della vita.” In un viaggio illustrato nella musica, un grande cantautore racconta le storie che nascono dietro, attorno, dentro cento canzoni che tutti abbiamo cantato: da Frank Sinatra a Vasco Rossi, da Lucio Battisti a David Bowie, dai Beatles ai Radiohead, da Franco Battiato a Michael Jackson.
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Contro ogni forma di violenza

Matteotti, Giacomo
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«La democrazia anche migliore mostra tutte le sue infermità, anche le più piccole; la dittatura più nefanda nasconde al popolo anche le più gravi.» Il 10 giugno 1924, cento anni fa, avvenne il barbaro assassinio di Giacomo Matteotti per mano fascista. Il modo migliore per ricordarlo, oggi, è presentare le sue idee e le sue convinzioni. Questo volume contiene un discorso molto importante del deputato socialista, “Contro ogni forma di violenza”, tenuto alla Camera dei Deputati il 31 gennaio 1921. Si tratta della prima analisi organica, non di carattere esclusivamente locale, attraverso la quale Matteotti denunciò il clima di violenza che si era instaurato in Italia. Questo discorso dà il titolo al libro, perché, mai come oggi, le sue parole meritano di essere sottolineate. Arricchiscono il volume altri due testi che analizzano la violenza fascista da angolature diverse, per riflettere sulle sue dinamiche e sulla sua natura. Il primo è la denuncia dello squadrismo nel Polesine, una delle terre in cui esso nacque e prese piede. L’altro si oppone all’eversione fascista contro le istituzioni, contro il Parlamento, contro lo Stato liberale, una volta che Mussolini si insediò al governo chiedendo i pieni poteri. Il deputato socialista sviluppa qui riflessioni sui concetti di democrazia e dittatura, ancora oggi molto attuali. Conclude il volume un acuto saggio del curatore, Davide Grippa, che contestualizza il rapporto tra Matteotti e la non violenza.
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La fine dell'Inghilterra. Un Paese smarrito, un trono vacillante

Caprarica, Antonio
Editore: Sperling & Kupfer
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Sembrano ormai lontani i tempi della Cool Britannia, quegli anni «ruggenti» a cavallo tra il XX e il XXI secolo in cui la stella di Londra brillava più che mai, rappresentando nell'immaginario collettivo un faro a cui guardare per capire dove stesse andando il mondo. Dalla musica delle Spice Girls all'arte di Damien Hirst, dal fenomeno David Beckham alla moda di Alexander McQueen e Vivienne Westwood fino al cinema di Danny Boyle, c'è stata un'epoca in cui la Gran Bretagna era il centro nevralgico di tendenze e rivoluzioni, all'avanguardia in tutti i campi, anche in quello politico, con l'elezione del suo nuovo, giovane primo ministro, Tony Blair. Ma oggi, quasi trent'anni dopo, cos'è rimasto di quel Paese delle meraviglie? Tra la Brexit e la clamorosa uscita dall'Unione europea, la crisi economica, la morte di Elisabetta, lo sfaldamento della famiglia reale e le gravi malattie che hanno colpito il nuovo re e la futura regina, un premier da dimenticare a cui sono seguiti altri dei quali a malapena si ricorda il nome, la luce del Regno Unito sembra farsi sempre più fioca. E allora chi meglio di Antonio Caprarica - narratore e testimone privilegiato che da anni «spiega» la società britannica agli italiani - può aiutarci a comprendere le cause del declino e le prospettive di una nazione che, nonostante appaia sempre più distante, continuiamo a guardare con affetto? In questo nuovo saggio, il giornalista passa dal racconto delle ultime vicende della monarchia alla più stretta attualità e, con lo stile pungente che lo contraddistingue, fa chiarezza una volta per tutte sulle tappe che hanno segnato il tramonto di un impero.
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10 cose che ogni insegnante deve sapere sull'autismo

Notbohm, Ellen
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
La guida indispensabile per ogni docente e ogni familiare che desiderano creare contesti efficaci e inclusivi in cui sia il bambino e la bambina sia l’adulto insegnano e imparano. Dopo il successo di 10 cose che ogni bambino con autismo vorrebbe che tu sapessi, in questo libro la prospettiva di bambini e bambine con autismo torna a prendere voce per descrivere agli insegnanti come comprendere gli schemi di pensiero e di elaborazione delle informazioni caratteristici dell’autismo, come allestire un ambiente favorevole per il loro stile di apprendimento e come comunicare con le persone di ogni età con autismo in modi funzionali e per loro significativi. Partendo dalla sua esperienza personale, l’autrice individua le dieci cose fondamentali che i docenti dovrebbero sapere, immaginando che siano gli stessi studenti e studentesse a parlarne: 1. Siamo tutti sia insegnanti sia studenti e studentesse. 2. Siamo una squadra: il successo dipende dalla nostra capacità di lavorare tutti assieme.  3. Penso in modo diverso. Fa’ in modo che quello che insegni abbia senso per me.  4. Il comportamento è comunicazione: per te, per me, per noi.  5. Se non riusciamo a comunicare, nessuno di noi imparerà molto.  6. Insegna a me nella mia interezza.  7. Sii curioso, anzi… sii molto curioso!  8. Posso fidarmi di te? 9. Credici! 10. Considerami come un adulto competente e attieniti a questa immagine di me.
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Ciò che una donna può fare. Le grandi artiste nella storia dell'arte italiana

Montani Chiara
Editore: UTET
Reparto ARTE
Sottoreparto BELLE ARTI
Sfogliando un qualsiasi manuale o il nostro libro del liceo, sembra che la storia dell’arte italiana sia stata fatta solo da uomini. Per quanto si cerchi tra le pagine e gli indici dei nomi, delle donne non c’è quasi traccia, tranne qualche specchietto in cui le artiste appaiono come stravaganti curiosità. L’arte italiana è dunque esclusivo appannaggio degli uomini? Sono solo loro ad aver spinto la pittura lungo il tracciato esaltante della sua evoluzione storica? Chiara Montani, appassionata studiosa e narratrice d’eccezione, non è d’accordo e lo dimostra con questo volume unico in cui la storia dell’arte, le correnti principali, gli stili e le tecniche sono raccontate esclusivamente attraverso le opere di artiste donne, che spesso per troppo tempo sono rimaste invisibili alla critica. Da Properzia de’ Rossi, scultrice cinquecentesca che stupì Bologna grazie al suo scalpello, ad Artemisia Gentileschi, l’unica artista che anche i critici più tradizionalisti non sono riusciti a ignorare, Montani attraversa le epoche: gli splendori Rinascimentali, le ombre caravaggesche, le sottigliezze psicologiche del Settecento e la sensualità fin de siècle, l’impressionismo e il futurismo, fino alle enigmatiche ed eteree composizioni di Leonor Fini. Grazie alla sua capacità di “leggere” le opere e da quelle ricostruire le biografie e i contesti in cui le loro autrici cercarono di emergere, Chiara Montani ci mostra Ciò che una donna può fare, provando che la storia dell’arte a cui siamo abituati presenta gravi lacune e che le pittrici troppo a lungo sepolte fra le sue pieghe non furono solo figlie ribelli della borghesia o nobili eccentriche, ma artiste complete, capaci di contribuire al grande racconto dell’arte italiana.
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Le parole di tutti. Dodici orazioni civili

Mattarella, Sergio
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Patria, libertà, giustizia, memoria: nelle parole del Presidente, un alfabeto di valori corali e condivisi  La massima carica dello Stato è l'emblema del Paese, l'incarnazione dell'unità nazionale. Lo sa bene Sergio Mattarella, che interpreta il suo ruolo con gentile rigore, sollecitando in ogni momento il rispetto delle istituzioni e delle regole, alimentando la trasparenza del dibattito pubblico, trasmettendo fiducia e speranza nel futuro. Il Presidente porta nelle piazze un alfabeto di valori corali e condivisi, che oppone alla discriminazione la responsabilità. In tal senso, i discorsi qui raccolti sono vere e proprie orazioni civili, un autorevole complemento della nostra Costituzione. Rivolgendosi ai suoi concittadini, Mattarella scopre le radici della patria nei versi di Dante ma anche nella Liberazione dal nazifascismo. Mette al centro la dignità che solo il lavoro può garantire, e onora il lungo cammino delle donne verso l'emancipazione e la libertà. Incoraggia una scuola della integrazione e della convivenza, si appella alla giustizia, rintracciandola nel messaggio etico e politico di Alessandro Manzoni, invoca l'amicizia come base di un rinnovato umanesimo, celebra la memoria come baluardo della verità storica, antidoto a ogni negazionismo. In tempi in cui la lingua dell'odio e dell'intolleranza prende spazio, la voce del nostro Presidente ci invita all'equilibrio, alla misura. E ci ricorda l'importanza di prendere posizione, ogni giorno, utilizzando parole che siano valide per ognuno di noi: le parole di tutti. Prefazione di Gherardo Colombo.
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101 idee per usare l'intelligenza artificiale in classe

Ferrarese, Gianni
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) può contribuire in modo significativo a migliorare l’efficacia dell’insegnamento e dell’apprendimento nelle scuole di ogni ordine e grado, con potenziali vantaggi per studenti e docenti in termini di personalizzazione, adattamento di contenuti e strategie didattiche. Integrare gli strumenti di AI non è però un compito semplice e richiede, prima di tutto, la possibilità di testare e comprendere questo nuovo strumento, le sue potenzialità e i suoi limiti. Il primo passo è comprendere che l’AI è «un mezzo» e non «il fine» e che non sostituisce la figura del docente, ma può invece aiutarlo nei processi di insegnamento e di valutazione. È il docente che, stabiliti e sviluppati gli obiettivi di apprendimento, seleziona gli strumenti di AI appropriati per contribuire a raggiungerli. Il libro offre 101 idee per integrare l’AI nella didattica con un approccio universale all’insegnamento, basato sull’idea di progettazione di ambienti di apprendimento accessibili e inclusivi per tutti gli studenti e le studentesse, indipendentemente dalle loro abilità e stili di apprendimento.
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I 47 confini che dividono il mondo

Elledge, Jonn
Editore: Garzanti
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
In un racconto esuberante e sorprendente attraverso i secoli e le civiltà, I 47 confini che dividono il mondo racconta la nostra storia come non l’abbiamo mai letta prima. La volontà di distinguere fra «noi» e «gli altri» ha spinto gli esseri umani a delimitare e difendere i propri territori in ogni epoca della storia. Dal primo confine a noi noto, che nel IV millennio a.C. divideva Alto e Basso Egitto, ai cinquantamila chilometri di lunghezza della Muraglia cinese, dalla spartizione a tavolino di un intero continente – l’Africa –, fino alle avventure della marina boliviana, tuttora attiva in uno stato privo di sbocchi sul mare, Jonn Elledge dimostra come i confini si plasmino sull’incontro e sullo scontro di idee, siano la conseguenza della formazione e dell’affermazione di identità politiche, rispecchino tanto una visione del mondo quanto la manifestazione, su larga scala, dell’umana follia. Ora derivate dalla geografia fisica, ora del tutto arbitrarie, le linee che vediamo tracciate sulle mappe potrebbero insomma apparire assai diverse se solo una guerra, un trattato di pace o un gruppo di viaggiatori stanchi e sfiduciati avesse preso un’altra direzione.
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I servizi culturali. Che cosa sono, a che cosa servono, come funzionano

Cicerchia, Annalisa
Editore: Editrice Bibliografica
Reparto ARTE
Sottoreparto BELLE ARTI
La nostra Costituzione impegna la Repubblica a tutelare, garantire e promuovere l’uguaglianza dei cittadini rispetto ad alcuni beni fondamentali, come la libertà, il lavoro, la salute, la sicurezza, l’istruzione e la cultura. Ma quali sono i servizi che garantiscono il diritto alla cultura, in un paese dove le barriere all’accesso sono ancora altissime e la partecipazione disegna mappe di straordinaria disuguaglianza? Come si individuano, che cosa fanno, come funzionano? O, meglio, come si progettano, come si costruiscono, come se ne potenzia l’impatto e l’efficacia? Il manuale di Annalisa Cicerchia parte da queste domande, esplora i bisogni che la cultura e le arti cercano di soddisfare e suggerisce alcune soluzioni che permettano di generare benefici duraturi per il maggior numero possibile di persone. Il testo, che fornisce al lettore alcuni strumenti preziosi per capire come funzionano le organizzazioni culturali, si rivolge agli operatori della cultura e a chi desidera lavorare in questo mondo, e a chi è convinto che dall’arte, dalla musica, dallo spettacolo, dalla memoria possano scaturire benefici straordinari da rendere accessibili a tutti.
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ABC delle figure nei libri per ragazzi. Ediz. a colori

Vassalli, Paola
Editore: Donzelli
Reparto ARTE
Sottoreparto DESIGN, MODA e ARTE INDUSTRIALE
Per saperne di più su Alice, che non sa cosa fare di un libro senza figure, e dei tanti volti di Pinocchio, ma anche di Piccolo blu e Piccolo giallo, che con un abbraccio si trasformano in Piccolo verde. Di Max e i suoi mostri selvaggi, per scoprire come domarli fissandoli nei terribili occhi gialli, e poi di Rose Blanche e Otto, l'orsacchiotto, entrambi vissuti in un secolo difficile, e ancora, e ancora… In queste pagine Paola Vassalli costruisce un vero e proprio abbecedario dei libri illustrati e degli artisti. Da Roberto Innocenti a Lorenzo Mattotti, da Leo Lionni a Tomi Ungerer, da Chiara Carrer a Beatrice Alemagna, da Etienne Delessert a Maurice Sendak, si compone, di lettera in lettera, dalla A alla Z, un itinerario in cui le parole e le immagini sono come sassolini sapientemente seminati per seguire le tracce all'apparenza sparse e incoerenti della grande illustrazione per ragazzi dalla metà del Novecento a oggi, fra Europa e America. L'alfabeto di Paola Vassalli ricompone in una tessitura unitaria un complesso di storie, di personaggi e di illustrazioni che potrebbe apparire per certi versi magmatico. La cifra originalissima di questo libro si esprime proprio nella capacità di trovare connessioni inattese, un filo comune tra gli artisti, i loro personaggi, le loro vite, e ricomporre una «storia». Ogni lettera rinvia a personaggi e parole chiave attraverso i quali il lettore è accompagnato nella biografa degli artisti scelti, in forma di alfabeto appunto, dove i segni si trasformano in lettere per raccontare tutte le storie, con o senza parole, per piccoli e grandi lettori. In questo modo il personaggio si specchia nell'artista, e viceversa. Età di lettura: da 6 anni.
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Le città del mondo

Affinati, Eraldo
Editore: Gramma Feltrinelli
Reparto VARIA
Sottoreparto VIAGGI E VACANZE
Le città del mondo è un libro che appassiona sin dalle prime righe, un labirinto magico nel quale si è felici di perdersi. «Queste sono le città che ho conosciuto e nelle quali, come scrisse il poeta, mi sono rimescolato. Perché ho avuto bisogno di vederle coi miei occhi, toccarle con le mani, essere presente sul luogo delle operazioni, prima di scriverne?» «Ho sempre pensato che Affinati scriva e legga in movimento. I suoi libri sono sempre quelli di un pellegrino che nel toccare e guardare i luoghi ne percepisce la densità morale.» - Giulio Ferroni «La fede di Affinati nei confronti della letteratura non ha oscillazioni.» - Giorgio Ficara Quante sono le città della nostra vita, e che cosa rappresentano? Questo libro è un viaggio nel tempo e nello spazio: dagli angeli sulle rovine di Bruxelles al sole elettrico di Battipaglia, dalla stanza dei bottoni di Washington alla madre dell’Italia infeconda di Veio, dai tizzoni bruciati di Volgograd alle sapienze perdute di Atene. Eraldo Affinati è un maestro della toponomastica lirica. Ha raccolto trecento città del mondo: conosciute, sognate, inventate, tutte descritte ed evocate in brevi ritratti di grande concisione fantastica e affettuosa adesione sentimentale, nei quali i lettori potranno riconoscere le proprie stesse preferenze e idiosincrasie, in un gioco di riflessi capace di favorire e moltiplicare le connessioni interiori. Ogni descrizione di città è un romanzo in miniatura. Ogni sezione è introdotta da un corsivo che racconta una città-guida: Charkiv, sconvolta dal recente conflitto russo-ucraino, nel fantasma della Seconda guerra mondiale; Venezia, segnata dal dolore della bellezza; Roma, caput mundi . Ci si può perdere nella polvere mesopotamica di Babilonia, tra le galline senza cresta di Acchiappa-citrulli, sulle tracce di Anguilla a Yuma, nei promontori di Rosberg a Fulgor. Il prologo è a New York, matrice urbana della modernità sfregiata e ricostruita, città simbolo con una costante vocazione alla decadenza; l’epilogo invece è a Gerusalemme, in grado di riassumere, nella sua storia splendida e drammatica, tutti i grovigli irrisolti del mondo.
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La grande guerra del Peloponneso. 447-394 a.C.

Canfora, Luciano
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
La democrazia imperiale ateniese mirava al dominio commerciale nel Mediterraneo: donde la catena di conflitti in cui si impegnò contro i ‘barbari’, contro i Greci, contro i suoi stessi alleati. L’oligarchia spartana non accettava di vedere scosso il proprio tradizionale predominio. Gli Ateniesi pretendevano di esportare la democrazia imponendola con la forza innanzi tutto ai propri alleati. Gli Spartani proclamavano di portare la libertà ai Greci oppressi da Atene. La guerra – scrisse Tucidide – era inevitabile. Tutto era incominciato con la sfida ateniese a sostegno della rivolta antipersiana dei Greci d’Asia e con la risposta, vent’anni dopo e in grande stile, da parte del Gran Re volta a sottomettere, oltre ai Balcani, la penisola greca. E tutto sembrerà concludersi circa un secolo dopo con la «pace del Re». Una pace imposta ai Greci dalla Persia per il tramite della potenza militare spartana, cui l’aiuto del Gran Re aveva consentito di sconfiggere Atene. Il Gran Re lasciava intendere che solo il suo predominio avrebbe portato la pace ai Greci. E i Greci, finché non affiorò alla storia il regno macedone, la accettarono. Non a torto Arnold Toynbee definì la guerra tra Sparta e Atene «suicidio della Grecia classica». Una vicenda esemplare.
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Il pericolo di essere sana di mente

Montero, Rosa
Editore: Ponte alle grazie
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Esiste un legame tra il processo creativo e l'instabilità mentale? I grandi geni sono più predisposti a soffrire? «Proprio di questo parla il libro che avete fra le mani. Del rapporto tra la creatività e una certa stravaganza. Dell'eventualità che la creazione abbia qualcosa a che fare con l'allucinazione. O della possibilità che essere un artista ti renda più incline allo squilibrio mentale, come si è sospettato dall'inizio dei tempi». Attingendo alla sua esperienza personale e alla lettura di numerosi libri di psicologia, neuroscienze, letteratura e memorie di grandi autori di diverse discipline, Rosa Montero ci offre uno studio appassionante sul legame tra arte e follia. E lo fa condividendo numerose e sorprendenti curiosità sul funzionamento del nostro cervello quando creiamo, scomponendo ed esaminando a uno a uno tutti gli aspetti che influenzano questo strambo processo, come un detective pronto a risolverei pezzi sparsi di un'indagine. Il pericolo di essere sana di mente riflette in modo scanzonato e intelligente su cosa vuol dire essere un artista, cosa c'è dietro alla nascita dell'ispirazione, e soprattutto sul prezzo da pagare per convivere con l'esplosione della creatività, perché «l'opera si aggira sempre intorno a te, così come si aggira la follia. La questione è sapere chi finirà per vincere».
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Scritto per te. La grande storia dei bambini che ispirarono i più famosi personaggi di ogni tempo

Petit, Cristina
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Guardando con attenzione i più grandi libri per bambini, dall’Ottocento ai giorni nostri, si scoprirà un dettaglio in comune: sono stati scritti per bambini. Veri, in carne e ossa, con occhi scintillanti, orecchie attente e manine appiccicose. Sono a volte storie ispirate proprio da loro, da figli e figlie degli autori e delle autrici, avventure magari nate da racconti attorno al fuoco o accanto al letto, da pomeriggi in barca e vacanze di famiglia. Altre volte sono state create per la necessità più prosaica di mantenerli, quei figli, dando fondo al proprio ingegno per racimolare qualche soldo, per poi ritrovarsi con un capitale non solo economico, ma di immaginazione. Così le vicende personali e professionali degli scrittori più amati dai bambini – da James Barrie a Judith Kerr, da Beatrix Potter a Maurice Sendak – e quelle dei loro personaggi si intrecciano, si richiamano e si completano: Babar e Long John Silver, Tarzan e Spotty, Winnie the Pooh e Barbapapà, e mille altri si susseguono sulla pagina insieme ai loro ispiratori, per svelarci le avventure più varie, famigliari e storiche, dietro alla loro creazione e al loro successo. Il viaggio nel tempo che Cristina Petit intraprende in queste pagine è ricco, documentato, appassionante. Riscopre lettere, memorie, documenti, ricostruisce con empatia e vivacità narrative le trame di molte vite e di diverse epoche. E di pagina in pagina disegna una vera e propria dimensione alternativa della storia della letteratura per l’infanzia: quella che nasce dallo sguardo stesso dei bambini.
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Come usare al meglio ChatGPT

Albanesi, Roberto
Editore: Tecniche nuove
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA
Nel panorama dei molti libri usciti sull'argomento, questo libro su distingue perché non parla di intelligenza artificiale al futuro, ma evidenzia opportunità e limiti dell'attuale versione di Chatgpt, soffermandosi soprattutto sui risultati più sorprendenti che coinvolgono testo, audio e immagini. Un testo che in poche ore permetterà di inserire questo straordinario strumento nel proprio studio, nel proprio lavoro e, perché no, nei propri hobby. Grazie alla sua estrema concretezza, il manuale è orientato a tutti coloro che usano quotidianamente un computer e, probabilmente, a quelli che vi si avvicineranno proprio perché Chatgpt "rende le cose più facili".
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L'amore necessario. La forza che muove il mondo

Veneziani Marcello
Editore: Marsilio
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Nella società del disamore, del narcisismo e dei desideri egoistici illimitati, in cui «Io ama Io» e contano solo la tecnica e il mercato, non resta che ricominciare dall’amore, oltre se stessi. Dopo aver affrontato la disperazione assumendola come punto di partenza anziché d’arrivo, dopo aver smascherato la cappa che incombe sulla nostra società, soffoca la libertà, la dignità e l’intelligenza e ci rende scontenti, Veneziani approda alla sfida più ardua: indicare una via d’uscita dalla solitudine e dal nichilismo, che faccia ritrovare la gioia di vivere e di essere al mondo, in armonia con l’universo e la nostra anima. Pagine vitali e suggestive, in cui si intrecciano esperienze, storie e riflessioni, con intelletto d’amore. «Quando avverti che tutto sta crollando, non resta che ripartire da ciò che salva, che genera, che unisce, che origina. Dall’amore necessario. Amare è prediligere, aver cura, volere il bene, per sempre. Amare persone, mondi, natura, principi e visioni. Amore dell’essere, rispetto a chi insegue la tentazione del non essere».
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Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall'età liberale ai nostri giorni

Deplano, Valeria ; Pes, Alessandro
Editore: Carocci
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Il colonialismo si è intrecciato con la storia d'Italia dall'Ottocento alla Seconda guerra mondiale e ha proiettato la sua ombra anche nel periodo repubblicano, fino ai giorni nostri. Muovendo dal più recente dibattito storiografico, il volume ricostruisce per la prima volta in maniera sistematica e sintetica la storia dell'espansionismo italiano in Africa in età liberale e durante il ventennio fascista e ripercorre le vicende delle sue eredità e implicazioni nell'Italia del secondo Novecento e del XXI secolo. Si raccontano non solo i progetti politici, le relazioni diplomatiche, le operazioni militari, le violenze dell'occupazione, le leggi razziste, ma anche i movimenti di persone da e per l'Africa e il modo con cui la scuola, i libri, i film, la scienza e i monumenti hanno reso possibile l'espansione, contribuendo a costruire immaginari che influenzano ancora oggi le vite di milioni di donne e di uomini.
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Contro le donne. Lo stupro come arma di guerra

Oksanen, Sofi
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
«In Ucraina, la violenza sessuale è parte integrante del genocidio. In politica interna, la misoginia è uno strumento utilizzato dal Cremlino per impedire l’ascesa al potere delle donne. In politica internazionale, è uno strumento dell’imperialismo russo». Dal suo ingresso a Berlino nel 1945 all’invasione dell’Ucraina, l’esercito russo ha fatto delle violenze sulle donne e dello stupro una vera e propria arma di guerra. Un pamphlet, come lo ha definito «Le Monde», «scintillante di rabbia», da una delle maggiori scrittrici d’Europa. Nell’Estonia invasa dai sovietici, la zia di Sofi Oksanen fu prelevata e interrogata per tutta una notte. Dopo quell’esperienza non avrebbe più parlato. Oksanen parte dalla storia di questa donna per affrontare i crimini sistematici compiuti dai soldati russi nel corso della guerra in Ucraina. Una denuncia che lascia emergere un quadro inquietante, nel quale un vero e proprio tentativo di genocidio si fonde con la volontà di Putin di fare della misoginia uno strumento chiave del suo sistema di potere. Un mezzo per tessere alleanze internazionali, al punto da costituire una minaccia ai diritti delle donne e delle minoranze nel mondo.
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Cucina vegetale da paura. Ricette, tecniche e preparazioni per tutti

Di Sotto, Fabiola
Editore: Vallardi A.
Reparto VARIA
Sottoreparto CUCINA
Più di 110 ricette di piatti e preparazioni 100% veg. «Questo libro nasce dal desiderio di condividere la mia cucina vegana con voi, perché bastano pochi trucchi e la ricetta giusta per mettere in tavola piatti veg facili, nutrienti e golosi per tutta la famiglia. Ho messo in queste pagine tutta la mia esperienza e il mio amore per la ricerca culinaria. Scoprirete che con i legumi si può fare qualunque cosa, dagli gnocchi alla crema spalmabile al cioccolato, mentre la loro acqua di cottura è un ottimo sostituto degli albumi montati a neve e vi farà ottenere dolci e meringhe da veri chef! Dai piatti di base golosi e ricchi di proteine adorati dai bambini ai lievitati, dai piatti speciali agli insaccati, questo libro è per chiunque abbia voglia di riscoprire i piatti della tradizione in chiave vegetale, ma soprattutto di sperimentare, conoscere, godere insieme della buona cucina!» (Fabiola Di Sotto) Sapevi che con i legumi si può fare di tutto – dalla crema al cioccolato alle meringhe, dalle polpette all’irresistibile focaccia? E che con soli ingredienti veg puoi preparare una cena gourmet ma anche piatti veloci e completi per tutta la famiglia senza rinunciare alla bontà della tradizione? Dalla mamma veg tra le più amate del web, un libro completo e golosissimo all’insegna del gusto 100% vegetale e con tante opzioni senza glutine per navigare non solo colazione, pranzo e cena ma anche le occasioni speciali. Unendo sapientemente scienza culinaria e ricette di casa, Fabiola Di Sotto, in arte Fabiolavegmamy, ha creato un ricettario ricco di primi, secondi, piatti unici, dolci e tante utili preparazioni di base.
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Questa terra è nostra da sempre. Israele e Palestina

Marzano Arturo
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Tra israeliani e palestinesi chi ha torto e chi ha ragione? Chi sono i ‘buoni’ e chi i ‘cattivi’? Gli israeliani, che ‘da vittime si sono trasformati in carnefici’? O i palestinesi, che ‘non vogliono altro che distruggere Israele’? E quando comincia il conflitto? A fine Ottocento, con la nascita del sionismo, negli anni Venti del Novecento o nel 1948, quando Israele viene attaccato dai paesi arabi ‘con l’obiettivo di annientarlo’, o quando si verifica la ‘pulizia etnica dei palestinesi’? E perché la pace non è mai stata raggiunta? Si tratta di un ‘odio atavico’ che rende questo conflitto ‘insanabile’ oppure è solo questione di tempo e la pace sarà a portata di mano? Questo libro vuole provare a rispondere a tutte queste domande, mettendo in discussione una serie di luoghi comuni, la stragrande maggioranza dei quali del tutto errati. L’obiettivo è presentare la realtà di Israele/Palestina nella sua complessità, con l’ulteriore ambizione di farlo in modo semplice, senza tuttavia cadere nel semplicismo. Solo comprendendo le legittime rivendicazioni delle due parti è possibile orientarsi lungo le tante vicende, spesso violente e dolorose, che costituiscono la storia del conflitto.
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Affrontare la demenza. Una guida per familiari e caregiver

Harrison, Thomas F.
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto MEDICINA e VETERINARIA
Con il rapido aumento delle aspettative di vita, la quantità di persone che vivono abbastanza a lungo da essere affette da Alzheimer e da altre forme di demenza è cresciuta in maniera significativa. Questo comporta che un numero sempre maggiore di figli adulti si occupi di genitori che stanno perdendo la memoria e la capacità di rapportarsi con il mondo. Questo libro si concentra sulla dimensione onnipervasiva della malattia nelle persone che cercano di gestire un parente affetto da demenza. È stato concepito per aiutare ad affrontare la nuova situazione in cui si trova la famiglia, con l’obiettivo di riconsiderare il ruolo di chi si prende cura, in modo da ridurre lo stress e fornire un aiuto migliore al paziente, cercando al tempo stesso di non compromettere la qualità della vita di tutto il nucleo familiare. Con competenza e precisione gli autori hanno scritto un libro utile sia ai familiari e ai caregiver di persone con demenza sia agli operatori specialisti del settore.
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Breve storia della Corea. Del Sud e del Nord

Cha, Victor D. ; Pacheco Pardo, Ramon
Editore: Salani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Corea: la storia di due nazioni nate da un unico paese il passato, il presente e il futuro di due stati al centro dell'attenzione mondiale. Dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri. È una delle civiltà più antiche, cuore di una cultura dalla forte appartenenza, eppure dal 1953 la Corea è un Paese diviso. La Corea del Sud è una democrazia vivace: patria della tecnologia, ospita una società che, dal K-pop al cinema all’industria della moda, è diventata di interesse globale. La Corea del Nord, invece, è governata da uno dei regimi più autoritari del pianeta: è uno Stato povero in una regione ricca, noto soprattutto per il culto della personalità che circonda la famiglia Kim. Eppure, entrambe le Coree condividono la stessa storia, un filo che si snoda dalla fine del XIX secolo passando dall’occupazione giapponese alla divisione della guerra fredda, e tiene legati i due Paesi fino ai giorni nostri. Gli autori si muovono fra passato e presente e ricostruiscono le circostanze che hanno portato un’unica nazione ad avere due destini completamente diversi. Come è riuscita una piccola penisola, stretta fra le più grandi potenze internazionali, a diventare simbolo di avanguardia, resilienza e dinamismo? Un saggio per scoprire i legami e le ostilità di due Paesi in lotta da decenni, ma anche il racconto di un popolo orgoglioso e resistente, prima in lotta e poi diviso, che non ha mai smesso di interrogarsi sui delicati equilibri da cui dipende l’unificazione. E soprattutto, un viaggio attraverso il mosaico di tradizioni e complessità che rendono la Corea del Nord e la Corea del Sud diverse da qualunque altro posto al mondo.
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Gaza davanti alla storia

Traverso, Enzo
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Israele viene solitamente descritto come un’isola democratica in mezzo a un oceano oscurantista e Hamas come un esercito di belve assetate di sangue. La storia sembra tornare al XIX secolo, quando l’Occidente perpetrava genocidi coloniali in nome della sua missione civilizzatrice. I suoi presupposti essenziali rimangono gli stessi: civiltà contro barbarie, progresso contro intolleranza. Accanto alle dichiarazioni di rito sul diritto di Israele a difendersi, nessuno menziona mai il diritto dei palestinesi a resistere a un’aggressione che dura da decenni. Ma se in nome della lotta all’antisemitismo viene scatenata una guerra genocida, sono i nostri stessi orientamenti morali e politici a offuscarsi. A uscirne minati sono i presupposti della nostra coscienza morale: la distinzione tra bene e male, oppressore e oppresso, carnefici e vittime. L’attacco del 7 ottobre è stato atroce, ma deve essere analizzato e non solo condannato. E dobbiamo farlo chiamando a raccolta tutti gli strumenti critici della ricerca storica. Se la guerra a Gaza dovesse concludersi con una seconda Nakba, la legittimità di Israele sarebbe definitivamente compromessa. In tal caso, né le armi americane, né i media occidentali, né la memoria distorta e oltraggiata della Shoah potranno riscattarla.
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Atlante storico. Dal Novecento ai giorni nostri

Fabbri, Dario
Editore: Gribaudo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dall’illusione della Belle Époque alla sfida odierna fra Cina e Stati Uniti. Nel mezzo, oltre un secolo di intrecci e storia, eventi che hanno segnato la collettività intaccandone la cultura, il modo di pensare e di comportarsi. Un atlante di grande formato, riccamente illustrato, corredato dai testi sempre puntuali e illuminanti di Dario Fabbri, fra i massimi esperti di geopolitica in Italia. Un libro che getta nuova luce sugli eventi che pensavamo di conoscere ma che forse non abbiamo mai approfondito con una chiave critica contemporanea: la Prima Guerra Mondiale, gli eventi che hanno portato alla Seconda, l’alba e il dipanarsi della Guerra Fredda e ancora il mondo unipolare e gli equilibri (o disequilibri) degli ultimi decenni. Ai testi di Fabbri fanno da contrappunto circa 70 carte che rendono i concetti ancora più intuitivi e immediati.
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Intelligenza artificiale. Farsi le domande giuste, capire gli scenari futuri e usare in modo smart l'IA generativa

Bezzecchi, Emanuele
Editore: Vallardi A.
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Una roadmap per rispondere a tutti gli interrogativi sull'IA e sfruttare al meglio (e senza paura) le potenzialità di questa tecnologia Intelligenza artificiale: ispira meraviglia, incute timore… Ma cosa dobbiamo aspettarci? Da sempre le macchine sono più efficienti degli umani nel fare calcoli, mentre ciò che distingue l'umano è la sua capacità di pensare in maniera originale e utilizzare le parole per esprimere le proprie idee. Almeno finora. Adesso che questa distinzione si sta facendo più sottile, è necessario capire che cos'è e di che cosa è capace l'IA generativa. Emanuele Bezzecchi, esperto di IA e Open Innovation, ci guida con un linguaggio chiaro e accessibile nel capire come è nata e come usarla, quali sono i suoi meccanismi interni e i suoi limiti. Un libro pratico che è la risposta ai tanti quesiti che ci pone oggi la tecnologia, uno strumento agile e aggiornato per capire e affrontare le sfide che il futuro ci riserva. IA generativa: cos'è e come funziona; Embeddings e vettori: come le macchine apprendono e riflettono la società; Transformers, GPT e il ruolo della self-attention; Dating app e quanto si nasconde dietro; Tokens e glitch tokens: domare il linguaggio; Bias, pregiudizi e anomalie dell'IA; Perché ChatGPT è molto più di un'innovazione improvvisa; Reti convoluzionali, kernel e feature; Come l'IA invecchia; Generare testi e immagini: ChatGPT e Midjourney.
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Il conflitto senza fine. Dieci domande sullo scontro che infiamma il Medio Oriente

[Magri Paolo (cur.)]
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Il 7 ottobre 2023 un'operazione del Movimento della Resistenza islamica, meglio conosciuto con il suo acronimo arabo «Hamas», insanguina il territorio israeliano. È un attacco senza precedenti, per la violenza con la quale viene condotto, ma anche per il numero di vittime provocate e di ostaggi catturati. Ed è la miccia che fa deflagrare un conflitto mai sopito. La risposta israeliana, infatti, basata su una massiccia offensiva militare, non tarda ad arrivare: la Striscia di Gaza viene pesantemente bombardata e, dopo poche settimane, attaccata via terra con l'obiettivo di estirpare una volta per tutte Hamas. Oltre ad aver suscitato un inevitabile e fortissimo impatto emotivo, questi drammatici eventi pongono interrogativi cruciali che affondano le proprie radici nella Storia e che oggi non si possono più ignorare. Perché la soluzione dei due Stati non ha mai funzionato? Chi parla a nome dei palestinesi? E se si dovessero delineare oggi i confini di uno Stato palestinese, dove finirebbe Israele e comincerebbe la Palestina? Ma non solo: gli interrogativi riguardano anche il ruolo delle potenze occidentali, da Washington a Bruxelles, di Russia e Cina e, ancor di più, il coinvolgimento di Iran e Hezbollah. Senza dimenticare le implicazioni dell'instabilità geopolitica sui mercati e il rischio di una nuova ondata di terrorismo in Europa. Dieci domande, dieci analisi per provare a capire un conflitto complesso, violento, sfaccettato, che dura da anni e sembra destinato a non avere fine.
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La vita segreta degli elementi. 52 elementi chimici con una storia da raccontare

Harkup, Kathryn
Editore: UTET
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Che siate appassionati o che abbiate conosciuto la tavola periodica solo sui libri di scuola, La vita segreta degli elementi farà sfolgorare la chimica in una luce tutta nuova. Sono in molti a sostenere che tra le cause del crollo dell’impero romano ci sia il piombo: onnipresente tra vini e acquedotti, l’elemento traditore avvelenò lentamente i nostri antenati. È una teoria dibattuta, ma non ci sono dubbi sul fatto che gli elementi chimici influenzino il nostro mondo molto più di quanto pensiamo. Al tungsteno, e alla sua ostinatezza, si devono le prime lampadine che illuminarono le case vittoriane. Il carattere ambivalente del cloro è stato la causa di numerose morti in guerra come di altrettante guarigioni, ed è grazie all’affabilità dello stagno se nel Quattrocento si sviluppò la stampa. E per le banconote degli euro, be’, il merito non può essere che dell’europio. Dietro a un aspetto rigoroso, la tavola periodica nasconde un mondo alquanto movimentato, affollato di vicende strabilianti e intricate relazioni, tra fiammate, esplosioni e mirabolanti passaggi di stato. Più impari a conoscerli, più ti accorgi che ogni elemento possiede un suo carattere: come in una grande famiglia, ci sono lo svitato e il piantagrane, la vecchia diva e l’ultimo arrivato, il tranquillone e il pollice verde, la coppia di inseparabili e i due che è meglio tenere lontani. Kathryn Harkup raccoglie le “vite” uniche di 52 elementi, muovendosi tra aneddoti storici e particolari scientifici con umorismo e chiarezza.
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Un mondo possibile. Dieci idee per cambiare il futuro e la tua vita ogni giorno

Govoni, Nicolò
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Una guida pratica per cambiare il mondo, dentro e fuori di noi. Imparando a non avere paura degli altri, a nutrire una sana fiducia nella naturale bontà del genere umano, chiedendoci sempre il perché, senza accontentarci di facili risposte preconfezionate, impegnandoci a tenere la mente e il cuore aperti. Nicolò Govoni ci racconta la storia di Still I Rise, l’organizzazione umanitaria da lui fondata, e la filosofia a cui si ispira ogni giorno per dimostrarci che tutto è possibile: se anche i bambini che provengono da realtà tra le più difficili del pianeta riescono a essere audaci, ricominciare a sognare e sfidare lo status quo per realizzare quei sogni, che scusa abbiamo noi per tirarci indietro? Le fotografie che quegli stessi bambini hanno scattato ai quattro angoli del globo rappresentano un viaggio nelle loro storie e sono allo stesso tempo un potentissimo incentivo a darci da fare se vogliamo cambiare la nostra, di storia. Acquistando questo libro, contribuisci alla costruzione di una scuola Still I Rise in Italia, che accoglierà bambini svantaggiati.
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Rasputin. L'angelo dell'apocalisse

Lilin, Nicolai
Editore: Piemme
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Dopo il successo di "Putin e Ucraina", Nicolai Lilin ci racconta l'enigma Rasputin, una delle figure più affascinanti, controverse e misteriose della storia russa. Rasputin è stato tante cose: un mistico rozzo ma con grande seguito, un guaritore, un seduttore, un visionario dai tratti profetici, un manipolatore di anime morte, per dirla con Gogol, un abile e furbo stratega. Un "impostore" dalla vita piena di contraddizioni, un arrampicatore sociale, un genio che sapeva parlare al cuore delle persone semplici e non solo. Aveva ai suoi piedi la dinastia dei Romanov. Come ha fatto a diventare l'uomo di fiducia dello zar? Chi era veramente questo contadino semianalfabeta, ma con un carisma straordinario? Lilin ci porta dentro la storia della Russia prerivoluzionaria. Indagando l'uomo e le sue azioni e immergendosi nella vastissima letteratura che lo riguarda, tra fonti storicamente accertate e pure e semplici invenzioni dei suoi apologeti, ci consegna un affresco incredibile della Russia dei primi anni del Novecento. Un paese enorme, in gran parte arretrato, con una dinastia tra le più colte del mondo che presto verrà spazzata via dai moti rivoluzionari dei bolscevichi. La biografia di un personaggio mitico e allo stesso tempo la biografia di un impero sul limitare della decadenza.
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Mostri. Distinguere o non distinguere le vite dalle opere: il tormento dei fan

Dederer, Claire
Editore: Altrecose
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
In un libro generato da un lungo pezzo pubblicato sulla Paris Review nel 2017, mentre nasceva il movimento #MeToo, e subito diventato virale e discusso, Claire Dederer coinvolge i lettori nel chiedersi: come dobbiamo convivere, oggi, con le opere di artisti (ma anche artiste) «mostruosi»? Possiamo e dobbiamo ancora amare le opere di Hemingway, Allen, Polanski, Miles Davis, o Picasso? I geni – che chiamiamo anche «mostri» di bravura – meritano un trattamento speciale? La responsabilità maschile è identica a quella femminile, e che cosa può far deragliare il giudizio quando l’artista è una donna, come nel caso di J.K. Rowling, o di Virginia Woolf? Dederer ammira con coinvolgimento certi film di Polanski ogni volta che li vede, ma non gli concede indulgenze o attenuanti sugli abusi: si può convivere con questa contraddizione? Sono tutte domande protagoniste di questi anni e di quelli che verranno, sui giornali e nei dibattiti in tv, ma anche negli uffici che frequentiamo ogni giorno, a cena con gli amici, e nelle nostre coscienze. Le risposte non sono mai nette, per Dederer, e proprio questo le rende delle risposte preziose e soddisfacenti. Illuminante, onesto e mai così attuale, "Mostri" è un libro scritto come una conversazione con chi legge, ricco di divagazioni interessanti, che aiuta a pensare e a discutere. Prefazione di Giulia Siviero.
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Il canto del mare. I miei viaggi in compagnia delle balene

Cunningham Doreen
Editore: Einaudi
Reparto TEMPO LIBERO
Sottoreparto GUIDE, CARTE e ATLANTI
Ogni autunno le balene grigie si trasferiscono dall’oceano Artico alle lagune costiere del Messico per dare alla luce i loro cuccioli. Pochi mesi dopo, alla fine dell’inverno, mamme e figli intraprendono il viaggio di ritorno insieme. Fra i tanti pericoli e la minaccia di temibili predatori come le orche assassine, quello delle balene grigie è uno dei percorsi migratori più lunghi per un mammifero, con un totale di oltre quindicimila chilometri. «Quasi due giri a nuoto intorno alla luna», come osserva Doreen Cunningham quando una notte legge per caso un articolo online su questi cetacei. È un periodo difficile per lei, che ha dovuto lasciare Londra, il suo lavoro di giornalista, la sua vecchia vita. Dopo una sfibrante battaglia legale per l’affidamento del figlio Max, si ritrova senza un soldo, confinata sull’isola di Jersey, dove è cresciuta, ospite di una casa rifugio per madri single. Colpita dal coraggio delle mamme balene, quella notte davanti al computer Doreen avverte dentro di sé una nuova forza e ha un’idea: insieme al piccolo Max seguirà la migrazione delle balene grigie dal Messico all’Artico. Forse è un’impresa folle, soprattutto perché Max ha solo due anni, ma Doreen è determinata: chiede e ottiene un prestito, prepara tutto, dall’itinerario ai pannolini, e via, si parte! Prima tappa Los Angeles per raggiungere poi la Baja California e puntare verso nord, passando per Palos Verdes e la baia di Monterey, Depoe Bay e le isole San Juan, con il desiderio di avvistare le balene a ogni tappa, di riuscire a farle avvicinare (e magari accarezzarle!) e accompagnarle fino alle acque dell’Artico. Ed è proprio all’estremo nord che Doreen segretamente vuole tornare. Anni prima, infatti, aveva condotto una ricerca a Utqiagvik, in Alaska, dove aveva trascorso alcuni mesi indimenticabili. Qui si era unita a una grande famiglia di cacciatori iñupiat e ne aveva seguito le attività, imparando a conoscere la loro antica cultura e il loro rapporto speciale con la magnifica e misteriosa balena artica, uno dei pochi mammiferi in grado di emettere versi che assomigliano a un vero e proprio canto. Laggiù, in un luogo tanto affascinante quanto pericoloso, Doreen si era sentita straordinariamente viva, in perfetta sintonia con la natura. E aveva incontrato l’amore. Tra memoir e nature writing, esplorazioni avventurose e importanti riflessioni sullo stato del nostro pianeta e ciò che sta portando alla sua distruzione, “Il canto del mare” è un’emozionante storia vera di coraggio e resilienza.
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Kalashnikov. Dal Vietnam all'Ucraina, in un'arma la storia del secolo crudele

Quirico, Domenico
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Dal Mozambico a Gaza, passando per Somalia, Congo, Siria, Cecenia e Ucraina, Domenico Quirico, storico inviato di guerra dai fronti più pericolosi del pianeta, ci guida nel cuore nero della violenza, in quelle terre dove il fucile d’assalto sovietico distingue chi ha il potere da chi non ce l’ha, regola la facoltà di uccidere e il diritto di restare vivi, e mentre si fa strumento del male che vince sul bene cambia il corso della storia. «Questo non è un libro su un’arma. Questo è un libro sul Male», ci avverte Domenico Quirico e fin dalle prime righe spazza via ogni equivoco. Arrivati alla fine, del kalashnikov come arma non sapremo molto di più di quanto già sappiamo: tre chili scarsi di ferro e legno, lo può imbracciare chiunque, è capace di resistere a tutto – sabbia, fango, gelo, calure da deserto – e se si rompe bastano quaranta dollari per ricomprarne un altro. Del male, invece, quello che nasce con la Guerra fredda e arriva fino a noi, che fa soffrire, infligge violenza, si arroga il potere assoluto di dare la morte, conosceremo le tante forme. Di quel male che crea zone franche dove affermare che uccidere è permesso e a volte persino meritorio, il kalashnikov è lo strumento diabolicamente perfetto: così facile da usare che può trasformare anche un bambino in un killer, è l’arma che ha fatto più morti nella storia dell’umanità, che ha reso la violenza democratica, simbolo di rivolta, icona di tutte le guerre, mezzo per compiere massacri e genocidi, giocattolo crudele di combattenti di ogni sorta, guerriglieri, trafficanti, jihadisti, mafiosi, criminali sperimentati e giovani delinquenti in cerca di consacrazione. Per loro che si oppongono all’ordine del mondo è la morte, e non la vita, a rappresentare la vera certezza.
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Chi vince non sa cosa si perde. Agonismo. Gioco. Guerra

Bartezzaghi, Stefano
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
È da quasi mezzo secolo ormai che ci hanno insegnato ad amare la competizione. Hanno però omesso di specificare se la competizione vada intesa come gioco, come sport, come concorrenza o come guerra. Nel frattempo la distinzione è ancora possibile giacché sulla scena occidentale è tornata la guerra. Lo stesso gioco si è peraltro fatto crudele e la scena di alcune delle più ammirevoli e anzi gloriose campionesse olimpiche che hanno puntato il dito sui problemi di salute mentale che lo sport ormai arriva a comportare non può non impressionare chi desideri dello sport conservare una visione sostanzialmente gradevole. Tra questi ultimi cultori dell'illusione (in-lusio) vi è l'autore del libro, Stefano Bartezzaghi, che negli ultimi anni ha così cercato di verificare se le sue idee sul gioco abbiano ancora a che fare con il mondo contemporaneo. Gli si è di conseguenza parato davanti il tema dell'agonismo, nelle sue diverse incarnazioni: nel gioco, nello sport, nella società, nell'economia e nelle relazioni internazionali.
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Il giardino contro il tempo. Alla ricerca di un paradiso comune

Laing, Olivia
Editore: Il saggiatore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Olivia Laing ha quarantadue anni quando diventa proprietaria per la prima volta di un giardino. È un giardino trascurato da tempo, come sembrano indicare i nodi dei rampicanti che coprono i mattoni rossi, gli alberi da frutto marcescenti e le rose dai colori sbiaditi. Fino a quel momento, la sua aspirazione botanica si era manifestata solo in un sogno ricorrente: una porta che conduce verso un luogo sconosciuto, in cui lei, priva di peso, si ritrova ad abitare un territorio nuovo, ricco di potenzialità. Nella realtà, il lavoro di cura di questo spazio recintato nel Suffolk assume i contorni di un cambiamento. È lei stessa a raccontare questi anni di rinascita e di scoperta – in cui sperimenta la consolazione e la soddisfazione del giardinaggio, ma anche la fatica di ricostruire un tempo immortale, distrutto dalla promessa tradita di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre. Muovendosi tra giardini reali e immaginari, dai versi di Milton alle elegie di John Clare, da un rifugio di guerra in Val d’Orcia alla fertile visione di un Eden totale di William Morris, Olivia Laing scopre che tra le aiuole di narcisi e il rosmarino esistono avamposti ribelli e si nascondono i sogni comuni di tutta l’umanità. "Il giardino contro il tempo" è un libro sui paradisi perduti e su quelli riconquistati, su ciò che abbiamo fatto e possiamo ancora fare per il nostro mondo: un'opera che trabocca di vita, di polline, di canti di uccelli e di curiosi semi selvatici.
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Fuorimoda! Storie e proposte per restituire valore a ciò che indossiamo

Ward, Matteo
Editore: De Agostini
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Quand’è che i vestiti hanno iniziato a essere un problema? Probabilmente nel 1678, quando il Re Sole decretò che da quel momento in poi sarebbero andati fuorimoda. Assieme al proprio ministro Colbert inventò le “stagioni”, con una mossa che spinse i nobili follower a rinnovare il proprio guardaroba almeno due volte l’anno, garantendo continui flussi di denaro alle casse statali. Da quell’innesco prese a formarsi l’ingranaggio perfetto che conosciamo oggi, da cui sembra impossibile sfuggire, che arriva a produrre oltre cento miliardi di capi all’anno, per la gran parte realizzati a prezzi stracciati e destinati nel giro di poco tempo a finire dimenticati in fondo ai nostri armadi o gettati via. Un sistema perfetto per pochissimi, ma insostenibile per tutti gli altri. Lo ha drammaticamente dimostrato il crollo del Rana Plaza, in Bangladesh, dove oltre mille operaie e operai tessili sono morti, perché costretti a lavorare in un edificio pericolante. La moda non poteva e non può fermarsi. Ma come può avere senso continuare così? Partendo da questa domanda Matteo Ward ci guida in una ricognizione attraverso l’insostenibilità del sistema moda contemporaneo, i quattro pilastri su cui poggia e sui quali possiamo far leva per contribuire a tracciare scenari migliori. Una prima possibile via di uscita alla portata di tutti? Dare ai vestiti lo stesso valore che diamo al cibo, perché una maglietta e un pezzo di pane provengono dalle stesse fonti essenziali ed entrambi hanno un impatto sul nostro organismo. Acquistare solo ciò che ci serve (o quasi), consumare meno e meglio, scegliere con consapevolezza, pretendere, per quanto possibile, maggiore chiarezza su ciò che compriamo, far sentire la nostra voce come consumatori e come cittadini. Fuorimoda! è un viaggio tra le strade di un’industria tentacolare, in cui Ward si rivolge sia a chi acquista, sia a chi i vestiti li crea, alla ricerca di soluzioni percorribili per catalizzare un processo di cambiamento. Per restituire al fashion design il potere di partecipare e preservare la varietà del mondo, per riscoprirne la bellezza e comprendere che una moda responsabile non è un’opzione per pochi, ma una necessità di tutti.
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La biodiversità spiegata alle bambine e ai bambini. Un viaggio alla scoperta del nostro pianeta

Masiero Giulia; Carraro Mattia; Peterle Giada (cur.)
Editore: Becco Giallo
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Divulgazione
Salire in montagna, attraversare un bosco di pianura, perdersi nelle colline, scoprire le zone umide, correre a perdifiato lungo la costa per poi tornare in città con una nuova consapevolezza: la Biodiversità è un meraviglioso sistema fatto di persone, animali, piante, funghi, microrganismi e un sacco di altre cose ancora. Una moltitudine di esseri viventi in equilibrio dinamico fra loro, da conoscere e tutelare. Un patrimonio inestimabile per il pianeta e per la nostra stessa esistenza. Età di lettura: da 6 anni.
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Intelligenza artificiale. 10 ambiti della nostra vita che stanno cambiando per sempre

[Internazionale (cur.)]
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE ESATTE E NATURALI
Il progresso tecnologico e digitale degli ultimi decenni ha rappresentato, nel bene e nel male, una delle rivoluzioni più importanti nella storia degli esseri umani. E molti cambiamenti stanno avvenendo in tempi talmente stretti da rendere spesso difficile capire in che direzione stiano andando la tecnologia e l’innovazione. Ma a che punto è oggi l’intelligenza artificiale? E come cambierà la nostra vita nei prossimi anni? Il quarto volume della collana “parole chiave” – nata dalla collaborazione tra BUR e la rivista “Internazionale” – si propone di approfondire il tema dell’IA e la sua crescente influenza sulla società attraverso una selezione di contributi inediti in Italia provenienti dalle principali e più autorevoli testate del mondo. Il risultato è una panoramica dettagliata delle sfide, delle prospettive e dei rischi legati all’intelligenza artificiale in vari ambiti: dal lavoro alla privacy, dalla salute alla geopolitica, dai diritti all’ambiente, questo volume propone non solo una riflessione teorica sulle tecnologie emergenti, ma una guida attraverso storie concrete per comprendere il ruolo cruciale che l’innovazione tecnologica sta assumendo – e assumerà sempre più – nella nostra vita, plasmando il nostro mondo in modi nuovi e inaspettati.
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Imparare a vivere

Ferraris, Maurizio
Editore: Laterza
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
È da un inciampo che il filosofo Maurizio Ferraris parte per ragionare attorno all’esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere. Vivere, sopravvivere, previvere, convivere sono le stazioni attraverso cui questo libro ci fa passare per riflettere su un mélange di argomenti che ruotano attorno alla vita e a come si possa imparare a vivere. Se lo spunto è una battuta d’arresto accidentale, capillare, profonda e non casuale è la considerazione della propria intera esistenza, della piega che ha preso nel tempo. Nel momento in cui ci si ferma, la galassia di sentimenti e risentimenti che emergono è fatta dalla memoria delle cose vissute nel passato, nel proprio intimo, attraverso gli altri, intrecciata alle cose apprese anche attraverso la vita scritta, i libri, la letteratura. Da Montaigne a Heidegger, da Nietzsche a Derrida, da Proust a Yourcenar, da Fitzgerald a Hemingway: tutto questo e altro ancora è precipitato in questo libro unico, emozionante e ricco di riflessioni.
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Il tenero narratore e altri saggi

Tokarczuk, Olga
Editore: Bompiani
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
La complessità del mondo contemporaneo e la crescente interconnessione dell'umanità richiedono oggi un nuovo modo di raccontare la realtà. Olga Tokarczuk ci propone in questo libro quasi un manifesto della sua poetica innovativa. Una straordinaria testimonianza dell'attività di scrittrice, che le è valsa il premio Nobel, e dell'anima di attivista impegnata su numerosi temi sociali e ambientali. Il tenero narratore è un inno al ruolo cruciale della letteratura. Scrittori e scrittrici occupano una posizione privilegiata: sono esploratori e artigiani che lavorano con frammenti della realtà, impegnati a svelarne una portata più ampia e aperta. Tokarczuk invita a liberarsi dai vincoli del proprio io narrante per abbracciare una voce nuova, che combini l'impersonalità con una dolce tenerezza. Già, la tenerezza, che è la forma più modesta di amore eppure la più potente, perché ci fa rivolgere lo sguardo oltre noi stessi, verso gli altri esseri umani, gli animali e la natura, nella consapevolezza di un destino comune. Completano questa raccolta di scritti una riflessione sull'importanza dei traduttori, che nel nostro mondo interconnesso svolgono il compito vitale di far circolare idee e conoscenza, e un resoconto molto intimo sul periodo dei lockdown dovuti al Covid, in cui l'autrice condivide paure e speranze per il futuro.
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Le emissioni segrete. L'impatto ambientale dell'universo digitale

Sissa, Giovanna
Editore: Il mulino
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto SCIENZE DELLA TERRA e DELLA VITA
È possibile una transizione digitale che sia anche ecologica? La risposta può essere affermativa solo se impariamo a comprendere i costi ambientali dei sistemi digitali, intelligenti o meno, che permeano la vita contemporanea e quelli di ciò che ne consente il funzionamento: le infrastrutture di telecomunicazione e i data center. La consuetudine con gli oggetti digitali ci rende insensibili al loro impatto in termini di emissioni di gas serra, consumi di energia elettrica, sfruttamento di risorse non rinnovabili e produzione di rifiuti elettronici, impronte che spesso restano «segrete», invisibili ai nostri occhi, perché il settore digitale non si è mai preoccupato davvero di evitarle e ridurle. Un libro contro i luoghi comuni per chi ha a cuore il futuro tecnologico e ambientale del nostro pianeta.
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Ma i libri lo sanno. Quando arriva il momento di scompaginare il destino

Corradin, Roberta
Editore: Giunti Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA
Renée è una nota accademica francese di origine italiana, con una routine sempre uguale e frustrante: i colleghi maschilisti la considerano una segretaria e, nonostante il successo delle sue pubblicazioni, Renée vive in solitudine da anni, con la sola compagnia dei lirici alessandrini. All'improvviso, arriva una mail a sconvolgere tutto: Gene Petrov, brillante matematico, lettore appassionato, emulo di Casanova e grande amore di Renée ai tempi degli studi a Harvard, è morto per una malattia fulminea. Renée si reca a Cambridge per il funerale e trova ad attenderla, immutata nel tempo, la casa dove aveva vissuto con l'uomo che amava tra migliaia di libri pronti a indicarle il destino e ad accompagnarla nelle sue decisioni. Beh, non proprio tutto è rimasto uguale a prima: la sorpresa più grande è Alienor, la figlia di Gene, di cui Renée ignorava l'esistenza, e che ora è determinata a vendere tutto quello che riguarda il padre, a partire dai libri. Le numerose ex di Gene, tra cui Agnes, un tempo grande rivale di Renée, diventeranno sue amiche e alleate in un rocambolesco piano per salvare la gigantesca biblioteca di casa, oltre che per aiutare la giovane e diffidente Alienor a trovare la sua strada. In un susseguirsi di imprevisti, crisi di panico e colpi di scena, le ladies avranno bisogno di rivolgersi ai libri per trovare un'idea geniale... Roberta Corradin torna con una commedia che parla di sorellanza e di famiglie che si scelgono, di cagnoline che sono grandi conversatrici anche se sembra che non rispondano mai, e di come i libri possano cambiarci il destino.
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Pause attive a scuola. 150 giochi di movimento per riattivarsi, rilassarsi e concentrarsi in classe

Stocchino, Gianni
Editore: Erickson
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto EDUCAZIONE e DIDATTICA
Nel nostro Paese, la routine quotidiana della classe è scandita dal succedersi delle ore di lezione (cinque o sei) senza soluzione di continuità, a esclusione di un intervallo di «almeno 10 minuti» (come recita la C.M. 105/75) a metà mattina. E se è largamente diffusa la prassi di «concedere» delle pause durante la mattinata di lavoro (ma a discrezione del docente!), è altrettanto comune incontrare insegnanti che anche per i «cambi dell'ora» richiedono agli alunni e alle alunne di rimanere seduti in silenzio al banco. Le evidenze scientifiche mostrano però che programmi di intervento motorio quotidiano a scuola influiscono positivamente su concentrazione, funzioni neurocognitive, clima scolastico e, in generale, sull’apprendimento in tutte le discipline. Rivolto a tutti i docenti, il libro raccoglie e descrive 150 pause attive (della durata di 5-10 minuti), sperimentate in classe e di facile realizzazione, classificate in: Attività di fitness Giochi e attività di gruppo e cooperativi Giochi e attività a squadre Giochi e attività centrati sulle discipline scolastiche Sfide con se stessi e con gli altri Giochi e attività di espressività Giochi e attività per rilassarsi e concentrarsi. Oltre alle attività motorie, vengono fornite le indicazioni necessarie a organizzare un programma di pause attive efficace (a partire da un calendario settimanale condiviso tra i docenti) e le strategie per personalizzare e variare le proposte, adeguandole al contesto delle proprie classi.
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Io so' io. Come i politici sono tornati a essere intoccabili

Rizzo, Sergio
Editore: Solferino
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Sergio Rizzo torna sul luogo del delitto de La casta (il bestseller scritto insieme a Gian Antonio Stella) con una nuova requisitoria impietosa contro il mondo degli intoccabili, sordo a ogni richiesta di trasparenza, responsabilità e cambiamento. Un ministro con 83 persone di staff. Un altro che fa visita al quasi suocero incarcerato il giorno dopo che questi è finito dietro le sbarre. E un governo dove il conflitto d’interessi è di nuovo la regola e per cui le critiche sono reato di lesa maestà. Tutto questo mentre il Parlamento accoglie senza battere ciglio i pregiudicati, e troppo spesso dimentica che la Costituzione impone a chi «sono affidate funzioni pubbliche […] di adempierle con disciplina ed onore», e mentre affiorano venature nostalgiche di un passato che mette in dubbio le stesse radici della nostra Carta. Il degrado di una classe politica con la credibilità compromessa, e il suo distacco dalla società civile, sembrano inarrestabili. I partiti sono ridotti a macchine di potere e clientela. La logica del clan domina ovunque alla faccia di preparazione e merito, senza riguardo per le istituzioni. Né il taglio dei seggi alle Camere ha migliorato le cose. Nonostante il 36,5 per cento di onorevoli in meno, spendiamo come prima. Il finanziamento ai gruppi politici è rimasto invariato e ogni deputato e senatore costa oggi alla collettività un terzo in più. Le due Camere appaiono invecchiate di cinque anni, piene di incompetenti e con ancora meno donne: dice tutto la regola non scritta per cui molti eletti anziché pagare i collaboratori devono girare quei soldi ai partiti in debito d’ossigeno. Che si arrangiano come possono, talvolta con metodi discutibili.
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Un libro d'oro e d'argento. Intorno alla «Grammatica della fantasia» di Gianni Rodari

Roghi, Vanessa
Editore: Sellerio Editore Palermo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
Un omaggio a un libro rivoluzionario e al suo autore. «Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo». - Gianni Rodari È da una pagina del poeta Novalis - ricostruisce Vanessa Roghi in questa storia intellettuale (e sentimentale) di un libro rivoluzionario e del suo autore, e particolarmente della didattica dell'inventiva che ne è scaturita - che venne a Rodari l'idea della Grammatica della fantasia. Maestro di scuola, scrittore, poeta, utopista e creatore di una pedagogia poetica «per il mondo urbano e non per un'arcadia rurale che non esiste»: i capitoli su di lui di questo saggio lo ritraggono sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società del dopoguerra e, soprattutto, nell'ottica delle grandi energie e speranze sprigionate dall'attivismo nella pedagogia internazionale. È necessario scoprire una «Fantastica» - così come esiste una logica -: una disciplina, cioè, che studi «l'arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo». Il fine di questa disciplina non sarà una scienza astratta, ma principalmente il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia; che sono cento capacità da non ridurre ad una; dotati di un senso della possibilità da affiancare non cancellare con il senso della realtà. Dalla lente d'ingrandimento dell'autrice emergono gli influssi culturali ricevuti e l'originalità di una formazione. Le idee vengono incrociate alle pratiche didattiche. Sono rintracciati i rimandi e i confronti con le scuole più vitali della pedagogia. Gli incontri con altri pensatori influenti. Ma è anche la qualità letteraria che viene fuori, l'instancabile lavoro sui giochi della lingua e della parola che può riferirsi a delle origini surrealiste dello scrittore in quanto tale. E poi Vanessa Roghi scova anche il Rodari più divagante: gli esercizi di allegria, le parole e il loro doppio, Pinocchio contrapposto, quanto a realismo, ai Garrone e ai Muratorino di De Amicis, le fiabe «archivio storico dei popoli», gli insiemi e la poesia, i fumetti. Un geniale, digressivo e trasgressivo fantasista che non è detto che non sia il Rodari più incantevole. «Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo».
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Il labirinto degli smarriti. L'Occidente e i suoi avversari

Maalouf, Amin
Editore: La nave di Teseo
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
Maalouf tesse le storie di questi paesi in un grande affresco che fa luce, come mai prima d’ora, sulla vera posta in gioco nei conflitti che stiamo vivendo, ne colloca lo sviluppo preoccupante in un contesto storico più ampio, racconta le motivazioni dei protagonisti e coglie gli incredibili paradossi del nostro tempo, incapace di guardare alle lezioni del passato. «Sogno un mondo riconciliato, le cui diverse componenti sentano il desiderio di influenzare gli altri e di lasciarsi influenzare, senza umiliare nessuno e senza lasciarsi umiliare. C’è molta strada da fare, ma non c’è niente di male a guardare l’orizzonte mentre si cammina.» Una guerra devastante colpisce il cuore dell’Europa, il Medio Oriente è infiammato da tensioni mai sopite, avvertiamo quasi quotidianamente minacce di attacchi nucleari che pensavamo appartenessero al passato. I conflitti si moltiplicano e intensificano, il braccio di ferro tra Occidente, Russia e Cina condiziona lo scacchiere mondiale e influenza il nostro modo di vivere, fino a mettere in discussione le basi stesse della nostra civiltà. Come siamo arrivati a questo punto? Amin Maalouf indaga le origini del confronto tra l’Occidente e i suoi avversari, ripercorrendo il cammino di quattro grandi nazioni: il Giappone, primo paese dell’Asia a sfidare la supremazia delle nazioni “bianche”, campione di accelerazioni e successi sorprendenti e di altrettanto veloci cadute; la Russia sovietica, che costituì, per tre quarti di secolo, una formidabile opposizione all’Occidente e al suo sistema di valori, prima di implodere e crollare a sua volta; la Cina, che nel XXI secolo, per il suo sviluppo economico, per il peso demografico e per l’ideologia dei suoi leader, rappresenta la principale sfida allo status quo del predominio occidentale; e infine gli Stati Uniti, che hanno resistito a ciascuno di questi sfidanti per diventare da oltre un secolo e mezzo l’unica potenza finanziaria, militare, culturale capace di egemonia, ma che mostrano oggi, a loro volta, i segni di una crisi profonda.
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Dizionario politico minimo

Canfora, Luciano
Editore: Fazi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SCIENZE POLITICHE
“Antifascismo”, “Capitalismo”, “Costituzione”, “Democrazia”, “Guerra”, “Libertà”, “Occidente”, “Populismo”, “Potere”, “Propaganda”, “Sovranità”: sono solo alcune delle cinquanta voci che compongono questo Dizionario politico minimo di Luciano Canfora. Intervistato da Antonio Di Siena, il grande storico e filologo spazia dall'antichità al mondo contemporaneo, dalla politica alla storia, dalla filosofia alla cultura, per aiutare il lettore a capire la complessità di parole di cui si dà troppo spesso per scontato il significato. E, per il tramite di quelle, approfondire le principali questioni politiche del nostro tempo. Con straordinaria lucidità, competenza e chiarezza espositiva, in questo volume Canfora condensa oltre cinquant'anni di riflessione storico-politica, offrendo tanto ai suoi numerosi estimatori quanto ai “neofiti” un prezioso strumento di comprensione critica della realtà. In alcune voci parla il raffinato ed erudito accademico, in altre l'uomo, il pungente osservatore del mondo che non ha ancora smesso di interrogarsi su di esso. In tutte emerge con forza un pensiero schietto e disincantato, costantemente fuori dagli schemi, capace – anche grazie al costante richiamo al passato e alla grande conoscenza del mondo antico – di fornire una lettura alternativa del presente. Piccolo breviario laico contro il diffuso analfabetismo politico, Dizionario politico minimo è un testo destinato a diventare un punto di riferimento nel dibattito intellettuale.
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In ascolto del silenzio

Borgna, Eugenio
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
Il silenzio lascia intravedere in sé tracce di oscurità e di mistero, di fascinazione e di speranza. Sono molti i modi con cui la parola e il silenzio si intrecciano l'una all'altro: c'è il silenzio che rende palpitante e viva la parola, dilatandone i significati; c'è il silenzio che si sostituisce alla parola nel dire l'angoscia; c'è il silenzio che si nutre di attese e di speranze. Ogni silenzio ha un suo proprio linguaggio che, non solo in psichiatria, ma nella vita di ogni giorno, non può non essere decifrato. Quante volte una paziente, o un paziente, si chiude in un silenzio, che è necessario interpretare nei suoi orizzonti di senso. Come è importante distinguere il silenzio, che nasce dal desiderio di solitudine, da quello che nasce dalla timidezza, o dalla depressione, nella quale la vita si oscura, risucchiata dal richiamo della morte volontaria. Eugenio Borgna ci mostra quanto è importante riconoscere il silenzio, che rinasce a causa della nostra incapacità di ascoltare, e di creare una relazione dialogica.
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Matteotti e Mussolini. Vite parallele. Dal socialismo al delitto politico

Franzinelli, Mimmo
Editore: Mondadori
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Un testo documentato e avvincente, che si leva al di sopra dei cliché sulla tragica fine del deputato socialista e dal quale emergono le variegate sfaccettature della personalità di Giacomo Matteotti, un politico che guardava all'avvenire e il cui insegnamento conserva aspetti di persistente attualità. A un secolo dal delitto Matteotti, il ricordo del deputato socialista rischia di rimanere confinato alle terribili modalità della sua morte, che hanno fatto di lui un'icona del martirio. A ciò si è aggiunta l'evocazione di una poco convincente pista affaristica sulle ragioni dell'omicidio, che in realtà fu la risposta di Mussolini all'intollerabile sfida di quel tenace e inflessibile avversario che in Parlamento lo contrastava efficacemente. È dunque rimasto trascurato e poco conosciuto il vero Matteotti: il politico animato da un intransigente progetto riformista, il coerente assertore di una lungimirante visione internazionalista, il leader che si espone anche per i tanti compagni defilatisi quando la lotta diviene senza risparmio di colpi. Questo libro, frutto di una lunga ricerca su documentazione d'epoca, ricostruisce fin nei dettagli la figura di Giacomo Matteotti nella dimensione famigliare, nell'affermazione sulla scena nazionale quale implacabile oppositore dell'illegalismo fascista e – prima ancora – del massimalismo socialista. Ma non solo. In parallelo, quasi in un gioco di specchi, il volume illustra i significativi intrecci personali e politici con l'itinerario di Benito Mussolini, dall'iniziale collocazione in area socialista e dalle comuni pulsioni antimilitariste, e poi nelle diversificazioni dinanzi alla Grande Guerra, con una contrapposizione costante e irreversibile sino al tragico epilogo. La ricostruzione di Franzinelli va ben oltre l'arco temporale della vita di Matteotti: segue infatti le tracce degli assassini, approfondisce personalità e ruolo di esecutori e complici, individua i solerti depistatori ed esamina la (momentanea) disgregazione del blocco mussoliniano provocata dallo sdegno per il delitto, spiega le modalità di superamento della più grave crisi politica del Ventennio, svela le mistificazioni del processo alla «Ceka del Viminale» e porta alla luce il persistente legame tra il duce e il gruppo criminale cui commissionò l'eliminazione di quel suo nemico giurato.
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Praga, poesia che scompare

Kundera, Milan
Editore: Adelphi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STUDI e SAGGI LETTERARI
«Un ritratto della "capitale magica d’Europa" e della sua cultura che è in realtà un affascinante autoritratto». L’invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 non ha solo conculcato i diritti umani, la democrazia, la giustizia: ha ridotto a «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia» – scriveva Kundera nel 1980 citando l’amato Nezval – una «grande cultura». Una cultura unica, che la «capitale magica d’Europa» ha forgiato lungo i secoli, e che ha conosciuto l’apogeo con Kafka, Hašek e Janacek, artefici dei «tre pannelli del quadro dell’inferno futuro»: «labirinto burocratico», «idiozia militare», «disperazione concentrazionaria». Tracciare il ritratto di Praga significava allora, per Kundera, riportare alla luce un’Atlantide inabissata, salvare una visione del mondo renitente a «identificarsi con la Storia» e a «cogliere nei suoi spettacoli serietà e senso». Ma noi lettori non potremo fare a meno, oggi, di riconoscere in quel ritratto, attraversato da un fremito di commossa nostalgia, un autoritratto, che rivela, meglio di qualunque saggio critico, la genealogia segreta da cui scaturisce l’opera di Kundera. Dentro al suo laboratorio ci conduce anche Ottantanove parole, un dizionario personale nato nel 1985 dall’esigenza, per lui che ancora scriveva in ceco ma pensava ormai a come ogni frase sarebbe suonata in francese, di chiarire al nuovo pubblico le «parole chiave», le «parole trabocchetto», le «parole d’amore» attorno alle quali erano costruiti i suoi romanzi – e tuttora essenziale per chi li ami e voglia conoscerli meglio.
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Storia vera dell'Italia nera. Gli afrodiscendenti che hanno fatto la Storia d'Italia, dall'impero romano a oggi

Umuhoza Delli, Marilena
Editore: Piemme
Reparto RAGAZZI
Sottoreparto Divulgazione
Perché in Italia vediamo così poche persone nere in ruoli di rilevanza pubblica? In politica, nelle trasmissioni televisive, nel giornalismo e nell'insegnamento. Eppure, le persone afrodiscendenti hanno fatto la Storia del nostro paese. È proprio da qui che desidero ripartire, da questo vuoto. "I neri hanno il ritmo nel sangue", "oggi sono incavolato nero", "i neri sono scansafatiche". A scuola, come nella vita di tutti i giorni, nei giornali, nei libri e nelle canzoni, le persone nere sono ancora raccontate attraverso generalizzazioni basate sul sentito dire e su considerazioni spesso di natura razzista. La verità è che sono numerosi gli uomini e le donne afro-discendenti che hanno contribuito alla crescita dell'Italia, fin dall'antichità. Dall'imperatore romano-libico Caracalla al filosofo romano-algerino Agostino d'Ippona, fino all'ex schiavo italo-etiope Benedetto il moro, patrono di Palermo. Per non parlare degli eroi che hanno dato la vita per l'Unità dell'Italia, come il partigiano italo-somalo Giorgio Marincola, o delle tante donne determinate e intelligenti, come Elvira Banotti, coraggiosa e controversa giornalista italo-eritrea. Le persone afrodiscendenti che hanno lasciato un segno indelebile nella Storia d'Italia sono tantissime, e questo libro ci aiuta a ricordarle, abbandonando ogni pregiudizio.
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Narrare l'Italia. Dal vertice del mondo al Novecento

Zoja, Luigi
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
«Questo libro, ampio e davvero godibile, è il risultato di un'eccezionale sapienza. Il lettore vi troverà collegamenti che non sospettava, dalla letteratura italiana alla storia (antica e moderna), dalla cultura alla sociologia, passando per temi come il nazionalismo, Dante, Giotto, le grandi città, rimpiangendo i giorni di gloria del Rinascimento, quando “gli italiani sono passati da attori a spettatori” ammirati da molti (Byron, Dickens), per giungere fino al Risorgimento e ai giorni bui del fascismo. È il frutto di anni di ricerca e di lavoro, oltre che di una conoscenza professionale della psicologia analitica. È anche insolitamente chiaro e lucido, cosa che non sempre si trova nei testi degli intellettuali italiani.» - Donald Sassoon Le caratteristiche di un territorio e degli abitanti che lo abitano sono difficili da definire. Che cosa siano gli italiani e l'Italia è una domanda alla quale in molti hanno provato a rispondere: Dante, Petrarca, Guicciardini, Leopardi. Fino a Giulio Bollati, che a lungo ragionò sul carattere distintivo degli italiani. A cimentarsi con questo tema è ora Luigi Zoja, con un progetto originale e a lungo meditato. L'autore attinge da storia, arte e letteratura, ma anche dalla psicoanalisi, tracciando la lunga storia del nostro Paese, dal Medioevo ai giorni nostri, attraverso l'autorappresentazione di chi lo ha abitato: una narrazione collettiva che influenza l'intera società e il suo ruolo nel mondo. Le nazioni sono in buona parte un prodotto dell'immaginazione, ma l'Italia lo è molto più delle altre, essendo il punto d'arrivo anche di una enorme quantità di fantasie non italiane. A partire dal Rinascimento, infatti, le classi colte d'Europa completavano la loro educazione con un viaggio in Italia, sebbene più per conoscerne le antichità che gli abitanti reali. In questo saggio straordinario Luigi Zoja traccia una parabola, che vede una crescita evidente dal Medioevo fino al suo apice, il Rinascimento: qui le arti, ma anche la ricchezza materiale, hanno superato qualunque paese dell'Occidente. L'Italia dei mille comuni, divisa e militarmente debole era giunta al «vertice» del mondo. Da lì si è avuto un inesorabile ripiegamento, e si è pian piano sedimentata l'idea potente di nazione unita e di una grandezza passata da riconquistare, mentre quasi ogni primato lasciava la Penisola. L'idea di Italia ha così conosciuto un lento declino, compensato da una narrazione inconscia sempre più bellicosa, retorica e vuota, fino al mito fascista della rinascita dell'impero. Significativamente, è solo dopo il 1945 che l'Italia torna davvero a un vertice creativo: con il cinema, che restituisce centralità agli antieroi, a quegli umili che già il Rinascimento aveva celebrato. Ma la narrazione nostalgica di un supposto grandioso passato imperiale non ci ha mai abbandonati del tutto e ancora risuona nell'inconscio collettivo degli italiani.
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Essere o non essere umani. Ripensare l'uomo tra scienza e altri saperi

Larsson, Bjorn
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto FILOSOFIA
Cosa ci rende umani? Cosa distingue l’homo sapiens sapiens dagli altri primati? Nel plasmare la nostra esistenza individuale e collettiva, noi esseri umani abbiamo un margine di scelta o siamo solamente pedine sulla scala dell’evoluzione? In contrasto con le scienze che vedono la natura umana come un risultato dell’adattamento evoluzionistico, l’autore sostiene che la specificità dell’essere umano dipende in larga parte da quella grande innovazione che è stata la rappresentazione simbolica, dall’idea cioè che tutto – un suono, un gesto, un oggetto – possa essere usato per rappresentare qualunque altra cosa. È proprio da essa che dipendono l’immaginazione, il linguaggio, la coscienza, il dubbio, un certo grado di libertà, il senso del futuro, la comprensione di sé e degli altri, credenze, miti e fedi religiose. Se insomma la natura dell’uomo non è riducibile deterministicamente alla biologia, alla chimica e alla fisica, come possiamo concepire una scienza nuova, che descriva e spieghi accuratamente cosa vuol dire essere umani? È fattibile? E, se sì, a cosa dovrebbe servire? Potrebbe davvero contribuire a rendere il mondo un posto migliore, più umano, più giusto, più libero per tutti?
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Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, l'uomo universale, l'errante

Vecce, Carlo
Editore: Giunti Editore
Reparto NARRATIVA
Sottoreparto BIOGRAFIE e STORIE VERE
Tra oralità e scrittura, parola e immagine Leonardo cerca di catturare e rappresentare la varietà, la mobilità, l'impermanenza della natura, della quantità continua in perpetuo divenire. Una scrittura infinita, aperta, libera, senza gerarchie. Una scrittura “futura”, una sfida al tempo e alla morte. Un'opera immensa, proiezione di una mente prodigiosa che, libera da ogni schema e pregiudizio, lascia aperta ogni possibilità. Un canto di libertà. Nell'immensa bibliografia su Leonardo a livello mondiale, mancava del tutto una biografia completa e affidabile del genio di Vinci. Carlo Vecce colma questa lacuna sulla base delle ricerche più aggiornate, scrivendo il primo racconto della vita di Leonardo tracciato quasi giorno per giorno. I dettagli anche minimi, e finora trascurati, che riguardano i suoi manoscritti e la sua opera grafica e figurativa, aprono nuove prospettive. La voce dei suoi contemporanei è fatta di vita e di sangue, di ricordi che appartengono a chi l'ha conosciuto di persona o ha almeno registrato quel che ha sentito dire di lui: sono documenti, carte dei suoi familiari, contratti, lettere, cronache, dichiarazioni fiscali, denunce e processi, relazioni degli ambasciatori, taccuini di artisti e ingegneri, lodi di poeti, cortigiani e segretari dei potenti. Carlo Vecce vi aggiunge la voce stessa di Leonardo, fatta di parole e di immagini. Le parole, che scorrono nella scrittura quotidiana di migliaia di pagine in quaderni, taccuini, fogli sciolti; e le immagini, che si fissano in altre migliaia di disegni, schizzi, grafici e in pochi sublimi dipinti. Forse è la più grande delle invenzioni di Leonardo, una forma di comunicazione globale, straordinaria nella sua modernità.
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Ero un blasfemo, un persecutore e un violento. Biografia di Paolo

Ravasi, Gianfranco
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto RELIGIONE
Mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, Paolo fu “afferrato, ghermito, conquistato, impugnato” da Cristo. È questa la linea di demarcazione tra il prima e il poi, tra il persecutore e l’apostolo del cristianesimo. Da quel giorno, a poca distanza dalla morte di Cristo, Paolo diventa il più appassionato missionario cristiano. L’evangelo che egli annuncia però non è solo una teoria, è anche un modo di esistere: le sue Lettere sono questo intreccio tra parole e vita. Per scoprire il contenuto del messaggio di Paolo e la stessa trama della sua esistenza è dunque necessario rifarsi al suo epistolario. Si tratta di lettere genuine e non solo rivestite fittiziamente del carattere epistolare: la trattazione teologica è sempre aperta alla proposta etica, pastorale, esistenziale. Questo itinerario nel mondo personale e ideale dell' “Apostolo per eccellenza” è un invito a staccare Paolo dalle pagine agiografiche per farlo scendere nel nostro mondo secolarizzato.
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Storia africana dell'Africa. Dall'alba dell'umanità all'indipendenza

Badawi, Zeinab
Editore: Rizzoli
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto STORIA
Nonostante l’Africa abbia un passato ricchissimo – è la culla dell’umanità, ha visto fiorire antiche civiltà sulle rive dei fiumi o all’ombra delle montagne, imperi medievali guidati da re mitici e regine leggendarie, vivaci luoghi di cultura e di commercio –, per troppo tempo la sua storia è stata dominata dalle narrazioni occidentali di schiavitù, colonialismo e imperialismo, se non semplicemente ignorata. In questo libro appassionante Zeinab Badawi racconta la storia della più antica terra abitata del mondo dalle origini della nostra specie fino all’euforia delle indipendenze, e lo fa da una prospettiva ancora poco esplorata: quella degli africani. Attraverso un viaggio in più di trenta Paesi del continente, ascoltando le voci di studiosi, storici, antropologi, archeologi e testimoni diretti e indiretti degli eventi, e senza nascondere le proprie più intime emozioni, Badawi porta alla luce storie sepolte da tutto il continente e restituisce all’Africa il posto che le spetta nella nostra storia globale: un posto che merita più attenzione e rispetto di quanto abbia ricevuto finora.
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Guardate meglio. Perché l'abitudine ci rende ciechi

Sharot, Tali ; Sunstein, Cass R.
Editore: Raffaello Cortina Editore
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto PSICOLOGIA
In questo studio rivoluzionario, frutto di una ricerca decennale in psicologia e biologia, i due autori ci mostrano che cambiare anche per poco l’ambiente in cui viviamo e le persone che frequentiamo è la strada per riconoscere e apprezzare il bene in modo più consapevole. Avete mai notato che quello che vi entusiasma il lunedì, il venerdì vi sembra noioso? Relazioni, lavori, persino i capolavori dell’arte dopo un po' perdono il loro fascino. A un certo punto, non facciamo più caso a ciò che c’è di buono nelle nostre vite, e non notiamo più nemmeno ciò che non va. Ci abituiamo all’aria inquinata, tolleriamo relazioni tossiche, giustifichiamo qualsiasi deriva autoritaria e corriamo rischi inutili. Ma è possibile iniziare a vedere tutto in modo nuovo? Tornare ad apprezzare ciò che funziona e provare a cambiare quello che invece non ci rende felici?
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Le guerre per la lingua. Piegare l'italiano per darsi ragione

Lombardi Vallauri, Edoardo
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto LINGUE E LINGUISTICA
Sono in corso diverse guerre per il controllo dell’italiano. Da sempre, chi riesce a controllare la lingua decide in buona parte ciò che penserà la gente. Oggi, nell’epoca dei social network, intervenire non è più il privilegio di pochi opinion leader, ma chiunque, anche da incompetente, può partecipare e vincere delle battaglie. Questo libro affronta il modo in cui gli italiani si pongono rispetto alla «difesa dell’italiano dall’inglese», e riguardo alle battaglie sul presunto sessismo del lessico e della grammatica. La sua tesi centrale è che per decidere su tali questioni non basti avere delle forti preferenze ideologiche, ma occorra una competenza non superficiale sul funzionamento della lingua, e perciò sui veri modi in cui essa influenza il nostro modo di pensare.
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Il tempo dei padri. L'istinto maschile nella cura dei figli

Hrdy, Sarah Blaffer
Editore: Bollati Boringhieri
Reparto SCIENZE SOCIALI
Sottoreparto SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Un libro che cambia radicalmente le prospettive e amplia la nostra comprensione di cosa significhi essere un uomo. Con tutte le implicazioni che questo comporta per la nostra società. Sembra ovvio che le donne si occupino dei bambini e gli uomini di altre cose. Ovvio e naturale: è sempre stato così. Anche in biologia, per decenni, le cose si sono raccontate in questo modo: i maschi dei mammiferi si sono evoluti per competere tra loro per lo status e per l'accoppiamento, mentre le femmine si sono evolute per la gestazione, l'allattamento e la cura della prole. Per molto tempo si è sostenuto questo punto di vista senza neppure sentire l'esigenza di indagare oltre. Ma il mondo è cambiato e siamo entrati nel ventunesimo secolo. Oggi un numero crescente di uomini si occupa dei bambini fin dalla nascita e mostra di saperlo fare benissimo. Com'è possibile? Stupita dalla tenera competenza dei nuovi padri in tutto il mondo – anche nella sua stessa famiglia – la decana dell'antropologia statunitense Sarah Blaffer Hrdy ha deciso di indagare le radici profonde dell'accudimento maschile per spiegare questo sorprendente allontanamento da tutto ciò che veniva ritenuto acquisito e «normale». Hrdy attinge a una vasta gamma di ricerche recentissime per sostenere che questa trasformazione negli uomini non è solo culturale, ma ha anche fondamenti biologici. Gli uomini a contatto intimo e prolungato con i bambini cambiano profondamente e mostrano risposte quasi identiche a quelle delle madri, sviluppando un potenziale di cura che pochi sapevano di possedere. Per spiegare questi comportamenti in maniera coerente con la storia della nostra specie, dal Pleistocene a oggi, "Il tempo dei padri" ripercorre milioni di anni di evoluzione, dai primati ai mammiferi, risalendo a ritroso nel tempo fino agli anfibi e ai pesci, allargando continuamente la ricerca alle nuove incredibili scoperte delle neuroscienze, della genetica, dell'antropologia e dell'endocrinologia.
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Social. L'industria delle relazioni

Taddeo, Gabriella
Editore: Einaudi
Reparto SCIENZA E TECNOLOGIA
Sottoreparto INFORMATICA
Siamo dominati dal potere dei social, una condizione che ci appare ineluttabile e allo stesso tempo poco comprensibile. Da strumenti ideati per favorire le relazioni, i social negli anni sono diventati sempre più mezzi di informazione, di intrattenimento e di crescita personale. Allo stesso tempo, con pari o maggiore intensità, li interpretiamo come zone franche, in cui allentare la morsa sociale per lasciarci andare al divertimento infantile, al narcisismo, all'esaltazione tribale o alla semplice apatia. Essi sono, oggi, una vera e propria «industria delle relazioni». In questa industria, i mezzi di produzione appartengono a pochi, ultrapotenti monopolisti mondiali, che concepiscono e dettano le regole del gioco. Con la conseguenza, spesso, di farci sentire succubi, se non vittime, di dinamiche costruite per noi e allo stesso tempo senza di noi. Ma come funzionano veramente queste «macchine di socialità»? In che modo sono riuscite in pochi anni a catturarci e a invischiare così tanto le nostre vite con le loro interfacce e algoritmi? Intrecciando gli approcci sociologici con quelli della mediologia, della psicologia sociale e della human computer interaction, Gabriella Taddeo scava nel funzionamento sociale e culturale di queste piattaforme e ne sonda i legami con i nostri desideri, le nostre debolezze e ambiguità. E se il mondo della socialità umana continua, nonostante la loro pressione, a essere in gran parte non codificabile, queste piattaforme hanno assunto il compito di rappresentarne l'artificio e interrogarci, spesso scomodamente, sul nostro rapporto con esso.

Pubblicato in DATI il 18/12/2024